Apollo 8: differenze tra le versioni
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▲{{Infobox missione spaziale
|nome_missione = Apollo 8
|modulo_comando = CM-103
|modulo_servizio = SM-103
|modulo_lunare = Lunar Test Article (LTA-B)
|
|codice_chiamata = modulo comando:<br />''Apollo 8''|
|lancio = 21 dicembre [[1968]]<br />12:51:00 [[Tempo coordinato universale|UTC]]
|ammaraggio = 27 dicembre [[1968]]<br />15:51:42 UTC
|orbite_lunari = 10
|peso = [[Apollo Command/Service Module|CSM]] 28.817 [[Chilogrammo|kg]]<br />[[LTA]] 9.026 kg
|potenza = 3 [[Pila a combustibile|celle a combustibile]] da {{M|1,4|ul=kW}} (max) e [[Differenza di potenziale elettrico|d.d.p.]] di {{M|28|ul=V}} in [[Corrente continua|CC]]<ref>{{cita web |lingua=en |p=2.6-2 |data=15 ottobre 1969 |editore=NASA |capitolo=Electrical Power System |urlcapitolo=https://www.ibiblio.org/apollo/ApolloProjectOnline/Documents/SMA2A-03-BLOCK%20II%20Volume%201%2019691015/aoh-v1-2-06-eps.pdf |titolo=Apollo Operations Handbook Block II Spacecraft: Spacecraft Description |url=https://www.ibiblio.org/apollo/ApolloProjectOnline/documents.html#afj |accesso=6 ottobre 2018}}</ref>
|foto_equipaggio = Apollo 8 Crewmembers - GPN-2000-001125.jpg
}}
L{{'}}'''Apollo 8''' fu la seconda missione con equipaggio<ref group=N name="a"/> del programma spaziale [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[programma Apollo|Apollo]]. La navicella venne lanciata il 21 dicembre 1968 e fu la prima con a bordo degli uomini a lasciare l'[[Orbita terrestre bassa|orbita della Terra]], a raggiungere la [[Luna]], ad [[orbita selenocentrica|orbitare intorno ad essa]] e a tornare in sicurezza sulla [[Terra]].
Originariamente prevista per l'inizio del 1969 come una missione in [[orbita terrestre media]] per testare il modulo lunare e il modulo di comando,
L'Apollo 8 impiegò tre giorni per raggiungere la Luna. Orbitò intorno ad essa dieci volte nel corso di 20 ore, durante le quali l'equipaggio effettuò una trasmissione televisiva in occasione della vigilia di Natale,
Il successo della missione Apollo 8 aprì la strada all'[[Apollo 11]] che == Contesto ==
{{vedi anche|Corsa allo spazio|Programma Apollo}}
Durante il secondo mandato del Presidente [[Dwight D. Eisenhower|Eisenhower]]
Il
== Programmazione ==
=== Pianificazione della missione ===
[[File:Apollo-linedrawing-it.png|thumb|upright=1.4|left|Diagramma che mostra la struttura del [[Apollo Command/Service Module|Modulo di Comando e Servizio]] Apollo
Le missioni Apollo sono denominate secondo una progressione numerica
La missione di tipo A fu eseguita con successo
[[File:Apollo 8 first stage in the Vehicle Assembly Building.jpg|thumb|Il primo stadio del Saturn V dell'Apollo 8 viene posizionato in verticale nel ''[[Vehicle Assembly Building]]''
Nell'agosto del 1968 [[George Low]], responsabile dell
La proposta incontrò un'ampia
Nel settembre del 1968
=== Il lanciatore Saturn V ===
{{Vedi anche|Saturn V}}
[[File:Ap8-KSC-68PC-147.jpg|thumb|left|Il Saturn V dell'Apollo 8 in viaggio verso il [[Complesso di lancio 39|complesso di lancio 39A]]
Il razzo [[Saturn V]] utilizzato per la missione Apollo 8 era quello designato come {{tutto attaccato|SA-503,}} o il terzo (03) modello di razzo Saturn V (5) utilizzato per il programma Saturn-Apollo (SA). Quando
Di uguale importanza
Le squadre di tecnici testarono le loro soluzioni nell'agosto del 1968 presso il Marshall Space Flight Center. Uno stadio IC del razzo Saturn fu equipaggiato con dispositivi di assorbimento delle vibrazioni per
La navetta spaziale Apollo 8 venne posta sulla cima del razzo il 21 settembre e il complesso iniziò il suo lento viaggio di circa 5 km verso la piattaforma di lancio il 9 ottobre
=== La selezione e l'addestramento dell'equipaggio ===
[[File:Tripulacao Apollo 8.jpg|thumb|L'equipaggio dell'Apollo 8 in posa davanti al simulatore durante
L'
L'equipaggio dell'Apollo 8 risultò composto del comandante [[Frank Borman]]
Borman e Lovell avevano già collaborato nella missione [[Gemini 7]], nel corso della quale stabilirono un primato di permanenza nello spazio. Per la prima volta
L'addestramento
La notte
== Informazioni generali ==
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}}
La designazione ufficiale di "pilota del modulo lunare" veniva utilizzata per il terzo membro dell'equipaggio del blocco II delle missioni Apollo, indipendentemente dal fatto che le
===Equipaggio di riserva===
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=== Controllo missione ===
La squadra del [[centro di controllo missione]] dell'Apollo 8 era composta dai direttori di volo, dal loro staff e dagli astronauti dell'equipaggio di supporto, composto da [[Vance Brand]], [[Ken Mattingly]] e [[Gerald Carr]]. Quest'ultimi non avevano ricevuto l'addestramento per compiere la missione, ma avevano partecipato alle riunioni con l'equipaggio principale e con quello di riserva; inoltre, mentre i due equipaggi si addestravano, i membri di quello di supporto erano stati coinvolti nella pianificazione degli aspetti minori della missione. I membri dell'equipaggio di supporto
Gli uomini del centro di controllo missione erano divisi in tre squadre che si alternarono, ognuna con un proprio direttore di volo. I direttori di volo per l'Apollo 8 furono: Clifford Charlesworth (squadra verde, ''Green team''), [[Glynn Lunney]] (squadra nera, ''Black team'') e Milton Windler (squadra marrone, ''Maroon team'').<ref name="expeditions1">{{Cita libro |lingua=en |autore-capitolo-cognome=Phillips |autore-capitolo-nome=Samuel C. |curatore-cognome=Cortright |curatore-nome=Edgar M |titolo=Apollo Expeditions to the Moon |url=
=== Emblema ===
[[File:Apollo 8 Flown Silver Robbins Medallion (SN-264).jpg|thumb|Medaglione dell'Apollo 8 che riporta sul fronte il logo della missione
