Marilyn Monroe: differenze tra le versioni
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{{Artista musicale
|nome = Marilyn Monroe
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|nota genere = <ref name="allmusic">{{Allmusic|accesso=15 agosto 2017}}</ref>
|categorizza per genere = Pop
|anno inizio attività =
|anno fine attività = 1962
|etichetta =
|immagine = Marilyn Monroe,
|didascalia = Marilyn Monroe
|
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|logo = Marilyn Monroe Signature.svg
}}
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|Nome = Marilyn Monroe
|Immagine = Marilyn Monroe postcard.JPG
|Didascalia = Marilyn, durante la sua carriera di modella, in una cartolina Teichnor Bros
|Altezza =
|Misure =
|Taglia =
|TagliaUS =
|Scarpe = 39
|ScarpeUS =
|Occhi = blu scuro
|Capelli = biondi
|Miss =
|Data =
}}{{Bio
|Nome = Norma Jeane
|Cognome = Mortenson Baker
|
|PostPseudonimo = (/{{IPA|ˈmæɹɪlɪn mənˈɹoʊ|en}}/)
|PostCognomeVirgola = nata '''Norma Jeane Mortenson'''
|ForzaOrdinamento = Monroe ,Marilyn
|
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|GiornoMeseMorte = 4 agosto
|AnnoMorte = 1962
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|Attività2 = cantante
|Attività3 = modella
|AttivitàAltre = e [[produttrice cinematografica]]
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , tra le più celebri della [[storia del cinema]]
}}
Dopo aver trascorso gran parte della sua infanzia in [[Casa-famiglia|case-famiglia]],
Nel 1999
== Biografia ==
===
Gladys
Dopo che la madre venne dichiarata incapace di intendere e di volere,<ref name=Asci6>{{Cita|Ascione, 1996|p. 6}}.</ref> Norma Jeane fu presa in custodia dalle autorità statali; la migliore amica di Gladys, Grace McKee, archivista di pellicole alla [[Columbia Pictures]], divenne la sua tutrice, nonostante i pareri contrari dei suoi amici; con Grace cominciò ad appassionarsi al cinema e alla vita hollywoodiana.<ref name=Asci6/> Dopo il matrimonio della donna con Ervin Silliman Goddard il 4 aprile
===
[[File:MarilynMonroe - YankArmyWeekly.jpg|
Nel settembre
Lo stesso anno, Norma Jeane traslocò a [[Los Angeles]], coabitando con la suocera.<ref name=Asc8>{{Cita|Ascione, 1996|p. 8}}.</ref> Qui lavorò come operaia alla Radio Plane, la stessa fabbrica dove prima lavorava il marito: inizialmente fece l'impacchettatrice di paracadute, poi divenne addetta
Posò poi per [[André De Dienes]], che la pagava 200 dollari a ogni servizio fotografico.<ref name=Mary17>{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 17}}.</ref> Le sue foto arrivarono sul tavolo di [[Emmeline Snively]], direttrice della [[Blue Book Modeling Agency|Blu Book School of Charm and Modeling]], la più importante agenzia pubblicitaria di [[Hollywood]]: la Snively le schiarì i capelli, le insegnò come sorridere e la giusta tonalità della voce da utilizzare ma, a suo dire, fallì nell'insegnarle come camminare.<ref>{{Cita|Aristarco, 1983|p. 74}}.</ref> Lavorò quindi con [[Joseph Jasgur]] dell
L'agente della ragazza sfruttò l'occasione riuscendo a ottenere alcune chiamate da importanti case cinematografiche, la [[Howard Hughes]] e la [[20th Century Fox]]. Norma Jeane prese appuntamento e, dopo aver precedentemente parlato con il talent scout [[Ivan Kahn]],<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 241}}.</ref> si recò alla Fox, facendo una buona impressione al regista [[Ben Lyon]], che la paragonò a [[Jean Harlow]]:<ref>{{Cita|Aristarco, 1983|p. 75}}.</ref> il 24 agosto
===
[[File:Marilyn2-by Cronenweth.JPG|
Marilyn, per affinare le sue doti recitative, studiò all'[[Actors' Laboratory Theatre|Actors Lab]] di Hollywood e recitò al [[Bliss-Hayden Miniature Theatre]] di [[Beverly Hills]]. Nel
Il 25 agosto 1947 il rapporto con la Fox terminò e il contratto non le fu rinnovato: [[
In seguito, grazie all'agente [[Max Arnow]], ottenne un nuovo contratto alla [[Columbia Pictures]],<ref>{{Cita|Books, 1995|p. 25}}.</ref> della durata di altri sei mesi per 175 dollari alla settimana.<ref>{{Cita|Thomas, 1990|p. 269}}.</ref> Girò come attrice protagonista l'unico film previsto, ''[[Orchidea bionda]]'' (''Ladies of the Chorus''), un musical a basso costo affidato alla regia di [[Phil Karlson]] sotto la supervisione di [[Harry Cohn]], non limitandosi alla recitazione ma cantando anche due canzoni previste all'interno della pellicola;<ref>{{cita libro|cognome=American Film Institute|titolo=The American Film Institute catalog of motion pictures produced in the United States|url=https://archive.org/details/americanfilminst00amer|volume=1|anno=1971|editore=University of California Press|lingua= In questo periodo conobbe e frequentò per un breve periodo due figli di [[Charlie Chaplin]], [[
Avendo letto sul ''[[Los Angeles Examiner]]'' che lo stesso Cowan la voleva mettere sotto contratto, si recò subito da lui ma, a detta del produttore, il contratto non era pronto. In seguito Cowan ritirò in parte quanto promesso, comunicandole che doveva partire per pubblicizzare ''Una notte sui tetti''; l'attrice quindi partì in treno, andando prima a [[New York]], poi a [[Detroit]], a [[Cleveland]], a [[Chicago]], a [[Milwaukee]] e a [[Rockford (Illinois)|Rockford]].<ref name=S45>{{Cita|Summers, 1986|p. 45}}.</ref> Non avendo alcun contratto cinematografico, cercò una parte in qualche film, senza però riuscire a ottenere alcun ingaggio.<ref>{{Cita|Monroe, Hecht, 2009|pp. 122-126}}.</ref> Per il lancio pubblicitario del film fu intervistata da [[Earl Wilson (giornalista)|Earl Wilson]], che la introdusse al pubblico come "Mmmmmmm Girl".<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 52}}.</ref> Ottenne poi una piccola parte in ''[[La figlia dello sceriffo]]'' (''A Ticket to Tomahawk'') della [[20th Century Fox|Fox]], un [[western]] di [[Richard Sale]] dove Norma comparve in più scene rispetto al passato, senza tuttavia recitare alcuna battuta.<ref>{{Cita|Conway, 1992|p. 25}}.</ref> Fu poi il soggetto di un servizio fotografico di [[László Willinger]], che la spinse a fare alcuni piccoli ritocchi di [[chirurgia plastica]] al naso e al mento, ammorbidendo il suo aspetto.<ref>{{Cita|Brambilla, 1996|pp. 122-126}}.</ref>
[[File:Marilyn Monroe Asphalt Jungle.jpg|
Il 31 dicembre
Contattata da [[Tom Kelley (fotografo)|Tom Kelley]] il 27 maggio
===
{{vedi anche|Vita privata di Marilyn Monroe}}
[[File:Marilyn Monroe and Keith Andes in Clash by Night trailer.jpg|min|Marilyn Monroe e [[Keith Andes]] in ''[[La confessione della signora Doyle]]'' (1952)]]
Tra il 1949 e il 1950, Hyde chiese ripetutamente a Marilyn di sposarlo, assicurandole che avrebbe lasciato moglie e figli per lei e promettendole una vita nel lusso, ma lei rifiutò; il suo agente cercò anche di assicurarle la parte di protagonista in ''[[Nata ieri (film 1950)|Nata ieri]]'' (''Born Yesterday'').<ref>{{Cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0042276/trivia|titolo=Born Yesterday - Trivia|editore=Imdb.com|lingua=en|accesso=8 marzo 2012}}</ref> Quando Hyde ebbe un attacco di cuore fatale a [[Palm Springs]] il 18 dicembre 1950, Marilyn, che era in sua compagnia, si incolpò della sua morte;<ref name=Mary19>{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 19}}.</ref> subito prima di morire, le aveva garantito il futuro professionale procurandole un contratto settennale alla 20th Century Fox col compenso di 750 dollari alla settimana. Secondo la biografia di Spoto, dopo la morte del suo agente, Marilyn rinnovò il contratto con il produttore e cofondatore degli ''studios'' [[Joseph Schenck]],<ref>{{Cita|Jordan, 1989|p. 106}}.</ref><ref>{{Cita|Monroe, Hecht, 2009|p. 160}}.</ref> Nonostante Johnny Hyde avesse lasciato disposizioni perché venisse trattata come una della famiglia, Monroe venne cacciata dalla sua casa dalla moglie e il giorno successivo al funerale tentò il [[suicidio]], abusando di farmaci a casa di Lytess, che riuscì a trovarla in tempo.<ref>{{Cita|Books, 1995|p. 33}}.</ref> In questo periodo, Marilyn strinse una relazione, secondo quanto riferito dalla stessa Lytess, con il regista [[Elia Kazan]].<ref name="Gre3"/>
Marilyn ebbe alcuni ruoli minori in film come ''[[Lo spaccone vagabondo]]'' (''The Fireball'') di [[Tay Garnett]], ''[[Il messicano (film 1950)|Il messicano]]'' (''Right Cross'') di [[John Sturges]], ''[[Home Town Story]]'' di [[Arthur Pierson (regista)|Arthur Pierson]], ''[[Le memorie di un dongiovanni]]'' (''Love Nest'') di [[Joseph M. Newman]] e ''[[L'affascinante bugiardo]]'' (''As Young as You Feel'') di [[Harmon Jones]];<ref name=A12/> durante le riprese di quest'ultima pellicola, l'attrice era spesso in lacrime per dover nuovamente interpretare un ruolo minore e privo di espressività.<ref>{{Cita|Ascione, 1996|pp. 12-13}}.</ref> Sempre nel 1950, Monroe apparve sulla rivista ''[[Collier (rivista)|Collier]]''. Nel 1951 recitò in ''[[Mia moglie si sposa]]'' (''Let's Make It Legal'') di [[Richard Sale]] e fu protagonista di un nuovo scandalo: [[Earl Theisen]] le scattò una foto vestita soltanto da un sacco di patate.<ref name=Mary20>{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 20}}.</ref> Nel marzo
[[File:Marilyn Monroe and Cary Grant in Monkey Business trailer 2.JPG|
Sempre nel 1952, cominciò una relazione con il [[critico letterario]] [[Robert Slatzer]], conosciuto anni prima. Dopo qualche giorno trascorso a [[Malibù]] i due viaggiarono fino a [[Tijuana]] dove si sposarono il 4 ottobre.<ref>{{Cita|Spoto, 2001|p. 228}}.</ref> Secondo quanto raccontò Slatzer a tale unione erano molto contrari Zanuck e Lytess, e vista la loro influenza su Norma, tre giorni dopo i due sposi decisero di annullarlo.<ref name="Mary21">{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 21}}.</ref> Monroe conobbe poi [[Joan Crawford]], con la quale ebbe l'unico rapporto [[lesbismo|saffico]] da lei confermato;<ref>{{Cita|La Ferla, 1998|p. 170}}.</ref> dopo qualche tempo scoprì che Crawford l'aveva definita volgare, considerazione dovuta, secondo Monroe, a un suo rifiuto dell'attrice come amante.<ref>{{Cita|Monroe, Hecht, 2009|
[[File:Marilyn Monroe in Niagara.jpg|
Nel
[[File:Gentlemen Prefer Blondes.jpg|
''[[Gli uomini preferiscono le bionde (film 1953)|Gli uomini preferiscono le bionde]]'' (''Gentlemen Prefer Blondes'') di [[Howard Hawks]] vide l'attrice protagonista del [[musical]],
[[File:Marilyn Monroe and Jane Russell at Chinese Theater 2.jpg|
Anche ''[[Come sposare un milionario]]'' (''How to Marry a Millionaire''), una commedia romantica di [[Jean Negulesco]] della quale fecero parte anche [[Betty Grable]] e [[Lauren Bacall]], riscosse un notevole successo commerciale. Monroe riuscì a calarsi in un personaggio più comico e brillante rispetto ai precedenti ruoli, avendo anche apprezzamenti dalla critica e dal pubblico.<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 222}}.</ref> Sempre nel 1953
[[File:Marilyn Monroe in River of No Return.png|min|Marilyn Monroe in ''[[La magnifica preda]]'' (1954)]] Lytess ebbe il compito di assistere Monroe, che si rifiutava di parlare con Preminger, e di valutare ogni scena girata;<ref>{{cita libro|cognome=Server|nome=Lee|titolo=Robert Mitchum, Baby I Don't Care|url=https://archive.org/details/robertmitchumbab0000serv|anno=2001|editore=St. Martin's Press|città= New York|lingua=en|isbn=0-571-20994-7|p=[https://archive.org/details/robertmitchumbab0000serv/page/249 249]}}</ref> alla fine delle riprese, Marilyn disse "Penso di meritare un progetto migliore a un film western di grado Z, in cui la recitazione è in secondo piano rispetto al paesaggio e al [[CinemaScope]]".<ref>{{Cita|Bartlett Churchwell, 2005|p. 65}}.</ref>
[[File:Joe DiMaggio and Marilyn Monroe in a car, c. 1954.jpg|min|Marilyn Monroe e [[Joe DiMaggio]] nel 1954]]
