Cagiva Mito: differenze tra le versioni
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{{Moto-modello
|nome=Cagiva Mito
|immagine=Cagiva Mito '92 (2).jpg
|didascalia=Modello "[[Eddie Lawson]]" della Mito prima serie
|bandiera=ITA
|costruttore=Cagiva
|tipo=Stradale sportiva
|inizio_produzione=1990
|fine produzione=2012
|antenata=Cagiva Freccia
|fine_produzione=2012
|erede=
|famiglia=
|concorrenti=[[Aprilia AF1]], [[Aprilia RS|RS]]<br />[[Derbi GPR Racing]]<br />[[Gilera SP]], [[Gilera Crono|Crono]], [[Gilera GFR|GFR]] e [[Gilera SC|SC]]<br />[[Honda NSR]]<br />[[Yamaha TZR]]<br />[[Suzuki RG Gamma]]<br />[[Laverda Navarro]]
|note=
}}
La '''Cagiva Mito''' è una [[motocicletta]] sportiva disponibile nella [[cilindrata]] di 50 e 125 [[centimetro cubo|cm³]], prodotta dalla [[casa motociclistica]] [[Varese|varesina]] [[Cagiva]] dal [[1990]] al [[2012]].
==Introduzione==
Con i modelli della serie "Mito" Cagiva seguiva il filone delle moto da strada derivate dalle competizioni, molto in voga tra i giovani nella prima metà degli anni 1990; all'epoca tutte le maggiori case motociclistiche mettevano in listino modelli di questo tipo che, pur a fronte di costi d'acquisto e gestione non particolarmente elevati, consentivano prestazioni di tutto rispetto.
La serie "Mito" fu pensata in primis per sostituire nella gamma produttiva l'ormai datata "Freccia" ("Prima" nel caso del ciclomotore), ma in seconda battuta anche per trarre un vantaggio commerciale data la presenza sportiva dall'azienda di "[[Schiranna]]" nella [[classe 500]] (al tempo la classe maggiore) del motomondiale.
In ogni cilindrata entrata in produzione il [[motore]] è un monocilindrico [[Motore a due tempi|2T]], con il [[gruppo termico]] [[raffreddamento a liquido|raffreddato a liquido]] e un [[miscelatore]] per la lubrificazione separata.
Al debutto (1990) la Mito con la sua impostazione di guida decisamente sportiva (senza risultare scomodissima), il che gli permette una capacità di guida difficilmente eguagliabile sul misto, con un inserimento in curva immediato ed ottima stabilità di percorrenza, con un'ottima capacità in accelerazione anche grazie al peso spostato all'anteriore, il che permette di affrontare le chicane con una maggiore sicurezza percepita rispetto alla concorrenza.<br />Il propulsore ha un carattere sportivo, con una curva d'erogazione spostata verso l'alto ed una potenza tra le maggiori della categoria, permettendo di raggiungere una velocità massima di 172,716 km/h, anche grazie alla sua buona aerodinamica.<ref>{{Cita web|url=https://www.inmoto.it/news/approfondimenti/indimenticabili/2020/08/24-3295242/rewind_cagiva_mito_125_90_semplicemente_mitica_/2|titolo=Rewind, Cagiva Mito 125 '90: semplicemente... mitica!|sito=inmoto.it|accesso=8 giugno 2025}}</ref>
== Storia e versioni ==
=== La Mito 50 ===
La Mito 50 venne prodotta dal [[1997]] al [[2002]] andando a sostituire la [[Cagiva Prima]]; la differenza principale tra le due moto consiste nel propulsore, prodotto dalla stessa Cagiva sulla Prima (stesso motore dell'enduro Cocis), prodotto dalla Derbi nella Mito. Ciò ha comportato anche una diversa posizione della corona (a sinistra anziché a destra) e di entrambi i dischi freno.
Esteticamente le moto differiscono per via di una piccola feritoia sulla parte bassa della carena della Mito per far rientrare l'[[Camera d'espansione|espansione]] e soprattutto l'aggiunta di pedane passeggero e maniglie sotto il [[Codino (veicoli)|codone]], dovute all'omologazione biposto.
