Francesco Pazienza: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseNascita = 17 marzo
|AnnoNascita = 1946
|LuogoMorte = Sarzana
|GiornoMeseMorte = 22 giugno
|AnnoMorte = 2025
|Epoca = 1900
|Attività2Attività = agente segreto
|PreAttività = è un ex
|Attività = faccendiere
|Attività2 = agente segreto
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , noto per ilessere suostato coinvolgimentocoinvolto in varivarie episodiindagini oscurisugli episodi di [[Terrorismo in Italia|terrorismo]] e [[Strategia della tensione in Italia|stragismo]]
|Immagine = Francesco Pazienza.jpg
|Didascalia = Francesco Pazienza (nel 1984)
|DimImmagine = 220
}}
 
==Biografia==
LaureatoLaureatosi in [[medicina]] e [[chirurgia]] presso l'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]], hanei primi tempi dopo il diploma si è imbarcato sulla Calypso la nave dell'oceanografo Jacques Yves Cousteau collaborando con l'illustre studioso del mare. Ha cominciato la propria attività come [[faccendiere]], lavorando in [[Francia]] come consulente finanziario durante gli [[anni 1970]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/aprile/22/Pazienza_volontario_tra_malati_nuova_co_9_070422039.shtml L'ex faccendiere Pazienza]</ref>. Nel [[19801979]] è diventato consulente del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare italiano, il [[SISMI]], sotto [[Giuseppe Santovito]], ma ha lasciato il SISMI nel 1981 dopo il coinvolgimento nella [[strage di Bologna]] e lo scoppio dello scandalo della [[P2]]. Proprio in quell’anno Pazienza aveva trattato con la camorra di [[Raffaele Cutolo]] per ottenere la liberazione dell’assessore democristiano [[Ciro Cirillo]].
 
Pazienza si era rifugiato negli [[Stati Uniti|Stati Uniti d'America]], dove fu raggiunto da una prima richiesta di [[estradizione]] dell'Italia al governo statunitense nel 1984, ma non fu arrestato dalle autorità americanedegli Stati Uniti fino al 4 marzo 1985. La procedura di estradizione proseguì ed un giudice gli ordinò di farsi sottoporre a processo in Italia.<ref>{{Cita news | titolo = Former Italian Spy Loses First Round in Extradition Case | editore = [[Wall Street Journal]] | pagine = 1 | data=12 settembre 1985}}</ref> Un ricorso in appello di Pazienza non cambiò le cose, e perciò venne consegnato al governo Italiano nel giugno del 1986.,<ref>{{Cita news | titolo = Pazienza Extradited | editore = [[Financial Times]] | pagine = 1 | data=20 giugno 1986}}</ref>, dove al tempo delle sentenza di primo grado risultava anagraficamente residente a [[La Spezia]].<ref name=":1">{{cita web|url= https://www.stragi.it/depistaggi1|titolo= Sentenza n. 45 del 29 Luglio 1985 della 5ª Corte D'Assise di Roma, poi riformata in appello|citazione= Pazienza Francesco, nato a Monteparano (Taranto) il 17.3.1946 e residente a La Spezia [19121], via Don Minzoni n. 88|accesso= 13 marzo 2018|dataarchivio= 30 gennaio 2020|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20200130221423/http://stragi.it/depistaggi1|urlmorto= sì}}</ref>.
 
