Karl Lehmann: differenze tra le versioni
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|ruoliricoperti=*[[Vescovo]] di [[Diocesi di Magonza|Magonza]] <small>(1983-2016)</small>
*
*Presidente della [[Chiesa cattolica in Germania#Conferenza episcopale|Conferenza
*Vicepresidente del [[Consiglio delle
*[[Cardinale#Ordini cardinalizi|Cardinale presbitero]] di [[San Leone I (titolo cardinalizio)|San Leone I]] <small>(2001-2018)</small>
|nato=16 maggio [[1936]] a [[Sigmaringen]]
|ordinato=10 ottobre [[1963]] dal [[cardinale]] [[Julius August Döpfner]]
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== Biografia ==
Karl Lehmann nacque a [[Sigmaringen]] il 16 maggio [[1936]] ed era il primo dei due figli di Karl Lehmann ([[1903]] - [[1986]]), insegnante di scuola elementare, e Margaret Lehmann ([[1911]] - [[1997]]), libraia specializzata. Suo fratello minore era Reinhold Lehmann ([[1939]] - [[1998]]). Trascorse la sua infanzia a [[Veringenstadt]].<ref>[https://lebenswege.faz.net/unternehmensnachrufe/karl-kardinal-lehmann/53171708 Traueranzeige Karl Kardinal Lehmann], [[Frankfurter Allgemeine Zeitung|FAZ]] del 17 marzo 2018</ref>
=== Formazione e ministero sacerdotale ===
[[File:1963 Primitz Karl Lehmann später Kardinal in Mainz + Vorsitzender der deutschen Bischofskonferenz.JPG|
[[File:Lehmann, Schaffran, Ratzinger, Meisner 1987 in Dresden.jpg|
[[File:Lehmann-Kasel.jpg|
Dal [[1942]] al [[1945]] frequentò le scuole elementari a [[Liggersdorf]] e [[Langenenslingen]], da dove provenivano i suoi genitori. Con l'ingresso al liceo statale di [[Sigmaringen]] entrò anche nell'allora studio arcivescovile "St. Fidelis" nella stessa città. Conseguito il diploma, dal [[1956]] al [[1964]] studiò [[filosofia]] e [[teologia cattolica]] presso l'[[Università di Friburgo in Brisgovia]] e la [[Pontificia Università Gregoriana]] di [[Roma]]. A [[Roma]] visse presso il [[Collegio Germanico-Ungarico|Pontificio collegio germanico-ungarico]]. Nel [[1962]] conseguì il [[Dottorato (teologia)|dottorato]] in [[filosofia]] con una tesi su "
Il 10 ottobre [[1963]] fu ordinato [[presbitero]] per l'[[arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia]] a [[Roma]] dal cardinale [[Julius August Döpfner|Julius Döpfner]]. Celebrò le sue prime messe nella [[basilica di San Saba]] a [[Roma]]<ref>[http://www.bistummainz.de/bistum/bistum/kardinal/kardinalsernennung/feierlichkeiten_rom/index.html ''Karl Kardinal Lehmann: Erinnerungen an seine Primiz.''] In: ''bistummainz.de'', consultato l'8 marzo 2014</ref> e poi a [[Veringenstadt]].<ref>{{Cita web | url=http://www.bistummainz.de/pfarreien/dekanat-rodgau/pvpg/pv_haob/obhs/Portal_versch/kpers/Lehmann.html |
Da studente ebbe l'opportunità di vivere il clima del [[Concilio Vaticano II]]. Oltretutto, dal [[1964]] al [[1967]] fu assistente del gesuita [[Karl Rahner]] nell'ambito del seminario sulla visione cristiana del mondo e la filosofia della religione, nella facoltà di filosofia dell'[[Università Ludwig Maximilian di Monaco]].
Nel [[1967]] conseguì il [[Dottorato (teologia)|dottorato]] in [[teologia]] presso la [[Pontificia Università Gregoriana]] con la tesi "Risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture. Studi esegetici e teologici sulla Prima Lettera ai Corinzi, 15 3b-5".<ref>
Terminati gli studi riprese il suo lavoro come assistente di padre [[Karl Rahner]] per la cattedra di [[teologia dogmatica]] e di storia dei dogmi nella facoltà di teologia cattolica dell'[[Università di Münster]]. Successivamente ricevette dalla Deutschen Forschungsgemeinschaf la borsa di studio per l'abilitazione. L'arcivescovo di [[Arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia|Friburgo in Brisgovia]] lo esentò dall'ufficio pastorale per permettergli di seguire la strada accademica e cominciare la tesi di abilitazione sul tema "Il Dio nascosto e il concetto di Rivelazione".