{{Moto-caratteristiche
|modello=Cagiva Mito 50
|immagine=
<!-- Sezione dimensioni e pesi -->
|lunghezza=1900
|larghezza=
|altezza=
|altezzasella=770
|altezzaminima=125
|altezzapedane=
|interasse=1315
|peso=89
|serbatoio=7,25 [[litro|l]]
<!-- Sezione meccanica -->
|tipomotore=Monocilindrico [[motore a due tempi|a 2 tempi]] [[Derbi]] ''EBS050''
|cilindrata=49,9
|alesaggio=39,86
|corsa=40
|raffreddamento=[[raffreddamento a liquido|a liquido]]
|distribuzione=valvola lamellare
|alimentazione=[[carburatore]]
|potenza=
|coppia=
|rapporto compressione=
|accensione=elettronica CDI (ad anticipo fisso)
|frizione=multidisco in bagno d'olio
|cambio=sequenziale a 6 marce (sempre in presa)
1° 11/34 (3,091)
2° 15/30 (2,000)
3° 18/27 (1,500)
4° 20/24 (1,200)
5° 22/23 (1,045)
6° 23/22 (0,956)
|trasmissione=Primaria a ingranaggi;<br />Secondaria a catena
|avviamento=elettrico
<!-- Sezione telaistica -->
|telaio=bitrave in [[alluminio]]
|sospensioneant=forcella teleidraulica a steli rovesciati da 35 mm Showa
|sospensionepost=monoammortizzatore con regolazione del precarico
|frenoant=disco singolo da 260 mm e pinze AJP fissa a 4 pistoncini
|frenopost=disco singolo da 220 mm e pinze AJP fissa a 2 pistoncini
|pneumatici=anteriore da 90/90 - 16; posteriore da 120/80 - 16 su cerchi Grimeca da 16" con canale da 1,85" all'anteriore e da 2,5" al posteriore
<!-- Sezione prestazioni -->
|velocità=
|accelerazione=
|consumo=
<!-- Sezione altro -->
|libera=
|liberadescr=
|libera1=
|liberadescr1=
|note=
|fonte=
}}
=== La Mito
La Mito 125 viene presentata il 18 maggio del [[1990]] come evoluzione della [[Cagiva Freccia]]; con il modello precedente la Mito prima serie condivideva il propulsore a sette marce, opportunamente rivisto e migliorato.
Esteticamente invece le moto erano molto diverse: inizialmente la Mito a causa della carenza di porzioni della carenatura, fu presentata in versione [[naked (motociclismo)|naked]], con telaio e motore in vista e specchietti tondi montati sul manubrio, successivamente venne prodotto un kit di conversione per renderla carenata (rendendola una race replica della [[Cagiva C588]])<ref>[https://www.inmoto.it/news/approfondimenti/indimenticabili/2020/08/24-3295242/rewind_cagiva_mito_125_90_semplicemente_mitica_ Rewind, Cagiva Mito 125 '90: semplicemente... mitica!]</ref>. Le primissime versione erano disponibili di colore rosso o verde mare<ref>{{Cita web|url=https://cagivamitofaritondi.jimdofree.com/le-serie/mito/1990-carenata-e-scarenata/|titolo=}}</ref>. Tuttavia dalla metà del [[1991]] venne resa finalmente disponibile una versione carenata, in linea con le concorrenti [[Aprilia AF1]], [[Yamaha TZR]], [[Gilera SP]] e [[Honda NSR 125]]. Alle precedenti livree rosso e verde, si aggiungono anche le colorazioni: nera (con strisce verdi più piccole), la Denim e la livrea rossa con quadrettoni bianchi (piuttosto rara)<ref>{{Cita web|url=https://cagivamitofaritondi.jimdofree.com/le-serie/mito/1991-carenata-e-scarenata/|titolo=}}</ref>.
==== La Mito Denim ====
[[File:Mito denim.jpg|thumb|left|La Cagiva Mito Denim]]
Nel [[1991]] venne prodotta una versione in edizione limitata, la ''Mito Denim'', con livrea bianca e blu, creata per un concorso a premi. Ad oggi si ha evidenza di una produzione di 400 esemplari; ogni moto fu dotata di una targhetta identificativa rivettata sulla piastra di sterzo superiore, recante un numero progressivo.
