Antonio Pacinotti: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
 
{{P|L'articolo dice che è l'inventore della dinamo e del motore elettrico, ma Pacinotti ha effettuato una modifica a un progetto già esistente. ne può aver migliorato l'efficienza, non credo se ne possa attribuire l'invenzione |biografie|arg2=scienza|settembre 2022}}
{{C|trattazione abbastanza distante dagli standard di Wikipedia|politici|settembre 2018}}
 
{{Carica pubblica
|nome = Antonio Pacinotti
|immagine = Pacinotti_figlioPacinotti figlio.jpg
|didascalia =
|carica = [[Senato del Regno d'(Italia)|Senatore del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio =
|mandatofine =
|legislatura = [[XXII legislatura del Regno d'Italia{{NumLegRegno|S|XXII]]}}
|gruppo parlamentare =
|coalizione =
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|tipo nomina =
|incarichi =
|sito = {{Senatori Regno}}
|partito =
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
Riga 22 ⟶ 25:
|firma =
}}
 
{{Bio
|Nome = Antonio
Riga 34 ⟶ 36:
|AnnoMorte = 1912
|Epoca = 1800
|Attività = Patriotapatriota
|Attività2 = Senatorepolitico
|Attività3 = Scienziatoscienziato
|Attività4 = Accademico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , a cui si deve l'invenzione della [[dinamo]] e del [[motore elettrico]] in corrente continua
}}
 
== Biografia ==
Nato a Pisa in senoVia alSanta matrimonioMaria tra24,<ref>{{Cita [[Luigiweb|autore=Redazione Web|url=https://www.unipi.it/index.php/news/item/28509-inaugurato-a-casa-pacinotti-il-nuovo-laboratorio-di-archeologia-dell-universita-di-pisa|titolo=Inaugurato a Casa Pacinotti]], il nuovo Laboratorio di Archeologia dell’Università di Pisa|sito=www.unipi.it|data=16 luglio 2024|accesso=23 gennaio 2025}}</ref> figlio del valente fisico ed accademico, [[Luigi Pacinotti]] e della nobile Caterina Catanti, primo di 11 fratelli, frequentò [[l'istituto arcivescovile Santa Caterina]] e nel [[1859]] prese parte alla [[Seconda guerra di d'indipendenza italiana|seconda guerra di indipendenza]] come Sergente volontario a [[Goito]], punto periferico della più grande [[Battaglia di Solferino e San Martino]]. Fu allievo di [[Carlo Matteucci]] e si laureò in [[matematica]] a [[Pisa]] con [[Riccardo Felici]].
 
'''Antonio Pacinotti''' frequentò le scuole pisane con risultati da subito estremamente brillanti, ed a soli 15 anni fu ammesso a frequentare il corso di matematica, pura ed applicata, all’Università.
Fu allievo di [[Carlo Matteucci]] e si laureò in [[matematica]] a [[Pisa]] con [[Riccardo Felici]].
 
FuNel [[1862]] fu di valido aiuto dell'astronomo [[Giovanni Battista Donati]] neled in questo periodo scoprì anche una cometa (indicata come [[1862]], III);<ref name="cometa 1862 III"/> in seguito divenne professore all'istituto tecnico di [[Bologna]] dal [[1864]], professore di fisica nell'[[Università di Cagliari]] nel [[1873]] e, infine, successe al padre nel [[1881]] nella cattedra di fisicaFisica tecnologicaTecnologica dell'[[Università di Pisa]]. Tra i suoi allievi vi fu [[Augusto Righi (fisico)|Augusto Righi]] che ne sarà suo successore.
 
