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{{Struttura militare
<nowiki>https://en.wikipedia.org/wiki/Template:Infobox_hiking_trail</nowiki>
|Nome = Castello di Spezzano
 
|Nome originale = Castro Spezani
<nowiki>{{Percorso ciclabile-escursionistico
|Parte di = [[Signoria di Sassuolo]]
|nome = Via Romea Nonantolana
|Posizione geografica = Nord Italia
|altri nomi =
|Struttura = Castello
|simbolo =
|Immagine = Framestorming 01.jpg
|logo = Logo-VRN.png
|Didascalia = La struttura vista dal fossato</br>
|immagine = Via_Romea_Nonantolana.jpg
''caricare le foto della cartella''
|didascalia = Segnavia del ramo orientale a [[Montese]]
|Stato = [[Ducato di Modena]]
|tipo percorso = [[sentiero]], [[pista ciclabile]]
|Stato attuale = ITA
|numero =
|Suddivisione = [[Emilia-Romagna]]
|stato = ITA
|Città = [[Fiorano Modenese]]
|stato2 =
|stato3LatGradi = 44
|LatPrimi = 31
|divamm1 = [[Emilia Romagna]], [[Toscana]]
|LatSecondi = 17
|divamm2 = [[Provincia di Modena]], [[Provincia di Pistoia]]
|divamm3LatNS = N
|LongGradi = 10
|catena montuosa = [[Appennino tosco-emiliano]]
|LongPrimi = 50
|montagna = [[Passo della Croce Arcana]], [[Passo della Calanca]]
|LongSecondi = 47
|inizio = Stellata
|fineLongEW = SanE Miniato
|intersezioniTipologia =
|Utilizzatore =
|parte di = Romea Strata
|Primo proprietario =
|lunghezza = 275
|Stile =
|altitudine massima = 1737
|Funzione strategica =
|altitudine minima = 12
|Termine funzione strategica =
|dislivello =
|Inizio costruzione = [[XI secolo]]
|superficie = naturale, ghiaia, asfalto
|Termine costruzione = [[XVI secolo]]
|apertura =
|chiusuraCostruttore =
|Materiale =
|tempo = 12 giorni
|Armamento =
|difficoltà = turistico-escursionistico
|tracciatoAltezza =
|Demolizione =
|didascalia tracciato =
|Condizione attuale = Restaurato
|mappa =
|Proprietario attuale = comune di [[Fiorano Modenese]]
|didascalia mappa =
|noteVisitabile = si
|Presidio =
|sito = [http://www.viaromeanonantolana.org Associazione Via Romea Nonantolana]
|Comandante attuale =
|Comandanti storici =
|Occupanti =
|Azioni di guerra =
|Eventi =
|Note =
|Sito web = [https://www.fioranoturismo.it/it/arte-e-storia/castello-di-spezzano/ Pagina sul sito Fiorano Turismo]
|Ref = {{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001}}
}}
 
Il '''castello di Spezzano''', detto anche rocca Coccapani, è la struttura militare più importante del territorio di [[Fiorano Modenese]], sede, inoltre, del Museo della ceramica e dell'acetaia comunale.
La '''Via Romea Nonantolana''' è una millenaria via di comunicazione tra il nord Italia e [[Roma]], nata nell'[[VIII secolo]], che seguendo all'incirca il percorso del fiume [[Panaro]] attraversa la pianura emiliana, l'[[appennino tosco-emiliano]], il pistoiese, per congiungersi alla [[Via Francigena]] all'altezza dell'[[Arno]].
 
