Tortoreto: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Tortoreto
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Tortoreto-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Abruzzo
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Domenico Piccioni
|Partito = [[Lista civica]] di [[centro-destra]] SI Amo Tortoreto
|Data elezione = 12-6-2017
|Data
|Mandato = 2
|Data istituzione =
|Altitudine = 227
|Sottodivisioni = Tortoreto Alta, Tortoreto Lido, Cavatassi, Salino, Terrabianca<ref name="statuto">{{cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-te-tortoreto.pdf|autore=Comune di Tortoreto|titolo=Statuto Comunale, Delibera n. 45 del 12/9/2001|editore=[[Dipartimento per gli affari interni e territoriali]]|data=25 giugno 2004|formato=pdf|accesso=12 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190312103705/https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-te-tortoreto.pdf|dataarchivio=12 marzo 2019|urlmorto=no}}</ref>
|Divisioni confinanti = [[Alba Adriatica]], [[Corropoli]], [[Giulianova]], [[Mosciano Sant'Angelo]], [[Sant'Omero (Italia)|Sant'Omero]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1625
|Nome abitanti = tortoretani
|Patrono = [[san Nicola di Bari]]
|Festivo = 6 dicembre
|PIL = {{formatnum:213}} [[Milione|mln]] [[Euro|€]] <small>(2021)</small><ref name="PIL">{{Cita news|url=https://tg24.sky.it/economia/2023/04/20/comuni-piu-ricchi-italia-2023|titolo=I Comuni più ricchi d’Italia sulla base delle dichiarazioni dei redditi|pubblicazione=Sky TG24|data=20 aprile 2023}}</ref>
|PIL procapite = {{formatnum:18028.1}} [[Euro|€]] <small>(2021)</small><ref name="PIL" />
|Mappa = Map of comune of Tortoreto (province of Teramo, region Abruzzo, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Tortoreto all'interno della provincia di Teramo
}}
'''Tortoreto''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[
== Geografia fisica ==
{{Immagine grande|Panoramic from Tortoreto's belvedere.jpg|800px|La zona costiera del paese vista dal belvedere di Tortoreto
=== Territorio ===
Il territorio di Tortoreto fa parte della [[Val Vibrata]], pur non essendo per nulla bagnato dalle acque del [[Vibrata|torrente]] che dà il proprio nome alla valle. Si affaccia
Nella [[classificazione sismica]] della [[Dipartimento della Protezione Civile|Protezione civile]] è identificato come ''Zona 3'', cioè zona a bassa sismicità<ref name="Classificazione sismica">Sito della Protezione Civile - [http://www.protezionecivile.it/resources/cms/documents/Classificazione2006_perComune.pdf Elenco, in ordine alfabetico, dei comuni e della loro relativa classificazione sismica in base ai criteri generali indicati nell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n
Il paese si articola in due parti differenziate fra di loro: la prima, più antica, si trova in collina, è nota come
Più nota e frequentata è la frazione
Tortoreto non offre alcuna soluzione di continuità rispetto al territorio di [[Alba Adriatica]], che fino al [[1956]] era una [[Frazione
=== Clima ===
{{ClimaAnnuale
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== Origini del nome ==
In passato, oltre a essere un luogo selvatico e boscoso, la località era caratterizzata da un'ampia presenza di [[Streptopelia turtur|tortore]] (come, ad esempio, già notava nel [[VI secolo]] [[Papa Gregorio Magno]] in una sua lettera). È proprio da questa caratteristica che il centro prende in [[età medievale]] il nome di ''Turturitus''<ref>[[Leone Ostiense]], ''Chronicon Casinense''.</ref>, e successivamente di ''Turturetum''<ref name="Palma"/>, fino all'odierna denominazione di
== Storia ==
[[File:fiumesalinellotortoreto1.jpg
=== Preistoria ===
Nel territorio di Tortoreto sono stati rinvenuti molti insediamenti umani, risalenti al periodo [[paleolitico superiore]], [[neolitico]] ed [[eneolitico]]; in particolare, i ritrovamenti più antichi risalgono al tardo neolitico. Alcune campagne archeologiche iniziate nel [[1944]] da Rinaldo Rozzi e poi principalmente svolte tra il [[1951]] ed il [[1952]] dallo stesso Rozzi e da [[Antonio Mario Radmilli]] hanno portato a ritenere che nella zona del fiume Salinello siano state presenti settantanove abitazioni primitive (capanne di forma circolare o ellittica, dal diametro tra gli 1,2 e i 5 [[metro|metri]]), molte delle quali ricollegabili a una fase avanzata della [[cultura di Ripoli]]<ref>Vedi, ad esempio, Rinaldo Rozzi, ''[http://www.rinaldorozzi.it/DiarioPianaccio44-47/Ridotti/Pianaccio44-47.pdf Relazioni sulle ricerche preistoriche eseguite da Rinaldo Rozzi e da Hadrian Rozzi de Hieronymis] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150411161304/http://www.rinaldorozzi.it/DiarioPianaccio44-47/Ridotti/Pianaccio44-47.pdf |date=11 aprile 2015 }}'', manoscritto non datato; Rinaldo Rozzi - [[Antonio Mario Radmilli]], ''Tortoreto di Abruzzo (Teramo): villaggio eneolitico del Pianaccio'', in ''Bullettino di Paletnologia Italiana'', n. 63/IV, Museo preistorico-etnografico «L. Pigorini», Roma, 1951-52, pp. 112-115; Rinaldo Rozzi, ''[http://www.rinaldorozzi.it/Lincei/Lincei.pdf Notizie degli scavi di antichità] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150411161831/http://www.rinaldorozzi.it/Lincei/Lincei.pdf |date=11 aprile 2015 }}'', in ''Atti dell'Accademia Nazionale dei Lincei'', vol. VII, serie VIII, fasc. 1-6, Roma, 1953; Antonio Mario Radmilli, ''[http://www.rinaldorozzi.it/Testi/IlContributo.pdf Il contributo di Rinaldo Rozzi allo studio della preistoria abruzzese]'', in ''Bullettino di Paletnologia Italiana'', n. 65, Museo preistorico-etnografico «L. Pigorini», Roma, 1956, pp. 277-280.</ref>.
