Insegnante di sostegno: differenze tra le versioni

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[[File:American teacher, Marshallese English class.jpg|miniatura|Insegnante in classe]]
{{S|educazione}}
L{{'}}'''insegnante di sostegno''' è un [[docente in Italia]] che è specializzato e assegnato ad una [[classe (scuola)|classe]] dove è presente un alunno con [[disabilità]] con lo scopo di favorirne l'inclusione e l'apprendimento.
 
La sua figura è stata introdotta nella [[scuola dell'obbligo]] [[italia]]na ai sensi della {{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=1977|mese=08|giorno=04|numero=517|titolo=Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonche' altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico|articolo=7}}<ref>{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=1977|mese=08|giorno=04|numero=517|titolo=Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonche' altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico|articolo=7}}</ref>.
==Ruolo nella scuola==
L'[[Insegnante]] di sostegno è un docente specializzato nell'[[assistenza]] e [[formazione]] di alunni [[diversamente abili]]. Gli insegnanti di sostegno dovrebbero di norma essere presenti in tutte le [[scuole]]. Hanno un ruolo molto importante nella [[società]] generale e scolastica. In assenza di ragazzi disabili si occupano generalmente della [[Scuola|classe]] e degli [[alunno|alunni]] che hanno difficoltà anche non legate a particolari problemi.
 
Carlo Scataglini nel libro ''Il sostegno è un caos calmo: e io non cambio mestiere'' ha definito il sostegno come "una specie di «caos calmo», un ossimoro disordinato e lento [...] per il quale niente è semplice o scontato, niente è uguale due volte di seguito. Nemmeno aprire la porta ed entrare in classe al mattino: tutto è sempre una nuova scoperta"<ref>{{Cita libro|nome=Scataglini,|cognome=Carlo.|titolo=Il sostegno è un caos calmo : e io non cambio mestiere|url=https://www.worldcat.org/oclc/972567473|accesso=19 gennaio 2019|data=2013|editore=Erickson|p=6|OCLC=972567473|ISBN=9788859003717}}</ref>.
==Voci collegate==
 
== Storia ==
*[[Scuola]]
L'obbligo fu introdotto nel 1923 dalla [[riforma Gentile]], la quale però comprendeva solo i [[Cecità|ciechi]] e i [[Sordità|sordi]]. Circa 10 anni dopo l'istruzione prevedeva [[classi differenziali]], scuole speciali e, per i casi più gravi, istituti speciali. Prevaleva dunque l'aspetto della divisione, della separazione; nel [[secondo dopoguerra]] tra la fine anni '60 e a inizio anni '70 vengono inseriti i bambini ciechi nelle scuole comuni, superando quindi l'aspetto della divisione e della separazione.<ref>{{Cita web|url=https://www.disabili.com/scuola-a-istruzione/articoli-scuola-istruzione/integrazione-scolastica-un-lungo-percorso-ad-ostacoli|titolo=|accesso=18 gennaio 2019}}</ref>
*[[Insegnante]]
 
*[[Diversamente abile]]
Nel 1968 il deputato Foschi promuove l'inserimento di allievi disabili nelle scuole comuni, ma in sezioni speciali ([[Scuola dell'infanzia|scuola materna]]), in classi speciali ([[Scuola dell’obbligo|scuola dell'obbligo]]) e in sezioni speciali ([[istituto professionale]]). Solo per le disabilità più gravi erano ancora previsti gli inserimenti nelle scuole speciali. La Legge 30 marzo 1971, n. 118 prevede l'inserimento nelle classi comuni della scuola dell'obbligo per i mutilati e gli invalidi civili<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1971/04/02/071U0118/sg|titolo=Legge 118/71|accesso=4 maggio 2024}}</ref>. Nel 1975 la [[Senatore|senatrice]] [[Franca Falcucci|Falcucci]] segnò una svolta radicale nell'ambito del sostegno scolastico. Ciò avvenne attraverso una relazione in cui la senatrice enunciava un nuovo modo di intendere la scuola: tutti i bambini dovevano frequentare le classi comuni.
 
