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|GiornoMeseMorte = 29 marzo
|AnnoMorte = 1974
|Epoca = 1900
|Attività = attore cinematografico
|Attività2Attività = attore televisivo
|Nazionalità = italiano
|Epoca = 1900
|Immagine = Andrea Checchi 54.jpg
|Didascalia = Andrea Checchi nel 1953
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== Biografia ==
Nato a [[Firenze]], si trasferì giovanissimo a [[Roma]] per frequentare il [[Centro sperimentale di cinematografia]]. Figlio del pittore fiorentino [[Amedeo Checchi]], fu pittore a sua volta, esponendo le sue opere in diverse mostre personali. Esordì come attore nel 1934, a diciotto anni, sotto la regia di [[Alessandro Blasetti]] con ''[[1860 (film)|1860]]''. Meno di un anno più tardi interpretò un ruolo secondario in ''[[Vecchia guardia (film)|Vecchia guardia]]'', sempre diretto da Blasetti. Seguirono molti film con parti da comprimario fino ada imporsi all'attenzione di tutti con ''[[L'assedio dell'Alcazar]]'' ([[1940]]) e soprattutto con ''[[Ore 9: lezione di chimica]]'' di [[Mario Mattoli]] nel ([[1941]]), film in cui ebbe al suo fianco [[Alida Valli]], [[Irasema Dilian]] e [[Bianca Della Corte]]. Seguì ''[[Avanti c'è posto...]]'' di [[Mario Bonnard]] e, almeno fino alla metà degli [[Anni 1940|anni quaranta]], fu fra i giovani attori italiani più ricercati, sia per ruoli drammatici che per quelli brillanti.[[File:Andrea Checchi.jpg|thumb|upright=0.9|Andrea Checchi in età giovanile]]
Considerato attore moderno e antidivo, incarnò per anni la figura del perdente, del rassegnato ede insicuro (per esempio lo scrittore Corrado Silla in ''[[Malombra (film 1942)|Malombra]]'', [[1942]], di [[Mario Soldati]], 1942), facendo da contraltare agli spumeggianti ruoli ricoperti da [[Rossano Brazzi]], [[Roberto Villa]], [[Massimo Serato]] e [[Leonardo Cortese]], o del divo in assoluto di quell'epoca, [[Amedeo Nazzari]]. I suoi personaggi abbigliati con vestiti spesso stropicciati e con la cravatta sistematicamente sghemba, gli consentirono di contendere a [[Massimo Girotti]], pur apparendo meno aitante dell'attore marchigiano, il ruolo del protagonista tormentato e fragile. Erede naturale perciò di [[Fosco Giachetti]] fu, a differenza del divo toscano, più duttile, sprigionando minor durezza ed inflessibilità e caricando i personaggi interpretati di quella vulnerabilità a cui il cinema degli anni [[1930|trenta]] non era abituato.
 
Fu proprio servendosi di attori dalle caratteristiche di Checchi, Girotti, la [[Anna Magnani|Magnani]] e per certi versi di [[Gino Cervi|Cervi]] e [[Roldano Lupi|Lupi]], che il cinema italiano seppe progressivamente approdare al [[neorealismo (cinema)|neorealismo]]. Dotato di una voce roca ma sensuale che contribuì notevolmente a rafforzare la sua immagine di uomo dalla personalità a tratti debole ma animato da buoni sentimenti, può sicuramente essere considerato un divo del cinema degli anni [[1940|quaranta]] tanto da venir immortalato, al pari dei grandi divi dell'epoca, dai famosi fotografi [[Galleria Luxardo|Luxardo]] - dell'omonima galleria di via del Tritone a [[Roma]] - in una posa molto originale: con la sigaretta fra le labbra ede il volto in parte coperto dal fumo della stessa.
Nato a Firenze, si trasferì giovanissimo a [[Roma]] per frequentare il [[Centro sperimentale di cinematografia]]. Esordì nel [[1934]], a diciotto anni, sotto la regia di [[Alessandro Blasetti]] con ''[[1860 (film)|1860]]''. Meno di un anno più tardi interpretò un ruolo secondario in ''[[Vecchia guardia (film)|Vecchia guardia]]'', sempre diretto da Blasetti.
 