== Storia ==
[[File:Angolo nordest-castello di spezzano.jpg|miniatura|sinistra|Castello di Spezzano, angolo nord-est]]
Nel 749 d.C. il re longobardo [[Astolfo (re)|Astolfo]] incaricò il cognato [[Anselmo di Nonantola|Anselmo]], [[ducato del Friuli|duca del Friuli]] di costituire una via di comunicazione da nord a sud nella retrovia del confine con l'[[Esarcato d'Italia#La caduta dell.27Esarcato|impero Bizantino]], che all'epoca correva lungo la valle del fiume [[Reno (Italia)|Reno]]. Dopo aver fondato un monastero benedettino e un ospizio, come strutture di supporto in prossimità del crinale appenninico a [[Fanano]], Anselmo nel 752 fondò un secondo monastero nella pianura fra Mutina, Bononia ed il fiume Po, sul sito della colonia romana di Nonantula. Si trattò di ricostituire la romana Mutina-Pistoria, che per i [[longobardi]] divenne fondamentale per collegare la [[Langobardia Maior|Langobardia maior]] alla [[Ducato di Tuscia|Tuscia]]<nowiki/> attraverso il [[Gastaldati longobardi#Ducato di Tuscia|gastaldato di Pistoia]].
L'edificio esiste, probabilmente, dall'[[XI secolo]] anche se i primi documenti che ufficialmente ne parlano sono più recenti. Il più antico è in ''Sacramentum Extimatoris'', una rubrica degli statuti del comune di Modena del 1225, in cui viene chiamato ''Castro Spezani''<ref name=messoriventuri>{{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001|capitolo=Il Castello di Spezzano|pp=103-114}}</ref><ref name="messoricastello1">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= Il castello |pp=25-30 |ISBN= no}}</ref>. In epoca medioevale il complesso si presentava con un [[Maschio (architettura)|mastio]], le torri, la cinta muraria, qualche casa, il pozzo interno alle mura, granai, fienili, magazzini ed una [[cappella]] dedicata a [[Sant'Agata]]<ref name="messoricastello1" />.
Nel [[Anni 1300|300]] venne scavato il [[fossato]] e l'ingresso era sovrastato da una torre con [[ponte levatoio]]<ref name=messoriventuri/>. Il ponte levatoio fu demolito e ricostruito nel 1795 per via del suo grave stato di degrado<ref name="messoricastello1" />.
 
Il castello svolse, almeno fino al [[XV secolo]], la funzione di difendere e proteggere la popolazione oltre che costituire un ottimo luogo d'osservazione per l'arrivo dei nemici grazie alla sua collocazione geografica. La sua capacità di difesa militare venne messa sicuramente alla prova il 19 maggio 1355 quando resistette per quindici giorni ad un assedio di duemila cavalli e mille fanti degli [[este]]nsi senza che gli invasori riuscissero ad espugnarlo<ref name=messoriventuri/><ref name="messoricastello1" />.
In breve l’[[abbazia di Nonantola]] divenne una delle più importanti e potenti d’Europa, al pari di quelle di [[Abbazia di Cluny|Cluny]] e [[Abbazia di Sant'Agostino|Canterbury]], luogo privilegiato per il passaggio degli imperatori carolingi e dei papi, che vi trovarono rifugio nel passaggio con le loro corti, al pari di mercanti e viandanti. [[Carlo Magno]] la dotò di beni e privilegi, dichiarandola [[abbazia imperiale]], e probabilmente vi soggiornò nell'800 durante [[Carlo Magno#L'incoronazione a imperatore|il suo viaggio a Roma]]. Nell'883 [[Papa Marino I|papa Marino]] la scelse come luogo di incontro con [[Carlo il Grosso|Carlo il grosso]], mentre [[Papa Adriano III]] vi morì poco distante nell'855, mentre si recava alla [[Dieta (storia)|dieta imperiale]] a [[Worms]]. [[Papa Gregorio VII]] vi celebrò la Pasqua del 1077, dopo l'[[Umiliazione di Canossa|umiliazione di Enrico IV a Canossa]].
 