Avrebbe poi dovuto partecipare al musical ''[[The Girl in Pink Tights]]'', un rifacimento di una storia con [[Betty Grable]], con [[Frank Sinatra]]. Nella sua biografia, la diva riferisce che letto il copione e trovandolo scialbo si rifiutò di prendervi parte,<ref>{{Cita|Monroe, Hecht, 2009|pp. 212-213}}.</ref> venendo sospesa dalla 20th Century Fox, mentre altre fonti raccontano che il motivo per cui non si presentò era dovuto alla differenza di salario fra i due protagonisti che la donna non tollerò; per Sinatra erano infatti previsti {{formatnum:5000}} dollari alla settimana contro i {{formatnum:1500}} di Monroe.<ref name="Mary21"/> Quando venne sospesa per la vicenda del musical, [[Joe DiMaggio]], giocatore di baseball dei [[New York Yankees]], le chiese di sposarlo. I due si erano conosciuti nel 1951 e, dopo anni di corteggiamento, i due convolarono a nozze il 14 gennaio 1954, presso il municipio di [[San Francisco]]; non poterono sposarsi in chiesa dato che entrambi erano divorziati.<ref>{{Cita|Monroe, Hecht, 2009|pp. 190-197}}.</ref> Poco tempo dopo, disse a un reporter "Il matrimonio è la mia carriera principale da ora in poi".<ref>{{Cita|Summers, 1986|pp. 93-95}}.</ref> Durante la loro [[luna di miele]] in [[Giappone]], Marilyn si recò dai soldati statunitensi feriti e cominciò a cantare per loro;<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 235}}.</ref> nei tre giorni che trascorse nel campo, si esibì per circa {{formatnum:13000}} militari. In seguito disse che questa esperienza l'aiutò a superare la paura di recitare e cantare davanti a grandi folle<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 96}}.</ref><ref>{{Cita|Monroe, Hecht, 2009|pp. 216-220}}.</ref>. I due si stabilirono poi a San Francisco; la loro unione fu difficile fin dall'inizio, a causa delle loro personalità in conflitto; la [[gelosia]] di DiMaggio, che talvolta sfociava nella [[violenza]], mal si conciliava con la vita mondana della Monroe.<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2005/08_Agosto/05/marilyn.shtml|titolo=Marilyn Monroe non si voleva suicidare|data=5 agosto 2005|pubblicazione=Corriere.it|accesso=13 marzo 2012}}</ref><ref>{{Cita|Meyers, 2010|p. 75}}.</ref> Poco dopo il matrimonio, il 22 gennaio vinse l'[[Henrietta Award]] ai [[Golden Globe 1954]] per la "migliore attrice del mondo".<ref name=Awards>{{Cita web|url=https://www.imdb.com/name/nm0000054/awards|titolo=Marilyn Monroe - Awards|editore=Imdb.com|lingua=en|accesso=9 marzo 2012}}</ref>
=== I successi internazionali ===
Tornata a Hollywood nel marzo 1954, Monroe si chiarì con la 20th Century Fox e prese parte al musical ''[[Follie dell'anno]]'' (''There's No Business Like Show Business'') di [[Walter Lang]]. Il film non ebbe un notevole successo commerciale, non riuscendo a recuperare il [[budget]] iniziale, e venne accolto negativamente anche da parte della critica; fu anche definito come il peggiore dei film di Marilyn Monroe.<ref>{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 68}}.</ref> Anche la stessa attrice ebbe dei giudizi negativi sul film, cui aveva partecipato con la garanzia di un ruolo da protagonista in una successiva pellicola;<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 101}}.</ref> [[Ed Sullivan]] descrisse l'interpretazione dell'attrice del brano ''Heat Wave'' come "una delle più evidenti violazioni del buon gusto" cui aveva mai assistito.<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 338}}.</ref>[[File:Marilyn Monroe and Jerry Giesler 3.jpg|min|verticale|Marilyn Monroe firma l'atto di divorzio da [[Joe DiMaggio]] alla presenza dell'avvocato [[Jerry Giesler]] nel 1954]]
''[[Quando la moglie è in vacanza]]'' (''The Seven Year Itch'') di [[Billy Wilder]], che fu uno dei maggiori successi dell'attrice, fu l'adattamento cinematografico dell'[[The Seven Year Itch (opera teatrale)|omonima opera teatrale]] di [[George Axelrod]]. La celebre scena nella quale la gonna del [[Abito bianco di Marilyn Monroe|vestito bianco]] di Marilyn viene sollevata dal passaggio di un treno della metropolitana, filmata all'incrocio tra [[Lexington Avenue]] e la 52º strada a [[New York]] il 15 settembre 1954 davanti a centinaia di fan, verrà citata e parodiata innumerevoli volte fino a diventare un'icona del [[cinema]] del [[XX secolo]]; durante le riprese di questa sequenza, Wilder ricordò l'espressione di rabbia sul volto di DiMaggio.<ref>{{Cita|Jones, 2004|p. 134}}.</ref> In seguito, la coppia ebbe una furiosa lite e il 5 ottobre, dopo nove mesi di matrimonio, Monroe e DiMaggio si separarono.<ref name=Mary22>{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 22}}.</ref> Il film di Wilder fu un successo commerciale, guadagnando circa 8 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]], e la stessa Monroe ottenne numerose recensioni positive per la sua interpretazione.<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 475}}.</ref> Nel periodo nel quale venne girato il film di Wilder, tra l'estate del 1954 e i primi mesi del 1955, Monroe rifiutò alcuni ruoli minori in pellicole come ''[[L'altalena di velluto rosso]]'' (''Girl in the Red Velvet Swing'') e ''[[Scandalo al collegio]]'' (''How to Be Very, Very Popular'').<ref>{{Cita news|url=http://www.marilynmonroe.ca/camera/mags/1post56.htm|titolo=The New Marilyn Monroe|autore=Pete Martin|data=5 maggio 1956|pubblicazione=Timeout.com|lingua=en|accesso=13 marzo 2012}}</ref>
Nonostante fosse oramai una [[star del cinema]], Marilyn era stanca dei ruoli da ''dumb blonde'' che Zanuck le affidava; quando [[Jayne Mansfield]] e [[Sheree North]] non raccolsero i successi di pubblico attesi, Zanuck, colpito anche dal notevole successo di ''Quando la moglie è in vacanza'', decise di cedere alle richieste della Monroe. Il nuovo contratto che Marilyn stipulò le lasciava maggior margine creativo, il diritto di approvazione del regista e la possibilità di fare un film all'anno con case di produzione diverse dalla Fox, che si assicurò l'attrice per quattro film da girare in sette anni.<ref name=Sicherman488/> Anche se il contratto fra le due parti fu inizialmente proposto ad agosto,<ref>{{cita libro|cognome=Shevey|nome=Sandra|titolo=Marilyn Scandal|url=https://archive.org/details/marilynscandal00sand|anno=1990|editore=Arrow Books|lingua=en|isbn=978-0-515-10238-3|p=[https://archive.org/details/marilynscandal00sand/page/293 293]}}</ref> questo venne firmato solo il 31 dicembre 1955, prevedendo un compenso di 100.000 dollari a film, oltre a un'ulteriore quota in base ai guadagni, e a un rimborso di 142.000 dollari per i film passati.<ref>{{Cita|Guastafeste, 2004|p. 293}}.</ref>
Dopo il matrimonio con DiMaggio, fu per un breve periodo l'amante di [[Frank Sinatra]].<ref name=Mary22 /> Dopo aver preso alcune lezioni di recitazione da [[Constance Collier]],<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 128}}.</ref> nel marzo 1955 si trasferì a [[New York]] per studiare all'[[Actor's Studio]], con [[Lee Strasberg|Lee]] e [[Paula Strasberg]], conosciuta sul set di ''Follie dell'anno''.<ref name=Sicherman488>{{cita libro|cognome=Sicherman|nome=Barbara|coautori=Carol Hurd Green|titolo=Notable American women: the modern period : a biographical dictionary|url=https://archive.org/details/notableamericanw00sich|volume=4|anno=1980|editore=Harvard University Press|lingua=en|isbn=978-0-674-62733-8|p=[https://archive.org/details/notableamericanw00sich/page/488 488]}}</ref> Si racconta che proprio per la frequentazione degli Strasberg perse sicurezza in sé stessa, cominciando a sottoporsi a sedute di psicoanalisi.<ref>{{cita libro|cognome=Sonneborn|nome=Liz|titolo=A to Z of American women in the performing arts|url=https://archive.org/details/tozofamericanwom0000sonn|anno=2002|editore=Infobase Publishing|lingua=en|isbn=978-0-8160-4398-9|p=[https://archive.org/details/tozofamericanwom0000sonn/page/150 150]}}</ref> Il mese successivo, grazie a Collier, conobbe [[Greta Garbo]];<ref>{{cita libro|Gabriele |Jatho|Hans Helmut Prinzler |Traumfrauen: Stars im Film der fünfziger Jahre|2006|Bertz + Fischer|p=121|isbn=978-3-86505-170-7}}</ref><ref>{{cita libro|M. Grazia|Bevilacqua|Greta Garbo. Un viaggio alla ricerca della Divina|2005|Baldini Castoldi Dalai|p=226|isbn=978-88-8490-746-2}}</ref> per via di questo rapporto, l'[[FBI]] aprì un fascicolo chiamato ''Love story Marilyn-Greta''.<ref>{{Cita|La Ferla, 1998|p. 172}}.</ref> Nel mese di maggio, Monroe cominciò a uscire con il drammaturgo [[Arthur Miller]], conosciuto ai tempi del film ''L'affascinante bugiardo''.<ref name=Gre4>{{Cita|Ascione, 1996|p. 21}}.</ref> Durante tutto l'anno trascorso presso l'Actors Studio, Monroe cercò di attenuare la sua paura del palcoscenico, stringendo amicizia con [[Kevin McCarthy]] e [[Eli Wallach]]. Quando Strasberg sentì che Monroe era pronta per recitare davanti ai suoi coetanei, Monroe e [[Maureen Stapleton]] scelsero una scena presa dall<nowiki>'</nowiki>''[[Anna Christie (teatro)|Anna Christie]]'' di [[Eugene O'Neill]]; nonostante, nel corso della prova, avesse vacillato, recitò le sue battute senza dimenticare il copione, stupendo i presenti per le sue doti interpretative.<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 145}}.</ref> Si dedicò poi al servizio fotografico di [[Cecil Beaton]] presso l'Ambassador Hotel di New York.<ref>{{Cita|Brambilla, 1996|p. 166}}.</ref> Cercò poi l'anonimato viaggiando con il nome di Zelda Zonk prima nel [[Connecticut]] e poi a New York all'[[Hotel Waldorf-Astoria]].<ref>Pseudonimo che utilizzò spesso con cui si firmò nei vari alberghi dove alloggiò. {{Cita|Zolotow, 1990|p. 239}}.</ref> Nel mese di settembre Grace McKee, la tutrice della Monroe, si suicidò ingerendo un quantitativo letale di barbiturici.<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 98}}.</ref>
{{Doppia immagine verticale|destra|Marilyn Monroe in Bus Stop trailer 1.jpg|Don Murray and Marilyn Monroe in Bus Stop trailer.jpg|240|Marilyn Monroe in ''[[Fermata d'autobus]]'' (1956)|[[Don Murray|Murray]] e Marilyn Monroe in un'altra scena di Fermata d'autobus}}
Monroe tornò a recitare con ''[[Fermata d'autobus (film)|Fermata d'autobus]]'', il primo lavoro prodotto da Marilyn stessa con la sua casa di produzione la MM Productions, tratto da due opere teatrali di [[William Inge]], per la regia di [[Joshua Logan]]. Il film venne girato nei mesi di maggio e giugno a [[Phoenix]]; a causa del maltempo e per il pesante trucco usato dall'attrice, Marilyn ebbe diversi problemi di salute,<ref name=Mary23>{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 23}}.</ref> venendo in seguito ricoverata in ospedale con una diagnosi di [[bronchite acuta]].<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 174}}.</ref> Poco prima di cominciare le riprese, Monroe aveva rescisso il contatto con Natasha Lytess, sostituendola con Paula Strasberg, che divenne una presenza costante nella carriera successiva dell'attrice.<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 151}}.</ref> Marilyn ebbe per questa pellicola una nomination al [[Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale]], premio poi andato a [[Deborah Kerr]] per ''[[Il re ed io (film 1956)|Il re ed io]]''; il [[critico cinematografico]] del ''Time'' [[Bosley Crowther]] gridò alla sorpresa affermando che finalmente Monroe dimostrava di essere un'attrice;<ref>{{cita libro|cognome=Cottrell|nome=Robert C.|titolo=Icons of American Popular Culture: From P.T. Barnum to Jennifer Lopez|anno=2009|editore=M.E. Sharpe|lingua=en|isbn=978-0-7656-2299-0|p=162}}</ref> della stessa opinione era il giornalista del ''The Saturday Review'' [[Arthur Knight (critico cinematografico)|Arthur Knight]], dichiarando, chiamandola "artista", che erano finiti i tempi nei quali si pensava che fosse solo un corpo.<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 441}}.</ref> Il 23 febbraio 1956 il nome Marilyn Monroe divenne il suo nome legale.<ref name=mymovies/> Il 15 maggio apparve per la prima volta sulla copertina del ''[[Time]]''; Marilyn venne ingaggiata da [[Richard Avedon]] per un servizio fotografico, nel quale prese le parti di [[Lillian Russell]], [[Theda Bara]], [[Clara Bow]], [[Jean Harlow]] e [[Marlene Dietrich]].