Di fondamentale importanza ai fini dell'integrazione scolastica è stata l'approvazione della Legge 4 agosto 1977, n. 517 che aboliva le classi differenziali e definiva la presenza d'insegnanti specializzati, nelle [[Scuola elementare|scuole elementari]] e [[Scuola media|medie]], come sostegno agli alunni con disabilità.Tali dovevano avere un titolo di [[Specializzazione del lavoro|specializzazione]] conseguito al termine di un corso teorico-pratico della durata di due anni che doveva essere svolto in scuole o istituti riconosciuti dal [[Ministero della pubblica istruzione]]. Nel 1977 un [[decreto ministeriale]] elencava le direttive pedagogiche e didattiche per questi corsi. Erano previste 600 ore per l'area informativa ([[psicologia]], [[pedagogia]], [[metodologia]] e [[didattica]], aspetti legislativi etc.) e 700 ore per l'area formativa (esperienze di gruppo, [[tirocinio]] di almeno 400 ore). L'espressione "insegnante di sostegno" è stata utilizzata per la prima volta in una circolare ministeriale nel 1979 in cui, la persone che assumeva tale ruolo, veniva definita come un docente a pieno titolo, non un elemento aggiuntivo, e inoltre veniva specificato che tutta la comunità scolastica doveva essere coinvolta nel sostegno<ref>{{Cita web|url=https://www.edscuola.it/archivio/handicap/bibliosos.html|titolo=Bibliografia sulla formazione al sostegno|accesso=18 gennaio 2019}}</ref>. Per quanto riguarda l'introduzione della figura del docente di sostegno nelle scuole secondarie di II grado si è dovuto attendere la circolare ministeriale 22 settembre 1988, n. 262 in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 215 del 3 giugno 1987 che assicurava (e non semplicemente favoriva) la frequenza alle scuole superiori da parte degli studenti con disabilità.
 
== Disciplina normativa ==
La [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione Italiana]] getta le fondamenta della scuola inclusiva italiana<ref>{{Cita libro|nome=Ianes,|cognome=Dario|titolo=L'evoluzione dell'insegnante di sostegno : verso una didattica inclusiva|url=https://www.worldcat.org/oclc/973319699|accesso=|edizione=Nuova edizione|data=2015|editore=Erickson|p=|pp=33-38|capitolo=1|OCLC=973319699|ISBN=8859009332}}</ref>. L'istruzione, quindi, deve essere garantita, obbligatoria (per almeno otto anni) e gratuita per tutti e lo Stato ha il compito di rimuovere ciò che ostacola la libertà e il pieno sviluppo delle persone<ref>{{Cita web|url=http://www.senato.it/1024|titolo=La Costituzione Italiana art. 3 e 34|accesso=17 gennaio 2019}}</ref>. Su questi principi fondamentali è stata fondata la figura dell'insegnante di sostegno, regolamentata successivamente dalla [[legge 5 febbraio 1992, n. 104]] la quale stabiliva che tale tipologia di docente dovesse avere una particolare formazione di cui all'art. 4 della legge 19 novembre 1990, n. 341.<ref>{{Cita web|url=https://www.edizionieuropee.it/law/html/39/zn74_01_026.html#_ART14_|titolo=Art. 14 legge 5 febbraio 1992, n. 104 }}</ref>
 
Il Parlamento italiano con la Legge 3 marzo 2009, n. 18 ha ratificato la [[Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità]] del 2006, secondo la quale le persone con disabilità devono ricevere il sostegno necessario all'interno del sistema educativo, prevedendo forme d'integrazione scolastica nelle classi comuni<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2009/03/14/009G0027/sg|titolo=Legge 18/2009|accesso=4 maggio 2024}}</ref>. La convenzione ONU, fondata sul modello ICF ([[International Classification of Functioning, Disability and Health]] del 2002), prevede che l'insegnante di sostegno intervenga sulle varie componenti della salute, lavorando non solo con l'alunno ma anche e soprattutto sui fattori contestuali<ref>{{Cita libro|nome=O.M.S. Organizzazione Mondiale della Sanità|cognome=|nome2=|cognome2=|nome3=|cognome3=|traduttore=Gabiere Lo Iacono, Daniela Facchinelli,
Francesca Cretti, Serena Banal|titolo=ICF versione breve : classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute|url=|accesso=|data=2004|editore=Centro studi Erickson|pp=35-37|OCLC=799588909|ISBN=8879466283}}</ref>.
 