=== Età protostorica e romana ===
Come altri resti archeologici informano, il territorio tortoretano è luogo di presenza umana di origine [[pelasgi]]ca fino al [[V secolo a.C.]], di quella di estrazione [[Sanniti|sannita]] dei sabelli (i cui discendenti fonderanno la città di [[Palma (città antica)|Palma]], la cui nascita risale probabilmente al [[III secolo a.C.]]), e infine di presenza preponderante, dopo il V secolo, dei [[Piceni]], che assumono il controllo del territorio fino alla sua acquisizione definitiva da parte [[Civiltà romana|romana]].
L'odierna Tortoreto si trova nel territorio identificato da [[Plinio il Vecchio]] come ''ager Palmensis''<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis Historia]]'', libro III, 13: «''Quinta regio Piceni est, quondam uberrimae multitudinis.'' <span style="border-top:1px solid black; padding:1px;">C</span><span style="border-top:1px solid black; padding:1px;">C</span><span style="border-top:1px solid black; padding:1px;">C</span><span style="border-top:1px solid black; padding:1px;">L</span><span style="border-top:1px solid black; padding:1px;">X</span> ''Picentium in fidem p. R. venere. orti sunt a Sabinis voto vere sacro. tenuere ab Aterno amne, ubi nunc ager Hadrianus et Hadria colonia a mari'' <span style="border-top:1px solid black; padding:1px;">V</span><span style="border-top:1px solid black; padding:1px;">I</span> p. ''flumen Vomanum, ager Praetutianus Palmensisque, item Castrum Novum, flumen Batinum, Truentum cum amne, quod solum Liburnorum in Italia relicum est, flumina Albula, Tessuinum, Helvinum, quo finitur Praetutiana regio et Picentium incipit''».</ref>, avente come città principale quella di Palma (da cui il nome dell{{'}}''ager''). Nella zona dell'attuale centro storico esiste, in questo periodo, una località denominata dallo stesso Plinio il Vecchio ''Castrum Salini'', nata probabilmente poco dopo la conquista romana del territorio dei [[Piceni]] ([[III secolo a.C.]]), mentre proprio sulla foce del Salinello sorge, a partire almendo dalla tarda [[Repubblica romana|età repubblicana]], una piccola località abitata di nome ''Servium''<ref name="Palma">[[Niccola Palma]], ''Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli - detta dagli antichi Praetutium, ne' bassi tempi Aprutium - oggi città di Teramo e Diocesi Aprutina'', volume I, Ubaldo Angeletti Stampatore dell'Intendenza, Teramo 1834, pp. 16-22.</ref><ref name="Strabone">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', libro V</ref>, in una zona in cui sono stati col tempo scoperti capitelli e colonne di pietra, monete, anfore varie e soprattutto statue in terracotta ([[IV secolo a.C.|IV]]-[[II secolo a.C.]]) rappresentanti quattro [[Muse (divinità)|muse]] ([[Erato]], [[Euterpe (musa)|Euterpe]] e [[Calliope]], più un'altra non ben identificata), e altre costituenti un gruppo ispirato al nono canto dell'[[Odissea]]<ref>Le statue in terracotta rinvenute a Tortoreto Lido sono oggi depositate e conservate presso il Museo Civico di Teramo.</ref>; la testimonianza archeologica più importante della Tortoreto romana, comunque, è costituita da una villa rustica costruita proprio alla base delle colline tortoretane, verso la fine dell'età repubblicana, con pavimenti in mosaico e stanze adibite a lavorazione di uva e olive. Altre testimonianze di epoca romana (cisterne per la raccolta di acqua piovana e una necropoli e vari oggetti di uso quotidiano quali anfore, monete ed utensili) sono state individuate nella contrada di Terrabianca<ref name="Mancinelli">Elisabetta Mancinelli, ''[http://www.abruzzo24ore.tv/news/TORTORETO-ALTA-un-piccolo-borgo-d-arte/118064.htm Tortoreto Alta: un piccolo borgo d'arte]'', Abruzzo24ore.tv.</ref>.
Le attività in zona tortoretana (tra le quali, probabilmente, la produzione di terrecotte, vista la presenza di terreno argilloso a ''Servium'') sono prevalentemente collegate con quelle dell'odierna [[Alba Adriatica]] (sede delle località di ''Alba'' e ''Suinum''<ref name="Palma"/><ref name="Strabone"/>), in cui esistono un emporio marittimo, terme, un piccolo acquedotto che viene dalla collina e un porticciolo.
