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{{Struttura militare
|Nome = Castello di Spezzano
|Nome originale = Castro Spezani
|Parte di = [[Signoria di Sassuolo]]
|Posizione geografica = Nord Italia
|Struttura = Castello
|Immagine = Framestorming 01.jpg
|Didascalia = La struttura vista dal fossato</br>
''caricare le foto della cartella''
|Stato = [[Ducato di Modena]]
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione = [[Emilia-Romagna]]
|Città = [[Fiorano Modenese]]
|
|LatPrimi = 31
|LatSecondi = 17
|
|LongGradi = 10
|LongPrimi = 50
|LongSecondi = 47
|
|
|Utilizzatore =
|Primo proprietario =
|Stile =
|Funzione strategica =
|Termine funzione strategica =
|Inizio costruzione = [[XI secolo]]
|Termine costruzione = [[XVI secolo]]
|
|Materiale =
|Armamento =
|
|Demolizione =
|Condizione attuale = Restaurato
|Proprietario attuale = comune di [[Fiorano Modenese]]
|
|Presidio =
|Comandante attuale =
|Comandanti storici =
|Occupanti =
|Azioni di guerra =
|Eventi =
|Note =
|Sito web = [https://www.fioranoturismo.it/it/arte-e-storia/castello-di-spezzano/ Pagina sul sito Fiorano Turismo]
|Ref = {{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001}}
}}
Il '''castello di Spezzano''', detto anche rocca Coccapani, è la struttura militare più importante del territorio di [[Fiorano Modenese]], sede, inoltre, del Museo della ceramica e dell'acetaia comunale.
== Storia ==
[[File:Angolo nordest-castello di spezzano.jpg|miniatura|sinistra|Castello di Spezzano, angolo nord-est]]
L'edificio esiste, probabilmente, dall'[[XI secolo]] anche se i primi documenti che ufficialmente ne parlano sono più recenti. Il più antico è in ''Sacramentum Extimatoris'', una rubrica degli statuti del comune di Modena del 1225, in cui viene chiamato ''Castro Spezani''<ref name=messoriventuri>{{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001|capitolo=Il Castello di Spezzano|pp=103-114}}</ref><ref name="messoricastello1">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= Il castello |pp=25-30 |ISBN= no}}</ref>. In epoca medioevale il complesso si presentava con un [[Maschio (architettura)|mastio]], le torri, la cinta muraria, qualche casa, il pozzo interno alle mura, granai, fienili, magazzini ed una [[cappella]] dedicata a [[Sant'Agata]]<ref name="messoricastello1" />.
Nel [[Anni 1300|300]] venne scavato il [[fossato]] e l'ingresso era sovrastato da una torre con [[ponte levatoio]]<ref name=messoriventuri/>. Il ponte levatoio fu demolito e ricostruito nel 1795 per via del suo grave stato di degrado<ref name="messoricastello1" />.
Il castello svolse, almeno fino al [[XV secolo]], la funzione di difendere e proteggere la popolazione oltre che costituire un ottimo luogo d'osservazione per l'arrivo dei nemici grazie alla sua collocazione geografica. La sua capacità di difesa militare venne messa sicuramente alla prova il 19 maggio 1355 quando resistette per quindici giorni ad un assedio di duemila cavalli e mille fanti degli [[este]]nsi senza che gli invasori riuscissero ad espugnarlo<ref name=messoriventuri/><ref name="messoricastello1" />.
[[File:Il borgo poggio-castello di spezzano.jpg|miniatura|sinistra|Spezzano: il castello ed il borgo "del Poggio"]]
Nel [[1393]] il [[Duchi di Ferrara|marchese di Ferrara]] [[Alberto V d'Este]] concesse in [[feudo]] il castello a [[Marco I Pio]], [[Signoria di Carpi|signore di Carpi]]<ref name=messoriventuri/>. Nello stesso anno Alberto venne a mancare e [[Niccolò III d'Este]], succeduto al padre Alberto, riconfermò il feudo a Marco I Pio nel 1405<ref name="messoricastello2">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= Il Palazzo dei Pio e la chiesa di S. Giovanni Evangelista |pp=43-47 |ISBN= no}}</ref>.