[[File:Il borgo poggio-castello di spezzano.jpg|miniatura|sinistra|Spezzano: il castello ed il borgo "del Poggio"]]
La strada che collegava i due monasteri fondati da Anselmo divenne in breve uno dei principali assi di comunicazione fra il nord Italia (e l’Europa centrale) e Roma. Non è da intersi con ciò una strada lastricata ben precisa, ma un itinerario diffuso lungo la valle del panaro, in cui pellegrini e viandanti si spostavano su un versante o sull'altro anche a seconda degli eventi politici, piuttosto che per la presenza di briganti o altri pericoli. Nell'epoca di grande sviluppo del [[pellegrinaggio cristiano]] la percorrenza medioevale si sviluppava quasi totalmente sul versante occidentale del fiume Panaro, stante la presenza documentata di ''hospitalia'' (ospizi) quali quelli di Sant'Ambrogio al valico del fiume Panaro, quello di San Bartolomeo a [[Spilamberto]], quello di San Giacomo di Garamolo ad Ospitaletto<ref>{{Cita web|url=https://www.terredicastelli.eu/luoghi-di-interesse/ospitaletto/|titolo=Ospitaletto|accesso=25 luglio 2018}}</ref>, e quelli di San Giacomo a Fanano ed in val di Lamola<ref name = "Labate">{{Cita libro|titolo = Pagani e Cristiani. Forme e attestazioni di religiosità del mondo antico in Emilia|autore = Donato Labate|curatore = Carla Corti|editore = All’Insegna del Giglio|città = Firenze|anno = 2010|capitolo = I pellegrini dell'Ospitale di San Bartolomea di Spilamberto, la "strada francigena" modenese ed alcune testimonianze archeologiche di ''signa peregrinationis''|pp = 162-163|posizione = |ISBN = 978-88-7814-430-9}}</ref>. Tuttoggi rimangono nella toponomastica evidenti segni dell'epoca, come ad esempio le frazioni di Ospitaletto, sopra [[Marano sul Panaro]] e [[Valle di Ospitale|Ospitale di Fanano]], che ne costituiscono un chiaro esempio.
Nel [[1393]] il [[Duchi di Ferrara|marchese di Ferrara]] [[Alberto V d'Este]] concesse in [[feudo]] il castello a [[Marco I Pio]], [[Signoria di Carpi|signore di Carpi]]<ref name=messoriventuri/>. Nello stesso anno Alberto venne a mancare e [[Niccolò III d'Este]], succeduto al padre Alberto, riconfermò il feudo a Marco I Pio nel 1405<ref name="messoricastello2">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= Il Palazzo dei Pio e la chiesa di S. Giovanni Evangelista |pp=43-47 |ISBN= no}}</ref>.
 
Nei primi anni del [[1500]] [[Alessandro Pio di Savoia]] ereditò dal padre [[Giberto III Pio|Giberto III]] il castello di Spezzano e decise di renderlo una delle cinque sedi podestarili<ref name=messoriventuri/>. Da questo momento in avanti il maniero iniziò il suo percorso che lo porterà ad essere sempre meno utilizzato per scopi militari e sempre più come residenza politico-amministrativa del signore. Marco Pio decise di fare costruire il suo palazzo sulle mura ed i lavori iniziarono nel 1529<ref name="messoricastello2" />.
Una volta svalicato l'appennino, i pellegrino potevano recarsi a Roma, oppure a Santiago di Compostela, sulla rete di strade costiere liguri. Non a caso negli scavi che hanno riportato alla luce l'Ospitale di Spilamberto sono state rinvenute le sepolture di alcuni pellegrini con conchiglie del tipo ''[[Pecten]]'' (o cappasanta)<ref name = "Labate"/>.
 
Sul finire del [[XVI secolo]], [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)|Marco Pio di Savoia]] era [[Signoria di Sassuolo|signore di Sassuolo]] e quindi anche di Fiorano e Spezzano, nell'esercizio del suo potere decise di fare demolire la cappella dedicata a Sant'Agata e di utilizzare il materiale così prodotto per la costruzione del palazzo nel castello di Spezzano<ref name="messoricastello1" /><ref name="messoricastello2" />.
Anche più tardi, nelle lotte fra guelfi e ghibellini la Via rimase un passaggio fondamentale fra la pianura padana centrale e la Toscana, evitando il passaggio nelle terre assoggettate al Papato<ref name = "Stopani">{{Cita|Stopani}}.</ref>.
 
[[File:Altare con paliotto in scagliola-castello di spezzano.png|miniatura|Castello di Spezzano, cappella: altare con paliotto in scagliola, opera dell'artista Giammarco Mazzelli nel 1699]]
In epoca moderna, la via seguì le vicende dell'abbazia di Nonantola, che perse progressivamente il suo ruolo e potere temporale, stritolata tra le lotte fra i comuni di Modena e Bologna, e con l'avanzare delle signorie rinascimentali, finendo per diventare un'[[abbazia]] ''[[in commendam]]''. Col venire meno del suo ruolo di via di comunicazione inserita nella grande storia europea, la via continuò per secoli una funzione di comunicazione soprattutto regionale, ed infatti una strada "''Mutina-Pistoria''" è citata in un trattato siglato nel 1225 tra i comuni di Modena e Pistoia.
Alla morte di Marco Pio di Savoia, nel [[1599]], il castello passò al [[Duchi di Modena e Reggio|duca di Modena e Reggio]] [[Cesare d'Este]], alla cui casata rimase per trent'anni fino a che, nel [[1629]], l'intero feudo e la rocca passarono al marchese Guido Coccapani<ref name=messoriventuri/>. Alfonso Coccapani, figlio di Guido, prese formalmente possesso di Fiorano all'inizio di giugno 1651. Spezzano rimase il capoluogo del marchesato, ed in particolare il Castello di Spezzano fu residenza del governatore o [[podestà (medioevo)|podestà]] o commissario agli ordini del marchese e che lo rappresentava tanto nell'amministrazione civile che in quella giudiziale<ref name="guidobucciardi9">{{Cita libro |titolo = Fiorano nelle vicende storiche del castello e del santuario dalle origini al 1859 |autore = Guido Bucciardi |editore = Tipografia Pontificia ed Arcivescovale dell'"Immacolata Concezione" |anno = 1934 |capitolo = Il feudo Coccapani |pp = 167-204 }}</ref>. Dopo di lui lo ereditò Filippo Antonio Coccapani (1660 - 1723). Coccapani decise di fare costruire una cappella dedicata a Maria Vergine, fece costruire nel 1699 un altare con [[paliotto]] dell'artista [[carpi]]giano Giammarco Mazzelli<ref name="messoricastello1" />.
 
