Autostrada A16 (Italia): differenze tra le versioni
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{{Strada
|nome = Autostrada A16
|tipo = [[Autostrada]]
|stato = ITA
|nome secondario = Autostrada dei Due Mari<br/>Napoli-Canosa
|simbolo = Autostrada A16 Italia.svg
|nome precedente = [[Autostrada A17 (Italia)|Autostrada A17]]<br /><small>(
|nome successivo =
|divisione amm 1 = {{IT-CAM}}<br />{{IT-PUG}}
|divisione amm 2 = {{IT-NA}}<br/>{{IT-AV}}<br/>{{IT-FG}}
|inizio = Innesto in [[Autostrada A1 (Italia)|A1]] ad [[Afragola]]
|fine = Innesto in [[Autostrada A14 (Italia)|A14]] presso [[Cerignola]]
|lunghezza =
|direzione = Est - Ovest
|apertura = [[1969]]<ref>
|provvedimento istituzione =
|gestore = [[Autostrade per l'Italia]]
|pedaggio = [[Pedaggio#Sistema autostradale chiuso|sistema chiuso]]<ref>Pedaggio a sistema aperto per il casello di Pomigliano D'Arco per chi proviene
dalla A1 (qualsiasi direzione) e per chi è diretto verso l'A1 direzione Napoli Sud</ref>
|città servite = [[Napoli]], [[Avellino]], [[Cerignola]]
|intersezioni = [[Autostrada A1 (Italia)|A1]] ad [[Afragola]], [[Autostrada A30 (Italia)|A30]] a [[Nola]], [[raccordo autostradale 9|RA9]] a [[Castel del Lago]] e [[Autostrada A14 (Italia)|A14]] a [[Cerignola]]
|europea1 = 842
|europea2 =
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|tracciato = Autostrada A16.svg
}}
L{{'}}'''
È interamente gestita da [[Autostrade per l'Italia]].
==Storia==
=== Il progetto e le intenzioni iniziali ===
Originariamente numerata '''[[Autostrada A17 (Italia)|A17]]''' (unitamente al tratto [[Canosa di Puglia|Canosa]]-[[Bari]], ora parte della [[Autostrada A14 (Italia)|A14]]), è stata rinumerata in '''A16''' in seguito al completamento dell'[[Autostrada A14 (Italia)|autostrada
La costruzione del collegamento autostradale tra [[Napoli]] e [[Bari]] fu controversa. Il primo ostacolo per un collegamento tra i mari [[Mar Tirreno|Tirreno]] e [[Mare Adriatico|Adriatico]] fu quello naturale formato dagli [[Appennini]]. Nei progetti preliminari si parlava di un percorso simile al collegamento storico tra Napoli e Bari, cioè seguendo grossomodo la [[Strada statale 87 Sannitica]] verso [[Cancello]], per poi risalire la Valle Caudina e toccare [[Benevento]]. Da Benevento c'erano poi due soluzioni: passare per [[Foggia]], o tagliare più a sud gli Appennini arrivando sino a [[Canosa di Puglia|Canosa]]. Fu scelta la seconda, anche se con maggiore difficoltà nella progettazione in una zona altamente montuosa.▼
=== Le modifiche al progetto e l'influenza di Fiorentino Sullo ===
I motivi sono sostanzialmente due: Foggia era già collegata alla rete autostradale e, principalmente, tagliando a sud il percorso sarebbe stato più breve. Nei progetti successivi, invece, il [[Ministero dei lavori pubblici|Ministro del Lavori Pubblici]] [[Fiorentino Sullo]] impose ai progettisti che l'autostrada passasse per [[Avellino]], per collegare finalmente l'[[Irpinia]] a Napoli con un collegamento veloce. [[Caserta]], [[Benevento]] e [[Salerno]] avevano già il collegamento ferroviario con Napoli, da Avellino invece per raggiungere Napoli alla fine degli [[anni 1950]] ci volevano ancora diverse ore in macchina e quasi mezza giornata in treno, per via delle coincidenze obbligatorie a Benevento o [[Codola]]
