Tortona: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati del Piemonte|novembregennaio 20152024|}}
{{Avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Tortona
|Panorama = Tortona-piazza del duomoduomo2.jpg
|Didascalia =Piazza Facciata superiore del [[Duomo di Tortona|Duomoduomo]]
|Bandiera = Tortona-Bandiera.pngsvg
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Tortona-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Piemonte Alessandria
|Amministratore locale = Federico Chiodi
|Divisione amm grado 2=Alessandria
|Partito = [[centro-destra]]
|Amministratore locale= Gianluca Bardone
|Data elezione = 27-5-2019
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezionerielezione = 9-6-20142024
|Mandato =
|Data istituzione=
|Data istituzione =
|Altitudine=122 (min 91 - max 290)
|Altitudine = 122 (min 91 - max 290)
|Superficie=99.66
|Superficie = 99.66
|Note superficie=
|Note superficie =
|Abitanti=27298
|Sottodivisioni = Bettole di Tortona, Castellar Ponzano, Mombisaggio e Torre Calderai, Rivalta Scrivia, Torre Garofoli, [[Vho (Tortona)|Vho]], Passalacqua
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 22 maggio 2018.
|Divisioni confinanti = [[Alessandria]], [[Bosco Marengo]], [[Carbonara Scrivia]], [[Castelnuovo Scrivia]], [[Paderna]], [[Pontecurone]], [[Pozzolo Formigaro]], [[Sale (Italia)|Sale]], [[Sarezzano]], [[Viguzzolo]], [[Villalvernia]], [[Villaromagnano]]
|Aggiornamento abitanti=30-11-2017
|Zona sismica = 3
|Sottodivisioni=Bettole di Tortona, Castellar Ponzano, Mombisaggio, Rivalta Scrivia, Torre Calderai, Torre Garofoli, Vho, Passalacqua
|Gradi giorno = 2516
|Divisioni confinanti=[[Alessandria]], [[Bosco Marengo]], [[Carbonara Scrivia]], [[Castelnuovo Scrivia]], [[Paderna]], [[Pontecurone]], [[Pozzolo Formigaro]], [[Sale (Italia)|Sale]], [[Sarezzano]], [[Viguzzolo]], [[Villalvernia]], [[Villaromagnano]]
|Nome abitanti = tortonesi
|Zona sismica=3A
|Patrono = [[Marziano di Tortona|san Marziano]]
|Gradi giorno=
|Festivo = 6 marzo
|Nome abitanti=tortonesi
|PIL =
|Patrono=[[Marziano di Tortona|san Marziano]]
|PIL procapite =
|Festivo=6 marzo
|Mappa = Map of comune of Tortona (province of Alessandria, region Piedmont, Italy).svg
|PIL=
|Didascalia mappa = Mappa del comune di Tortona all'interno della provincia di Alessandria
|PIL procapite=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
|Diffusività=
}}
 
'''Tortona''' (''TurtonaTurtouna'' in [[dialetto tortonese]], IPA: {{IPA|[tʊrˈtɔŋa]}}, ''Torton-a'' in [[dialettolingua tortonesepiemontese|piemontese]], ''TortonTortónn-a'' in [[linguaLingua piemonteseligure|ligure]], ''Dertona'' o ''Derthona'' in [[Lingua latina|latino]], ''Terdona'' durante il [[Medioevo]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:27298Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Alessandria]], in [[Piemonte]], situato sulla sponda destra dello [[Scrivia]], tra la pianura di [[Spinetta Marengo|Marengo]] e le estreme propaggini collinari dell'[[Appennino ligure]], non lontano dal confine con la [[Lombardia]]. Comune principale della regione del [[Tortonese]], a cui dà il nome, Tortona è sede di un ospedale, di un polo scolastico superiore e di altri servizi per i cittadini.
 
La città, centro principale del [[Tortonese]], è [[Diocesi di Tortona|sede vescovile]].
 
