L'armata Brancaleone: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Armata Brancaleone (disambigua)|Armata Brancaleone}}
{{NN|film|febbraio 2020|La voce è carente di note|arg2=storia}}
{{Film
|titolo
|immagine = Armata brancaleone (11).jpg
|didascalia = Vittorio Gassman (Brancaleone) e
|lingua originale = [[lingua italiana|italiano]], [[lingua latina|latino]]
|paese = [[Italia]]
|titolo alfabetico = Armata Brancaleone, L'
|anno uscita = 1966
|genere = Commedia
|genere 2 = Avventura
|genere 3 = comico
|genere 4 = storico
|regista = [[Mario Monicelli]]
|produttore = [[Mario Cecchi Gori]]
|produttore esecutivo =
|soggetto = [[Age & Scarpelli]], Mario Monicelli
|sceneggiatore = Age & Scarpelli, Mario Monicelli
|casa produzione = [[Fair Film]]
|casa distribuzione italiana = [[Titanus]]
|attori = *[[Vittorio Gassman]]: [[Brancaleone da Norcia]]
*[[Catherine Spaak]]: Matelda
*[[Folco Lulli]]: Pecoro
*[[Gian Maria Volonté]]: Teofilatto dei Leonzi
*[[Maria Grazia Buccella]]: La vedova
*[[Barbara Steele]]: Teodora
*[[Enrico Maria Salerno]]: Zenone
*[[Carlo Pisacane (attore)|Carlo Pisacane]]: Zeffirino Abacuc
*[[Ugo Fangareggi]]: Mangoldo
*[[Luigi Sangiorgi]]: Taccone
*[[Alfio Caltabiano]]: Arnolfo Mano-di-ferro
*[[Pippo Starnazza]]: Piccioni
*[[Fulvia Franco]]: Luisa
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*[[Carlos Ronda]]: Enrico di Andrea
*[[Juan C. Carlos]]: Aldo di Scaraffone
*[[Philippa de la Barre de Nanteuil]]: Isadora
|doppiatori
*[[Max Turilli]]: Mangoldo
*[[Enzo Liberti]]: Pecoro
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*[[Francesco Sormano]]: Piccioni
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: Arnolfo Mano-di-ferro
|fotografo = [[Carlo Di Palma]]
|montatore = [[Ruggero Mastroianni]]
|effetti speciali = [[Armando Grilli]]
|musicista = [[Carlo Rustichelli]]
|scenografo = [[Piero Gherardi]]
|costumista = [[Piero Gherardi]]
}}
'''''L'armata Brancaleone''''' è un [[film]] del [[1966]] diretto da [[Mario Monicelli]].
A partire dall'8 marzo 1966, e poi anche nei giorni successivi, a [[Roma]] e [[Bologna]] furono rubati da ignoti ladri gli speciali manifesti in rilievo fatti stampare e affiggere da [[Titanus]] per pubblicizzare il film.<ref>{{Cita web|url=https://www.davinotti.com/forum/curiosita/l-armata-brancaleone/40000654|titolo=Il Davinotti. Curiosità sul film "L'armata Brancaleone"}}</ref>
== Trama ==
[[XI secolo]]. Durante l'incursione di un esercito di barbari teutonici in un villaggio dell'Italia centrale, un ragazzino di nome Taccone, lo scudiero Mangoldo ed il robusto Pecoro entrano in possesso di una pergamena, scritta da [[Ottone I di Sassonia|Ottone I il Grande]], rubandola a un cavaliere da loro stessi ferito e poi gettato nel torrente ritenendolo morto. L'anziano notaio [[Ebraismo|ebreo]] Zefirino Abacuc, che trascina sempre con sé un baule, dà lettura del documento, il quale decreta, al suo legittimo possessore, la signoria sul [[feudo]] di Aurocastro in [[Ducato di Puglia e Calabria|Puglia]] ed il giuramento di liberare tale feudo dal "nero periglio che viene da lo mare". I quattro si mettono alla ricerca di un cavaliere che li possa guidare nell'impresa e incontrano [[Brancaleone da Norcia]], sedicente nobile [[cavalleria|cavaliere]] che, inizialmente riluttante perché impegnato in un torneo dal quale uscirà miseramente sconfitto per colpa del proprio svogliato cavallo Aquilante, accetta di capeggiare la spedizione. Così quel piccolo manipolo di miserabili si mette in marcia.
