Ezra Pound: differenze tra le versioni
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Visse per lo più in [[Europa]] e fu uno dei protagonisti del [[modernismo (letteratura)|modernismo]] e della poesia di inizio [[XX secolo]]. Costituì, assieme a [[T. S. Eliot|Thomas Stearns Eliot]], la forza trainante di molti movimenti modernisti, principalmente dell'[[imagismo]] e del [[vorticismo]], correnti che prediligevano un linguaggio d'impatto, un immaginario spoglio e una netta corrispondenza tra la musicalità del verso e lo stato d'animo che esprimeva, in contrasto con la [[letteratura vittoriana]] e con i [[poeti georgiani]]. Sono temi ricorrenti nella sua poesia [[poesia epica|epica]] e [[poesia lirica|lirica]] la nostalgia per il passato, la fusione tra culture diverse, e il tema dell'[[usura]], contro cui si scaglia apertamente.
Durante gli [[Anni 1930|anni trenta]] e [[Anni 1940|quaranta]] espresse ammirazione per [[Benito Mussolini|Mussolini]], [[Adolf Hitler|Hitler]] e [[Oswald Mosley]]; trasferitosi in [[Italia]] nel
== Biografia ==
=== I primi anni ===
Nacque il 30 ottobre
In questi anni seguì la propria carriera universitaria nel solco degli studi [[Filologia|filologici]], appassionandosi alla letteratura provenzale grazie alle lezioni di William P. Shepard (una traccia di questi interessi si trova nella trascrizione manoscritta autografa di una canzone provenzale in un foglio oggi posseduto da Alina Scheiwiller<ref>{{cita web |url=http://www.insulaeuropea.eu/pulsoni/pulsoni_capelli.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=15 aprile 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131101174533/http://www.insulaeuropea.eu/pulsoni/pulsoni_capelli.pdf |dataarchivio=1º novembre 2013 }}</ref>); studiò in seguito Filologia romanza con il professor Hugo Rennert alla Pennsylvania University (1905-1906); insegnò egli stesso Romance Languages al Wabash College ([[Indiana]]). Nel
Dov'ei le trasmutò ''a lume spento''.|Purg., III, 130-132}}</ref> Nel settembre 1908 raggiunse [[Londra]], dove rimase 12 anni.<ref name=Bio/>
=== La rivoluzione londinese ===
La prima poesia di Pound fu ispirata dalle sue letture dei [[preraffaelliti]], da altri poeti dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e dalla [[letteratura medievale]], in particolare dalla [[Amor cortese|letteratura cortese]] e del [[dolce stil novo]], ma anche da letture di [[filosofia]] [[Romanticismo|neo-romantica]] e [[Occulto|occultismo]]. Trasferitosi a [[Londra]] e dopo un periodo parzialmente antiquario (''Personae'', 1909; ''Canzoni'', 1910), sotto l'influsso di [[Ford Madox Ford]] e [[Thomas Ernest Hulme|T. E. Hulme]], cominciò ad adottare un [[linguaggio]] poetico e forme di [[poesia]] più moderni (''Lustra'', 1915).<ref name=Bio/>
Credeva che [[William Butler Yeats]] fosse il più grande dei poeti contemporanei: lo conobbe e ne divenne amico, svolgendo per alcuni anni funzione di segretario del poeta irlandese. La collaborazione tra Yeats e Pound fu indispensabile a far sì che ciascuno dei due riuscisse a modernizzare la propria poesia. Durante la guerra, Pound e Yeats trascorsero alcuni periodi insieme nel casolare Stone Cottage nel [[Sussex]], in [[Inghilterra]], studiando fra l'altro [[letteratura giapponese]], specialmente i drammi del genere [[Nō]]. Nel 1914 sposò un'artista inglese, [[Dorothy Shakespear]].<ref name=Bio/> Negli anni antecedenti la [[prima guerra mondiale]], Pound fu tra i principali promotori dell'[[imagismo]] e del [[vorticismo]].
Questi movimenti, che richiamarono l'attenzione sull'opera di poeti e artisti quali [[James Joyce]], [[T. S. Eliot]], [[Wyndham Lewis]], [[William Carlos Williams]], [[Hilda Doolittle]], [[Richard Aldington]], [[Marianne Moore]], [[Rebecca West]] e [[Henri Gaudier-Brzeska]], ebbero importanza cruciale nella nascita del [[modernismo (letteratura)|modernismo]] di [[lingua inglese]]. La guerra distrusse la fiducia di Pound nella moderna civiltà occidentale ed egli decise di abbandonare Londra per [[Parigi]], ma non prima di aver pubblicato ''Omaggio a Sesto Properzio'' (''Homage to Sextus Propertius'') nel 1919 e ''[[Hugh Selwyn Mauberley]]'' nel 1920. Se questi due fondamentali poemetti rappresentano l'addio di Pound a Londra e alla sua cultura, i ''Canti'' (''[[The Cantos]]''), che incominciò a pubblicare nel 1917, annunciavano il suo futuro cammino letterario.<ref name=Bio/>
[[File:EzraPound Pavannes.png|thumb|Ezra Pound, 1918, foto di [[Emil Otto Hoppé]]]]
=== Parigi: la "festa mobile" e la scelta italiana ===
Nel 1920 abbandonò la conservatrice Londra per [[Parigi]], pulsante scena per avanguardie culturali e avanguardisti. Frequentò [[Constantin Brâncuși]], [[Francis Picabia]], [[Georges Braque]], [[Ernest Hemingway]] (che testimonierà: "Io gl'insegnai a tirare di [[pugilato]] e Pound a me ciò che si doveva e non si doveva scrivere"), [[Pablo Picasso]], [[Jean Cocteau]], [[Tristan Tzara]], [[Erik Satie]]. Presentò [[James Joyce]] a [[Sylvia Beach]], proprietaria della famosa libreria [[Shakespeare & Co.]], che nel 1922 pubblicò ''[[Ulisse (Joyce)|Ulisse]]''.<ref name=Bio/>
Nel 1921-22 aiutò a rivedere e accorciare il manoscritto di ''[[The Waste Land]]'' ("La terra desolata") di [[Thomas Stearns Eliot]], che gli dedicò il poema con l'epigrafe "A Ezra Pound - ''il miglior fabbro''", citando la definizione che nel ''[[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]]'' di [[Dante]], Canto XXVI, [[Guido Guinizelli]] dà del trovatore [[Arnaut Daniel]].<ref>''O frate,- disse, - questi ch'io ti cerno / col dito, - e additò un spirto innanzi, - / fu miglior fabbro del parlar materno''. (Dante, ''Purgatorio'', XXVI, 115-117)</ref> Anche Pound citerà spesso Eliot nei suoi versi, ad esempio nei ''Canti pisani'', con il soprannome che gli aveva dato "Possum" ([[opossum]]). Nonostante le divergenze, ad esempio sul fascismo, Pound resterà sempre affezionato all'amico (e viceversa), e chiamerà anche il suo amato gatto Old Possum ("vecchio opossum"; ''[[Old Possum's Book of Practical Cats]]'' è un libro di poesie sui gatti scritto da Eliot nel 1939).