{{Citazione|Questa Patria, antichissima frà tutte le altre Città di Lombardia, già è stata ampla et illustre.<ref>[https://books.google.it/books?id=pSJXAAAAcAAJ&pg=PA92&lpg=PA92&dq=#v=onepage&q&f=false Raccogliamento di nuova historia dell'antica citta di Tortona. Diviso in sei ... - Nicolo Montemerlo - Google Libri]</ref>
|Nicolò Montemerlo}}
 
== Geografia fisica ==
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[[File:Areal Tortona.jpg|left|thumb|Tortona dall'alto]]
Situata nel [[Piemonte]] sud orientale, la città di Tortona, misurando dai confini cittadini, dista:
* 10&nbsp;km dall'[[Oltrepò Pavese]] e il comune di [[Voghera]], in [[Lombardia]], a est;
* 21&nbsp;km da [[Alessandria]], a ovest;
* 60&nbsp;km dalla Barriera [[Milano]] Ovest, sulla [[Autostrada A7 (Italia)|A7]], a nord est;
* 70&nbsp;km dal casello di [[Genova]] EstOvest, sulla A7, a sud;
 
Si trova sulla sponda destra del torrente [[Scrivia]] e il quartiere di S. Bernardino è attraversato dal [[Ossona (torrente)|torrente Ossona]]. A est si trova la collina del "[[Castello di Tortona|Castello]]", il colle Savo, che domina la città e che rappresenta il termine di quello che i geologi chiamano "Sperone di Tortona"; a sud si estendono le valli [[Ossona (torrente)|Ossona]], [[Grue (torrente)|Grue]] e [[Curone]].
 
La parte alta di Tortona si estende sulle prime propaggini dei Colli Tortonesi.
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=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Tortona}}
Il clima è riconducibile al tipo continentale, caratteristico della [[Pianura Padana|Val Padana]], con estati molto calde e spesso afose. Gli inverni sono freddi con frequenti giornate nebbiose, anche se il fenomeno [[nebbia]] negli ultimi anni si è tendenzialmente ridotto. In inverno erano abbastanza frequenti le [[nevicate]], anche copiose, nell'area del Tortonese, specie a ridosso delle colline, ma negli ultimi 15 anni il fenomeno si è gradualmente ridotto a pochi episodi sporadici. Si verificano invece più spesso le [[Gelo|gelate]] notturne, alcune volte persino nei mesi primaverili. La temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +1,1&nbsp;°C, la massima media è di +3,5&nbsp;°C, la minima media è di -1,4&nbsp;°C; la temperatura del mese più caldo, luglio, è di +24,2&nbsp;°C, la massima media è di +29,3&nbsp;°C, la minima media è di 19,1&nbsp;°C. Le precipitazioni medie annue si aggirano tra i 700 e i 750&nbsp;mm, mediamente distribuite in 65 giorni, e presentano un minimo a gennaio e a luglio, un picco molto accentuato autunnale (ottobre e novembre) e un massimo secondario in primavera (marzo e aprile).
 
[[File:Tortona-Gonfalone.png|upright=0.5|thumb|Gonfalone civico]]
 
== Storia ==
{{Citazione|Questa Patria, antichissima frà tutte le altre Città di Lombardia, già è stata ampla et illustre.<ref>[https://books.google.it/books?id=pSJXAAAAcAAJ&pg=PA92&lpg=PA92&dq=#v=onepage&q&f=false Raccogliamento di nuova historia dell'antica città di Tortona. Diviso in sei ... - Nicolo Montemerlo - Google Libri]</ref>
|Nicolò Montemerlo}}
 
=== Premessa ===
<ref>{{Cita web|url=https://archive.org/details/storiaedartenelt00gabo/page/n5/mode/2up?q=saccaggi|titolo=Cereti, Gabotto, Poggi, Sant'Ambrogio, Storia ed arte nel tortonese, Tip. Rossi, Tortona, 1905.}}</ref>
 