Nel [[1968]] vinse la cattedra di [[teologia dogmatica]] II della facoltà di teologia cattolica dell'[[Università Johannes Gutenberg di Magonza]]. Nel [[1969]] divenne membro del circolo del lavoro ecumenico dei teologi evangelici e cattolici (Jaeger-Stählin-Kreis) e, dal [[1975]], fu anche consulente scientifico per parte cattolica, per poi divenirne presidente nel [[1989]]. Dal [[1971]] fu co-editore della rivista internazionale ''[[Communio (rivista)|Communio]]''. Dal [[1969]] al [[1983]] fu membro del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZDK), mentre tra [[1971]] e il [[1983]] svolse l'incarico di professore di [[teologia dogmatica]] e di teologia ecumenica nella facoltà di teologia cattolica dell'[[Università di Friburgo in Brisgovia]]. Nel [[1974]] divenne membro della [[Commissione teologica internazionale]]. Tra il [[1975]] e il [[1978]] fu curatore responsabile dell'edizione ufficiale dei documenti del [[sinodo]] comune delle diocesi della [[Germania Ovest|Repubblica Federale di Germania]] che si era svolto a [[Würzburg]] dal [[1971]] al [[1975]]. Il 26 marzo [[1979]] [[papa Giovanni Paolo II]] gli conferì il titolo di [[prelato d'onore di Sua Santità]].<ref>''[[Annuario Pontificio]] per l'anno 1982'', Città del Vaticano 1982, S. 1851.</ref> Nel dicembre dello stesso anno monsignor Lehmann criticò tuttavia il ritiro della ''missio canonica'' - l'autorizzazione all'insegnamento della teologia cattolica - da parte della [[Congregazione per la dottrina della fede]] ad [[Hans Küng]] e definì questa decisione come una "giornata nera per la teologia".<ref>{{Cita news|autore=|
=== Ministero episcopale ===
[[File:Kardinal Lehmann.jpg|
Il 3 giugno [[1983]] il [[capitolo dei canonici]] della [[Duomo di Magonza|cattedrale di Magonza]] lo selezionò come nuovo vescovo di [[Diocesi di Magonza|Magonza]]. Il 30 dello stesso mese la nomina venne confermata da [[papa Giovanni Paolo II]]. Ricevette l'[[ordinazione episcopale]] il 2 ottobre successivo nel [[duomo di Magonza]] dal cardinale [[Hermann Volk]], vescovo emerito di [[Diocesi di Magonza|Magonza]], coconsacranti il vescovo ausiliare di [[Diocesi di Magonza|Magonza]] [[Wolfgang Rolly]] e l'arcivescovo metropolita di [[Arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia|Friburgo in Brisgovia]] [[Oskar Saier]]. Monsignor Lehmann divenne così l'87º successore di [[Bonifacio (vescovo di Magonza)|San Bonifacio]] e il più giovane vescovo della [[Germania Ovest]].<ref>{{Cita web |autore=N. N. |url=
Nel [[1984]], proseguendo il suo impegno ecumenico, divenne membro del circolo per il dialogo fra rappresentanti della Conferenza episcopale tedesca e del consiglio della [[Chiesa evangelica in Germania|Chiesa evangelica di Germania]]. Poi, dal marzo [[1986]] fino al [[1988]], fu dapprima membro e quindi presidente per parte cattolica del Dialogo evangelico luterano-cattolico romano fra la [[Federazione luterana mondiale]] e il [[Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani]].
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Dopo essere stato vice presidente della Conferenza episcopale tedesca dal [[1985]], il 22 settembre [[1987]] fu eletto presidente. Venne rieletto negli anni [[1993]], [[1999]] e [[2005]]. Le ultime elezioni si svolsero all'assemblea plenaria dei vescovi del 20 settembre [[2005]] a [[Fulda]]. Il 18 febbraio [[2008]] lasciò la presidenza della Conferenza episcopale per motivi di salute. Dal 16 aprile [[1993]] al 31 maggio [[2001]] fu vicepresidente del [[Consiglio delle conferenze dei vescovi d'Europa]].