[[File:BRANCALEONE33.jpg|thumb|upright=1.3|Gassman con Luigi Sangiorgi, [[Folco Lulli]] e [[Ugo Fangareggi]]]]
Teofilatto, vedendo che sono arrivati vicino alla sua dimora, convince l'armata ad estorcere denaro alla famiglia dei Leonzi, fingendosi in ostaggio. Arrivati al castello, il gruppo viene accolto dalla famiglia dei Leonzi al completo, a detta dello stesso Teofilatto avvezza ad intrighi e raggiri. Manca solo il capofamiglia, ma, durante l'attesa del suo arrivo, Teodora, zia di Teofilatto e amante del nano e deforme Cippa, seduce Brancaleone che, prima di seguirla nelle sue stanze, affida ad Abacuc le trattative per il riscatto. Mentre il cavaliere subisce le passioni
Dopo altri giorni di viaggio, Taccone e Teofilatto
La comitiva raggiunge quindi la roccaforte di Aurocastro e gli abitanti del luogo si affrettano a consegnare agli eroi le chiavi del castello prima di
I sei vengono però liberati da un misterioso
== Produzione ==
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[[File:Brancaleone teofilatto zenone.png|thumb|[[Brancaleone da Norcia]], Teofilatto dei Leonzi e il frate Zenone ([[Enrico Maria Salerno]]) nel momento di attraversare il ponte di legno]]
Alla sceneggiatura
I costumi e tutte le scene girate all'esterno, curati da [[Piero Gherardi]], presentavano ambientazioni nuove rispetto a quelle conosciute fino ad allora nei film su questo tema, mentre alla [[Fotografia (cinema)|fotografia]] lavorò [[Carlo Di Palma]].
=== Cast ===
[[File:Armata brancaleone (2).jpg|upright=1.2|thumb
La scelta di [[Gian Maria Volonté]] nel ruolo di Teofilatto dei Leonzi venne imposta al regista dal produttore [[Mario Cecchi Gori]]. L'attore milanese
Il personaggio
[[Catherine Spaak]] aveva circa vent'anni nel momento in cui partecipò alla lavorazione del film, non conosceva
Taccone era interpretato da Luigi Sangiorgi, che non era un attore professionista, ma un ragazzino preso dalla strada. Alcune fonti, erroneamente, attribuiscono il ruolo a Gianluigi Crescenzi, un diplomato CSC, che aveva molti più anni di Sangiorgi.
=== Riprese ===
{{dx|}}
Molti dei luoghi citati da Brancaleone (Aurocastro, San Cimone, Bagnarolo, Panzanatico), nonché le battaglie (battaglia di Battilonta, battaglia di [[Sutri]]), sono fittizi.
=== Titoli di testa ===
I titoli di testa e le animazioni
=== I precedenti filmici e letterari ===
Nella intervista rilasciata a [[Steve Della Casa|Stefano Della Casa]] e pubblicata nel libro dedicato al film, il regista afferma di avere tratto l'idea per il suo Brancaleone da una visione casuale, nei laboratori di [[Cinecittà]], di alcune scene di un film di [[Luigi Malerba]] e [[Antonio Marchi]] del [[1955]], intitolato ''[[Donne e soldati]]'', che in quel periodo era ancora in fase di [[montaggio]].
Monicelli, convinto sostenitore del primato del [[cinema muto]] nei confronti del sonoro, difese la sua convinzione che la lingua volgare e inventata avrebbe dovuto ricoprire un ruolo accessorio rispetto alle immagini e alle sequenze cinematografiche davanti alle perplessità mostrate dal produttore [[Mario Cecchi Gori]] che esprimeva dubbi sulla comprensibilità dei dialoghi.
Col nome di
=== Il contenuto "storico" ===
[[File:Armata brancaleone (1).jpg|upright=1.2|thumb|L'armata di Brancaleone]]
== Colonna sonora ==
Le musiche
{{Tracce
|Durata1 = 2:54
|Titolo2 = Combattimento
|Durata2 = 1:08
|Titolo3 = Un prezioso bottino
|Durata3 = 1:49
|Titolo4 = Marcia (#2)
|Durata4 = 2:13
|Titolo5 = La città appestata e cuccuruccù
|Durata5 = 1:40
|Titolo6 = La dama misteriosa
|Durata6 = 1:54
|Titolo7 = Pirulè (strani pellegrini)
|Durata7 = 2:33
|Durata8 = 1:28
|Titolo9 = Marcia (#3)
|Durata9 = 1:19
|Titolo10 = Tema d'amore e Brancaleone prigioniero
|Durata10 = 3:09
|Titolo11 = Cavalcata e tema d'amore
|Durata11 = 1:45
|Titolo12 = Gli ultimi duchi di Bisanzio
|Durata12 = 1:12
|Titolo13 = Brancaleone incontra Teodora
|Durata13 = 2:58
|Titolo14 = Marcia (#4)
|Durata14 = 1:20
|Titolo15 = Brancaleone in gabbia e marcia di Brancaleone (Finale)
|Durata15 = 1:26
|Titolo16 = Marcia di Brancaleone (Titoli)
|Durata16 = 2:16
|Titolo17 = L'armata Brancaleone (il campo dei caduti)
|Durata17 = 3:17
|Titolo18 = Combattimento (#2)
|Durata18 = 2:10
|Titolo19 = Marcia di Brancaleone (#5)
|Durata19 = 2:42
|Titolo20 = L'armata Brancaleone (peste!)
