God Only Knows: differenze tra le versioni

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{{Brano musicale
|artista = The Beach Boys
|titolo = God Only Knows
|autore = [[Brian Wilson]], [[Tony Asher]]
|anno = 1966
|genere = pop barocco
|genere2 = Pop psichedelico
|etichetta = [[Capitol Records]]
|incisione = [[Pet Sounds]]
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}}
{{Album
|tipo album = Singolo
|titolo = [[Wouldn't It Be Nice]] / God Only Knows
|artista = The Beach Boys
|giornomese = 11 luglio
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|album di provenienza = [[Pet Sounds]]
|genere = pop barocco
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|genere3 = rock psichedelico
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|etichetta = [[Capitol Records]]
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|genere = pop barocco
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|genere2 = sunshine pop
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|successivo = [[Good Vibrations]] / [[Let's Go Away for Awhile]]
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}}
'''''God Only Knows''''' è l'ottava [[canzone|traccia]] dell'[[Album discografico|album]] ''[[Pet Sounds]]'' ed una delle canzoni più celebri del gruppo musicale [[pop rock]] statunitense [[The Beach Boys]]. Il brano fu composto e prodotto da [[Brian Wilson]], con il testo di [[Tony Asher]], e la principale parte vocale interpretata da [[Carl Wilson]]. L'11 luglio 1966 ''God Only Knows'' venne pubblicata anche come singolo, come [[B-side]] del [[45 giri]] ''[[Wouldn't It Be Nice]]''.
 
Il brano fu composto e prodotto da [[Brian Wilson]], con il testo di [[Tony Asher]], e la principale parte vocale interpretata da [[Carl Wilson]]. L'11 luglio 1966 ''God Only Knows'' venne pubblicata anche come singolo, come [[B-side]] del [[45 giri]] ''[[Wouldn't It Be Nice]]''.
== Il brano ==
 
Il brano ha la peculiarità di essere uno dei primi ad utilizzare la parola ''God'' (''Dio'') nel proprio titolo. La canzone rappresenta anche una svolta più tecnica e sofisticata rispetto alla precedente produzione dei Beach Boys, e di qualunque altro gruppo pop dell'epoca, in particolar modo per la sua struttura [[melodia|melodica]] e per l'[[armonia|armonizzazione]] vocale dei cori. Nell'introduzione del brano è possibile sentire alcuni strumenti piuttosto inusuali per il genere, come il [[clavicembalo]] ed il [[corno (strumento musicale)|corno]].
== Descrizione ==
Il brano ha la peculiarità di essere uno dei primi ad utilizzare la parola ''God'' (''Dio'') nel proprio titolo.<ref>Sebbene sia stato suggerito che ''God Only Knows'' sia stata la prima canzone pop a menzionare "Dio" nel titolo, un'altra canzone con un messaggio lirico simile e con il medesimo titolo venne registrata nel 1954 dal gruppo [[doo-wop]] Capris.</ref> La canzone rappresenta anche una svolta più tecnica e sofisticata rispetto alla precedente produzione dei Beach Boys, e di qualunque altro gruppo pop dell'epoca, in particolar modo per la sua struttura [[melodia|melodica]] e per l'[[armonia|armonizzazione]] vocale dei cori. Nell'introduzione del brano è possibile sentire alcuni strumenti piuttosto inusuali per il genere, come il [[clavicembalo]] ed il [[corno (strumento musicale)|corno]].
 
Tony Asher ha notato l'ironia di come quella che è considerata una delle più celebri canzoni d'amore della [[musica pop]], cominci con la frase: ''«I may not always love you»'' ("Io potrei non amarti per sempre"), benché in seguito tale affermazione venga smentita nel testo.
 
La rivista ''[[Mojo (rivista)|Mojo]]'' ha posizionato ''God Only Knows'' alla tredicesima posizione della classifica delle più grandi canzoni di tutti i tempi. [[Pitchfork Media(sito web)|Pitchfork]] l'ha nominata la più grande canzone degli [[Anni 1960|anni sessanta]]. Inoltre il brano è alla posizione 2511 della ''[[Lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone|Lista delle 500 migliori canzoni]]'' stilata dalla rivista ''[[Rolling Stone]]''.<ref name="500 Best Songs">{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-lists/best-songs-of-all-time-1224767/the-beach-boys-god-only-knows-2-1225327/|titolo=God Only Knows ranked #11 on Rolling Stone 500 Greatest Songs List|rivista=Rolling Stone|data=15 settembre 2021 |accesso=16 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210916033551/https://www.rollingstone.com/music/music-lists/best-songs-of-all-time-1224767/the-beach-boys-god-only-knows-2-1225327|urlmorto=}}</ref>
 
[[Paul McCartney]] ha espresso in diverse occasioni il suo apprezzamento verso la canzone, citando il brano come il suo preferito di ogni tempo.<ref>Note interne del booklet di ''Pet Sounds'' in versione CD</ref>
 