Quando Filippo Antonio Coccapani morì il 5 marzo 1723 il castello passò quindi al figlio Luigi che lo mantenne fino alla sua morte nel 1755<ref name="guidobucciardi9" />. A Luigi succedette il figlio Ludovico Coccapani, ultimo feudatario di Spezzano.
== Riscoperta ==
A partire dagli anni novanta del XX secolo, l'antica strada venne riscoperta con studi e convegni, e chiamata ''Via Romea Nonantolana'' a sottolineare il legame dei territori attraversati - dal Po al crinale appenninico - con la storica [[Abbazia territoriale|abbazia nullius]], che ne controllava formalmente i territori e le parrocchie fino alla ''plena unione'' con l'[[Arcidiocesi di Modena-Nonantola|arcidiocesi di Modena]] (1986). Appena dopo il grande Giubileo del 2000, la Provincia di Modena, valorizzando i numerosi studi di riscoperta, la ricostruì come un percorso pedonale, adattandola in parte alle mutate condizioni del territorio. Circa 10 anni dopo, gli enti locali modenesi decisero di procedere ad una profonda revisione del progetto, unendo nuovi studi storici alle esigenze di percorribilità ciclo-pedonale manifestatesi fin dalla riapertura del cammino.
 
Nel 1797 il castello ottenne il titolo di ''Rocca o palazzo nazionale''<ref name=messoriventuri/>.
Nel frattempo il progetto degli enti modenesi venne inserito nella costruzione di un'ampia rete di cammini (Romea Strata), che dal nord-est d'Europa giungono alla città eterna.
 
A partire dal 1809 cessa l'autonomia di Spezzano che viene accorpata al Comune di Sassuolo e di conseguenza ha fine ogni funzione pubblica ancora in essere del castello che diventa esclusivamente residenza della famiglia Coccapani in affitto dal regio demanio<ref name="messoricastello4">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= Epilogo |pp=107-110 |ISBN= no}}</ref>. Nel 1811 Luigi Maria Coccapani riottenne la proprietà del castello per decreto reale<ref name="messoricastello4" />. Nel periodo che va dal 1862 al 1890, i Coccapani effettuarono consistenti restauri ed ampliamenti della struttura.
== La nonantolana oggi ==
Provenendo dalle varie diramazioni della Romea Strata, che si riuniscono a [[Badia Polesine]], si entra nel tratto nonantolano della via per Roma attraversando il [[Po|fiume Po]] a [[Stellata]] di [[Bondeno]], antica pertinenza dell'abbazia di Nonantola. Proseguendo sull'argine del Panaro si attraversano i centri di [[Finale Emilia]], [[Camposanto]] e [[Bomporto]], per giungere infine a Nonantola.
 
Nei primi del [[1900]] la proprietà del castello passò ai conti Pignatti Morano<ref name=messoriventuri/>.
Qui vi sono due opzioni: il ramo occidentale prosegue verso [[Modena]] (località storicamente non rientrante nell'itinerario, ma essenziale oggi per le sue connessioni con la grande viabilità stradale e ferroviaria), continuando per [[Castelnuovo Rangone|Castelnuovo]], [[Castelvetro di Modena|Castelvetro]] (rientrando qui pienamente nei domini nonantolani), Ospitaletto, [[Pavullo nel Frignano|Pavullo]] ed infine Fanano. Il ramo orientale invece si mantiene sulla riva destra del Panaro, attraversando [[San Cesario sul Panaro|San Cesario]], [[Spilamberto]], [[Vignola]], il [[Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina|parco dei sassi di Rocca Malatina]] e [[Montese]], per poi ricongiungersi col ramo occidentale a Fanano. La presenza di questi due percorsi, vicini ma distinti, viene interpretata da alcuni camminatori anche come giro "ad anello", della durata di circa 7-10 giorni, seppur perdendo la connotazione di pellegrinaggio romipeto.
 