Le principali tappe dell'integrazione scolastica sono state raccolte nell'agosto 2009 dal [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca|MIUR]] nelle Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità con lo scopo di fornire agli operatori scolastici una visione organica della materia, specificando altresì l'importanza del ruolo svolto dal docente assegnato alle attività di sostegno insieme all'intera comunità scolastica<ref>{{Cita web|url=https://www.edscuola.it/archivio/norme/circolari/nota_4_agosto_09.htm|titolo=Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità|accesso=4 maggio 2024}}</ref>. Le funzioni del docente di sostegno sono state ulteriormente ridefinite e ribadite dal {{Cita legge italiana|tipo=DLGS|anno=2017|mese=04|giorno=13|numero=66|titolo=|articolo=}}, che riconosce l'insegnante di sostegno come un [[docente]], presente nelle [[Scuola|scuole]] dell'[[ordinamento scolastico italiano]], specializzato nella didattica speciale per l'integrazione di alunni con disabilità certificata.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/05/16/17G00074/sg|titolo=D.Lgs. 66/2017|accesso=19 gennaio 2019}}</ref> Èncheprevisto per le scuole paritarie, in tal caso però vi è un costo a carico dei genitori da contrattare con la scuola, il Decreto del Presidente della Repubblica 9 gennaio 2008, n. 23 ha però previsto che tali istituti possano stipulare convenzioni col Ministero per ottenere un contributo statale al riguardo.
 
== Il percorso di formazione ==
Per diventare insegnante di sostegno nella scuola primaria, è necessario possedere uno dei seguenti titoli:
 
* diploma conseguito presso [[istituto magistrale]] o [[Liceo delle scienze umane]], conseguito entro l'[[anno scolastico]] 2001/2002.
 
* [[laurea]] in "[[Scienze della formazione primaria]]" o un titolo estero dichiarato equipollente.
 
È altresì necessario aver frequentato un corso di specializzazione in [[pedagogia]] e didattica speciale, corso annuale costituito da 60 [[Credito formativo universitario|crediti formativi]] (CFU) di cui 12 acquisiti mediante lo svolgimento di 300 ore di [[tirocinio]]. Questa formazione è attivata nelle [[università italiane]] dove sono presenti corsi magistrali di formazione primaria. I requisiti per accedere al corso sono il possesso del succitato [[diploma di laurea]] e di 60 CFU in ambito di didattica dell'[[Inclusione sociale|inclusione]]; in igni caso è un corso ad accesso programmato dal MIUR.<ref>{{cita web|url=https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2017-04-13;66~art12|titolo=Art. 12 d.lgs. 13 aprile 2017, n. 66}}</ref>
 
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, invece, i requisiti richiesti sono:
 
* abilitazione specifica per la classe di concorso;
* [[laurea magistrale]] (biennale o a ciclo unico), indipendentemente dalla disciplina.
 
Analoga specializzazione in pedagogia è altresì prevista; i requisiti di accesso a tale corso di specializzazione prevedono il titolo di abilitazione all'insegnamento in una classe di concorso per il grado di scuola per il quale si intende partecipare o la laurea magistrale (o equipollente) con gli ulteriori requisiti richiesti per l'accesso all'insegnamento.
 
Una volta conseguiti i titoli richiesti, è necessario poi ottenere l’abilitazione per il sostegno, iscrivendosi e completando il "[[Tirocinio Formativo Attivo]]" (TFA) per il sostegno; chi lo supera con successo può partecipare al concorso per insegnanti di sostegno.
 
