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{{Divisione amministrativa
|Nome = Licusati ( Già Comune italiano )
|DidascaliaPanorama = Panorama di Licusati .jpg
|Nome ufficiale=
|Didascalia = Scorcio panoramico di Licusati
|Panorama=Panorama di Licusati ridimensionato per Wikipedia.jpg
|Stemma = Camerota-Stemma.png
|Didascalia= Panorama di Licusati
|Stato = ITA
|Stemma=Camerota-Stemma.png
|Grado amministrativo = 4
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 31 =Camerota Campania
|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado 12 =Campania Salerno
|Divisione amm grado 23 =Salerno Camerota
|Superficie =
|Divisione amm grado 3=Camerota
|Note superficie =
|Superficie=
|Abitanti =1815 1600
|Note superficie=
|Note abitanti = {{cita web|url=https://www.istat.it/storage/cartografia/variabili-censuarie/dati-cpa_2011.zip|titolo=Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011}} Nota Bene: il dato si riferisce al centro abitato di Licusati, così come definito dall'Istat.
|Abitanti=1815
|NoteAggiornamento abitanti = 2011
|Codice postale = 84059
|Aggiornamento abitanti=
|Nome abitanti = Cusitanicusitani
|Codice catastale=E580
|Patrono = [[San Marco Evangelista|Sansan Marco Evangelista]]
|Nome abitanti= Cusitani
|Protettrice=[[Madonna della SS. dell'Annunziata]]
|Patrono=[[San Marco Evangelista|San Marco Evangelista]]
|Festivo = 25 aprile, 18 maggio, 8 settembre
|Protettrice=[[Madonna della SS. Annunziata]]
}}
'''Licusati''' è una [[Frazione geografica(geografia)|frazione]]<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.camerota.sa.it/wp-content/uploads/2018/04/statuto_comune_camerota.pdf|titolo=Statuto comunale di Camerota}}</ref> di [[Camerota]], in [[provincia di Salerno]], situata nel [[Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano]]. È stato un [[Comuni d'Italia|comune]] italiano.
 
