Letteratura: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'omonima rivista|Letteratura (rivista)}}
[[File:Printing3 Walk of Ideas Berlin.JPG|thumb|Scultura commemorante Johannes Gutenberg, [[Berlino]]]]
[[File:Iliad VIII 245-253 in cod F205, Milan, Biblioteca Ambrosiana, late 5c or early 6c.jpg|thumb|[[Omero]], ''[[Iliade]]'', Libro VIII, versi 245-253 - da un manoscritto greco di fine [[V secolo]] o inizio [[VI secolo]].]]
Una '''letteratura''' è una qualsiasi collezione di opere [[scrittura|scritte]]; il termine, tuttavia, è normalmente utilizzato in modo più ristretto per riferirsi a opere scritte (o anche trasmesse oralmente) che siano state composte con una intenzionalità precisa e con una logica interna, e che possano essere ricondotte a una qualsiasi forma di [[arte]], in particolare alle opere di [[prosa]], [[poesia]] e [[teatro]].
Le definizioni che del termine "letteratura" sono state date nel tempo, sensibili a diverse [[ideologia|ideologie]], visioni del mondo, sensibilità [[politica|politiche]] o [[filosofia|filosofiche]], sono diverse tra loro e spesso assolutamente inconciliabili<ref>{{cita|Ferroni|p. VII|Ferroni I}}.</ref>. Assai varia è anche la misura del "campo" della letteratura e incerta la definizione di ciò che letteratura non è, tanto che vi è stato chi ha affermato che letteratura è ciò che viene chiamato letteratura<ref name=
==Origini
Il termine [[Lingua latina|latino]] ''litteratura'' (da ''littera'', "lettera") indicava lo stesso tracciare lettere, lo scrivere. Nel [[I secolo d.C.]] prese ad indicare l'insegnamento della lingua (corrispondendo così alla parola ''grammatica'', ossia la [[Lingua greca|greca]] ''grammatiké téchne'', da ''gramma'', "lettera"). Un passaggio importante sul tema è la riflessione del retore latino [[Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano]], che estese il termine ''litteratura'' fino a comprendere tutte le tecniche dello scrivere e del sapere, affermando il valore disinteressato degli studi sulla lingua. Un altro termine latino, l'aggettivo ''litteratus'', indicava inizialmente ciò che era "scritto con lettere", ma poi il suo uso si spostò sullo scrivente, per indicarne la capacità, la cultura, l'istruzione<ref name=
Appare comunque evidente, da questi usi antichi del termine, il profondo legame tra letteratura e [[scrittura]]: se inizialmente "letteratura" è lo studio e la conoscenza della lingua scritta, attraverso un iter piuttosto obliquo il termine finì per indicare l'insieme della lingua scritta. La cultura scritta era comunque appannaggio di pochissimi e la conoscenza delle lettere segno di un'esperienza fuori del comune, del tutto distinta da quella comune, legata com'era quest'ultima alle esigenze più immediate e basilari della vita<ref name=
L'atto di una nuova scrittura si collegava immancabilmente con la letteratura precedente (in sostanza, i documenti che erano sopravvissuti al tempo), ma fu l'invenzione della [[stampa a caratteri mobili]] a fondare il concetto moderno di letteratura: ne risultò infatti l'elaborazione di codici e forme specificatamente letterari e, soprattutto, una gerarchia che distingueva forme propriamente letterarie "dall'universo vario e caotico delle altre scritture"<ref name=
==Letteratura come arte==
In ambito [[Civiltà occidentale|occidentale]], si è via via affermato un significato di letteratura distinto dagli scopi pratici della scrittura in specifiche discipline (testi scientifici, filosofici ecc.): il termine "letteratura" venne associato alle scritture di tipo "artistico" e "creativo", che sono oggetto di studio dell'[[estetica]]. Si determinò così un intreccio semantico con la più antica parola "[[poesia]]", un termine del latino medievale che deriva da ''poësis'' (a sua volta dal greco ''poíēsis'', da ''poiêin'', "fare") e che indicava eventi e oggetti "fatti" con le parole. La ''poesia'' era dunque l'arte di creare realtà fittizie, mondi immaginari a imitazione dell'unico reale, in analogia con la pittura ([[Quinto Orazio Flacco|Orazio]] usò la formula ''[[ut pictura poësis]]'', "la poesia come la pittura")<ref name=
Il termine "poesia" tese a identificarsi con la produzione in [[Verso|versi]], ma le forme originarie del verso (come testimoniano diverse tradizioni popolari sopravvissute fino ai tempi moderni) prescindevano del tutto dalla scrittura, facendosi piuttosto accompagnare dal canto, nel contesto di una tradizione letteraria [[Oralità|orale]]<ref name=
Indipendentemente dalla forma, in versi o in prosa, tuttavia un testo viene generalmente considerato letterario, quando nel costruirlo e nel leggerlo si usa una lingua che orienta verso la "funzione poetica", cioè per quella [[funzioni del linguaggio|funzione]] che, come ha insegnato [[Roman Jakobson]], pone al centro del sistema di comunicazione il messaggio in quanto tale<ref>cfr. per esempio [[Mario Lavagetto]] (a cura di), ''Il testo letterario. Istruzioni per l'uso'', Laterza, Roma-Bari 1996.</ref>, quindi la sua [[intertestualità]] rispetto ad altri testi e la capacità in termini di costruzione linguistica e comprensione estetica di riferirsi a un sistema di forme canoniche che in qualche modo lo precede e produce (anche in caso di rottura verso questo canone). In questo senso si parla di "uso letterario del linguaggio".