Il logo della missione fu ideato da Jim Lovell, che ne buttò giù uno schizzo subito dopo aver appreso della variazione nell'obiettivo della missione, mentre occupava il sedile posteriore del bimotore [[Northrop T-38 Talon|T-38]] che lo stava riportando dalla California a Houston. La versione definitiva fu disegnata da William Bradley.<ref name=Lattimer>{{Cita|D. Lattimer||Lattimer}}, 1985.</ref>
Il logo ha la forma
== Panoramica della missione ==
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[[File:Apollo-8-mission-profile-it.png|thumb|left|upright=1.7|
21 Dic 1968, 12:51 (UTC): Lancio
— 15:47 (2h56m): Inserimento in orbita translunare<br />▼
21 Dic
Dic 27, 15:37 (6d02h46m): Rientro<br />▼
— 15:51 (6d03h00m): Ammaraggio.<ref name="orloff2">{{Cita libro |lingua=en |cognome=Orloff |nome=Richard W. |titolo=Apollo by the Numbers: A Statistical Reference |url=https://history.nasa.gov/SP-4029/SP-4029.htm |accesso=28 giugno 2013 |serie=NASA History Series |annooriginale=First published 2000 |data=settembre 2004 |opera=NASA History Division, Office of Policy and Plans |editore=NASA |città=Washington, D.C. |isbn=0-16-050631-X |lccn=00061677 |cid=NASA SP-2000-4029 |capitolo=Apollo 8 Timeline |urlcapitolo=https://history.nasa.gov/SP-4029/Apollo_08i_Timeline.htm}}</ref>]]▼
▲
L'Apollo 8 sarebbe stato il primo veicolo spaziale con equipaggio ad orbitare attorno a due corpi celesti, la Terra e la Luna. Le due orbite sarebbero state raccordate da un'[[Manovra orbitale|orbita di trasferimento]].
Le navicelle Apollo erano immesse al lancio in un'orbita di parcheggio circolare geocentrica, con quote di [[Apside|apogeo]] e [[perigeo]] pari rispettivamente a 185,18 e 184,40 km, con un'[[inclinazione orbitale|inclinazione]] di 32,51° rispetto all'[[equatore]] e un [[Periodo
Trascorso questo periodo, l'accensione del terzo stadio S-IVB della durata di 318 secondi immise l'Apollo 8 nella traiettoria di inserimento lunare. La manovra, denominata ''[[Manovra di inserzione translunare|Trans Lunar Injection]]'' (TLI), determinò un incremento della velocità dei 28.870 kg
Per le missioni Apollo era prevista un'orbita di lavoro circolare, con una quota nominale di 110 km dalla superficie lunare. Quando la navicella fu
La distanza massima che l'Apollo 8 raggiunse dalla Terra fu di 377.349
=== Lancio e traiettoria lunare ===
[[File:Apollo 8 Liftoff.jpg|thumb|upright|L'Apollo 8 poco dopo il lancio
L'Apollo 8 venne lanciato il 21 dicembre 1968 alle 7:51:00 [[Eastern Standard Time|EST]], dalla nuova [[rampa di lancio]] numero 39A del [[John F. Kennedy Space Center]], utilizzando un razzo Saturn V a tre stadi per raggiungere l'orbita terrestre. Il massimo della spinta fu raggiunto poco prima dell'esaurimento del secondo stadio, quando l'equipaggio sperimentò un'accelerazione pari a 4 [[accelerazione di gravità|g]].<ref name="orloff1" /> Il primo stadio, S-IC, cadde nell'[[Oceano Atlantico]] alle coordinate 30°12′N 74°7′W e il secondo stadio, S-II, alle coordinate 31°50′N 37°17′W.<ref name="orloff1" /> Il terzo stadio, S-IVB, fu utilizzato
Una volta raggiunta l'orbita terrestre di parcheggio, l'equipaggio e i controllori di volo trascorsero le successive 2 ore e 38 minuti verificando il corretto funzionamento della
Durante il volo, a terra tre astronauti erano designati come Capsule Communicators (solitamente indicati come "CAPCOMs") secondo dei turni. Essi erano le uniche persone a comunicare regolarmente con l'equipaggio.
[[File:
Al termine della
A cinque ore dal lancio, il Controllo Missione comandò un'accensione finale del razzo S-IVB - ormai staccatosi dalla
I membri dell'equipaggio dell'Apollo 8 furono i primi umani ad attraversare le [[fasce di
===Viaggio verso la Luna===
[[File:
Durante il viaggio, il compito principale dell'astronauta Jim Lovell come Pilota del Modulo di Comando era occuparsi della navigazione. Nonostante
Sette ore dopo l'inizio della missione, l'Apollo 8 si trovava circa un'ora e 40 minuti in ritardo rispetto al piano di volo per via dei problemi relativi alla separazione dall'S-IVB e per le difficoltà di Lovell nell'osservare le stelle. In quel momento l'equipaggio mise la navetta nell'assetto ''Passive Thermal Control'' (PTC), chiamato anche "''barbecue roll''", nel quale il veicolo veniva posto in rotazione attorno al proprio asse longitudinale, con una velocità di circa un giro l'ora, affinché il calore irradiato dal Sole si distribuisse uniformemente sulla sua superficie. Se non fosse stata attuata una tale strategia, la parte della navetta esposta alla luce solare diretta avrebbe potuto superare i 200 °C, mentre quella in ombra arrivare a -100 °C. A tali temperature, sia lo [[scudo termico]], sia le linee di rifornimento del propellente avrebbero potuto subire dei danni. Poiché era impossibile ottenere un movimento rotatorio perfetto, ogni mezz'ora l'equipaggio doveva apportare dei piccoli aggiustamenti.<ref name="journal day 1 Maroon">{{Cita web |lingua=en |url=https://history.nasa.gov/ap08fj/04day1_maroon.htm |titolo=Day 1: Maroon Team |cognome1=Woods |nome1=W. David |cognome2=O'Brien |nome2=Frank |opera=Apollo 8 Flight Journal |editore=NASA |data=22 aprile 2006 |accesso=4 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080107002315/https://history.nasa.gov/ap08fj/04day1_maroon.htm
[[File:As08-16-2593.jpg|thumb|left|La prima immagine della Terra
La prima correzione di rotta (''mid-course correction'') venne effettuata 11 ore dopo il decollo. L'accensione del motore del Modulo di Servizio