Negli anni di Londra e Parigi e anche in seguito si adoperò perché Eliot, Joyce e altri artisti potessero avere agio di lavorare, sollecitando finanziamenti e aiutandoli di persona.<ref name=Bio/> A Parigi si dedicò con sempre maggior passione agli studi [[musica]]li, scrivendo un eccentrico ''Trattato d'armonia'' e componendo in collaborazione con amici musicisti il [[melodramma]] ''Le Testament'', da [[François Villon]], che ebbe la sua prima esecuzione in forma concertistica nel 1926. Nel 1925 usciva a Parigi un primo volume di ''XVI Canti''.<ref name=Bio/> Stanco dell'atmosfera urbana e del freddo nord, nel 1925 si stabilì definitivamente in Italia, a [[Rapallo]], cittadina ligure sul [[Tigullio|golfo del Tigullio]], dove avrebbe potuto dedicarsi indisturbato alle sue passioni artistiche e storiografiche e al suo sport preferito, il [[tennis]], spesso con alcuni dei suoi ospiti, come [[Peggy Guggenheim]].<ref name=Bio/><ref>{{Cita web |url=https://www.enquire.it/2016/08/01/a-portrait-of-peggy-guggenheim/ |titolo=A portrait of Peggy Guggenheim |accesso=7 giugno 2019 |dataarchivio=7 giugno 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190607091656/https://www.enquire.it/2016/08/01/a-portrait-of-peggy-guggenheim/ |urlmorto=sì }}</ref> Pound visse a Rapallo dal 1925 al 1945 in una mansarda di un palazzo affacciato sul lungomare, sopra il vicolo oggi a lui intitolato, dove una lapide ne ricorda il soggiorno.
=== Il ventennio italiano e il legame col fascismo ===
Nel
Già dagli anni immediatamente precedenti la Prima guerra mondiale, a [[Londra]], Pound aveva incominciato a maturare una complessa e articolata visione del mondo, legata a correnti politiche e culturali di ispirazione tanto [[Anticapitalismo|anticapitalista]], quanto [[Anticomunismo|antimarxista]]<ref>''Le origini del Fascismo di Ezra Pound'' - [[Luca Gallesi]]</ref>. Con il suo ritorno in Italia nel 1925, Ezra Pound cominciò ad avvicinarsi al [[fascismo]], che intanto era arrivato al potere. Del regime apprezzò i provvedimenti sociali in favore dei lavoratori, le opere pubbliche e una politica economica di ricerca della «[[Terza via (fascismo)|Terza Via]]» tra [[liberismo]] e [[collettivismo]].<ref name=Bio/> Il poeta statunitense descrive così il suo primo approccio con il fascismo: «Durante il tempo in cui ho vissuto in Europa ho spesso visitato Roma e dopo l'ultima guerra ho notato il rinascimento o ringiovanimento della nazione. Io e mia moglie abbiamo sottoscritto 25mila lire a testa al primo prestito del Littorio»<ref>[http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2010/04/17/NZ_29_APRE.html EZRA POUND: «IL MIO FASCISMO ERA ONESTO» - il Piccolo dal 2003.it» Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Negli anni 1930 Ezra Pound rivolse i suoi interessi sempre più alla [[politica]] e all'[[economia]], pubblicando un ''[[pamphlet]]'' dal titolo ''ABC dell'economia''. Insieme diede diverse sistemazioni alle sue intuizioni critiche nei volumi ''Come leggere'', ''ABC del leggere'', ''Rinnovare'', ''Guida alla cultura'', ''Carta da visita''. In particolare ''Rinnovare'' (''Make it new''), motto [[confucianesimo|confuciano]], divenne la sua insegna. A [[Confucio]] e alla [[Letteratura cinese classica|letteratura cinese]] dedicò diversi studi, traduzioni e gruppi di canti. Infatti negli anni di Rapallo pubblicò via via i volumi contenenti i canti 31-41 (''Jefferson''), 42-51 (''La quinta decade: Siena'') e 52-71 (''Cina - John Adams''). In questi volumi il poema d'ispirazione [[Dante Alighieri|dantesca]] diventa una rivisitazione di momenti storici esemplari e un atto di accusa contro l'"usura" (canto 45).<ref name=Bio/>
Il 30 gennaio 1933 riuscì a farsi ricevere a [[Roma]] da [[Benito Mussolini]]: fu l'unica volta che i due s'incontrarono. In quell'occasione Pound regalò al duce una copia dei suoi ''Cantos'' e illustrò al capo del fascismo alcune proposte in materia economica, pronunciando una delle sue più famose frasi: "Duce, ho la possibilità di non far pagare le tasse ai cittadini."<ref>{{cita web|url=http://www.dismappa.it/ezra-pound-a-40-anni-dalla-morte/|titolo=Ezra Pound a 40 anni dalla morte}}</ref> Nel 1936 viene pubblicato a Londra il libro ''[[Thomas Jefferson|Jefferson]] and/or [[Benito Mussolini|Mussolini]]'' (scritto l'anno precedente), opera in cui dava un'interpretazione [[liberalismo negli Stati Uniti d'America|liberale]] e artistica del [[dittatore]] e primo ministro italiano, paragonato al terzo presidente degli [[Stati Uniti d'America]], affermando anche la "non esportabilità" del fascismo in quanto fenomeno tipicamente italiano, figlio di un preciso periodo storico. Pound affermava che Mussolini era l'erede della [[politica agraria]] e [[populismo|populista]] tenuta da Jefferson.<ref name=cella>{{Cita web |url=http://www.nwo.it/hitler-santo.html |titolo=Sfogo di Ezra Pound in cella: "Hitler? Un santo raggirato" |accesso=10 febbraio 2014 |dataarchivio=21 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140221225612/http://www.nwo.it/hitler-santo.html |urlmorto=sì }}</ref>
[[File:Ezra Pound passport photograph undated.jpg|thumb|La foto di Pound sul passaporto]]