Seguirono molti film con parti da comprimario fino ad imporsi all'attenzione di tutti con ''[[L'assedio dell'Alcazar]]'' ([[1940]]) e soprattutto con ''[[Ore 9: lezione di chimica]]'' di [[Mario Mattoli]] nel ([[1941]]), film in cui ebbe al suo fianco [[Alida Valli]], [[Irasema Dilian]] e [[Bianca Della Corte]]. Seguì ''[[Avanti c'è posto...]]'' di [[Mario Bonnard]] e, almeno fino alla metà degli [[Anni 1940|anni quaranta]], fu fra i giovani attori italiani più ricercati, sia per ruoli drammatici che per quelli brillanti.
 
Considerato attore moderno e antidivo, incarnò per anni la figura del perdente, del rassegnato ed insicuro (per esempio lo scrittore Corrado Silla in ''[[Malombra (film 1942)|Malombra]]'', [[1942]], di [[Mario Soldati]]), facendo da contraltare agli spumeggianti ruoli ricoperti da [[Rossano Brazzi]], [[Roberto Villa]], [[Massimo Serato]] e [[Leonardo Cortese]], o del divo in assoluto di quell'epoca, [[Amedeo Nazzari]]. I suoi personaggi abbigliati con vestiti spesso stropicciati e con la cravatta sistematicamente sghemba, gli consentirono di contendere a [[Massimo Girotti]], pur apparendo meno aitante dell'attore marchigiano, il ruolo del protagonista tormentato e fragile. Erede naturale perciò di [[Fosco Giachetti]] fu, a differenza del divo toscano, più duttile, sprigionando minor durezza ed inflessibilità e caricando i personaggi interpretati di quella vulnerabilità a cui il cinema degli anni [[1930|trenta]] non era abituato.
 
Fu proprio servendosi di attori dalle caratteristiche di Checchi, Girotti, la [[Anna Magnani|Magnani]] e per certi versi di [[Gino Cervi|Cervi]] e [[Roldano Lupi|Lupi]], che il cinema italiano seppe progressivamente approdare al [[neorealismo (cinema)|neorealismo]]. Dotato di una voce roca ma sensuale che contribuì notevolmente a rafforzare la sua immagine di uomo dalla personalità a tratti debole ma animato da buoni sentimenti, può sicuramente essere considerato un divo del cinema degli anni [[1940|quaranta]] tanto da venir immortalato, al pari dei grandi divi dell'epoca, dai famosi fotografi [[Galleria Luxardo|Luxardo]] - dell'omonima galleria di via del Tritone a [[Roma]] - in una posa molto originale: con la sigaretta fra le labbra ed il volto in parte coperto dal fumo della stessa.
 
Ma già dal primo dopoguerra le cose cambiarono. Pur vincendo il primo [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista]] della storia per il film ''[[Due lettere anonime]]'' nel [[1946]], le occasioni di avere ruoli da protagonista si diradarono velocemente e il suo volto, molto segnato già in giovane età, si prestò soprattutto a raffigurare perdenti, sconfitti, ai quali però non veniva mai meno la dignità.
 
[[File:Checchi1.jpg|thumb|upright=0.6|Immagine di Andrea Checchi nella maturità]]
La sua recitazione sobria e misurata venne sempre più indirizzata a parti da comprimario che impreziosirono grandi film come ''[[Caccia tragica]]'' ([[1947]]) di [[Giuseppe De Santis|De Santis]], ''[[Achtung! Banditi!]]'' (1950) di [[Carlo Lizzani|Lizzani]], ''[[La signora senza camelie]]'' (1953) di [[Michelangelo Antonioni|Antonioni]] (con cui vinse la [[Grolla d'oro]] quale miglior attore) e ''[[L'assassino (film)|L'assassino]]'' (1961) di [[Elio Petri]]. In questa nuova veste artistica bissò il successo del 1946 vincendo, nel [[1958]], il [[Nastro d'argento al migliore attore non protagonista]] per il film ''[[Parola di ladro]]''.
 