Durante il suo soggiorno a [[Cagliari]] conobbe, e sposò il 29 aprile 1882, la diciannovenne [[Salazar (famiglia)|Maria Grazia Sequi Salazar]], che precocemente morì a Pisa il 25 Febbraiofebbraio dell'anno successivo unitamente al suo primoprimogenito. genitoSi risposò con Lina Angelini da cui nacque la figlia Maria Antonia.<ref>{{Cita web|url=http://notes9.senato.it/Web/senregno.nsf/0bfb046b74a984aec125711400599c6a/7cb9be081de668af4125646f005e07b6?OpenDocument|titolo=PACINOTTI Antonio (scheda senatore)|sito=Senato della Repubblica|accesso=13 febbraio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230517112032/http://notes9.senato.it/Web/senregno.nsf/0bfb046b74a984aec125711400599c6a/7cb9be081de668af4125646f005e07b6?OpenDocument|dataarchivio=17 maggio 2023|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel [[1883]] Pacinotti divenne socio corrispondente dell'[[Accademia dei Lincei]] e, nel [[1898]], socio nazionale. Nel [[1888]] aderì alla [[Società dei XL]], e nel [[1905]] fu nominato [[senatore]] del [[Regno d'Italia]].<ref>{{Cita web |url=http://notes9.senato.it/Web/senregno.nsf/0bfb046b74a984aec125711400599c6a/7cb9be081de668af4125646f005e07b6?OpenDocument |titolo=PACINOTTI Antonio |accesso=21 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230517112032/http://notes9.senato.it/Web/senregno.nsf/0bfb046b74a984aec125711400599c6a/7cb9be081de668af4125646f005e07b6?OpenDocument |urlmorto=sì }}</ref>
 
Morì a Pisa il 25 marzo 1912 nella casa di Via Santa Maria 24, venendo sepolto nel [[Cimitero Monumentale di Pisa|Camposanto Monumentale]].
==Studi scientifici ed invenzione della dinamo==
 
[[File:pacinottis.jpg|thumb|left|Antonio Pacinotti]]
== Studi astronomici e scoperte ==
[[File:Pacinotti dynamo.jpg|thumb|Dinamo di Pacinotti]]
Pacinotti seguì in qualità di fisico e matematico i lavori e gli studi del professor [[Giovanni Battista Donati]], all'epoca docente di [[Astronomia]] all'Istituto di Studi superiori di [[Firenze]].<ref>Cfr.: F. Gabici, L’Astronomia, n.116, 1991</ref><ref>Annuario della Specola Cidnea, XII, 1964</ref> Pur collaborando con lui per soli due anni, fu fervido studioso e riuscì a sviluppare metodi di calcolo astronomico che applicò allo studio delle orbite delle comete. A Pacinotti e [[Carlo Toussaint]] è attribuita una [[scoperta indipendente]] della cometa [[109P/Swift-Tuttle]], osservata il 22 luglio 1862 da Firenze.<ref name="cometa 1862 III">{{Cita web|url=http://www.astropa.inaf.it/astronomer/pacinotti-antonio/|titolo=PACINOTTI ANTONIO|sito=INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo|accesso=12 febbraio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180920161248/http://www.astropa.inaf.it/astronomer/pacinotti-antonio/|dataarchivio=20 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref> La cometa, tuttavia, era stata già scoperta nei giorni precedenti da due astronomi inglesi di cui porta il nome.
 