Nel [[2000]] fu al centro di una polemica per la sua opposizione a [[papa Giovanni Paolo II]] sul tema dell'[[aborto]]: in particolare il vescovo Lehmann difendeva il ruolo dei consultori. Secondo alcune fonti giornalistiche il presidente della Conferenza episcopale tedesca avrebbe addirittura chiesto le dimissioni del Papa.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/gennaio/11/Lehmann_vescovo_della_battaglia_tedesca_co_0_0001113969.shtml|titolo=Lehmann, il vescovo della battaglia tedesca sull'aborto legale|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=11 gennaio 2000}}</ref> Questa situazione nacque nel [[1995]], quando in [[Germania]] passò una legge in materia di aborto che cercò di contemperare il permissivismo estremo dell'ex [[Germania Est]] con le maglie più strette dell'ex [[Germania Ovest]]. L'aborto rimase in linea di principio illegale, ma depenalizzato se compiuto nelle prime dodici settimane di gravidanza e se la donna incinta avesse presentato un "certificato di consulenza" rilasciato da un consultorio familiare autorizzato dallo Stato. La pietra dello scandalo, per il papa, era proprio qui. Perché tra i consultori autorizzati a dare il via libera all'aborto c'erano anche quelli della Chiesa: 265 su un totale di 1685. Quasi tutti i vescovi tedeschi tuttavia, tra i quali monsignor Lehmann, difesero sempre la loro presenza nei consultori pubblici. Fecero notare che dai consultori della Chiesa passavano anche molte donne non cattoliche e non praticanti. Una su quattro, in media, veniva persuasa a portare a termine la gravidanza. "E le altre ? Quelle che poi vanno ad abortire ? Dare loro il certificato è come dare loro la licenza d'uccidere", obiettarono gli avversari. Di questi, il capofila più autorevole fu monsignor [[Johannes Dyba]], vescovo di [[Diocesi di Fulda|Fulda]]. Egli fin dal [[1995]] tirò fuori dalle strutture pubbliche i consultori della sua diocesi. E subito si capì che il papa era con lui. In quello stesso [[1995]], [[papa Giovanni Paolo II]] scrisse infatti nell'[[enciclica]] ''[[Evangelium Vitae]]'' che la Chiesa non deve farsi coinvolgere in alcun modo, nemmeno indiretto, in procedure che convalidino aborti. Dopo diversi mesi di discussione all'interno della Conferenza episcopale e con la [[Santa Sede]], il papa concesse che i consultori della Chiesa potessero continuare a operare dentro le strutture pubbliche. Quanto al certificato, esigette perentorio che da allora vi fosse aggiunta in calce la seguente frase: "Questo certificato non può essere utilizzato per l'esecuzione depenalizzata di aborti".<ref>[http://www.berliner-zeitung.de/archiv/reaktionen-auf-herzogs-appell---prominente-teilnehmer-fordern-mehr-einmischung-der-kirche-dyba-lehnt-rueckkehr-zur-schwangerenberatung-ab,10810590,9442146.html ''Dyba lehnt Rückkehr zur Schwangerenberatung ab''.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160227063729/http://www.berliner-zeitung.de/archiv/reaktionen-auf-herzogs-appell---prominente-teilnehmer-fordern-mehr-einmischung-der-kirche-dyba-lehnt-rueckkehr-zur-schwangerenberatung-ab,10810590,9442146.html |date=27 febbraio 2016 }} In: ''[[Berliner Zeitung]]'', 13 giugno 1998 (consultato l'8 febbraio 2010)</ref><ref>{{Cita news|autore=Sandro Magister|url=http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7161.html|titolo=E tu obbedirai con dolore|pubblicazione=L'Espresso|data=15 luglio 1999|accesso=15 luglio 1999}}</ref> Nel gennaio [[2001]] monsignor Lehmann fondò l'iniziativa "Network Life", che sostiene la consulenza per le donne incinte nella diocesi.
