Tassametro: differenze tra le versioni
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== Storia ==
[[File:Taximetro-CJ.jpg|thumb|Un ''compteur de voiture'' prodotto dalla ''Société Générale des Compteurs de Voitures Taximetres'' per il mercato spagnolo]]
Probabilmente inventato dall'[[illusionismo|illusionista]] [[francesi|francese]] [[Jean Eugène Robert-Houdin]] (1805-1871), il tassametro fu reinventato e concretizzato dall'imprenditore tedesco [[German Wilhelm Bruhn]] nel [[1891]] e si diffuse in tutte le principali città europee nel successivo ventennio.
La rapidità con la quale venne adottato era dovuta alla convenienza delle aziende concessionarie dei pubblici trasporti che potevano così verificare gli emolumenti realmente incassati dai vetturini. Inoltre, lo strumento rappresentava anche una garanzia di equo prezzo per la clientela e la possibilità per le amministrazioni pubbliche di tassare gli incassi in ragione del loro effettivo ammontare.
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== Funzionamento e tariffe ==
In Italia le tariffe sono decise da appositi uffici comunali,
Il tassametro, configurato con le tariffe locali, calcola il corrispettivo combinando i metri effettivamente percorsi durante la marcia e il tempo che il veicolo ha trascorso in sosta, a fine corsa il tassista aggiunge al corrispettivo eventuali supplementi derivanti dai bagagli o da altre voci indicate nel tariffario comunale.
Normalmente esistono più tariffe, inseribili nei tassametri dall'autista tramite appositi pulsanti, che vanno a coprire in maniera differenziata più zone cittadine sino alla tariffa extraurbana.
== Predisposizioni ==
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== Come si misura la distanza? ==
La misura della distanza si basa indirettamente nel conteggio dei giri di una [[ruota]] del
* Nei veicoli più antichi, dal [[cambio (meccanica)|cambio]] di velocità esce una sonda che gira in funzione della velocità fino al tachimetro. In generale si colloca un '''[[trasduttore]]''' o '''sensore di distanza''' che traduce il movimento meccanico in segnali elettronici fino al tassametro. Ci sono distinti tipi di trasduttori, a seconda del metodo di funzionamento e a seconda di quanti impulsi per giro inviano.
* Nei veicoli più moderni, nel cambio di velocità c'è un sensore che dà direttamente l'informazione necessaria al [[computer]] di bordo del veicolo (per l'iniezione elettronica) e per il tachimetro. Da questo segnale impulsivo si deriva tramite un adattatore di segnale, il segnale necessario per il tassametro, evitando allo stesso tempo possibili danni al tassametro e interferenze con il corretto funzionamento del veicolo.
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==Altri progetti==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=
*{{cita web|1=http://www.oiml.org/publications/R/R021-e75.pdf|2=Raccomandazione dell'organizzazione l'internazionale di Metrologia legale' (OIML R 21/1975)|lingua=en|accesso=4 gennaio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051026170355/http://oiml.org/publications/R/R021-e75.pdf|dataarchivio=26 ottobre 2005|urlmorto=sì}}
*{{cita web|1=http://www.cancilleria.gov.ar/comercio/mercosur/normativa/resolucion/2001/res1501.html|2=Regolamento tecnico per i tassametri di Mercosur (MERCOSUR/GMC/RES. N° 15/01)|lingua=es|accesso=4 gennaio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051226180007/http://www.cancilleria.gov.ar/comercio/mercosur/normativa/resolucion/2001/res1501.html#|dataarchivio=26 dicembre 2005|urlmorto=sì}}
{{Controllo di autorità}}
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