Nel 1982 il comune di Fiorano Modenese lo acquistò rendendolo di proprietà pubblica.
Da Fanano il percorso si inerpica per la Val di Lamola, giungendo ad Ospitale ed infine al crinale appenninico al Passo della Calanca, oppure al più agevole [[Passo della Croce Arcana]]. Di qui il percorso scende a [[Cutigliano]] e [[Pontepetri]], giungendo a Pistoia, nota nel medioevo come la "''Santiago minor''" per la presenza delle uniche reliquie di [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo Maggiore]] fuori da [[Santiago di Compostela]]. Ripartendo per [[Lamporecchio|San Baronto]] si giunge sull'[[Arno]] a [[Fucecchio]] e [[San Miniato]], seguendo la [[Via Francigena]] sino alla città eterna.
 
=== Cronologia dei proprietari ===
[[File:Stemma famiglia coccapani bevilacqua-castello di spezzano.jpg|miniatura|verticale|Castello di Spezzano, interno: fondale in cuoio dipinto illustrante lo stemma della famiglia Coccapani Bevilacqua]]
Di seguito è riportata la cronologia dei proprietari noti.
 
{| class="wikitable" style="text-align:center"
! A partire dal !! Proprietario
|-
| ... || ignoto
|-
| XI secolo || signoria dei ''Da Spezzano''<ref name=messoriventuri/><ref name="sitocomune1">[http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=cf85b081d0424192be60bf11a188dcc7 "Spezzano: le origini e il castello" sul sito comunale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151226051646/http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=cf85b081d0424192be60bf11a188dcc7 |data=26 dicembre 2015 }}</ref>
|-
| XIII secolo || signoria dei ''Da Castello''<ref name=messoriventuri/><ref name="sitocomune1" />
|-
| 1393 || [[Marco I Pio]]
|-
| ... ||
|-
| 1499 || [[Giberto III Pio|Giberto III Pio di Savoia]]
|-
| 1500 || [[Alessandro Pio di Savoia]]
|-
| 1527 || Enea Pio di Savoia
|-
| 1525 || Giberto III Pio di Savoia
|-
| 1554 || Ercole Pio di Savoia
|-
| 1571 || [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)|Marco Pio di Savoia]]<br />(con [[reggenza]] dello zio Enea fino al 1594)
|-
| 1599 || [[Cesare d'Este]]
|-
| 1629 || Guido Coccapani
|-
| 1651 || Alfonso Coccapani
|-
| 1660 || Filippo Antonio Coccapani
|-
| 1723 || Luigi Coccapani
|-
| 1755 || Ludovico Coccapani
|-
| 1796 || regio demanio
|-
| 1811 || Luigi Maria Coccapani
|-
| ... ||
|-
| inizi 1900 || Pignatti Morano
|-
| ... ||
|-
| 1982 || comune di [[Fiorano Modenese]]
|}
 
== Camera della Ragione ==
La camera ''della Ragione'', situata poco dopo l'ingresso dal ponte levatoio sulla sinistra, venne utilizzata fin dal 1629 per le riunioni del consiglio comunale<ref name="messoricastello3">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= La Comunità di Spezzano |pp=65-72 |ISBN= no}}</ref>. La stanza nei primi anni del 1600 era arredata con due scrivanie di noce e tre sedie più un grande banco per scrivere, all'interno era inoltre custodito, con tanto di lucchetti, un baule contenente i registri dell'Estimo, i verbali delle deliberazioni consiliari, il codice delle leggi ed i registri delle spese e delle entrate<ref name="messoricastello3" />.
 
Nella seconda metà del 1800 la camera della Ragione venne destinata a contenere una collezione di armi antiche che venne donata da Paolo Coccapani Imperiali al Museo Civico di Modena nel 1898<ref name="messoricastello3" />.
 