La città di Palma
=== Età medievale e moderna ===
[[File:Tortoreto - Torre dell'
Tra la fine del [[V secolo]] e l'inizio del [[VI secolo]] l'intero territorio dell{{'}}''ager Palmensis'' viene saccheggiato e distrutto dalle popolazioni di origine [[goti]]ca che invadono e conquistano l'[[Italia]]. È quindi in collina, sulle rovine di ''Castrum Salini'', che successivamente le popolazioni locali ricostruiscono un nucleo abitato, con fortificazioni, muraglioni e torri di avvistamento, ponendo nel [[VII secolo]] le prime basi del centro storico così come è oggi; in età medievale vissero anche alcuni piccoli centri monastici: il monastero di San Silvestro, di cui si hanno tarde attestazioni<ref>''Rationes Decimarum'' n. 2143, a. 1324: «''Monasterium S. Silvestri de Tortoreto cum ecclesiis suis''»; e n. 2428, a. 1326: «''Abbas S. Silvestri de Tortoreto''».</ref>, costruito sopra le rovine della vecchia villa rustica romana, e quello di San Giovanni a Castro. Nell'anno [[867]] il territorio tortoretano viene affidato dall'imperatore e re d'Italia [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]] a [[San Bertario di Montecassino|Bertario]], abate di [[Montecassino]].
Nel [[1062]] il
ceduto dai due fratelli longobardi Landolfo e Rainieri, figli di Trasmondo, al Successivamente il territorio di Tortoreto diviene un [[feudo]] [[Normanni|normanno]]<ref>Di questo periodo è importante ricordare la collocazione amministrativa del territorio tortoretano nel [[Regno di Sicilia]]: sotto Federico II avviene la promulgazione delle [[Costituzioni di Melfi]] ([[1231]]) che, tra le altre disposizioni in esse contenute, disegnano la suddivisione del regno, e Tortoreto viene così a cadere nel territorio del [[giustizierato d'Abruzzo]] ([[1233]]); dal [[1273]] la riorganizzazione angioina del reame porta Tortoreto nel nuovo [[giustizierato]] dell'[[Abruzzo Ultra|Abruzzo ulteriore]].</ref>: sono noti i nomi di alcuni [[feudatario|feudatari]], come il [[barone]] [[Ghibellini|ghibellino]] [[Roberto di Tortoreto|Roberto]], nominato durante il regno di [[Federico II di Svevia|Federico II]], e il suo successore, [[Berardo di Tortoreto]], divenuto barone successivamente alla conquista da parte degli [[
Il territorio, durante il dominio degli Acquaviva, è al centro degli scontri armati nel [[XIV secolo]] tra angioini e [[aragonesi]], e due secoli più tardi, nel [[1557]], tra le armate spagnole di [[Carlo V]] e quelle francesi di [[Francesco I di Francia|Francesco I]], oltre che delle scorribande piratesche dei [[Impero ottomano|turchi]]. Intorno alla metà del [[XVIII secolo]], Tortoreto passa sotto il dominio diretto del [[Regno di Napoli]]. Durante la dominazione napoleonica viene riformata la suddivisione amministrativa del regno: il comune di Tortoreto, così, entra a far parte del [[Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie#Circondari|circondario]] di Giulianova, all'interno del [[distretto di Teramo]] e della provincia dell'[[Abruzzo Ulteriore Primo]]<ref name="TNS">Corrado De Antoniis, ''Tortoreto nei secoli'', Edigrafital, S.Atto di Teramo, 1975.</ref>.
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Nel maggio del [[1863]] viene inaugurata la [[Stazione di Alba Adriatica-Nereto-Controguerra|stazione ferroviaria]], a circa cinque chilometri dal centro capoluogo, e nei decenni successivi si sviluppa attorno a essa un nucleo urbano di una certa consistenza: "Tortoreto Stazione". Agli inizi degli [[Anni 1920|anni venti]] del [[XX secolo|Novecento]], quest'ultima supera per popolazione il capoluogo comunale e gradualmente vengono trasferiti nella popolosa frazione molte importanti strutture e servizi fra cui la caserma dei [[Carabinieri]] e l'Ufficio di conciliazione.
Nel periodo [[fascismo|fascista]], anche la sede del municipio viene portata a Tortoreto Stazione ([[1930]]) e vi rimane fino al [[1944]], quando, mediante decreto, torna a Tortoreto; negli anni della [[Seconda guerra mondiale|guerra]], inoltre, nel territorio cittadino viene allestito un [[campo di internamento di Tortoreto|campo per l'internamento civile]], attivo dal [[1940]] al [[1943]] nell'attuale palazzo del comune, mentre un altro campo viene costituito vicino alla stazione ferroviaria, nel territorio che poi sarà di Alba Adriatica, presso Villa Tonelli, e che tra gli altri ospita, per alcune settimane, anche l'[[illustratore]] [[statunitense]] [[Saul Steinberg]], assieme a [[ebrei]], [[Bielorussia|bielorussi]], [[zingari]], [[apolidi]] e rifugiati<ref>Saul Steinberg, ''Reflections and Shadows: A Memoir'', a cura di Aldo Buzzi, Random House, New York, 2002; Mario Tedeschini Lalli, "[http://www.quest-cdecjournal.it/focus.php?id=221 Descent from Paradise: Saul Steinberg's Italian Years (1933-1941)]", in ''Quest. Issues in Contemporary Jewish History. Journal of Fondazione CDEC'', n.2, ottobre 2011; Blake Eskin, "[
Negli anni successivi al periodo bellico sono avviate da Tortoreto Stazione, ribattezzata nel frattempo dai suoi residenti [[Alba Adriatica]], le procedure per la richiesta di costituzione in comune autonomo presso la [[Prefettura italiana|Prefettura]] di [[Teramo]]. Nel maggio del [[1954]], grazie anche al parere favorevole del comune di Tortoreto che, prendendo atto della volontà degli albensi, non si oppone alla costituzione di un'entità amministrativa autonoma, la richiesta viene trasmessa al [[Ministero dell'interno]] che, due anni più tardi, l'approva. Il 19 maggio [[1956]] parte del territorio comunale di Tortoreto ({{M|9
[[File:Tortoreto dal mare.jpg|thumb|left
La vita politica tortoretana è dominata per decenni dalle liste della [[Democrazia Cristiana]], che governano ininterrottamente il paese fino al [[1995]]
In campo economico ed urbanistico, negli [[Anni 1960|anni sessanta]] inizia a svilupparsi turisticamente la parte di costa rimasta al comune di Tortoreto e l'abitato, quasi inesistente all'epoca, si amplia fino a costituire nei decenni successivi la popolosa frazione di Tortoreto Lido. Questa si è andata sviluppando in modo armonioso e con ampi spazi destinati al verde; residenziale e tranquilla, è ormai meta di consistenti flussi turistici provenienti da tutta l'Italia e, negli ultimi anni, anche dall'estero.
Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre [[2007]] le città di Alba Adriatica e Tortoreto vengono colpite da un'alluvione causata da piogge torrenziali e condizionata da altri fattori quali il lungo periodo di siccità precedente, l'appena avvenuta aratura a [[rittochino]] di suoli lungo le pendenze collinari e la condizione morfologica e urbanistica alle pendici della collina (tale da permettere alle acque di percorrere pendii nudi e trovare attraversamenti stradali e ferroviari che agiscono da diga, e da rendere difficoltosa la manutenzione dei fossi, costretti a passaggi sotterranei), e inoltre aggravata dallo straripamento dell'invaso chiamato Fonti del Vascello, situato a Tortoreto
=== Simboli ===
I simboli del comune sono stati concessi con [[decreto del presidente della Repubblica]] del 16 febbraio 1999<ref>{{Cita web|autore= Ufficio araldico, Fascicoli comunali |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?2944 |titolo=Tortoreto, decreto 1999-02-16 DPR, concessione di stemma e gonfalone|accesso=16 febbraio 2021}}</ref> e sono descritti nello [[statuto comunale]] adottato nel [[2001]]<ref name="statuto"/>. Lo stemma viene blasonato:
{{citazione|
Sotto allo stemma vi sono due rami, uno di [[Olea europaea|ulivo]] (a sinistra) e uno di [[alloro]] (a destra), legati da un fiocco tricolore rosso, bianco e verde<ref>Vedi anche la descrizione [http://www.comuni-italiani.it/067/044/stemma.html Stemma Comune di Tortoreto], sul sito ''Comuni-Italiani.it''.</ref>.
Il gonfalone che rappresenta il comune di Tortoreto è costituito da:
{{citazione|
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Tortoreto Alta ====
[[File:Tortoreto - Veduta del Centro storico.JPG|thumb|Il complesso di Sant'Agostino.]]
[[File:Madonna della Misericordia. Tortoreto6.jpg|thumb|Affresco absidale della Crocefissione nella chiesa di Santa Maria della Misericordia. Sullo sfondo, Tortoreto come appariva nei primi anni del Cinquecento.]]
I luoghi di maggior interesse storico ed artistico, forse tra più importanti del periodo [[Rinascimento|rinascimentale]] teramano, si trovano a Tortoreto Paese, tra cui:
[[File:Madonna della Misericordia. Tortoreto5.jpg|thumb|Affreschi della chiesa della Misericordia]]
* Santa Maria della Misericordia ([[1348]]), chiesa [[Architettura romanica|tardoromanica]] costruita dopo l'[[Peste nera|epidemia di peste]] dedicata a [[Maria della Misericordia]], dove si possono vedere gli affreschi rappresentanti la vita e la [[Passione di Gesù]] eseguiti nel [[1526]] dall'[[provincia di Ascoli Piceno|ascolano]] [[Giacomo Bonfini]] e dai suoi allievi. L'edificio religioso, dal 1902, è incluso nell'elenco dei [[Monumenti nazionali italiani]]<ref>{{cita libro |url=https://archive.org/details/elencodegliedifi00ital |editore=Ministero della Pubblica Istruzione |titolo=Elenco degli edifizi Monumentali in Italia |città=Roma |anno=1902 |accesso=27 maggio 2016}}</ref><ref>[https://archive.org/stream/elencodegliedifi00ital#page/346/mode/2up Elenco degli edifizi monumentali in Italia, Roma, 1902, p. 346]</ref>. L'esterno è molto semplice, a pianta rettangolare con soffitto a capanna, rivestito in mattone, con la facciata ornata da portale architravato, sovrastato da una finestra in asse. La navata interna appunto conserva il prezioso ciclo di affreschi tardo rinascimentali, che occupano sua la volta a botte, che quella a crociera con costoloni dell'abside semicircolare. Il tema della ''Redenzione dell'Umanità'' culmina nel trittico absidale, dove sono raffigurate scene della ''Crocifissione'': sullo sfondo è dipinto un panorama di Tortoreto con la porta maggiore di accesso, i torrioni delle mura, e il mare con le navi. Sulle pareti della navata si individuano scene della ''Passione'', mentre i riquadri centrali delle pareti attigue l'ingresso sono occupati da due grandi altari, su cui sono raffigurati la Vergine della Misericordia con ai lati Sant'Antonio di Padova e San Rocco, a destra la Natività con Santa Caterina d'Alessandria. Al centro della volta c'è il grande affresco di ''Cristo risorto'', nelle vele della volta a crociera i Quattro Evangelisti con i simboli del Tetarmorfo e la Madonna che medita sulla Bibbia.