Tuttavia in Italia, per via di un sistema basato anche sulle supplenze temporanee, i dirigenti scolastici, in caso di esaurimento delle graduatorie, possono assegnare il ruolo anche docenti sprovvisti di specializzazione o abilitazione<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/24/sostegno-un-altro-anno-nero-cattedre-coperte-dai-non-specializzati-mentre-in-molte-zone-gli-abilitati-sono-disoccupati/3114081/|titolo=Sostegno, un altro anno nero: cattedre coperte dai non specializzati.|data=24 ottobre 2016|accesso=16 gennaio 2019}}</ref>, senza l'esperienza e la formazione necessaria, attingendo dalle graduatorie di istituto o dalle cosiddette MAD (messa a disposizione)<ref>[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=285427 In classe aumentano i disabili ma mancano i «prof» di sostegno] da ''[[Il Giornale]]'' del 24 agosto [[2008]].</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.orizzontescuola.it/news/mancano-30mila-insegnanti-sostegno-supplenze-precedenza-agli-specializzati-anche-messa-disposiz|titolo=Mancano 30mila insegnanti di sostegno. Supplenze: precedenza agli specializzati, anche con messa a disposizione. I criteri {{!}} Orizzonte Scuola|accesso=27 gennaio 2016}}</ref>.
 
== Funzioni e competenze ==
Non è l'[[insegnante]] del solo alunno con disabilità, ma lo è dell'intera classe nella quale viene assegnato in quanto vengono a esserci maggiori esigenze educative che richiedono la presenza di specifici insegnanti qualificati<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.istruzione.it/urp/alunni_disabili.shtml|titolo=Alunni con disabilità|accesso=17 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181018084655/http://www.istruzione.it/urp/alunni_disabili.shtml|dataarchivio=18 ottobre 2018|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Funzioni ===
[[File:Connected Learning (27465) - The Noun Project.svg|miniatura|Lavoro d'équipe]]
L'insegnante di sostegno è assegnato a una classe, di cui assume la contitolarità, e non solamente a uno specifico studente. L'obiettivo è attuare interventi inclusivi attraverso strategie didattico-metodologiche specifiche, con altri insegnanti curricolari, poiché insieme hanno la responsabilità della realizzazione del processo di [[inclusione scolastica]]. "Com'è noto, la funzione del docente di sostegno rappresenta la fondamentale risorsa attraverso cui l'integrazione scolastica si concretizza. All'inserimento degli alunni diversamente abili nelle classi corrisponde la pari dignità professionale tra i docenti all'interno degli organi collegiali della scuola a cui si aggiunge, per la categoria dei professori di sostegno, il riconoscimento di una responsabilità tecnica, piuttosto articolata rispetto alla gestione delle classi in cui operano in qualità di specialisti. È appena il caso di sottolineare che il docente specializzato deve essere, anche e soprattutto un mediatore pedagogico, deve avere conoscenza e consapevolezza del principio ermeneutico e possedere [[abilità comunicative]]” (Giovanni Bocchieri, capo segreteria tecnica del ministro [[Mariastella Gelmini|Gelmini]], 2010)<ref>{{Cita web|url=https://asiamicky.blogspot.com/2016/04/linsegnante-di-sostegno.html|titolo=Riflessi: L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO|autore=Barbara Mezzenzana|sito=Riflessi|data=giovedì 21 aprile 2016|accesso=17 gennaio 2019}}</ref>.
 
Partecipa a tutti gli effetti alle [[Riunione|riunioni]], agli incontri con i [[Genitore|genitori]] e agli scrutini. Segue personalmente i rapporti con la famiglia del minore con disabilità costruendo un rapporto di [[Fiducia (sentimento)|fiducia]] e, inoltre, si confronta con altri professionisti del territorio come personale ASL (es. [[Neuropsichiatria infantile|neuropsichiatra]]), [[Mediatore culturale|mediatori]] ed [[Educatore|educatori]]. Il confronto con queste diverse figure ha come scopo la valorizzazione delle qualità del bambino vista come prospettiva per garantirgli un futuro come persona adulta e in autonomia<ref name=":1">{{Cita web|url=https://didatticapersuasiva.com/didattica/ruoli-e-compiti-dellinsegnanti-di-sostegno|titolo=RUOLI E COMPITI DELL'INSEGNANTI DI SOSTEGNO|sito=DIDATTICA PERSUASIVA|data=23 settembre 2017|lingua=|accesso=17 gennaio 2019}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Paolini,|cognome=Mario.|titolo=Disabilità e qualità dell'incontro : relazioni interpersonali nell'educazione e nella cura|url=|accesso=|data=cop. 2015|editore=F. Angeli|pp=72-77|OCLC=915929442|ISBN=9788891711779}}</ref>.
 