== Galleria delle battaglie ==
[[File:Fronte settentrionale-castello di spezzano.jpg|miniatura|left|Castello di Spezzano, fronte settentrionale]]
Al primo piano del castello, nella parte nobile, si trova la "Galleria delle battaglie". Si tratta di un corridoio affrescato restaurato e riportato alla luce nel 1992 poiché in precedenza era stato ricoperto e quindi non visibile. Gli affreschi raffigurano le gesta che [[Alfonso I d'Este]] duca di Ferrara, Modena e Reggio fece realizzare tra il 1527 ed il 1531<ref name=messoriventuri/>. Enea Pio commissionò i dipinti per celebrare le più importanti imprese di Alfonso I d'Este a cui la [[Pio di Savoia|famiglia Pio]] aveva partecipato, come la [[Battaglia di Polesella (1509)|battaglia di Polesella del 1509]] o la [[battaglia di Ravenna (1512)|battaglia di Ravenna del 1512]]<ref name=messoriventuri/>.
 
 
 
 
 
 
== Sala delle vedute ==
Situata al piano terra, è la sala più grande del castello, denominata "Sala delle vedute". Gli importanti affreschi rappresentanti appunto "vedute" delle località dei dintorni così com'erano nella seconda metà del [[XVI secolo]]. Vennero commissionate dal [[Signoria di Sassuolo|signore di Sassuolo]] [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)|Marco Pio di Savoia]] probabilmente a seguito del suo matrimonio con [[Clelia Farnese]]: nell'ambito delle sue ambizioni politiche, un programma pittorico celebrativo dei domini posseduti era funzionale a dimostrare la grandezza del casato, nonchè ad abbellire la sua residenza estiva preferita.
{{Citazione|Adì detto lire 137.14 pagate a maestro Cesare Baglione pittore per resto di suo pagamento di pitture fatte a Spezzano come per mandato delli 10 luglio|Archivio di Stato di Milano, ''
Estratti dalla contabilità di Marco Pio (Mastro 1595-99)'', b. 142, f. 206: appendice 2 doc. 6e.}}
I dipinti furono realizzati probabilmente tra il 1595 ed il 1596 da un pittore (forse non per caso) che aveva tanto lavorato in ambito farnesiano, [[Cesare Baglione]] che riquadrò nella sala cinquantasette immagini dei possedimenti dei Signori di Sassuolo, ripartiti nelle cinque podesterie di [[Sassuolo]], Spezzano, [[Formigine]], Brandola e [[Soliera]]. Oltre ai domini modenesi, vi compare anche Ginestra Sabina, oggi in [[Provincia di Rieti]], possedimento che Marco Pio ottenne assieme ad altri due castelli, grazie alla sua scaltrezza politica, da papa [[Clemente VIII]], assieme al titolo ducale, e che in qualche modo simboleggia anche la tragica fine del signore di Sassuolo: il papa era alla ricerca di alleati contro gli Este, e Marco venne fatto uccidere - probabilmente - dal [[Duchi di Modena e Reggio|duca di Modena]] [[Cesare d'Este|Cesare]] proprio a causa delle sue smodate ambizioni e dei maneggi politici.
 
''' descrizione sommaria delle vedute'''
 
Gli affreschi furono restaurati per la prima volta nel 1735 dal marchese Luigi Coccapani, poi nell'Ottocento ed anche nel 1990<ref name=messoriventuri/> ('''tutto da approfondire''').
 
== Galleria d'immagini ==
=== Tappe del percorso ===
<gallery mode="packed">
File:Castello di Sassuolo, 1586.jpg|Una delle vedute della sala raffigurante il [[palazzo ducale (Sassuolo)|palazzo ducale]] di Sassuolo
File:Rocca Possente (Stellata, Bondeno).JPG|La ''rocca possente'' di Stellata
File:Crystal Clear app gimp.png|Foto dalla cartella di drive
File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Finale Emilia, 1976) - BEIC 6333300.jpg|Finale Emilia (pre [[Terremoto dell'Emilia del 2012|terremoto 2012]])
File:Crystal Clear app gimp.png|Foto dalla cartella di drive
File:Camposanto e il fiume Panaro.jpg|Camposanto
File:Crystal Clear app gimp.png|Foto dalla cartella di drive
File:Abbazia di nonantola, absidi.JPG|Nonantola
File:Duomo di Modena interno.JPG|Modena
File:San_Cesario_Duomo_Modena.jpg|San Cesario
File:Sera d'estate a Castelvetro di Modena.jpg|Castelvetro
File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Spilamberto, 1976) - BEIC 6329212.jpg|Spilamberto
File:Vignola castello.jpg|Vignola
File:Sassi Rocca Malatina.jpg|Parco dei Sassi
File:Pavullo-Castello Montecuccoli01.jpg|Montecuccolo
File:Il Torrione della Rocca - panoramio.jpg|Montese
File:Navata (2900152022).jpg|Fanano
File:Passo di Croce Arcana (MO) Italy - panoramio.jpg|Croce Arcana
File:Palazzo dei Capitani - panoramio.jpg|Cutigliano
File:Pistoia0001.jpg|Pistoia
File:Chiesa di San Baronto, int., cripta 08.JPG|San Baronto
File:San Miniato Santissimo Crocifisso.jpg|San Miniato
</gallery>
 