== Geografia fisica ==
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== Storia ==
{{NN|storia|settembre 2018}}
Le sue origini storiche risalgono al decimo secolo nel medioevo quando il Cilento era un territorio di confine fra la provincia (tema) greco-bizantino della Calabria dell'impero romano di Costantinopoli al sud e il Principato longobardo di Salerno al nord. Il territorio era di importanza strategica e rimaneva così per secoli, come si vede al tempo della Guerra dei Vespri Siciliani (1282-1302) quando il Cilento era la fronte di battaglia per l'esercito di cavalieri e fanteria fra la Calabria e il Salernitano.
* Era una baronia del monastero italo-greco di San Pietro, simile ad altri monasteri italo-greci vicini nel Cilento che funzionavano come signorie territoriali. Nell'epoca longobarda , prima di 1077, apparteneva al Principato di Salerno. Il paese Licusati era cresciuto come una dipendenza dei monaci. Nel 1077 i normanni sotto Roberto il Guiscardo conquistarono il principato insieme con Licusati e lo inglobarono nel Ducato di Puglia. La Capitale del Ducato era Salerno. Il Ducato di Puglia come prima il Principato longobardo di Salerno, era uno stato sovrano che non si riteneva una parte della rinata impero latino-tedesco dell'occidente ne della mai decaduta Impero Romano orientale con la sua capitale a Costantinopoli.
* Culturalmente i monaci guardavano alle tradizioni greco-sirianisiriane-palestinesi e di Alessandria della [[patristica]] orientale come San Giovanni Crisostomo, San Basilio Magno, e San Gregorio Nazienzeno. Se avevanodisponevano di un'équipe di amanuensi, come allanella vicina San Giovanni a Piro, avrannodisponevano anche di loro prodotti libri scritti nella lingua greca ([[koinè]]) del medioevo. Se ilIl codice monumentale da San Giovanni a Piro dal 1020, che è adesso nella Biblioteca Laurenziana di Firenze è rappresentativo,; le ''scriptoria'' monastici del Cilento erano di alto livello artistico e in sintonia con l'arte contemporanea tanto bizantinobizantina quanto beneventanobeneventana e araboaraba. Che ci permette di concludere che Licusati nell'XI secolo non era un deserto culturale arretrato.
* Nello stesso periodo la diocesi di Policastro era ricostituita sotto il metropolita di Salerno. Licusati faceva parte del distretto amministrativo civile di Policastro, ma il vescovo di Policastro non aveva giurisdizione a Licusati, perché la baronia era di rito greco. Dipendeva attraverso un archimandrita direttamente da Roma per le cose ecclesiastiche e dal duca di Salerno e dal re per le cose civili. La moderna storiografia professionale ha archiviato l'opinione diffusa 50 anni fa che c'era una politica aggressiva di latinizzazione dei monasteri italo-greci nel Mezzogiorno nell'XI e XII secolo. L'importante era solo che le chiese secolare episcopali riconoscevano la giurisdizione canonica di Roma invece di Costantinopoli. Il vescovo di Policastro poteva ordinare preti latini sia greci. I candidati potevano essere sposati, come previsto dalla disciplina bizantina, ma essenziale era che il candidato sapevasapesse leggere e scrivere. (Vedi la famosa Bolla dell'arcivescovo Alfano datato 1079 che ricostituiva la diocesi).
* Con la creazione del Regno normanno di Sicilia nel 1130 tutti i diritti e privilegi della baronia italo-greca di Licusati erano sotto la protezione reale del re a Palermo. Per lungo tempo, l'agente giudiziaria del re era Florio di Camerota, un fatto comodo per i monaci. Non si sa se l'abate del monastero era obbligato a fornire cavalleria e fanteria alla corona in tempi di invasione come l'abate del monastero italo-greco di Rofrano. Nel periodo di crisi della dinastia normanna dopo il 1194, l'ordine Premostratense acquistava il monastero e la sua proprietà e diritti per alcuni secoli. Sul livello di divulgazione popolare, e anche nell'insegnamento delle scuole locali, si parla diversamente del periodo medievale nel Cilento. Bisogna dipanare i concetti duri a morire e ancora divulgati dai nostri pubblicisti e giornalisti regionali dal manto della leggenda per arrivare ad una ottica moderna più adeguato alla solida realtà della storia medievale di Licusati.
* Dopo la Riforma Protestante e la Controriforma Cattolica molti vescovi della chiesa romana insistevano sull'uniformità totale di rito e disciplina tanto da arrivare al punto che alcuni vescovi bruciavano pubblicamente i libri liturgici del rito greco come ad esempio a Cuccaro Vetere. Non ci si meraviglia allora che lL'aristocrazia locale riuscivariuscì a smembrare la proprietà dei monaci italo-greci.
 
Già ente amministrativo autonomo durante il [[Regno di Napoli]], dal [[1811]] al [[1860]] ha fatto parte del [[Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie#Circondari|circondario]] di Camerota, appartenente al [[Distretto di Vallo]] del [[Regno delle Due Sicilie]].
 
Anche gente di Licusati parteciparonopartecipò al movimento dei [[Carbonari]] che cercavapropugnava una monarchia costituzionale come nella Francia del dopo il 1812. Il vescovo adi Policastro diceva che i Carbonari erano "peggio di cani e serpenti" e appoggiava la polizia segreta e militare BorboniBorbonica. Licusati partecipò anche ai Moti del 1828. Alcuni cittadini e sacerdoti furono dunque fucilati, decapitati o imprigionati,; tra questi Domenico Antonio De Luca e Giovan Battista Mazzara, che il giorno 11 agosto furono fucilati a [[Vallo della Lucania]]. Le loro teste, staccate dal busto, furono mandate l'una a Licusati, l'altra ad [[Omignano]], e {{cn|messe in gabbie di ferro,}} vi rimasero esposte fino al crollo della dinastia dei Borbone, avvenuta nel 1860.
 