Collabora con l'Unità di Valutazione Multidisciplinare ([[Decreto del presidente della Repubblica|DPR]] 24/02/1994 art.2)<ref>{{Cita web|url=https://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dpr24294.html|titolo=Decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994|accesso=17 gennaio 2019}}</ref> che contribuisce a redigere il Profilo di Funzionamento (che accorpa dal 1º Gennaio 2019 la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale)<ref>{{Cita web|url=https://www.orizzontescuola.it/riforma-sostegno-profilo-di-funzionamento-cose-chi-lo-redige-cosa-contiene/|titolo=Riforma sostegno, Profilo di Funzionamento: cos'è, chi lo redige, cosa contiene|sito=Orizzonte Scuola|data=7 settembre 2018|lingua=|accesso=17 gennaio 2019}}</ref> riguardante le competenze e le misure idonee per l'[[inclusione scolastica]] del minore con disabilità. Questo documento è propedeutico al [[Piano educativo individualizzato]] (PEI).
 
=== Competenze ===
Per far fronte alle molteplici situazioni del suo incarico, l'insegnante di sostegno deve possedere le seguenti competenze:
 
# Competenze teorico-pratiche nel campo della [[pedagogia]] e della [[didattica]] speciale
# Competenze psico-pedagogiche sulle tipologie delle [[disabilità]]
# Competenze nell’ambito della pedagogia della relazione d’aiuto
# Conoscenze e competenze sulle modalità di [[interazione]] e di relazione [[Educazione|educativa]] con gli alunni della classe promuovendo relazioni pro sociali fra gli stessi e fra questi e la comunità scolastica
# Competenze educative delle dinamiche familiari e delle modalità di coinvolgimento e [[cooperazione]] con le famiglie
# Conoscenze teorico-pratiche per l’approccio [[Interdisciplinarità|interdisciplinare]] allo studio dell’interazione corpo-mente, della [[psicomotricità]], del [[comportamento]] e dell’[[apprendimento]] dell’essere umano
# Conoscenze teorico-pratiche in relazione ai processi di [[comunicazione]]
# [[Familiarità]] e competenza teorico-pratica con metodologie simulative, osservative e sperimentali
# Capacità di analizzare e comprendere i [[Processo cognitivo|processi cognitivi]] a livello individuale e collettivo, in condizioni di [[disabilità]] e non
# Competenze per co-ideare, co-monitorare e co-condurre progetti innovativi finalizzati a promuovere il processo di integrazione all’interno del contesto classe
# Competenze di didattica e didattica speciale (anche per disabilità sensoriali e cognitive) in ambito [[scientifico]], [[Umanistica|umanistico]] e [[Antropologia|antropologico]],e negli approcci meta cognitivi e [[Cooperatività|cooperativi]]
# Competenze psicoeducative per l’intervento nei disturbi relazionali e comportamentali
# Competenze padagogico-didattiche nella gestione integrata del gruppo classe
# Competenze per monitorare e valutare gli interventi educativi e formativi
# Competenze in ambito [[giuridico]] e normativo sull’[[Inclusione sociale|inclusione]] scolastica e i [[diritti umani]]
# Competenze didattiche con le nuove tecnologie [[Informatica|informatiche]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Michele Domenico Todino|anno=2016|titolo=Approccio semplesso alla tecnologia nella scuola primaria.|rivista=Scuola Italiana Moderna|volume=3|pp=80-82|ISSN=0036-9888}}</ref>
# Competenze di comunicazione e collaborazione coi colleghi e gli operatori dei [[servizi sociali]] e [[Servizio sanitario nazionale (Italia)|sanitari]]
# Competenze pedagogico-didattiche per la realizzazione di forme efficaci ed efficienti di individualizzazione e personalizzazione dei percorsi formativi
# Competenza pedagogica nello sviluppo del PEI per il Progetto di vita
# Competenze didattiche finalizzate allo sviluppo delle [[abilità]] [[Comunicazione|comunicative]] e [[Linguistica educativa|linguistiche]]
# Competenze di osservazione e valutazione dei vari aspetti del funzionamento umano secondo l’approccio ICF dell’[[Organizzazione mondiale della sanità|OMS]]<ref>{{Cita web|url=http://www.sindromekabuki.it/insegnante-sostegno-cosa-richiederla/|titolo=Insegnante di sostegno: chi è, cosa fa, come richiederlo {{!}} A.I.S.K. ONLUS|lingua=|accesso=19 gennaio 2019}}</ref>
 