Ma già dal primo dopoguerra le cose cambiarono. Pur vincendo il primo [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista]] della storia per il film ''[[Due lettere anonime]]'' nel 1946, le occasioni di avere ruoli da protagonista si diradarono velocemente e il suo volto, segnato già in giovane età, si prestò soprattutto a raffigurare perdenti, sconfitti, ai quali però non veniva mai meno la dignità. La sua recitazione sobria e misurata venne sempre più indirizzata a parti da comprimario che impreziosirono grandi film come ''[[Caccia tragica]]'' ([[1947]]) di [[Giuseppe De Santis|De Santis]], ''[[Achtung! Banditi!]]'' (1950) di [[Carlo Lizzani|Lizzani]], ''[[La signora senza camelie]]'' (1953) di [[Michelangelo Antonioni|Antonioni]] (con cui vinse la [[Grolla d'oro]] quale miglior attore) e, ''[[L'assassino (film)|L'assassino]]'' (1961) di [[Elio Petri]] e ''[[La lunga notte del '43]]'' di [[Florestano Vancini]]. In questa nuova veste artistica bissò il successo del 1946 vincendo, nel [[1958]], il [[Nastro d'argento al migliore attore non protagonista]] per il film ''[[Parola di ladro]]''.
Tantissimi in questa seconda parte di carriera cinematografica i film interpretati, in ruoli talvolta di "secondo piano" che gli hanno comunque permesso di lavorare con i più grandi registi italiani dell'epoca e di ritagliarsi un suo spazio, seppur minore che in passato, nella grande stagione che il [[cinema italiano]] visse col neorealismo. Nella sua carriera va sottolineata anche la particolarità di aver interpretato svariati personaggi di militari ed aver ricoperto più volte la parte del [[fascista]], anche in pieno regime, per poi, dopo la [[seconda guerra mondiale]] aver dato volto a personaggi di [[Partigiano|partigiani]] e antifascisti.
 
TantissimiNumerosi in questa seconda parte di carriera cinematografica i film interpretati, in ruoli talvolta di "secondo piano" che gli hanno comunque permesso di lavorare con i più grandi registi italiani dell'epoca e di ritagliarsi un suo spazio, seppur minore che in passato, nella grande stagione che il [[cinema italiano]] visse col neorealismo. Nella sua carriera va sottolineata anche la particolarità di aver interpretato svariati personaggi di militari ede aver ricoperto più volte la parte del [[fascista]], anche in pieno regime, per poi, dopo la [[seconda guerra mondiale]] aver dato volto a personaggi di [[Partigiano|partigiani]] e antifascisti.
Dagli [[Anni 1960|anni sessanta]] fu intensa anche l'attività televisiva, soprattutto sotto la direzione di [[Anton Giulio Majano]].
 
NelDagli anni sessanta fu intensa anche l'attività televisiva, soprattutto sotto la direzione di [[1962Anton Giulio Majano]]. Nel 1962 fu Padrepadre McMillan nello sceneggiato ''[[Una tragedia americana (miniserie televisiva)|Una tragedia americana]]'',; quindinel fu1965 interpretò il capitano Ivan Mironov ne ''[[La figlia del capitano (miniserie televisiva 1965)|La figlia del capitano]]'' ([[1965]]) e nello stesso anno interpretò Valkov in ''[[Resurrezione (miniserie televisiva 1965)|Resurrezione]]''. Nel [[1967]] fu John Sedley ne ''[[La fiera della vanità (miniserie televisiva)|La fiera della vanità]]''. Infine impersonò Robert Fenwick in ''[[E le stelle stanno a guardare (miniserie televisiva)|E le stelle stanno a guardare]]'' (da [[A. J. Cronin]], [[1971]]), il commissario Bonsanti nel fortunatissimofortunato ''[[Il segno del comando]]'', dove ritrovò il Girotti di ''Caccia tragica''. L'anno successivo fu Betteredge ne ''[[La pietra di Luna]]''. Affetto da una [[malattia autoimmune]] (la [[poliarterite nodosa]]), dopo un ricovero in una clinica specializzata di [[Ginevra]] rientrò a Roma, dove morì a 57 anni all'ospedale Salvator Mundi.<ref>La scomparsa di Andrea Checchi, il volto di un'Italia antiretorica, [[l'Unità]], pagina 11, 30 marzo 1974</ref>
 