=== Ispirazione ===
[[File:At the pet sounds studio 1966.jpg|miniatura|sinistra|I Beach Boys nel 1966]]
''God Only Knows'' è una delle varie canzoni che [[Brian Wilson]] e [[Tony Asher]] scrissero per l'album ''[[Pet Sounds]]'' dei Beach Boys. Asher ritenne che si trattasse della collaborazione più spontanea della coppia, ricordando che Wilson "ha dedicato più tempo a perfezionare la parte strumentale di quanto ne abbiamo dedicato noi a scrivere i testi!"<ref>{{Cita|Granata, 2003| p. 83}}</ref> Ricordando ''God Only Knows'', Wilson ammise di non aver mai scritto prima quel tipo di canzone e spiegò: «Penso che Tony abbia avuto un'influenza musicale su di me in qualche modo. Dopo circa dieci anni, ho iniziato a rifletterci più a fondo [...] E ricordo che parlava dello [[Standard (musica)|standard]] del 1944 ''Stella by Starlight'' e che nutriva un certo amore per le canzoni classiche».<ref name="BrianWilson1997">{{cita album|titolonote=Interview with Brian Wilson |titolo=The Pet Sounds Sessions |artista=The Beach Boys |anno=1997 |etichetta=Capitol Records |formato=Booklet |url=http://albumlinernotes.com/Interview_w_Brian_Wilson.html |accesso=7 ottobre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200608020249/http://albumlinernotes.com/Interview_w_Brian_Wilson.html |urlmorto= }}</ref> Asher concordò sul fatto di avere ispirato Wilson a scrivere la canzone.<ref>{{Cita|Kent, 2009| p. 16}}</ref>
 
[[File:Lovin Spoonful 1965.jpg|thumb|upright|Il successo del 1965 ''[[You Didn't Have to Be So Nice]]'' dei [[The Lovin' Spoonful]] fu una delle possibili influenze per la composizione della canzone]]
 
Nella sua biografia ''[[Wouldn't It Be Nice: My Own Story]]'' del 1991, Wilson affermò che la melodia di ''God Only Knows'' derivava da "una canzone di [[John Sebastian]] che aveva sentito".<ref>{{Cita|Wilson Gold, 1991| p. 138}}</ref> Quando venne riferita loro questa informazione, Asher e Sebastian dichiararono di non essere a conoscenza di tale collegamento. Il biografo Mark Dillon ha ipotizzato che l'ispirazione di Wilson sia stata probabilmente la stratificazione vocale di ''You Didn't Have to Be So Nice'', un recente successo della band di Sebastian, i Lovin' Spoonful.<ref>{{Cita|Dillon, 2012| p. 112}}</ref> In aggiunta, Wilson aveva visto il gruppo in concerto nel dicembre 1965 al locale notturno "The Trip" di [[Los Angeles]].<ref>{{Cita|Priore, 2007| pp. 45, 49}}</ref> In successive interviste, Wilson disse di avere scritto ''God Only Knows'' come tentativo di raggiungere il livello qualitativo dei pezzi inclusi nell'album ''[[Rubber Soul]]'' dei [[Beatles]] (pubblicato nel dicembre 1965).<ref name="DNV"/><ref>{{cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/news/brian-wilson-holds-out-hope-for-new-beach-boys-music-20120919|nome=Steve|cognome=Baltin|titolo=Brian Wilson Holds Out Hope for New Beach Boys Music|rivista=[[Rolling Stone]]|data=19 settembre 2012|accesso=5 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211026142002/https://www.rollingstone.com/music/music-news/brian-wilson-holds-out-hope-for-new-beach-boys-music-204442/|urlmorto=}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.popmatters.com/post/live-from-abbey-road-episode-12/|nome=Christel|cognome=Loar|titolo=Live From Abbey Road – Episode 12|rivista=[[PopMatters]]|data=4 settembre 2008|accesso=5 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170206022108/http://www.popmatters.com/post/live-from-abbey-road-episode-12/|urlmorto=}}</ref> Secondo il suo ricordo, era sotto l'effetto della marijuana e fu "così colpito" dall'album che si sedette al pianoforte e iniziò a scrivere la canzone.<ref name="DNV">{{cita news|url=http://www.denverpost.com/2015/07/02/how-brian-wilson-heard-rubber-soul-got-baked-and-wrote-god-only-knows/|titolo=How Brian Wilson heard 'Rubber Soul,' got baked and wrote 'God Only Knows'|pubblicazione=[[The Denver Post]]|data=2 luglio 2015|accesso=5 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211026142010/https://www.denverpost.com/2015/07/02/how-brian-wilson-heard-rubber-soul-got-baked-and-wrote-god-only-knows/|urlmorto=}}</ref>
 