Secondo Pound «il primo atto del Fascismo è stato salvare l'Italia da gente troppo stupida per saper governare, voglio dire dai [[comunisti]] senza [[Lenin]]. Il secondo è stato di liberarla dai parlamentari e da gruppi politicamente senza morale. Quanto all'etica finanziaria, direi che dall'essere un paese dove tutto era in vendita, Mussolini in dieci anni ha trasformato l'Italia in un paese dove sarebbe pericoloso tentare di comperare il governo»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/09/20/ritrovato-il-libro-segreto-di-pound.html Il libro segreto di Pound, da ''La Repubblica'']</ref>. L'ammirazione antidemocratica di Pound per Mussolini era espressamente estesa, apprezzando la politica economica del [[Terzo Reich]], anche a [[Adolf Hitler|Hitler]], pur ritenuto un «imitatore isterico» di Mussolini, mentre egli giudicava tutti gli altri statisti moderni alla stregua di mere «canaglie»<ref>Ben D. Kimpel; T. C. Duncan Eaves, "Ezra Pound on Hitler's Economic Policies", in ''American Literature'', Vol. 55, No. 1 (Mar., 1983), pp. 48-54 [https://www.jstor.org/stable/2925881 URL]; citazione testuale: «''All the [...] modern statesmen are more or less scoundrels except "Mussolini and that hysterical imitator Hitler"''» (Tutti i [...] moderni statisti sono più o meno dei manigoldi eccetto Mussolini e quell'isterico imitatore che è Hitler).</ref>. In particolare fu molto duro, soprattutto durante e dopo la guerra, con [[Winston Churchill]], accusandolo di portare avanti una politica estera brutale e ingiusta, per aver fatto bombardare obiettivi non militari, come zone abitate solo da civili, per fiaccare la resistenza dei nemici (ad esempio col [[bombardamento di Dresda]]).<ref name=cella/> Ancora nell'ottobre del 1938, Pound elogiò la politica economica di Hitler.<ref>Ezra Pound, ''A Money Is'', in «Delphian Quarterly», 21, IV, Oct. 1938, p. 47.</ref>
Lontano dagli Stati Uniti d'America dal 1911, vi ritornò nel 1939 con l'intenzione, affermò, di mediare fra le posizioni del paese di nascita e quello d'adozione, ma non trovò ascolto. In compenso il suo collegio, l'Hamilton College, gli conferì il dottorato ''[[honoris causa]]''.<ref name=Bio/> Una settimana dopo, tornato in Italia, scrisse alcuni articoli a sfondo [[Antisemitismo|antisemita]] per giornali italiani. In seguito scrisse a [[James Laughlin]] che Roosevelt rappresentava "gli ebrei" e firmò la lettera in calce con la formula del [[saluto nazista]], ''Heil Hitler''. Anticipando l'invasione dell'[[URSS]] che avverrà con l'[[Operazione Barbarossa]], cominciò a scrivere sempre nel 1939 per ''Action'', giornale di proprietà del ''leader'' della [[British Union of Fascists]] sir [[Oswald Mosley]], argomentando che il [[Terzo Reich]] avrebbe dovuto essere il "naturale civilizzatore della [[Russia]]".<ref name=Tytell254>Tytell (1987), 254</ref>
Durante il 1940 Ezra Pound incominciò a trasmettere, dalle frequenze dell'[[EIAR]] e stipendiato dallo Stato italiano, il programma radio in lingua inglese ''Europe calling, Ezra Pound speaking'', in cui difendeva il fascismo e accusava gli anglostatunitensi e la finanza internazionale di aver provocato la guerra contro i Paesi che si erano ribellati al giogo dell'[[usura]]. In tutto tenne circa 600 discorsi, invitando gli statunitensi alla disobbedienza e a rispettare la [[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione]], a suo parere violata da [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]] nel 1941, dichiarando guerra alle [[potenze dell'Asse]] senza il necessario consenso del Congresso<ref name=visita>[http://www.barbadillo.it/la-carta-da-visita-di-ezra-pound-contro-le-banche-usuraie-2/ La "Carta da visita" di Ezra Pound contro le banche usuraie]</ref>; rimase sempre fedele, anche se non iscritto, alla linea politica del [[Partito Nazionale Fascista]] e del governo italiano fino alla deposizione di Mussolini il [[Caduta del fascismo|25 luglio 1943]], in seguito alla quale Pound aderì alla [[Repubblica Sociale Italiana]] (ottobre 1943). Tuttavia non prese mai la [[cittadinanza italiana]].<ref name=Bio/> Negli USA fu pesantemente criticato, ad esempio [[Arthur Miller]] lo definì "peggiore di Hitler" e disse che la sua propaganda era più dannosa di quella dello stesso [[Joseph Goebbels]].<ref>Per le citazioni di Arthur Miller, vedi Torrey (1984), 200.</ref>
Pound aderì alla [[Repubblica Sociale Italiana]] come cittadino straniero residente e si trasferì a [[Milano]] per continuare le sue trasmissioni radio e tentare di convincere ancora il governo fascista ad applicare le sue teorie economiche, rimanendo comunque soddisfatto della [[socializzazione dell'economia]], progettata dal [[Partito Fascista Repubblicano]]; Pound affermerà che, per molti «uomini onesti», era impossibile stare con la corruzione e «il lerciume di [[Pietro Badoglio|Badoglio]]», motivando così la scelta di stare con il governo [[collaborazionismo|collaborazionista]] dei [[nazisti]].<ref name=cella/> In questo periodo intensificò gli attacchi verbali alla finanza internazionale, colpevole a suo dire di aver complottato per trascinare gli Stati Uniti d'America nella guerra, e si fece ancora portavoce di campagne [[antisemitismo|antisemite]], identificando gli ebrei come i banchieri usurai.<ref>Leonard W. Doob, ''"Ezra Pound Speaking". Radio Speeches of World War II.'', Westport, Conn., Greenwood Press, 1978.</ref> Tuttavia dichiarò in seguito di non essere [[razzista]]: «Non sono un antisemita. Non confondo l'usuraio ebreo e l'ebreo che si guadagna onestamente da vivere di giorno in giorno».<ref name=cella/> I suoi strali si indirizzavano invece contro chi, a suo avviso, non vedeva l'ombra dei "prestatori di denaro" dietro l'entrata in guerra degli Alleati.<ref name=visita/>
Negli anni 1943-44 collabora frequentemente alla testata fascista ''Il Popolo di Alessandria''.<ref>Per esempio, nell'edizione del 24 febbraio 1942 (n. 42), pag. 2, elogia il libro di [[Concetto Pettinato]], ''Gli intellettuali e la guerra'' (Torino, 1944), perché avrebbe capito "l'incidenza (...) della prima rivoluzione fascista" e "della seconda che oggi viviamo".</ref>
Pound compose inoltre due canti in italiano (72-73), nei quali ribadiva la solidarietà al fascismo: famoso è il verso "Rimini arsa e Forlì distrutta" (Canto 72, ispirato dalla morte di [[Filippo Tommaso Marinetti]]), in cui deplora i bombardamenti [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] nella Città del Duce (come era nota [[Forlì]] durante il fascismo, dato che Mussolini era nato nella vicina [[Predappio]]) e nella sua provincia, e la parziale distruzione del [[Tempio Malatestiano]] a Rimini.<ref>Anche [[Rimini]] all'epoca si trovava nella [[provincia di Forlì]].</ref>
===L'arresto e il processo===
