Licusati: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Licusati
|Didascalia = Scorcio panoramico di Licusati
|Stemma = Camerota-Stemma.png▼
▲|Didascalia= Panorama di Licusati
|Stato = ITA▼
▲|Stemma=Camerota-Stemma.png
|Grado amministrativo = 4▼
▲|Stato=ITA
▲|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado
|Divisione amm grado
|Superficie = ▼
▲|Divisione amm grado 3=Camerota
|Note superficie = ▼
▲|Superficie=
▲|Note superficie=
|Note abitanti = {{cita web|url=https://www.istat.it/storage/cartografia/variabili-censuarie/dati-cpa_2011.zip|titolo=Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011}} Nota Bene: il dato si riferisce al centro abitato di Licusati, così come definito dall'Istat.
▲|Abitanti=1815
|
|Codice postale = 84059
▲|Nome abitanti= Cusitani
▲|Patrono=[[San Marco Evangelista|San Marco Evangelista]]
|Festivo = 25 aprile, 18 maggio, 8 settembre
▲|Protettrice=[[Madonna della SS. Annunziata]]
}}
'''Licusati''' è una [[Frazione
== Geografia fisica ==
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== Storia ==
{{NN|storia|settembre 2018}}
Le sue origini storiche risalgono al decimo secolo nel medioevo quando il Cilento era un territorio di confine fra la provincia (tema) greco-bizantino della Calabria dell'impero romano di Costantinopoli al sud e il Principato longobardo di Salerno al nord. Il territorio era di importanza strategica e rimaneva così per secoli, come si vede al tempo della Guerra dei Vespri Siciliani (1282-1302) quando il Cilento era la fronte di battaglia per l'esercito di cavalieri e fanteria fra la Calabria e il Salernitano.
* Era una baronia del monastero italo-greco di San Pietro, simile ad altri monasteri italo-greci vicini nel Cilento che funzionavano come signorie territoriali. Nell'epoca longobarda , prima di 1077, apparteneva al Principato di Salerno. Il paese Licusati era cresciuto come una dipendenza dei monaci. Nel 1077 i normanni sotto Roberto il Guiscardo conquistarono il principato insieme con Licusati e lo inglobarono nel Ducato di Puglia. La Capitale del Ducato era Salerno. Il Ducato di Puglia come prima il Principato longobardo di Salerno, era uno stato sovrano che non si riteneva una parte della rinata impero latino-tedesco dell'occidente ne della mai decaduta Impero Romano orientale con la sua capitale a Costantinopoli.
* Culturalmente i monaci guardavano alle tradizioni greco-
* Nello stesso periodo la diocesi di Policastro era ricostituita sotto il metropolita di Salerno. Licusati faceva parte del distretto amministrativo civile di Policastro, ma il vescovo di Policastro non aveva giurisdizione a Licusati, perché la baronia era di rito greco. Dipendeva attraverso un archimandrita direttamente da Roma per le cose ecclesiastiche e dal duca di Salerno e dal re per le cose civili. La moderna storiografia professionale ha archiviato l'opinione diffusa 50 anni fa che c'era una politica aggressiva di latinizzazione dei monasteri italo-greci nel Mezzogiorno nell'XI e XII secolo. L'importante era solo che le chiese secolare episcopali riconoscevano la giurisdizione canonica di Roma invece di Costantinopoli. Il vescovo di Policastro poteva ordinare preti latini sia greci. I candidati potevano essere sposati, come previsto dalla disciplina bizantina, ma essenziale era che il candidato
* Con la creazione del Regno normanno di Sicilia nel 1130 tutti i diritti e privilegi della baronia italo-greca di Licusati erano sotto la protezione reale del re a Palermo. Per lungo tempo, l'agente giudiziaria del re era Florio di Camerota, un fatto comodo per i monaci. Non si sa se l'abate del monastero era obbligato a fornire cavalleria e fanteria alla corona in tempi di invasione come l'abate del monastero italo-greco di Rofrano. Nel periodo di crisi della dinastia normanna dopo il 1194, l'ordine Premostratense acquistava il monastero e la sua proprietà e diritti per alcuni secoli
* Dopo la Riforma Protestante e la Controriforma Cattolica molti vescovi della chiesa romana insistevano sull'uniformità totale di rito e disciplina tanto da arrivare al punto che alcuni vescovi bruciavano pubblicamente i libri liturgici del rito greco come ad esempio a Cuccaro Vetere.
Già ente amministrativo autonomo durante il [[Regno di Napoli]], dal [[1811]] al [[1860]] ha fatto parte del [[Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie#Circondari|circondario]] di Camerota, appartenente al [[Distretto di Vallo]] del [[Regno delle Due Sicilie]].