Nei primi anni del [[1500]] [[Alessandro Pio di Savoia]] ereditò dal padre [[Giberto III Pio|Giberto III]] il castello di Spezzano e decise di renderlo una delle cinque sedi podestarili<ref name=messoriventuri/>. Da questo momento in avanti il maniero iniziò il suo percorso che lo porterà ad essere sempre meno utilizzato per scopi militari e sempre più come residenza politico-amministrativa del signore. Marco Pio decise di fare costruire il suo palazzo sulle mura ed i lavori iniziarono nel 1529<ref name="messoricastello2" />.
Sul finire del [[XVI secolo]], [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)|Marco Pio di Savoia]] era [[Signoria di Sassuolo|signore di Sassuolo]] e quindi anche di Fiorano e Spezzano, nell'esercizio del suo potere decise di fare demolire la cappella dedicata a Sant'Agata e di utilizzare il materiale così prodotto per la costruzione del palazzo nel castello di Spezzano<ref name="messoricastello1" /><ref name="messoricastello2" />.
[[File:Altare con paliotto in scagliola-castello di spezzano.png|miniatura|Castello di Spezzano, cappella: altare con paliotto in scagliola, opera dell'artista Giammarco Mazzelli nel 1699]]
Alla morte di Marco Pio di Savoia, nel [[1599]], il castello passò al [[Duchi di Modena e Reggio|duca di Modena e Reggio]] [[Cesare d'Este]], alla cui casata rimase per trent'anni fino a che, nel [[1629]], l'intero feudo e la rocca passarono al marchese Guido Coccapani<ref name=messoriventuri/>. Alfonso Coccapani, figlio di Guido, prese formalmente possesso di Fiorano all'inizio di giugno 1651. Spezzano rimase il capoluogo del marchesato, ed in particolare il Castello di Spezzano fu residenza del governatore o [[podestà (medioevo)|podestà]] o commissario agli ordini del marchese e che lo rappresentava tanto nell'amministrazione civile che in quella giudiziale<ref name="guidobucciardi9">{{Cita libro |titolo = Fiorano nelle vicende storiche del castello e del santuario dalle origini al 1859 |autore = Guido Bucciardi |editore = Tipografia Pontificia ed Arcivescovale dell'"Immacolata Concezione" |anno = 1934 |capitolo = Il feudo Coccapani |pp = 167-204 }}</ref>. Dopo di lui lo ereditò Filippo Antonio Coccapani (1660 - 1723). Coccapani decise di fare costruire una cappella dedicata a Maria Vergine, fece costruire nel 1699 un altare con [[paliotto]] dell'artista [[carpi]]giano Giammarco Mazzelli<ref name="messoricastello1" />.
Quando Filippo Antonio Coccapani morì il 5 marzo 1723 il castello passò quindi al figlio Luigi che lo mantenne fino alla sua morte nel 1755<ref name="guidobucciardi9" />. A Luigi succedette il figlio Ludovico Coccapani, ultimo feudatario di Spezzano.
Nel 1797 il castello ottenne il titolo di ''Rocca o palazzo nazionale''<ref name=messoriventuri/>.
A partire dal 1809 cessa l'autonomia di Spezzano che viene accorpata al Comune di Sassuolo e di conseguenza ha fine ogni funzione pubblica ancora in essere del castello che diventa esclusivamente residenza della famiglia Coccapani in affitto dal regio demanio<ref name="messoricastello4">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= Epilogo |pp=107-110 |ISBN= no}}</ref>. Nel 1811 Luigi Maria Coccapani riottenne la proprietà del castello per decreto reale<ref name="messoricastello4" />. Nel periodo che va dal 1862 al 1890, i Coccapani effettuarono consistenti restauri ed ampliamenti della struttura.
Nei primi del [[1900]] la proprietà del castello passò ai conti Pignatti Morano<ref name=messoriventuri/>.