La storia ha riservato a Tortona un passato ricco di vicende e di personaggi illustri, ma anche di guerre e di distruzioni che hanno rischiato di cancellarne la memoria.
Baluardo di un territorio di confine fin dalle sue origini liguri, per i [[Civiltà romana|Romani]] divenne, nell'età imperiale, il crocevia di grandi strade consolari (la [[via Fulvia]], la [[via Postumia]], la [[via Aemilia Scauri]], la [[via Vercellina]]) che conferivano alla romana Dertona Julia il ruolo di nodo strategico militare e civile che poi conservò nelle epoche successive.
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I ritrovamenti avvenuti nell'attuale area urbana testimoniano la frequentazione del territorio già durante il [[Neolitico]]. Fu un ''[[oppidum]]'' (villaggio fortificato) dei [[Liguri|Liguri Statielli]] tra [[VIII secolo a.C.|VIII]] e il [[V secolo a.C.]], con il nome di ''Dertona'' che si trovava nella zona del "Castello".
Dopo la conquista [[roma (città antica)|romana]] del territorio, la città divenne [[colonia romana]] intorno al [[120 a.C.]], trasformandosi in un fiorente centro agricolo e commerciale, all'incrocio di importanti vie di comunicazione: la [[via Postumia]] (che collegava [[Genova]] ad [[Aquileia]]), la [[via Fulvia]] (proveniente da ''[[Pollentia (sito archeologico)|Pollentia]]'', oggi [[Pollenzo]]), la [[Via Mala]] che venendo da Genova si dirigeva verso Milano e poi Como/Svizzera e la [[via Aemilia Scauri]] (proveniente da ''[[Vada Sabatia]]'', l'odierna [[Vado Ligure]], attraverso ''[[Aquae Statiellae]]'', l'odierna [[Acqui Terme]]).
 
Eretta una seconda volta in [[Colonia romana|colonia]] da [[Augusto]] (tra il 40 e il 30 a.C.) assunse il nome di ''Julia Dertona'' e fece parte della [[Regio IX Liguria|regione IX]]. Ebbe prosperità fino alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'imperoImpero romano]] come dimostrano i numerosi ritrovamenti. Tortona è sede vescovile fin dall'[[epoca paleocristiana]]. [[Marziano di Tortona|San Marziano]], protovescovo della diocesi e santo patrono della città (festa: 6 marzo) fu martirizzato, secondo la tradizione, nel [[122]]. Dati storici certi e indiscutibili non si hanno circa la precisione di questa data: di sicuro all'inizio del [[II secolo]] Tortona era già centro di un'importante comunità cristiana. A Tortona ebbe luogo la deposizione e l'uccisione dell'[[Imperatori romani|imperatore romano d'occidente]] [[Maggioriano]], deposto dal suo generale di origini barbare [[Ricimero]] nel [[461]].
 
=== Medioevo ===
 
[[File:Friedrich-barbarossa-und-soehne-welfenchronik 1-1000x1540.jpg|thumb|left|Miniatura di [[Federico Barbarossa]] tra i suoi figli, [[Enrico VI di Svevia|Enrico]] e [[Federico VI di Svevia|Federico]].]]
Tortona nell'[[alto Medioevo]], anche a causa della decadenza dei centri vicini ([[Libarna]], [[Storia di Voghera#Età antica: Iria|Iria]] e [[Forum Fulvii]]), rimase il centro principale della zona. Già [[Teodorico il Grande|Teodorico]], [[re degli ostrogotiOstrogoti]], nominò Tortona "granaio della [[Liguria]]" durante il periodo appena successivo alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], come afferma [[Cassiodoro]]. Inoltre, nonostante le continue incursioni di popolazioni barbare, la città rimase un borgo di notevole importanza. Nell'[[833]] l'Imperatrice [[Giuditta di Baviera]], seconda moglie di [[Ludovico il Pio]], venne relegata nel [[convento di Santa Eufemia]] e nell'[[877]] l'Imperatore [[Carlo il Calvo]] si rifugiò a Tortona col [[Papa Giovanni VIII]] per sfuggire all'avversario [[Carlomanno di Baviera]].
 