== Vita privata ==
Checchi era sposato con l'ungherese Erika Schwarze dalla quale ebbe un figlio - Enrico Roberto Checchi - scenografo televisivo. Morì a 57 anni affetto da una [[malattia autoimmune]] - la [[poliarterite nodosa]] - e dopo un ricovero in una clinica specializzata di [[Ginevra]] rientrò a [[Roma]] per spegnersi all'ospedale ''Salvator Mundi''.<ref>La scomparsa di Andrea Checchi, il volto di un'Italia antiretorica, [[l'Unità]], pagina 11, 30 marzo 1974</ref>
Andrea Checchi nell'ultimo lavoro, 'L'avventura del grande nord', impersona Matt Gustavson dove dice: 'È inutile, devi morire Matt, morire, non sentirai nulla, in fondo che cos'è morire, ti addormenterai pian piano, in silenzio'
 
Checchi era sposato con l'ungherese Erika Schwarze dalla quale ebbe un figlio, Enrico Roberto Checchi, scenografo televisivo.
== L'attività pittorica ==
Figlio del [[pittore]] fiorentino [[Amedeo Checchi]], fu pittore a sua volta, esponendo le sue opere in diverse mostre personali.
 
== Filmografia parziale ==
[[File:Biraghin (film 1946) Andrea Checchi (2).jpgpng|thumb|upright=1.3|Andrea Checchi innel etàfilm giovanile.''[[Biraghin]]'' (1946)]]
 