DallDopo essere stato condannato a 13 anni complessivi di carcere, dall'aprile del [[2007]] si trova in [[Libertàlibertà vigilata]] nel comune di [[Lerici]];<ref>{{Cita news | titolo = Faccenderie Pazienza Volontario Pubblica Assistenza Lerici | editore = [[ANSA]] | data = 17 aprile 2007}}</ref> dopogli essereultimi statodiciotto condannato a 13 anni complessivimesi di carcerecondanna dili cui l'ultimo anno e mezzo di condanna l'ha trascorsotrascorsi in affidamento ai servizi sociali, facendocome il volontariooperatore della pubblica assistenza di Lerici. Successivamente continuaha acontinuato faread iloperare come volontario,. èÈ uno dei promotori dell'elisoccorso in acqua e partecipaha partecipato ai soccorsi per i terremotati deil [[Lterremoto dell'Aquila]] neldel [[2009]].<ref>[{{Cita web |url=http://www.iltempo.it/politica/2014/04/10/ho-salvato-vite-umane-e-non-ho-piu-smesso-1.1238876 |titolo=Francesco Pazienza: «Ho salvato vite umane e non ho più smesso»] |accesso=5 dicembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141206102346/http://www.iltempo.it/politica/2014/04/10/ho-salvato-vite-umane-e-non-ho-piu-smesso-1.1238876 |dataarchivio=6 dicembre 2014 |urlmorto=sì }}</ref>
Pazienza figura fra gli affiliati alla [[massoneria]], secondo quanto riportato, alla fine degli anni '80, da un rapporto della [[DIGOS]] sulle logge massoniche bolognesi<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/05/04/bologna-rapporto-digos-sulle-logge-massoniche.html BOLOGNA, RAPPORTO DIGOS SULLE LOGGE MASSONICHE - Repubblica.it > Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il 22 giugno 2025 muore all’età di 79 anni all’ospedale di [[Sarzana]] dove era stato ricoverato;<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilpost.it/2025/06/22/francesco-pazienza-faccendiere-servizi-segreti-morto/|titolo=È morto l'ex agente segreto Francesco Pazienza, coinvolto in vari casi della cosiddetta “strategia della tensione”|sito=Il Post|data=2025-06-22|accesso=2025-08-10}}</ref> Pazienza stava finendo di scontare il cumulo di condanne affidato ai servizi sociali del comune di Lerici dove risultava residente.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.corriere.it/cronache/25_giugno_22/morto-francesco-pazienza-agente-segreto-al-centro-degli-scandali-degli-anni-80-82d98555-53a3-42d8-aaad-f456fd358xlk.shtml|titolo=Morto Francesco Pazienza, agente segreto al centro degli scandali degli anni '80|sito=Corriere della Sera|data=2025-06-22|accesso=2025-06-29}}</ref>
Dall'aprile del [[2007]] si trova in [[Libertà vigilata]] nel comune di [[Lerici]]<ref>{{Cita news | titolo = Faccenderie Pazienza Volontario Pubblica Assistenza Lerici | editore = [[ANSA]] | data = 17 aprile 2007}}</ref> dopo essere stato condannato a 13 anni complessivi di carcere di cui l'ultimo anno e mezzo di condanna l'ha trascorso in affidamento ai servizi sociali facendo il volontario della pubblica assistenza di Lerici. Successivamente continua a fare il volontario, è uno dei promotori dell'elisoccorso in acqua e partecipa ai soccorsi per i terremotati de [[L'Aquila]] nel [[2009]].<ref>[http://www.iltempo.it/politica/2014/04/10/ho-salvato-vite-umane-e-non-ho-piu-smesso-1.1238876 Francesco Pazienza: «Ho salvato vite umane e non ho più smesso»]</ref>
 
===Vicende Le vicende giudiziarie= ==
=== L'appartenenza alla P2 ===
====Mehmet Ali Ağca====
{{Vedi anche|P2}}
Dopo l'[[attentato a Giovanni Paolo II]] nel 1981 da parte di [[Mehmet Ali Ağca]], questi dichiarò di essere stato visitato da Pazienza nella sua cella ad Ascoli Piceno (ciò fu dichiarato però solo dopo che il giudice convocò Pazienza in aula<ref>{{Cita news | titolo = The Gospel According to Ali Agca | autore = [[Alexander Cockburn]] | editore = [[The Nation]] | data = Jul 6 / 13 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = Former Spy Says He Warned the Vatican Of Assassination Try --- Name of Pazienza Crops Up At Trial of the Bulgarians In Attempt to Kill Pope | editore = [[Wall Street Journal]] | pagine = 1 | data=8 agosto 1985}}</ref>). Questa visita di Pazienza ad Ağca fu dichiarata anche dal mafioso [[Giovanni Pandico]]. Dalla sua prigione a [[New York]], Pazienza negò di aver mai fatto visita ad Ağca<ref>{{Cita news | titolo = Three deny Agca was coached about 'Bulgarian connection' | editore = [[United Press International|UPI]] | data=12 dicembre 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = Rome Inquiry: Was Agca Coached? | editore = [[The New York Times]] | pagine = A3 | data=8 ottobre 1985}}</ref>.
Interrogato dal procuratore Achille Gallucci nell'ambito delle indagini sulla [[P2]], Francesco Pazienza ammise di essere stato affiliato "all'orecchio del Gran Maestro"<ref>L'iniziazione "all'orecchio" è un'adesione nota soltanto al Gran Maestro della comunione massonica, per motivi di riservatezza dell'affiliato</ref> della [[massoneria|comunione massonica]] del [[Grande Oriente d'Italia]], ma non iscritto a nessuna loggia e tanto meno alla P2.<ref>Dall'interrogatorio reso
il 28.12.1981 al procuratore Gallucci - documento 563, pag. 42</ref> L'11 febbraio 1982, di fronte alla Commissione parlamentare sulla Loggia P2 confermò di non essere stato mai iscritto e di non aver mai avuto contatti, diretti o indiretti, con i capi carismatici della P2. Precisò di essere entrato in massoneria nel 1980 "all'orecchio del Gran Maestro" e poi di esser passato alla loggia "Giustizia e libertà".<ref>[https://www.parlamento.it/service/PDF/PDFServer/BGT/909681.pdf Commissione parlamentare sulla Loggia P2. Relazione di minoranza dell'on.le Massimo Teodori. Liberamente tratto dall'audizione di Michele Pazienza l'11 febbraio 1982]</ref>
 