Interrogato circa ''Pet Sounds'' in varie interviste, frequentemente Wilson enfatizzò le qualità spirituali dell'album, dicendo che aveva tenuto delle sessioni di preghiera con suo fratello [[Carl Wilson|Carl]] e "in un certo senso aveva reso [l'album] una cerimonia religiosa."<ref name="Lambert 2007 p. 244">Lambert, 2007, p. 244</ref> All'epoca della composizione del brano, egli era sposato con la cantante Marilyn Rovell. Scrivendo nel suo libro sull'album, Jim Fusilli ha notato una frase conclusiva che Wilson aveva scritto una volta a sua moglie nel 1964: «Yours 'til God wants us apart» ("Tuo finché Dio non ci vorrà separati").<ref>Fusilli, 2005, p. 101</ref> Nel corso di un'intervista radiofonica del 1976, Wilson disse che la canzone non era stata scritta per nessuno in particolare.<ref>{{cita web|data=3 novembre 1976|cognome1=Fornatale|nome1=Pete|titolo=Interview with Brian Wilson|url=http://www.nyradioarchive.com/audio/WNEWFM_19771103_FornWils_KT.mp3|sito=NY Radio Archive|editore=WNEW-FM 102.7|formato=MP3|accesso=19 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150206050439/http://www.nyradioarchive.com/audio/WNEWFM_19771103_FornWils_KT.mp3|urlmorto=}}</ref>
 
=== Testo ===
[[File:Brian Wilson Pet Sounds.jpg|miniatura|sinistra|Brian Wilson durante le sessioni di ''Pet Sounds'' (1966)]]
{| class="toccolours" style="float: right; margin-left: 1em; margin-right: 2em; font-size: 85%; background:#c6dbf7; color:black; width:30em; max-width: 40%;" cellspacing="5"
| style="text-align: left;" | «La prima volta che l'ho sentita, Brian me l'ha suonata al pianoforte. E ho pensato: "Oh mio dio, sta parlando di Dio in un disco". Per me è stata una vera sfida. E un'altra volta ho pensato: "Oh, cavolo, si sta davvero prendendo un rischio". L'ho trovata quasi troppo religiosa. Troppo banale.»
|-
| style="text-align: right;" | — Marilyn Wilson<ref name="Marilyn97">{{cita album |titolonote=The Observers: Marilyn Wilson |titolo=The Pet Sounds Sessions |artista=The Beach Boys |anno=1997 |etichetta=Capitol Records |formato=Booklet |url=http://albumlinernotes.com/Marilyn_Wilson_Comments.html |accesso=7 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210224183608/http://albumlinernotes.com/Marilyn_Wilson_Comments.html |urlmorto= }}</ref>
|}
All'epoca in cui la canzone fu scritta, fare riferimento a "[[Dio]]" in un titolo o in un testo era generalmente considerato un [[tabù]] per la musica pop, e c'era stato almeno un caso recente in cui un disco era stato bandito dalle radio perché conteneva parole come "inferno" o "dannato".<ref>Leaf, 1978, p. 82</ref> Asher disse che lui e Wilson ebbero "lunghe discussioni" circa il testo della canzone, "perché a meno che tu non fossi [[Kate Smith]] e non stessi cantando ''[[God Bless America]]'', nessuno pensava che potessi nominare Dio in una canzone". [...] Egli aggiunse: «Non ci avrebbero mai mandato in onda».<ref>Granata, 2003, pp. 100–101</ref> Credeva che Wilson avesse accettato il titolo dopo che altre persone gli avevano detto che si trattava di "un'opportunità per andare davvero oltre [perché] avrebbe causato qualche controversia, cosa che a lui non dispiaceva".
 
Nel testo, il narratore anticipa la dissoluzione della sua relazione romantica e afferma che la vita senza il proprio amore poteva essere compresa solo da Dio.<ref name="Lambert 2007 p. 244" /> L'ingannevole verso iniziale: ''«I may not always love you»'' ("potrei non amarti per sempre") fu oggetto di un'altra discussione tra i due cantautori. Secondo Asher: «Mi piaceva quel colpo di scena e lottai per iniziare la canzone in quel modo. Lavorando con Brian, non ho dovuto lottare molto, ma ero certamente disposto a lottare per la fine di quel brano».<ref name="Granata, 2003, p. 101">Granata, 2003, p. 101</ref> Nel verso successivo, il narratore rassicura l'amante che resteranno insieme "finché ci saranno stelle sopra di noi".<ref>Lambert, 2007, p. 245</ref> Marilyn, moglie di Brian all'epoca, interpretò le prime righe del testo come autobiografiche dal punto di vista di Wilson: «Sapeva che ero lì e che non lo avrei mai lasciato, quindi sapeva che avrebbe anche potuto abusare di me, anche se non ci provava. Non sono mai stata la numero uno, ero sempre al secondo o al terzo posto. Ma se me ne fossi andata in qualche modo, lui si sarebbe sconvolto completamente».<ref name="Marilyn97"/>
 