Il 21 febbraio [[2001]] [[papa Giovanni Paolo II]] lo creò [[cardinale]] e gli assegnò il titolo di [[San Leone I (titolo cardinalizio)|San Leone I]] del quale prese possesso il 24 maggio successivo. Partecipò al [[conclave del 2005]] che elesse [[papa Benedetto XVI]] e a [[Conclave del 2013|quello del 2013]] che elesse [[papa Francesco]].<ref>{{Cita news|autore=|url=http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/angelus/2001/documents/hf_jp-ii_ang_20010121.html|titolo=Angelus, di domenica 21 gennaio 2001|pubblicazione=|data=}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/angelus/2001/documents/hf_jp-ii_ang_20010128.html|titolo=Angelus, di domenica 28 gennaio 2001|pubblicazione=|data=}}</ref><ref>
Alla fine del gennaio del [[2009]] dichiarò che: "La decisione di Benedetto XVI di riammettere [[Richard Williamson|Williamson]] nel seno della Chiesa è una catastrofe per i sopravvissuti dell'[[Shoah|Olocausto]]", chiedendo pubblicamente le dimissioni del cardinale [[Darío Castrillón Hoyos]], colpevole a suo giudizio di negligenza per aver promosso la remissione della [[scomunica]] senza essere stato al corrente delle posizioni [[Negazionismo dell'Olocausto|negazioniste]] del vescovo lefebvriano.
Nel [[2011]], in prossimità del compimento dei 75 anni, presentò la rinuncia per raggiunti limiti di età a [[papa Benedetto XVI]] che non la accettò.<ref>[
In un'intervista dell'estate del [[2015]] Lehmann dichiarò che avrebbe lasciato l'ufficio all'età di 80 anni, nel maggio successivo.<ref>[[Werner D'Inka]], [[Peter Lückemeier]]: [http://www.faz.net/aktuell/rhein-main/region/karl-kardinal-lehmann-im-interview-so-denke-ich-ja-manchmal-beinahe-selbst-13279655.html ''„So denke ich ja manchmal beinahe selbst.“'' (Interview)] In: ''faz.net'', 23 novembre 2014, consultato il 29 luglio 2015</ref> Il 16 maggio [[2016]], giorno del suo ottantesimo compleanno, [[papa Francesco]] accettò la sua rinuncia per raggiunti limiti di età.<ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/05/16/0351/00812.html|titolo=Rinunce e nomine|sito=press.vatican.va|accesso=16 maggio 2016}}</ref> L'episcopato del cardinale Lehmann fu il terzo più lungo nella [[storia della
Nel dicembre [[2016]] divenne professore conferenziere all'[[Università di Duisburg-Essen]]. Nella sua prima conferenza, il 13 dicembre [[2016]], ribadì il suo rifiuto di una quota nell'accoglienza dei profughi. Si dichiarò favorevole alle politiche sull'immigrazione di [[Angela Merkel]]: "Che cosa doveva fare Angela Merkel, quando la gente era in grande difficoltà alle nostre porte".<ref>[http://www.rp-online.de/nrw/staedte/duisburg/angesichts-des-elends-mensch-bleiben-aid-1.6464955 ''Duisburg: Angesichts des Elends Mensch bleiben.''] In: ''rp-online.de'', 15
In seno alla Conferenza episcopale tedesca fu presidente della commissione fede dal [[2008]].
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Il 27 agosto [[2017]] conferì l'[[ordinazione episcopale]] al suo successore, monsignor [[Peter Kohlgraf]]. Fu la sua ultima apparizione pubblica. Alla fine del mese successivo fu ricoverato all'Ospedale cattolico di [[Magonza]] per un [[ictus]] e un'[[emorragia cerebrale]].<ref>[http://www.sueddeutsche.de/panorama/eil-kardinal-lehmann-ist-tot-1.3895421 Kardinal Lehmann ist tot] Bericht der [[Süddeutsche Zeitung|Süddeutschen Zeitung]] dell'11 marzo 2018, consultato l'11 marzo 2018</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.allgemeine-zeitung.de/politik/rheinland-pfalz/kardinal-karl-lehmann-erleidet-schlaganfall-zustand-ist-stabil_18260726.htm|titolo=Kardinal Karl Lehmann erleidet Schlaganfall - "Zustand ist stabil"|pubblicazione=Allgemeine Zeitung Mainz|data=19 ottobre 2017|accesso=31 gennaio 2018}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=https://kardinal-lehmann.bistummainz.de/nachrichten/kardinal-lehmann-im-krankenhaus/08e41c4d-6f11-495b-9d70-47c267dfa207?mode=Detail|titolo=Kardinal Lehmann im Krankenhaus|pubblicazione=Diocesi di Magonza|data=19 ottobre 2017|accesso=31 gennaio 2018}}</ref> Lì fu curato fino al dicembre dello stesso anno, quando rientrò nella sua casa di [[Magonza]].