Nella nota del [[Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica|SISDE]] trasmessa alla Commissione parlamentare il 18 ottobre 1982<ref>Commissione parlamentare, ''cit.'', Documento 330</ref> Pazienza viene indicato come "iscritto alla loggia coperta Giustizia e libertà" ma non del Grande Oriente d'Italia, bensì della comunione massonica di [[Gran Loggia d'Italia degli Alam|Piazza del Gesù]]. Per quanto riguarda il Grande Oriente, Pazienza risultava al SISDE iniziato il 7 maggio 1980, senza essere inserito in alcuna loggia e che il 17 luglio 1980 fosse stato elevato contemporaneamente al secondo e terzo grado (maestro). Fu posto "in sonno" (cioè sospeso) dalla massoneria il 4 marzo 1982.<ref>Relazione di minoranza, ''cit.'', p. 283</ref>
Pazienza fu interrogato su questi fatti a New York dal [[giudice istruttore]] [[italia]]no [[Ilario Martella]].<ref>{{Cita news | titolo = Italian Is in New York, Investigating Papal Plot | editore = [[The New York Times]] | pagine = A7 | data=11 dicembre 1985}}</ref> Poco tempo dopo, Martella ritirò le accuse secondo le quali Ağca sarebbe stato "addestrato" da presunti elementi dell'intelligence militare italiana.<ref>{{Cita news | titolo = Italian Judge Said to Drop Probe of Agca Being Coached | editore = [[The Washington Post]] | pagine = A31 | data=18 dicembre 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = The Bulgarian Connection Still Holds | editore = [[Wall Street Journal]] | pagine = 1 | data=12 febbraio 1986}}</ref>
 
Pazienza figura fra gli affiliati alla [[massoneria]], secondoSecondo quanto riportato, alla fine degli anni '80, da un rapporto della [[DIGOS]] sulle logge massoniche bolognesi,<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/05/04/bologna-rapporto-digos-sulle-logge-massoniche.html BOLOGNA, RAPPORTO DIGOS SULLE LOGGE MASSONICHE - Repubblica.it > Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> risalente alla fine degli [[anni '80]], Pazienza è uno degli affiliati alla [[loggia massonica]] ''[[Propaganda Due]]'', pur senza apparire nella lista rinvenuta a [[Villa Wanda]] di [[Castiglion Fibocchi]].
====Rapimento di Ciro Cirillo====
Pazienza fu coinvolto personalmente nei negoziati per il rilascio dell'assessore democristiano ai lavori pubblici della Regione Campania (ed ex presidente della stessa) [[Ciro Cirillo]], sequestrato il 27 aprile [[1981]] dalle [[Brigate Rosse]]. Egli portò avanti le trattative con [[Vincenzo Casillo]], principale luogotenente del boss camorrista [[Raffaele Cutolo]]<ref>Francesco Pazienza, 'Il Disubbidiente', Longanesi, Milano 1999, pp. 177-184</ref>.
 