Dal [[1860]] al [[1927]], durante il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] ha fatto parte del [[mandamento (diritto)|mandamento]] di Camerota, appartenente al [[Circondario di Vallo della Lucania]].
[[File:Castello di Montelmo, sec. XI, Licusati (SA).jpg|miniatura]]
 
[[File:Badia basiliana, poi Premostratense,di San Pietro, sec. IX circa, Licusati.jpg|miniatura]]
[[File:Santuario Diocesano Maria SS. Annunziata, sec. XIII, Licusati.jpg|miniatura]]
Nel 1929, durante la dittatura fascista, il comune fu soppresso ed il suo territorio venne inglobato da quello di Camerota, di cui divenne frazione. In quell'occasione ci fu una tenace opposizione da parte dei licusitani alle direttive dell'allora regime fascista tese ad aggregare Licusati a Camerota, ma l'azione si concluse con l'arresto e il confino di Giovanni Garofalo (1905-1961) ritenuto il capo della rivolta. In seguito il Garofalo fu valente amministratore del comune di Camerota che in segno di riconoscenza nel 1992 gli dedicava una lapide apposta sulla sua casa e l'intestazione di una strada.
 
'''FONTI E BIBLIOGRAFIA'''
 
G. Ciotta, BASILIANI Enciclopedia dell'Arte Medievale (1992) in Treccani.it, L'Enciclopedia italiana disponibile sulla rete a
 
http://www.treccani.it/enciclopedia/basiliani_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/ Consultato il 5-11-2013 a le 20:55 Questa è una buona e relativamente aggiornato generale
 
resoconto della storia dei monasteri italo-greci nel Mezzogiorno nella luce degli ultimi studi.
 
Antonio Pizzolorusso, I martiri per la libertà italiana della Provincia di Salerno, pp.240.
 
Angelo di Muro, I Sette Sentieri della Memoria: Luoghi e leggende di Camerota, Licusati, Marina, Monte Bulgheria, (Centro di Promozione Culturale per il Cilento, Acciaroli, 2007).
 
Pietro Ebner, Chiesa Barone e Popolo nel Cilento, (Roma, 1982), Vol. II. pg. 117-121.
 
Temi per una Storia di Licusati, testi di Amadeo La Greca - Antonio Capano - Domenico Chieffallo - Gerardo Chirichiello, (Editizioni del Centro di promozione per il Cilento, Acciaroli, 2013).
 
Gerardo Chirichiello, Le Suore Vocazioniste a Licusati
Ottant'anni di servizio nella Parrocchia e nella Scuola Materna,( Edizioni del Centro di Promozione Culturale per il Cilento, Acciaroli, 2018).
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
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* Ruderi del Castello di Montelmo, Anno 1079, (detto Castelluccio)
* Santuario di Maria SS. Annunziata sull'omonima collina (mt.410) destinata ad area verde attrezzata.
* Chiesa parrocchiale di San Marco Ev.Evangelista del sec. XVIII
* Cappella di Sant'Antonio da Padova del sec. XVI
* Palazzo Crocco del sec. XVI
* Palazzo Sofia del sec. XVII
* Ruderi di frantoio a capoforcaCapoforca (1600-1700)
* Ruderi di frantoio ad acqua (1800)
* Ruderi di frantoio a vapore (1800)
* Casa Garofalo
La* Vittoria Alata-Monumento dei Caduti in Guerra: situato in Via D.A. De Luca, il monumento fu inaugurato nel Novembre 1932. Opera del Prof. Luigi De Luca.
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==MONUMENTI PUBBLICI==
 
La Vittoria Alata-Monumento dei Caduti in Guerra: situato in Via D.A. De Luca, il monumento fu inaugurato nel Novembre 1932. Opera del Prof. Luigi De Luca.
 