Tra tutte le canzoni di ''Pet Sounds'', ''God Only Knows'' è la più ambigua dal punto di vista lirico.<ref name="Granata, 2003, p. 101" /> Alcuni commentatori hanno talvolta attribuito tendenze suicide al protagonista della canzone.<ref name="Dillon, 2012, p. 114">Dillon, 2012, p. 114</ref> Nella seconda strofa, il narratore dichiara che "la vita andrebbe avanti comunque... se mai mi lasciassi", ma se questa eventualità dovesse verificarsi, allora "a cosa mi servirebbe vivere?". L'implicazione suggerita è che avrebbe concluso la sua vita senza la sua amante, un'interpretazione che però Asher respinse dicendo che non era stata intesa così né da lui né da Wilson.<ref name="Dillon, 2012, p. 114"/> Tra le altre interpretazioni, lo scrittore James Perone, che definì la canzone "una delle espressioni d'amore più insolite in una canzone pop degli anni '60", ritiene che ci sia "un indizio che parte dell'"amore" [del personaggio] possa essere egoistico e parte di un ciclo di dipendenza tossica."<ref>Perone, 2012, p. 79</ref> Più semplicemente, ''[[Cashbox|Cash Box]]'' descrisse il brano come "un'ode tenera e romantica, che si muove lentamente, su un ragazzo così innamorato che non pensa di poter andare avanti senza la sua ragazza."<ref name=cb>{{cita web|titolo=CashBox Record Reviews |data=16 luglio 1966 |p=36 |accesso=12 gennaio 2022 |url=https://worldradiohistory.com/Archive-All-Music/Cash-Box/60s/1966/CB-1966-07-16.pdf |rivista=[[Cashbox (rivista)|Cash Box]]}}</ref>
 
Asher affermò che il significato voluto del testo della canzone era: "Ti amerò finché il sole non brucerà, poi me ne andrò", ergo "ti amerò per sempre". Wilson disse che la canzone si basava sull'"essere ciechi, ma essendo cieco puoi vedere di più. Chiudi gli occhi; sarai in grado di vedere un posto o qualcosa che sta accadendo".<ref name="Lambert 2007 p. 244" />
 
[[Paul McCartney]] ha espresso in diverse occasioni il suo apprezzamento verso la canzone.<ref>Note interne del booklet di ''Pet Sounds'' in versione CD</ref>
=== Registrazione ===
La sezione strumentale della canzone venne registrata il 10 marzo 1966, allo studio [[Western Recorders]], di [[Hollywood]], in [[California]]. Ci vollero 20 take prima di ottenere la versione master definitiva approvata da Brian. Secondo quanto riferito da Brian Wilson stesso, molti dei musicisti che presenziarono alla seduta di incisione di ''God Only Knows'' affermarono che quella sessione era stata "l'esperienza musicale più magica e stupenda a cui avessero mai partecipato". Sempre secondo Wilson, in studio erano presenti 23 musicisti durante la registrazione di ''God Only Knows'', anche se solo 16 sono quelli accreditati sul disco come partecipanti ufficiali. All'epoca, la presenza di 23 musicisti era un fatto eclatante per un disco di musica pop.
 
La traccia vocale fu registrata tra il marzo e l'aprile del '66 ai Columbia Studios. Il brano contiene tre voci. Carl Wilson è la voce solista principale, mentre [[Brian Wilson]] e [[Bruce Johnston]] cantano nei cori di sottofondo. Brian utilizzò la tecnica produttiva del double-tracking sulla voce di Carl, in modo da raddoppiare la traccia vocale e permettergli di dare l'impressione che stesse cantando contemporaneamente le stesse parti due volte, per donare alla registrazione un "sound" più ricco e saturo.
 
== Pubblicazione ==
''God Only Knows'' fu pubblicata il 14 maggio 1966, come prima traccia della seconda facciata dell'LP ''Pet Sounds''.<ref>Badman, 2004, p. 134</ref> Nel recensire l'album, ''[[Disc & Music Echo]]'' si riferì alla canzone definendola "una vera gemma con la sua atmosfera da inno."<ref name="Badman, 2004, p. 139">Badman, 2004, p. 139</ref> Norman Jopling di ''[[Record Mirror]]'' scrisse che il pezzo aveva un "sapore salvifico che però non convertirà nessuno."<ref name="Jopling">{{cita web|cognome1=Jopling |nome1=Norman |titolo=The Beach Boys: Pet Sounds (Capitol) |rivista=[[Record Mirror]] |data=2 luglio 1966 |url=http://www.rocksbackpages.com/Library/Article/the-beach-boys-pet-sounds-capitol |accesso=8 ottobre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210301080644/https://www.rocksbackpages.com/Library/Article/the-beach-boys-pet-sounds-capitol |urlmorto= }}</ref> [[Spencer Davis]], frontman dello [[Spencer Davis Group]], lodò la canzone definendola la "traccia migliore del disco" in un'indagine contemporanea condotta da ''[[Melody Maker]]''.<ref name="Badman, 2004, p. 139"/> Dietro suggerimento di Johnston, [[Tony Rivers and the Castaways]] registrarono una versione del brano, che fu pubblicata circa una settimana prima che i Beach Boys pubblicassero la loro versione come singolo.<ref>Badman, 2004, p. 135</ref>
 