====Mehmet Il rapporto con Ali Ağca= ===
====Banco Ambrosiano====
{{Vedi anche|Attentato a Giovanni Paolo II}}
Durante la sua latitanza, Pazienza fu interrogato negli Stati Uniti da alcuni funzionari doganali circa la scomparsa di fondi dal [[Banco Ambrosiano]]. Pazienza dichiarò che questi funzionari doganali gli avevano riferito che [[Stefano Delle Chiaie (politico)|Stefano Delle Chiaie]] era stato visto a Miami, Florida, con un turco non identificato<ref name="NY1">{{Cita news | titolo = Italian Ex-Agent Ordered Extradited from U.S. | editore = [[The New York Times]] | pagine = A12 | data=12 settembre 1985}}</ref>, e ripeté la sua posizione durante il suo coinvolgimento nel processo sulla [[Strage di Bologna]].<ref>{{Cita news | titolo = Suspected Right-Wing Terrorist Questioned in Papal Shooting | editore = [[Associated Press]] | data=17 aprile 1987}}</ref> Non è ancora chiaro se questo turco fosse [[Oral Çelik]]<ref name="NY1"/> o [[Abdullah Çatlı]] e se l'affermazione dei funzionari doganali fosse vera.
Dopo l'[[attentato a Giovanni Paolo II]] nel 1981 da parte di [[Mehmet Ali Ağca]], questi dichiarò di essere stato visitato da Pazienza nella sua cella ad [[Ascoli Piceno]] (ciò fu dichiarato però solo dopo che il giudice convocò Pazienza in aula<ref>{{Cita news | titolo = The Gospel According to Ali Agca | autore = [[Alexander Cockburn]] | editore = [[The Nation]] | data = Jul 6 / 13 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = Former Spy Says He Warned the Vatican Of Assassination Try --- Name of Pazienza Crops Up At Trial of the Bulgarians In Attempt to Kill Pope | editore = [[Wall Street Journal]] | pagine = 1 | data=8 agosto 1985}}</ref>). Questa visita di Pazienza ad Ağca fu dichiaratarivelata anche dal mafiosopentito camorrista [[Giovanni Pandico]]. Dalla sua prigione a [[New York]], Pazienza negò di aver mai fatto visita ad Ağca.<ref>{{Cita news | titolo = Three deny Agca was coached about 'Bulgarian connection' | editore = [[United Press International|UPI]] | data=12 dicembre 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = Rome Inquiry: Was Agca Coached? | editore = [[The New York Times]] | pagine = A3 | data=8 ottobre 1985}}</ref>.
 
Pazienza fu interrogato su questi fatti a New York dal [[giudice istruttore]] [[italia]]no [[Ilario Martella]], che seguiva le indagini sull'attentato al papa.<ref>{{Cita news | titolo = Italian Is in New York, Investigating Papal Plot | editore = [[The New York Times]] | pagine = A7 | data=11 dicembre 1985}}</ref> Poco tempo dopo, Martella ritirò le accuse secondo le quali Ağca sarebbe stato "addestrato" da presunti elementi dell'intelligence militare italiana.<ref>{{Cita news | titolo = Italian Judge Said to Drop Probe of Agca Being Coached | editore = [[The Washington Post]] | pagine = A31 | data=18 dicembre 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = The Bulgarian Connection Still Holds | editore = [[Wall Street Journal]] | pagine = 1 | data=12 febbraio 1986}}</ref>
In via definitiva nel [[1993]] viene condannato a 3 anni di carcere per il crac Ambrosiano e associazione a delinquere.
 