|Durata20 = 1:58
|Titolo21 = Cuccuruccù
|Durata21 = 1:27
|Titolo22 = Pirulè (strani pellegrini #2)
|Durata22 = 3:49
|Titolo23 = Brancaleone e Matelda (tema d'amore #2)
|Durata23 = 2:09
|Titolo24 = Brancaleone e Matelda (tema d'amore #3)
|Durata24 = 2:06
|Titolo25 = L'armata Brancaleone (tema d'amore/A cavallo)
|Durata25 = 1:46
|Titolo26 = L'armata Brancaleone (Bizantini/Incontro con Teodora)
|Durata26 = 4:33
|Titolo27 = Marcia di Brancaleone (#6)
|Durata27 = 1:39
|Titolo28 = Marcia di Brancaleone (#7)
|Durata28 = 3:42
|Titolo29 = L'armata Brancaleone (Brancaleone prigioniero)
|Durata29 = 1:39
|Titolo30 = Pirulè (liberazione di Brancaleone e Marcia- Finale)
|Durata30 = 1:52
|Titolo31 = Marcia di Brancaleone (versione singolo Lato A)
|Durata31 = 1:33
|Titolo32 = Cuccuruccù (versione singolo Lato B)
|Durata32 = 1:39
|Titolo33 = Marcia di Brancaleone (con la voce di Vittorio Gassman)
|Durata33 = 0:31
}}
== Distribuzione ==
Il film uscì nelle sale cinematografiche italiane il 7 aprile del [[1966]]. Presentato a Cannes nel maggio dello stesso anno, venne poi esportato in [[Germania]] il 28 giugno del [[1968]]. Poi in [[Spagna]] il 27 settembre del [[1983]].<ref>{{Cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0060125/releaseinfo|titolo=Date di uscita per L'armata Brancaleone (1966)|editore=[[IMDb]]|accesso=}}</ref>
===Edizioni home video===
Il film fu distribuito in [[DVD-Video]] per la prima volta il 26 febbraio 2004 dalla [[Medusa Video]], nella collana ''Il grande cinema''; il restauro fu eseguito col contributo della [[Blockbuster (azienda)|Blockbuster]] e il DVD includeva come extra un cinegiornale e una clip muta non restaurata.<ref>{{Cita web|url = http://www.tempiodelvideo.com/MainPage/WebSite/ListiniUscite/2004/Month0402.html|titolo = USCITE in DVD - Febbraio 2004|sito = tempiodelvideo.com|editore = Focus Video|accesso = 1º settembre 2022}}</ref> Il 23 gennaio 2006, in occasione del suo quarantesimo anniversario, il film fu presentato alla [[Casa del cinema]] con un nuovo restauro ad opera della Associazione Philip Morris Progetto Cinema, coordinato da Alessandra Giusti e curato da [[Giuseppe Rotunno]].<ref>{{Cita web|url=https://movieplayer.it/articoli/nuove-crociate-per-brancaleone_1712/|titolo=Restauro L'armata Brancaleone}}</ref> Il film fu quindi distribuito in DVD in una nuova edizione (priva di extra) dalla [[01 Distribution]] il 22 aprile 2009 nella collana ''Italiani da culto'', mentre il 1º dicembre 2021 la [[Eagle Pictures]] ha distribuito il film in DVD con un nuovo restauro eseguito nel 2017 dalla [[Cineteca di Bologna]], con grading supervisionato da [[Daniele Ciprì]]; il DVD include una galleria fotografica e il trailer.<ref>{{Cita web|url=https://movieplayer.it/film/larmata-brancaleone_2582/homevideo/|titolo=L'armata Brancaleone (1966) - DVD e Blu-Ray}}</ref>
== Accoglienza ==
''L'armata Brancaleone'' alla sua uscita nelle sale
=== Incassi ===
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=== Critica ===
[[File:Armata brancaleone (10).jpg|upright=1.2|thumb|Brancaleone e Matelda ([[Catherine Spaak]])]]
[[Gianni Rondolino]], nel ''Catalogo Bolaffi del cinema italiano 1966-1975'', scrisse: «Il primo esempio di film maccheronico tutto costruito sui temi della farsa e del dramma, dell'avventura e della satira, stravolti da una continua invenzione formale, a livello di linguaggio e di stile cinematografico, che fa scaturire dalle immagini e dai dialoghi un'interpretazione grottesca sia nella realtà rappresentata sia nei modi della sua rappresentazione. Pur nell'ambito d'una esercitazione contenutistica e formale di stampo goliardico ''L'Armata Brancaleone'' per la novità ed il successo di pubblico, che ha avuto, costituisce un originale esempio di cinema di consumo le cui imitazioni sono state inferiori all'originale».