Si partì con l'allacciamento all'autostrada del Sole poche centinaia di metri prima del vecchio piazzale di ''Napoli Stazione'', l'antico casello terminale dell'[[Autostrada A1 (Italia)|A1]], nel territorio di [[Casoria]]. L'autostrada poi avrebbe dovuto proseguire ad est, verso [[Nola]] e poi da lì inerpicarsi fino ai 649 m [[s.l.m.]] del
▲La costruzione del collegamento autostradale tra [[Napoli]] e [[Bari]] fu controversa. Il primo ostacolo per un collegamento tra i mari [[Mar Tirreno|Tirreno]] e [[Mare Adriatico|Adriatico]] fu quello naturale formato dagli [[Appennini]]. Nei progetti preliminari si parlava di un percorso simile al collegamento storico tra Napoli e Bari, cioè seguendo grossomodo la [[Strada statale 87 Sannitica]] verso [[Cancello]], per poi risalire la Valle Caudina e toccare [[Benevento]]. Da Benevento c'erano poi due soluzioni: passare per [[Foggia]], o tagliare più a sud gli Appennini. Fu scelta la seconda, anche se con maggiore difficoltà nella progettazione in una zona altamente montuosa.
Il tratto da [[Baiano]] ad Avellino ovest fu una vera sfida per i progettisti. Si superarono le pendenze limite per le autostrade secondo le norme del tempo, ma l'[[ANAS|Anas]] e il [[Ministero dei
▲I motivi sono sostanzialmente due: Foggia era già collegata alla rete autostradale e, principalmente, tagliando a sud il percorso sarebbe stato più breve. Nei progetti successivi, invece, il [[Ministero dei lavori pubblici|Ministro del Lavori Pubblici]] [[Fiorentino Sullo]] impose ai progettisti che l'autostrada passasse per [[Avellino]], per collegare finalmente l'[[Irpinia]] a Napoli con un collegamento veloce. [[Caserta]], [[Benevento]] e [[Salerno]] avevano già il collegamento ferroviario con Napoli, da Avellino invece per raggiungere Napoli alla fine degli [[anni 1950]] ci volevano ancora diverse ore in macchina e quasi mezza giornata in treno, per via delle coincidenze obbligatorie a Benevento o [[Codola]]. Così il progetto fu completamente rivisto nel primo tratto.
La storia
▲Si partì con l'allacciamento all'autostrada del Sole poche centinaia di metri prima del vecchio piazzale di ''Napoli Stazione'', l'antico casello terminale dell'[[Autostrada A1 (Italia)|A1]], nel territorio di [[Casoria]]. L'autostrada poi avrebbe dovuto proseguire ad est, verso [[Nola]] e poi da lì inerpicarsi fino ai 649 m [[s.l.m.]] del Valico di [[Monteforte Irpino]].
=== L'apertura progressiva ===
▲Il tratto da [[Baiano]] ad Avellino ovest fu una vera sfida per i progettisti. Si superarono le pendenze limite per le autostrade secondo le norme del tempo, ma l'[[ANAS]] e il [[Ministero dei Trasporti]] concessero prontamente una deroga. La principale opera fu un viadotto di circa 700 metri quasi totalmente in curva, per metà nel comune di [[Visciano]] e per metà nel comune di [[Monteforte Irpino]]. Se questo tratto fu difficile quello immediatamente successivo, dal Valico di Monteforte ad Avellino, fu anche peggio. Bisognava scendere un dislivello di 250 m in poco meno di 5 km. Il percorso è interamente costruito "a mezza costa" sulla parete della montagna. Ci sono numerosi, anche se corti, viadotti, e le numerose curve sono di raggio stretto.