Durante la prima serie vennero presentati dei modelli rivisti nel gruppo termico e nell'impianto di scarico, nel [[1991]] venne prodotta la versione ''Lucky Explorer'' con livrea bianca e rossa ispirata alla [[Cagiva Elefant]] guidata da [[Edi Orioli]], campione della [[Rally Dakar|Parigi-Dakar]] nel 1990. Nel settembre 1991 venne invece presentata una livrea replica di quella della moto di [[Eddie Lawson]], pilota Cagiva nella [[Classe 500]] del [[Motomondiale]].
Queste versioni "racing" erano la versione proposta da cui poter partire per preparare le moto per partecipare al campionato Sport Production "[[Sport Production|SP]]"; da non confondersi con la versione speciale, sempre del 1991, denominata "Mini moke", già pronto gara e disponibile per pochi piloti, che condivideva molte componenti tecniche ma era rivista pezzo per pezzo dal reparto corse cagiva.
Alle versioni "racing", appunto, rispetto alle "base" vengono modificati i seguenti componenti: mono ammortizzatore posteriore (taratura differente)<ref>{{Cita web|url=https://cagivamitofaritondi.jimdofree.com/le-serie/mito/1991-racing-lucky-explorer-1/|titolo=}}</ref>, forcelle anteriori (molle e spessori), testa cilindro, camera d'espansione, silenziatore, boccola di scarico, valvola di scarico, pacco lamellare (lamelle e stopper), taratura del carburatore e rapportatura della trasmissione primaria<ref>{{Cita web|url=https://www.mitoclub.com/articoli-manuali/articoli-tecnici/11-gruppi-termici-cagiva.html|titolo=Motore|sito=Mitoclub.com|accesso=8 giugno 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.mitoclub.com/articoli-manuali/articoli-tecnici/28-ciclistica.html|titolo=Ciclistica|sito=Mitoclub.com|accesso=8 giugno 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.mitoclub.com/articoli-manuali/articoli-tecnici/12-carburatore.html|titolo=Carburatore e la carburazione|sito=Mitoclub.com|accesso=8 giugno 2025}}</ref>.
{{Moto-caratteristiche
|modello=Cagiva Mito 125
|immagine=
<!-- Sezione dimensioni e pesi -->
|lunghezza=2.000
|larghezza=760
|altezza=1.130
|altezzasella=795
|altezzaminima=150
|altezzapedane=
|interasse=1.380
|peso=121
|serbatoio=18 [[litro|l]]
<!-- Sezione meccanica -->
|tipomotore=Monocilindrico [[motore a due tempi|a 2 tempi]]
|cilindrata=124,63
|alesaggio=56
|corsa=50,6
|raffreddamento=[[raffreddamento a liquido|a liquido]] con radiatore concavo
|distribuzione=valvola lamellare
|alimentazione=[[carburatore]] [[Dell'Orto]] PHBH 28 RD
|potenza=Versione normale 22,89 kW (31,13 CV) a 10.400 rpm<br />Versione Eddie Lawson e Lucky Explorer 24 kW (32,64 CV) a 11.000 rpm
|coppia=Versione normale 2,16 kg·m a 10.000 rpm<br />Versione Eddie Lawson e Lucky Explorer 2,17 kg·m a 10.700 rpm
|rapporto compressione=Versione normale 6,3:1 (a luci chiuse)<br />Versione Eddie Lawson e Lucky Explorer 7,6:1 (a luci chiuse)
|accensione=elettronica CDI (ad anticipo variabile)
|frizione=multidisco in bagno d'olio
|cambio=sequenziale a 7 marce (sempre in presa)
1°: 11/30 (2,727)
2°: 14/26 (1,857)
3°: 17/24 (1,411)
4°: 21/24 (1,142)
5°: 23/22 (0,956)
6°: 22/19 (0,863)
7°: 22/18 (0,818)
|trasmissione=modello Eddie Lawson e Lucky Explorer: Primaria a ingranaggi elicoidali 22/72 (3,272); Secondaria a catena 14/41 (2,928)<br />modello normale: Primaria a ingranaggi elicoidali 20/65 (3,25); Secondaria a catena 14/43 (3,071)
|avviamento=elettrico
<!-- Sezione telaistica -->
|telaio=Bitrave con tubolari estrusi e parti fuse in lega leggera; appendice posteriore in tubi
d'acciaio a sezione quadrata