== Prigioni / Acetaia comunale ==
Nella torre pentagonale nell'angolo sud-est vi erano quattro prigioni destinate alla detenzione dei condannati. Le prigioni erano posizionate verticalmente una per piano, quasi tutte senza finestre e prive di servizi igienici<ref name="messoricastello3" />. I prigionieri fecero delle incisioni sule pareti delle celle, alcune delle quali tuttora visibili grazie al rinvenimento durante i restauri di fine 1900.
 
Inaugurata nel 2008 l'ex prigione collocata più in alto è stata adibita dall'amministrazione di Fiorano Modenese ad acetaia comunale<ref name="sitocomuneaceto">[http://www.fiorano.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=fc6662a48fb14b98b9c1b41f7b447b3c&acts=selnode&sezobs=498f65072b09411897df814b339629e6 Acetaia comunale nel castello di Spezzano] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151117020700/http://www.fiorano.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=fc6662a48fb14b98b9c1b41f7b447b3c&acts=selnode&sezobs=498f65072b09411897df814b339629e6 |data=17 novembre 2015 }}</ref>. In questa sala sono presenti tre batterie di botti comunali per la produzione dell'[[Aceto Balsamico Tradizionale]]<ref name="sitocomuneaceto" />. Nel castello di Spezzano, dal 2005, vengono organizzati dei corsi annuali di degustazione ed avvicinamento all'aceto balsamico nel mese di ottobre<ref name="sitocomuneaceto" />.
 
== Museo della ceramica ==
[[File:Ala meridionale-castello di spezzano.jpg|miniatura|sinistra|Castello di Spezzano, ala meridionale]]
[[File:Castello di Spezzano, Mostra della ceramica.jpg|miniatura|Mostra della ceramica situata all'interno del castello]]
Il museo della ceramica raccoglie reperti originali, ricostruzioni e laboratori per raccontare l'evoluzione della tecnologia produttiva della maiolica. Il museo è stato aperto al pubblico per la prima volta nel luglio del 1998<ref name=messoriventuri/> inizialmente con un'unica sezione dedicata al periodo storico più antico.
 
=== Sezione storica ===
La sezione storica si apre con una sala dedicata alla ''cultura di Fiorano'' ovvero alla fase più antica del [[neolitico in Italia]] con reperti provenienti dagli scavi effettuati negli [[anni 1940|anni quaranta]] da [[Fernando Malavolti]] in località Fornaci Carani<ref name=messoriventuriarcheo>{{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001|capitolo=Archeologia|pp=43-48}}</ref>. I resti dell'insediamento neolitico si trovarono ad oltre 4 metri di profondità ed erano composti da fondi di [[Capanna|capanne]], [[pozzetti]], [[Focolare|focolari]], strumenti in [[selce]], manufatti in pietra verde levigata oltre a reperti ceramici<ref name=messoriventuriarcheo/>.
 
Nel maggio 1999<ref name=messoriventuri/> nella sezione storica furono aggiunti anche i rinvenimenti datati a partire dal neolitico fino all'epoca romana.
 
=== Sezione attuale ===
La sezione attuale contiene materiale inerente al periodo storico tra l'anteguerra e gli anni 2000.
 
=== Sezione contemporanea ===
Dal settembre 2004<ref>{{cita web|url=http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?pkentity=2ac679cc5180458fbda4d027e7cdd490|titolo=Raccolta contemporanea del museo della ceramica sul sito del comune di Fiorano Modenese|accesso=4 luglio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706095436/http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?pkentity=2ac679cc5180458fbda4d027e7cdd490}}</ref> la sezione contemporanea viene costantemente aggiornata ed abbraccia gli anni a partire dal 2000 in poi.
 