====La strageIl allaruolo stazionenel rapimento di Bologna=Ciro Cirillo ===
{{Vedi anche|Ciro Cirillo}}
Pazienza fu condannato nel 1988 per aver tentato di depistare le indagini sulla [[strage di Bologna]], sistemando lo stesso tipo di esplosivo in un treno Milano - Taranto nel 1981.<ref>{{Cita news | titolo = Italy`s No. 1 Fugitive Arrested by Customs Agents | editore = Associated Press | data=4 marzo 1985}}</ref> Nel 1990, la sua condanna fu ribaltata in appello<ref>{{Cita news | titolo = Appeals Court Throws Out Bologna Bombing Convictions | editore = Associated Press | data=29 luglio 1990}}</ref>, ma un nuovo processo terminò con una condanna definitiva nel 1995.<ref>{{Cita news | titolo = Italy remembers 1980 Bologna train station massacre | editore = ANSA | data=2 agosto 2007}}</ref>
Pazienza fu coinvolto personalmente nei negoziati per il rilascio dell'assessore [[democristiano]] ai lavori pubblici della Regioneregione [[Campania]] (ed ex presidente della stessa) [[Ciro Cirillo]], sequestrato il 27 aprile [[1981]] dalle [[Brigate Rosse]]. Egli portò avanti le trattative con [[Vincenzo Casillo]], principale luogotenente del boss [[camorrista]] [[Raffaele Cutolo]].<ref>Francesco Pazienza, 'Il Disubbidiente', Longanesi, Milano 1999, pp. 177-184</ref>.
Condannato a 13 anni (10 per il depistaggio delle indagini sulla strage e 3 per il crac dell'Ambrosiano ed associazione a delinquere) in tutto ne trascorre 12 in carcere.
 
==== I rapporti col Banco Ambrosiano= ===
Ha sempre dichiarato di essere innocente e nel maggio del [[2018]] chiede di poter esser convocato al processo all'ex NAR [[Gilberto Cavallini]] per depositare dati e documentazioni di possibile interesse ma a giugno la Corte d'Assise decide di respingere la richiesta. In un'intervista al ''[[il Fatto Quotidiano|Fatto Quotidiano]]'' dice di essere stato incastrato per vendetta dal giudice [[Domenico Sica]].<ref>[http://www.ansa.it/veneto/notizie/2018/06/08/strage-bologna-pazienza-fu-gheddafi_1b26f1d6-645c-40a4-bdb3-6afbfbe635c8.html Strage Bologna: Pazienza, 'fu Gheddafi'] </ref> In un'altra intervista a ''Fanpage'' di agosto dello stesso anno scarica poi la colpa del depistaggio sugli ex colleghi dei servizi [[Pietro Musumeci]] e [[Giuseppe Belmonte]], condannati a 8 e 7 anni, e rivela presunti intrecci tra [[Cesare Romiti]] (amministratore delegato della [[FIAT]]) e la Libia di [[Muammar Gheddafi]] (azionista della casa automobilistica) collegando la Strage di Bologna con quella di [[Strage di Ustica|Ustica]] e l'[[incidente aereo di Castelsilano]].<ref>[https://youmedia.fanpage.it/video/aa/W2K7WeSw34kY-jFM Strage di Bologna, l'ex agente dei servizi segreti Francesco Pazienza: "Fiat dietro il depistaggio"] </ref>
{{Vedi anche|Scandalo del Banco Ambrosiano}}
Durante la sua latitanza, Pazienza fu interrogato negli Stati Uniti da alcuni funzionari doganali circa la scomparsa di fondi dal [[Banco Ambrosiano]]. Pazienza infatti aveva avviato rapporti con [[Roberto Calvi]], presidente del Banco Ambrosiano, che in quel momento versava in difficoltà giudiziarie ed economiche ed aveva bisogno delle sue conoscenze in campo [[Politica|politico]], [[Massoneria|massonico]] ed all'interno del [[Vaticano]] per salvare la banca dal fallimento<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/11/28/pazienza-in-cento-ore-le-sue-verita.html|titolo=PAZIENZA, IN CENTO ORE LE SUE VERITA' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>. Per questa sua "mediazione", Pazienza incassò parte del [[Prestito (finanza)|finanziamento]] da 7,5 miliardi di [[Lira italiana|lire]] concesso senza garanzie dal Banco Ambrosiano alle società del faccendiere [[Flavio Carboni]], pure lui impegnato nei tentativi di salvataggio del Banco<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/03/07/dal-crack-ambrosiano-al-supersismi.html|titolo=DAL CRACK AMBROSIANO AL 'SUPERSISMI' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>.
 