All'undicesima ora di volo, l'equipaggio era sveglio da oltre 16 ore. La NASA aveva stabilito che durante il volo almeno un astronauta sarebbe dovuto rimanere sveglio per affrontare eventuali problemi che avrebbero potuto manifestarsi. Borman fu il primo ad essere invitato ad addormentarsi, ma trovò difficoltoso prendere sonno a causa delle continue trasmissioni radio e del rumore meccanico.<ref name="journal day 1 Maroon"/> Trascorsa circa un'ora, fu allora autorizzato dal Controllo Missione ad assumere una [[compressa]] di [[secobarbital]] per favorire il sonno, tuttavia con scarsi effetti. Alla fine Borman riuscì ad addormentarsi, ma si sentì male al risveglio. Vomitò due volte e accusò diarrea, lasciando l'interno della navicella piena di piccoli pezzi di vomito e feci che l'equipaggiò cercò di pulire al meglio. Borman non avrebbe voluto che tutti sapessero dei suoi problemi di salute ed inizialmente cercò di celarlo al Controllo Missione; Lovell ed Anders tuttavia ritenevano doveroso darne comunicazione al centro di controllo e convinsero infine Borman. Vista la situazione, l'equipaggio decise di usare il ''Data Storage Equipment'' (DSE) per trasmettere voce e telemetria ad alta velocità a terra. Dopo aver registrato i sintomi manifestati da Borman, chiesero al Controllo Missione di controllare la registrazione affermando che avrebbero «voluto una valutazione dei commenti vocali».<ref name="journal day 2 green">{{Cita web |lingua=en |url=https://history.nasa.gov/ap08fj/06day2_green.htm |titolo=Day 2: Green Team |cognome1=Woods |nome1=W. David |cognome2=O'Brien |nome2=Frank |data=22 aprile 2006 |opera=Apollo 8 Flight Journal |editore=NASA |accesso=30 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080311114001/https://history.nasa.gov/ap08fj/06day2_green.htm
L'equipaggio dell'Apollo 8 e il personale medico del Controllo Missione poterono confrontarsi utilizzando una sala di controllo vuota presente al secondo piano (vi erano, a Houston, due sale di controllo identiche, una al secondo e una al terzo piano; solo una veniva utilizzata durante una missione). I partecipanti alla conferenza conclusero che non vi erano grosse preoccupazioni riguardo alla malattia di Borman, che era probabilmente solo un'[[influenza]] di 24 ore,<ref group=N name="influenza">Fu suggerito che Borman potesse aver contratto l'[[influenza asiatica]] che aveva colpito la popolazione americana quell'anno. Rif.: {{Cita|P. Magionami |p. 143|Magionami}}, 2009.</ref> come pensava Borman stesso, o una reazione alla pillola assunta per dormire.<ref>{{Cita|M. Collins|p. 306|Collins}}, 2001.</ref> Con l'esperienza successivamente acquisita, i ricercatori della NASA ritengono che Borman abbia sofferto di [[sindrome da adattamento allo spazio]], una condizione che colpisce circa un terzo degli astronauti durante il loro primo giorno nello spazio fintantoché il loro [[Vestibolo (anatomia)|sistema vestibolare]] non si adatta allo [[assenza di peso]].<ref>{{Cita pubblicazione |lingua=en |cognome=Quine |nome=Tony |data=aprile 2007|titolo=Addicted to space: An appreciation of Anousheh Ansari, Part II |rivista= Spaceflight|volume=49 |numero=4 |p=144|issn=0038-6340 |editore=British Interplanetary Society}}</ref> Questa sindrome non si era mai verificata durante le missioni dei programmi precedenti (Mercury e Gemini) poiché le navette utilizzate erano dotate di uno spazio interno molto ridotto che non permetteva agli astronauti di fluttuare. L'incremento dello spazio nel Modulo di Comando Apollo permetteva agli astronauti di avere una grande libertà di movimenti, contribuendo all'instaurarsi dei [[sintomo|sintomi]] sperimentati da Borman e, più tardi, da [[Russell Schweickart]] in occasione della missione [[Apollo 9]].<ref>{{Cita web |lingua=en |url=
[[File:Ap8-S68-56531.jpg|thumb|Fotogramma di un filmato registrato dall'equipaggio mentre
Durante la fase di crociera, l'equipaggio fu relativamente privo di impegni gravosi, fatta eccezione per il continuo monitoraggio del funzionamento dei sistemi del veicolo spaziale e della traiettoria. Durante questo periodo, la NASA aveva programmato una trasmissione televisiva da effettuarsi a 31 ore dal lancio. Per l'evento l'equipaggio dell'Apollo 8 utilizzò una telecamera di 2
Giunti a questa fase della missione, l'equipaggio aveva completamente abbandonato il programma dei turni di sonno. Lovell si era addormentato 32 ore e mezza dopo l'inizio della missione, 3 ore e mezza prima rispetto a quanto programmato. Poco dopo, anche Anders si addormentò dopo aver preso un sonnifero.<ref name="chariots11-6" />
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=== Ingresso nella sfera d'influenza lunare ===
Dopo 55 ore e 40 minuti, arrivata a {{M|
Un'ultima correzione di rotta (la seconda resasi necessaria delle quattro potenzialmente previste) precedette la LOI esattamente 61 ore dopo il lancio, a circa 38.900 km dalla Luna, quando l'equipaggio accese i motori RCS per 11 secondi. Si trattò di una accensione [[Moto retrogrado|retrograda]] (contro la direzione di marcia) al fine di rallentare la navicella. In quel momento l'Apollo 8 si trovava a 115,4 km dalla superficie lunare.<ref name="
A 64 ore di volo, l'equipaggio iniziò la preparazione per la ''Lunar Orbit Insertion-1'' (LOI-1). Questa manovra doveva essere eseguita alla perfezione e, per via della [[Astrodinamica|meccanica orbitale]], doveva essere effettuata sul lato più lontano della Luna, al di fuori dal contatto radio con la Terra. Dopo che il [[Centro di controllo missione|Controllo Missione]] dette il via libera per la manovra, l'equipaggio ricevette l'autorizzazione («''go''») a procedere. Nella conversazione che precedette la perdita delle comunicazioni, Carr disse loro che stavano «cavalcando l'uccello migliore che avevano potuto trovare».<ref name="journal day 3 LOI">{{Cita web |lingua=en |url=https://history.nasa.gov/ap08fj/11day3_black_approach.htm |titolo=Day 3: The Black Team - Approaching the Moon |cognome1=Woods |nome1=W. David |cognome2=O'Brien |nome2=Frank |data=22 aprile 2006 |opera=Apollo 8 Flight Journal |editore=NASA |accesso=7 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080204015340/https://history.nasa.gov/ap08fj/11day3_black_approach.htm
10 minuti prima della LOI-1, l'equipaggio iniziò un ultimo controllo dei sistemi del veicolo spaziale e si assicurò che ogni interruttore fosse nella posizione corretta. In quel momento, finalmente poterono vedere la Luna, tuttavia all'accensione per la LOI-1 mancavano solo due minuti, quindi l'equipaggio ebbe poco tempo per apprezzare quella vista.<ref name="lostmoon" />