== Cultura ==
==Cucina==
I piatti tipici locali sono i [[cavatelli]] cusitani, lagane e ceci, la [[ciambotta]]|ciambotta, castagne e lefagioli.]] La [[Soppressata|soppressatesoppressata]], ([[insaccati]] di [[carne di [[Sus domesticus|maiale]]).
[[Olio di oliva ,ottime qualità organolettiche,]] estratto da olive di [[cultivar]] Pisciottana. I formaggi della tradizione ovi-caprini. Nel mese di luglio, sulle pendici del Monte Bulgheria, avviene la raccolta dell'origano.
[[File:Monte_Bulgheria_(o_massiccio_del_Monte_Bulgheria)_m.1226_s.l.m,_visto_da_Licusati_(SA).jpg|miniatura|Monte Bulgheria (o massiccio del Monte Bulgheria) m.1226 s.l.m, visto da Licusati (SA).]]
 
==🏛 Biblioteche==
A Licusati è ubicata una biblioteca comunale in Piazza [[San Marco]].
 
== CulturaScuole ==
Nel Comune di Camerota sono presenti due biblioteche:
A Licusati ci sono delle scuole, tutte ubicate in Via don Giustino Russolillo: la Scuola Statale dell'infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado, nonché una Scuola dell'Infanzia Paritaria " san Giovanni Bosco" delle Suore Vocazioniste.
 
==Note==
• Biblioteca comunale di Camerota, Piazza San Vincenzo
<references/>
 
== Bibliografia ==
• Biblioteca comunale di Licusati, Piazza San Marco.
*{{Treccani|basiliani_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29|Basiliani|autore=G. Ciotta}}
 
resoconto*''Resoconto della storia dei monasteri italo-greci nel Mezzogiorno nella luce degli ultimi studi''.
== ISTITUTI STATALI ==
*[[Antonio Pizzolorusso]], ''I martiri per la libertà italiana della Provincia di Salerno'', pp.240.
 
*Angelo di Muro, ''I Sette Sentieri della Memoria: Luoghi e leggende di Camerota, Licusati, Marina, Monte Bulgheria'', (Centro di Promozione Culturale per il Cilento, Acciaroli, 2007).
• Scuola dell'infanzia Statale, Via don Giustino Russolillo
*[[Pietro Ebner]], ''Chiesa Barone e Popolo nel Cilento'', (Roma, 1982), Vol. II. pg. 117-121.
 
Temi per una Storia di Licusati, testi di *Amadeo La Greca -, Antonio Capano -, Domenico Chieffallo -, Gerardo Chirichiello, (Editizioni''Temi per una Storia di Licusati'', delEd. Centro di promozione per il Cilento, Acciaroli, 2013).
• Scuola Primaria Statale, Via don Giustino Russolillo
*Gerardo Chirichiello, Ottantesimo anniversario della scuola dell'Infanzia San Giovanni Bosco delle Suore Vocazioniste, Ed. Centro di Promozione per il Cilento, Acciaroli, 2018.
 
*Gerardo Chirichiello, D. Giustino vive a Licusati, Ed. Vocazioniste, tipografia La Pelosa, Sala Consilina, 2022.
• Scuola Secondaria di Primo Grado, Via don Giustino Russolillo
 
==ISTITUTI PARITARI==
 
• Scuola dell'infanzia " San Giovanni Bosco", Via don Giustino Russolillo 1, delle Suore Vocazioniste.
 
== Voci correlate ==
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* [[Lentiscosa]]
* [[Cilento]]
* [[Parco nazionale del Cilento e, Vallo di Diano e Alburni]]
 
== Altri progetti ==
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* {{cita web|http://www.comune.camerota.sa.it|Comune di Camerota}}
* {{cita web|http://www.prolococamerota.org|Pro Loco Camerota}}
{{Portale|Campania}}
 
[[Categoria:Frazioni di Camerota]]
 
[[Categoria:Località del Cilento]]
[[Categoria:Comuni della Campania soppressi]]