|sospensioneant=forcella teleidraulica da 38 mm con la regolazione del precarico "MARZOCCHI"
|sospensionepost=monoammortizzatore con regolazione del precarico "MARZOCCHI"
|frenoant=disco singolo da 320 mm [[Brembo (industria)|Brembo]]
|frenopost=disco singolo da 230 mm
|pneumatici=anteriore da 110/70 - 17 T54; posteriore da 150/60 ZR 17<br />
In alternativa per il modello Eddie Lawson e Lucky Explorer: anteriore da 100/80 - 17 T52 o 120/60 ZR 17; posteriore da 140/70 - 17 T66<br />
In alternativa per il modello normale: anteriore da 100/80 - 17 T52; posteriore da 140/70 - 17 T66
<!-- Sezione prestazioni -->
|velocità=
|accelerazione=
|consumo=
<!-- Sezione altro -->
|libera=
|liberadescr=
|libera1=
|liberadescr1=
|note=
|fonte=Manuale d'officina Mito 800068543<br />Manuale d'officina Mito Racing 800069478<br />Manuale ricambi Mito '90 800068540
}}
=== La Mito II ===
Nel [[1992]] la Mito subì un aggiornamento della ciclistica, dove vennero adottate forcelle Marzocchi a steli rovesciati da 40 mm, una nuova pinza freno anteriore a quattro pistoncini di maggior diametro ed una pompa freno [[Brembo (azienda)|Brembo]] maggiorata, la carenatura venne aggiornata con l'inserimento di un pannello che chiudeva la carena nella parte sottostante il radiatore, nel 1993 con la versione Mito II: Replica a partire dal numero di matricola 8P017547, si hanno le nuove carene, che a seconda della replica vennero forate ai lati in modo più o meno marcato.
Venne rivisto anche il motore per garantire una erogazione più fluida, sebbene a costo di prestazioni leggermente inferiori.
Le livree disponibili erano due: la ''Lucky Explorer'', molto simile a quella utilizzata sulla Mito prima serie, una inedita colorazione rossa con decalcomanie nere e oro ed i cerchi di colore bianco. Nel [[1993]] la livrea ''Lucky Explore''r venne ulteriormente modificata, la maggior differenza fu che, le tabelle portanumero, da gialle passarono a essere di colore nero, anche i cerchi tornano ad essere di neri. Successivamente nel [[1994]] vi si aggiunsero la replica ''John Kocinski'' rossa e bianca e la Evoluzione nera e arancio, denominata ''Evolution of a Myth''<ref>{{Cita web|url=https://125stradali.com/mito-93/|titolo=Evo of a Myth}}</ref>.
{{Moto-caratteristiche
|modello=Cagiva Mito II 125 & Mito II Replica 125
|immagine=
<!-- Sezione dimensioni e pesi -->
|lunghezza=1.980
|larghezza=760
|altezza=1.
|altezzasella=
|altezzaminima=150
|altezzapedane=
|interasse=1.375
|peso=
|serbatoio=
<!-- Sezione meccanica -->
|tipomotore=Monocilindrico [[motore a due tempi|a 2 tempi]]
Riga 49 ⟶ 185:
|alesaggio=56
|corsa=50,6
|raffreddamento=[[raffreddamento a liquido|a liquido]] con radiatore concavo
|distribuzione=valvola lamellare
|alimentazione=[[carburatore]] [[Dell'Orto]] PHBH 28 RD
|potenza=Mito II 24,14 kW (32,83 CV) a 11.100 rpm<br />Mito II Replica 22,88 kW (31,12 CV) a 11.500 rpm
|coppia=Mito II 2,17 kg·m a 10.750 rpm<br />Mito II Replica 1,94 kg·m a 11.250 rpm
|rapporto compressione=Mito II 8,2:1 (a luci chiuse)<br />Mito II Replica 10,2:1 (a luci chiuse)
|accensione=elettronica CDI (ad anticipo variabile)
|frizione=multidisco in bagno d'olio
|cambio=sequenziale a
1°: 11/30 (2,727)
2°: 14/26 (1,857)
3°: 17/24 (1,411)
4°: 21/24 (1,142)
5°: 23/22 (0,956)
6°: 22/19 (0,863)
7°: 22/18 (0,818)
|trasmissione=Primaria:<br>Mito II a ingranaggi elicoidali 20/65 (3,25)<br>Mito II Replica a ingranaggi dritti 22/72 (3,272)<br />Secondaria a catena 14/41 (2,928)
|avviamento=elettrico
<!-- Sezione telaistica -->