Il territorio assieme alla Liguria fu conquistato dai [[Bizantini]] nel [[538]], durante la [[guerra gotica (535-553)]], ma fu pacificato solo nel 554. Entrò quindi a far parte della [[Alpi Cozie (provincia romana)|provincia delle Alpi Cozie]], come narrato da [[Paolo Diacono]] nella sua descrizione dell'Italia alla vigilia dell'[[migrazione longobarda|invasione longobarda]]. In seguito la parte della Liguria rimasta bizantina assunse il nome di [[Provincia Maritima Italorum]].
Fra il [[950]]-[[951]] il re [[Berengario II d'Ivrea|Berengario II]] terminò la riorganizzazione del territorio del nord Italia, iniziata da [[Ugo di Provenza]] costituendo la [[Marca Obertenga]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/marca_res-f28a3cbc-e02d-11df-9ef0-d5ce3506d72e/ Le Marche d'Italia sull'Enciclopedia Treccani]</ref>: la [[Marca (circoscrizione)|Marca]] di [[Milano]] assieme alla [[Marca di Genova]] furono affidate a [[Oberto I (nobile)|Oberto I]], capostipite della casata degli [[Obertenghi]], assieme ai comitati di [[Luni]], Tortona, Milano, [[Genova]], [[Pavia]] e [[Bobbio]] (feudo monastico imperiale); con l'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] si ebbe la fisionomia definitiva.
 
Fra il [[569]] ed il [[570]] i [[Longobardi]] con il re [[Alboino]], approfittando delle disastrose condizioni delle esercito bizantino decimato dalla peste, dilagarono dopo la Lombardia anche in Emilia e Piemonte, conquistando anche Tortona. L'[[invasione longobarda]] determinò una divisione del territorio di Tortona che divenne in parte soggetto ai longobardi, in parte ai bizantini a sud-est. Il territorio fu inserito nella [[Neustria (Longobardi)|Neustria]], la porzione occidentale della [[Langobardia Maior]] del [[Regno longobardo]] estesa dall'[[Adda]] alle [[Alpi occidentali]]; amministrativamente fu incluso nel [[Ducato di Pavia]].
 
Nel [[774]] i [[Franchi]] di [[Carlo Magno]] travolsero dopo due secoli di regno i Longobardi, costituendo l'[[Impero carolingio]].
Nell'[[833]] l'Imperatrice [[Giuditta di Baviera]], seconda moglie di [[Ludovico il Pio]], venne relegata nel [[convento di Santa Eufemia]] e nell'[[877]] l'Imperatore [[Carlo il Calvo]] si rifugiò a Tortona col [[Papa Giovanni VIII]] per sfuggire all'avversario [[Carlomanno di Baviera]].
 
Tortona accrebbe la propria giurisdizione territoriale, che arrivava fino al [[Po]] e al [[mar Ligure]], e a partire dalla fine del [[IX secolo]] cominciò ad affermarsi anche la supremazia civile dei [[vescovi di Tortona]]. Il re [[Berengario I]] assegnò la giurisdizione su [[Voghera]] al vescovo di Tortona, staccandola da quella di [[Bobbio]]<ref>[https://books.google.it/books?id=fGYOAAAAQAAJ&pg=PA123&lpg=PA123&dq=tortona+colombano+bobbio&source=bl&ots=2ZeKMID3KV&sig=qL8iAMrA55lSQ6D6fmaIdqeCUdo&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiVsfvHn5reAhVQqaQKHahUAcMQ6AEwBXoECAQQAQ#v=onepage&q=tortona%20colombano%20bobbio&f=false Giuseppe Antonio Bottazzi ''Le antichità di Tortona e suo agro'', Ed. Salvatore Rossi, Alessandria, 1808]</ref><ref>[https://www.viqueria.com/voghera-dai-longobardi-al-medioevo/ Voghera dai longobardi al medioevo]</ref>.
 
Fra il [[950]]-[[951]] il re [[Berengario II d'Ivrea|Berengario II]] terminò la riorganizzazione del territorio del [[nord Italia]], iniziata da [[Ugo di Provenza]] costituendo la [[Marca Obertenga]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/marca_res-f28a3cbc-e02d-11df-9ef0-d5ce3506d72e/ Le Marche d'Italia sull'Enciclopedia Treccani]</ref>: la [[Marca (circoscrizione)|Marca]] di [[Milano]] assieme alla [[Marca di Genova]] furono affidate a [[Oberto I (nobile)|Oberto I]], capostipite della casata degli [[Obertenghi]], assieme ai comitati di [[Luni]], Tortona, Milano, [[Genova]], [[Pavia]] e [[Bobbio]]; con l'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] si ebbe la fisionomia definitiva.
 