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=== Orbita lunare ===
==== Inserzione in orbita lunare ====
Poco prima della manovra LOI, gli
La manovra ebbe inizio a 69 ore, 8 minuti e 16 secondi dal lancio e
==== Sorvolo della Luna ====
[[File:
La mattina della [[vigilia di Natale]] (24 dicembre) la navicella spaziale raggiunse l'orbita lunare. Dopo aver comunicato al centro di controllo a Terra la situazione relativa al veicolo spaziale, Lovell fornì la prima descrizione di come appariva ai suoi occhi la superficie lunare:<ref name="journal day 4-123">{{Cita web |lingua=en |url=https://history.nasa.gov/ap08fj/13day4_orbits123.htm |titolo=Day 4: Lunar Orbits 1, 2 and 3 |cognome1=Woods |nome1=W. David |cognome2=O'Brien |nome2=Frank |data=22 aprile 2006 |opera=Apollo 8 Flight Journal |editore=NASA |accesso=20 settembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070922045003/https://history.nasa.gov/ap08fj/13day4_orbits123.htm |
{{citazione|La Luna è essenzialmente grigia, senza colore; sembra intonaco o una specie di sabbia grigiastra. Possiamo vedere un bel po' di dettagli. Il [[Mare Fecunditatis]] da qui non spicca come quando osservato dalla Terra. Non vi è molto contrasto tra questo e i crateri circostanti. I crateri sono tutti arrotondati. Ce ne sono parecchi, alcuni dei quali sono più recenti. Molti di loro sembrano - specialmente quelli rotondi - sembrano colpiti da [[meteoriti]] o proiettili di qualche tipo. [[Cratere Langrenus|Langrenus]] è un enorme cratere; ha un cono centrale. Le pareti del cratere sono terrazzate, circa sei o sette diverse terrazze sulla strada verso il basso.
Riga 204 ⟶ 211:
Lovell continuò a descrivere il terreno che stavano sorvolando. Uno dei compiti principali dell'equipaggio era la ricognizione dei siti di allunaggio delle successive missioni lunari, del quale vennero scattate numerose immagini [[fotografia|fotografiche]] ad alta [[risoluzione (grafica)|risoluzione]]. La traiettoria di volo fu scelta tale da sorvolare il [[Mare della Tranquillità]], già scelto per essere il sito del futuro allunaggio dell'[[Apollo 11]]. Anche la data e l'ora di lancio dell'Apollo 8 furono scelte affinché si presentassero le migliori condizioni di illuminazione per l'esame del sito. Una cinepresa era stata installata in una delle finestre del veicolo spaziale per riprendere la superficie lunare sottostante, scattando un fotogramma ogni secondo. Bill Anders trascorse gran parte delle successive 20 ore a scattare quante più fotografie possibili di obiettivi di interesse. Alla fine della missione l'equipaggio aveva scattato 700 fotografie della Luna e 150 della Terra.<ref name="zimmerman1" />
[[File:
Mentre riapparivano per il loro secondo passaggio davanti alla Luna, l'equipaggio preparò l'equipaggiamento per trasmettere una vista della superficie lunare. Anders descrisse i crateri che stavano passando sotto di lui. Alla fine di questa seconda orbita, eseguirono l'accensione LOI-2 di 11 secondi dell'SPS per circolarizzare l'orbita a 112.7 km per 114.7 km.<ref name="nssdc orbit" /><ref name="journal day 4-123" />
Riga 214 ⟶ 221:
[[File:NASA-Apollo8-Dec24-Earthrise.jpg|thumb|La [[Terra]] vista dopo l'orbita intorno alla [[Luna]]]]
Quando la navicella emerse dal lato nascosto della Luna per transitare per la quarta volta sulla [[Faccia visibile della Luna|faccia visibile]], l'equipaggio fu testimone del sorgere della Terra per la prima volta nella storia (il sorgere della Terra nelle vicinanze della Luna era stato fotografato per la prima volta dal [[Lunar Orbiter 1]] della NASA il 23 agosto 1966).<ref>{{Cita|R. K. Poole||Poole}}, 2008.</ref> Anders vide per primo la Terra emergere da dietro l'orizzonte lunare e richiamò l'attenzione degli altri, scattando una fotografia in bianco e nero. Anders chiese a Lovell di realizzare un video a colori e poi scattò una seconda fotografia,
Anders continuò a scattare fotografie mentre Lovell assumeva il controllo della nave spaziale così che Borman potesse riposare.<ref name="journal day 4-456"/> Nonostante lo spazio angusto e rumoroso, Borman dormì per due orbite, destandosi periodicamente per avere aggiornamenti sulla situazione. Quando tuttavia ebbe la netta percezione che i suoi compagni di equipaggio stessero commettendo degli errori, Borman si svegliò pienamente. La stanchezza di Anders e Lovell era infatti tale - non avendo ben dormito nei tre giorni precedenti
[[File:Apollo 8 genesis reading.ogg|left|thumb|L'equipaggio dell'Apollo 8 legge la [[Genesi]]
Nel corso della nona orbita, ebbe luogo la seconda trasmissione televisiva. Borman presentò l'equipaggio e ognuno di essi fornì la propria impressione sulla superficie lunare e su come fosse orbitare attorno alla Luna. Borman la descrisse come «una vasta, solitaria, ostile distesa di nulla».<ref>{{Cita|G. J. De Groot|p. 229|De_Groot}}, 2006.</ref> Poi, dopo aver parlato di quello che stavano sorvolando, Anders annunciò che l'equipaggio avrebbe rivolto un messaggio a coloro che erano sulla Terra ed
A questo punto, l'unico compito rimasto all'equipaggio fu quello di eseguire la manovra per l'inserimento in orbita transterrestre (''Trans-Earth Injection'' o TEI), programmata per 2 ore e mezza dopo la fine della trasmissione televisiva. La TEI era considerata l'accensione più critica del volo, in quanto qualsiasi guasto dell'SPS avrebbe mantenuto l'equipaggio in orbita lunare, con poche speranze di ritorno sulla Terra. Inoltre, la manovra sarebbe stata eseguita mentre la navetta si sarebbe trovata sul lato lontano della Luna, fuori dal contatto radio con la Terra; ciò sollevava qualche timore anche presso il centro di controllo, che non avrebbe potuto
L'accensione avvenne esattamente all'istante previsto. La telemetria del veicolo spaziale venne
===
Successivamente, Lovell utilizzò un po' del suo tempo per effettuare alcune osservazioni utili alla navigazione, manovrando il modulo