|telaio=Bitrave con tubolari estrusi e parti fuse in lega leggera; appendice posteriore in tubi
d'acciaio a sezione quadrata
|sospensioneant=forcella teleidraulica rovesciata da 40 mm "MARZOCCHI"
|sospensionepost=monoammortizzatore con regolazione del precarico "MARZOCCHI"
|frenoant=disco singolo da 320 mm [[Brembo (industria)|Brembo]]
|frenopost=disco singolo da 230 mm
|pneumatici=anteriore da 110
In alternativa: anteriore da 100/80 - 17 T52 o 120/60 ZR 17; posteriore da 140/70 - 17 T66
<!-- Sezione prestazioni -->
|velocità=
Riga 75 ⟶ 222:
|liberadescr1=
|note=
|fonte=Manuale d'officina Mito 2 & Mito Racing 800072249<br />Manuale ricambi Mito Replica 2 800076285
}}
==
[[File:Cagiva Mito vs. Ducati 996.JPG|thumb|left|Confronto tra la Cagiva Mito Ev (a sinistra) e la Ducati 916 (a destra)]]
Nel [[1994]] il design della moto venne stravolto: il designer [[Sergio Robbiano]] del Centro Ricerche Cagiva scelse di riproporre le linee della [[Ducati 916]] da lui disegnata; da notare che all'epoca la [[Ducati]] era controllata da [[Cagiva]] ed il direttore del CRC era [[Massimo Tamburini]], sviluppatore di varie moto della Casa di [[Borgo Panigale]].
Nacque così la ''Mito Ev'', alla quale erano stati apportati numerosi e consistenti miglioramenti rispetto alle due serie precedenti.
La strumentazione viene ridisegnata, dotandola tra l'altro di una spia di segnalazione della riserva; i due fari ora vengono utilizzati per scopi differenti, uno per l'abbagliante e l'altro per l'anabbagliante (ormai una consuetudine nel mondo delle moto) con due luci di posizione e lampadine [[Lampada alogena|alogene a incandescenza]] al posto delle [[Lampada a incandescenza|incandescenti]] (tipo Edison).
La ciclistica viene migliorata tramite l'impiego di un [[ammortizzatore di sterzo]]; vengono inoltre ridisegnate l'[[Scatola dell'aria|airbox]] e l'[[Camera d'espansione|espansione]]. Infine viene adottato un [[carburatore]] Mikuni da 35 mm in luogo del [[Dell'Orto]] da 28 mm.
Nel [[1995]] viene prodotta la ''Lucky Explorer Replica'', con livrea rossa e nera ripresa dalla moto del neo campione della [[Campionato italiano Sport Production|Sport Production]] [[Valentino Rossi]]. Nello stesso anno viene riproposta la colorazione ''Evoluzione'' già utilizzata sulla Mito II.
L'anno successivo viene introdotta la [[Patente di guida#Patente A1|patente A1]], che impone ai 125 una potenza massima di 11 kW. Alla Mito a piena potenza verrà perciò affiancata una versione depotenziata tramite l'adozione di una nuova espansione, l'utilizzo di un cambio a sei rapporti ed il ritorno al carburatore da 28 mm. Sempre nel [[1996]] viene presentata la livrea ''Lucky Explorer'' replica della [[Cagiva Elefant|Elefant]] guidata da Arcarons nel [[Rally Dakar]] del 1995.
Nel [[1999]] la versione a piena potenza della Mito Ev esce di produzione lasciando il posto alla sola versione depotenziata, omologata [[Euro I]] ed inizia con la matricola ZCG8P00AB*V000001. Viene realizzata anche una livrea monocromatica rossa con cerchi a sei razze più larghi, i quali escludono misure alternative per gli pneumatici.
Da qui in poi la Mito Ev non subisce particolari cambiamenti: dal [[2003]] la Mito Ev adotta l'omologazione [[Euro II]] a partire dal numero di matricola ZCGN300AB*V000001 e il 30 Settembre [[2005]] il sistema d'accensione Kokusan viene soppiantato da uno della Ducati Energia a partire dalla matricola ZCGN300AB5V014219. Esce infine di produzione nel [[2007]], sostituita dalla nuova versione SP525.