Il primo tratto
Ancora dopo con la costruzione della [[Autostrada A30 (Italia)|A30]] tutta l'area napoletana subì qualche modifica. Oltre allo spostamento del casello di Nola dall'A16 all'A30 (dove si trova attualmente) vennero costruite le intersezioni dell'allacciamento A16-A30 e venne costruita la nuova Barriera di Napoli Est nel territorio di [[San Vitaliano (Italia)|San Vitaliano]], che insieme a quella di Napoli Nord sull'A1 nel territorio di [[Marcianise]], soppiantarono la vecchia barriera terminale di Napoli Stazione, dove oggi troviamo un posto di [[Polizia stradale|Polizia Stradale]] e un
▲La storia della Napoli-Bari ad Avellino non si limita allo spostamento del tracciato. Fu imposto ai progettisti di prevedere addirittura due caselli nella città. La richiesta sembrò quasi ridicola alla Società Autostrade, per una città di appena 40.000 abitanti (si tenga conto che all'epoca due caselli c'erano solo a [[Roma]], a [[Bologna]], a [[Firenze]]). Alla fine, oltre all'uscita a Ovest della città (comoda per raggiungere velocemente Napoli) fu deciso il secondo casello a Est, vicino al nucleo industriale, al raccordo autostradale per Salerno e alla statale Ofantina per raggiungere tutta l'alta Irpinia. Più avanti c'erano altre sfide per superare gli Appennini, il valico intermedio del [[Passo di Mirabella]] e quello finale di [[Scampitella]], da dove poi si scende sul Tavoliere, dove l'autostrada diventa estremamente rettilinea e pianeggiante. A [[Canosa di Puglia]] confluiva l'[[Autostrada A14 (Italia)|autostrada Adriatica]]. Infatti allora c'era la Bologna-Canosa e la Napoli-Bari, e questo è chiaro dalla conformazione dello svincolo, dove ancora oggi è lampante che i progettisti davano priorità al traffico da Napoli a Bari e viceversa. Col tempo poi la situazione è cambiata, e oggi il traffico della Napoli-Canosa dà precedenza a quello più importante e numeroso della Bologna-Bari. Così si è creata una strana e pericolosissima immissione a sinistra della carreggiata del traffico che da Napoli va verso [[Pescara]].
== Descrizione ==
▲Il primo tratto dellʾautostrada, dallʾallacciamento con lʾ[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada del Sole]] presso [[Napoli]] e [[Baiano]], venne aperto al traffico il 2 gennaio [[1966]]; esso misurava {{M|26.889|k|m}} e comprendeva le stazioni intermedie di [[Pomigliano d'Arco|Pomigliano]] e [[Nola]].<ref>{{cita|''Aperto al traffico...'' (1966)|p. 3}}</ref> Il 22 dicembre successivo venne aperto il tratto seguente, da Baiano ad [[Avellino]] Sud.<ref>{{Cita pubblicazione |titolo = La rete autostradale IRI - Dati e notizie |rivista = [[Autostrade (rivista)|Autostrade]] |volume = anno IX |numero = 2 |editore = |città = Roma |anno = 1967 |mese = febbraio|p = 52 |ISSN = }}</ref>
[[File:
L'autostrada è formata da due corsie per carreggiata per quasi tutto il tracciato, eccetto brevi tratti nell'[[Irpinia]] ove è presente la terza corsia per agevolare la marcia in salita dei mezzi pesanti. Nel suo taglio da [[ovest]] a [[est]] della
▲Ancora dopo con la costruzione della [[Autostrada A30 (Italia)|A30]] tutta l'area napoletana subì qualche modifica. Oltre allo spostamento del casello di Nola dall'A16 all'A30 (dove si trova attualmente) vennero costruite le intersezioni dell'allacciamento A16-A30 e venne costruita la nuova Barriera di Napoli Est nel territorio di [[San Vitaliano (Italia)|San Vitaliano]], che insieme a quella di Napoli Nord sull'A1 nel territorio di [[Marcianise]], soppiantarono la vecchia barriera terminale di Napoli Stazione, dove oggi troviamo un posto di Polizia stradale e un Punto Blu.
A causa della conformazione del territorio,
▲[[File:Segnaleticaorizzontaletelepass.JPG|thumb|L'autostrada A16 all'altezza della barriera di Napoli.]]