=== Piano educativo individualizzato (PEI) ===
{{Vedi anche|Piano educativo individualizzato}}
Il Piano Educativo Individualizzato è elaborato e approvato dal Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione composto dal team dei docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dell’alunno (o chi ne esercita la responsabilità genitoriale) e di figure professionali specifiche, e con il supporto dell'unità di valutazione multidisciplinare e di un rappresentante designato dall’Ente Locale (DECRETO LEGISLATIVO 7 agosto 2019, n. 96).
 
È un importante documento che ha come scopo di stabilire gli obiettivi educativi e didattici dell’alunno. È un documento dinamico: ogni membro del Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione verifica l'andamento del percorso dell'alunno e, se lo ritiene opportuno, può chiederne la modifica. All'interno del PEI, tra le numerose informazioni, vengono anche stabiliti i criteri di verifica e valutazione<ref name=":0" /><ref name=":1" />.
 
== Profilo europeo dei docenti inclusivi ==
[[File:Actividad extraescolar niños.jpg|miniatura|Inclusione scolastica]]
Sono state promulgate nel 2012, dall’Agenzia europea per lo sviluppo dell'istruzione degli alunni disabili, in seguito a uno studio, delle [[Linea guida|linee guida]] per individuare quali sono le competenze essenziali necessarie per chi vuole diventare docente inclusivo. Il docente inclusivo non è solo l'insegnante di sostegno, ma lo sono tutti gli insegnanti curricolari. Essere inclusivi significa rispettare l'individualità e originalità di ogni alunno, non solo di quelli con una certificazione di disabilità<ref>{{Cita libro|nome=Ianes,|cognome=Dario,|titolo=L'evoluzione dell'insegnante di sostegno : verso una didattica inclusiva|url=https://www.worldcat.org/oclc/973319699|accesso=18 gennaio 2019|edizione=Nuova edizione|data=2015|editore=Erickson|OCLC=973319699|ISBN=8859009332}}</ref>.
 
Dapprima si sono individuati i valori essenziali dell'insegnamento, che sono: Valutare la diversità degli alunni, Sostenere gli alunni, Lavoro di gruppo e Aggiornamento continuo. Per ogni valore sono state identificate delle aree di competenza che sono composte dai comportamenti, dalle conoscenze e dalle competenze associate:
 
1. Valutare la diversità dell’alunno - la differenza tra gli alunni è una risorsa:
 
* Opinioni personali sull'integrità dell'alunno e sulla diversità;
* Opinioni personali sulla differenza di apprendimento.
 
2. Sostenere gli alunni - i docenti devono avere alte aspettative sul successo scolastico degli alunni:
 
* Promuovere l'apprendimento accademico, pratico, sociale ed emotivo degli alunni;
* Utilizzare approcci didattici efficaci in classi eterogenee.
 
3. Lavoro di gruppo - approccio essenziale:
 
* Lavorare con genitori e famiglie;
* Lavorare con altri professionisti.
 