[[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] assegnò al presule tortonese i diritti comitali sul territorio urbano circostante per un raggio di un miglio. I diritti del [[vescovo-conte]] erano però limitati sia dal conte laico del [[Contado di Tortona]], che da quelli dei grandi monasteri possidenti. L'imperatore [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]] confermò nel [[979]] tutti i beni posseduti dal vescovo ed inoltre la giurisdizione civile su Tortona per un raggio di tre miglia. Questo potere civile durò ''[[de iure]]'' fino al [[1784]].
 
In seguito, per divisioni fra i vari rami della casata degli Obertenghi, divenne feudo del ramo cadetto dei [[Malaspina]] insieme a gran parte del territorio circostante, ma la nobile famiglia non riuscì a mantenere il controllo sulla zona in modo permanente. Nel [[1122]] si sottrasse al potere del vescovo ergendosi a [[Comune medievale|libero comune]], con il nome di ''Terdona''. Grazie all'arricchimento della borghesia cittadina ci furono un incremento demografico e un notevole sviluppo economico, che determinarono un ampliamento della città e ne accrebbero il potere sui territori limitrofi, entrando così in contrasto con la vicina [[Pavia]].
 
====L'assedio di Tortona====
{{vedi anche|Assedio di Tortona (1155)}}
Nel [[1155]], quando l'imperatore [[Federico Barbarossa]] discese in Italia, per riportare sotto il controllo imperiale i comuni, la città rimase fedele all'alleanza con [[Milano]] e si scontrò con i Pavesi, alleati con l'imperatore. Nella battaglia furono impegnati 12.000 cavalieri e 5.000 fanti imperiali e la totalità dei cittadini tortonesi, supportati da 1.200 fanti e 200 cavalieri milanesi. Il 14 febbraio iniziò l'attacco imperiale e la parte bassa della città fu conquistata brevemente, ma i tortonesi, rifugiatisi sulla collina del castello riuscirono ad opporre qualche resistenza. Dopo un assedio durato circa due mesi, il 18 aprile, il comune si trovò costretto ad arrendersi, dal momento che l'imperatore aveva avvelenato le fonti del [[Rinarolo]], l'unica fonte d'acqua per la città. In seguito alla sconfitta la città fu saccheggiata e distrutta dai pavesi. ma in seguito fu ricostruita velocemente con l'aiuto dei milanesi.
Nel [[1155]], quando l'imperatore [[Federico Barbarossa]] discese in Italia, per riportare sotto il controllo imperiale i comuni, la città rimase fedele all'alleanza con [[Milano]] e si scontrò con i Pavesi, alleati con l'imperatore. Nella battaglia furono impegnati 12.000 cavalieri e 5.000 fanti imperiali e la totalità dei cittadini tortonesi, supportati da 1.200 fanti e 200 cavalieri milanesi. Il 14 febbraio iniziò l'attacco imperiale e la parte bassa della città fu conquistata brevemente, ma i tortonesi, rifugiatisi sulla collina del [[Castello di Tortona|castello]] riuscirono ad opporre qualche resistenza. Dopo un assedio durato circa due mesi, il 18 aprile, il comune si trovò costretto ad arrendersi, dal momento che l'imperatore aveva avvelenato le fonti del [[Rinarolo]], l'unica fonte d'acqua per la città. In seguito alla sconfitta la città fu saccheggiata e distrutta dai pavesi, ma in seguito fu ricostruita velocemente con l'aiuto dei milanesi.
 
Tortona aderì alla [[Lega Lombarda]] e partecipò alle lotte comunali, cambiando spesso schieramento, a causa dei contrasti interni tra [[guelfi e ghibellini]]. Fu nuovamente presa dall'imperatore nel [[1162]]. e nel [[1164]] le fu tolta Voghera, che venne definitivamente assoggettata alla giurisdizione del [[comune di Pavia]].