<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.spiegel.de/panorama/gesellschaft/kardinal-karl-lehmann-mainzer-bischof-ist-tot-a-1197506.html|titolo=Kardinal Karl Lehmann: Mainzer Bischof ist tot|pubblicazione=Spiegel Online|data=11 marzo 2018|accesso=11 marzo 2018}}</ref> Il 5 marzo [[2018]] la diocesi emise un comunicato in cui si affermava che la salute del cardinale Lehmann era critica e in cui si chiedeva ai fedeli di pregare per lui.<ref>{{Cita news|autore=|url=https://pressemedien.bistummainz.de/detail/kohlgraf-ruft-glaeubige-zum-gebet-fuer-kardinal-lehmann-auf/b872531c-b9e4-4a3e-8f5d-40169493f8cd?mode=detail|titolo=Kohlgraf ruft Gläubige zum Gebet für Kardinal Lehmann auf|pubblicazione=Diocesi di Magonza|data=5 marzo 2018|accesso=6 marzo 2018}}</ref>
Morì nella sua residenza di [[Magonza]] alle 4.45 dell'11 marzo [[2018]] all'età di 81 anni.<ref>{{Cita news|autore=Alexandra Eisen und Werner Wenzel|url=http://www.allgemeine-zeitung.de/lokales/rhein-main/mainz-kardinal-karl-lehmann-bistum-bischof-ehrenbuerger-trauer-tot_18549461.htm|titolo=Kardinal Karl Lehmann ist tot – Ehrenbürger und ehemaliger Bischof von Mainz im Alter von 81 Jahren gestorben|pubblicazione=[[Allgemeine Zeitung (Magonza)|Allgemeine Zeitung]]|data=11 marzo 2018|accesso=21 marzo 2018}}</ref> Dal 13 al 20 marzo la sua salma fu esposta nella chiesa agostiniana di [[Magonza]]. Le esequie si tennero il 21 marzo alle ore 15 nel [[duomo di Magonza]] e furono presiedute da monsignor [[Peter Kohlgraf]]. Al termine del rito fu sepolto nella [[cripta]] dello stesso edificio.<ref>{{Cita news|autore=Comunicato stampa|url=https://kardinal-lehmann.bistummainz.de/detail/die-beisetzung-von-karl-kardinal-lehmann-findet-am-mittwoch-21-maerz-statt/4b93c986-6fd0-4d73-b800-9a5a9b6b222a?mode=detail|titolo=Die Beisetzung von Karl Kardinal Lehmann findet am Mittwoch, 21. März, statt|pubblicazione=Diocesi di Magonza|data=11 marzo 2018|accesso=11 marzo 2018}}</ref>
Il cardinal Lehmann, cui si riconosceva una grande incisività e determinazione, era considerato uno dei cardinali più progressisti.
== Opere ==
* ''Vom Ursprung und Sinn der Seinsfrage im Denken [[Martin
* ''Auferweckt am dritten Tag nach der Schrift. Früheste Christologie, Bekenntnisbildung und Schriftauslegung im Lichte von 1 Kor 15,3–5''. 2., verb. Aufl., Freiburg i. Br. 1969 ([http://www.freidok.uni-freiburg.de/volltexte/1293/ Volltext])
* ''Gegenwart des Glaubens'', Mainz 1974
Riga 106:
* ''Signale der Zeit – Spuren des Heils'', Freiburg i. Br. 1983
* ''Jesus hat die Kirche gewollt'' (= Antwort des Glaubens, Bd. 30), Freiburg i. Br. 1983
* ''Lehrverurteilungen – kirchentrennend?'' Rechtfertigung, Sakramente und Amt im Zeitalter der Reformation und heute Karl Lehmann und [[Wolfhart Pannenberg]], Vandenhoeck & Ruprecht, Herder 1986.
* ''Lehrverurteilungen – kirchentrennend?'' II Materialien zu den Lehrverurteilungen und zur Theologie der Rechtfertigung, Karl Lehmann, Vandenhoeck & Ruprecht, Herder 1989
* ''Glauben bezeugen – Gesellschaft gestalten. Reflexionen und Positionen'', 2 Bände, Freiburg i. Br. u. a. 1993
Riga 119:
* ''Weltreligionen: Verstehen, Verständigung, Verantwortung'' / hrsg. von Karl Kardinal Lehmann. Frankfurt am Main: Verlag der Weltreligionen, 2009, ISBN 978-3-458-71025-7.