4. Aggiornamento continuo - l'insegnamento è un'attività di apprendimento e il docente ha la responsabilità del proprio apprendimento in maniera permanente:
 
* I docenti come praticanti riflessivi in quanto riflettere sulla didattica e la vita scolastica rende più efficace il lavoro con i genitori, gli altri colleghi e i professionisti;
* La formazione iniziale è la base del successivo aggiornamento e sviluppo professionale;
 
Ogni competenza viene poi dettagliatamente sviluppata nelle sue molteplici sfaccettature.
 
Questo piano, a intenzione dei promulgatori, dovrebbe costituire la base per la progettazione e la realizzazione dei programmi di formazione iniziale<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Agenzia Europea per lo Sviluppo dell'Istruzione degli Alunni Disabili|anno=2012|titolo=Profilo dei docenti inclusivi|rivista=|editore=European Agency for Development in Special Needs Education|città=Odense, Danimarca|volume=|numero=|pp=7-22}}</ref>.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Dario Ianes, ''L'evoluzione dell'insegnante di sostegno'', Trento, Erickson, 2015, ISBN 9788859009160
* Organizzazione Mondiale della Sanità, ''ICF versione breve'', Trento, Erickson, 2004, ISBN 9788879466288
* Agenzia europea per lo sviluppo dell'istruzione degli alunni disabili, ''Profilo dei docenti inclusivi'', Odense, Danimarca: European Agency for Development in Special Needs Education, 2012, ISBN 9788771103274
*{{cita libro| Carlo | Scatagini | Il sostegno è un caos calmo : e io non cambio mestiere | 2013 | Erickson | Trento | ISBN=9788859003717}}
*{{cita libro| Mario | Paolini | Disabilità e qualità dell'incontro: relazioni interpersonali nell'educazione e nella cura | 2015 | FrancoAngeli | Milano | ISBN=9788891711779}}
 
== Voci correlate ==
* [[Insegnante]]
* [[Istruzione in Italia]]
* [[Bisogni educativi speciali]]
* [[Pedagogia speciale]]
 
==Collegamenti esterni==
*[https://web.archive.org/web/20170928003939/http://integrazione36.altervista.org/ Integrazione Tre-Sei.] - sostegno nella scuola dell'infanzia
*[http://www.integrazionescolastica.it Integrazione Scolastica] Rivista online con notizie e documenti utili agli insegnanti di sostegno
*[https://web.archive.org/web/20181018084655/http://www.istruzione.it/urp/alunni_disabili.shtml Sito del MIUR] - FAQ relative alla disabilità a scuola
*[http://rstampa.pubblica.istruzione.it/bin/tiffpilot.exe?FN=E:%5Ceco%5CImg%5C16JX%5C16JXLZP?.TIF&MF=1&SV=Rassegna%20Stampa&PD=1 Rassegna stampa del MIUR] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304191306/http://rstampa.pubblica.istruzione.it/bin/tiffpilot.exe?FN=E%3A%5Ceco%5CImg%5C16JX%5C16JXLZP%3F.TIF&MF=1&SV=Rassegna%20Stampa&PD=1 |date=4 marzo 2016 }} - Articolo di giornale descrivente la condizione del sostegno in Italia
*[http://www.sindromekabuki.it/insegnante-sostegno-cosa-richiederla/ Associazione Italiana Sindrome Kabuki] - Panoramica sulla figura dell'insegnante di sostegno
*[http://www.orizzontescuolaforum.net Forum nazionale di Orizzonte Scuola] - Autorevole forum sulle problematiche della scuola e sull'integrazione scolastica
 
{{Istruzione in Italia}}
*{{it}}[http://www.sostegno.org/ Sito ufficiale del CIIS, ovvero Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno]
{{Controllo di autorità}}
{{portale|diritto|istruzione|Italia|lavoro}}
 
[[Categoria:Istruzione in Italia]]
{{categorizzare}}
[[Categoria:Disabilità]]
[[Categoria:Professioni dell'educazione e dell'istruzione]]
[[Categoria:Scuola]]