Il 29 giugno 1956 Monroe si sposò con [[Arthur Miller]];<ref name=Gre4 /> nello stesso periodo, si convertì all'[[ebraismo]], motivo per cui i suoi film vennero proibiti in [[Egitto]] e [[Siria]].<ref name=Mary24/><ref>{{Cita|Conway, 1992|p. 22}}.</ref> Dopo due settimane di luna di miele in [[Giamaica]], nel novembre 1956 Marilyn decise di vivere nel ranch del marito a [[Roxbury (Connecticut)|Roxbury]] nel Connecticut.<ref>{{Cita|Meyers, 2010|p. 168}}.</ref> Nel 1955, aveva fondato con il fotografo [[Milton H. Greene]] una sua società di produzione, la [[Marilyn Monroe Production]], i cui film prodotti furono il sopracitato Bus Stop e ''[[Il principe e la ballerina]]'' (''The Prince and the Showgirl'') di [[Laurence Olivier]].<ref>{{Cita|Bartlett Churchwell, 2005|p. 113}}.</ref> Prima delle riprese, Olivier elogiò l'attrice; commentando il cast una volta finito di girare il film, disse "Marilyn era quasi meravigliosa, la migliore di tutti".<ref>{{cita libro|cognome=Olivier|nome=Laurence|titolo=Confessions of an Actor|url=https://archive.org/details/confessionsofact00oliv|anno=1982|editore=Simon and Schuster|lingua=en|isbn=0-14-006888-0|p=[https://archive.org/details/confessionsofact00oliv/page/213 213]}}</ref> L'interpretazione della Monroe venne apprezzata anche dalla critica; il 13 maggio Monroe ritirò all'istituto di Cultura Italiana di New York dalle mani di [[Anna Magnani]] il [[David di Donatello per la migliore attrice straniera]].<ref>{{Cita|Zolotow, 1990|p. 190}}.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/premi/daviddonatello/?anno=1958|titolo=Vincitori David di Donatello 1958|editore=Mymovies.it|accesso=28 febbraio 2012}}</ref> Dopo che venne tolta la carica di vicepresidente della [[casa di produzione cinematografica]] a Greene, considerato anche il deteriorarsi dei rapporti fra i due, dovuti in parte ad Arthur Miller, la società non produsse altri film anche se non venne chiusa subito. Marilyn voleva un figlio da Miller, ma durante il loro rapporto ebbe alcuni [[aborto|aborti]].<ref name="ReferenceC"/> Numerosi biografi hanno indagato sul reale numero di interruzioni di gravidanza avute dall'attrice; il numero non è univoco, in quanto spesso ricorse a cliniche illegali, tuttavia, secondo Sarah Bartlett Churchwell, Monroe ebbe circa dodici aborti,<ref>{{Cita|Bartlett Churchwell, 2005|p. 160}}.</ref> mentre la stessa Marilyn disse di aver avuto quattordici interruzioni di gravidanza. Il notevole numero di questi interventi è in parte dovuto all'[[endometriosi]] della quale soffriva. Sicuramente, nel corso della sua vita ebbe una [[gravidanza ectopica]], un aborto spontaneo e uno volontario.<ref>{{Cita|Bartlett Churchwell, 2005|p. 275}}.</ref><ref>{{cita libro|cognome=Hattem|nome=Jack V.|titolo=Marilyn Monroe: Murder - By Consent: A Psychologist's Journey with Death|anno=2007|editore=Trafford Publishing|lingua=en|isbn=1-4251-3519-6|p=17|url=http://books.google.it/books?id=8vuVZT0BCOIC&dq=Abortion+Marilyn+Monroe&hl=it&source=gbs_navlinks_s}}</ref>
[[File:Marilyn Monroe, The Prince and the Showgirl, 1.jpg|min|verticale|Marilyn Monroe ne ''[[Il principe e la ballerina]]'' (1957)]]
[[File:Marilyn Monroe in Some Like it Hot trailer cropped.jpg|min|verticale|Marilyn Monroe in ''[[A qualcuno piace caldo]]'' (1959)]]
Dal 4 agosto al 6 novembre 1958, insieme con [[Jack Lemmon]] e [[Tony Curtis]], girò ''[[A qualcuno piace caldo]]'' (''Some Like It Hot''), uno dei suoi film di maggior successo.<ref>{{Cita|Pepitone, Stadiem, 1980|p. 113}}.</ref> [[Billy Wilder]] era il regista del film e, anche se l'altro film che girò con lei, ''Quando la moglie è in vacanza'', ebbe un notevole successo commerciale, aveva esplicitamente detto che mai più avrebbe lavorato con lei, per le sue paure di recitare, i suoi ritardi e per il fatto che non riusciva a ricordarsi le battute del copione.<ref>{{Cita|Curtis, 2009|p. 27}}.</ref> Monroe, che aveva da poco superato il trauma dell'aborto e voleva tornare a recitare, cercò allora di convincerlo, inviandogli una lettera nella quale scrisse che avrebbe gradito molto lavorare ancora con lui. Monroe accettò l'idea di girare la pellicola in bianco e nero, e Wilder accettò di lavorare nuovamente con lei.<ref>{{Cita|Guastafeste, 2004|pp. 304-305}}.</ref> Durante le riprese ebbe dei problemi nel riuscire ad addormentarsi e, dopo aver ingurgitato delle pillole in eccesso, venne portata al [[Cedars-Sinai Medical Center|Cedars of Lebanon Hospital]] per un controllo.<ref>{{Cita|Curtis, 2009|p. 125}}.</ref> Nel mese di dicembre, poco dopo la conclusione delle riprese, una gravidanza si concluse con un aborto spontaneo.<ref>{{Cita|Bartlett Churchwell, 2005|p. 265}}.</ref> ''A qualcuno piace caldo'' fu un successo e venne acclamato sia dal pubblico sia dalla critica, ricevendo sei candidature ai [[Premi Oscar 1960|Premi Oscar del 1960]]. Lo stesso Wilder definì il film "il suo più grande successo";<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 489}}.</ref> parlando delle riprese disse "lavorare con Marilyn era così difficile perché era del tutto imprevedibile", definendola poi un "genio assoluto come attrice comica".<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 178}}.</ref> Per questo film, Monroe vinse il [[Golden Globe 1960|Golden Globe]] come [[Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale|migliore attrice in un film commedia o musicale]], superando attrici come [[Doris Day]] in ''[[Il letto racconta]]'' e [[Shirley MacLaine]] in ''[[Tutte le ragazze lo sanno]]''. Quando ritirò il premio, consegnatole da [[Rock Hudson]], era evidente il suo stato di ebbrezza,<ref>{{cita libro|Barbara |Leaming |Mrs. Kennedy: The Missing History of the Kennedy Years|2002|Simon & Schuster|p=187|isbn=978-0-7432-2749-0}}</ref> tanto che vennero censurati gli interventi dell'attrice durante la premiazione.<ref name=Mary26/>
[[File:Let's Make Love (1960) trailer 2.jpg|min|Marilyn Monroe insieme con [[Yves Montand]] in ''[[Facciamo l'amore]]'' (1960)]]
Per rispettare il contratto con la Fox, che prevedeva per lei quattro film, accettò di apparire in ''[[Facciamo l'amore]]'' (''Let's Make Love''), diretto da [[George Cukor]].<ref name="Spoto414">{{Cita|Spoto, 2001|p. 414}}.</ref> Il soggetto era inizialmente frutto di [[Norman Krasna]] ma venne riscritto in parte da Arthur Miller;<ref name="Spoto414"/> il nuovo copione non venne apprezzato dai vari attori scelti per recitare la parte del protagonista, per cui [[Cary Grant]], [[Yul Brynner]], [[Rock Hudson]], [[Charlton Heston]] e [[Gregory Peck]] rifiutarono tutti di girare il film. Il ruolo venne poi affidato a [[Yves Montand]]; quando Miller e [[Simone Signoret]], moglie dell'attore, si recarono entrambi in [[Europa]] per motivi di lavoro, i due cominciarono una breve relazione, che si concluse quando Montand rifiutò di lasciare la Signoret.<ref>{{Cita|Ascione, 1996|p. 99}}.</ref> Monroe smentì pubblicamente un suo rapporto con l'attore italo-francese; in quei tempi, nonostante vi fosse una diversità di vedute inconciliabile e avesse probabilmente cominciato un rapporto con J.F. Kennedy, era ancora sposata con Miller.<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 193}}.</ref> Il film non ebbe il successo della critica e del pubblico dei precedenti film.<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 270}}.</ref>
[[File:Marilyn Monroe in The Misfits trailer 2.jpg|min|sinistra|Marilyn Monroe nel suo ultimo film completo, ''[[Gli spostati]]'' (1961)]]
In questo periodo, la salute di Monroe peggiorò e lei cominciò a vedere uno psichiatra di Los Angeles, il dottor [[Ralph Greenson]]; spesso si lamentava di soffrire di [[insonnia]], e, secondo Greenson, ingeriva un'eccessiva dose di farmaci, progredendo verso la dipendenza da essi, notando però che poteva rinunciare ai farmaci per periodi prolungati senza subire alcuna crisi di astinenza.<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 188}}.</ref> Secondo Greenson, questo stato psicologico era dovuto al deteriorarsi del rapporto tra Miller e Monroe, che era particolarmente insofferente verso il marito. Greenson dichiarò che il suo obiettivo principale era quello di imporre una drastica riduzione nell'assunzione di farmaci.<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 190}}.</ref>
Nel luglio del 1960, sotto il caldo del deserto del Nevada, cominciarono le riprese de ''[[Gli spostati]]'' (''The Misfits''), diretto da [[John Huston]], con [[Clark Gable]], [[Montgomery Clift]], [[Eli Wallach]] e [[Thelma Ritter]];<ref>{{Cita web|url=http://nsla.nevadaculture.org/index.php?option=com_content&task=view&id=732&Itemid=418|titolo=Myths and "The Misfits"|autore=Guy Rocha|editore=Nevadaculture.org|lingua=en|accesso=9 marzo 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120305203129/http://nsla.nevadaculture.org/index.php?option=com_content&task=view&id=732&Itemid=418|dataarchivio=5 marzo 2012}}</ref> Miller scrisse la sceneggiatura del film come regalo di [[San Valentino (festa)|San Valentino]] per Monroe, contenente un ruolo scritto appositamente per l'attrice, tuttavia, quando cominciarono le riprese, i due si erano già lasciati. L'11 novembre vi fu la separazione ufficiale della coppia<ref>{{Cita|Spicer, 2002|p. 295}}.</ref> e Marilyn ottenne il divorzio a [[Ciudad Juárez]] in [[Messico]] il 24 gennaio 1961.<ref>{{cita libro|June|Schlueter|James K. Flanagan|2009|1987|p=15|isbn=978-88-541-1477-7}}</ref> Monroe era spesso malata e, lontano dall'influenza del dottor Greenson, aveva ripreso il consumo di sonniferi e di alcool; nel mese di agosto, tornò a Los Angeles dove venne ricoverata per dieci giorni in ospedale e, anche se non sono mai stati divulgati i motivi di questo ricovero, i giornali dell'epoca riportarono che era stata vicino alla morte.<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 194}}.</ref> Tornata sul set, riuscì a completare il film; il ritardo di Marilyn alle scene era mal visto dal resto del cast, in particolare da Gable, che morirà pochi giorni dopo la fine delle riprese.<ref>{{Cita|Essoe, 1978|p. 56}}.</ref> Questo fu anche l'ultimo film completato da Marilyn Monroe.<ref>{{cita libro|cognome=Goode|nome=James|titolo=The Making of "The Misfits"|url=https://archive.org/details/makingofmisfits0000good|anno=1986|editore=Limelight Editions|città=New York|lingua=en|isbn=0-87910-065-6|pp=[https://archive.org/details/makingofmisfits0000good/page/n285 284]-285}}</ref> La vedova di Gable, Kay, disse che lo stato di "eterna attesa" sul set de ''Gli spostati'' aveva contribuito alla morte dell'attore. Quando i giornalisti chiesero a Monroe se si sentiva in colpa per la morte di Gable, lei si rifiutò di rispondere, ma privatamente espresse il suo rammarico per il trattamento che ebbe nei confronti dell'attore durante le riprese.<ref>{{cita libro|cognome=Harris|nome=Warren G.|titolo=Clark Gable, A Biography|anno=2002|editore=Aurum Press|città=Londra|lingua=en|isbn=1-85410-904-9|p=379}}</ref> Il film, divenuto un classico del cinema del XX secolo, ricevette recensioni contrastanti, senza ottenere un successo commerciale, anche se alcuni come Kate Cameron del ''[[New York Daily News]]'' elogiarono le interpretazioni di Monroe e Gable.<ref>{{Cita|Essoe, 1978|p. 232}}.</ref>
=== I problemi di salute e gli ultimi anni ===