* ''Paulus, Lehrer der Kirche'' / Karl Lehmann – Eduard Lohse. Mainz: Bistum Mainz Publikationen, 2009 (Mainzer Perspektiven : Orientierungen. 7), ISBN 978-3-934450-41-7.
* ''Das Böse. Drei Annäherungen'' / Ingolf U. Dalferth – Karl Lehmann – Navid Kermani. Freiburg i. Br.
* ''Kleiner Wegbegleiter zu Gelegenheiten des Glaubens und Lebens'', hrsg. zum 75. Geburtstag des Bischofs von Mainz von Barbara Nichtweiß. Mainz: Publikationen Bistum Mainz, 2011, 192 S., ISBN 978-3-934450-48-6.
* ''Toleranz und Religionsfreiheit. Geschichte und Gegenwart in Europa.'' 144 S., Herder, 2015, ISBN 978-3-451-33511-2.
Riga 126:
* ''Mit langem Atem. Wege – Erfahrungen – Einsichten. Der Kardinal im Gespräch mit [[Markus Schächter]].'' 272 S., Herder, 2016, ISBN 978-3-451-34967-6.
==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Cardinale [[Scipione Rebiba]]
* Cardinale [[Giulio Antonio Santori]]
Riga 141 ⟶ 142:
* Cardinale [[Giacinto Sigismondo Gerdil]], [[Chierici regolari di San Paolo|B.]]
* Cardinale [[Giulio Maria della Somaglia]]
* Cardinale [[Carlo Odescalchi]], [[Compagnia di Gesù|S.
* Vescovo [[Eugène
* Cardinale [[Joseph Hippolyte Guibert]], O.M.I.
* Cardinale [[François-Marie-Benjamin Richard
* Cardinale [[Pietro Gasparri]]
* Arcivescovo [[Cesare Orsenigo]]
Riga 154 ⟶ 155:
* Cardinale Karl Lehmann
* Vescovo
* Vescovo [[Werner Guballa]] (2003)
* Vescovo [[Ulrich Neymeyr]] (2003)
* Vescovo [[Teemu
*
* Vescovo [[Peter Kohlgraf]] (2017)
== Onorificenze ==
=== Onorificenze tedesche ===
{{Onorificenze
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 4 GrVK.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce al Merito dell'Ordine al Merito di Germania
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
|motivazione=
|data=1988
}}
{{Onorificenze
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 6 GrVK Stern Band.svg
Riga 169 ⟶ 177:
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
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|
}}
{{Onorificenze
Riga 176 ⟶ 184:
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito dello Stato di Baden-Wuerttemberg
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|
}}
{{Onorificenze
Riga 183 ⟶ 191:
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito dello Stato della Renania-Palatinato
|motivazione=
}}
Riga 192 ⟶ 199:
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
|motivazione=
|
}}
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{Interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{
{{Box successione
Riga 218 ⟶ 221:
{{Box successione
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[Chiesa cattolica in Germania#Conferenza episcopale|
|periodo=[[1985]] - [[1987]]
|precedente=?
|successivo=?
|immagine=Mitra heráldica.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[Chiesa cattolica in Germania#Conferenza episcopale|Presidente della Conferenza episcopale tedesca]]
|periodo=22 settembre [[1987]] - 18 febbraio [[2008]]
|precedente=[[Joseph Höffner]]
Riga 226 ⟶ 237:
{{Box successione
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[Consiglio delle
|periodo=16 aprile [[1993]] - 31 maggio [[2001]]
|precedente=[[Alojzij Šuštar]]
Riga 240 ⟶ 251:
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
Riga 245 ⟶ 257:
[[Categoria:Cardinali nominati da Giovanni Paolo II]]
[[Categoria:Vescovi e arcivescovi di Magonza]]
[[Categoria:Teologi tedeschi]]
[[Categoria:Studenti della Pontificia Università Gregoriana]]
[[Categoria:Professori dell'Università di Friburgo in Brisgovia]]
[[Categoria:Membri della Commissione teologica internazionale]]
[[Categoria:Teologi dogmatici]]
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