Anche gente di Licusati
Dal [[1860]] al [[1927]], durante il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] ha fatto parte del [[mandamento (diritto)|mandamento]] di Camerota, appartenente al [[Circondario di Vallo della Lucania]].
[[File:Castello di Montelmo, sec. XI, Licusati (SA).jpg|miniatura]]
[[File:Badia basiliana, poi Premostratense,di San Pietro, sec. IX circa, Licusati.jpg|miniatura]]
[[File:Santuario Diocesano Maria SS. Annunziata, sec. XIII, Licusati.jpg|miniatura]]
Nel 1929, durante la dittatura fascista, il comune fu soppresso ed il suo territorio venne inglobato da quello di Camerota, di cui divenne frazione. In quell'occasione ci fu una tenace opposizione da parte dei licusitani alle direttive dell'allora regime fascista tese ad aggregare Licusati a Camerota, ma l'azione si concluse con l'arresto e il confino di Giovanni Garofalo (1905-1961) ritenuto il capo della rivolta. In seguito il Garofalo fu valente amministratore del comune di Camerota che in segno di riconoscenza nel 1992 gli dedicava una lapide apposta sulla sua casa e l'intestazione di una strada.
resoconto della storia dei monasteri italo-greci nel Mezzogiorno nella luce degli ultimi studi.▼
Antonio Pizzolorusso, I martiri per la libertà italiana della Provincia di Salerno, pp.240.▼
Angelo di Muro, I Sette Sentieri della Memoria: Luoghi e leggende di Camerota, Licusati, Marina, Monte Bulgheria, (Centro di Promozione Culturale per il Cilento, Acciaroli, 2007).▼
Pietro Ebner, Chiesa Barone e Popolo nel Cilento, (Roma, 1982), Vol. II. pg. 117-121.▼
Temi per una Storia di Licusati, testi di Amadeo La Greca - Antonio Capano - Domenico Chieffallo - Gerardo Chirichiello, (Editizioni del Centro di promozione per il Cilento, Acciaroli, 2013).▼
==Monumenti e luoghi d'interesse==
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* Ruderi del Castello di Montelmo, Anno 1079, (detto Castelluccio)
* Santuario di Maria SS. Annunziata sull'omonima collina (mt.410) destinata ad area verde attrezzata.
* Chiesa parrocchiale di San Marco
* Cappella di Sant'Antonio da Padova del sec. XVI
* Palazzo Crocco del sec. XVI
* Palazzo Sofia del sec. XVII
* Ruderi di frantoio a
* Ruderi di frantoio ad acqua (1800)
* Ruderi di frantoio a vapore (1800)
* Casa Garofalo
*
*
▲La Vittoria Alata-Monumento dei Caduti in Guerra: situato in Via D.A. De Luca, il monumento fu inaugurato nel Novembre 1932. Opera del Prof. Luigi De Luca.
== Cultura ==▼
==Cucina==
I piatti tipici locali sono i [[cavatelli]] cusitani, lagane e ceci, la [[ciambotta
[[Olio di oliva
[[File:Monte_Bulgheria_(o_massiccio_del_Monte_Bulgheria)_m.1226_s.l.m,_visto_da_Licusati_(SA).jpg|miniatura|Monte Bulgheria (o massiccio del Monte Bulgheria) m.1226 s.l.m, visto da Licusati (SA).]]
==
A Licusati è ubicata una biblioteca comunale in Piazza [[San Marco]].
A Licusati ci sono delle scuole, tutte ubicate in Via don Giustino Russolillo: la Scuola Statale dell'infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado, nonché una Scuola dell'Infanzia Paritaria " san Giovanni Bosco" delle Suore Vocazioniste.
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*{{Treccani|basiliani_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29|Basiliani|autore=G. Ciotta}}
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▲*[[Antonio Pizzolorusso]], ''I martiri per la libertà italiana della Provincia di Salerno'', pp.240.
▲*Angelo di Muro, ''I Sette Sentieri della Memoria: Luoghi e leggende di Camerota, Licusati, Marina, Monte Bulgheria'',
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*Gerardo Chirichiello, Ottantesimo anniversario della scuola dell'Infanzia San Giovanni Bosco delle Suore Vocazioniste, Ed. Centro di Promozione per il Cilento, Acciaroli, 2018.
*Gerardo Chirichiello, D. Giustino vive a Licusati, Ed. Vocazioniste, tipografia La Pelosa, Sala Consilina, 2022.
== Voci correlate ==
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* [[Lentiscosa]]
* [[Cilento]]
* [[Parco nazionale del Cilento
== Altri progetti ==
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* {{cita web|http://www.comune.camerota.sa.it|Comune di Camerota}}
* {{cita web|http://www.prolococamerota.org|Pro Loco Camerota}}
{{Portale|Campania}}
[[Categoria:Frazioni di Camerota]]
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