=== Cinema ===
[[File:Andrea Checchi.jpg|thumb|Andrea Checchi in età giovanile.]]
* ''[[1860 (film)|1860]]'', regia di [[Alessandro Blasetti]] (1934)
* ''[[Vecchia guardia (film)|Vecchia guardia]]'', regia di Alessandro Blasetti (1934)
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* ''[[Arma bianca (film 1936)|Arma bianca]]'', regia di [[Ferdinando Maria Poggioli]] (1936)
* ''[[L'ultima carta (film 1938)|L'ultima carta]]'', regia di [[Archie Mayo]] (1938)
* ''[[Sotto la croce del sud (film 1938)|Sotto la croce del sud]]'', regia di [[Guido Brignone]] (1938)
* ''[[Luciano Serra pilota]]'', regia di [[Goffredo Alessandrini]] (1938)
* ''[[Ettore Fieramosca (film 1938)|Ettore Fieramosca]]'', regia di Alessandro Blasetti (1938)
* ''[[La conquista dell'aria]]'', regia di [[Romolo Marcellini]] (1939)
* ''[[LaMontevergine grande luce(film)|Montevergine]]'', regia di Carlo Campogalliani (1939)
* ''[[I grandi magazzini]]'', regia di [[Mario Camerini]] (1939)
* ''[[Piccolo hotel]]'', regia di [[Piero Ballerini]] (1939)
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* ''[[L'assedio dell'Alcazar]]'', regia di [[Augusto Genina]] (1940)
* ''[[Amiamoci così]]'', regia di [[Giorgio Simonelli]] (1940)
* ''[[Leggenda azzurra]]'', regia di [[Giuseppe Guarino (regista)|Giuseppe Guarino]] (1940)
* ''[[Senza cielo]]'', regia di [[Alfredo Guarini]] (1940)
* ''[[Il re d'Inghilterra non paga]]'', regia di [[Giovacchino Forzano]] (1941)
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* ''[[Tristi amori (film)|Tristi amori]]'', regia di Carmine Gallone (1943)
* ''[[Tutta la vita in ventiquattr'ore]]'', regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1943)
* ''[[Lacrime di sangue (film 1944)|Lacrime di sangue]]'', regia di Guido Brignone (1944)
* ''[[Vivere ancora]]'', regia di [[Nino Giannini]] (1945)
* ''Non nominare il nome di Dio invano'', episodio de ''[[I dieci comandamenti (film 1945)|I dieci comandamenti]]'', regia di [[Giorgio Walter Chili]] (1945)
* ''[[Lettere al sottotenente]]'', regia di Goffredo Alessandrini (1945)
* ''[[Due lettere anonime]]'', regia di Mario Camerini (1945)
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* ''[[La città dolente]]'', regia di Mario Bonnard (1948)
* ''[[Gli uomini sono nemici]]'', regia di [[Ettore Giannini]] (1948)
* ''[[Il cielo è rosso (film)|Il cielo è rosso]]'', regia di [[Claudio Gora]] (1949)
* ''[[Il grido della terra]]'', regia di [[Duilio Coletti]] (1949)
* ''[[Le mura di Malapaga]]'', regia di [[René Clément]] (1949)
* ''[[La strada finisce sul fiume]]'', regia di [[Luigi Capuano]] (1950)
* ''[[Paolo e Francesca (film 1950)|Paolo e Francesca]]'', regia di Raffaello Matarazzo (1950)
* ''[[Il sentiero dell'odio]]'', regia di [[Sergio Grieco]] (1950)
* ''[[Il capitano nero]]'', regia di [[Alberto Pozzetti]] (1950)
* ''[[Atto di accusa]]'', regia di Giacomo Gentilomo (1950)
* ''[[Camorra (film 1951)|Camorra]] (Schatten über Neapel)'', regia di [[Hans Wolff]] (1951)
* ''[[Achtung! Banditi!]]'', regia di [[Carlo Lizzani]] (1951)
* ''[[StormboundIl sentiero dell'odio]]'', regia di LuigiSergio CapuanoGrieco (1951)
* ''[[Il sentiero dell'odio]]'', regia di [[Sergio Grieco]] (1951)
* ''[[Il capitano di Venezia]]'', regia di [[Gianni Puccini]] (1951)
* ''[[L'eroe sono io]]'', regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1951)
Riga 127 ⟶ 112:
* ''Meno di un giorno'', episodio di ''[[Altri tempi (film 1952)|Altri tempi]]'', regia di Alessandro Blasetti (1952)
* ''Il pensionato'', episodio di ''[[Se vincessi cento milioni]]'', regia di Carlo Campogalliani e [[Carlo Moscovini]] (1953)
* ''[[Pietà per chi cade]]'', regia di [[Mario Costa]] (1953)
* ''[[La signora senza camelie]]'', regia di [[Michelangelo Antonioni]] (1953)
* ''[[IlPietà sentieroper dell'odiochi cade]]'', regia di [[SergioMario GriecoCosta]] (19511954)
* ''[[La campana di San Giusto (film)|La campana di San Giusto]]'', regia di [[Mario Amendola]] e [[Ruggero Maccari]] (1954)
* ''[[Tripoli, bel suol d'amore]]'', regia di [[Ferruccio Cerio]] (1954)
Riga 134 ⟶ 119:
* ''[[Appassionatamente (film 1954)|Appassionatamente]]'', regia di Giacomo Gentilomo (1954)
* ''[[Operazione notte]]'', regia di [[Giuseppe Bennati]] (1954)
* ''Girandola 1910'', episodio di ''[[Amori di mezzo secolo]]'', regia di [[Antonio Pietrangeli]] (1954)
* ''[[Tempi nostri - Zibaldone n. 2]]'', regia di Alessandro Blasetti (1954)
* ''[[Casa Ricordi (film 1954)|Casa Ricordi]]'', regia di [[Carmine Gallone]] (1954)
* ''[[Siluri umani]]'', regia di [[Antonio Leonviola]] (1954)
* ''[[IlRosso capitanoe nero (film)|Rosso e nero]]'', regia di [[AlbertoDomenico PozzettiPaolella]] (19501954)
* ''[[Processo all'amore]]'', regia di [[Enzo Liberti]] (1955)
* ''[[Rosso e nero (film 1955)|Rosso e nero]]'', regia di [[Domenico Paolella]] (1955)
* ''[[Disperato addio]]'', regia di [[Lionello De Felice]] (1955)
* ''[[Addio, Napoli!]]'', regia di [[Roberto Bianchi Montero]] (1955)
Riga 187 ⟶ 172:
* ''Giochi acerbi'', episodio di ''[[Io uccido, tu uccidi]]'', regia di Gianni Puccini (1965)
* ''[[I soldi]]'', regia di Gianni Puccini (1965)
* ''[[Italiani, brava gente (film 19651964)|Italiani, brava gente]]'', regia di [[Giuseppe De Santis]] (19651964)
* ''[[Il gladiatore che sfidò l'impero]]'', regia di Domenico Paolella (1965)
* ''La famiglia'', episodio di ''[[Made in Italy (film 1965)|Made in Italy]]'', regia di Nanni Loy (1965)
* ''[[Il nero (film)|Il nero]]'', regia di [[Giovanni Vento]] (1966)
* ''[[Io, io, io... e gli altri]]'', regia di Alessandro Blasetti (1966)
* ''[[Quién sabe?]] (El Chuncho, quién sabe?)'', regia di Damiano Damiani (1966)
* ''[[ILa settesconfitta fratellidi CerviTrotsky]]'', regia di Gianni[[Marco PucciniLeto]] (1967)
* ''[[I sette fratelli Cervi]]'', regia di Gianni Puccini (1968)
* ''[[El "Che" Guevara]]'', regia di [[Paolo Heusch]] (1968)
* ''[[Cerca di capirmi]]'', regia di [[Mariano Laurenti]] (1970)
Riga 201 ⟶ 187:
* ''[[Una donna per sette bastardi]]'', regia di Roberto Bianchi Montero (1974)
 