Una volta che l'equipaggio ebbe identificata l'origine dell'attivazione dei propulsori, ci si rese conto che sarebbe stato necessario reinserire i dati relativi alla posizione effettiva del modulo. Lovell impiegò dieci minuti per calcolare i numeri corretti, usando il propulsore per allinearsi alle stelle [[Rigel]] e [[Sirio]], e altri 15 minuti per inserire i dati corretti nel calcolatore.<ref name="lostmoon">{{Cita|J. Lovell e J. Kluger||Lovell_1994}}, 1994.</ref>
Sedici mesi più tardi, Lovell si sarebbe trovato ad eseguire nuovamente la stessa operazione, in condizioni assai più critiche, durante la missione
=== Viaggio di ritorno e ammaraggio ===
[[File:Apollo 8 reentry, December 27, 1968.jpg|thumb|left|Rientro dell'Apollo 8 attraverso l'atmosfera terrestre, 27 dicembre 1968, fotografato da un [[KC-135]] a 40.000 piedi di altezza
Dopo 10 orbite lunari, per un totale di 20 ore, dopo 3 giorni e 17 ore di missione, l'equipaggio dell'Apollo 8 accese il propulsore per accelerare la navetta di circa {{M|1,07|
Nel pomeriggio del giorno di Natale, l'equipaggio fece la quinta trasmissione televisiva.<ref>{{Cita web |lingua= en |data= 2003 |titolo= Apollo 8: Leaving the Cradle |url= http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html
▲|titolo= Apollo 8: Leaving the Cradle |url= http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html |tempo= Chapter 5, Disk 2 |editore= Spacecraft Films/[[20th Century Fox Home Entertainment]]}}</ref> In questa occasione effettuarono un ''tour'' della navetta spaziale, mostrando come gli astronauti vivevano nello spazio. Al termine della trasmissione trovarono, nello scompartimento dedicato al cibo, un piccolo regalo da parte di Deke Slayton: una cena con tacchino ripieno in una confezione uguale a quelle in dotazione alle truppe [[Guerra del Vietnam|impegnate in Vietnam]]<ref>{{Cita|J. N. Wilford|p. 68|Wilford}}, 1973.</ref> e tre piccole bottiglie contenenti [[brandy]], che Borman decise non sarebbero state aperte fino al rientro sulla Terra. Esse, tuttavia, rimasero chiuse per diversi anni dopo il volo.<ref name="Unopened minis of brandy">{{Cita|J. Schefter|p. 275|Schefter}}, 1999.</ref> Gli astronauti trovarono anche piccoli regali da parte delle loro mogli.
Il giorno seguente, circa 124 ore dall'inizio della missione, la sesta ed ultima trasmissione televisiva dall'Apollo 8 mostrò le più belle immagini della Terra riprese fino a quel momento.<ref>{{Cita web |lingua= en |data= 2003 |titolo= Apollo 8: Leaving the Cradle |url= http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html
Dopo due giorni privi di problemi, l'equipaggio iniziò le preparazioni per il rientro. Il computer avrebbe controllato tutta la delicata fase e l'equipaggio aveva il solo incarico di posizionare la navicella nell'assetto corretto.<ref name="Chaikin 127-128"/> Se il computer si fosse bloccato, Borman avrebbe comunque assunto il controllo.<ref name="Chaikin 127-128">{{Cita|A. Chaikin|pp. 127-128|Chaikin_1998}}, 1998.</ref>
La traiettoria di ritorno, che avrebbe potuto richiedere qualche correzione, fu abbastanza precisa e necessitò di una sola manovra correttiva di meno di {{M|2|
[[File:Ap8-S68-56310.jpg|thumb|Il modulo di comando dell'Apollo 8 sul ponte della [[USS Yorktown (CV-10)|USS ''Yorktown'']]
L'atterraggio in mare avvenne all'alba del 27 dicembre 1968,<ref name="nasa" />
Come già accaduto per l'[[Apollo 7]], la capsula entrò in mare con la punta sott'acqua, in una posizione indicata come ''stable 2''.<ref name="orloff1" /> Anche in questo caso non sorsero comunque problemi a raddrizzare la capsula mediante il gonfiaggio degli appositi sacchi d'aria, cosa che avvenne circa 6 minuti più tardi.<ref name="orloff1" /><ref name="chariots11-6" />
== Importanza storica ==
[[File:Apollo VIII 1969 Issue-6c.jpg|thumb|left|
Con l'Apollo 8, la NASA si assunse un notevole rischio per dirigere verso la Luna il primo veicolo spaziale con equipaggio a bordo riprogrammando la missione in quattro mesi e utilizzando un razzo il cui funzionamento aveva mostrato diversi problemi nei due lanci precedenti. A tale scelta contribuì certamente l'informazione, fornita dalla [[
Da un punto di vista tecnico, la missione è stata valutata come una delle meglio riuscite e meno problematiche di tutto il Programma Apollo.<ref group=N>{{citazione|La missione Apollo 8 è stata un modello di perfezione. Mai, finora, la scienza e la tecnologia americane avevano dato una così prodigiosa prova di sé.|[[Livio Caputo]], citato da {{Cita|P. Magionami |p. 145|Magionami}}, 2009}}</ref> Lo scrittore e giornalista Jeffrey Kluger, nel confrontarla con la disastrata
Il successo dell'Apollo 8 fu viceversa una doccia fredda per i sovietici. All'inizio di dicembre [[Nikolaj Petrovič Kamanin|Nikolaj Kamanin]], che dirigeva l'addestramento dei cosmonauti nel [[programma spaziale sovietico]], aveva valutato attorno al 25% le possibilità di successo della missione. L'aveva descritta come una trovata propagandistica, particolarmente rischiosa, voluta dal Presidente [[Lyndon B. Johnson|Lyndon Johnson]] a conclusione del suo mandato. Il successo conseguito dalla NASA non poté dunque essere ignorato: da un lato portò i sovietici ad analizzare criticamente l'avanzamento del loro programma lunare, individuando quelle scelte che, nonostante i successi iniziali, li avevano lasciati indietro nella corsa allo spazio; dall'altro determinò la consapevolezza, in Russia, che gli americani avrebbero raggiunto per primi la Luna.<ref>Consultare il riepilogo degli articoli sulla stampa sovientica forniti da: {{cita|M. Wade||Wade}}. In particolare, quelli relativi ai giorni: 4 dicembre, 22-28 dicembre 1968 e 22 gennaio 1969.</ref>
