Ponte sul Wadi al-Kuf: differenze tra le versioni
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{{NN|architettura|settembre 2018}}
{{Ponte
|nome = Ponte sul Wadi al-Kuf
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|tipologia = ponte strallato
|materiale = [[Calcestruzzo armato|cemento armato]]
|luce = 282
|hluce = 160
|larghezza = 13.3
|altezza =
|progettista =
|progettisti =
|data_inizio = 1967
|data_fine = 1971
}}
Il '''ponte sul Wadi al-Kuf''' (in [[lingua araba|arabo]]: جسر وادي الكوف - ''jisr ouadi elkouf'') è un [[ponte strallato]] stradale costruito in [[calcestruzzo armato precompresso]] e progettato da [[Riccardo Morandi]]. Al momento della progettazione era il ponte strallato di maggior luce al mondo e
== Posizione ==
Il ponte si trova nell'estremo Nord della [[Libia]]<ref>{{en}}[http://highestbridges.com/wiki/index.php?title=Wadi_Kuf_Bridge Il Ponte Wadi Kuf]</ref> a 20 km da [[Beida]] e a circa 15 km a sud della costa nella zona dell'altopiano libico [[Gebel el-Achdar]]. Il ponte fa parte del collegamento stradale che unisce [[Bengasi]] a [[al-Marj]], [[Beida]], [[Derna (Libia)|Derna]] e [[Tobruch]], si trova sulla strada chiamata ''Al-Orouba'' ed attraversa l'omonimo [[Uadi|canalone (Uadi)]] chiamato ''Wadi al-Kuf'' (Valle delle Caverne).
== Descrizione<ref>Marcel Prade: ''Les grands ponts du monde''. Deuxième partie, Hors d'Europe. Brissaud à Poitiers.
Per la sua realizzazione non sono state usate convenzionali strutture in [[acciaio]]: tutte le parti strutturali che lo compongono, quindi piloni, cavi di tensione e la carreggiata stradale, sono costruiti in calcestruzzo armato precompresso.
[[File:Struttura ponte strallato colorata.png|sinistra|miniatura|In verde l'appoggio a "V" del segmento centrale; In arancio il pilone a forma di "A"; In azzurro lo scatolato che sorregge la base della strada; In viola la sede allargata stradale; In rosso gli stralli (tiranti) in cemento precompresso;
Il ponte è formato da due antenne a forma di "A" che si
I [[Tirante|tiranti obliqui]], non sono comuni funi di acciaio in tensione, bensì sempre realizzati con la tecnica del [[calcestruzzo armato precompresso]] e sono continui sulla sommità del pilone
La piattaforma che compone la [[carreggiata]] stradale è sorretta da una sezione a cassone monocellulare in [[calcestruzzo]] larga 7,4 metri sulla quale è posizionata un'ulteriore soletta larga 13 metri come supporto al [[Pavimento stradale|manto stradale]]. L'insieme della carreggiata è quindi sorretto dalle antenne con i tiranti ancorati alle estremità dei segmenti di strada e due colonne a "V" rovescia convergenti sulla zattera di fondazione. La geometria delle antenne di sostegno dei tiranti è esterna all'impalcato e non ha elementi in comune.
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Nel [[1968]] vennero dedicati al ponte due francobolli da 25 e 60 ''millieme'' di [[sterlina libica]] dal [[Regno di Libia]].
Sono stati inoltre effettuati altri lavori quali la integrazione della precompressione dell'impalcato con barre superiori e cavi inferiori, irrigidimento torsionale della sezione scatolare con introduzione di anelli antitorsione e posizionamento di barre di precompressione oblique nelle sezioni a sbalzo al fine di migliorare il comportamento a taglio della sezione.