== Studi tecnici e contributi ==
I suoi successivi studi sulle macchine a induzione lo portarono alla realizzazione di macchine ad alta tensione. L'attività tecnica di Pacinotti si svolse anche in altri campi: dalla termologia, alla meccanica agraria e vinificazione. I suoi numerosi scritti inediti<ref>{{Cita web|url=http://www.san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-complesso-documentario?step=dettaglio&codiSanCompl=san.cat.complArch.132820&idSogc=&id=132820|titolo=Pacinotti Luigi e Antonio|sito=SAN Sistema Archivistico Nazionale|accesso=12 febbraio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20241205143954/http://www.san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-complesso-documentario?step=dettaglio&codiSanCompl=san.cat.complArch.132820&idSogc=&id=132820|dataarchivio=5 dicembre 2024|urlmorto=no}}</ref> contengono progetti, abbozzi e intuizioni talvolta precorritrici.<ref>Il museo e l'archivio pacinottiani presso l'Università di Pisa conservano i suoi autografi e quasi tutte le macchine (compresi il primo anello e la macchinetta del 1860).</ref>
Interessanti i suoi studi sulle correnti elettriche, sulle resistenze elettriche, sull'utilizzazione del calore solare, sulla bilancia delle tangenti e di notevole interesse il suo comparatore elettrostatico.<ref>Cfr.: Fondo Pacinotti: - Manoscritti e materiali preparatori: le sezioni II e III comprendono mss. di Antonio Pacinotti: 18 quaderni numerati di appunti vari; due quaderni di appunti sulla vinificazione; 2 quaderni di appunti e osservazioni meteorologiche; appunti scolastici relativi ai corsi frequentati da Antonio Pacinotti (una parte rilegati a volume) di Mineralogia (prof. Giuseppe Meneghini), di Algebra superiore e analisi superiore (prof. Betti), di Geodesia e meccanica celeste (prof. Mossotti), di calcolo differenziale (prof. Botto) e di calcolo integrale (prof. Giovanni M.Lavagna).
- Materiale grafico e iconografico: fotografie di documenti e macchine; disegni giovanili di Antonio Pacinotti
- Varie: inventari di beni esistenti nell'Istituto di Fisica tecnologica dell'Università di Pisa, 1831 - 1904
- Biblioteca: la biblioteca di Luigi e Antonio Pacinotti, composta da ca. 2.000 volumi, è dotata di un catalogo a schede ed è accessibile al pubblico. Tra i volumi si segnala il manuale di Luigi Pacinotti di fisica tecnologica (Corso di fisica tecnologica e di meccanica sperimentali), che presenta numerose notazioni autografe di Luigi Pacinotti e appunti interfogliati.
</ref>
È poco noto, ma Pacinotti sviluppò un avanzato [[cronografo]] elettromagnetico di elevata precisione che permetteva di effettuare delle misurazioni di tempo estremamente precise per la sua epoca, grazie al comando elettrico automatico predisposto per le misure degli intervalli di tempo. La [[Regia Marina]] ne fece largo uso così come i vari Osservatori Astronomici sparsi nel mondo.<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-pacinotti/|titolo=Pacinòtti, Antonio|sito=Treccani Enciclopedia on line|accesso=12 febbraio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230106120441/http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-pacinotti/|dataarchivio=6 gennaio 2023|urlmorto=no}}</ref> Si applicò con validi risultati allo sviluppo di tecnologie relative all'illuminazione delle città, ed alla trasmissione dell'energia elettrica a distanza.<ref>{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=466|titolo=Pacinotti Antonio|sito=SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche|accesso=12 febbraio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190901234551/http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=466|dataarchivio=1º settembre 2019|urlmorto=no}}</ref>
 
== Studi scientifici ed invenzione della dinamo ==
[[File:pacinottis.jpg|miniatura|sinistra|Antonio Pacinotti]]
[[File:Pacinotti dynamo.jpg|miniatura|Dinamo di Pacinotti]]
 
Fu in seguito alle lezioni del Professor [[Riccardo Felici]] che Pacinotti sviluppò l’interesse per i fenomeni elettrici.
Indirizzatosi così verso i problemi della [[fisica]] ed in particolare su quelli dell'[[elettrologia]], si occupò delle tecniche per le misure delle [[corrente elettrica|correnti elettriche]] e si applicò in seguito allo studio volto a realizzare dei generatori dinamici di [[elettricità]].
Nel [[1858]], a soli 17 anni, scrisse un quaderno, intitolato ''Sogni'', ove riportò molti degli appunti delle sue ricerche.<ref>Di Pacinotti ci sono giunti due quaderni: quaderni dei sogni, scritti tra il 1858 e il 1860. Sono conservati presso la Domus Galilaeana.|http://www.domusgalilaeana.it/ {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180909203113/http://www.domusgalilaeana.it/ |data=9 settembre 2018 }}</ref>
 
Nel [[1858]] la prima intuizione dell’dell{{'}}''anello'' (noto oggi come l’l{{'}}''anello'' di Pacinotti) che diventerà la base per la realizzazione della [[dinamo]], arrivando per primo a costruire il 10 Gennaiogennaio [[1859]] un generatore dinamo-elettrico di corrente continua sperimentale.<ref>Cfr.: G. Marconi, L. Puccianti, G. Polvani. Antonio Pacinotti: la vita e l'opera, Nistri-Lischi, Pisa 1934 (raccolta degli scritti di A. Pacinotti)</ref>
 
Il primo esemplare di dispositivo elettrico fu realizzato presso il laboratorio di fisica del padre nel [[1860]] insieme all'assistente tecnico Poggiali, ed è ben considerato la prima macchina dinamica generatrice di elettricità ([[dinamo]]), un sistema alternativo alla produzione statica per via elettro-chimica sino ad allora ottenuta solo mediante [[Pila (elettrotecnica)|Pile]] e ''Batterie''.
 