Nei mesi successivi, la dipendenza da alcol e da psicofarmaci della Monroe cominciò a minare la sua salute.<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 198}}.</ref> Il 7 febbraio 1961 Marilyn, sempre più spesso preda di turbe psichiche, si recò volontariamente sotto il falso nome di Faye Miller al [[Payne Whitney Psychiatric Clinic]], l'ospedale psichiatrico di New York;<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 389}}.</ref> quando la permanenza nella casa di cura divenne per l'attrice una sorta di detenzione,<ref name=Joe135>{{Cita|Jones, 2004|p. 135}}.</ref> l'ex marito Joe DiMaggio riuscì a farla uscire e a trasferirla al [[Columbian Presbyterian]]. Le fonti sono discordanti sul modo in cui lo sportivo riuscì a farla uscire dall'istituto; secondo alcune i due uscirono di nascosto dalla cantina,<ref name=Mary25>{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 25}}.</ref> per altre riuscì semplicemente a farla trasferire nell'altra clinica,<ref name=Joe135/> mentre altre ancora sostengono che, dopo aver trascorso tre giorni alla Payne Whitney, venne trasferita alla Columbian per tre settimane dove giunse DiMaggio.<ref>{{Cita|Baker, 2003|p. 143}}.</ref> In ogni caso, dopo che fu dimessa, raggiunse DiMaggio in [[Florida]]. A maggio dello stesso anno subì poi un intervento chirurgico per correggere un blocco alle [[tube di Falloppio]];<ref>{{Cita|Meyers, 2010|p. 187}}.</ref> nel mese di giugno venne poi operata per [[Calcolosi della colecisti|calcoli alla cistifellea]] al Polyclinic Hospital di New York.<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 106}}.</ref> L'11 luglio venne dimessa, venendo colpita da un microfono durante l'assalto dei giornalisti.<ref name=Mary26>{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 26}}.</ref> Questi diversi interventi e le sue dipendenze non le permisero di girare alcun film per tutto il 1961.<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 202}}.</ref>
Frank Sinatra nel gennaio 1962 lasciò definitivamente Marilyn, [[Promessa di matrimonio|annunciando il proprio matrimonio]] con [[Juliet Prowse]]<ref>{{Cita|Meyers, 2010|p. 250}}.</ref> (che comunque non sposò), mancando alla promessa fatta tempo addietro di sposare Monroe; nello stesso periodo, l'ex marito Arthur Miller convolò a nuove nozze con [[Inge Morath]]. Marilyn, sempre più provata da queste notizie, dimagrì perdendo sette chili. Comprò una villa a [[Brentwood (Los Angeles)|Brentwood]] per {{formatnum:90000}} dollari, in cui si trasferì nel mese di febbraio;<ref>{{cita libro|cognome=Hannsberry|nome=Karen Burroughs|titolo=Femme noir: bad girls of film|url=https://archive.org/details/femmenoirbadgirl0000hann|anno=1998|editore=McFarland|lingua=en|isbn=978-0-7864-0429-2|p=[https://archive.org/details/femmenoirbadgirl0000hann/page/352 352]}}</ref> l'abitazione era situata nella West Los Angeles, al 12305 di Fifth Helena Drive.<ref name=Comp23>{{Cita|La Ferla, 1998|p. 23}}.</ref><ref>{{Cita|Spoto, 2001|p. 687}}.</ref> Il 5 marzo ricevette, durante i [[Golden Globe 1962]], il suo secondo [[Henrietta Award]].<ref name=Awards/> Il 23 aprile, a distanza di 14 mesi dal suo ultimo ricovero nella clinica newyorchese,<ref>{{Cita|Conway, 1992|p. 15}}.</ref> cominciarono le riprese del film ''[[Something's Got to Give]]'', diretto da [[George Cukor]] con [[Dean Martin]] e [[Cyd Charisse]]; questo, che doveva essere il terzo dei quattro film promessi alla Fox, era un rifacimento di ''[[Le mie due mogli]]''. Il film doveva cominciare a gennaio ma, per conciliare la riabilitazione dell'attrice, la ''troupe'' cominciò a lavorare solo alcuni mesi più tardi. All'inizio delle riprese Marilyn si ammalò, tornando 5 giorni dopo, il 30 aprile, pur non essendo ancora in condizione di girare le scene;<ref>{{Cita|Slatzer, 1994|p. 87}}.</ref> soffriva infatti di [[febbre]] alta e di frequenti [[sinusite|sinusiti]], e si rifiutava di recitare se il resto del cast non era in ottime condizioni di salute.[[File:JFK and Marilyn Monroe 1962 larger.jpg|min|sinistra|Marilyn Monroe, [[John Fitzgerald Kennedy]] e [[Robert Kennedy]] a [[New York]] nel 1962]]
Il 19 maggio 1962 al [[Madison Square Garden]], durante i festeggiamenti per il compleanno del [[presidente degli Stati Uniti d'America|presidente]] [[John Fitzgerald Kennedy]],<ref>{{cita libro|Harvey |Rachlin |The Kennedys: a chronological history, 1823-present|1986|World Almanac|p=237|isbn=978-0-88687-261-8}}</ref> cantò davanti a circa {{formatnum:15000}} persone ''[[Happy Birthday, Mr. President]]'', indossando un [[Vestito color carne di Marilyn Monroe|abito apparentemente trasparente]] (in realtà dell'esatto colore della sua pelle);<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 310}}.</ref> al termine fece un breve discorso e continuò cantando ''Thanks for the Memory'' di [[Bob Hope]]. Il presidente la ringraziò dicendo «Adesso, dopo aver ascoltato degli auguri così dolci, posso anche ritirarmi dalla politica».<ref>{{Cita news|url=http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/marilyn-e-l-happy-birthday-a-jfk-ma-quale-sensualita-aveva-il-fiatone/81557/79947|titolo=Marilyn e l<nowiki>'</nowiki>''happy birthday'' a Jfk: "Ma quale sensualità, aveva il fiatone"|data=25 novembre 2011|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=9 marzo 2012}}</ref> Le fonti non concordano sul primo incontro fra l'attrice e JFK; secondo il giornalista [[Jean Marcilly]], grazie alle confessioni fattegli dalla stessa Monroe in un periodo difficile con Miller a seguito di un aborto, la donna avrebbe chiesto un incontro con il senatore Kennedy ([[Frank Sinatra]] come intermediario), il quale l'avrebbe rassicurata.<ref>{{Cita|Bisiach, 2009|pp. 182-183}}.</ref> Altri invece riferiscono che fu grazie a uno degli agenti avuti dall'attrice, [[Charles Feldman]], che nel 1954 in una festa a casa sua i due si conobbero; fu una semplice presentazione informale, ma i due si incontrarono nuovamente a casa di [[Peter Lawford]] nel 1957,<ref>{{cita libro|Wesley |O. Hagood |Presidential sex: from the founding fathers to Bill Clinton|1998|Wesley Hagood|pp=165-166|isbn=978-0-8065-2007-0}}</ref> grazie al quale i due poterono incontrarsi ripetutamente negli anni successivi.<ref>{{cita libro|James |Brandon |Jeanne Carmen: My Wild, Wild Life As a New York Pin Up Queen |2006 |iUniverse|p=417|isbn=978-0-595-40906-8}}</ref><ref>{{Cita|Summers, 1986|pp. 252-253}}.</ref> Della relazione con il presidente si era confidata anche con il giornalista [[Sidney Skolsky]].<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 255}}.</ref> In seguito Kennedy prese le distanze dall'attrice; quando Marilyn Monroe gli regalò un [[Rolex]] d'oro con incisa la frase «''Jack, with love as always from Marilyn, May 29th 1962''» ("Jack, con amore come sempre da Marilyn, 29 maggio 1962"), l'orologio venne donato a un dipendente.<ref>{{cita libro|Davis |William |The Rich: A New Study of the Species|2008|Carol Pub. Group|p=165|isbn=978-1-84046-766-6}}</ref>
Marilyn frequentò anche [[Robert Kennedy]], il fratello del presidente, che fu il suo ultimo amante. I due si erano probabilmente conosciuti quando John Kennedy si era deciso a non frequentare più l'attrice.<ref name="repubblica">{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/02/13/marilyn-aborti-lo-volle-kennedy.html|titolo=Marilyn abortì, lo volle Kennedy|autore=Natalia Aspesi|data=13 febbraio 1990|pubblicazione=La Repubblica|accesso=13 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita libro|Thomas|T. Noguchi|Joseph DiMona|Coroner|1984|G.K. Hall|p=67|isbn=978-0-8161-3683-4}}</ref> Le fonti dicono che aveva anche inizialmente promesso di sposarla<ref name="Mary46">{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 46}}.</ref> e che Marilyn andava in giro dicendo ai suoi amici che sarebbe diventata moglie di un uomo molto importante.<ref name="repubblica" /><ref>{{cita libro|Judie |Mills |Robert Kennedy|1998|Twenty-First Century Books|p=176|isbn=978-1-56294-250-2}}</ref> I biografi concordano nel dire che a quei tempi, durante le riprese di ''Something's Got to Give'', Marilyn affermava di essere incinta; non conosceva però l'identità del padre del bambino, ma si presume che il figlio potesse essere di Bob Kennedy.<ref>{{Cita|Summers, 1986|pp. 297-298}}.</ref> Abortì poche settimane dopo, il 20 luglio, presso la Cedars of Lebanon.<ref>{{Cita|Bartlett Churchwell, 2005|p. 295}}.</ref> Agnes Flanagan disse che Marilyn aveva però abortito con ogni probabilità nel Messico poche settimane dopo;<ref>{{Cita|Slatzer, 1994|p. 45}}.</ref><ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 325}}.</ref> tali testimonianze trovano conferma nelle indagini condotte da [[Fred Otash]] che giunse alla conclusione che abortì con l'aiuto di un medico statunitense che la seguì oltre confine.<ref>{{Cita|Bisiach, 2009|p. 199}}.</ref> Alcuni biografi ritengono che venne costretta ad abortire, in quanto si ipotizzava che il padre del bambino fosse Bob Kennedy.<ref name="repubblica" />
[[File:Monroe on the set of Something's Got To Give.jpg|sinistra|min|verticale|Marilyn Monroe sul set di ''[[Something's Got to Give]]'' nel maggio 1962, tre mesi prima della morte]]
Il 1º maggio Monroe tornò poi sul set di ''[[Something's Got to Give]]'' e il 23 maggio girò una sequenza nella quale appare nuda in una piscina, rimanendo nell'acqua per ore e peggiorando così il suo stato di salute;<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 268}}.</ref> commentando che voleva "spingere [[Liz Taylor]] fuori dalle copertine delle riviste", diede il permesso per far pubblicare dalla rivista ''[[Life (rivista)|Life]]'' diverse fotografie nelle quali si mostrava parzialmente nuda.<ref>{{cita libro|cognome=Maddox|nome=Brenda|titolo=Who's afraid of Elizabeth Taylor?|url=https://archive.org/details/whosafraidofeliz0000madd|anno=1977|editore=M. Evans & Co.|lingua=en|isbn=0-87131-243-3|p=[https://archive.org/details/whosafraidofeliz0000madd/page/137 137]}}</ref> Alla fine del mese si allontanò nuovamente dalle scene per motivi di salute;<ref>{{Cita|Slatzer, 1994|p. 176}}.</ref><ref>{{Cita|Marshall, 2005|p. 55}}.</ref> per le continue assenze, che le consentirono di essere sul set solo 12 giorni su 35, l'8 giugno la Monroe venne licenziata e la 20th Century Fox intentò contro di lei una causa da mezzo milione di dollari.<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 274}}.</ref><ref>{{Cita|Tichi, 1988|p. 323}}.</ref>
[[File:Barris Marilyn Monroe.jpg|min|verticale|Marilyn Monroe fotografata da [[George Barris (fotografo)|George Barris]] nel 1962]]Fece poi dei servizi fotografici con [[George Barris (fotografo)|George Barris]], che rifiutò per molti anni di permetterne la pubblicazione, scattando anche alcune foto di nudo, e con [[Bert Stern]] per ''[[Vogue (periodico)|Vogue]]''; per quest'ultimo, durante i tre giorni di lavoro all'[[hotel Bel-Air]] di Hollywood, scattò in totale 2.571 foto.<ref>{{cita libro|Terence |Wright |The photography handbook|2004 |Routledge|p=182|isbn=978-0-415-25804-3}}</ref><ref>{{cita libro|Maria |Mitoglou |Photos of the 20th Century|2008|Taschen America LLC|ed=25|p=178}}</ref> Il lavoro completo verrà poi pubblicato nel libro ''[[The Last Sitting]]''.
La questione legale con la 20th Century Fox si era risolta il 1º agosto e le venne rinnovato il contratto, prevedendo un milione di dollari per altri due film. Venne inoltre previsto di ricominciare in autunno le riprese di ''Something's Got to Give''. Vi era inoltre la possibilità di firmare un contratto con una casa di produzione italiana del valore di 10 milioni di dollari per quattro film, dei quali sarebbe stata regista, sceneggiatrice e attrice.<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 491}}.</ref> Ad [[Allan Snyder]], che la incontrò alla fine di luglio, Marilyn confessò di essere soddisfatta per le opportunità che aveva a sua disposizione, di non essere "mai stata meglio" e di "essere di ottimo umore".<ref name=S301/> Il 4 agosto incontrò Ralph Greenson, il suo [[psichiatra]] personale.