▲Nel suo taglio da [[ovest]] a [[est]] della nostra penisola, attraversa la [[Campania]] con il territorio dell'[[Irpinia]], interseca l'[[Autostrada A30 (Italia)|Autostrada A30]] nei pressi di [[Nola]], supera [[Avellino]], da dove si può raggiungere [[Salerno]] (collegamento comodo per chi viaggia tra il salernitano e la Puglia), e [[Benevento]] (collegata tramite un [[Raccordo autostradale 9|raccordo]]). Oltrepassato l'[[appennino campano]] e il [[subappennino dauno]], termina in territorio [[Puglia|pugliese]] nei pressi di [[Canosa di Puglia|Canosa]] da cui sono poi facilmente raggiungibili [[Bari]] e [[Foggia]].
La gestione dell'autostrada è di competenza di ''[[Autostrade per l'Italia S.p.A.|Autostrade per l'Italia]]''. L'autostrada viene chiamata "''dei Due Mari''" poiché connette l'estremità ovest ([[mar Tirreno]]) all'estremità est ([[mare Adriatico]]) a partire dagli assi autostradali fondamentali d'Italia ([[Autostrada A1 (Italia)|A1]] ad ovest, [[Autostrada A14 (Italia)|A14]] ad est).
▲A causa della conformazione del territorio, la parte orientale dell'autostrada nel suo tratto terminale è spesso soggetta a forti [[vento|venti]] che ostacolano la circolazione, in particolare quella dei [[autocarro|mezzi pesanti]]. Nei tratti in salita con maggior pendenza, è stata rimossa la corsia d'emergenza per creare una terza corsia facilitando la circolazione dei mezzi pesanti. Nei mesi invernali (tra novembre e aprile) è obbligatorio avere le catene a bordo tra Baiano e Candela. In questo tratto appenninico talvolta la neve cade improvvisa e copiosa, bloccando gli automobilisti in corrispondenza dei valichi. In condizioni critiche viene imposta l'uscita obbligatoria a Baiano, per il traffico proveniente da Napoli. Questa condizione non è poi così rara, infatti i segnali di uscita obbligatoria sono installati in maniera fissa, anche se normalmente coperti o girati, nei pressi del casello di Baiano.
[[File:
[[File:A16 - A14 (2).JPG|thumb|upright
Il 7 marzo 2005 l'autostrada subì seri danni strutturali a seguito di intense precipitazioni; in particolare il tratto compreso tra Grottaminarda a Candela rimase chiuso al traffico a causa di una frana e del conseguente spostamento di un pilone di sostegno di un viadotto situato al km 122,5 circa, in località Alveo Vecchio tra i comuni di Sant'Agata di Puglia e Rocchetta Sant'Antonio. In quei giorni il traffico veniva deviato dal casello di Grottaminarda sulla [[strada statale 90 delle Puglie|S.S. 90]], via [[Ariano Irpino]], [[Bovino (Italia)|Bovino]], [[strada statale 161 di Ortanova|ex S.S. 161]] e S.S. 650 fino a [[Candela (Italia)|Candela]]. A causa della difficoltà nel ripristinare il viadotto interessato il tratto è stato ricostruito ex novo con una variante a doppia curva. Tuttora vicino al tracciato attuale sussiste il precedente tracciato, col viadotto ormai ceduto.