* Chiesa parrocchiale di [[San Nicola di Bari|San Nicola]], fondata prima dell'[[XI secolo]], ricostruita nel [[1534]], con facciata del [[XVIII secolo]] e ristrutturazioni del [[1950]] e del [[2005]]. Ha facciata rivestita in laterizio, a capanna, racchiusa da lesene laterali, e su di essa si apre il semplice portale ad architrave piano, sormontato da timpano, con al di sopra la statuetta di San Nicola entro una nicchia, sovrastata da un finestrone centrale in asse. Su un lato della facciata si trova una lapide in pietra con iscrizione latina riferibile all'edificio del XVI secolo. L'interno a navata unica è stato ampiamente rifatto del novecento (1950), fasciato con marmi policromi, con la navata scandita da pilastri ornati da capitello corinzio, che dividono gli spazi laterali a semplice altare, o a cappella profonda (in tutto 3). In alto le volte sono a botte, divise in campate da grandi pilastri semicircolari, e i dipinti raffigurano una forma idealizzata del Cielo celeste. Il presbiterio è accessibile mediante un arco trionfale, che immette all'abside semicircolare, con affreschi di Cristo in trono tra la Madonna e i santi.
* Chiesa di [[Sant'Agostino]] (detta anche Sant'Antonio o Sant'Eufemia, [[1639]]), in stile [[barocco]], costruzione ad una sola [[navata]] con volta a vela ed altari con decorazioni in stucco, al cui fianco sorge un convento di [[frati]] [[agostiniani]] attivo fino al [[1809]]. In questa chiesa, inoltre, trova collocazione il ''Battesimo di Sant'Agostino'' ([[1653]]), tela opera di [[Mattia Preti]]<ref name="TNS"/><ref>La tela del Preti è stata in restauro (tre volte) ed esposizione presso il [[Museo nazionale d'Abruzzo]] a [[L'Aquila]] dal [[1971]] al [[2006]].</ref><ref>Vedi S. Mattioli, ''Il Solco'', Teramo, 16 giugno 1937.</ref>. La chiesa ha navata unica con volta a vela e altari laterali barocchi, con decorazioni a stucco. La pala dell'altare maggiore era una tela su legno, mentre in una cappella laterale la statua della Madonna in terracotta. Il portale di ingresso è in bronzo, del 1988, opera di Romano Buffagni, inquadrato nella cornice a timpano spezzato, sorretto da due colonne laterali, il timpano è sovrastato come la chiesa di San Nicola da una nicchia molto più elaborata con la statua del santo dedicatario, a sua volta sovrastata al centro della facciata da un finestrone, il campanile laterale è a torre; a fianco della chiesa vi è l'ex convento, dotato di biblioteca, del frantoio e di un forno. Nel 1809 fu soppresso dalle leggi francesi e dal 1894 è affidato alle suore di San Giuseppe.
*Chiesa del Carmine: si trova appena fuori dalla cinta muraria, realizzata nel 1529 alla fine della pestilenza che colpì l'Italia. In origine era dedicata a San Rocco, poi nel 1881 alla Madonna, venendo ampiamente ristrutturata in stile neoclassico, con esterno in laterizio a vista, senza essere intonacato. La facciata ha il portale architravato in pietra bianca, inquadrato tra due colonne cilindriche a capitello dorico, mentre ai due lati estremi della facciata ci sono le paraste che sorreggono la cornice aggettante con timpano triangolare., sorretta anche dai capitelli dorici delle due colonne. L'interno è a navata unica, molto semplice.
[[File:Tortoreto -
==== Tortoreto Lido ====
*Chiesa della Santissima Maria Assunta, sede della parrocchia del [[Sacro Cuore di Gesù]]: principale chiesa del quartiere marino, sorge in Piazzale Santissima Maria Assunta. Edificata nel 1984, dal 2008 è andata in gestione ai [[Società del Divin Salvatore|Padri Salvatoriani]]. La chiesa è un edificio in cemento armato e vetro, di aspetto gradevole e composto, con due bracci laterali che paiono tendersi verso il fedele. Lateralmente sorge il campanile, che non è stato innalzato a torre come il progetto originario, ma le tre campane sono rette da una struttura in cemento armato. L'interno è ampio e luminoso, i finestroni sono arricchiti da mosaici policromi; in una delle colonne è incastonata una mattonella che celebra il [[Giubileo del 2000]].
*Chiesa del Sacro Cuore: risalente al 1937, fu edificata per volere del Monsignor Antonio Micozzi con l'arrivo di don Giovanni Giannetti, data l'espansione residenziale della marina. Infatti l'unico edificio religioso era la cappella della Misericordia della famiglia De Fabritiis, ancora oggi esistente in via Papa Giovanni XXIII, ma nel 1937 si costituì una parrocchia autonoma, che crebbe sempre di più, sino all'edificazione della nuova chiesa nel 1984. Si mostra in stile neoromanico, con esterno in muratura, un semplice portale architravato a tutto sesto, preceduto da un portico ad archi, e un rosone ad oculo nel centro di facciata. La copertura è a capanna, dalla parte posteriore si innalza un piccolo campanile a vela, l'interno ugualmente ha copertura a capriate, è a navata unica, presso il presbiterio si trova un arco trionfale ad ogiva, e lateralmente ci sono delle nicchie per le statue dei santi. Dal 1984 fa parte della nuova parrocchia di Tortoreto Lido.