Brian avrebbe voluto pubblicare ''God Only Knows'' come disco solista di Carl, ma secondo lo stesso Carl, la lavorazione di ''[[Good Vibrations]]'', che avrebbe dovuto essere il loro singolo successivo, non stava andando come Brian voleva. Dovevano quindi pubblicare un'altra canzone come band e così ''God Only Knows'' uscì come singolo dei Beach Boys. Il 18 luglio la canzone fu pubblicata come lato B del singolo ''Wouldn't It Be Nice'' negli Stati Uniti.<ref name="Badman, 2004, p. 142">Badman, 2004, p. 142</ref> I conduttori radiofonici alla fine esitarono ad aggiungere la canzone alle loro programmazioni a causa della parola "Dio" nel testo e nel titolo, per non creare polemiche.<ref>Granata, 2003, p. 188</ref> ''[[Record World]]'' recensì la canzone come singolo e la definì una "bella ballata rock con canti a bassa voce dei Beach Boys" e "un testo d'amore significativo che gli adolescenti troveranno irresistibile."<ref>{{cita web|titolo=Single Picks of the Week|rivista=Record World|data=23 luglio 1966|p=1|accesso=15 luglio 2023|url=https://worldradiohistory.com/Archive-All-Music/Record-World/60s/66/RW-1966-07-23.pdf}}</ref> Il 24 settembre ''God Only Knows'' entrò nella classifica di ''Billboard'' separatamente dal lato A del 45 giri, alla posizione numero 39.<ref name="Badman, 2004, p. 142"/> Racconti successivi suggeriscono che la canzone sia stata bandita dalle radio in alcune parti del sud degli Stati Uniti, un'affermazione che è probabilmente falsa.<ref name="Turner2018">{{Cita libro|cognome=Turner|nome=Steve|titolo=Turn, Turn, Turn: Popular Songs Inspired by the Bible|url=https://books.google.com/books?id=8aqIDwAAQBAJ&pg=PT66|anno=2018|editore=Worthy|isbn=978-1-945470-86-8|p=66|accesso=7 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210930143646/https://books.google.com/books?id=8aqIDwAAQBAJ&pg=PT66|urlmorto=}}</ref>
 
== Accoglienza ==
''God Only Knows'' viene spesso elogiata come una delle più grandi canzoni mai scritte,<ref>Garratt, 2014, pp. 36–38</ref> la migliore canzone dei Beach Boys,<ref name="Granata, 2003, p. 99">Granata, 2003, p. 99</ref> la migliore performance vocale di Carl Wilson,<ref>{{Cita libro|cognome1=Black |nome1=Johnny |titolo=Classic Tracks Back to Back: Singles and Albums |data=2008 |editore=Thunder Bay Press |isbn=978-1592238729 |p=80 |url=https://archive.org/details/classictracksbac0000unse/page/80/}}</ref> e il capolavoro compositivo e produttivo di Brian Wilson.<ref name="Lambert 2007 p. 244"/> Scrivendo nel suo libro ''America in the Sixties'' (2010), lo storico [[John Robert Greene]] identificò la canzone come "una delle canzoni più complesse e belle negli annali della musica popolare americana" e le ha attribuito il merito di avere ridefinito gli standard della canzone d'amore popolare.<ref>Greene, 2010, p. 155</ref> Nel 2012 il giornalista musicale Dan Caffrey discusse che il termine "sinfonia adolescenziale dedicata a Dio", originariamente riservato all'album ''Smile'', fosse più appropriato per ''God Only Knows''. Egli scrisse che la canzone "ha trovato eco in generazioni di appassionati di musica semplicemente per il suo ''concept''"; prima di concludere: "Il mondo intero l'ascolterà negli anni a venire". Nel 2021 la canzone è stata inserita in undicesima posizione nella lista "[[I 500 migliori brani musicali secondo Rolling Stone|500 Greatest Songs of All Time]]" redatta dalla rivista ''[[Rolling Stone]]''.<ref name="500 Best Songs"/>
 