== Influenza culturale ==
L'[[antonomasia]]
Alcune espressioni utilizzate nel film sono diventate di uso popolare, come ad esempio «che te ne cale», utilizzata nell'uso colloquiale l'espressione «cosa te ne importa»; «et come non?» per l'espressione italiana «e come no?»; o ancora «mai coverto», cioè «mai coperto», dove "coprire" è volgarmente inteso nel senso del rapporto sessuale, comunque a significare «mai sentito, mai conosciuto»<ref>{{Cita web|url=http://www.festivaldelmedioevo.it/portal/brancaleone-nel-racconto-di-monicelli/|titolo=Brancaleone nel racconto di Monicelli}}</ref>.
Riferendosi al personaggio di Brancaleone, [[Vittorio Gassman]] ebbe a dire: «c'era la bellissima invenzione di quel linguaggio e di quel personaggio, una specie di [[samurai]] che ormai tutti conoscono e che è stato credo il personaggio che mi ha dato più popolarità».<ref>{{Cita news|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/monicelli-tragica-fine-di-un-maestro-del-cinema_201011300741298430000|titolo=L'ADDIO IMPROVVISO. Monicelli, tragica fine di un maestro del cinema|pubblicazione=[[Avvenire]]|autore=Ilario Lombardo|data=30 novembre 2010|accesso=14 aprile 2022}}</ref>
== Sequel ==
{{per approfondire|Brancaleone alle crociate}}
== Note ==
<references />
==
* {{cita libro|autore=Fernaldo Di Giammatteo|titolo=Dizionario del cinema italiano. Dall'inizio del secolo a oggi i film che hanno segnato la storia del nostro cinema|url=https://archive.org/details/dizionariodelcin0000digi|editore=[[Editori Riuniti]]|città=Roma|anno=1995|ISBN=88-359-4008-7}}
* {{cita libro|autore=Bruno Torri|titolo=Il cinema italiano dalla realtà alle metafore|editore=[[Palumbo Editore|Palumbo]]|anno=1973}}
* {{cita libro|autore=[[Agenore Incrocci|Age]]|autore2=[[Furio Scarpelli|Scarpelli]]|autore3=[[Mario Monicelli]]|titolo=[[Il romanzo di Brancaleone]]|editore=Longanesi|anno=1984}}
* {{cita libro|autore=[[
* {{cita libro|autore=[[Aldo Viganò]]|titolo=La commedia italiana in cento film|editore=Le Mani|anno=1999}}
* {{cita libro|autore=Stefano Della Casa|titolo=Storia e storie del cinema popolare italiano|editore=La Stampa|anno=2001|ISBN=88-7783-134-0}}
* {{cita libro|autore=[[Mariano Sabatini]]|autore2=Oriana Maerini|titolo=Mario Monicelli, la sostenibile leggerezza del cinema. Libro intervista|editore=Edizioni Scientifiche Italiane|anno=2001|ISBN=88-495-0061-0}}
* {{cita libro|autore=[[Gian Piero Brunetta]]|titolo=Guida alla storia del cinema italiano (1905-2003)|editore=Einaudi|anno=2003|ISBN=88-06-16485-6}}
* {{cita libro|autore=[[Steve Della Casa|Stefano Della Casa]]|titolo=L'Armata Brancaleone. Quando la commedia riscrive la storia|editore=Lindau|anno=2006|ISBN=88-7180-567-4}}
* {{cita libro|curatore=Fabrizio Franceschini|titolo=Age-Scarpelli-Monicelli: L'armata Brancaleone. La sceneggiatura|editore=Erasmo|anno=2016|ISBN=978-88-98598-45-8}}
== Voci correlate ==
*
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== Altri progetti ==
Riga 198 ⟶ 242:
== Collegamenti esterni ==
*
{{Mario Monicelli}}
Riga 210 ⟶ 253:
[[Categoria:Film ambientati nell'XI secolo]]
[[Categoria:Film ambientati in Italia]]
[[Categoria:Film girati in Toscana]]
[[Categoria:Film girati in Calabria]]
[[Categoria:Film girati in Umbria]]
[[Categoria:Film girati a Ronciglione]]
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