=== Sezione manodopera ===
Il 13 aprile 2014<ref name=museo1>{{cita web|url=http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=6ad9425aff4c4853bfd2f2b0e02e3b0c|titolo=Museo della ceramica sul sito del comune di Fiorano Modenese|accesso=4 luglio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706114936/http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=6ad9425aff4c4853bfd2f2b0e02e3b0c}}</ref> è stata inaugurata la sezione manodopera che oltre alla raccolta di materiale e reperti storici è dotata di un allestimento multimediale interattivo con il visitatore che può quindi interagire con il museo per accedere a filmati ed audio oltre che visionare oggetti e macchinari. La sezione occupa 300 m² ed è situata nei sotterranei del castello di spezzano<ref name=museo1/>.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = RenatoGianna StopaniDotti Messori|titoloeditore = LaComune Viadi RomeaFiorano Modenese Nonantolana|annocittà = 2007|editoreFiorano =Modenese FirenzeLibri|cittàanno = Reggello|cid1990 |ISBN= Stopanino}}
* {{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001}}
* {{Cita libro|autore = Renzo Zagnoni, Federica Badiali|titolo = Gli ospitali nonantolani di San Giacomo di Val di Lamola e di San Bartolomeo di Spilamberto nel Medioevo (secoli XII-XIV)|anno = 2017|editore = Accademia "Lo Scoltenna" - Gruppo di Studi Alta Valle del Reno|città = Pievepelago - Porretta Terme|ISBN = 978-88-942246-2-7|cid = Zagnoni}}
* Francesco Ceccarelli-Maria Teresa Sambin De Norcen, ''Lo Stato dipinto. La Sala delle Vedute nel castello di Spezzano'', Marsilio, Venezia 2011.
* {{Cita libro|titolo = La viabilità appenninica dall’età antica ad oggi, atti delle Giornate di studio (12 luglio, 2, 8, 12 agosto, 13 settembre|curatore = Paola Foschi, Edoardo Penoncini e Renzo Zagnoni|editore = Gruppo di studi Alta valle del Reno – Pistoia, Società pistoiese di Storia Patria|città = Porretta Terme|anno = 1997}}
 
== Voci correlate ==
* [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)]]
* [[Vie romee]]
* [[AbbaziaNeolitico diin NonantolaItalia]]
* [[Signoria di Sassuolo]]
 
== CollegamentiAltri esterniprogetti ==
{{interprogetto}}
* {{Cita web
|url = http://www.emiliaromagnaturismo.it/it/vie-di-pellegrinaggio/via-romea-nonantolana
|titolo = Via Romea Nonantolana
|sito = EmiliaRomagnaTurismo
|giorno = 28
|mese = aprile
|anno = 2016
|accesso = 15 giugno 2018
}} Sito ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
* {{Cita web
|url = http://www.camministorici.it/it/user/4/itinerari
|titolo = Appennino Modenese e Reggiano
|sito = Cammini storici italiani - Cammini d'Europa
|accesso = 15 giugno 2018
}} Sito ufficiale di ''Cammini storici italiani'', parte del progetto europeo ''Cammini d'Europa''. Riporta le varianti della Via Romea Nonantolana e le percorrenze a piedi, a cavallo, in bicicletta e in macchina.
* {{cita web|http://www.vieromee.it|Vie romee}}
* {{cita web|http://www.viaromeanonantolana.org/i-percorsi/|Via Romea Nonantolana (percorsi)}}
* {{cita web|http://www.romeastrata.it/tappe_longobarda/|Romea Strata Nonantolana-Longobarda}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Vie romee}}
*{{cita web|url=https://www.fioranoturismo.it/it/ceramica/museo-della-ceramica|titolo=Museo della ceramica sul sito del comune di Fiorano Modenese|urlarchivio=|dataarchivio=|urlmorto=}}
{{Portale|cattolicesimo|medioevo|trasporti}}
* {{cita web|https://www.youtube.com/channel/UC9dOezFlcxikSeZfbcVxiBA/videos|Canale youtube ufficiale del castello di spezzano}}
 
<nowiki>[[Categoria:VieCastelli romee|della provincia di Modena|Spezzano]]
[[Categoria:ViaResidenze Francigenadei Pio di Savoia]]
[[Categoria:VieResidenze di pellegrinaggio cattolico|degli Este]]
[[Categoria:StradeArchitetture storichedi Fiorano Modenese]]
[[Categoria:Signoria di Sassuolo]]</nowiki>