=== La morte e
{{Vedi anche|Morte di Marilyn Monroe}}
[[File:Marilyn.Monroe.House.v2.jpg|
Marilyn Monroe
Secondo il dottor Thomas Noguchi, che eseguì l'[[autopsia]], la morte di Marilyn fu con "alta probabilità" un suicidio, dovuta a un'[[overdose]] di [[barbiturici]];<ref name=Comp23/> nel corpo dell'attrice trovò 8 milligrammi di [[Idrato di cloralio]] e 4,5 milligrammi di [[Pentobarbital]] per 100 millilitri di sangue.<ref>{{Cita web|url=http://www.trutv.com/library/crime/notorious_murders/celebrity/marilyn_monroe/autopsy.html|titolo=Autopsy Report|autore=Rachael Bell|editore=Trutv.com|lingua=en|accesso=13 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120301073410/http://www.trutv.com/library/crime/notorious_murders/celebrity/marilyn_monroe/autopsy.html|dataarchivio=1 marzo 2012|urlmorto=sì}}</ref> L'incerta ricostruzione degli eventi di quella notte, la presenza non confermata di Bob Kennedy nella casa dell'attrice la sera prima della sua morte e alcune incongruenze nelle dichiarazioni dei testimoni e nel referto autoptico diedero adito a molteplici interpretazioni sugli eventi di quella notte e sulle cause della scomparsa dell'attrice.<ref>{{cita libro|cognome=Clayton|nome=Marie|titolo=Marilyn Monroe: Unseen Archives|anno=2004|editore=Barnes & Noble|lingua=en|isbn=0-7607-4673-7|p=361}}</ref> Tra le varie versioni formulate, venne ipotizzata la complicità dei [[Kennedy (famiglia)|Kennedy]], che vedevano nella Monroe, che si era detta pronta a confessare le loro relazioni con lei,<ref name=repubblica/> una minaccia per la loro carriera politica oppure una vendetta della [[mafia americana]] nei confronti della famiglia Kennedy per alcune promesse fatte in campagna elettorale e non mantenute.<ref>{{Cita|Slatzer, 1994|pp. 51-53}}.</ref>
[[File:Grave stone of Marilyn Monroe at Pierce Brothers Westwood Village Memorial Park Cemetery, 1218 Glendon Avenue, Los Angeles, California LCCN2013632347.tif|min|Il loculo di Marilyn Monroe presso il [[Westwood Village Memorial Park Cemetery|Pierce Brothers Westwood Memorial Park Cemetery]]]]
[[Joe DiMaggio]], insieme con Inez Melson, amministratrice dei beni di Marilyn e tutrice della madre dell'attrice, organizzò il funerale, occupandosi delle spese; la cerimonia si tenne al [[Westwood Memorial Park]] l'8 agosto 1962. Tra le 31 persone tra parenti e amici che presenziarono al funerale, vi furono [[Robert Slatzer]] (a cui non fu concesso di vedere la [[Cadavere|salma]]), Greenson con la famiglia, Murray e Newcomb; non furono presenti invece Dougherty e Miller, gli altri ex-mariti. La madre Gladys, già colpita dalla [[schizofrenia]], malattia che la rese incapace di ricordare la figlia, non prese parte al funerale.<ref>Gladys uscì definitivamente dalla casa di cura nei primi [[anni 1970|anni settanta]] e si trasferì in [[Florida]], dove sua figlia, Berniece, la venne a prendere all'aeroporto. Morì di [[insufficienza cardiaca|insufficienza cardiaca congestizia]] l'11 marzo 1984, presso una casa di riposo.</ref> La cerimonia venne celebrata da A.J. Soldancon, con le note di ''[[Over the Rainbow]]''; l'orazione funebre sarebbe dovuta essere stata letta dal poeta [[Carl Sandburg]], ma non gli fu permesso di partecipare e venne sostituito da [[Lee Strasberg]].<ref>{{Cita|Baker, 2003|p. 216}}.</ref> La bara era di [[bronzo]] massiccio ed era stata foderata con un tessuto di [[seta]] color champagne.<ref>{{Cita web|url=http://www.marilynmonroe.ca/camera/about/facts/funeral.html|titolo=Funeral|editore=Marilynmonroe.ca|lingua=en|accesso=12 marzo 2012}}</ref> L'attrice, durante il funerale di [[Constance Collier]] nel 1955, aveva confidato a [[Truman Capote]] che avrebbe voluto che le sue [[Cremazione|ceneri]] fossero disperse nelle [[Onda marina|onde del mare]].<ref>{{Cita|Summers, 1986|p. 147}}.</ref><ref>{{Cita|La Ferla, 1998|p. 24}}.</ref>
Marilyn Monroe è tumulata in un loculo di un [[colombario]] presso il [[Westwood Village Memorial Park Cemetery]]; l'attrice aveva fatto seppellire in quel cimitero Grace Goddard, poiché vi era sepolta anche la zia di Grace, Ana Lower<ref>{{Cita web|url=https://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=9465|titolo=Ana Edith Atchinson Lower (1880 - 1948) - Find A Grave Memorial|accesso=3 maggio 2017}}</ref>, che si era presa cura di lei per un breve periodo. Rimanendo fedele a una promessa fatta a Monroe, [[Whitey Snyder]], il suo visagista personale, truccò il cadavere per la cerimonia; anche Pearl Porterfield, la costumista Marjorie Plecher e la parrucchiera [[Agnes Flanagan]] si occuparono del corpo dell'attrice, mettendole sulla testa la parrucca bionda che aveva portato nel film ''[[Gli spostati]]'' e vestendola con un abito verde di [[Emilio Pucci]].<ref>{{Cita|Spoto, 2001|p. 163}}.</ref> [[Hugh Hefner]] acquistò poi il loculo accanto a quello di Marilyn per {{formatnum:85000}} dollari<ref>{{Cita web|url=https://celebritygravesites.blogspot.it/2011/10/|titolo=Celebrity Gravesites|sito=celebritygravesites.blogspot.it|accesso=3 maggio 2017}}</ref>, mentre un altro loculo adiacente fu venduto per {{formatnum:125000}} dollari. L'ex marito, Joe DiMaggio, nei primi tempi dopo la morte di Marilyn, portò personalmente una volta a settimana un mazzo di [[Rosa (botanica)|rose]] rosse sulla tomba dell'attrice; in seguito, sino al 1982 li fece recapitare da un fioraio, ma solo in ricorrenza del compleanno.<ref name=Mary43>{{Cita|Giacovelli, 2009|p. 43}}.</ref> Diversamente farà Slatzer che porterà per tutta la vita delle rose bianche sulla tomba.<ref name=Mary43/>
=== Le dispute legali e testamentarie ===
Nel suo [[testamento]] dispose {{formatnum:10000}} dollari per la sorellastra [[Bernice Miracle]]; {{formatnum:5000}} dollari per l'amico [[Norman Rosten|Norman]] e Hedda Rosten (poi devoluti in favore della figlia, Patricia); {{formatnum:2500}} dollari ogni anno per Xénia Karlovna Ziller, [[vedova]] di [[Michael Chekhov]]; {{formatnum:5000}} dollari ogni anno a Gladys Baker; {{formatnum:10000}} dollari a cui si aggiunse un 25% del bilancio a May Reis, la sua segretaria; 25% del bilancio, che avrebbe dovuto donare a un ente di sua scelta a [[Marianne Kris]]; 50% del bilancio a cui si aggiungevano beni personali a [[Lee Strasberg]].<ref>{{Cita|Meyers, 2010|pp. 273-274}}.</ref> La seconda moglie di Lee Strasberg, [[Anna Strasberg|Anna]], ricavò molto dai beni dell'attrice e curò il Marilyn Monroe Theater e il Marilyn Monroe Museum.<ref>{{Cita|Meyers, 2010|p. 275}}.</ref> [[Anna Freud]] creò la [[Hampstead Child-Therapy Clinic]] con sede a [[Londra]], che fu l'ente beneficiario scelto da Kris per versare la percentuale indicata nel testamento; tale società venne anche riconosciuta come «legataria principale» dei diritti dovuti all'immagine dell'attrice,<ref>{{cita|Anderson, 1988|p. 185}}.</ref> ricavando circa un milione e mezzo di dollari all'anno per diversi anni.<ref>{{Cita|La Ferla, 1998|p. 291}}.</ref> Nell'ottobre 1962, Inez Melson, con il suo legale Allen Stein, impugnò il testamento,<ref>{{cita libro|Sam |Staggs |The Return of Marilyn Monroe|1992|SP Books|p=160|isbn=978-1-56171-181-9}}</ref> volendo dimostrare che lo scritto era stato redatto sotto l'influenza di Marianne Kris. Il procuratore di New York considerò comunque valido il testamento.<ref>{{Cita|Riese, Hitchens, 1988|p. 321}}.</ref>
[[File:Marilyn_Monroe_au_musée_du_cinéma_(Turin)_(2873252536).jpg|min|Foto e oggetti appartenuti a Marilyn Monroe custoditi nel [[Museo nazionale del cinema]] di [[Torino]]]]
Marilyn aveva diversi progetti per il futuro: nel 1954 aveva acquistato i diritti per la trasposizione cinematografica della vita di [[Jean Harlow]], avrebbe dovuto partecipare alla commedia dal titolo ''This God Business'' e intendeva portare in scena ''[[Un tram che si chiama Desiderio (opera teatrale)|Un tram che si chiama Desiderio]]'' di [[Tennessee Williams]], volendo interpretare il ruolo di Blanche DuBois.<ref>{{Cita|Rollyson, 2005|p. 45}}.</ref> Stava inoltre discutendo per ottenere i ruoli da protagonista di ''[[Irma la dolce]]'', ''[[La signora e i suoi mariti]]'' e ''[[Baciami, stupido]]''.<ref name="S301">{{Cita|Summers, 1986|p. 301}}.</ref>
Dopo la sua improvvisa scomparsa, il suo ruolo in ''Something's got to give'' venne affidato a [[Doris Day]] e la pellicola uscì nel 1963 con il titolo ''[[Fammi posto tesoro]]'' (''Move Over Darling'').<ref>{{Imdb|tt0057329}}</ref>
Molti anni dopo, nel 1999, vennero recuperati dagli archivi della '' [[Fox Corporation]]'' gli oltre 500 minuti di girato per quella che avrebbe dovuto essere la versione originale del lungometraggio, ovverosia l'ultimo film con Marilyn Monroe, anche se incompiuto. Le bobine originali vennero opportunamente esaminate e restaurate, per poi confluire in un inedito montaggio di 37 minuti, pubblicato in [[VHS]].
== Pensiero politico ==
Sebbene il pensiero politico di Marilyn Monroe sia stato meno studiato rispetto ad altri aspetti della sua vita, ha suscitato interesse ed è stato oggetto di varie speculazioni e teorie, alcune delle quali prive di solide basi. Tuttavia, secondo alcuni autori, la sua visione politica è più sfumata di quanto possa apparire a prima vista.<ref name=":2">Summers, Anthony. ''Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe''. Londres: Victor Gollancz, 1985, pp. 44-45.</ref><ref>Jordan, Larry. ''The Real Marilyn Monroe: Debunking the Myths and Revealing Intimate New Details of Her Life and Death''. Independently published, 2023, pp. 708-710.</ref>
Per comprendere meglio il suo pensiero, si può osservare che Marilyn Monroe ha espresso grande ammirazione verso diverse figure storiche e contemporanee con posizioni politiche molto varie. Questa varietà suggerisce che Monroe valorizzava più la percezione di giustizia e l’impegno sociale di queste persone che il loro allineamento ideologico specifico. Tra le figure da lei ammirate spicca soprattutto Abraham Lincoln, che rappresentava l’ideale politico per Marilyn: si identificava con diversi aspetti della biografia di Lincoln, in particolare con la sua infanzia umile e la sua vicinanza alla gente comune. Inoltre, ammirava il suo atteggiamento democratico e la fermezza nel difendere l’uguaglianza dei diritti, in particolare per l’abolizione della schiavitù.<ref>Banner, Lois. *Marilyn: The Passion and the Paradox*. Bloomsbury USA, 2012, pp. 96-98.</ref> Monroe lesse diverse biografie di Lincoln, e il suo ritratto l’accompagnò nelle varie residenze fino alla fine della sua vita.<ref name=":2" /> Durante un evento dedicato a Lincoln a cui partecipò, dichiarò: «Ho onorato e ammirato il signor Lincoln da quando ne ho sentito parlare. Da bambina, lui rappresentava per me una sorta di figura paterna».<ref>Jordan, Larry. *The Real Marilyn Monroe: Debunking the Myths and Revealing Intimate New Details of Her Life and Death*. Independently published, 2021, pp. 285-288.</ref> Marilyn ammirava anche altre figure politiche, come John F. Kennedy, rimanendo affascinata dalla giovinezza, dal carisma e dalla modernità della sua amministrazione. Si identificava con le sue idee progressiste e con la difesa dei diritti civili. Secondo quanto raccontò al suo psichiatra Ralph Greenson, era disposta a collaborare con Kennedy in qualunque cosa fosse necessaria.<ref>Leaming, Barbara. *Marilyn Monroe*. New York: Crown Publishing Group, 2000, pp. 397-399.</ref> <ref>Steinem, Gloria. *Marilyn: Norma Jeane*, 1986, pp. 112-114.</ref> In una conversazione con William Weatherby, difese con fermezza l’impegno del presidente nella causa dei diritti civili e respinse qualsiasi critica alla sua politica: «Il presidente arriverà fino in fondo… I Kennedy sanno tutto sulla situazione. Aspetta e vedrai, rimarrai sorpreso», affermò. Monroe difendeva sempre il presidente Kennedy quando veniva criticato, dichiarando che «parla sempre con senso», quando Weatherby esprimeva dubbi e lo paragonava a un nuovo Lincoln.<ref>Summers, Anthony. *Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe*, 1985, pp. 320-324.</ref> <ref>Jordan, Larry. *The Real Marilyn Monroe: Debunking the Myths and Revealing Intimate New Details of Her Life and Death*. Algonquin Publishing, 2023, pp. 735-736.</ref> La sua ammirazione non rimase confinata alla sfera privata: Marilyn la rese pubblica durante il «Buon compleanno, Mr. President», dove non solo cantò, ma tenne anche un breve discorso lodando Kennedy e la sua amministrazione.<ref name=":3" />
[[File:Marilyn Monroe Arthur Miller April in Paris Ball 1957.jpg|miniatura|Marilyn Monroe e [[Arthur Miller]] al Paris Ball nel 1957]]
Riguardo ad Arthur Miller, Monroe rimase impressionata dalla sua brillantezza intellettuale, arrivando a dichiarare che fosse «l’uomo più intelligente che avesse mai conosciuto», e apprezzava il modo in cui lui la aiutava a svilupparsi intellettualmente. Secondo quanto riferì, Miller le insegnò «l’importanza della libertà politica nella società». Ammirava anche la sua integrità personale, in particolare per il rifiuto di collaborare con le indagini del Comitato per le attività antiamericane, rifiutando di denunciare i colleghi. Monroe vedeva in Miller un uomo con principi, disposto anche ad affrontare pene detentive per le sue convinzioni.<ref>Banner, Lois. *Marilyn: The Passion and the Paradox*. Bloomsbury, 2012, pp. 371-375.</ref> Ammirava Lincoln Steffens per la sua lotta contro l’ingiustizia, le disuguaglianze e le difficoltà della gente comune. Monroe dichiarò che Steffens «sapeva tutto sulla povera gente e sulle ingiustizie».<ref>Steinem, Gloria. *Marilyn: Norma Jean*. Henry Holt & Co, 1986, pp. 66-68.</ref> Ammirava molto anche William O. Douglas per la sua difesa della giustizia e delle libertà civili, affermando che sarebbe stato il suo presidente ideale e possedeva diversi suoi libri.<ref name=":0" /><ref name=":4">«I libri presenti nella biblioteca di Marilyn Monroe». Notimérica, 2014.</ref> Apprezzava Robert F. Kennedy, impressionata dalla sua intelligenza e dal suo impegno per i diritti civili.<ref>Summers, Anthony. *Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe*, 1985, pp. 354-357.</ref> Monroe mostrava anche una certa, seppur minore, ammirazione politica verso Nelson Rockefeller, Hubert Humphrey, Adlai Stevenson II, Johnny Hyde,<ref>Spoto, Donald. *Marilyn Monroe: The Biography*, 1993, pp. 149-150.</ref> Carl Sandburg, Eleanor Roosevelt,<ref>Monroe, Marilyn; Buchthal, Stanley; Comment, Bernard. *Fragments: Poems, Intimate Notes, Letters*, 2010, pp. 197-204.</ref> Thomas Jefferson<ref>Summers, Anthony. *Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe*, 1985, pp. 229-230.</ref> <ref>Banner, Lois. *Marilyn: The Passion and the Paradox*, 2012, pp. 394-395.</ref> e Jawāharlāl Nehru.<ref>Summers, Anthony. *Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe*, 1985, pp. 316-317, 589-590.</ref>