Nell'indicare la [[Persona dell'anno]] per il 1968, la rivista statunitense ''[[Time]]'' scelse i membri dell'equipaggio dell'Apollo 8,<ref>{{cita news |lingua=en |url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,900486,00.html |titolo=Nation: Men of the Year |data=3 gennaio 1969 |pubblicazione=Time |città=New York |accesso=13 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080108120930/http://www.time.com/time/magazine/article/0%2C9171%2C900486%2C00.html |dataarchivio=8 gennaio 2008 |urlmorto=no }}</ref> che furono i primi uomini a lasciare il campo gravitazionale terrestre. Come già accennato, la fotografia ''[[Sorgere della Terra|Earthrise]]'' ebbe ampia diffusione e fu scelta dalla rivista ''[[Life (periodico)|Life]]'' come una delle cento fotografie più significative mai scattate.<ref name=Life/><ref name=McKie/> Riprodotta su un francobollo commemorativo nel 1969 dal servizio postale degli Stati Uniti,<ref>{{cita web |lingua=en |url=http://www.1847usa.com/ByYear/1969.htm |titolo=1969 U.S. Postage Stamp Issues |editore=1847usa |accesso=30 giugno 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121220060113/http://www.1847usa.com/ByYear/1969.htm |dataarchivio=20 dicembre 2012}}</ref> sarebbe stata di ispirazione anche per l'istituzione della [[Giornata della Terra]] nel 1970.<ref>{{cita pubblicazione |lingua=en |rivista=Technology Innovation |url=http://ipp.nasa.gov/innovation/Innovation_84/wnewview.html |titolo=New Views for A New Century |nome=Peggy |cognome=Wilhide |data=luglio-agosto 2000 |volume=8 |numero=4 |editore=NASA Innovative Partnerships Program |accesso=8 novembre 2007}}</ref> Lo storico Robert K. Poole ha indicato la missione come la più significativa tra le missioni Apollo.<ref>{{Cita|R. K. Poole|pp. 8 e 32|Poole}}, 2008.</ref>▼
▲Nell'indicare la [[Persona dell'anno]] per il 1968, la rivista statunitense ''[[Time]]'' scelse i membri dell'equipaggio dell'Apollo 8,<ref name=Magionami145>{{Cita|P. Magionami |p. 145|Magionami}}, 2009.</ref><ref>{{cita news |lingua=en |url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,900486,00.html |titolo=Nation: Men of the Year |data=3 gennaio 1969 |pubblicazione=Time |città=New York |accesso=13 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080108120930/http://www.time.com/time/magazine/article/0%2C9171%2C900486%2C00.html
== Carriera degli astronauti ==
[[File:Waving Apollo 8 Astronauts Leaving Recovery Helicopter (5135053748).jpg|thumb|I membri dell'equipaggio dell'Apollo 8 salutano scendendo dall'elicottero che li ha recuperati dopo l'ammaraggio
Per il comandante Borman fu l'ultima missione; nel 1970 lasciò la [[United States Air Force|aeronautica militare statunitense]] e iniziò a lavorare come consulente per la [[Eastern Air Lines]], dove in pochi anni divenne amministratore delegato.<ref>{{Cita web |url=https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/borman-f.html |titolo=Astronaut Bio: Frank Borman
A Jim Lovell fu assegnato il comando della missione [[Apollo 13]], che gli avrebbe dovuto garantire la possibilità di camminare sulla superficie lunare. L'esplosione di un serbatoio dell'ossigeno mentre la navetta era già in rotta per la Luna, tuttavia, portò ad annullare l'allunaggio e la missione stessa rischiò di concludersi in tragedia. L'equipaggio, guidato dal Controllo Missione, riuscì infine ad alleviare il danno e a tornare sulla Terra.<ref name=NSSDC_13>{{cita web |lingua=en |titolo=Apollo
Per Anders fu l'unico volo spaziale nella sua carriera di astronauta. Successivamente, ricoprì ruoli federali fino al 1977, concludendo con un posto di ambasciatore in [[Norvegia]], dopo il quale si dedicò anche lui al settore privato.<ref>{{Cita web |lingua=en |url=https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/anders-wa.html |titolo=Astronaut Bio: William Anders |
==
[[File:Apollo 8 command module.jpg|miniatura|sinistra|La capsula esposta al Museo della scienza e dell'industria di Chicago]]
La capsula di rientro dell'Apollo 8 è stata esposta a [[Osaka]], in [[Giappone]], nel padiglione degli Stati Uniti all'[[Expo 1970]].<ref>{{cita libro|titolo=Shanghai Expo: An International Forum on the Future of Cities |url=https://books.google.com/books?id=hd75bRY2jvAC&pg=PA33&lpg=PA33 |anno=2012 |editore=Routledge |isbn=978-0-415-52462-9 |oclc=778424843 |
Le tute spaziali indossate da Jim Lovell e Bill Anders durante la missione dell'Apollo 8 sono esposte rispettivamente nel Centro visitatori del [[Glenn Research Center]] della NASA<ref>{{cita web|url=http://ns.cuyahoga.lib.oh.us/researchinfo/specialists/family_fun.htm#NASA |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070319212436/http://ns.cuyahoga.lib.oh.us/researchinfo/specialists/family_fun.htm |urlmorto=sì
Il terzo stadio del Saturn V che portò l'Apollo 8 in orbita fu immesso su un'orbita eliocentrica e non più osservato dal 1968. In futuro, potrebbe però essere riscoperto e scambiato per un [[asteroide]], come accaduto nel 2002 per il terzo stadio dell'[[Apollo 12]].<ref>{{cita web |lingua=en |titolo=Newly Discovered Object Could be a Leftover Apollo Rocket Stage |data=11 settembre 2002 |autore=Paul Chodas |editore=Center for NEO Studies |url=https://cneos.jpl.nasa.gov/news/news134.html |accesso=3 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903154737/https://cneos.jpl.nasa.gov/news/news134.html |urlmorto=no }}</ref>
== Nella cultura di massa ==
Ci sono stati negli anni vari riferimenti in [[Documentario|documentari]] ed [[Fiction|opere di finzione]] alla missione dell'Apollo 8. La NASA nel 1969 ha pubblicato il documentario ''Debrief: Apollo 8'', con [[Burgess Meredith]] come voce narrante, nel quale sono state raccolte le trasmissioni televisive che hanno visto protagonisti i membri dell'equipaggio durante la missione e le riprese in [[16 millimetri]] della superficie lunare.<ref>{{Cita web|url=https://www.worldcat.org/title/when-we-left-earth-the-nasa-missions/oclc/232161899|titolo=When We Left Earth: The NASA Missions|editore=Discovery, Inc.|lingua=en|anno=2008|tipo=DVD|città=Silver Spring, MD|oclc=232161899|accesso=6 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181006154914/https://www.worldcat.org/title/when-we-left-earth-the-nasa-missions/oclc/232161899|urlmorto=no}} ''Debrief: Apollo 8'' fu pubblicato con un supplemento della miniserie di [[Discovery Channel (Stati Uniti d'America)|Discovery Channel]].</ref> Inoltre, lo stesso materiale, con riprese del lancio, delle fasi di addestramento e riprese in volo, è stato pubblicato nel 2003 da Spacecraft Films in tre [[DVD]].<ref>{{cita web |lingua=en |anno=2003 |titolo=Apollo 8: Leaving the Cradle |url=http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html |tipo=DVD |editore=Spacecraft Films/20th Century Fox Home Entertainment |accesso=23 giugno 2010 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100703011003/http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html |urlmorto=no}}</ref>