{{Moto-caratteristiche
|modello=Cagiva Mito Ev 125
|immagine=
<!-- Sezione dimensioni e pesi -->
|lunghezza=1.980
|larghezza=760
|altezza=1.100
|altezzasella=760
|altezzaminima=150
|altezzapedane=
|interasse=1.375
|peso=129
|serbatoio=14 [[litro|l]]
<!-- Sezione meccanica -->
|tipomotore=Monocilindrico [[motore a due tempi|a 2 tempi]]
|cilindrata=124,63
|alesaggio=56
|corsa=50,6
|raffreddamento=[[raffreddamento a liquido|a liquido]] con radiatore concavo
|distribuzione=valvola lamellare
|alimentazione=[[carburatore]] [[Dell'Orto]] PHBH da 28 RD per il solo 1994, [[Mikuni (azienda)|Mikuni]] TM 35, dal '95, [[Dell'Orto]] PHBH da 28 ND versione Svizzera, fino al '98, dal '99 PHBH da 28 BD
|potenza=Versione Svizzera del '94 22,7 kW (30,86 CV) a 11.200 rpm<br />Versione con TM 35 del '94 25 kW (34 CV) a 11.100 rpm
|coppia=Versione Svizzera del '94 1,97 kg·m a 11.000 rpm<br />Versione con TM 35 del '94 2,2 kg·m a 10.500 rpm
|rapporto compressione=10,2:1 (a luci chiuse)<br />dal '99 7,1:1 (a luci chiuse)
|accensione=elettronica CDI (ad anticipo variabile), dal 2006 elettronica digitale CDI (ad anticipo variabile)
|frizione=multidisco in bagno d'olio
|cambio=sequenziale a 7 marce, che a partire dalla matricola 8P022547 ha il cambio
1°: 11/30 (2,727)
2°: 16/29 (1,812)
3°: 17/23 (1,352)
4°: 19/21 (1,105)
5°: 23/22 (0,956)
6°: 22/19 (0,863)
7°: 22/18 (0,818)
<br />dal '99 a 6 marce (sempre in presa)<br />
1°: 11/30 (2,727)
2°: 14/26 (1,857)
3°: 17/23 (1,352)
4°: 21/23 (1,095)
5°: 23/22 (0,956)
6°: 22/19 (0,863)
|trasmissione=Primaria a ingranaggi dritti 22/72 (3,272);<br />Secondaria a catena 14/41 (2,928), dal 1999 14/43 (3,071), dal 2003 14/38 (2,714), dal 2006 14/43 (3,071)
|avviamento=elettrico
<!-- Sezione telaistica -->
|telaio=Bitrave con tubolari estrusi e parti fuse in lega leggera; appendice posteriore in tubi
d'acciaio a sezione quadrata
|sospensioneant=forcella teleidraulica a steli rovesciati da 40 mm "MARZOCCHI"
|sospensionepost=monoammortizzatore con regolazione del precarico "SACHS", dal 2005 "MARZOCCHI"
|frenoant=disco singolo da 320 mm [[Brembo (industria)|Brembo]]
|frenopost=disco singolo da 230 mm
|pneumatici=anteriore da 110/70 - 17 T54, dal 1999 anteriore da 110/70 ZR 17;<br />posteriore da 150/60 ZR 17<br />
In alternativa per i modelli prodotti dal '94 al '98: anteriore da 100/80 - 17 T52 o 120/60 ZR 17; posteriore da 140/70 - 17 T66
<!-- Sezione prestazioni -->
|velocità=
|accelerazione=
|consumo=
<!-- Sezione altro -->
|libera=
|liberadescr=
|libera1=
|liberadescr1=
|note=
|fonte=Manuale d'officina Mito Ev '94 800078792<br />Manuale d'officina Mito Ev & Mito Racing '95 800081921<br />Manuale d'officina Mito Ev '99 800093045<br />Manuale d'officina Mito Ev '04 8000A4798<br />Manuale ricambi Mito Ev '99 800093019<br />Manuale ricambi Mito Ev '01 8000A1085<br />Manuale ricambi Mito Ev '04 8000A5046<br />Manuale ricambi Mito Ev '06 8000A8620<br />Libretto uso e manutenzione Mito Ev '03 800090500
}}
[[File:Cagiva Mito SP525.jpg|thumb|left|La Mito SP525]]
La ''Mito SP525'', in vendita dal [[2008]] a partire dal numero di matricola ZCGN300AB8V000001, è l'ultima evoluzione della Mito. Il design ricalca quello dell'ultima Cagiva utilizzata nel [[Motomondiale]], la [[Cagiva C594|C594]] guidata da [[John Kocinski]] nella [[Motomondiale 1994|stagione 1994]] con il numero 11.