== Letteratura orale e
Il componimento verbale può essere sia orale sia scritto. Mentre la poesia, spesso considerata la forma più elevata di letteratura, si manifesta inizialmente, come detto, solo in forma orale, l'elaborazione artistica della forma in prosa può avvenire solo con l'avvento e lo sviluppo della cultura scritta<ref name=
La modernità tende a considerare "letteratura" solo l'insieme dei componimenti verbali scritti, ma sono numerose le culture che hanno avuto e hanno tuttora una ricca [[letteratura orale]], la cui conservazione e trasmissione è stata affidata a figure istituzionali. Ad esempio, gli ''[[amusnaw]]'' della letteratura [[berberi|berbera]] della [[Cabilia]], gli [[aedo|aedi]] e i [[rapsodo|rapsodi]] dell'[[antica Grecia]] o i [[druido|druidi]] della letteratura [[celti]]ca.
Come si vede, le opposizioni "oralità"/"scrittura" e "poesia"/"prosa" sono profondamente interlacciate. Piuttosto distante dalla prospettiva crociana è quella del [[Formalismo russo|formalista]] russo [[Roman Jakobson]], che ha caratterizzato la funzione poetica a partire da una considerazione tecnico-formale dei componimenti: la "letterarietà" di un testo è individuabile a partire dalla sua struttura e la poesia è quel componimento che utilizza un linguaggio orientato al messaggio stesso, cioè in qualche modo bastante a se stesso<ref name=
== Letteratura d'autore e pubblico letterario ==
Con lo sviluppo della borghesia, a partire dagli ultimi decenni del [[XVIII secolo]], quando si comincia ad abbandonare l'uso del termine "eloquenza", l'accezione più comune del termine letteratura è quella che riguarda la produzione di testi scritti da parte di un autore per essere letti da un pubblico. Tale fruizione si amplia di molteplici motivi: godimento estetico, immedesimazione psicologica, spirito critico e conoscitivo. Vengono, al contempo, promossi a rango di letteratura anche le opere nate per il giornalismo o per il teatro. La parola "poesia" va specializzandosi e l'accezione del termine "letteratura" si centra nel suo essere in rapporto con un pubblico e con la sua immaginazione. [[Jean-Paul Sartre]] diceva che la letteratura "si fa nel linguaggio ma non è mai data nel linguaggio; essa è un rapporto fra gli uomini ed un appello alla loro libertà"<ref>cit. in Fortini, p. 157.</ref>. Oltre e più che essere "oggetto", la letteratura è "relazione". Il testo letterario, come dice [[Cesare Segre]], compie
== Mercato e spettacolo della letteratura ==
Con la
== Le forme dei componimenti letterari ==
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== Letterature specifiche ==
{{Vedi anche|
Molto spesso con la parola letteratura si definisce un complesso di opere che trattano una materia o un argomento particolare. Si può pertanto parlare di [[letteratura scientifica]], [[letteratura economica]], [[letteratura religiosa]], [[letteratura militante]], [[letteratura artistica]] ([[letteratura musicale]], [[letteratura cinematografica]], [[letteratura teatrale]], [[letteratura erotica]], [[letteratura industriale]], ovvero [[industria e letteratura]], [[letteratura dell'orrore]], [[letteratura di spionaggio]] ecc..).