Il documentario ''[[For All Mankind (film)|For All Mankind]]'' del 1989, che ha vinto il premio speciale della giuria al [[Sundance Film Festival]],<ref>{{cita web|url=http://history.sundance.org/events/24|titolo=1989 Sundance Film Festival|lingua=en|accesso=6 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180317075640/http://history.sundance.org/events/24|urlmorto=sì}}</ref> include parte dei filmati ripresi durante la missione, così come il documentario ''Race to the Moon'' trasmesso nel 2005 nell'ambito della trasmissione ''American Experience'' della [[PBS (azienda)|PBS]].<ref>{{cita web |url=https://www.pbs.org/wgbh/amex/moon/ |titolo=American Experience | Race to the Moon |editore=PBS |data=31 ottobre 2005 |accesso=18 agosto 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160803052046/http://www.pbs.org/wgbh/amex/moon/ }}</ref> La missione è stata ben descritta nel documentario britannico ''[[In the Shadow of the Moon (film 2007)|In the Shadow of the Moon]]'' del 2007.<ref>{{cita web |lingua=en |url=http://history.sundance.org/films/3669/in_the_shadow_of_the_moon |titolo=In the Shadow of the Moon |editore=[[Sundance Institute]] |accesso=6 ottobre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181003220833/http://history.sundance.org/films/3669/in_the_shadow_of_the_moon |urlmorto=no }}</ref>
Nella miniserie televisiva ''[[Dalla Terra alla Luna (miniserie televisiva)|Dalla Terra alla Luna]]'' del 1998, che segue le vicende del Programma Apollo, la missione è presentata nell'episodio ''1968''.<ref>{{Cita TV |lingua=en |titolo=1968 |trasmissione=From the Earth to the Moon |wktrasmissione =Dalla Terra alla Luna |autore=[[Ron Howard]], [[Brian Grazer]], [[Tom Hanks]] e Michael Bostick (prodotto da) |canale =[[HBO]] |data=12 aprile 1998}}</ref> Lo stadio S-IVB dell'Apollo 8 è stato rappresentato come la sede di un dispositivo alieno nell'episodio ''[[Episodi di UFO#Bonifica spaziale|Bonifica spaziale]]'' (''Conflict'') della serie [[UFO (serie televisiva)|UFO]], del 1970.<ref>{{Cita TV |lingua = en |trasmissione = UFO |wktrasmissione = UFO (serie televisiva) |titolo = Conflict |wktitolo = Episodi di UFO#Bonifica spaziale |stagione = 1 |episodio = 5 |canale = ITV |wkcanale = ITV (rete televisiva) |data = 7 ottobre 1970}}</ref>
La manovra in inserimento in orbita lunare della missione Apollo 8 è stata posta in musica, con tratti delle registrazioni originali, nella traccia ''The Other Side'' dell'album ''The Race for Space'' dei [[Public Service Broadcasting]].<ref>{{Cita news |lingua=en |url=https://www.npr.org/2015/02/15/385549238/first-listen-public-service-broadcasting-the-race-for-space |titolo=Review: Public Service Broadcasting, 'The Race For Space' |cognome=Katzif |nome=Mike |data=15 febbraio 2015 |editore=NPR music |accesso=6 ottobre 2018 |pubblicazione= |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612143607/https://www.npr.org/2015/02/15/385549238/first-listen-public-service-broadcasting-the-race-for-space |urlmorto=no }}</ref> Inoltre, [[Kristine Kathryn Rusch]] nel suo racconto breve ''Il recupero dell'Apollo 8'' (''Recovering Apollo 8'', 2008)<ref>{{Isfdb|opera=228891|nome=Recovering Apollo 8}}</ref> presenta un'[[ucronia]] nella quale la navetta fallisce la manovra di inserimento in orbita lunare, venendo persa nello spazio.
Infine nella [[Ufologia|comunità ufologica]] il riferimento a Babbo Natale nella frase pronunciata da Lovell, nel momento in cui emerse per la prima volta dal lato opposto della Luna, è stato interpretato come un'ammissione dell'avvistamento di un [[UFO|oggetto volante non identificato]] durante la missione.<ref>{{cita libro |lingua=en |titolo=The UFO Magazine UFO Encyclopedia: The Most Compreshensive Single-Volume UFO Reference in Print |url=https://archive.org/details/ufomagazineufoen0000unse |autore=William J. Birnes |curatore1=William J. Birnes |curatore2=Vicki Ecker |editore=Simon and Schuster |anno=2004 |isbn=9780743466745 |p=[https://archive.org/details/ufomagazineufoen0000unse/page/n213 192]}}</ref><ref>{{cita libro |titolo=Misteri, segreti e storie insolite di Londra |autore=Mattia Bernardo Bagnoli |editore=Newton Compton Editori |anno=2013 |isbn=9788854160064 |p=147}}</ref>
*{{cita video|autore=Kevin Michael Kertscher (a cura di Davide Di Stadio)|titolo=Obiettivo Luna - La missione Apollo 8 (La storia siamo noi)|editore=[[Rai|Rai − Radiotelevisione Italiana]]|anno=2007|url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/obiettivo-luna/674/default.aspx|urlmorto=sì|accesso=10 ottobre 2018|dataarchivio=10 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181010135049/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/obiettivo-luna/674/default.aspx}}
== Note ==
=== Esplicative ===
[[File:PD-icon.svg|12px|link=|alt=]] Questa voce include [http://www.jsc.nasa.gov/policies.html#Guidelines materiale in pubblico dominio] proveniente dal sito o da documenti della ''[[NASA|National Aeronautics and Space Administration]]''.▼
<references group=N/>
=== Bibliografiche ===
▲[[File:PD-icon.svg|12px|link=|alt=]] Questa voce include [https://web.archive.org/web/20110825202407/http://www.jsc.nasa.gov/policies.html#Guidelines materiale in pubblico dominio] proveniente dal sito o da documenti della ''[[NASA|National Aeronautics and Space Administration]]''.