L'adozione di un [[carburatore elettronico]] gestito da una centralina dedicata (sviluppata in collaborazione con [[Dell'Orto]]) ha permesso alla Mito di poter essere omologata [[Euro III]]. Tale centralina monitora vari parametri (tra cui grado di apertura della ghigliottina, [[Revolutions per minute|giri motore]], temperatura del motore e dell'ambiente) ed interviene regolando la quantità d'olio e di benzina nella miscela, la fasatura d'accensione, il regime d'apertura della valvola di scarico e altre variabili.
Dal [[2012]] la produzione della Cagiva Mito è stata sospesa per concentrare tutte le risorse sulla [[MV Agusta F3]] (la Cagiva è infatti sotto il controllo della [[MV Agusta]]). Finora non sono state rilasciate dichiarazioni né in merito ad una definitiva uscita di scena della Mito né di un suo ritorno in produzione.
{{Moto-caratteristiche
|modello = Cagiva Mito SP525
|immagine = Cagiva mito di Alberto.jpg
<!-- Sezione dimensioni e pesi -->|lunghezza = 1980
|larghezza = 760
|altezza = 1070
|altezzasella = 760
|altezzaminima = 150
|altezzapedane =
|interasse = 1375
|peso = 132
|serbatoio = 14 (6 di riserva) [[litro|l]]
<!-- Sezione meccanica -->|tipomotore = Monocilindrico [[motore a due tempi|a 2 tempi]]
|cilindrata = 124,63
|alesaggio = 56
|corsa = 50,6
|raffreddamento = [[raffreddamento a liquido|a liquido]] con radiatore concavo
|distribuzione = valvola lamellare
|alimentazione = [[carburatore]] elettronico [[Dell'Orto]] VHST 28 CD con TPS
|potenza = versione Full power Euro 3 24,2 kW (32,5 CV) alla ruota a 9.000 giri/min
|coppia = versione Full power Euro 3 1,79 kg·m (17,6 N·m) alla ruota a 8.000 giri/min
|rapporto compressione = 7,1:1 (a luci chiuse)
|accensione = unità di controllo CDI (ad anticipo variabile)
|frizione = multidisco in bagno d'olio
|cambio = sequenziale a 6 marce sempre in presa
1°: 11/30 (2,727)
2°: 14/26 (1,857)
3°: 17/23 (1,352)
4°: 21/23 (1,095)
5°: 23/22 (0,956)
6°: 22/19 (0,863)
|trasmissione = Primaria a ingranaggi dritti 22/72 (3,272);<br />Secondaria a catena 14/43 (3,071)
|avviamento = elettrico
<!-- Sezione telaistica -->|telaio = Bitrave con tubolari estrusi e parti fuse in lega leggera; appendice posteriore in tubi
d'acciaio a sezione rotonda
|sospensioneant = forcella teleidraulica a steli rovesciati da 40 mm Marzocchi
|sospensionepost = monoammortizzatore con regolazione del precarico Marzocchi, dal 2009 Sachs
|frenoant = disco flottante [[Brembo (azienda)|Brembo]] Oro (08489993) da 320 mm, con pinza fissa ad attacco tradizionale [[Brembo (azienda)|Brembo]] P4 30/34 C Oro Dx a quattro pistonicini a diametro differenziato Ø 30/34
|frenopost = disco fisso [[Grimeca]] da 230 mm, con pinza fissa [[Brembo (azienda)|Brembo]] P32 Oro a due pistonicini da 32 mm
|pneumatici = anteriore da 110/70 ZR 17; posteriore da 150/60 ZR 17
<!-- Sezione prestazioni -->|velocità =
|accelerazione =
|consumo = <!-- Sezione altro -->
|libera =
|liberadescr =
|libera1 =
|liberadescr1 =
|note =
|fonte = Manuale d'officina Mito SP525 8000A9471<br />Manuale ricambi Mito SP 525 '07 8000A9470
}}
===Mito 500===