Diverse evidenze mostrano che Marilyn Monroe mantenesse posizioni chiare su alcuni temi politici e sociali. Difendeva attivamente i diritti civili e l’uguaglianza razziale, mostrando preoccupazione per la situazione dei lavoratori, delle minoranze e delle persone in condizioni di povertà. Rifiutava il maccartismo, promuoveva la libertà artistica e di espressione e dava molta importanza alla giustizia e alle libertà civili.<ref>Summers, Anthony. ''Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe''. Random House, 1985, pág. 373.</ref> Si impegnò in cause pacifiste, arrivando a finanziare iniziative come il SANE, e in alcune interviste espresse la sua preoccupazione per la minaccia nucleare. Per Marilyn la libertà sessuale era di vitale importanza, arrivando a fare dichiarazioni pubbliche come "Sex is part of life, it's part of nature—and I'd rather go along with nature".<ref>{{Cita libro|nome=Lois|cognome=Banner|titolo=Marilyn: The Passion and the Paradox|anno=2012|pp=325-329}}</ref> Monroe ha anche difeso Montgomery Clift per essere gay.<ref>Churchwell, Sarah. *The Many Lives of Marilyn Monroe*. London: Granta Books, 2004, pp. 263–286.</ref> Inoltre, in alcune occasioni manifestò apprezzamento per la democrazia, arrivando a dire di essere stata cresciuta per crederci. In Il principe e la ballerina (1957) il suo personaggio Elsie Marina sostiene e promuove la democrazia e mostra un certo patriottismo.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Jacqueline|cognome=Rose|url=https://www.lrb.co.uk/the-paper/v34/n08/jacqueline-rose/a-rumbling-of-things-unknown|titolo=A Rumbling of Things Unknown|pubblicazione=London Review of Books|data=2012-04-26|accesso=2025-08-17}}</ref>, risultò registrata come elettore del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)]].<ref>Summers, Anthony. ''Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe''. Random House, 1985, págs. 316-318.</ref>e ha donato denaro alla festa acquistando un biglietto da 1.000 dollari per "Buon compleanno, signor Presidente".<ref>Jordan, Larry. *The Real Marilyn Monroe: Debunking the Myths and Revealing Intimate New Details of Her Life and Death*, 2023, pp. 756-757.</ref>
Nel marzo del 1960, Marilyn Monroe scrisse una lettera al suo amico Lester Markell in cui affrontò diversi temi politici rilevanti. In essa, manifestò rifiuto verso [[Richard Nixon]] e simpatia per [[Nelson Rockefeller]], [[Hubert Humphrey]] e [[Adlai Stevenson II]], indicando che il suo presidente ideale sarebbe stato William O. Douglas. Marilyn propone un governo ideale con William O. Douglas come presidente, Kennedy come vicepresidente e Stevenson come segretario di Stato. Monroe parlò inoltre di [[Fidel Castro]], in un contesto successivo alla Rivoluzione cubana ma precedente all’adozione del comunismo da parte di Castro e allo sbarco fallito della Baia dei Porci. Nella lettera, criticò il fatto che gli Stati Uniti non sostenessero i cubani neppure nello sviluppo della democrazia (sottolineando la parola democrazia) e mise in discussione la copertura mediatica su Castro. Inoltre, Monroe menzionò di essere stata cresciuta per credere nella democrazia.<ref name=":0">{{cita web|url=https://www.juliensauctions.com/en/lots/172236/marilyn-monroe-correspondence-with-lester-markel|titolo=Marilyn Monroe Correspondence with Lester Markel|data=marzo 1960|accesso=15 luglio 2025|editore=Julien's Auctions}}</ref><ref name=":1">Jordan, Larry (2023). ''The Real Marilyn Monroe: Debunking the Myths and Revealing Intimate New Details Of Her Life and Death''. Independently published, págs. 721-723.</ref><ref>Summers, Anthony. Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe. Victor Gollancz Ltd., 1985, pp. 315-318.</ref>
[[File:Marilyn Monroe visits American GIs in Korea, 1954.jpg|miniatura|Marilyn Monroe in visita al American G.I. in Corea nel 1954]]
Il sito ''Liberation News'', collegato al Partito del Socialismo e della Rivoluzione, un partito comunista statunitense, pubblicò un articolo sulle indagini dell’FBI su Marilyn Monroe, affermando che «nei mesi precedenti la sua morte, membri del circolo più vicino a Monroe, inclusi il parrucchiere, l’arredatore e il terapeuta, si preoccuparono per il suo crescente interesse e adesione alle idee comuniste».<ref>Wood, Preston. «Marilyn Monroe targeted by FBI for pro-socialist views – Liberation News» (in inglese). Consultato il 13 agosto 2025.</ref> Questa affermazione è errata, poiché non esistono documenti che supportino un interesse o un’adesione crescente di Marilyn Monroe al comunismo, e nessuna persona vicina a lei ha mai menzionato ciò. Nei file dell’FBI si segnala che l’entourage di Monroe espresse preoccupazione per la sua relazione con Frederick Vanderbilt Field, ma non vi è alcuna documentazione di un interesse o adesione di Monroe al comunismo. L’autore Larry Jordan smentisce le teorie secondo cui Marilyn fosse comunista.<ref name="FBIvault" /><ref>Larry Jordan, *The Real Marilyn Monroe: Debunking The Myths And Revealing Intimate New Details Of Her Life And Death*, Dorrance Publishing, 2021, pp. 278, 697–700, 708–710, 720–724.</ref> Al contrario, è ampiamente documentato che nei mesi precedenti la sua morte, le sue idee politiche erano legate ai diritti civili e al sostegno ai Kennedy.<ref>Comment, Bernard; Monroe, Marilyn. *Fragments: Poems, Intimate Notes, Letters*, 2010, pp. 198-200.</ref> L’autore Yanis Iqbal pubblicò un articolo su ''Eurasia Review'' in cui tenta di presentare Marilyn Monroe come una radicale di sinistra. Secondo Iqbal, Monroe sarebbe stata eletta delegata supplente del caucus democratico statale, dove avrebbe espresso una posizione filocastrista su Cuba e simpatia per le lotte anticapitaliste e antiimperialiste. In realtà, sebbene Monroe fosse stata eletta delegata supplente a Roxbury (Massachusetts) nel 1960, non partecipò alla convention e non fece mai tali dichiarazioni; inoltre, nel 1960 Fidel Castro non si era ancora dichiarato ufficialmente comunista.<ref>Banner, Lois. *Marilyn: The Passion and the Paradox*, pp. 426-427.</ref><ref>Jordan, Larry. *The Real Marilyn Monroe: Debunking the Myths and Revealing Intimate New Details of Her Life and Death*, pp. 720-723.</ref>
L’autrice Lois Banner ha sostenuto che Marilyn Monroe avesse posizioni radicali di sinistra, interpretando ad esempio la lettera a Lester Markell come un appoggio a leader comunisti in opposizione al capitalismo. Tuttavia, altri autori, come Larry Jordan, hanno messo in dubbio questa interpretazione, sottolineando che in quel momento [[Fidel Castro]] non era comunista e che, anzi, godeva di ammiratori negli Stati Uniti.<ref name=":1" /> Inoltre, nella lettera Monroe non menziona termini come comunismo o capitalismo e sottolinea il suo apprezzamento per la democrazia. Marilyn non esprime un supporto esplicito a Castro, ma critica il fatto che gli Stati Uniti non aiutassero i cubani neppure a sviluppare la democrazia, esprimendo inoltre malcontento per la copertura mediatica riservata a Castro. In alcune interviste, Banner affermò che Monroe avesse sostenuto Castro nella primavera del 1962, ma non esistono prove a sostegno di questa affermazione e neppure Banner la cita nel suo libro.<ref name="Vanguardia2012">Marc Bassets, “EE.UU. reivindica la faceta progresista de Marilyn”, *La Vanguardia*, 3 agosto 2012.</ref> In realtà, quello che Marilyn fece in primavera del 1962 fu il celebre "Happy Birthday, Mr. President", mostrando pubblicamente il suo sostegno a [[John F. Kennedy]] durante un periodo di tensione tra Kennedy e Castro.<ref>Banner, Lois (2012). ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury USA, págs. 320-321, 426-427.</ref><ref name=":0" /><ref name=":3">{{cita web|url=https://www.letras.com/marilyn-monroe/288474/|titolo=Happy Birthday, Mr. President|accesso=15 luglio 2025|editore=Letras.com}}</ref>In un’intervista, Lois Banner affermò che Monroe si sarebbe dichiarata socialista poco prima di morire; tuttavia, non esistono prove documentali a supporto di questa affermazione, e la stessa Banner non menziona tale dichiarazione nel suo libro su Monroe. Inoltre, Banner sembra contraddirsi in interviste diverse, descrivendo Monroe in un’occasione come una persona «molto progressista, se non socialista», indicando incertezza sulla precisa posizione politica della Monroe.<ref>«A Serious, Mysterious Life». GL Review, 2013.</ref><ref>Banner, Lois. *Marilyn: The Passion and the Paradox*, 2012, pp. 320-321, 426-427.</ref> Nel suo libro, Banner sostiene che Lester Markell fosse un simpatizzante comunista che avrebbe radicalizzato Marilyn e che Carl Sandburg fosse un radicale.<ref>Banner, Lois. *Marilyn: The Passion and the Paradox*. Bloomsbury, 2012, pp. 391–393.</ref><ref>Banner, Lois. *Marilyn: The Passion and the Paradox*. Bloomsbury, 2012, pp. 461–463.</ref> In realtà, Lester Markell era un giornalista del ''New York Times'', un quotidiano liberale moderato, sostenitore della democrazia e della libertà di stampa, e non fu mai indagato durante il maccartismo.<ref>Lester Markel, ed. (1960). *Antecedentes y primer plano — The New York Times Magazine: Antología*.</ref> Carl Sandburg era stato membro del Partito Socialista d’America ma lo aveva lasciato prima della nascita di Marilyn, diventando un liberale progressista e sostenitore del Partito Democratico.<ref>«About Sandburg / Who is Carl Sandburg». neshaminy.org (in inglese). Archiviato dal 5 dicembre 2024. Consultato il 13 agosto 2025.</ref>
L’FBI indagò Marilyn Monroe per presunti legami con il comunismo, sebbene in quegli anni molte celebrità, come Charles Chaplin, Frank Sinatra ed Eleanor Roosevelt, fossero oggetto di indagini simili.<ref>«Charlie Chaplin». FBI (in inglese). Consultato il 13 agosto 2025.</ref><ref>«Frank Sinatra». FBI (in inglese). Consultato il 13 agosto 2025.</ref><ref>«Eleanor Roosevelt». FBI (in inglese). Consultato il 13 agosto 2025.</ref> L'indagine iniziò nel 1955, quando Monroe richiese un visto per l’URSS per un programma di scambi culturali e artistici insieme ad altri artisti, e non per motivi politici. Monroe dichiarò inoltre il desiderio di visitare diversi Paesi europei.<ref>Spoto, Donald. *Marilyn Monroe: The Biography*, pp. 335–336.</ref><ref>Jordan, Larry. *The Real Marilyn Monroe: Debunking the Myths and Revealing Intimate New Details of Her Life and Death*, pp. 707–710.</ref> La maggior parte dei documenti dell’FBI relativi a Monroe riguarda le sue associazioni con Arthur Miller e con il comunista Frederick Vanderbilt Field, che conobbe brevemente durante un viaggio in Messico all’inizio del 1962, instaurando una certa amicizia. Un memorandum dell’FBI indica che il 3 luglio 1956 un informatore anonimo contattò il ''New York Daily News'' accusando Miller di essere un membro attivo del Partito Comunista e del suo “fronte culturale”. L’informatore affermava inoltre che il matrimonio religioso con Monroe fosse una copertura e che Marilyn si fosse presumibilmente “avvicinata all’orbita comunista”, con insinuazioni sul fatto che la sua casa di produzione, Marilyn Monroe Productions, finanziasse il partito. Tuttavia, non esistono prove a supporto di queste accuse e l’FBI non proseguì ulteriormente con l’indagine. La compagnia Marilyn Monroe Productions fu fondata dall’attrice nel 1955, prima dell’inizio della sua relazione con Miller, con l’obiettivo di mantenere l’indipendenza professionale e controllare i propri progetti cinematografici. Nel 1956 l’azienda era impegnata nella produzione de ''Il Principe e la Ballerina'' e non in questioni politiche. Inoltre, quasi metà della compagnia apparteneva a Milton Greene, il quale aveva una mentalità imprenditoriale fortemente contraria al comunismo.<ref name="FBIvault" /><ref>Jordan, Larry. *The Real Marilyn Monroe: Debunking the Myths and Revealing Intimate New Details of Her Life and Death*, pp. 321–323.</ref><ref>marina72 (18 settembre 2021). «Marketing Marilyn’s Timeless Glamour». *The Marilyn Report* (in inglese). Consultato il 13 agosto 2025.</ref>
L’analisi ideologica dell’FBI su Monroe è molto limitata, ma descrive le sue opinioni come positive e decisamente di sinistra. Tale valutazione si basò su due commenti fatti da Monroe durante una festa a casa di Peter Lawford, in cui mise in dubbio la moralità dei test nucleari al presidente [[John F. Kennedy]] e espresse preoccupazione per il futuro dei giovani negli Stati Uniti. Queste dichiarazioni furono sufficienti per far classificare le sue opinioni come di sinistra dall’FBI dell’epoca, anche se alcuni autori considerano che la valutazione e l’indagine siano state esagerate.<ref name="Summers453-458">Summers, Anthony (2004). ''Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe''. Londres: Victor Gollancz Ltd. pp. 453-458.</ref><ref name="Jordan322-323">Jordan, Larry (2021). ''The Real Marilyn Monroe: Debunking the Myths and Revealing Intimate New Details Of Her Life and Death''. Estados Unidos: Independently Published. pp. 322-323.</ref> Nonostante la sorveglianza, l’FBI non trovò prove che collegassero Monroe al Partito Comunista degli Stati Uniti.<ref name="FBIvault">FBI Records: The Vault – "Marilyn Monroe", FBI.gov, consultado a las 20:00 del 15 de julio de 2025, https://vault.fbi.gov/marilyn-monroe.</ref> Curiosamente, Monroe possedeva nella sua biblioteca una copia di The Roots of American Communism (1957) di Theodore Draper, un libro critico nei confronti del Partito Comunista degli Stati Uniti.<ref name=":4" /> Nel 1962, il direttore dell'FBI J. Edgar Hoover avvertì il presidente John F. Kennedy della sorveglianza di Monroe e della sua amicizia con Field, ma il presidente trovò ciò assurdo, poiché conosceva Marilyn e sapeva che non era né una comunista né una traditrice.<ref>Jordan, Larry. *The Real Marilyn Monroe: Debunking the Myths and Revealing Intimate New Details of Her Life and Death*. USA: Independently Published, 2021, pp. 322–323.</ref>