Il dispositivo di Pacinotti rimase solo un prototipo di [[dinamo]]<ref>Cfr.: A. Banti, "Raccolta degli scritti di Antonio Pacinotti sulla priorità dell'invenzione della dinamo elettrica. Comunicazione al Congresso della Società Italiana per il Progresso delle Scienze, ottobre 1932", Roma, Casa ed. L'Elettricista, 1932.</ref>, poiché la versione brevettata è da attribuirsi a [[Zénobe-Théophile Gramme]], che la mise a punto nel [[1869]], brevettandola poi nel [[1871]].
 
Esistono ancora ben tre Macchine Dinamo-elettriche costruite dadal Pacinotti: la prima si trova a Pisa presso il [http://www.fondazionegalileogalilei.it/museo/museo.html [Museo degli Strumentistrumenti per il Calcolocalcolo]], la seconda presso il [http://www.museodifisica.it/ Museo di Fisica di Cagliari], e una terza presso lo [[Museo della Scienza (Londra)|Science Museum di Londra]].
 
== Dalla Dinamo al Motore elettrico ==
Nel corso del [[1869]], il Pacinotti, sperimentando assiduamente, si rese subito conto che la macchina era reversibile; notò infatti che collegando una [[batteria piombo-acido]] al fine di ricaricarla, accadeva che rilasciando la manovella questa si metteva a ruotare in senso inverso; scoprì quindi che applicando una tensione elettrica al suo "anello" questi produceva una coppia meccanica determinando così la rotazione del rotore. L'anello è quindi capace di funzionare sia come dinamo che come motore elettrico (l<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Anello di Pacinotti]]'').<ref>Si{{Cita vedaweb|url=https://www.scienzainrete.it/italia150/antonio-pacinotti|titolo=Antonio Pacinotti|sito=scienzainrete.it|accesso=13 febbraio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240606230659/https://www.scienzainrete.it/italia150/antonio-pacinotti|dataarchivio=6 giugno 2024|urlmorto=no}}</ref>
 
L'anello funziona come dinamo quando lo si fa ruotare mediante una manovella. In questa configurazione, nelle bobine dell’indotto si producono delle forze elettromotrici per variazione del flusso magnetico concatenato; tali forze elettromotrici sono poi riportate sui morsetti collegati alle spazzole, opportunamente posizionate rispetto allo statore. Un carico elettrico collegato al dispositivo è percorso da una corrente pulsante circolante sempre nello stesso verso (continua).
L'anello funziona come motore, quando, applicando una tensione elettrica continua ai morsetti si induce una circolazione di corrente in ragione del circuito creato dal contatto dalle spazzole con l'avvolgimento di rotore , il quale genera così un campo magnetico che, interagendo con quello dato creato dalle bobine di statore, sviluppa una coppia motrice che determina la rotazione.<ref>Nella sua pubblicazione del 1863 ''Descrizione di una macchinetta elettro-magnetica'', Pacinotti conclude con queste parole: "E questo modello ben mostra come la macchina elettro-magnetica sia opposta alla magneto-elettrica, giacché nella prima circolando per i rocchetti la corrente elettrica introdottavi dai reofori ll' si otteneva il moto della ruota e il suo lavoro meccanico, e nella seconda impiegando un lavoro meccanico per far girare la ruota si ottiene per effetto dalla calamita permanente una corrente che circola nei rocchetti, e si porta ai reofori ll' per essere introdotta nel corpo sul quale deve agire."{{Cita web|url=https://fisica.unipv.it/percorsi/pdf/Pacinotti%20macchinetta.PDF|titolo=Il nuovo cimento {{!}} giornale di fisica, chimica e storia naturale|data= 1865|formato=pdf|p= 5 (384)|accesso=13 febbraio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230927162923/https://fisica.unipv.it/percorsi/pdf/Pacinotti%20macchinetta.PDF|dataarchivio=27 settembre 2023|urlmorto=no}}</ref>
 