Nel 1982 il comune di Fiorano Modenese lo acquistò rendendolo di proprietà pubblica.
=== Cronologia dei proprietari ===
[[File:Stemma famiglia coccapani bevilacqua-castello di spezzano.jpg|miniatura|verticale|Castello di Spezzano, interno: fondale in cuoio dipinto illustrante lo stemma della famiglia Coccapani Bevilacqua]]
Di seguito è riportata la cronologia dei proprietari noti.
{| class="wikitable" style="text-align:center"
! A partire dal !! Proprietario
|-
| ... || ignoto
|-
| XI secolo || signoria dei ''Da Spezzano''<ref name=messoriventuri/><ref name="sitocomune1">[http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=cf85b081d0424192be60bf11a188dcc7 "Spezzano: le origini e il castello" sul sito comunale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151226051646/http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=cf85b081d0424192be60bf11a188dcc7 |data=26 dicembre 2015 }}</ref>
|-
| XIII secolo || signoria dei ''Da Castello''<ref name=messoriventuri/><ref name="sitocomune1" />
|-
| 1393 || [[Marco I Pio]]
|-
| ... ||
|-
| 1499 || [[Giberto III Pio|Giberto III Pio di Savoia]]
|-
| 1500 || [[Alessandro Pio di Savoia]]
|-
| 1527 || Enea Pio di Savoia
|-
| 1525 || Giberto III Pio di Savoia
|-
| 1554 || Ercole Pio di Savoia
|-
| 1571 || [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)|Marco Pio di Savoia]]<br />(con [[reggenza]] dello zio Enea fino al 1594)
|-
| 1599 || [[Cesare d'Este]]
|-
| 1629 || Guido Coccapani
|-
| 1651 || Alfonso Coccapani
|-
| 1660 || Filippo Antonio Coccapani
|-
| 1723 || Luigi Coccapani
|-
| 1755 || Ludovico Coccapani
|-
| 1796 || regio demanio
|-
| 1811 || Luigi Maria Coccapani
|-
| ... ||
|-
| inizi 1900 || Pignatti Morano
|-
| ... ||
|-
| 1982 || comune di [[Fiorano Modenese]]
|}
== Camera della Ragione ==
La camera ''della Ragione'', situata poco dopo l'ingresso dal ponte levatoio sulla sinistra, venne utilizzata fin dal 1629 per le riunioni del consiglio comunale<ref name="messoricastello3">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= La Comunità di Spezzano |pp=65-72 |ISBN= no}}</ref>. La stanza nei primi anni del 1600 era arredata con due scrivanie di noce e tre sedie più un grande banco per scrivere, all'interno era inoltre custodito, con tanto di lucchetti, un baule contenente i registri dell'Estimo, i verbali delle deliberazioni consiliari, il codice delle leggi ed i registri delle spese e delle entrate<ref name="messoricastello3" />.
Nella seconda metà del 1800 la camera della Ragione venne destinata a contenere una collezione di armi antiche che venne donata da Paolo Coccapani Imperiali al Museo Civico di Modena nel 1898<ref name="messoricastello3" />.
== Galleria delle battaglie ==
[[File:Fronte settentrionale-castello di spezzano.jpg|miniatura|left|Castello di Spezzano, fronte settentrionale]]
Al primo piano del castello, nella parte nobile, si trova la "Galleria delle battaglie". Si tratta di un corridoio affrescato restaurato e riportato alla luce nel 1992 poiché in precedenza era stato ricoperto e quindi non visibile. Gli affreschi raffigurano le gesta che [[Alfonso I d'Este]] duca di Ferrara, Modena e Reggio fece realizzare tra il 1527 ed il 1531<ref name=messoriventuri/>. Enea Pio commissionò i dipinti per celebrare le più importanti imprese di Alfonso I d'Este a cui la [[Pio di Savoia|famiglia Pio]] aveva partecipato, come la [[Battaglia di Polesella (1509)|battaglia di Polesella del 1509]] o la [[battaglia di Ravenna (1512)|battaglia di Ravenna del 1512]]<ref name=messoriventuri/>.