Si avrà così - all'interno di una letteratura antica oppure moderna o contemporanea, una [[letteratura latina]], una [[letteratura italiana]], una [[letteratura inglese]], una [[letteratura tedesca]], una [[letteratura francese]], una [[letteratura spagnola]], una [[letteratura russa]] e così via.
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Le varie [[nazione|nazioni]] possono avere diverse letterature, come corporazioni letterarie, scuole filosofiche o periodi storici. Viene generalmente considerata come letteratura di una nazione, per esempio, la collezione di testi che sono stati creati in quella nazione, vi si riferiscono e offrono un territorio comune, e in cui spesso la nazione stessa si identifica.
{{da chiarire|La ''[[Bibbia]]'', l
Più in generale, una letteratura è equiparata a una collezione di storie, poemi e racconti che parlano di particolari argomenti. In questo caso, le storie, poemi o racconti possono avere o non avere dei riscontri nazionalistici.
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== Generi letterari ==
{{Vedi anche|Generi letterari}}
La letteratura si differenzia in vari generi, sorta di "quadri precostituiti", che opere specifiche sono riuscite a condensare a partire da una varietà di codici, di possibilità tematiche e formali, e a offrire come modelli. Alcuni hanno preso forma come tali nell'[[evo antico]]: essendo quelli di più lunga durata, sono intesi come "macrogeneri", anche perché si cercò con essi di trovare una corrispondenza categoriale con le forme basiche della concreta esperienza umana. A partire dalle prime iniziative di netta codificazione, tra l'uno e l'altro sono stati registrati momenti di confronto, di sperimentazione, di miscela e anche di completa chiusura.<ref name=
Popolarmente, i più antichi vengono percepiti come generi classici (anche nel senso di "nobili"), mentre alcuni generi moderni parrebbero avere una connotazione e un uso più commerciale (a questi ci si riferisce con il termine "[[letteratura di genere]]").
I generi classici sono<ref name=
* l'[[epica]]
* la [[poesia lirica|lirica]]
* il [[dramma]]
Il dramma, a sua volta, viene fin dall'inizio distinto in [[tragedia]] e [[commedia]]<ref name=
Generi di ambito più circostanziato sono, ad esempio<ref name=
* l'[[elegia]]
* l'[[epigramma]]
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* [[Film d'azione|azione]]/[[avventura]]
* [[Letteratura erotica|erotico]]
* [[
* [[Giallo (genere)|giallo]]
* [[Romanzo rosa|romantico]] o rosa
* [[western]]
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* [[Utopia|utopico]]
* [[Diario|diaristico]]
* biografico
*[[Letteratura postmoderna|postmoderno]]
* [[metaromanzo]]
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*[[Franco Fortini]], ''Letteratura'', in ''[[Enciclopedia Einaudi]]'', vol. VIII, Torino, Einaudi, 1979, pp. 152–175
*[[Alberto Asor Rosa]], ''Letteratura, testo, società'', in ''[[Letteratura Italiana Einaudi]]'', I, ''Il letterato e le istituzioni'', Torino, Einaudi, 1982
* {{cita libro|autore=[[Cesare Segre]]
* {{cita libro|autore=[[Giulio Ferroni]]
*[[Alberto Asor Rosa]], ''Le opere al centro del sistema'', in ''Letteratura italiana. Dizionario delle opere'', Torino, Einaudi, 1999
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla|wikt}}
== Collegamenti esterni ==
* {{
* {{cita web|http://www.storiadellaletteratura.it/|www.StoriaDellaLetteratura.it - il testo completo della ''Storia della letteratura italiana'' scritta da Antonio Piromalli}}
* {{cita web|http://www.centrostudilaruna.it/sezioni/temi/letteratura|Centro Studi La Runa / Letteratura: raccolta di articoli su opere, autori e temi letterari}}
* {{cita web|http://www.liberliber.it|Il sito del Progetto Manuzio, i libri non più coperti da copyright liberamente scaricabili e consultabili}}
* {{cita web | 1 = http://www.convegniconferenzecongressi.it/index.php/convegni-letteratura/ | 2 = I convegni di letteratura in Italia | accesso = 13 luglio 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120715234702/http://www.convegniconferenzecongressi.it/index.php/convegni-letteratura | dataarchivio = 15 luglio 2012 | urlmorto = sì }}
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