▲[[File:A16 - A14 (2).JPG|thumb|upright=1.4|Fine della A16 mediante l'intersezione con la A14 Adriatica]]
▲[[File:A16 Baiano.jpg|thumb|upright=1.4|Tratto della A16 tra Baiano e Avellino Ovest]]
Al km 103, subito dopo l'uscita della galleria ''Vallesaccarda,'' poco prima del casello di [[Vallata (Italia)|Vallata]], l'autostrada raggiunge il valico più alto di tutto il percorso, alto 673 m s.l.m.,
== Obblighi ==
Dallo svincolo di [[Baiano]] (km 26) fino allo svincolo di [[Candela (Italia)|Candela]] (km 127) sono obbligatorie le dotazioni invernali dal 15 novembre al 15 aprile.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.autostrade.it/it/obbligo-catene|titolo=Obbligo catene a bordo|sito=Autostrade per l'Italia|accesso=2025-05-22}}</ref>
==Tabella percorso==
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!'''Tipo'''!!align="center"|'''Indicazione'''!!align="center"|'''↓km↓'''!!align="center"|'''↑km↑'''!!align="center"|'''Area'''!!align="center"|'''Strada europea'''
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| {{simbolo|AB-Vzw-grün.svg|17}}|| [[
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| {{simbolo|italian traffic signs - stazione.svg}}|| Barriera Napoli est||align="right"|
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| {{simbolo|AB-Kreuz-grün.svg}}|| <small>{{simbolo|Autostrada A30 Italia.svg|
| align="right"|16|| align="right"|156
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| {{simbolo|AB-AS-grün.svg}}|| [[Avellino|Avellino ovest]]||align="right"|41|| align="right"|131
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| {{simbolo|AB-AS-grün.svg}}|| [[Avellino|Avellino est]]<br /><small>{{simbolo|Strada Statale 7 Italia.svg|40}} ''[[
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| {{simbolo|AB-AS-grün.svg}}|| [[Grottaminarda]]<br /><small>{{simbolo|Strada Statale 90 Italia.svg|40}} ''[[Strada statale 90 delle Puglie|delle Puglie]]'' - [[Ariano Irpino]]</small>|| align="right"|81|| align="right"|91
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| {{simbolo|AB-AS-grün.svg}}|| [[Vallata (Italia)|Vallata]]|| align="right"|104|| align="right"|68
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| {{simbolo|AB-AS-grün.svg}} ||[[Lacedonia]]|| align="right"|111|| align="right"|61
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| {{simbolo|AB-AS-grün.svg}}|| [[Candela (Italia)|Candela]]<br /><small>{{simbolo|Strada Statale 655 Italia.svg|40}} ''[[Strada statale 655 Bradanica|Bradanica]]'' - [[Foggia
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| {{simbolo|AB-AS-grün.svg}} ||[[Cerignola|Cerignola ovest]]|| align="right"|160|| align="right"|12
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| {{simbolo|AB-Vzw-grün.svg|17}}||[[
| align="right"|172,5|| align="right"|0||
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==Incidenti==
La sera del 5 febbraio 1981 si verificò un incidente stradale nei pressi di [[Bisaccia (Italia)|Bisaccia]], che coinvolse l'attore e comico [[Gino Bramieri]] e l'attrice [[Liana Trouché]] (moglie
Il 28 luglio [[2013]]
L'autobus, un [[Volvo B12|Volvo B12 Echo I ed.]], piuttosto anziano con 18 anni di servizio e circa 800.000 chilometri percorsi, a seguito di accertamenti sullo stesso, è stato appurato che non era stato sottoposto alle revisioni regolamentari.
==Note==
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== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione |titolo = L'autostrada Napoli - Bari |autore = Luigi Tocchetti |rivista = [[Le Strade]] |volume = anno XLIV |numero = 1 |editore = [[Touring Club Italiano]] |città = Milano |anno = 1964 |mese = gennaio |pp = 32-35 |ISSN = |url = http://www.bdl.servizirl.it/bdl/bookreader/index.html?path=fe&cdOggetto=1556#page/54/mode/2up }}
* {{Cita pubblicazione |titolo = Aperto al traffico il primo tratto della Napoli - Bari |rivista = [[Autostrade (rivista)|Autostrade]] |volume = anno VIII |numero = 1 |editore = |città = Roma |anno = 1966 |mese = gennaio |pp = 3-8 |ISSN = 0005-1756 |cid = ''Aperto al traffico...'' (1966) }}
== Voci correlate ==
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==Altri progetti==
{{Interprogetto|
==Collegamenti esterni==
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