Molti cantautori, inclusi [[Paul McCartney]] e [[Jimmy Webb]], hanno citato ''God Only Knows'' quale loro canzone preferita in assoluto.<ref name="Granata, 2003, p. 99"/>
La traccia vocale fu registrata tra il marzo e l'aprile del '66 ai [[Columbia Studios]]. Il brano contiene tre voci. Carl Wilson è la voce solista principale, mentre [[Brian Wilson]] e [[Bruce Johnston]] cantano nei cori di sottofondo. Brian utilizzò la tecnica produttiva del double-tracking sulla voce di Carl, in modo da raddoppiare la traccia vocale e permettergli di dare l'impressione che stesse cantando contemporaneamente le stesse parti due volte, per donare alla registrazione un "sound" più ricco e saturo.
* Paul McCartney la definì "la migliore canzone mai scritta".<ref>Granata, 2003, p. 227</ref> In aggiunta, è noto che ''God Only Knows'' ispirò, in parte, ''[[Here, There and Everywhere]]'' dei Beatles.<ref>Rodriguez, 2012, p. 78</ref><ref>Everett, 1999, p. 60</ref> Wilson si sentì a disagio per queste lodi e nel 1976 affermò che se l'affermazione di McCartney sulla "canzone più bella di sempre" era vera, "[allora] cosa gli restava da fare?"<ref>Leaf, 1978, p. 89</ref>
* [[Bono Vox|Bono]] degli [[U2]] osservò che la disposizione degli archi nel brano era "una dimostrazione concreta dell'esistenza degli angeli".<ref name="BWcom" />
* [[Barry Gibb]] disse che ''God Only Knows'' "gli aveva fatto scoppiare la testa": «Il mio primo pensiero è stato: oh cielo, sto sprecando il mio tempo, come posso competere con quello? Noi [i [[Bee Gees]]] ci siamo sempre confrontati con quel pezzo da allora».<ref name="BWcom"/>
* [[Margo Guryan]] ha detto che la canzone l'ha ispirata a intraprendere una carriera nella musica pop invece che come pianista jazz: «Sono impazzita [quando un amico mi ha fatto sentire la canzone]. L'ho trovata semplicemente meravigliosa. Ho comprato il disco e l'ho ascoltato un milione di volte, poi mi sono seduta e ho scritto ''Think of Rain''».<ref>{{cita web|cognome=Broome|nome=Eric|titolo=Margo Guryan|url=http://home.earthlink.net/~elbroome/articles/guryan.html|opera=Mean Street magazine|accesso=26 luglio 2013|data=settembre 2001|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111101090603/http://home.earthlink.net/~elbroome/articles/guryan.html|urlmorto=si}}</ref>
* [[John Lennon]], secondo il co-fondatore della rivista ''Rolling Stone'' [[Jann Wenner]], diceva che la canzone gli "piaceva molto".<ref>Badman, 2004, p. 207</ref>
* [[Pete Townshend]] dichiarò: «''God Only Knows'' è semplice ed elegante ed era sorprendente quando apparve per la prima volta; ma suona perfetta ancora oggi».<ref name="BWcom">{{cita web|titolo=Musicians On Brian Wilson |url=https://www.brianwilson.com/quotes |accesso=6 ottobre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201111215604/https://www.brianwilson.com/quotes |urlmorto= }}</ref>
* A [[Jimmy Webb]] piacque l'influenza barocca insita nel pezzo e dichiarò: «Rappresenta l'intera tradizione della [[musica liturgica]] che ritengo sia una parte spirituale della musica di Brian. E il canto di Carl è praticamente al suo apice, il migliore che abbia mai ottenuto».<ref name="Granata, 2003, p. 99"/>
 
== Cover ==
''God Only Knows'' è stata reinterpretata da una grande varietà di artisti, tra i quali [[Andy Williams]], [[Neil Diamond]], [[Olivia Newton-John]], [[Glen Campbell]], [[David Bowie]], [[Toni Tennille]], [[Joss Stone]], [[Mandy Moore]], [[Michael Stipe]], [[Rivers Cuomo]], [[Michael Bublé]], [[Avenged Sevenfold]], [[Sting]], [[Taylor Swift]] e [[Wilson Phillips]].<ref>Dillon, 2012, p. 117</ref> Nel 2007 [[Lyle Lovett]] eseguì una versione della canzone durante la cerimonia di premiazione di Wilson ai [[Kennedy Center Honor]]. Lo stesso Brian Wilson riferì in seguito che questa era stata "la migliore versione che avesse mai sentito, anche meglio di quella dei Beach Boys."<ref>Dillon, 2012, pp. 117-118</ref> Questa una lista parziale degli artisti che hanno reinterpretato la canzone negli anni:
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* [[Brenda & the Tabulations]]
* [[P. P. Arnold]]
* [[Claudine Longet]]
Riga 50 ⟶ 108:
* [[The Manhattan Transfer]]
* [[Olivia Newton-John]]
* [[The Nylons]]
* [[Jars of Clay]]
* [[Brian Wilson]]
* [[Elton John]]
* [[The Vogues]]
* [[Brian Wilson]]
* [[John Wetton]]
* [[Avenged Sevenfold]]
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* [[Holly Cole]]
* [[Mandy Moore]] e [[Michael Stipe]]
* [[Jonatha Brooke]]
* [[Kim Kuzma]]
* [[Giant Drag]]
* [[Petra Haden]]
* [[John Pizzarelli]]
* [[Switchfoot]]
* [[Ben Kweller]]
* [[Nicholas Hoult]] e Georgina Moffat
* Brianna Carpenter
* [[Athlete]]
* [[Luciana Souza]]
Riga 75 ⟶ 127:
* [[Joss Stone]]
* [[Wayne Hussey]]
* [[The Mockers]]
* [[Julia Nunes]]
* [[London Symphony Orchestra]]
* [[She & Him]]
* [[Michael Bublé]]
* [[Martin Urrutia]] e [[Juanjo Bona]]
|}
 
== Riferimenti culturali ==
La versione del brano dei Beach Boys è apparsa, nel corso degli anni, in numerose produzioni televisive e cinematografiche. ''God Only Knows'' è apparsa nel finale del film del [[1997]] ''[[Boogie Nights]]'', nel film del [[2002]] ''[[Scooby Doo (film)|Scooby Doo]]'', in ''[[La mia vita senza me]]'' e nel [[Film thriller|thriller]] ''[[L'amore fatale (film)|L'amore fatale]]''. La canzone inoltre è il tema di chiusura di ''[[Love Actually]]'', pellicola del [[2003]] di [[Richard Curtis]]. Nel film del [[2004]] ''[[Saved!]]'' compare una [[cover]] del brano. Il brano è anche la sigla di apertura della serie televisiva ''[[Big Love]]'', ed è stata utilizzata anche nella [[colonna sonora]] del telefilm ''[[Skins (serie televisiva 2007)|Skins]]'' e della serie televisiva ''[[The Boys (serie televisiva 2019)|The Boys]]''.
 