Il progetto di restauro statico è stato redatto dall'Ing. Emanuele Codacci-Pisanelli, la esecuzione dei lavori è stata effettuata dalla DELMA del Gruppo Maltauro. Hanno inoltre collaborato il Prof. M.P. Petrangeli quale consulente per le soluzioni strutturali ed il Prof. F. Brancaleoni quale consulente per le analisi viscose ed il comportamento sismico.<ref
▲|Sono state modificate le seggiole gerber di sostegno della travata tampone per adeguarle alle nuove geometrie di impalcato e sostituiti gli apparechi di appoggio delle travi. Per consentire tale operazione si è reso necessario costruire un elemento irrigidente collegato al trasverso di testata per garantirne la idoneità al trasferimento delle azioni prodotte dai martinetti di sollevamento.}} {{CN|E' stato inoltre interamente modificato il sistema di drenaggio, smalimento acque e protetta tutta la superficie esterna della struttura con un primer ed un trattamento coprente con vernice alifatica di colorazione grigio chiaro.}}(Fonte:AICAP 2002 - 22° Convegno Nazionale Bologna 6 - 8 giugno 2002 - Il ponte sul Wadi Kuf - Libia - Progetto di restauro statico)
Nel [[2017]], durante un'ispezione visiva, vennero rilevate sul ponte delle potenziali fratture che portarono alla sua chiusura per accertamenti il 25 ottobre;<ref>{{en}} [https://www.libyaobserver.ly/inbrief/authorities-east-libya-close-wadi-el-kuf-bridge-safety-reasons Authorities in east Libya close Wadi el Kuf Bridge for safety reasons] (Le autorità della Libia orientale chiudono il Ponte Kuf per motivi di sicurezza).</ref> a seguito di verifiche da parte di ingegneri stradali, il ponte venne però giudicato sicuro per quanto bisognoso di manutenzioni, e riaperto al traffico già il 27 ottobre (con delle limitazioni precauzionali utili ad evitare il transito congiunto di mezzi pesanti).<ref>{{en}} [https://www.libyaherald.com/2017/10/27/cracked-beida-road-bridge-declared-safe/ Cracked Beida road bridge declared safe]</ref>
▲Il progetto di restauro statico è stato redatto dall'Ing. Emanuele Codacci-Pisanelli, la esecuzione dei lavori è stata effettuata dalla DELMA del Gruppo Maltauro. Hanno inoltre collaborato il Prof. M.P. Petrangeli quale consulente per le soluzioni strutturali ed il Prof. F. Brancaleoni quale consulente per le analisi viscose ed il comportamento sismico (Fonte: AICAP 2002 - 22° Convegno Nazionale Bologna 6 - 8 giugno 2002 - Il ponte sul Wadi Kuf - Libia - Progetto di restauro statico)
Il 7 agosto [[2018]] il sindaco di Beida comunicò al governo di Tobruch la sua preoccupazione per le necessità di manutenzione del ponte,<ref>[https://www.agi.it/estero/ponte_morandi_libia-4272267/news/2018-08-16/ Sette giorni fa le autorità libiche avevano segnalato la pericolosità del loro ponte Morandi]</ref> non si hanno tuttavia notizie di ulteriori chiusure al traffico, che da immagini successive reperibili in rete appare infatti regolare.<ref>[https://www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-cronaca/this-picture-taken-on-august-17-shows-cars-fotografie-di-cronaca/1018179380 Fotografie di cronaca]</ref><ref>{{en}}[https://www.libyaobserver.ly/life/east-libya-landscape Panorama della Libia orientale]</ref>
{{sf|Nella trasmissione ''Uno mattina'' del 2 febbraio 2019 su Rai2 è stato trasmesso un servizio del giornalista Paolo Di Giannantonio in cui si vede il ponte regolarmente aperto e con molto traffico.}}
== Note ==
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=== Testi di approfondimento ===
* {{Cita pubblicazione |titolo = Il ponte sul Wadi Kuf nell'Altopiano cirenaico, Libia |autore = |rivista = [[L'Industria Italiana del Cemento]] |volume = |numero = 9 |editore = |città = |anno = 1971 |mese = |pp = 613 ss |ISSN = }}
* ICE Institution of Civil Engineers - Current and future trends in bridge design, construction and maintenance 2 - 2015
* ICE Institution of Civil Engineers - International Conference - Hong Kong 25 -26 April 2001 - The bridge on the Wadi Kuf Valley - Libya
* AICAP 2002 - 22
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://highestbridges.com/wiki/index.php?title=Wadi_Kuf_Bridge Il Ponte Wadi Kuf] su highestbridges.com
{{Portale|architettura|ingegneria}}
[[Categoria:Ponti strallati]]
[[Categoria:Ponti stradali della Libia]]
[[Categoria:Strade della Libia]]
[[Categoria:Ponti di Riccardo Morandi]]
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