Il 3 maggio 1945 fu catturato da [[partigiani]] italiani e consegnato ai militari statunitensi, che lo trattennero per alcune settimane a [[Genova]] e poi lo trasferirono in un [[Campo di concentramento di Coltano|campo di prigionia dell'esercito statunitense]] a [[Coltano]], presso [[Pisa]] (fu poi trasferito in un altro sottocampo, o secondo altri fu invece direttamente rinchiuso in un campo vicino, non a Coltano, bensì ad [[Arena Metato]] o a [[Metato (San Giuliano Terme)|Metato di San Giuliano Terme]]).<ref>Vedi Ezra e Dorothy Pound, ''Letters in Captivity 1945-1946'', New York, Oxford University Press, 1999, Mario Curreli, ''Scrittori inglesi a Pisa'', Pisa, ETS, 2005 e Antonio Pantano, ''Ezra Pound e la Repubblica Sociale Italiana'', Roma, I libri del Borghese, 2011, pp. 179-185.</ref>. A causa delle sue prese di posizione durante il conflitto mondiale, Pound venne accusato di [[collaborazionismo]] e [[tradimento (reato)|tradimento]], reati per cui rischiava la [[pena di morte]] o l'[[ergastolo]].<ref name=Bio/>
[[File:Ezra Pound 1945 May 26 mug shot.jpg|thumb|upright=0.7|Foto segnaletica di Ezra Pound poco dopo la sua consegna ai militari americani (scatto del 26 maggio 1945)]]
L'8 maggio, il giorno in cui fu annunciata la [[Fine della seconda guerra mondiale in Europa|resa della Germania]] avvenuta il giorno 7, Pound disse a un ''reporter'' americano, [[Ed Johnston]], che Hitler (suicidatosi nel suo bunker il 30 aprile), in passato sia elogiato sia criticato, era stato "una [[Giovanna d'Arco]], un santo", e che Mussolini era un "personaggio imperfetto che perse la testa".<ref>Sieburth Stock (1970), 408; Sieburth (2003b), xi</ref> In un rapporto dell'esercito, durante un interrogatorio Pound aggiunse che
{{citazione|Hitler e Mussolini erano uomini semplici provenienti dalla campagna. Ritengo che Hitler fosse un Santo, e non brigasse per alcun tornaconto personale. Credo che fosse stato trascinato nell'antisemitismo. E questo lo ha rovinato.|Ezra Pound<ref name=cella/>}}
Chiese poi anche di poter effettuare una trasmissione radiofonica finale, seguendo una sceneggiatura chiamata ''Ashes of Europe Calling'' ("Chiamata dalle ceneri d'Europa"), in cui raccomandava la pace con il [[Impero giapponese|Giappone]], la gestione americana dell'Italia, l'istituzione di uno [[stato ebraico]] in [[Palestina]] e la clemenza verso la [[Germania nazista|Germania]]. La richiesta fu respinta e la sceneggiatura fu inoltrata a [[J. Edgar Hoover]], capo dell'[[FBI]], perché la esaminasse.<ref name="Sieburth2003">Sieburth (2003), ix–xiv</ref>
Trascorse alcuni mesi di detenzione nel campo, tra cui tre settimane in una gabbia di [[acciaio]] da 1,8 x 1,8 metri, una cella di sicurezza senza servizi igienici o possibilità di ripararsi dal freddo e dal caldo (la "gabbia da gorilla", disse lui); queste celle erano dette dai prigionieri "celle della morte"; esse erano costituite da una serie di gabbie in acciaio all'aperto in una fila di sei metri, illuminate di notte dai riflettori; gli ingegneri rinforzarono la sua gabbia con un acciaio più pesante e [[filo spinato]] per paura che i fascisti cercassero di farlo evadere.<ref>Stock (1970), 408</ref>
[[File:Security cages where Ezra Pound was held, Pisa, Italy, 1945.JPG|thumb|left|upright=0.8|Celle di sicurezza dove venne rinchiuso Pound nel 1945]]
Pound trascorse tre settimane in [[isolamento detentivo]] nel calore, dormendo sul cemento, senza esercizio fisico e comunicazione, eccetto conversazioni con il cappellano. A causa di probabile [[insolazione]], dell'isolamento psicosociale, dello ''[[Stress (medicina)|stress]]'' e dello [[Privazione del sonno|scarso sonno]], dopo due settimane e mezzo Pound iniziò ad avere un [[Crollo psicotico|crollo mentale]]. [[Richard Sieburth]] scrisse che Pound lo registrò nel Canto LXXX, dove il poeta si immagina come [[Odisseo]] che viene salvato dall'annegamento da [[Leucotea]]: ''«ho nuotato in un mare di strisce aeree / attraverso un periodo di eoni, / quando la zattera si è rotta e le acque mi sono cadute addosso (...) / "Il mio bikini si culla sulla tua zattera"».'' Il personale medico decise di trasferirlo la settimana seguente. Il 14 e il 15 giugno fu esaminato da psichiatri, uno dei quali trovò i sintomi di grave tracollo psicofisico.<ref name="Sieburth2003" />
Gli fu assegnata una tenda presso l'infermeria del campo e gli fu consentito di leggere, scrivere a mano durante il giorno e usare la macchina per scrivere nelle ore serali. Instancabile, trascorse i mesi pisani componendo i quattordici ''Canti pisani'' (dal 71 all'84; particolarmente famoso è il 74°, in cui rievoca con linguaggio mitologico e simbolico la [[Morte di Benito Mussolini|morte di Mussolini]] e dell'amante [[Clara Petacci]], con l'esposizione dei corpi in [[Piazzale Loreto]], descrivendo la fine del Duce con la celebre locuzione "uno schianto, non una lagna"), e traducendo ancora [[Confucio]].<ref name=Bio/> L'esistenza di alcuni fogli di carta igienica che mostrano l'inizio del Canto LXXIV suggerisce che iniziò a scriverlo mentre era ancora nella gabbia di sicurezza.<ref>Sieburth (2003), xxxvi</ref>
A fine novembre 1945 fu trasferito in aereo a [[Washington]] per il processo. In seguito a una perizia psichiatrica, che lo dichiarò [[Infermità di mente|infermo di mente]], con una discussa diagnosi di "[[schizofrenia]]" di tipo [[Paranoia|paranoide]] con [[Disturbo depressivo|depressione]]<ref>http://www.disclic.unige.it/pub/15/09.pdf {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200711151234/http://www.disclic.unige.it/pub/15/09.pdf |date=11 luglio 2020 }} A Psychiatrist's Recollections of Ezra Pound - Università degli studi di Genova</ref> (secondo alcuni storici un espediente difensivo architettato dai legali per evitargli il carcere a vita quasi sicuro, o perfino la pena capitale<ref>[https://www.osservatorioantisemitismo.it/articoli/antisemitismo-di-ezra-pound/ Dario Calimani, ''Pound, poeta notevole ma viscerale antisemita''], da ''Il Gazzettino Venezia e Mestre'', 16 novembre 2018, riportato on-line sul sito Osservatorio Antisemitismo</ref>), il processo fu rinviato a tempo indeterminato e Pound fu internato nell'[[ospedale psichiatrico]] [[Manicomio criminale|criminale]] federale "St. Elizabeths" di Washington per circa 12 anni.