Un film in [[lingua hindi]], con protagonista [[Johnny Lever]], utilizza il nome del brano come titolo.
 
== Musicisti ==
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* [[Jim Horn]] — flauto
* [[Carol Kaye]] — basso
* [[Larry Knechtel]] — [[organo Hammond]]<ref>{{Cita web| url =http://www.larryknechtel.com/LarryKnechtel/biography.htm| titolo =Larry Knechtel biography| accesso =17 marzo 2011| urlmorto =sì| urlarchivio =https://web.archive.org/web/20110713184338/http://www.larryknechtel.com/LarryKnechtel/biography.htm| dataarchivio =13 luglio 2011}}</ref>
* Leonard Malarsky — [[violino]]
* [[Jay Migliori]] — [[sax baritono]]
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== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|cognome=Badman |nome=Keith |titolo=The Beach Boys: The Definitive Diary of America's Greatest Band, on Stage and in the Studio |url=https://archive.org/details/beachboysdefinit0000badm |anno=2004 |editore=Backbeat Books |isbn=978-0-87930-818-6 }}
* {{Cita libro|cognome1=Boone |nome1=Steve |cognome2=Moss |nome2=Tony |wkautore1=Steve Boone |titolo=Hotter Than a Match Head: My Life on the Run with The Lovin' Spoonful |data=2014 |editore=[[ECW Press]] |città=Toronto |isbn=978-1-77041-193-7 |url=https://archive.org/details/hotterthanmatchh0000boon/ |via=the [[Internet Archive]]}}
* {{Cita libro|cognome=Dillon|nome=Mark|titolo=Fifty Sides of the Beach Boys: The Songs That Tell Their Story|anno=2012|editore=ECW Press|isbn=978-1-77041-071-8|cid=Dillon, 2012}}
* {{Cita libro|cognome1=Everett |nome1=Walter |wkautore1=Walter Everett (musicologist) |titolo=The Beatles as Musicians: ''Revolver'' through the ''Anthology'' |data=1999 |editore=Oxford University Press |città=New York City |isbn=978-0-19-512941-0 |url=https://books.google.com/books?id=K-8OhZhmoyQC}}
* {{Cita libro|cognome=Fusilli |nome=Jim |titolo=Beach Boys' Pet Sounds |url=https://books.google.com/books?id=xVIx8qes4V8C |data=2005 |editore=Bloomsbury Publishing |isbn=978-1-4411-1266-8 |accesso=12 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160107220630/https://books.google.com/books?id=xVIx8qes4V8C |urlmorto= }}
* {{Cita libro|cognome=Garratt|nome=James|capitolo=Values and Judgments|curatore=Stephen Downes|titolo=Aesthetics of Music: Musicological Perspectives|url=https://books.google.com/books?id=2tbpAwAAQBAJ&pg=PA37|anno=2014|editore=Routledge|isbn=978-1-136-48691-3|accesso=12 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160501062035/https://books.google.com/books?id=2tbpAwAAQBAJ&pg=PA37|urlmorto=}}
* {{Cita libro|cognome=Granata |nome=Charles L. |titolo=Wouldn't it Be Nice: Brian Wilson and the Making of the Beach Boys' Pet Sounds |data=2003 |editore=Chicago Review Press|isbn=978-1-55652-507-0|cid=Granata, 2003}}
* {{Cita libro|cognome=Greene |nome=John Robert |wkautore=John Robert Greene |titolo=America in the Sixties |url=https://books.google.com/books?id=RY5JKjL7VBEC |anno=2010 |editore=Syracuse University Press |isbn=978-0-8156-5133-8 |accesso=12 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160513022808/https://books.google.com/books?id=RY5JKjL7VBEC |urlmorto= }}
* {{Cita libro|cognome=Harrison |nome=Daniel |wkautore=Daniel Harrison (music theorist) |curatore1=John Covach |curatore2=Graeme M. Boone |titolo=Understanding Rock: Essays in Musical Analysis |data=1997 |editore=Oxford University Press |isbn=978-0-19-988012-6 |url=http://www.lipscomb.umn.edu/rock/docs/Harrison1997_BeachBoys.pdf |capitolo=After Sundown: The Beach Boys' Experimental Music |pp=33–57 |accesso=8 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150524174826/http://www.lipscomb.umn.edu/rock/docs/Harrison1997_BeachBoys.pdf |urlmorto= }}
* {{Cita libro|cognome=Howland|nome=John|titolo=Hearing Luxe Pop: Glorification, Glamour, and the Middlebrow in American Popular Music|url=https://books.google.com/books?id=Yu0lEAAAQBAJ&pg=PA217|anno=2021|editore=University of California Press|isbn=978-0-520-30010-1|accesso=30 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210628055232/https://books.google.com/books?id=Yu0lEAAAQBAJ&pg=PA217|urlmorto=}}