== Sala delle vedute ==
Situata al piano terra, è la sala più grande del castello, denominata "Sala delle vedute". Gli importanti affreschi rappresentanti appunto "vedute" delle località dei dintorni così com'erano nella seconda metà del [[XVI secolo]]. Vennero commissionate dal [[Signoria di Sassuolo|signore di Sassuolo]] [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)|Marco Pio di Savoia]] probabilmente a seguito del suo matrimonio con [[Clelia Farnese]]: nell'ambito delle sue ambizioni politiche, un programma pittorico celebrativo dei domini posseduti era funzionale a dimostrare la grandezza del casato, nonchè ad abbellire la sua residenza estiva preferita.
{{Citazione|Adì detto lire 137.14 pagate a maestro Cesare Baglione pittore per resto di suo pagamento di pitture fatte a Spezzano come per mandato delli 10 luglio|Archivio di Stato di Milano, ''
Estratti dalla contabilità di Marco Pio (Mastro 1595-99)'', b. 142, f. 206: appendice 2 doc. 6e.}}
I dipinti furono realizzati probabilmente tra il 1595 ed il 1596 da un pittore (forse non per caso) che aveva tanto lavorato in ambito farnesiano, [[Cesare Baglione]] che riquadrò nella sala cinquantasette immagini dei possedimenti dei Signori di Sassuolo, ripartiti nelle cinque podesterie di [[Sassuolo]], Spezzano, [[Formigine]], Brandola e [[Soliera]]. Oltre ai domini modenesi, vi compare anche Ginestra Sabina, oggi in [[Provincia di Rieti]], possedimento che Marco Pio ottenne assieme ad altri due castelli, grazie alla sua scaltrezza politica, da papa [[Clemente VIII]], assieme al titolo ducale, e che in qualche modo simboleggia anche la tragica fine del signore di Sassuolo: il papa era alla ricerca di alleati contro gli Este, e Marco venne fatto uccidere - probabilmente - dal [[Duchi di Modena e Reggio|duca di Modena]] [[Cesare d'Este|Cesare]] proprio a causa delle sue smodate ambizioni e dei maneggi politici.
''' descrizione sommaria delle vedute'''
Gli affreschi furono restaurati per la prima volta nel 1735 dal marchese Luigi Coccapani, poi nell'Ottocento ed anche nel 1990<ref name=messoriventuri/> ('''tutto da approfondire''').
<gallery mode="packed">
File:Castello di Sassuolo, 1586.jpg|Una delle vedute della sala raffigurante il [[palazzo ducale (Sassuolo)|palazzo ducale]] di Sassuolo
File:Crystal Clear app gimp.png|Foto dalla cartella di drive
File:Crystal Clear app gimp.png|Foto dalla cartella di drive
File:Crystal Clear app gimp.png|Foto dalla cartella di drive
</gallery>
== Prigioni / Acetaia comunale ==
Nella torre pentagonale nell'angolo sud-est vi erano quattro prigioni destinate alla detenzione dei condannati. Le prigioni erano posizionate verticalmente una per piano, quasi tutte senza finestre e prive di servizi igienici<ref name="messoricastello3" />. I prigionieri fecero delle incisioni sule pareti delle celle, alcune delle quali tuttora visibili grazie al rinvenimento durante i restauri di fine 1900.
Inaugurata nel 2008 l'ex prigione collocata più in alto è stata adibita dall'amministrazione di Fiorano Modenese ad acetaia comunale<ref name="sitocomuneaceto">[http://www.fiorano.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=fc6662a48fb14b98b9c1b41f7b447b3c&acts=selnode&sezobs=498f65072b09411897df814b339629e6 Acetaia comunale nel castello di Spezzano] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151117020700/http://www.fiorano.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=fc6662a48fb14b98b9c1b41f7b447b3c&acts=selnode&sezobs=498f65072b09411897df814b339629e6 |data=17 novembre 2015 }}</ref>. In questa sala sono presenti tre batterie di botti comunali per la produzione dell'[[Aceto Balsamico Tradizionale]]<ref name="sitocomuneaceto" />. Nel castello di Spezzano, dal 2005, vengono organizzati dei corsi annuali di degustazione ed avvicinamento all'aceto balsamico nel mese di ottobre<ref name="sitocomuneaceto" />.