*Cappella della Madonna di Fatima del Salino: realizzata negli anni '50, ha copertura a capanna seguendo lo stile romanico, con ingresso preceduto da portico con archi poggianti su pilastri a colonna quadrata. Nella parete posteriore è incastonato un piccolo campanile recente, in cemento armato. Interno a navata unica.
====Chiese scomparse====
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* Santi Filippo e Giacomo (trasformata).
=== Architetture
Il Torrione dell'Orologio è quanto resta della cinta muraria. Fu costruito nel [[IX secolo]]. Successivamente fu ampliato nel XIII secolo e abbellito nel [[XVI secolo]] con rifiniture rrinascimentali. Il Torrione ha base a scarpa di pietra e il corpo in muratura a mattoni rossi. Al centro del corpo vi è un [[orologio]], e sulla sommità una cella con la [[campana]] che suona l'ora.
=== Altro ===
[[File:Tortoreto Lido.jpg|miniatura|La Sirena]]
* La Sirena, statua realizzata in bronzo nel [[1982]] dalla Fonderia Artistica "Battaglia" di [[Milano]] su un [[bozzetto]] di [[Gabriella Martini]]. Inizialmente collocata nella rotonda di via Trieste, fu poi immagazzinata fino al 2003, quando fu definitivamente stanziata sopra una fontana alla fine del lungomare sud.
* Monumento al pescatore, eretto in Piazza Caduti del Mare, lungo il Corridoio Verde Adriatico, dedicato alla memoria dei marinai e dei dispersi in mare, riporta l'iscrizione di alcuni versi della poesia ''L'Onda'' di [[Gabriele D'Annunzio]], noto poeta abruzzese.
=== Siti archeologici ===
* Villa rustica romana, costruita tra il [[II secolo a.C.]] (la ''pars fructuaria'', cioè destinata alla pigiatura dell'uva, alla fermentazione e alla produzione di vino) e il [[I secolo a.C.]] (la parte residenziale). Conobbe un'espansione in [[Dinastia giulio-claudia|età giulio-claudia]] a causa di un aumento della produzione vinicola<ref>"[http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=sitoarcte&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuSiti5139&tom=139 "Siti Archeologici Provincia Teramo. Tortoreto"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160309175539/http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=sitoarcte&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuSiti5139&tom=139 |data=9 marzo 2016 }}, ''Sito ufficiale della [[Regione Abruzzo]]''.</ref>.
=== Aree naturali ===
* Oasi naturalistica "Le fonti del Vascello", sorta nel [[1988]] attorno ad un [[lago]] artificiale di modeste dimensioni creato nell'[[XIX secolo|800]] sul versante orientale della collina di Tortoreto Paese, costituisce un
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
==== Periodo preunitario<ref>{{Cita libro|autore=Corrado De Antoniis|titolo=Tortoreto nei secoli|anno=1975}}</ref> ====
{| class="wikitable"
|+
!Anno
!Abitanti
|-
|1532
|123
|-
|1545
|18
|-
|1561
|243
|-
|1595
|226
|-
|1648
|226
|-
|1665
|163
|-
|1736
|74
|-
|1813
|1829
|}
==== Periodo postunitario ====
{{Demografia/Tortoreto}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Alla fine del [[2022]] la popolazione straniera residente a Tortoreto risulta essere pari al 7,8% di quella totale<ref name="stranieriIstat">[https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it Dati Istat - Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso e cittadinanza al 31 dicembre 2022].</ref>.
La comunità più numerosa è quella [[Albania|albanese]] (1,91% del totale della popolazione residente); seguono, tra le più consistenti, quella [[Romania|rumena]] (1,7%), quella [[Repubblica Popolare Cinese|cinese]] (1,04%), quella [[Marocco|marocchina]] (0,65%) e quella [[Filippine|filippina]] (0,29%). Nel dettaglio, le nove comunità più numerose al 31 dicembre [[2021]] provengono da<ref name="stranieriIstat"/>:
# [[Albania]], 226
# [[Romania]], 201
# [[Repubblica Popolare Cinese|Cina]], 123
# [[Marocco]], 77
# [[Filippine]], 34
# [[Ucraina]], 29
# [[Polonia]], 27
# [[Venezuela]], 26
# [[Pakistan]], 23
=== Religione ===
Oltre alla [[Cattolicesimo|religione cattolica]], largamente maggioritaria, è praticato anche il culto della chiesa [[Avventismo|avventista]] denominata [[Avventisti del Settimo Giorno del Movimento di Riforma#In Italia|Missioni Cristiane Internazionali della Chiesa Avventista del Settimo Giorno - Movimento di Riforma]], che dal [[1984]] a Tortoreto ha anche la propria sede nazionale di riferimento<ref>[http://www.cesnur.org/religioni_italia/p/prot_avventista_03.htm "Il protestantesimo avventista. Il movimento di riforma"], ''[[CESNUR|Cesnur.org]]''.</ref>.