Nel [[1992]] venne condannato a 14 anni di carcere per il crack dell'Ambrosiano e per [[Associazione per delinquere|associazione a delinquere]]<ref name=":02">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1992/04/17/page_003.pdf|titolo=Banco Ambrosiano, tutti condannati|editore=L'Unità|data=17 aprile 1992}}</ref>.
Nel 2019, le sentenze sono disponibili online nel sito del Consiglio Superiore della magistratura, sezione Giurisdizione e Società. Archivio digitale Sergio Flamigni - Rete degli Archivi per non dimenticare - con sede a Oriolo Romano, inaugurato dalla Presidenza della Repubblica, pubblica le sentenze relative alla strage alla stazione ferroviaria di Bologna e le relazioni della Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo e le stragi in Italia presieduta dall'On. Pellegrino.
 
=== Il "Super-SISMI" ===
Il 20 aprile 2018, presso l'Università di Padova è stato presentato un libro dal titolo: Il terrorismo di destra e di sinistra in Italia e in Europa. Storici e magistrati a confronto. Padova University Press, 2018, ISBN 8869381188
Nel [[1984]] Pazienza confessò al PM [[Domenico Sica]] l'esistenza di un "Super-SISMI", ossia una struttura deviata all'interno del SISMI stesso che faceva capo al direttore del Servizio, il generale [[Giuseppe Santovito]], e che aveva come principali componenti, oltre a se stesso, il generale [[Pietro Musumeci]] e il suo stretto collaboratore, il colonnello [[Giuseppe Belmonte]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/27/due-alti-ufficiali-del-sismi-contro-musumeci.html|titolo=DUE ALTI UFFICIALI DEL SISMI CONTRO MUSUMECI E BELMONTE - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>. Secondo le indagini del PM Sica, il "Super-SISMI" risultò coinvolto nei depistaggi delle indagini sulla [[strage di Bologna]], nelle trattative segrete con la [[Nuova Camorra Organizzata]] durante il [[Ciro Cirillo|sequestro Cirillo]] e nell'operazione "Billy-gate", ossia la diffusione di notizie compromettenti circa rapporti con la [[Libia]] di Billy Carter per impedire la rielezione del fratello [[Jimmy Carter|Jimmy]] alla [[Casa Bianca]] a favore del candidato repubblicano [[Ronald Reagan]] durante le [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1980|elezioni presidenziali del 1980]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/23/organizzarono-il-billygate.html|titolo=ORGANIZZARONO IL BILLYGATE - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/21/si-riapre-il-dossier-agosto.html|titolo=SI RIAPRE IL DOSSIER 2 AGOSTO - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>. Si scoprì anche che Pazienza utilizzava aerei del SISMI per viaggi personali in Italia e all'estero accompagnato dal pregiudicato latitante [[Domenico Balducci]] (ucciso nel [[1981]], legato alla [[Banda della Magliana]] e al boss siciliano [[Giuseppe Calò|Pippo Calò]])<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/02/24/quanti-misteriosi-viaggi-con-gli-aerei-targati.html|titolo=QUANTI MISTERIOSI VIAGGI CON GLI AEREI TARGATI '007' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/24/arrivano-roma-giudici-bolognesi.html|titolo=ARRIVANO A ROMA I GIUDICI BOLOGNESI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-08}}</ref>.
 
Il 29 luglio [[1985]] Pietro Musumeci è stato condannato a 9 anni di carcere per associazione a delinquere, Francesco Pazienza a 8 anni e 6 mesi per lo stesso reato (l'accusa di violazione del [[segreto di Stato]] fu coperta da [[amnistia]]), e Giuseppe Belmonte fu condannato a 7 anni e 8 mesi per [[associazione a delinquere]], [[peculato]] e interesse privato in atti di ufficio: assolti con formula piena il colonnello [[Secondo D'Eliseo]], il capitano [[Valentino Artinghelli]] e [[Adriana Avico]], collaboratrice di Pazienza<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/30/il-supersismi-veramente-esistito.html|titolo=IL SUPERSISMI E' VERAMENTE ESISTITO - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref><ref name=":1" />.
 
In appello, il 14 marzo [[1986]], le condanne scesero a 3 anni e 11 mesi per Musumeci, a 3 anni e 2 mesi per Pazienza, e a 3 anni per Belmonte. Per tutti gli imputati cadde l'accusa di associazione per delinquere. Per i giudici della [[Corte d'appello di Roma]] non esisteva il "Super-SISMI", ma una serie di attività censurabili e realizzate con fini di lucro, che non rientravano in alcuna organizzazione segreta parallela ai servizi segreti militari<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/03/15/il-supersismi-soltanto-un-invenzione-di.html|titolo='IL SUPERSISMI E' SOLTANTO UN' INVENZIONE DI PAZIENZA' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>.
 