== Funzionamento dell'Anello ==
L'anello funziona come dinamo quando lo si fa ruotare mediante una manovella. In questa configurazione, nelle bobine dell’indotto si producono delle forze elettromotrici per variazione del flusso magnetico concatenato; tali forze elettromotrici sono pio riportate sui morsetti collegati alle spazzole, opportunamente posizionate rispetto allo statore. Un carico elettrico collegato al dispositivo è percorso da una corrente pulsante circolante sempre nello stesso verso (continua).
L'anello funziona come motore, quando, applicando una tensione elettrica continua ai morsetti si induce una circolazione di corrente in ragione del circuito creato dal contatto dalle spazzole con l'avvolgimento di rotore, il quale genera così un campo magnetico che, interagendo con quello dato creato dalle bobine di statore, sviluppa una coppia motrice che determina la rotazione.
 
== Paternità dell'invenzione ==
'''Pacinotti''', mise a punto il suo dispositivo ad ''anello'' ma non si curò bene di brevettarlo. Nel [[1861]] è preso dagli studi che conclude laureandosi nel [[1862]]; subito dopo èandò a [[Firenze]] per lavorare con l’astronomo [[Giovanni Battista Donati]] all’Istituto degli Studi Superiori.
 
Nel [[18651863]] pubblicapubblicò finalmente un articolo per la rivista ''Il Nuovo Cimento'' in cui descrivedescrisse con dovizia di particolari il suo ''anello''.<ref>{{cita web|url=http://www.webalice.it/sergio.arienti/documenti/Pacinotti/Pac-macchinetta.PDF|titolo=Descrizione di una macchinetta elettro-magnetica|accesso=20 Settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170407122248/http://www.webalice.it/sergio.arienti/documenti/Pacinotti/Pac-macchinetta.PDF|urlmorto=sì}}</ref>
 
Incaricato di acquistare apparecchiature scientifiche per conto del [[Regia Marina|Ministero della Marina Italiana]], Pacinotti si recò a Parigi ove incontra Demoulin, Direttore delle officine Fremont, al quale prospetta la sua invenzione sperando di convincerlo ad acquistare i diritti per lo sviluppo industriale del suo dispositivo; il Direttore gli presentò così il capoofficina belga [[Zénobe-Théophile Gramme]] ai fini di uno sviluppo tecnico-industriale della stessa. Al capoofficina Pacinotti fece dimostrazioni e diede schemi e descrizioni di funzionamento, nella convinzione che si potesse giungere ad uno sviluppo industriale e al riconoscimento della sua invenzione.<ref>Accadde spesso agli inventori italiani di cadere in situazioni simili di usurpazione dei diritti. Va considerato infatti che in Italia, in quel periodo, la scienza non era ancora considerata utile a livello sociale e di Stato. Questa situazione determinava che spesso i nostri inventori dovessero ricercare all'estero le possibilità per sviluppi concreti; si ricordi per tutti il caso emblematico dell'invenzione del [[telefono]] di [[Antonio Meucci]].</ref> Gramme indegnamente avocò poi a sé i diritti dell'invenzione, presentando nel [[1869]] un suo modello con domanda di brevetto pronto per la produzione industriale.<ref>''Usurpazione'' come la definì il famoso ingegnere tedesco [[Ernst Werner von Siemens]]</ref>
Nel tentativo di cedere il suo dispositivo di cui comincia ad intravedere uno sviluppo industriale si reca alle officine Fremont ed illustra al capofficina [[Zénobe-Théophile Gramme]] la sua macchina ai fini di una industrializzazione della stessa.
 