===Istituzioni, enti e associazioni===
A Tortoreto ha sede l'Agenzia Regionale per l'Informatica e la Telematica della [[regione Abruzzo]].
== Cultura ==
=== Istruzione ===
A Tortoreto c'è un unico [[Istituto Comprensivo|istituto comprensivo]] statale comprendente una [[scuola dell'infanzia]], due [[Scuola primaria in Italia|scuole primarie]] e due [[Scuola secondaria di primo grado|scuole secondarie di primo grado]]<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttitalia.it/abruzzo/45-tortoreto/58-scuole/|titolo=Scuole di Tortoreto|accesso=12 giugno 2015|editore=Tuttitalia.it|anno=2015}}</ref>, frequentate in totale da 842 alunni<ref>{{Cita web|url=http://www.tortoretoscuola.it/index_file/Page334.htm|titolo=L'istituto e il territorio|accesso=23 settembre 2015|editore=Istituto Comprensivo di Tortoreto|anno=2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150614193655/http://www.tortoretoscuola.it/index_file/Page334.htm|dataarchivio=14 giugno 2015}}</ref>, oltre a una serie di [[Asilo nido|asili nido]] e di scuole dell'infanzia privati.
Sono inoltre presenti due [[Centro di formazione professionale|centri di formazione professionale]] privati.
===
* [[Ecomuseo]] del mare, aperto nel [[2017]]<ref>Luca Tomassoni, ''[http://www.ilcentro.it/teramo/apre-i-battenti-l-ecomuseo-del-mare-1.1576432 Apre i battenti l'ecomuseo del mare]'', ''[[Il Centro|ilcentro.it]]'', 29 maggio 2017.</ref>, raccoglie la collezione composta da pezzi storici, naturalistici e ricordi della marineria e della società tortoretana donata al comune da un'associazione culturale e precedentemente esposta nel Museo della cultura marinara, al lido di Tortoreto, istituito nel [[1998]] e attivo fino al [[2015]]<ref>Luca Tomassoni, ''[http://www.ilcentro.it/teramo/il-comune-si-riprende-il-museo-1.46186 Il Comune si riprende il museo]'', ''[[Il Centro|ilcentro.it]]'', 20 febbraio 2017.</ref>.
== Geografia antropica ==
[[File:Tortoreto - Scalinata e arco di accesso al centro storico.JPG|thumb|Porta urbica di accesso a Tortoreto Alto]]
=== Suddivisioni storiche ===
Tortoreto, prima della sua espansione verso il mare, era costituita da<ref name="Mancinelli"/>:
*
*
* il
=== Suddivisioni amministrative ===
==== Frazioni ====
Secondo lo [[statuto comunale]] approvato nel 2001, la partecipazione e l'organizzazione dei servizi si sviluppano su base frazionale.<ref name="statuto"/> Il comune si suddivide nei seguenti centri abitati<ref name="statuto"/>:
*Tortoreto Alta
*Tortoreto Lido
*Cavatassi
*Salino
*Terrabianca
==== Comitati di Quartiere ====
Con delibera del 30 settembre [[2010]] il comune di Tortoreto ha suddiviso il territorio in 8 quartieri, ognuno dei quali dotato di propri organi elettivi<ref name="delibera-39/2010">[http://www.halleyweb.com/c067044/zf/index.php/atti-amministrativi/delibere/dettaglio/atto/GTVRBd061QT0-H Consiglio comunale di Tortoreto, delibera n. 39 del 30 settembre 2010 e verbale allegato alla delibera]</ref>.
I quartieri sono:
* Quartiere 1: Tortoreto Lido sud e zona collinare tra la strada Panoramica e le Muracche
* Quartiere 2: Muracche
Riga 478 ⟶ 510:
* Quartiere 5: Salino e Sette colli
* Quartiere 6: Terrabianca, Cavatassi e Colle Luna
* Quartiere 7: Tortoreto
* Quartiere 8: Tortoreto
== Economia ==
=== Agricoltura e pesca ===
=== Industria ===
[[File:Lungomare tortoreto.jpg
Lo sviluppo industriale tortoretano è avvenuto quasi interamente nel secondo dopoguerra, con lo sviluppo della zona industriale nella frazione di [[Salino (Tortoreto)|Salino]], soprattutto nell'ambito manifatturiero e particolarmente nella fabbricazione di mobili e di confezioni e nella metallurgia<ref name="Storiaculturasitocomune">Cfr. la [http://www.comune.tortoreto.te.it/storia-cultura.asp?rol=6 sezione ''Storia e cultura'' del sito del Comune di Tortoreto] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722055951/http://www.comune.tortoreto.te.it/storia-cultura.asp?rol=6 |data=22 luglio 2011 }}.</ref>.
Per quel che riguarda l'occupazione nel settore, il numero degli addetti impegnati nell'industria è complessivamente stimato (dati 2001) al 47,84%<ref>[http://italia.indettaglio.it/ita/abruzzo/tortoreto.html Cfr. Italia.indettaglio.it - Pagina dedicata a Tortoreto].</ref> dell'intera popolazione attiva.
=== Turismo ===
L'attività economica tortoretana è, nei mesi che vanno da giugno a settembre, fortemente legata al turismo di massa, in particolare di giovani e famiglie, attratti dalla varietà di attività imprenditoriali di alberghi, discoteche, servizi balneari, ricreativi e di ristoro.