<references />
==Bibliografia==
{{div col|2}}
*{{Cita libro|cognome=Baker |nome=David |titolo=The History of Manned Space Flight |url=https://archive.org/details/historyofmanneds0000bake_d7k6 |edizione=1st |anno=1981 |editore=Crown Publishers |città=New York |lingua=en|isbn=0-517-54377-X |lccn=81003101 |cid=Baker}}
*{{Cita libro|cognome=Bilstein |nome=Roger E. |titolo=Stages to Saturn: A Technological History of the Apollo/Saturn Launch Vehicles |url=
* {{Cita libro |lingua=en |cognome1=Brooks |nome1=Courtney G. |cognome2=Grimwood |nome2=James M. |cognome3=Swenson |nome3=Loyd S., Jr. |altri=Prefazione di Samuel C. Phillips |titolo=Chariots for Apollo: A History of Manned Lunar Spacecraft |url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4205/cover.html |accesso=29 gennaio 2008 |serie=NASA History Series |anno=1979 |editore=Scientific and Technical Information Branch, NASA |città=Washington, D.C. |isbn=978-0-486-46756-6 |oclc=4664449 |id=NASA SP-4205 |cid=Brooks1979 |dataarchivio=26 aprile 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200426113927/https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4205/cover.html |urlmorto=sì }}
*{{Cita libro|cognome=Chaikin |nome=Andrew ||titolo=A Man on the Moon: The Voyages of the Apollo Astronauts |anno=1994 |editore=Viking |città=New York |lingua=en|isbn=978-0-670-81446-6 |lccn=93048680 |cid=Chaikin_1994}}▼
*{{Cita libro|cognome=Chaikin |nome=Andrew |
*{{Cita libro|cognome=
*{{Cita libro|cognome=
▲*{{Cita libro|cognome=
*{{Cita libro |cognome=Kluger |nome= Jeffrey |titolo= Apollo 8: The Thrilling Story of the First Mission to the Moon |anno=2017 |editore= Henry Holt |lingua=en| ISBN=978-1-62779-832-7 |cid=Kluger_2017}}
*{{Cita libro|cognome=Lattimer |nome=Dick |altri=prefazione di James A. Michener |titolo=All We Did Was Fly to the Moon |edizione=1 |serie=History-alive series |volume=1 |anno=1985 |editore=Whispering Eagle Press |città=Alachua, FL |lingua=en|isbn=978-0-9611228-0-5 |lccn=85222271 |cid=Lattimer}}
*{{Cita libro|cognome1=Lovell |nome1=Jim |wkautore1=Jim Lovell |cognome2=Kluger |nome2=Jeffery |titolo=Lost Moon: The Perilous Voyage of Apollo 13 |url=https://archive.org/details/lostmoonperilous00love |anno=1994 |editore=Houghton Mifflin |città=Boston |lingua=en|isbn=0-395-67029-2 |lccn=94028052 |cid=Lovell_1994}}
*{{cita libro |titolo=Gli anni della Luna: 1950-1972: l'epoca d'oro della corsa allo spazio |url=https://archive.org/details/gliannidellaluna00magi |autore-capitolo=Paolo Magionami |editore=Springer Science & Business Media |anno=2009 |isbn=9788847011007 |capitolo=Il programma Apollo |pp=[https://archive.org/details/gliannidellaluna00magi/page/n136 127]-160 |cid=Magionami}}
*{{Cita libro |
*{{Cita libro
*{{Cita libro|cognome=Poole |nome=Robert K. |titolo=Earthrise: How Man First Saw the Earth |url=https://archive.org/details/earthrisehowmanf0000pool |anno=2008 |editore=Yale University Press |città=New Haven, CT |lingua=en|isbn=978-0-300-13766-8 |lccn=2008026764 |cid=Poole}}
*{{Cita libro|cognome=Schefter |nome=James |titolo=The Race: The Uncensored Story of How America Beat Russia to the Moon |url=https://archive.org/details/raceuncensored00sche |anno=1999 |editore=Doubleday |città=New York |lingua=en|isbn=978-0-385-49253-9 |lccn=98054430 |cid=Schefter}}
*{{Cita libro|cognome=Wilford |nome=John Noble |titolo=We Reach the Moon |anno=1973 |editore=Putnam Publishing Group |lingua=en|isbn=978-0-448-26152-2 |cid=Wilford}}
*{{Cita libro|cognome=Woods |nome=W. David |titolo=How Apollo Flew to the Moon |anno= 2008 |editore=
*{{Cita libro|cognome=Zimmerman |nome=Robert |titolo=Genesis: The Story of Apollo 8: The First Manned Flight to Another World |url=https://archive.org/details/genesisstoryofap00zimm |anno=1998 |editore=Four Walls Eight Windows |città=New York |lingua=en|isbn=1-56858-118-1 |lccn=98029963 |cid=Zimmerman}}
{{div col end}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [https://history.nasa.gov/alsj/a410/A08_PressKit.pdf Apollo 8 Press Kit] (PDF), NASA, Release No. 68-208, December 15, 1968
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20130302223118/http://history.nasa.gov/ap08fj/pdf/a08-missionreport.pdf "Apollo 8 Mission Report"] (PDF), NASA, MSC-PA-R-69-1, February 1969
* {{cita web |lingua=en |titolo=Apollo 8 |autore=Mark Wade |opera=Encyclopedia Astronautica |url=http://www.astronautix.com/a/apollo8.html |accesso=18 settembre 2018 |cid=Wade}}
{{Navigazione Apollo}}
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{{voce di qualità|giorno=5|mese=11|anno=2018|valutazione=Wikipedia:Riconoscimenti di qualità/Segnalazioni/Apollo 8|arg=astronautica}}
[[Categoria:Programma Apollo|Apollo 08]]
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