SaràFu quest'ultimo nel [[1871]] a brevettare la [[dinamo]]. Pacinotti cadecadde nello sconforto. Inutilmente pubblicapubblicò una lettera di protesta sui ''Comptes Rendus'', la rivista dell’Accademiadell’[[Accademia francese delle scienze|Accademia francese delle Scienze]]. Nonostante tutto la scoperta purtroppo non gli sarà mai riconosciuta in [[Francia]].<ref>L’ingente collezione di documenti, carte e strumenti, dei Pacinotti padre e figlio, accumulata negli ottanta anni nei quali ressero la cattedra alla Scuola di Ingegneria di Pisa, è stata catalogata e ordinata da Giovanni Polvani, Direttore dell’Istituto di Fisica dal 1927 nell’“Archivio Pacinotti” conservato oggi dalla fondazione Galileo Galilei. {{Cita (web|url=http://www.fondazionegalileogalilei.it/fondo_pacinotti/fondo_pacinotti.html)|titolo=Fondo Pacinotti|sito=Fondazione Galileo Galilei|accesso=27 aprile 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240606230726/http://www.fondazionegalileogalilei.it/fondo_pacinotti/fondo_pacinotti.html|dataarchivio=6 giugno 2024|urlmorto=no|postscript=nessuno}}.</ref>
 
La priorità dell’invenzione della Dinamodinamo/Motoremotore o meglio dell'''"anello''" gli venne riconosciuta però solo dopo la sua morte, all’Esposizioneall’[[Expo 1933|Esposizione Universale di Chicago]] del [[1933]] e nel [[1934]] ad un Congresso degli Scienziati elettrotecniciElettrotecnici,<ref>Furono presentati gli autografi del Pacinotti utili per la rivendicazione dell'invenzione della dinamo e del motore elettrico in corrente continua - Si veda: "Autografi di Antonio Pacinotti 1881 e 1905 (Ricordo del Congresso della Società per il Progresso delle Scienze, ottobre 1932)", s.l., s.n., 1932.</ref> in occasione del 75°º anniversario della sua ideazione.<ref>Cfr.:{{Cita web|url=https://www.aif.it/fisico/biografia-antonio-pacinotti/|titolo=Antonio Pacinotti|sito=AIF - Associazione per l'insegnamentoInsegnamento della Fisica -ETS|accesso=27 aprile 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240221172039/https://www.aif.it/fisico/biografia-antonio-pacinotti/|dataarchivio=21 febbraio 2024|urlmorto=no}}</ref>
 
== Carriera ==
 
* Professore ordinario di Fisica sperimentale all'Università di Cagliari (30 marzo 1873)
* Professore ordinario di Fisica tecnologica e meccanica sperimentale all'Università di Pisa (15 dicembre 1881-25 marzo 1912)
 
=== Cariche e titoli ===
 
* Direttore del Gabinetto di fisica sperimentale dell'Università di Cagliari (30 marzo 1873)
* Direttore del Gabinetto di fisica tecnologica all'Università di Pisa (15 dicembre 1881)
* Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei di Roma (31 dicembre 1883)
* Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei di Roma (2 agosto 1898)
* Membro corrispondente della [[Società Reale di Napoli|Società reale di Napoli]] (14 febbraio 1885)
* Membro ordinario della Società reale di Napoli (9 aprile 1898)
* Membro della Società italiana delle scienze, detta dei XL (luglio 1886)
* Presidente onorario dell'Associazione elettrotecnica italiana
 
=== Nomina a Senatore ===
 
* Nomina: 03/12/1905
* Categoria: 18 I membri della Regia accademia delle scienze dopo sette anni di nomina
* Relatore: Antonino Di Prampero
* Convalida: 12/12/1905
* Giuramento: 12/12/1905
 
== Onorificenze ==
A Pisa, un tratto del Lungarno, è a lui intitolato.
 
* Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
===Onorificenze italiane===
* Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 20 luglio 1911
* Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 23 gennaio 1879
* Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 5 gennaio 1882
* Cavaliere del merito di Savoia 19 aprile 1888
* Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 19 aprile 1888
* Cavaliere dell'Ordine della Legion d'onore (Francia) 10 novembre 1881
 
DEDICHE:
Un tratto del Lungarno di Pisa è a lui intitolato.
 
SEPOLTURA:
È sepolto nel Campo Santo Monumentale di Pisa, il quarto monumento della Piazza del Duomo della città alfea.
 