Il Comune si fregia della [[Bandiera Blu]] conferita dalla ''[[Foundation for Environmental Education]]'', della Bandiera Verde dei Pediatri Italiani per le spiagge adatte ai bambini<ref>[http://www.italofarnetani.it/pagine/homepage.htm Sito]</ref>, della Bandiera Gialla dei Comuni Ciclabili [[Federazione italiana ambiente e bicicletta]]<ref>[http://www.comuniciclabili.it/ Sito]</ref>, del riconoscimento [[Spighe Verdi]] (2001), della Bandiera Lilla per i Comuni accoglienti verso i disabili<ref>[https://www.bandieralilla.it/ Sito]</ref>
Dal [[2007]] partecipa al progetto [[EMAS]] chiamato ''Etica'' (''EMAS for Tourism in Internal and Coastal Areas'').
== Infrastrutture e trasporti ==
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=== Ferrovie ===
Il comune è servito dalla [[stazione di Tortoreto Lido]], una [[fermata ferroviaria]] posta sulla [[ferrovia Adriatica]].
=== Mobilità urbana ===
I trasporti urbani e interurbani di Tortoreto vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da [[Società Unica Abruzzese di Trasporto|TUA]].
Il territorio comunale è attraversato dalla [[ciclovia Adriatica]], un progetto di pista ciclabile interregionale che costeggia il litorale adriatico.
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Tortoreto}}
=== Sindaci ===
Dal 12 giugno 2017 è in carica come sindaco di Tortoreto [[Domenico Piccioni]] con il 28% dei voti, rieletto come sindaco nel [[Elezioni comunali in Abruzzo del 2022|2022]] con oltre il 65% dei voti<ref>{{Cita web|url=https://elezioni.interno.gov.it/regionali/votanti/20240310/votantiRI13|titolo=Elezioni Tortoreto 2022|data=11/03/2024}}</ref>.
=== Gemellaggi ===
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=== Altre informazioni amministrative ===
Dal [[2000]], assieme ad altri undici comuni della provincia, Tortoreto è parte dell'[[Unione dei comuni]] della [[Val Vibrata]] - formalmente denominata ''[[Unione dei comuni Città Territorio-Val Vibrata]]'' - ai sensi dell'art. 32 del [[Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali|Testo unico degli enti locali]] al fine di mettere in comune la gestione di alcuni servizi<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.unionecomunivalvibrata.it/public/upload/files/1296130359-statuto.pdf Statuto dell'Unione di Comuni - Città-Territorio Val Vibrata] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, ''Unionecomunivalvibrata.it''.</ref>. In particolare, l'Unione si occupa della gestione dei servizi sociali (ad eccezione del comune di [[Civitella del Tronto]])<ref>[http://www.unionecomunivalvibrata.it/servizi_sociali.php?id=14#cont Piano di Zona dei Servizi Sociali], ''Unionecomunivalvibrata.it''.</ref> e della raccolta dei rifiuti solidi urbani<ref>[http://www.unionecomunivalvibrata.it/pdf/Disciplinare%20tra%20Unione%20Comuni%20e%20Comuni%20aderenti%20al%20servizio.pdf Disciplinare per i rapporti tra Unione di Comuni e Comuni aderenti in ordine alle modalità di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani], ''Unionecomunivalvibrata.it''.</ref>.
== Sport ==
Fino al [[2015]], aveva sede nel Comune la società di calcio ASD Tortoreto, che nell'ultima stagione di attività aveva militato in [[Promozione (calcio)|Promozione]]. Il Tortoreto aveva sempre disputato campionati di livello regionale e, come massimo risultato, negli [[anni 1980]] aveva raggiunto la [[Serie D]]. Attualmente sono presenti due compagini di [[Terza Categoria]].
[[File:Fontana della sirena in occasione del Giro d'Italia 2019 - Tortoreto (2).jpg|thumb|La fontana della sirena decorata in rosa in occasione della tappa del 18 maggio del [[Giro d'Italia 2019]].]]
Per il rugby è
Il comune è stato interessato dall'arrivo o dalla partenza a Tortoreto Lido
*[[Giro *[[Giro d'Italia 2011#11ª tappa| *[[Giro d'Italia 2019#8ª tappa|8ª tappa del Giro d'Italia 2019]]: Tortoreto Lido-[[Pesaro]], vinta dall'[[australia]]no [[Caleb Ewan]].
*[[Giro d'Italia 2020#10ª tappa|10ª tappa del Giro d'Italia 2020]]: [[Lanciano]]-Tortoreto Lido, vinta dallo [[Slovacchia|slovacco]] [[Peter Sagan]]<ref>{{Cita web|url=https://www.giroditalia.it/tappe/tappa-10-lanciano-tortoreto/|titolo=Tappa 10 del Giro d'Italia 2020: Lanciano, Tortoreto|sito=Giro d'Italia 2020|lingua=it|accesso=13 ottobre 2020|dataarchivio=20 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201020204700/https://www.giroditalia.it/tappe/tappa-10-lanciano-tortoreto/|urlmorto=sì}}</ref>.
L'8 giugno [[2012]] Tortoreto è stata la località di arrivo della prima tappa del [[Girobio]] 2012, con partenza da [[Monte Urano]], conclusasi con il successo di [[Matthias Krizek]].
=== Impianti sportivi ===
* Stadio comunale "Fontanelle" di Tortoreto Alto
* Stadio "Pasqualino Pierantozzi" di Tortoreto Lido
* Palazzetto dello sport comunale
* Impianti "Circolo Tennis Tortoreto"
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
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