=== Televisione ===
* ''[[Una tragedia americana (miniserie televisiva)|Una tragedia americana]]'' ([[1962]])
* ''I racconti del faro'' (1967, Rai) episodio ''Il Naufrago'' in 2 parti
* ''[[Vita di Michelangelo]]'' (1964)
* ''[[Una tragedia americana (miniserie televisiva)|Una tragedia americana]]'' ([[1962]])
* ''[[VitaLa donna di Michelangelofiori]]'', regia di Anton Giulio Majano ([[1964]]1965)
* ''[[La donnafiglia didel fiori]]''capitano regia(miniserie ditelevisiva [[Anton1965)|La Giuliofiglia Majanodel capitano]]'' ([[1965]])
* ''[[La figlia del capitano (miniserie televisiva 1965)|La figlia del capitano]]'' ([[1965]])
* ''[[Resurrezione (miniserie televisiva 1965)|Resurrezione]]'' (1965)
* ''[[Vita di Dante]]'' (1965)
* ''[[Al calar del sipario]]'' (1965)
* ''[[Al calar del sipario]]'' (1965), con [[Emma Gramatica]], [[Elsa Merlini]], [[Cesarina Gheraldi]], [[Paola Barbara]], [[Laura Carli]], [[Tina Lattanzi]], [[Paola Borboni]], Andrea Checchi, [[Lia Angeleri]], [[Mario Siletti]], [[Wanda Capodaglio]], [[Pina Cei]], [[Franca Maresa]], [[Lydia Alfonsi]], [[Leonardo Severini]], [[Evelina Gori]]
* ''[[Quinta colonna (miniserie televisiva)|Quinta colonna]]'', regia di [[Vittorio Cottafavi]], (1966)
* Quinta colonna (1966)
* ''[[IlDelitto sentiero dell'odioimpossibile]]'', regia di [[Sergio GriecoVelitti]] (19501967)
* ''[[La fiera della vanità (miniserie televisiva)|La fiera della vanità]]'' ([[1967]])
* ''[[La figliafiera deldella capitanovanità (miniserie televisiva 1965)|La figliafiera deldella capitanovanità]]'' ([[1965]]1967)
* ''I racconti del faro'' (1967, Rai)- episodio ''Il Naufragonaufrago'' in 2 parti (1967)
* ''[[Le inchieste del commissario Maigret]]'' (2 episodi, 1965-1968)
* ''Cristóbal Colón'' ([[1968]])
* ''[[Giocando a golf una mattina]]'' ([[1969]])
* ''[[Il segno del comando]]'' ([[1971]])
* ''[[E le stelle stanno a guardare (miniserie televisiva)|E le stelle stanno a guardare]]'', regia di Anton Giulio Majano (1971)
* ''[[All'ultimo minuto]]'' (1971) - episodio "''Il borsaiolo''" (1971)
* ''[[Processo ad un atto di valore]]'' ([[1972]])
* ''[[La pietra di Luna]]'' (1972)
* ''[[Vino e pane]]'' ([[1973]])
* L'Avventura'[[Jack delLondon - La mia grande nordavventura]]'' (19745 episodi) (1974)
 