=== Onorificenze italiane ===
[[File:Targa Antonio Pacinotti IMG 3314.JPG|miniatura|Lapide commemorativa nella casa natale di Antonio Pacinotti <br>in via Santa Maria 24, Pisa]]
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere di gran Croce Regno SSML BAR.svg
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|collegamento_onorificenza = Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione =
|luogo =
}}
{{Onorificenze
Riga 103 ⟶ 156:
|collegamento_onorificenza=Ordine Civile di Savoia
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
Riga 110 ⟶ 162:
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=
|luogo=
}}
[[File:Targa Antonio Pacinotti IMG 3314.JPG|thumb|Targa commemorativa della casa natale di Antonio Pacinotti in via Santa Maria 24 Pisa]]
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur Chevalier ribbon.svg
Riga 120 ⟶ 170:
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
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}}
{{Onorificenze
Riga 127 ⟶ 176:
|collegamento_onorificenza=Médaille commémorative de la campagne d'Italie (1859)
|motivazione=
|luogo=
}}
 
== Citazioni ==
A [[Goito]] una targa ricorda il Sergentesergente Volontariovolontario Antonio Pacinotti:
<div align="center">{{Citazione|QUI<br>
:SULLE RIVE DEL MINCIO<br>
:AGLI ALBORI DEL NAZIONALE RISCATTO<br>
:TRA LE ASPRE FATICHE DI GUERRA<br>
:DURANTE LA CAMPAGNA DEL 1859<br>
:IL SERGENTE VOLONTARIO<br>
:ANTONIO PACINOTTI<br>
:DIVINAVA L'ANELLO ELETTROMAGNETICO<br>
:CHE TRASFORMANDO L'ENERGIA MECCANICA<br>
:IN ENERGIA ELETTRICA<br>
:A CORRENTE CONTINUA<br>
:APPORTAVA PROGRESSO E CIVILTÀ<br>
:NEL MONDO<br>
:______<br>
:GOITO<br>
:NEL CENTENARIO DI S. MARTINO E SOLFERINO<br>
:PERCHÉ L'UMANITÀ SI RICORDI}}</div>
 
Ad Antonio Pacinotti sono intitolati i [[Liceo scientifico|Licei Scientificiscientifici]] de La [[La Spezia|Spezia]] di [[Roma]] e di [[Cagliari]]. È intitolato anche un Istituto Superiore a [[Taranto]]. A lui sono anche dedicati un [[istituto tecnico industriale]] a [[Fondi]], uno a [[Scafati]] e uno a [[Mestre|Venezia]] sorto nel [[1941]], l'[[Istituto tecnico commerciale Antonio Pacinotti|Istituto Tecnico Commerciale di Pisa]], nonché l'[[Istituto tecnico per geometri|istituto per geometri]] di Bologna, l'[[Istituto Professionaleprofessionale]] di [[Pontedera]], [[Pistoia]] e quello di [[PistoiaFoggia]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Antonio Pacinotti. La vita e l'opera - Editore Nistri-Lischi, Pisa 1933; EAN: 2560025014218
* {{Mille anni di scienza in Italia|indirizzo=pacinot}}
* Giorgio Batini, ''Album di Pisa'', Firenze, La Nazione, 1972.
* [[Giovanni Giorgi (fisico)|Giovanni Giorgi]], ''Antonio Pacinotti ed i suoi incontri con Gramme e Siemens. Le vere origini delle macchine dinamoelettriche'', "L'energia elettrica", 21 (1944), n.5-6, p.&nbsp;113-118
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* AA.VV. Scienziati e tecnologi dalle origini al 1875, voll. I, II, III - Enciclopedia della Scienza e Tecnica (EST), Milano, Mondadori, 1975.
* AA.VV. Scienziati e tecnologi contemporanei, Vol. I, II, III - Enciclopedia della Scienza e Tecnica (EST), Milano, Mondadori, 1976.
* A. Banti, "Raccolta degli scritti di Antonio Pacinotti sulla priorità dell'invenzione della dinamo elettrica. Comunicazione al Congresso della Società Italiana per il Progresso delle Scienze, ottobre 1932", Roma, Casa ed. L'Elettricista, 1932.
* L. Gabba, "Antonio Pacinotti astronomo", in «Coelum», vol.4 (1934), n.9.
* V.E. Boccara, "Antonio Pacinotti nel primo centenario della nascita (17-6-1841 / 25-3-1912). Curriculum vitae in autografo inedito", Lettera di adesione di G. Vallauri, Pisa-Roma, Vallerini, 1941.
* R. D'Ambrosio, "Antonio Pacinotti 1841-1941", in «Rivista di fisica, matematica e scienze naturali», serie 2, anno 16 (1941), n.1.
* G. Benvenuti, "Lo scienziato dei sogni. Antonio Pacinotti", Prefazione di G. Polvani, Pisa, Giardini, 1959.
* M.A. Telo Pacinotti, "Mio padre Antonio Pacinotti (con documenti inediti)", Pisa, Sala delle Stagioni di F. Vallerini, 1962.
* G. Polvani, "Rievocazione di Antonio Pacinotti, 19 gennaio 1966, Sala della Protomoteca in Campidoglio", Pescara, Tip. Ferretti, [1966].
* "Gli archivi per la storia della scienza e della tecnica. Atti del Convegno internazionale, Desenzano del Garda, 4-8 giugno 1991", Roma, Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali - Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, Pubblicazioni degli Archivi di stato, 1995, voll. 2, vol. 1, p.&nbsp;208 (relazione di G. Dragoni, "Fisici e astronomi alla ricerca delle proprie origini").
* "Sogni di Antonio Pacinotti", a cura di C. A. Segnini, Pisa, Domus Galilaeana, 2004.
* C. Luperini, T. Paladini, "Antonio Pacinotti. Manoscritti e strumenti", Pisa, ETS, 2007.
* "Antonio Pacinotti. A cento anni dalla morte", Pisa, Pisa University Press, 2012.
 