<ref name=Bio/> Lo storico [[Stanley Kutler]] ottenne l'accesso negli anni '80 ai fascicoli dell{{'}}''intelligence'' militare e ad altri documenti governativi su Pound, inclusi i suoi documenti ospedalieri, e scrisse che gli psichiatri credevano che Pound avesse una [[Disturbo narcisistico di personalità|personalità narcisistica]], ma che lo consideravano sostanzialmente sano di mente. Kutler crede che [[Winfred Overholser]], sovrintendente del manicomio di St. Elizabeth, abbia protetto Pound dal sistema della giustizia penale perché affascinato da lui, contribuendo alla falsa diagnosi di malattia mentale per salvarlo dal processo, e garantendogli poi un discreto trattamento di favore.<ref>Herbert Mitgang, "Researchers dispute Ezra Pound's 'insanity'", ''The New York Times'', 31 ottobre 1981; vedi anche
Stanley I. Kutler, ''American Inquisition: Justice and Injustice in the Cold War'', Hill & Wang, 1983.</ref>
=== Al St. Elizabeths Hospital di Washington ===
Recluso nell'ospedale "St. Elizabeths", circondato da un grande parco, Pound fu visitato regolarmente dalla moglie e da vecchi e nuovi amici artisti: [[Thomas Stearns Eliot|Eliot]], [[Edward Estlin Cummings|Cummings]], [[William Carlos Williams]], [[Marianne Moore]] e, tra i giovani
[[File:Ezra Questi stessi autori diventavano, nel frattempo, protagonisti dei canti che continuava a scrivere e pubblicare.<ref name=Bio/> Tuttavia fu dannosa per la sua reputazione l'amicizia con [[John Kasper]], un attivista di [[estrema destra]] e membro del [[Ku Klux Klan]]. Kasper aveva cominciato ad ammirare Pound durante i corsi di letteratura all'università, e dopo aver scritto a Pound nel 1950, lo visitò spesso in manicomio, e in breve tempo i due divennero amici. Kasper aprì una libreria nel [[Greenwich Village]] nel 1953 intitolata "Make it New", riflettendo il suo impegno per le idee di Pound; il negozio era specializzato in materiale di estrema destra, inclusa la letteratura nazista, e le poesie e traduzioni di Pound erano esposte sul davanzale della finestra, contribuendo all'associazione popolare di Pound con il [[fascismo]] e il [[nazionalsocialismo]].<ref>Hickman (2005), 127</ref>
Nel 1948 i ''Canti pisani'' ottennero il [[Premio Bollingen per la poesia]] della Library of Congress, provocando non poche polemiche, visto che Pound era nel contempo "ospite involontario" del governo statunitense in un manicomio criminale. Della giuria facevano parte [[T.S. Eliot]] e [[Wystan Hugh Auden]], che in questo modo pensavano di attirare l'attenzione sulla pietosa situazione del non più giovane poeta.<ref name=Bio/> Ma la polemica finì più per nuocere che per giovare e, per molti anni, del caso Pound non si parlò più.<ref name=Bio/> Nel
=== Ritorno in Italia ===
All'arrivo in Italia salutò provocatoriamente un fotografo col [[Saluto romano|braccio teso]] (cosa negata dalla figlia, che parla di un generico saluto, non di un saluto fascista) e gli fu chiesto come si sentisse dopo essere uscito dal manicomio, al che rispose: "Non ne ero uscito; quando ho lasciato l'ospedale ero ancora in America, e l'America è tutta un manicomio"<ref>"Pound, in Italy, Gives Fascist Salute; Calls United States an 'Insane Asylum'", ''The New York Times'', 10 luglio 1958.</ref>; in seguito partecipò (1962) a una parata [[neofascista]] per il [[Festa del Lavoro|1º maggio]], organizzata dai sindacati vicini al [[Movimento Sociale Italiano]], ma nello stesso periodo cominciò ad avere dei ripensamenti<ref>Tytell (1987), pp. 333–336</ref>, che confesserà anni dopo anche al poeta di origine ebraica [[Allen Ginsberg]], definendo l'antisemitismo come "uno stupido e suburbano pregiudizio".<ref>Carpenter (1988), pp. 898–899</ref><ref>Sam Kashner, ''When I Was Cool'', New York, HarperCollins Perennial, 2005, p. 86. ISBN 006000567-X.</ref>
Nel 1959 Pound era stato intanto candidato al [[Premio Nobel]] dallo scrittore [[Johannes Edfelt]], nella sua veste di presidente del [[Pen Club]] di [[Svezia]].
Come risulta, però, dal resoconto finale della riunione della Commissione Nobel del 14 settembre 1959<ref>Enrico Tiozzo, docente di letteratura italiana all'Università di Göteborg, pubblicato sul fascicolo del giugno 2010 della rivista ''Belfagor''</ref>, questa respinse la candidatura di Pound a causa della sua adesione al [[fascismo]]: egli, quindi, pur non trovandosi più in condizioni di prigionia negli Stati Uniti d'America, venne escluso. Il presidente della Commissione Nobel, Anders Osterling, osservò che il candidato non raggiungeva i requisiti necessari per il premio, in quanto responsabile della propagazione "di idee che sono decisamente in contrasto con lo spirito del Premio Nobel".<ref name=nob>{{cita web|url=http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/Nobel-rivelato-il-motivo-della-bocciatura-di-Pound-E-fascista-niente-premio_577699419.html|titolo=Nobel, rivelato il motivo della bocciatura di Pound: ''È fascista, niente premio''|editore=adnkronos.com|accesso=22 giugno 2010|dataarchivio=25 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100625045707/http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/Nobel-rivelato-il-motivo-della-bocciatura-di-Pound-E-fascista-niente-premio_577699419.html|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:
[[File:Ezra Pound Casa abitazione.jpg|thumb|Lapide posta sulla casa abitata a Venezia, Dorsoduro 252]]
[[File:poundgrave.jpg|thumb|upright|La tomba di Pound nell'[[San Michele (isola)|isola di San Michele]] a [[Venezia]]]]
Dal 1958 al 1962 Pound abitò in Italia fra [[Castel Fontana]], nel [[Tirolo (comune)|comune di Tirolo]] a monte di [[Merano]] (nell'abitazione dell'egittologo [[Boris de Rachewiltz]], il quale aveva sposato [[Mary de Rachewiltz|Mary]], figlia di Pound e di Olga Rudge), [[Rapallo]], [[Sant'Ambrogio (Zoagli)|Sant'Ambrogio]] ([[Zoagli]]) e [[Roma]].