[[File:Marilyn
Marilyn Monroe non mostrò affinità verso un’ideologia specifica; scrisse infatti: "Nelle esperienze con qualsiasi gruppo di persone, bisogna saper distinguere i singoli individui. Non sono mai stata brava a far parte di un gruppo, nemmeno di un gruppo di due". Questo indica che non si sentiva parte di alcuna collettività, inclusi i gruppi ideologici.<ref>{{Cita libro|nome=Bernard and Marilyn|cognome=Comment and Monroe|titolo=Fragments: Poems, Intimate Notes, Letters|data=2010|pp=198-200}}</ref> Nessuno tra coloro che la conoscevano personalmente ha mai affermato che Monroe seguisse una determinata ideologia, né lei stessa lo ha mai dichiarato. Le sue opinioni politiche sembravano basarsi piuttosto su ciò che riteneva giusto o utile per il bene comune, senza aderire ad etichette ideologiche. Tuttavia, in ambito sociale le sue posizioni erano chiaramente progressiste.<ref name="Vanguardia2012" /> Il suo amico [[Carl Sandburg]] sottolineò che Marilyn non si sentiva pienamente a suo agio con argomenti legati alla politica e all’economia. A partire dal 1960, diversi autori notarono un crescente interesse di Monroe per la politica, probabilmente legato alla campagna elettorale di quell’anno. Questo interesse sembrava concentrarsi maggiormente sulla politica interna degli Stati Uniti, e in misura minore sulla politica estera, ma non sulle ideologie astratte, per le quali non esiste documentazione. All’inizio del 1962, in vista di un incontro con [[Robert F. Kennedy]], Monroe chiese a Danny Greenson di prepararle alcune domande di carattere politico, poiché non si sentiva sicura sull’argomento e desiderava fare una buona impressione. Ciò suggerisce una conoscenza politica ancora limitata. [[Anthony Summers]] osservò che Monroe non si impegnò mai attivamente in politica, pur considerandosi parte della classe lavoratrice e nutrendo ammirazione per l'idea dell'"uomo comune".<ref name="Casillo2018">Charles Casillo, ''Marilyn Monroe: The Private Life of a Public Icon'', St. Martin's Press, 2018, pp. 200-202, 230-231.</ref><ref name="Steinem1986">Gloria Steinem, ''Marilyn: Norma Jeane'', Henry Holt and Company, 1986, pp. 70-71.</ref><ref name="Churchwell2004">Sarah Churchwell, ''The Many Lives of Marilyn Monroe'', Metropolitan Books, 2004, pp. 308-309.</ref><ref name="Leaming1998">Barbara Leaming, ''Marilyn Monroe'', Crown Publishing Group, 1998, pp. 399-401.</ref><ref name="Summers1985b">Anthony Summers, ''Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe'', Sphere Books, 1985, pp. 44-45, 315-318.</ref>
== Religione, psicologia e lettura ==
[[File:Marilyn Monroe in Monkey Business trailer.JPG|miniatura|Monroe nel trailer de ''[[Il magnifico scherzo]]'' (1952)]]
Nel corso della sua vita, Monroe fu esposta a diverse influenze religiose. Nei primi anni visse con la famiglia Bolender, di tradizione cristiana evangelica, che le offrì un primo contatto con quella fede.<ref>Banner, Lois. ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury, 2012, pp. 39-43.</ref> In seguito, sotto la cura di Ana Lower - una delle sue madri affidatarie e fervente praticante della Scienza Cristiana - iniziò a frequentare regolarmente i servizi di questa denominazione e a leggere testi legati ai suoi insegnamenti.<ref>Banner, Lois. ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury, 2012, p. 55.</ref> Nel 1944 Monroe si registrò come membro della Chiesa della Scienza Cristiana.<ref>Banner, Lois. ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury, 2012, pp. 99-101.</ref><ref>Banner, Lois. ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury, 2012, pp. 126-127.</ref> Questa dottrina, incentrata sul potere del pensiero e su una visione spirituale della realtà, influenzò il suo ottimismo e un approccio meno materialista alla vita.<ref>Banner, Lois. ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury, 2012, pp. 103-107.</ref> Tuttavia, le restrizioni della chiesa riguardo alla sessualità e all’uso di farmaci portarono Monroe ad allontanarsi progressivamente dall’istituzione.<ref>Banner, Lois. ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury, 2012, pp. 212-213.</ref> Verso la fine degli anni quaranta mostrò interesse per altre correnti spirituali, come l’antroposofia, pur continuando a partecipare occasionalmente a funzioni della Scienza Cristiana durante gli anni cinquanta.<ref>Banner, Lois. ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury, 2012, p. 287.</ref>
Monroe si avvicinò anche all’ebraismo poiché molti dei suoi amici e delle persone che ammirava erano ebrei. Sebbene per Arthur Miller - che in realtà era ateo . la conversione non fosse fondamentale, lo era invece per la famiglia del drammaturgo. Monroe studiò con il rabbino Robert E. Goldberg, che riconobbe la sincerità del suo percorso di conversione, e fu proprio Goldberg a celebrare il matrimonio tra Monroe e Miller con rito ebraico.<ref>Banner, Lois. ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury, 2012, pp. 373-375.</ref> Tuttavia, l’attrice adottò l’ebraismo soprattutto in una prospettiva culturale, poiché in realtà si considerava atea: lei stessa si definì «atea ebrea».<ref>Summers, Anthony. ''Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe''. London: Victor Gollancz, 1985, p. 8.</ref>
Marilyn mostrò inoltre un vivo interesse per la psicologia, in particolare per Sigmund Freud e la psicoanalisi. Era preoccupata di non cadere in instabilità mentale come sua madre, e riteneva che la psicoanalisi potesse aiutarla. Durante le riprese di ''Gli uomini preferiscono le bionde'', instaurò un’amicizia con Jane Russell; quest’ultima cercò di avvicinarla al cristianesimo, ma Marilyn rispose che il freudismo era la sua religione e regalò a Jane un libro di Freud.<ref>Spoto, Donald. ''Marilyn Monroe: The Biography''. New York: HarperCollins, 1993, pp. 331-333.</ref> Lesse intensamente Freud, comprese le sue lettere, e durante le riprese di ''Il principe e la ballerina'' conobbe Anna Freud, partecipando per una settimana alle sue sedute.<ref>Spoto, Donald. ''Marilyn Monroe: The Biography''. New York: HarperCollins, 1993, pp. 374-375.</ref> In seguito si affidò soprattutto a psichiatri vicini ad Anna Freud, incluso Ralph Greenson.<ref>Banner, Lois. ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury, 2012, pp. 324-326.</ref>
Monroe fu anche una lettrice appassionata per tutta la vita. Nella sua biblioteca personale si conservano più di 400 volumi, sebbene si sappia che possedette e lesse molti altri non registrati; in alcuni esemplari annotava note a margine o sottolineava passaggi che attiravano la sua attenzione.<ref name=":4" />
I suoi interessi spaziavano dalla letteratura, poesia e filosofia —i suoi campi prediletti— fino alla religione, politica, psicologia, umorismo e persino giardinaggio. Tra i suoi autori preferiti figuravano Fëdor Dostoevskij, Lev Tolstoj, Honoré de Balzac, Walt Whitman, John Keats, Percy Bysshe Shelley, William Butler Yeats, Thomas Wolfe e Rainer Maria Rilke. Uno dei suoi libri prediletti era ''Ulisse'' di James Joyce, che leggeva spesso e considerava una sfida intellettuale. La sua passione per la poesia fu tale che arrivò a scrivere versi propri, alcuni dei quali condivise con il poeta e amico Norman Rosten.<ref>Banner, Lois. ''Marilyn: The Passion and the Paradox''. Bloomsbury, 2012, pp. 321-324.</ref><ref>«Marilyn Monroe: ci siamo introdotti nella biblioteca personale». ''Esquire Italia''. 1º giugno 2021. Consultato il 16 agosto 2025.</ref>
== Filmografia ==
* ''[[Dangerous Years]]'', regia [[Arthur Pierson (regista)|Arthur Pierson]] (1948)
* ''[[Scudda Hoo! Scudda Hay!]]'', regia di [[F. Hugh Herbert]] - non accreditata (1948)
* ''[[Orchidea bionda]]'' (''Ladies of the Chorus''), regia di [[Phil Karlson]] (1948)
* ''[[Una notte sui tetti]]'' (''Love Happy''), regia di [[David Miller (regista)|David Miller]] e, non accreditato, [[Leo McCarey]] (
* ''[[La figlia dello sceriffo]]'' (''A Ticket to Tomahawk''), regia di [[Richard Sale]] - non accreditata (1950)
* ''[[Giungla d'asfalto]]'' (''The Asphalt Jungle''), regia di [[John Huston]] (1950)
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=== Film o documentari dove appare Marilyn Monroe ===
* ''[[Le dee dell'amore]]'' (''The Love Goddesses'') documentario di [[Saul J. Turell]] - filmati di repertorio (
* ''[[Ciao Norma Jean]]'' (''Goodbye, Norma Jean''), regia di [[Larry Buchanan]], interpretata da [[Misty Rowe]] (
* ''[[
* ''[[Buonanotte, dolce Marilyn]]'' (''Goodnight, Sweet Marilyn''), regia di Larry Buchanan, interpretata da [[Paula Lane]] (1989)
* ''[[
* ''[[
* ''[[Io & Marilyn]]'', regia di [[Leonardo Pieraccioni]], interpretata da [[Suzie Kennedy]] (2009)
* ''[[Marilyn (film 2011 Curtis)|Marilyn]]'' (''My Week with Marilyn''), regia di [[Simon Curtis (regista)|Simon Curtis]], interpretata da [[Michelle Williams (attrice)|Michelle Williams]] (2011)
* ''Marilyn - La Vita Segreta (The secret life of Marilyn Monroe),'' regia di Laurie Collyer, interpretata da [[Kelli Garner]], ispirata all'omonimo [[best seller]] di [[J. Randy Taraborrelli]] (2015)
* ''[[Blonde (film 2022)|Blonde]]'', regia di [[Andrew Dominik]], interpretata da [[Ana de Armas]] (2022)
==
=== Album ===
* 1959
* 1960
* 1975
* 2005
=== Raccolte e Compilation (dal 1962 al 1989) ===
*1962
*1963
*1973
*1973
*1973
*1974
*1975
*1976
*1976
*1978
*1979
*1980
*1982
*1983
*1984
*1984
*1984
*1984
*1985
*1985
*1985
*1986
*1986
*1987
*1987
*1987
*1988
*1988
*1988
*1989
*1989
*1989
=== Singoli ===
*1953 – ''[[Diamonds Are a Girl's Best Friend|Diamonds Are A Girl's Best Friend]] / [[Bye Bye Baby (Marilyn Monroe)|Bye Bye Baby]]''
*1954 – ''The River Of No Return / I'm Gonna File My Claim''
*1954 – ''After You Get What You Want''
*1954 – ''There's No Business Like Show Business''
*1958 – ''[[I Wanna Be Loved by You|I Wanna Be Loved By You]]''
*1959 – ''Some Like It Hot''
*1960 – ''My Hearts Belongs To Daddy''
*1960 – ''Specialization'' (Marilyn Monroe / Frankie Vaughan)
*1961 – ''My Heart Belongs To Daddy / Incurably Romantic'' (Marilyn Monroe / Yves Montand)
*1962 – ''Una Eva Y Dos Adanes (Some Like It Hot)''
*1965 – ''Il Fiume Senza Ritorno / L'Uomo Che Voglio''
*1971 – ''The River Of No Return / You'd Be Surprised''
*1974 – ''Extrait De La Bande Originale Du Film "Le Milliardaire"'' (Marilyn Monroe, Frankie Vaughan)
*1975 – ''Some Like It Hot / Never On A Sunday'' (Marilyn Monroe / Melina Mercouri)
== Brani musicali eseguiti nei film ==
{| class="wikitable" style="width: auto;"
|-
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| ''When Love Goes Wrong''
|-
| ''[[Bye Bye Baby (Marilyn Monroe)|Bye Bye Baby]]''
|-
| ''[[Diamonds Are a Girl's Best Friend]]''
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| rowspan="4" style="text-align:center;"| ''[[La magnifica preda]]''
| ''I'm Gonna File My Claim''
| rowspan="4" style="text-align:center;"| [[Lionel Newman]]<br />[[Ken Darby]]<ref>{{cita
|-
| ''One Silver Dollar''
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| rowspan="4" style="text-align:center;"| ''[[Follie dell'anno]]''
| ''Heat Wave''
|rowspan="4" style="text-align:center;"| [[Irving Berlin]]<ref>Nella colonna sonora Monroe venne poi sostituita da [[Dolores Gray]]; {{cita libro|Jack |Raymond |Show music on record: from the 1890s to the 1980s
|-
| ''Lazy''
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|-
| 1956
|align=center| ''[[Fermata d'autobus (film)|Fermata d'autobus]]''
| ''That Old Black Magic''
|
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|rowspan="4" style="text-align:center;"|
|-
| ''[[I Wanna Be Loved by You|I Wanna Be Loved By You]]''<ref>Nell'esecuzione imita [[Betty Boop]], si veda {{Cita|Ascione, 1996|p. 95}}.</ref>
|-
| ''I'm Through With Love''
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|}
==
{{vedi anche|Marilyn Monroe nella cultura di massa}}
Nella cultura popolare, oltre che nell'immaginario collettivo, l'immagine dell'attrice ha rappresentato una fonte di ispirazione per molte opere cinematografiche, artistiche e musicali. Tra i numerosi artisti che hanno utilizzato il volto o il corpo dell'attrice vi sono [[Andy Warhol]] (''Twenty-five Colored Marilyns),'' [[Christo]] (''Wrapped Magazine Marilyn''), [[Salvador Dalí]] (''Mao Monroe''), [[Willem de Kooning]] (''Marilyn Monroe''), [[Richard Hamilton (pittore)|Richard Hamilton]] (''My Marilyn''), [[Mimmo Rotella]] (''Marilyn Monroe''), [[Wolf Vostell]] (''Marilyn Monroe''),<ref>
Anche la [[letteratura]] è stata influenzata dalla biografia della Monroe; tra i testi che trattano dell'attrice vi sono ''[[Polaroids from the Dead]]'' di [[Douglas Coupland]], ''[[Of Women and Their Elegance]]'' di [[Norman Mailer]], ''[[Blonde (romanzo)|Blonde]]'' e ''[[Three Girls]]'' di [[Joyce Carol Oates]] e ''[[Marilyn's Daughter]]'' di [[John Rechy]], mentre, nella poesia vi sono opere quali ''You Remind Me of Marilyn Monroe'' di [[Steven Berkoff]], ''Marilyn Monroe'' di [[Ernesto Cardenal]] e ''Love and Marilyn Monroe'' di [[Delmore Schwartz]], e ''[[Norma Jeane Baker of Troy]]'' di [[Anne Carson]] per il teatro.<ref>{{Cita web|url=http://www.museumstuff.com/learn/topics/Marilyn_Monroe_in_popular_culture::sub::Literature|titolo=Marilyn Monroe In Popular Culture: Literature|editore=Museumstuff.com|lingua=en|accesso=13 marzo 2012}}</ref>
In campo musicale, vi sono numerosi brani che trattano dell'attrice, tra
Nel 1980 debutta, al Teatro dell'Opera di Roma, l'opera lirica "[[Marilyn (opera)]]" di [[Lorenzo Ferrero]].