== Voci correlate ==
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* [[DinamoBrevetto]]
* [[ElettrologiaDinamo]]
* [[ElettrotecnicaElettrologia]]
* [[Elettrotecnica]]
*[[Generatore elettrico]]
* [[Generatore elettrico]]
{{Colonne spezza}}
* [[Generatore di corrente]]
* [[Generatore di tensione]]
* [[Motore elettrico]]
* [[Pila (elettrotecnica)]]
* [[Storia dell'elettricità]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
 
* {{cita web|url=http://fisicavolta.unipv.it/percorsi/biography.asp?nome=Antonio&cognome=Pacinotti&anno_i=1841&anno_f=1912|titolo=Antologia in inglese di Antonio Pacinotti, sul sito dell'Università di Pavia|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120226072952/http://fisicavolta.unipv.it/percorsi/biography.asp?nome=Antonio&cognome=Pacinotti&anno_i=1841&anno_f=1912|dataarchivio=26 febbraio 2012}}
 
* {{cita web|http://www.museodifisica.it/ITA/htm/dinamo_pacinotti.htm|La dinamo di Pacinotti custodita al Museo di Fisica dell'Università di Cagliari}}
* {{cita web |1=http://www.ipsiapacinotti.191.it/docsito/comm_Pacinotti.pdf |2=La prima macchina dinamo-motore di Antonio Pacinotti |accesso=22 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722023038/http://www.ipsiapacinotti.191.it/docsito/comm_Pacinotti.pdf |urlmorto=sì }}
 
* {{cita web |1=http://www.ipsiapacinotti.191.it/docsito/comm_Pacinotti.pdf |2=La prima macchina dinamo-motore di Antonio Pacinotti |accesso=22 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722023038/http://www.ipsiapacinotti.191.it/docsito/comm_Pacinotti.pdf |dataarchivio=22 luglio 2011 |urlmorto=sì }}
 
* {{Thesaurus BNCF}}
 
* {{cita web |1=http://www.webalice.it/sergio.arienti/documenti/Pacinotti/Pac-macchinetta.PDF |2=Il nuovo Cimento, Giornale di Fisica, Chimica e storia Naturale - XIX Pisa 1863 |accesso 20 settembre 2018
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