*{{Cita libro|cognome=Kent|nome=Nick|wkautore=Nick Kent|capitolo=The Last Beach Movie Revisited: The Life of Brian Wilson|titolo=The Dark Stuff: Selected Writings on Rock Music|anno=2009|editore=Da Capo Press|isbn=9780786730742|url=https://books.google.com/books?id=bPMO0CtuBAsC&pg=PA39|accesso=7 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210518013331/https://books.google.com/books?id=bPMO0CtuBAsC&pg=PA39|urlmorto=|cid=Kent, 2009}}
* {{Cita libro|cognome=Lambert |nome=Philip |titolo=Inside the Music of Brian Wilson: The Songs, Sounds, and Influences of the Beach Boys' Founding Genius |url=https://books.google.com/books?id=3sGoAwAAQBAJ |data=2007 |editore=Bloomsbury Publishing |isbn=978-1-4411-0748-0 |accesso=7 ottobre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201109002553/https://books.google.com/books?id=3sGoAwAAQBAJ |urlmorto= }}
* {{Cita libro|cognome=Leaf|nome=David|wkautore=David Leaf|titolo=The Beach Boys and the California Myth|url=https://archive.org/details/beachboyscalifor00leaf|anno=1978|editore=Grosset & Dunlap|città=New York|isbn=978-0-448-14626-3}}
* {{Cita pubblicazione|cognome1=Lambert |nome1=Philip |titolo=Brian Wilson's Pet Sounds |rivista=Twentieth-Century Music |data=marzo 2008 |volume=5 |numero=1 |pp=109–133 |doi=10.1017/S1478572208000625 |url=https://www.academia.edu/17300178 |editore=Cambridge University Press |accesso=7 ottobre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211002002547/https://www.academia.edu/17300178 |urlmorto= }}
* {{Cita libro|nome=James E. |cognome=Perone |titolo=The Album: A Guide to Pop Music's Most Provocative, Influential, and Important Creations &#91;4 volumes&#93;: A Guide to Pop Music's Most Provocative, Influential, and Important Creations |url=https://books.google.com/books?id=gzl1lBFXKhQC&pg=RA2-PT28 |data=2012 |editore=ABC-CLIO |isbn=978-0-313-37907-9 |accesso=12 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160513112756/https://books.google.com/books?id=gzl1lBFXKhQC&pg=RA2-PT28 |urlmorto= }}
* {{Cita libro|cognome1=Priore |nome1=Domenic |wkautore1=Domenic Priore |titolo=Smile: The Story of Brian Wilson's Lost Masterpiece |data=2007 |editore=[[Bobcat Books]] |città=London |isbn=978-0-8256-7350-4 |url=https://archive.org/details/smilestoryofbria0000prio/ |cid=Priore, 2007}}
* {{Cita libro|cognome1=Rodriguez |nome1=Robert |titolo=Revolver: How the Beatles Re-Imagined Rock 'n' Roll |data=2012 |editore=Backbeat Books |città=Montclair |isbn=978-1-61713-009-0 |url=https://archive.org/details/revolverhowbeatl0000rodr }}
* {{Cita libro|cognome1=Wilson|nome1=Brian|cognome2=Gold|nome2=Todd|wkautore1=Brian Wilson|titolo=Wouldn't It Be Nice: My Own Story|url=https://archive.org/details/wouldntitbenicem00wils|anno=1991|editore=HarperCollins|città=New York|isbn=978-0-06018-313-4|cid=Wilson Gold, 1991}}
* {{Cita libro|cognome1=Wilson|nome1=Brian|wkautore1=Brian Wilson|cognome2=Greenman|nome2=Ben|wkautore2=Ben Greenman|titolo=I Am Brian Wilson: A Memoir|url=https://books.google.com/books?id=9CmiBQAAQBAJ|anno=2016|editore=Coronet|isbn=978-1-444-78133-5|accesso=14 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200726035714/https://books.google.com/books?id=9CmiBQAAQBAJ|urlmorto=}}
* {{Cita libro|cognome=Kirkey|nome=Christopher|curatore1=Jane Lovell|curatore2=Sam Hitchmough|titolo=Authenticity in North America: Place, Tourism, Heritage, Culture and the Popular Imagination|url=https://books.google.com/books?id=rhTADwAAQBAJ&pg=PT94|anno=2019|editore=Taylor & Francis|isbn=978-0-429-80234-8|capitolo=Good Authentic Vibrations: The Beach Boys, California, and Pet Sounds|pp=41–60|accesso=20 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201202154550/https://books.google.com/books?id=rhTADwAAQBAJ&pg=PT94|urlmorto=}}
* {{Cita libro|cognome=Zollo|nome=Paul|wkautore=Paul Zollo|titolo=More Songwriters on Songwriting|url=https://books.google.com/books?id=NQPTDQAAQBAJ&pg=PA274|anno=2016|editore=Hachette Books|isbn=978-0-306-81799-1|accesso=26 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210426160132/https://books.google.com/books?id=NQPTDQAAQBAJ&pg=PA274|urlmorto=}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamentiCollegamenti musicaesterni}}
 
{{Pet Sounds}}
{{Beach Boys}}
{{Sam Smith}}
{{Portale|musica}}
 
[[Categoria:The Beach Boys]]