===Depistaggio per la strage di Bologna===
{{Vedi anche|Strage di Bologna}}
Pazienza fu condannato nel 1988 per aver tentato di depistare le indagini sulla [[strage di Bologna]], sistemando lo stesso tipo di esplosivo in un treno Milano - Taranto nel 1981.<ref>{{Cita news | titolo = Italy`s No. 1 Fugitive Arrested by Customs Agents | editore = Associated Press | data=4 marzo 1985}}</ref> Nel 1990, la sua condanna fu ribaltata in appello,<ref>{{Cita news | titolo = Appeals Court Throws Out Bologna Bombing Convictions | editore = Associated Press | data=29 luglio 1990}}</ref>, ma un nuovo processo terminò con una condanna definitiva nel 1995.<ref>{{Cita news | titolo = Italy remembers 1980 Bologna train station massacre | editore = ANSA | data=2 agosto 2007}}</ref>
 
Ha sempre dichiarato di essere innocente e nel maggio del [[2018]] chiede di poter esser convocato al processo all'ex [[Nuclei Armati Rivoluzionari|NAR]] [[Gilberto Cavallini]] per depositare dati e documentazioni di possibile interesse ma a giugno la Corte[[corte d'Assiseassise]] decide di respingere la richiesta. In un'intervista al ''[[ilIl Fatto Quotidiano|Fatto Quotidiano]]'' dice di essere stato incastrato per vendetta dal giudice [[Domenico Sica]].<ref>[http{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ansa.it/veneto/notizie/2018/06/08/strage-bologna-pazienza-fu-gheddafi_1b26f1d6-645c-40a4-bdb3-6afbfbe635c8.html |titolo=Strage Bologna: Pazienza, 'fu Gheddafi'] - Notizie - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=2018-06-08|accesso=2025-07-12}}</ref> In un'altra intervista a ''[[Fanpage]]'' di agosto dello stesso anno scarica poi la colpa del [[depistaggio]] sugli ex colleghi dei servizi [[Pietro Musumeci]] e [[Giuseppe Belmonte]], condannati a 8 e 7 anni, e rivela presunti intrecci tra [[Cesare Romiti]] (amministratore delegato della [[FIAT]]) e la Libia di [[MuammarMuʿammar Gheddafi]] (azionista della casa automobilistica) collegando la Stragestrage di Bologna con quella di [[Strage di Ustica|Ustica]] e l'[[incidente aereo di Castelsilano]].<ref>[{{Cita web|url=https://youmedia.fanpage.it/video/aa/W2K7WeSw34kY-jFM |titolo=Strage di Bologna, l'ex agente dei servizi segreti Francesco Pazienza: "Fiat dietro il depistaggio"] }}</ref>
 
==Nei media==
*Nel film del [[2002]] ''[[I banchieri di Dio - Il caso Calvi]]'' di [[Giuseppe Ferrara]] la parte di Pazienza fu interpretata dall'attore [[Alessandro Gassmann]].
*Nel brano ''Pierpaolo in URSS'' degli [[Squallor]] tratto dall'album ''[[Tocca l'albicocca]]'' (1985), il signorino Pierpaolo rivolgendosi al padre cita il faccendiere nella frase “Sì, hai capito e tu ti facevi la zanzariera co' Pazienza, e tu dovevi avere pazienza…”.<ref>{{Cita web|url=https://www.squallor.com/canzoni-testi/squallor/pierpaolo-in-urss/|titolo=I testi delle canzoni degli Squallor - Pierpaolo in URSS}}</ref>
 
==Note==
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==Collegamenti esterni==
* {{cita web|cognome= Gabanelli|nome= Milena|wkautore= Milena Gabanelli|url= http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/pazienza-gelli/pazienza-gelli/pazienza-gelli.html|titolo=" Io, Gelli e la strage di Bologna". Ecco le verità della super-spia|accesso= 26 luglio 2012|editore=repubblica.it|data= 30 gennaio 2009|urlarchivio=}}
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[[Categoria:Agenti segreti italiani]]
[[Categoria:Condannati per reati legati agli Anni di piombo]]
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