La Cagiva nel 2006 e 2008 presentò una nuova motocicletta su base Mito, prima sulle linee della EV, poi sulle linee della SP 525, che si differenziava solo per la propulsione, in quanto equipaggiata con motore quattro tempi 500 cm³ della [[Husqvarna]], con una potenza di 60 CV, coppia massima di 50 N·m ed un peso dichiarato di soli 133 kg, ma non vennero mai messe in produzione.<ref>[http://www.motoblog.it/post/5019/eicma-2006-cagiva-mito-500-2 Eicma 2006: Cagiva Mito 500]</ref><ref>[http://www.motorcyclenews.com/mcn/news/newsresults/mcn/2008/january/january-1-6/jan0408wouldyoubuyacagivamito500votenow/ Would you buy a Cagiva Mito 500?]</ref><ref>[https://www.inmoto.it/news/curiosita/2021/11/19-54112/passate_da_eicma_quando_la_cagiva_svel_la_mito_maggiorata Passate da EICMA: quando la Cagiva svelò la Mito maggiorata]</ref>
== Le competizioni ==
[[File:Cagiva Mito L.e. 1993 ufficiale.jpg|thumb|Mito SP ufficiale del team Lucky Explorer 1993 guidata da [[Valentino Rossi]] e [[Vittoriano Guareschi]]]]
La Cagiva Mito fin dal suo debutto partecipò al [[Campionato italiano Sport Production]], ma solo dal 1991 vennero presentate le versioni allestite di fabbrica come SP<ref>[http://www.moto.it/news/cagiva-mito-sp-mai-nome-piu-azzeccato.html Cagiva Mito SP. Mai nome più azzeccato]</ref>: vennero infatti prodotte svariate versioni ad uso esclusivo per le competizioni, oltre ad una serie di kit di conversione da installare sulle Mito omologate strada per renderle pronto gara.<ref>[http://125stradali.com/cagiva-mito-sp/ Cagiva Mito SP]</ref><ref>Manuale ricambi Mito SP '95 800081920<br />Manuale kit SP Mito Ev Racing '01 8000A1063</ref>
In sella ad una Mito II fece il suo esordio il futuro pluri-campione del mondo [[Valentino Rossi]]; la stessa moto fu messa all'[[Asta (compravendita)|asta]] sul popolare sito [[eBay]] da "Lusuardi Claudio & C" nei primi mesi del 2005, con annesso un certificato di autenticità firmato da Rossi stesso. Venne venduta il 19 aprile [[2005]] a 22.600,00 [[€]].<ref>[http://www.repubblica.it/2005/d/motori/aprile05/astarossi/astarossi.html repubblica.it "All'asta la numero Uno di Valentino Rossi"], [http://www.pc-facile.com/news/prima_moto_valentino_rossi_venduta_asta/30932.htm pc-facile.com "La prima moto di Valentino Rossi venduta all'asta"]</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Manuali d'officina e utente della Cagiva Mito
* Motociclismo ottobre 1993 nº10
* InMoto luglio 2003 nº7
* EuroMoto febbraio 2008 nº2
* Valentino Rossi ''"Pensa se non ci avessi provato"'', editrice "Mondadori"
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=http://www.cagiva.it/_vti_g4_ver.aspx?IdVer=78&rpstry=43_|titolo=Sito ufficiale|urlmorto=sì|accesso=10 luglio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070213003313/http://www.cagiva.it/_vti_g4_ver.aspx?IdVer=78&rpstry=43_|dataarchivio=13 febbraio 2007}}
*{{cita web|http://www.mitoclub.com/index.php|Mitoclub}}
*{{cita web|url=http://www.moto.it/news/125-stadali-la-cagiva-mito.html|titolo=Epoca. 125 Stradali. La Cagiva Mito|editore=www.moto.it|data=9 dicembre 2014|accesso=19 dicembre 2014}}
*{{cita web|url=http://www.motoblog.it/post/116963/amarcord-cagiva-mito|titolo=Cagiva Mito storia e fine produzione}}
{{Portale|moto|trasporti}}
[[Categoria:Motoveicoli Cagiva|Mito]]
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