===Prosa radiofonica Eiar===
*''Vincenzo Bellini'', sceneggiatura di [[Gino Valori]], regia di [[Guglielmo Morandi]], trasmessa il 13 dicembre 1941.
 
==Radio==
*''Voi ed io'', Programma Nazionale Radiorai, novembre 1971 e febbraio 1973
 
==Doppiaggio==
*[[Livio Lorenzon]] in ''[[Frenesia dell'estate]]''
 
==Doppiatori italiani==
*[[Emilio Cigoli]] in ''Albergo Luna, camera 34'', ''Un americano in vacanza'', ''I fratelli Karamazoff'', ''Il grido della terra'', ''Paolo e Francesca'', ''Tripoli, bel suol d'amore'', ''La maschera del demonio'', ''Don Camillo monsignore... ma non troppo''
*[[Gualtiero De Angelis]] in ''Atto di accusa'', ''Pietà per chi cade'', ''Il terrore dei barbari''
*[[Giorgio Capecchi]] in ''Le mura di Malapaga'', ''Siluri umani''
*[[Olinto Cristina]] in ''L'assedio dell'Alcazar''
*[[Giulio Panicali]] in ''Achtung! Banditi!''
*[[Giuseppe Rinaldi]] in ''La lunga notte del '43''
*[[Riccardo Cucciolla]] in ''La ciociara''
 
==Riconoscimenti==
*[[Nastri d'argento 1946|1946]] - [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|Nastro d'argento]] come migliore attore protagonista per ''[[Due lettere anonime]]''.
*[[Grolla d'oro|1953]] - [[Grolla d'oro al miglior attore|Grolla d'oro]] come migliore attore per ''[[La signora senza camelie]]''.
*[[Nastri d'argento 1958|1958]] - [[Nastro d'argento al migliore attore non protagonista|Nastro d'argento]] come migliore attore non protagonista per ''[[Parola di ladro]]''.
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{Cinematografo|nome|21905|Andrea Checchi}}
* {{Imdb}}
* {{cita web|http://www.icsm.it/world/cinema/checchi.html|Scheda su it.cultura.storia.militare}}
{{Box successione|carica = [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista]]|periodo = [[Nastri d'argento 1946|1946]]<br />per ''[[Due lettere anonime]]''|precedente = - |successivo = [[Amedeo Nazzari]]<br />per ''[[Il bandito]]''}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cinema|televisione}}