Dal 1962 Olga Rudge si prese cura di lui a [[Venezia]] e a [[Rapallo]].<ref name=Bio/> In questo periodo Pound pubblicò un volume di Cantos, ''Thrones 96-109'' (1959), e lavorò all'ultima sezione della sua opera, rimasta incompiuta per l'aggravarsi della stanchezza e della [[disturbo depressivo|depressione]].<ref name=Bio/>
Nel 1964 ''Le Testament'', [[melodramma]] di Pound tratto dalle poesie di [[François Villon]], fu eseguito in forma di balletto al [[Festival dei Due Mondi]] di [[Spoleto]] per iniziativa di [[Gian Carlo Menotti]]. Anche negli anni seguenti Pound tenne letture nell'ambito del Festival, circondato dall'affetto di poeti come [[Lawrence Ferlinghetti]] e [[Pier Paolo Pasolini]], che lo incontrò a [[Venezia]] nell'occasione delle riprese del documentario della [[Rai]] di Vanni Ronsisvalle.<ref name=Bio/><ref>[http://www.letteratura.rai.it/articoli/pasolini-ed-ezra-pound-un-incontro-di-poesia-e-di-amicizia/18706/default.aspx Pasolini ed Ezra Pound: un incontro di poesia e amicizia]</ref>
Morì a [[Venezia]] il 1º novembre 1972; due giorni dopo aver compiuto 87 anni, si sentì male e, ricoverato, si spense privo di conoscenza per [[blocco intestinale]], con accanto Olga. La moglie Dorothy fu impossibilitata a partecipare ai funerali. Ezra Pound riposa nel settore [[Chiesa evangelica|evangelico]] 1, quadrato sinistra, del locale [[Cimitero di San Michele (Venezia)|cimitero monumentale di San Michele]] (dove sono sepolti, nel settore ortodosso, anche [[Sergej Pavlovič Djagilev|Djagilev]] e [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]]), con accanto Olga Rudge, sopravvissutagli per 24 anni.<ref name=Bio/>
== Poetica poundiana ==
{{vedi anche|The Cantos}}
[[File:Ezra Pound 1961 2.jpg|thumb|upright=0.6|Ezra Pound nel 1961]]
La poesia e la poetica di Pound hanno avuto molta influenza. Le sue prime opere portarono nella lirica del Regno Unito un linguaggio più concentrato e sperimentale e una visione sincretistica, nella quale entravano America ed Europa, Oriente e Occidente, nell'ambito del [[modernismo (letteratura)|modernismo]], dell'[[imagismo]] e del [[vorticismo]]. Fecero scuola i suoi rifacimenti dal [[lingua cinese standard|cinese]] e le sue "maschere" [[provenza]]li. Pound fu anche influente promotore presso il pubblico inglese di [[Guido Cavalcanti]] e [[Dante]], sulla scia di [[Dante Gabriel Rossetti]] e altri. I ''Cantos'', la principale opera poetica, sono un'epica autobiografica, componente un grande [[poema]] sulla cui struttura e riuscita la critica non è concorde, ma pochi dubitano della grandezza di alcune pagine, specie nei ''Canti pisani'' del 1945. La tematica principale è il rifiuto della mentalità [[borghesia|borghese]] con le sue convenzioni e la nostalgia per l'[[arte]] e la cultura del passato.<ref>Marta Sambugar, Gabriella Salà, ''Letteratura modulare: il Novecento'', p. 48</ref>
[[File:Zoagli-P1010845.JPG|thumb|left|Lapide sulla residenza di Zoagli dove Pound visse sporadicamente nel periodo 1958-62<br>apposta dal Comune nel centenario del nascita del poeta]]
Essi sono dominati inoltre da una [[poesia multilingue|commistione di lingue]], dal tema della modernità mescolata agli Stati Uniti d'America dei pionieri (dai [[Padri Pellegrini]] alla conquista del [[West]], forte è in lui l'ammirazione per il [[ruralismo]] e la civiltà [[contadino|contadina]], mentre esprime un profondo disagio per non essere stato capito dagli Stati Uniti d'America contemporanei, dominati dal [[capitalismo]]; Pound si considerò sempre un [[patriota]] statunitense), dalla [[storia della Cina#Storia antica|Cina classica]] (specialmente sotto l'influenza di [[Confucio]], ma anche di [[taoismo]] e [[buddhismo zen]]/[[Buddhismo Chán|chan]]) all'[[evo antico|antichità]] [[Grecia antica|greco]]-[[civiltà romana|romana]] fino al [[Medioevo]] ([[Dante]], [[François Villon|Villon]]) e al [[cristianesimo]] medievale (con la tematica dell'[[usura]] quale sommo male che affligge la società, mutuata in parte da [[Dante]]), fuse insieme in una [[poesia metafisica]] e [[poesia modernista|modernista]] mutuata dall'amico [[Thomas Stearns Eliot]], e che tramite Eliot farà scuola, determinando un nuovo interesse anche per il [[dolce stil novo]] nella nuova poesia moderna (ad esempio in [[Eugenio Montale]], [[Edoardo Sanguineti]], [[Jorge Luis Borges]], ecc.).
Parte della struttura, dei personaggi e dei temi dei ''Cantos'' sono ripresi da situazioni della ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante]] o dell{{'}}''[[Odissea]]'' di [[Omero]], in cui il poeta è per l'appunto un Dante o un [[Ulisse]] della modernità. Secondo il critico [[Mario Praz]] tuttavia «se a spiegare Dante è necessaria la [[Tomismo|filosofia]] di [[Tommaso d'Aquino|san Tommaso]], a spiegare Pound basta il [[cinema]]tografo e l'[[L'interpretazione dei sogni|oniromanzia]] [[freud]]iana».