=== Nel cinema ===
Diversi film sono usciti ispirandosi direttamente o indirettamente alla persona e alla vita di Marilyn Monroe. Quando l'attrice era in vita, il film ''[[La divina]]'' del 1958, scritto da [[Paddy
Numerose sono anche le attrici e le cantanti che hanno posato per riviste e pubblicità imitando Monroe, come [[Drew Barrymore]], [[Cindy Crawford]], [[Heather Locklear]], [[Daryl Hannah]], [[Paris Hilton]], [[Nicole Kidman]], [[Jennifer Lopez]], [[Lindsay Lohan]], [[Anna Nicole Smith]], [[Britney Spears]], e [[Madonna (cantante)|Madonna]], che nel videoclip di [[Material Girl]] rende omaggio al mito di Marilyn, reinterpretando la famosa scena del film ''[[Gli uomini preferiscono le bionde (film 1953)|Gli uomini preferiscono le bionde]]'' in cui l'attrice interpreta === Nell'arte ===
[[File:GILL, James, 519 Pink Marilyn (2008).jpg|
Marilyn è stata ritratta da numerosi [[pittore|pittori]] e [[pop art|artisti pop]]: * [[Willem de Kooning]]: ''Marilyn Monroe'', 1954
Riga 442 ⟶ 455:
* [[James Rosenquist]]: ''Marilyn Monroe I'', 1962
* [[Mimmo Rotella]]: ''Marilyn Monroe'', 1962
* [[Wolf Vostell]]: ''Marilyn Monroe'', 1962<ref>[http://www.museum-kassel.de/index_navi.php?parent=5091 ''Schaufenster Neue Galerie: „Marilyn
* [[Andy Warhol]]: ''Marilyn Diptych'', 1962
* [[Richard Hamilton (pittore)|Richard Hamilton]]: ''My Marilyn'', 1966
Riga 453 ⟶ 466:
* [[Richard Serra]]: ''Marilyn Monroe–Greta Garbo'', 1981
* [[Gottfried Helnwein]]: ''Boulevard of Broken Dreams'', 1984
* [[Peter Blake (artista)|Peter Blake]]: ''Marilyn Monroe Over a Painting No 1'', 1989–1990,
* [[Douglas Gordon]]: ''As Kurt Cobain, as Andy Warhol, as Myra Hindley, as Marilyn Monroe'', 1996
* [[Barbara Kruger]]: ''Not Stupid Enough'', 1997
* [[Andrea Vizzini]]: ''Corpo a Corpo, Warhol - Vizzini'', 1998
* [[Mel Ramos]]: ''Peek-a-boo Marilyn'', 2002
* [[Gina Lollobrigida]]: ''My Friend Marilyn Monroe'', 2003.
[[File:Marilyn Monroe, The Prince and the Showgirl, 1.jpg|min|verticale|Milton H. Greene, 1957, foto promozionale per il film "Il principe e la ballerina"]]Marilyn è stata fotografata da numerosi [[fotografo|fotografi]]:
{{Div col|3}}
* [[Bob Beerman]]
* [[David Conover]]
* [[Tom Kelley (fotografo)|Tom Kelley]]
* [[Bert Stern]]
* [[Richard Avedon]]
* [[Milton H. Greene]]
* [[Cecil Beaton]]
* [[Dixie Evans]]
* [[Earl Theisen]]
* [[Sam Shaw]]
* [[George Barris (fotografo)|George Barris]]
* [[Eve Arnold]]
* [[Irving Penn]]
* [[Weegee]]
* [[André De Dienes]]
* [[László Willinger]]
* [[Carl Perutz]]
* [[Philippe Halsman]]
* [[Inge Morath]]
* [[Gene Lester]]
* [[Lawrence Schiller]]
* [[Garry Winogrand]]
* [[Ben Ross]]
{{div col end}}
== Riconoscimenti ==
[[File:Marilyn Monroe's star 2011.jpg|min|La stella di Marilyn Monroe presso la [[Hollywood Walk of Fame]]]]
Nel 1999 è stata proclamata dall'[[American Film Institute]] la sesta più grande attrice della storia del cinema.<ref>{{cita web|http://www.afi.com/100Years/stars.aspx |Classifica AFI|2 dicembre 2010}}.</ref> ''[[Diamonds Are a Girl's Best Friend]]'' si è classificata inoltre al dodicesimo posto nella [[AFI's 100 Years... 100 Songs|lista delle migliori canzoni statunitensi per film]].<ref>{{cita web|url=http://connect.afi.com/site/DocServer/musicals25.pdf?docID=204|titolo=AFI's 100 Years... 100 Songs: Lista delle 100 canzoni vincitrici|formato=pdf|4=02-12-2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110707093022/http://connect.afi.com/site/DocServer/musicals25.pdf?docID=204|dataarchivio=7 luglio 2011}}.</ref> Dal 1960 Marilyn Monroe ha una stella presso la Hollywood Walk of Fame, al 6774 di Hollywood Blvd.<ref>{{Cita web|url=http://www.walkoffame.com/marilyn-monroe|titolo=Marilyn Monroe|editore=Walkoffame.com|lingua=en|accesso=28 febbraio 2012}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://themarilynmonroecollection.com/marilyn-monroe-awards-and-nominations/|titolo=Marilyn Monroe Awards and Nominations|editore=|lingua=EN}}</ref>
* [[Golden Globe]]
** [[Golden Globe 1954|1954]] – [[Henrietta Award|Henrietta Award alla migliore attrice del mondo]]
** [[Golden Globe 1957|1957]] – Candidatura alla [[Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale|miglior attrice in un film commedia o musicale]] per ''[[Fermata d'autobus (film)|Fermata d'autobus]]''<ref>{{cita web | 1 = http://www.goldenglobes.org/browse/film/23788 | 2 = Sito ufficiale dei Golden Globe, 1957 | 3 = 2 dicembre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100713020034/http://www.goldenglobes.org/browse/film/23788 | dataarchivio = 13 luglio 2010 | urlmorto = sì }}</ref>
** [[Golden Globe 1960|1960]] – Miglior attrice in un film commedia o musicale per ''[[A qualcuno piace caldo]]''<ref name=golden>{{cita web | 1 = http://www.goldenglobes.org/browse/film/24974 | 2 = Sito ufficiale dei Golden Globe, 1960 | 3 = 2 dicembre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100713041558/http://www.goldenglobes.org/browse/film/24974 | dataarchivio = 13 luglio 2010 | urlmorto = sì }}</ref>
** [[Golden Globe 1962|1962]] – Henrietta Award alla migliore attrice del mondo<ref name=Awards/>
* [[BAFTA]]
** [[Premi BAFTA 1956|1956]] – Candidatura alla [[BAFTA alla migliore attrice protagonista|migliore attrice]] straniera per ''[[Quando la moglie è in vacanza]]''
** [[Premi BAFTA 1958|1958]] – Candidatura alla migliore attrice straniera per ''[[Il principe e la ballerina]]''
* [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
**[[David di Donatello 1958|1958]] – [[Targa d'Oro]] per ''Il principe e la ballerina''
* [[Hollywood Walk of Fame]]
** 1960 – Stella
* [[Laurel Awards]]
** 1958 – Candidatura alla migliore star femminile<ref name=Awards/>
** 1958 – Candidatura alla miglior attrice in un film commedia per ''Il principe e la ballerina''
** 1959 – Candidatura alla migliore star femminile
** 1960 – Candidatura alla miglior attrice in un film commedia per ''A qualcuno piace caldo''
** 1962 – Candidatura alla migliore star femminile<ref name=Awards/>
== Doppiatrici italiane ==
Nelle versioni in [[Lingua italiana|italiano]] dei suoi film, Marilyn Monroe è stata [[Doppiaggio|doppiata]] da:
* [[Rosetta Calavetta]] in
* [[Miranda Bonansea]] in
* [[
* [[Zoe Incrocci]] in
* [[
* [[
== Note ==
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== Bibliografia ==
{{Vedi anche|Bibliografia su Marilyn Monroe}}
* {{cita libro|Janice|Anderson|Marilyn Monroe|1988|Crescent Books|lingua=en|isbn=0-517-41476-7|cid=Anderson, 1988}}
* {{cita libro|cognome=Aristarco|nome=Guido|titolo=Il mito dell'attore: come l'industria della star produce il sex symbol|anno=1983|editore=Edizioni Dedalo|isbn=978-88-220-5015-1|cid=Aristarco, 1983}}
* {{cita libro|cognome=Ascione|nome=Ciro|titolo=Marilyn Monroe|anno=1996|editore=Gremese Editore|isbn=978-88-7605-942-1|cid=Ascione, 1996}}
* {{cita libro|cognome=Baker|nome=Mona Rae Miracle|titolo=My Sister Marilyn: A Memoir of Marilyn Monroe|anno=2003|editore=iUniverse|lingua=
* {{cita libro|cognome=Bartlett Churchwell|nome=Sarah|titolo=The many lives of Marilyn Monroe|anno=2005|editore=Granta Books|isbn=978-88-7180-861-1|lingua=
* {{cita libro|cognome=Bisiach|nome=Gianni|titolo=I Kennedy, La dinastia che ha segnato un secolo|anno=2009|editore=Newton Compton|isbn=978-88-541-1477-7|cid=Bisiach, 2009}}
* {{cita libro|cognome=Books|nome=Ariel|coautori=Julie Mars|titolo=Marilyn Monroe (Celebrities Series)|anno=1995|editore=Andrews McMeel Publishing|lingua=
* {{cita libro|cognome=Brambilla|nome=Giovan Battista|curatore=Gianni Mercurio, Stefano Petricca|titolo=Marilyn Monroe|anno=1996|editore=Rizzoli|isbn=978-0-8478-1960-7|cid=Brambilla, 1996}}
* {{cita libro|cognome=Cappi|nome=Andrea Carlo|titolo=La donna più bella del mondo. Vita, morte e segreti di Marilyn Monroe|anno=2012|editore=Aliberti Editore|isbn=978-88-7424-905-3|cid=Cappi, 2012}}
* {{cita libro|cognome=Conway|nome=Michael|coautori=Mark Ricci|curatore=M. D'Amico, Enrico Magrelli|titolo=Marilyn Monroe|anno=1992|editore=Gremese Editore|isbn=978-88-7605-696-3|cid=Conway, 1992|url=http://books.google.it/books/about/Marilyn_Monroe.html?id=aaKOJLp5NnsC&redir_esc=y}}
* {{cita libro|cognome=Curtis|nome=Tony|coautori=Mark A. Vieira|titolo=The Making of Some Like It Hot: My Memories of Marilyn Monroe and the Classic American Movie|url=https://archive.org/details/makingofsomelike00curt|anno=2009|editore=John Wiley and Sons|lingua=
* {{cita libro|cognome=Essoe|nome=Gabe|coautori=M. L. Molfetta|titolo=Clark Gable|anno=1978|editore=Gremese Editore|lingua=
* {{cita libro|Enrico|Giacovelli|Mariliyn Monroe, vita, carriera, amori e film|2009|Lindau| |isbn=978-88-7180-861-1|cid=Giacovelli, 2009}}
* {{cita libro|cognome=González|nome=Jonio|titolo=Marilyn Monroe Mitografias Series|anno=1993|editore=Icaria Editorial|lingua=es|isbn=978-84-7426-203-2|cid=González, 1993}}
* {{cita libro|cognome=Guastafeste|nome=Carmen|titolo=A Different View of Marilyn|anno=2004|editore=Trafford Publishing|lingua=
* {{cita libro|cognome=Guiles|nome=Fred Lawrence|titolo=Norma Jean: the life of Marilyn Monroe|url=https://archive.org/details/normajeanlifeofm0000guil|anno=1969|editore=McGraw-Hill|lingua=
* {{cita libro|cognome=Jones|nome=David |titolo=Joe DiMaggio: a biography|url=https://archive.org/details/joedimaggiobiogr0000jone|anno=2004|editore=Greenwood Publishing Group|lingua=
* {{cita libro|cognome=Jordan|nome=Ted|titolo=Norma Jean: my secret life with Marilyn Monroe|url=https://archive.org/details/normajeanmysecre00jord|anno=1989|editore=W. Morrow|lingua=
* {{cita libro|cognome=Haspiel|nome=James|titolo=Young Marilyn: becoming the legend|anno=1994|editore=Smith Gryphon|lingua=
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* {{cita libro|cognome=Marshall|nome=David|titolo=The DD Group: An Online Investigation Into the Death of Marilyn Monroe|anno=2005|editore=iUniverse|lingua=
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* {{cita libro|cognome=Verlhac|nome=Anne|coautori=David Thomson|titolo=Marilyn Monroe: A Life in Pictures|url=https://archive.org/details/marilynmonroelif0000unse|anno=2007|editore=Chronicle Books|lingua=
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== Voci correlate ==
* [[Bibliografia su Marilyn Monroe]]
* [[
* [[Vita privata di Marilyn Monroe]]
* [[Morte di Marilyn Monroe]]
* [[Marilyn Monroe nella cultura di massa]]
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