== Museo della ceramica ==
[[File:Ala meridionale-castello di spezzano.jpg|miniatura|sinistra|Castello di Spezzano, ala meridionale]]
[[File:Castello di Spezzano, Mostra della ceramica.jpg|miniatura|Mostra della ceramica situata all'interno del castello]]
Il museo della ceramica raccoglie reperti originali, ricostruzioni e laboratori per raccontare l'evoluzione della tecnologia produttiva della maiolica. Il museo è stato aperto al pubblico per la prima volta nel luglio del 1998<ref name=messoriventuri/> inizialmente con un'unica sezione dedicata al periodo storico più antico.
=== Sezione storica ===
La sezione storica si apre con una sala dedicata alla ''cultura di Fiorano'' ovvero alla fase più antica del [[neolitico in Italia]] con reperti provenienti dagli scavi effettuati negli [[anni 1940|anni quaranta]] da [[Fernando Malavolti]] in località Fornaci Carani<ref name=messoriventuriarcheo>{{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001|capitolo=Archeologia|pp=43-48}}</ref>. I resti dell'insediamento neolitico si trovarono ad oltre 4 metri di profondità ed erano composti da fondi di [[Capanna|capanne]], [[pozzetti]], [[Focolare|focolari]], strumenti in [[selce]], manufatti in pietra verde levigata oltre a reperti ceramici<ref name=messoriventuriarcheo/>.
Nel maggio 1999<ref name=messoriventuri/> nella sezione storica furono aggiunti anche i rinvenimenti datati a partire dal neolitico fino all'epoca romana.
=== Sezione attuale ===
La sezione attuale contiene materiale inerente al periodo storico tra l'anteguerra e gli anni 2000.
=== Sezione contemporanea ===
Dal settembre 2004<ref>{{cita web|url=http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?pkentity=2ac679cc5180458fbda4d027e7cdd490|titolo=Raccolta contemporanea del museo della ceramica sul sito del comune di Fiorano Modenese|accesso=4 luglio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706095436/http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?pkentity=2ac679cc5180458fbda4d027e7cdd490}}</ref> la sezione contemporanea viene costantemente aggiornata ed abbraccia gli anni a partire dal 2000 in poi.
=== Sezione manodopera ===
Il 13 aprile 2014<ref name=museo1>{{cita web|url=http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=6ad9425aff4c4853bfd2f2b0e02e3b0c|titolo=Museo della ceramica sul sito del comune di Fiorano Modenese|accesso=4 luglio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706114936/http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=6ad9425aff4c4853bfd2f2b0e02e3b0c}}</ref> è stata inaugurata la sezione manodopera che oltre alla raccolta di materiale e reperti storici è dotata di un allestimento multimediale interattivo con il visitatore che può quindi interagire con il museo per accedere a filmati ed audio oltre che visionare oggetti e macchinari. La sezione occupa 300 m² ed è situata nei sotterranei del castello di spezzano<ref name=museo1/>.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore =
* {{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001}}
* Francesco Ceccarelli-Maria Teresa Sambin De Norcen, ''Lo Stato dipinto. La Sala delle Vedute nel castello di Spezzano'', Marsilio, Venezia 2011.
== Voci correlate ==
* [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)]]
* [[
* [[Signoria di Sassuolo]]
==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=https://www.fioranoturismo.it/it/ceramica/museo-della-ceramica|titolo=Museo della ceramica sul sito del comune di Fiorano Modenese|urlarchivio=|dataarchivio=|urlmorto=}}
* {{cita web|https://www.youtube.com/channel/UC9dOezFlcxikSeZfbcVxiBA/videos|Canale youtube ufficiale del castello di spezzano}}
<nowiki>[[Categoria:
[[Categoria:
[[Categoria:
[[Categoria:
[[Categoria:Signoria di Sassuolo]]</nowiki>
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