Queste tecniche e temi rendono l'opera poundiana di difficile lettura e sono stati oggetto di molti studi e commenti. Alla complessità del poema contribuiscono le allusioni a eventi storici, sia del [[Mediterraneo]] antico sia dell'[[Asia]] e dell'[[Estremo oriente]], dell'America e dell'Europa premoderna e moderna, utilizzati sulla scia di Eliot o [[Costantino Kavafis|Kavafis]]<ref>Paola M. Minucci, David Connolly et al., ''Odisseas Elitis'', Donzelli, 2010, p. 114</ref> per illustrare temi moderni, filosofici o universali, in un "tempo senza tempo" [[immanenza|immanente]], in cui tutto coesiste nella mente del poeta.<ref name=Bio/>
== Teorie economiche di Pound ==
Pound, convinto che la figura del poeta non possa astrarsi dalle circostanze in cui si trova a vivere, individua nel conflitto tra [[economia]] e [[finanza]] la chiave di volta del «mondo moderno» e dedica perciò ampia parte della sua letteratura e della sua poetica alla riflessione sul tema, schierandosi contro, a suo dire, "l'usurocrazia" ebraica e denunciando un presunto complotto monetario e guerrafondaio delle banche [[Massoneria|massoniche]].<ref>"Bisogna capire che tutta la moda letteraria e tutto il sistema giornalistico controllato dall'usurocrazia mondiale è indirizzato a mantenere l'ignoranza pubblica del sistema usurocratico e dei suoi meccanismi." (E. Pound, ''Dal naufragio di Europa'')</ref>
Creando un collegamento tra arte e politica, tra poesia ed economia, sviluppò un pensiero di matrice [[complottismo|complottista]], individuando i colpevoli nei [[Banchiere|banchieri]], negli [[Usura|usurai]] e nei [[Teoria del complotto giudaico|giudei]]<ref name="Eliot">{{Cita news |url=https://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera-sette/20161014/283772788469794 |autore= Thomas Stearns Eliot |titolo=Ezra Pound, il complottista ante litteram |rivista=Corriere della Sera |data=14 ottobre 2016}}</ref> il cui conflitto con i cittadini produttori è raffigurato come riproposizione della disfida tra [[guelfi e ghibellini]] di [[dante]]sca memoria. All'argomento il poeta dedicò, oltre al Canto XLV dei suoi ''[[The Cantos|Cantos]]'', due libri: ''Abc dell'Economia'' e ''Lavoro e Usura'', nelle quali Pound denuncia la finanza quale usura e presenta gli ebrei come protagonisti. Nella sua visione della finanza immaginava una rete segreta di malvagi banchieri ebrei che affliggevano il mondo intero. Non a caso Pound lodava il ''[[Mein Kampf]]'' di Hitler e consigliava la lettura dei ''[[Protocolli dei Savi di Sion]]'', il libello, accertato quale falso documentale, che denunciava un presunto [[Teoria del complotto giudaico|complotto pluto-giudaico-massonico]]<ref>{{Cita news |url=https://www.osservatorioantisemitismo.it/articoli/antisemitismo-di-ezra-pound/ |autore=Dario Calimani |titolo=Pound, poeta notevole ma viscerale antisemita |rivista=Il Gazzettino Venezia e Mestre |data=16 Novembre 2018}}</ref>.
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[[File:Pound.PNG|thumb|upright=1.4|Schema della fiscalità monetaria e delle teorie economiche complottiste<ref name="Eliot"/> di Pound]]
[[File:Ezra Pound 1963b.jpg|thumb|upright=1.0|left|Pound fotografato a [[Venezia]] nel 1963]]
La somma di queste tre proposizioni è nello strumento [[moneta]], nella cui funzione Pound individua il centro dei problemi di un'economia reale sempre più dipendente dalla finanza, quando invece questa dovrebbe essere, secondo lui, nient'altro che uno strumento a sostegno della prima. Per Pound era inconcepibile che le banche potessero creare denaro dal nulla attraverso semplici operazioni contabili. A causa di questo capovolgimento nei rapporti di forza, anche il lavoro (e di conseguenza l'economia, di cui il [[lavoro]] è base imprescindibile) risulta vincolato alle decisioni prese da coloro che Pound definisce "daneistocrati", ovvero individui che fondano il loro potere sul diritto di prestare denaro.
Se, quindi, sta nel denaro la natura dell'ingiustizia, per Pound è dal denaro che deve partire un progetto di riforma: riprendendo l'idea dell'[[anarchico]] [[Germania|tedesco]] [[Silvio Gesell]], propose di tassare non i cittadini produttori, sul cui lavoro si regge la prosperità della nazione, ma il denaro stesso, ponendo ogni mese una marca da bollo pari a un centesimo del valore nominale delle banconote e ottenendo così i seguenti effetti (tramite marca da bollo che ogni cittadino dovrà apporre per rivalidare le banconote in suo possesso oppure tramite imposta sullo scambio e con denaro valido fino a scadenza):
*la massa monetaria avrebbe una svalutazione, ulteriore all'[[inflazione]] per motivi più strettamente economici<ref>Aumento della domanda, diminuzione dell'offerta, aumento del costo delle materie prime, aumento della massa monetaria in circolazione.</ref>, del 12% ogni anno;
*allo Stato, senza alcuna spesa di riscossione e senza alcuna possibilità di [[evasione fiscale]], sarebbe garantito un reddito pari al 12% annuale della massa monetaria<ref>''Abc dell'Economia'', p. 113</ref>;
*le banche verrebbero ridotte a meri intermediari finanziari, perché non potrebbero rinchiudere il denaro nei propri forzieri, pena la perdita di tutti i propri averi entro 100 mesi;
*lo Stato riacquisterebbe la sovranità monetaria, garantendo un'adeguata emissione<ref name=abc>''Abc dell'Economia'', p. 114</ref>.
