L'ebreo errante (film 1948): differenze tra le versioni
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{{Film
|titolo
|immagine = Gassaman3.jpg
|didascalia = [[Valentina Cortese]] e [[Vittorio Gassman]] in una foto di scena del film
|titolo alfabetico = Ebreo errante, L'
|paese = [[Italia]]
|anno uscita =
|tipo colore = B/N
|genere = drammatico
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|casa produzione = C.D.I cinematografica
|casa distribuzione italiana = C.D.I.
▲*[[Vittorio Gassman]]: Mathieu Blumenthal
*[[Valentina Cortese]]: Ester
*[[Noëlle Norman]]: Elena/Hélène
*[[Harry Feist]]: Hans
*[[Inga Gort]]:
*[[
*[[Hans Hinrich]]: dottor Albert Schuster
*[[Amilcare Pettinelli]]: Jacques Dechamps
*[[Cesare Polacco]]:▼
*[[Renato Malavasi]]: ebreo internato nel campo▼
*[[Armando Francioli]]▼
▲*[[Cesare Polacco]]: Kossy
*[[Egisto Olivieri]]: contadino polacco▼
▲*[[Armando Francioli]]: David
*[[Ermanno Randi]]: fidanzato di Luisa▼
*[[Giulio Battiferri]]: omosessuale nel lager▼
*[[Carlo Jachino]]: Muller▼
*[[Ivo Karavany]]: Ernst
*[[Cino Bassi]]: Pierre
*[[Maria Krahn Heinrich]]: Cristina
*[[Fosca Freda]]: donna incinta sul treno
*[[Guido Barbarisi]]: Klinnert
*[[Victor Ledda]]: Jean
*[[Bruno von Barens]]: comandante del campo
*[[Antonio Crast]]: ufficiale tedesco▼
*[[Rosa Moneta]]: Renata
*[[Nicoletta Prinzi]]: Luisa
*[[Angelo Calabrese]]
*[[Pina Piovani]]
▲*[[Antonio Crast]]
▲*[[Renato Malavasi]]
▲*[[Ermanno Randi]]
*[[Marco Raviart]]
*[[
▲*[[Carlo Jachino]]
▲*[[Giulio Battiferri]]
▲*[[Egisto Olivieri]]
▲*[[Sandro Ruffini]]: Mathieu Blumenthal
*[[Rina Morelli]]: Ester
*[[Mario Besesti]]: professor Epstein
*[[Emilio Cigoli]]: dottor Albert Schuster
*[[Giulio Panicali]]: Gesù Cristo
|fotografo = [[Václav Vích]]
|montatore = [[Otello Colangeli]]
|musicista = [[Enzo Masetti]]
|scenografo = [[Arrigo Equini]]
|costumista = [[Dario Cecchi]] e Bianca Emanuele Bacicchi
}}
'''''L'ebreo errante''''' è un [[film]] del [[1948]] diretto da [[Goffredo Alessandrini]].
==Trama==
Soggetto tratto dal [[L'ebreo errante (romanzo)|romanzo omonimo]] di [[Eugène Sue]]<ref>''Vittorio Gassman'', a cura di Giacomo Gambetti
Nel secondo conflitto mondiale vive a Parigi insieme ad Elena
▲Soggetto tratto dal [[L'ebreo errante (romanzo)|romanzo omonimo]] di [[Eugène Sue]]<ref>Vittorio Gassman a cura di Giacomo Gambetti Gremese editore Roma 1982</ref>, narra le vicissitudini di un ebreo, Mathieu Blumenthal condannato a vagabondare per le vie del mondo, sia nello spazio che nel tempo.
Il gruppo arrestato dai tedeschi verrà deportato in un campo di concentramento, dove
▲Nel secondo conflitto mondiale vive a Parigi insieme ad Elena, con l'arrivo dei tedeschi Mathieu, si rifugia nella Sinagoga, dove incontra altri componenti della comunità, tra cui Ester.
▲Il gruppo arrestato dai tedeschi verrà deportato in un campo di concentramento, dove Mathieu, innamoratosi di Ester, organizza una fuga portando con sé la ragazza.
▲Ma per evitare la ritorsione dei tedeschi che minacciano la fucilazione di 500 deportati l'ebreo errante si consegna e viene fucilato, e con la sua morte riesce ad espiare le sue colpe.
==La critica==
[[Arturo Lanocita]] scrisse nel ''[[
La semiologa [[Valentina Pisanty]] ha scritto: «Risulta molto poco accettabile l'unico film italiano che tra il 1945 e il 1957 parla di Auschwitz, ''L'ebreo errante'' di Goffredo Alessandrini (1948), nel quale il protagonista [...] è il leggendario Ebreo Errante, cioè colui che – secondo la vulgata antigiudaica – schernì Gesù sul Golgota e fu condannato da Gesù stesso a vagare ramingo per secoli senza trovare mai pace. [...] Per tagliare corto, l'ebreo viene deportato ad Auschwitz – in versione edulcorata – dove per la prima volta conosce la pietà e viene così redento. Ciò che urta maggiormente in questo film è la chiave falsa e banalizzante con cui esso spiega (o addirittura giustifica) la Shoah, presentandola come un lavacro, quasi una punizione divina, come da stereotipo antigiudaico».<ref>{{cita web|autore=Valentina Pisanty|url=https://www.academia.edu/2314304/La_banalizzazione_della_Shoah._Prime_riflessioni_sul_caso_italiano|titolo=La banalizzazione della Shoah. Prime riflessioni sul caso italiano}}</ref>
▲[[Arturo Lanocita]] nel [[Il Corriere della Sera]] dell'8 febbraio [[1949]], "''L'ebreo errante'' di Alessandrini è uno strano film. Sbanda curiosamente tra l'allegoria e il documentario, valutato in sede estetica il film è piuttosto enfatico. Interpreti maggiori Gassman e la Cortese"
==Note==
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*[[Film sull'Olocausto]]
*[[Ebreo errante]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
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[[Categoria:Film sull'Olocausto]]
[[Categoria:Film diretti da Goffredo Alessandrini]]
[[Categoria:Film basati su romanzi di autori francesi]]
[[Categoria:Film con composizioni originali di Enzo Masetti]]
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