Questa teoria prevede quindi che l'unica tassa possibile sia sullo scambio commerciale<ref>Come l'esistente [[imposta sul valore aggiunto]], che aggiunge però il 20-21 % di prezzo maggiorato, e non è l'unico tributo</ref>: nella teoria fiscalista monetaria la tassa viene pagata solo al momento dell'acquisto che sia l'1 % o il 50 %, rimanendo uguale il guadagno del cittadino e il prezzo della merce, ma evitando l'evasione fiscale e la tassa sul reddito considerata simile all'usura; in questo caso i cittadini pagherebbero affrancando le banconote. Lo Stato emetterebbe inoltre del denaro da usare per la spesa pubblica come nella [[economia keynesiana|teoria keynesiana]]; il denaro cartaceo si annullerebbe allo scadere del centesimo mese, in cui i cittadini dovrebbero spenderlo o scambiare il denaro in circolo con denaro nuovo, secondo lui impedendo gli accumuli improduttivi (in realtà si favorirebbe secondo gli economisti critici, che la considerano parte delle [[teorie del complotto sul signoraggio]], l'accumulo di oro e metalli preziosi, l'aumento del costo degli immobili, degli altri beni rifugio e la formazione di latifondi) e il risparmio non necessario nella forma del denaro non investito.<ref name=abc/><ref name=po1>[http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=945 ''Ezra Pound: un economista'']</ref>
Egli propone inoltre due tipi di moneta: una affrancabile per lo scambio, e una tradizionale per il risparmio<ref name=visita/>; in sostanza la sua proposta viene ad articolarsi in due tipi di provvedimenti:
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Le teorie del denaro a scadenza furono proposte già da [[Rudolf Steiner]]; talvolta nella storia sono state applicate (ad esempio con i buoni a scadenza come i [[miniassegni]] al posto della moneta metallica), ma mai, tranne in alcune zone della Germania prima del
==Influenza culturale==
Il [[centro sociale di destra|centro sociale neofascista]] [[CasaPound]] prende il nome da lui. La figlia Mary de Rachewiltz ha intentato nel 2011 una causa per uso improprio del cognome, in quanto ritiene lesivo della memoria del padre l'associazione del nome Pound con un gruppo che
== Opere ==
[[File:Ezra Pound 1963.jpg|thumb|upright|Ezra Pound nel 1963]]
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*1962 ''Il fiore dei Cantos: XVIII interpretazioni'', Pisa, Giardini, Biblioteca dell'Ussero, 1962.
*1964 ''The Cantos'' [1-109], poesie.
*1968 ''Drafts and Fragments: Cantos CX-CXVII'', poesie. *
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*2004 ''Indiscrezioni o Une revue de deux mondes'', traduzione di Caterina Ricciardi, Raffaelli Editore, Rimini.
*2005 ''Carte italiane 1930-1944. Letteratura e arte''.
*2006 ''The Fifth Decad of Cantos'', traduzione di Mary de Rachewiltz, Raffaelli Editore, Rimini.
*2008 ''Rose rampicanti'', a cura di Francesco Cappellini, [[Via del Vento edizioni]].
*2009 ''Orazio - Horace'', a cura di Caterina Ricciardi, Raffaelli Editore, Rimini, 2009.
*2013 " L’asse che non vacilla-Studio integrale" , a cura di Ezra Pound, Ghibli, 2013
*2015 ''Dante'', a cura di Corrado Bologna e Lorenzo Fabiani, [[Marsilio Editori|Marsilio]].
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== Bibliografia ==
{{C|Improbabile che TUTTI i libri qui elencati siano stati usati per compilare la voce e tale sezione non può divenire una raccolta infinita di ogni testo esistente sul biografato. Se un libro è davvero rilevante lo si utilizzi effettivamente per migliorare la voce, altrimenti va rimosso|letteratura|aprile 2024|argomento2=fascismo}}
In italiano {{it}}:
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*Massimo Bacigalupo, ''L'ultimo Pound'', Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1981.
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*Andrea Colombo, ''Il Dio di Ezra Pound'', introduzione di Mary de Rachewiltz, Edizioni Ares, Milano, 2011.
*
*[[Arnaldo Di Benedetto]], ''Gli Scheiwiller e Pound, Pound e Dante (con finale non dantesco)'', in «Critica letteraria», XLV (2017), pp. 151–61.
*H.D. [[Hilda Doolittle|Doolittle, Hilda]], ''Fine al tormento. Ricordo di Ezra Pound. Con le lettere di Ezra Pound all'autrice'', Rosellina Archinto, Milano, 1994.
*Luca Gallesi, ''Le origini del Fascismo di Ezra Pound'', Edizioni Ares, Milano, 2005. ISBN 88-8155-337-6
*Girolamo Mancuso, ''Pound e la Cina'', Feltrinelli, Milano, 1974.
*Antonio Pantano, ''Ezra Pound e la Repubblica Sociale Italiana'', Pagine, 2009, Ediz. de Il Borghese, 2011.
*[[Boris de Rachewiltz]], ''L'Elemento magico in Ezra Pound'', All'insegna del pesce d'oro, Milano, 1965; ripubbl. Raffaelli Editore, Rimini, 2008
*[[Mary de Rachewiltz]], ''Discrezioni, storia di un'educazione'', [[Rusconi Libri|Rusconi]], Milano, 1973.
*Tim Redman, ''Ezra Pound and Italian Fascism'', Cambridge University Press, Cambridge, 1991.
*Caterina Ricciardi, ''Ezra Pound. Ghiande di luce'', Raffaelli Editore, Rimini, 2006.
*Piero Sanavio, ''Ezra Pound'', Marsilio, Venezia, 1974.
*Piero
*Piero Sanavio, ''La Gabbia di Pound'' (ristampa ampliata del vol. precedente, con documenti inediti) Fazi, Roma 2005.
*Piero
*Adriano Scianca, ''Ezra fa surf'', Roma, Zero91, 2013.
*[[Ghan Singh]], ''Pound'', La Nuova Italia, Firenze, 1979.
*Ghan
*Niccolò
In inglese {{en}}:
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== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
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*{{en}} [https://web.archive.org/web/20070312202922/http://secondeveningart.com/_wsn/page3.html Hughes, Robert and Fisher, Margaret] (2003). ''Cavalcanti: A Perspective on the Music of Ezra Pound''. Emeryville: Second Evening Art.
*
*{{en}} [https://www.newyorker.com/magazine/2008/06/09/the-pound-error Louis Menand, The Pound Error. The elusive master of allusion.] ''The New Yorker'' (2008)
*{{cita web|1=http://www.minimumfax.com/video/2001/11/08_pound.pdf|2=Intervista ad Ezra Pound, di Donald Hall|formato=pdf|accesso=15 dicembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061104221723/http://minimumfax.com/video/2001/11/08_pound.pdf|dataarchivio=4 novembre 2006|urlmorto=sì}}
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*{{cita web |1=http://wings.buffalo.edu/epc/authors/pound/ |2=Pound at EPC |urlmorto=sì |accesso=24 febbraio 2005 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050221104926/http://wings.buffalo.edu/epc/authors/pound/ |dataarchivio=21 febbraio 2005 }}
*{{cita web | 1 = http://www.cwru.edu/artsci/engl/VSALM/mod/ballentine/ | 2 = Pound and the Occult | accesso = 24 febbraio 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20091206065048/http://www.cwru.edu/artsci/engl/VSALM/mod/ballentine/ | dataarchivio = 6 dicembre 2009 | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://www.pinyin.info/readings/texts/ezra_pound_chinese.html | 2 = Fenollosa, Pound and the Chinese Character | accesso = 24 febbraio 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100528044407/http://www.pinyin.info/readings/texts/ezra_pound_chinese.html | dataarchivio = 28 maggio 2010 | urlmorto = sì }}
*{{cita web|http://digilander.libero.it/biblioego/BaLibriPound.htm|Libri di Pound}}
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