Tra il [[1248]] e la metà del [[XIV secolo]] la città ebbe il diritto di battere moneta e fu coniato il "grosso tortonese".
Fu conquistata da [[Luchino Visconti (signore di Milano)|Luchino Visconti]] nel [[1347]] e seguì le sorti del [[ducato di Milano]], sotto il dominio dei [[Visconti]], prima, e degli [[Sforza]], poi, fino al [[XVI secolo]] all'interno del [[Contado di Tortona]]. In questi anni vennero rielaborati gli "''Statuta Civitatis Derthonae''" , la cui stesura avvenne nel [[1333]], che regolavano la vita civile, e, convalidati dai [[Visconti]] nel [[1354]].
All'interno degli Statuti sono contenute diverse norme dedicate alla mobilitazione dell'[[esercito comunale]] e ad altri aspetti militari, più volte applicate durante le numerose chiamate alle armi dei cittadini durante il [[Trecento]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Fabio|cognome=Romanoni|titolo=L'organizzazione militare a Tortona attraverso il « Registro delle entrate e uscite del Comune » (1320-1321), in "Bollettino Storico-Bibliografico Subalpino", 114 (2016).|lingua=en|accesso=5 febbraio 2019|url=https://www.academia.edu/27184074/L_organizzazione_militare_a_Tortona_attraverso_il_Registro_delle_entrate_e_uscite_del_Comune_1320-1321_in_Bollettino_Storico-Bibliografico_Subalpino_114_2016_}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Fabio|cognome=Romanoni|data=1º gennaio2022|titolo=DA LUCHINO A GIOVANNI: GLI ESERCITI DELLA GRANDE ESPANSIONE (1339- 1354)|rivista=Nuova Antologia Militare|lingua=en|accesso=5 febbraio 2022|url=https://www.academia.edu/70456130/DA_LUCHINO_A_GIOVANNI_GLI_ESERCITI_DELLA_GRANDE_ESPANSIONE_1339_1354_}}</ref>. La zona di Tortona era afflittafrequentata dida contrabbandieri che trasportavano il grano illegalmente nella vicina [[Repubblica di Genova]] dove veniva pagato il doppio e poi con le stesse carovane portavano, sempre illegalmente il sale nella zona di Tortona dove lo rivendevano. A causa degli ingenti traffici di denaro era presente a Tortona una numerosa comunità ebraica.
 
=== Dall'età moderna ai giorni nostri ===
La città di Tortona nel [[1535]] fu data in dote a [[Cristina di Danimarca]] (''Cristierna'' per i tortonesi) moglie dell'ultimo [[duca di Milano]] [[Francesco II Sforza]]; la principessa, alla morte del marito, si risposò e divenne duchessa di [[Lorena (regione francese)|Lorena]]. Nel [[1535]] Tortona passò in mano agli [[Spagna|spagnoli]] insieme al [[Ducato di Milano]], in questo periodo fu fortificata ed elevata a baluardo difensivo ai confini meridionali del [[ducato di Milano]].<br/> [[Cristina di Danimarca]], non più duchessa di Lorena, tornando da un pellegrinaggio volle ristabilirsi a Tortona, ma al momento non le fu possibile poiché il castello era occupato dalle truppe spagnole. Ella quindi stette qualche anno a [[Rivalta Scrivia]], poi nel 1579 il Comune restaurò per lei un palazzo che si trovava dove è ora situato il Teatro Cinema Sociale ed ella risiedette lì fino alla sua morte, nel [[1590]]. In suo onore venne affissa una targa commemorativa presso le mura esterne della nuova [[Duomo di Tortona|Cattedrale]]<ref>{{Cita libro|titolo=Documenti degli Archivi Tortonesi, Vincenzo Legé (1908)}}</ref>
 
La città di Tortona nel [[1535]] fu data in dote a [[Cristina di Danimarca]], moglie dell'ultimo duca di [[Milano]] [[Francesco II Sforza]]; la principessa, alla morte del marito, si risposò e divenne duchessa di [[Lorena (regione francese)|Lorena]]. Nel [[1535]] Tortona passò in mano agli [[Spagna|spagnoli]] insieme al [[Ducato di Milano]], in questo periodo fu fortificata ed elevata a baluardo difensivo ai confini meridionali del [[ducato di Milano]]. [[Cristina di Danimarca]], non più duchessa di Lorena, tornando da un pellegrinaggio volle ristabilirsi a Tortona, ma al momento non le fu possibile poiché il castello era occupato dalle truppe spagnole. Ella quindi stette qualche anno a Rivalta, poi nel 1579 il Comune restaurò per lei un palazzo che si trovava dove è ora situato il Teatro Cinema Sociale ed ella risiedette lì fino alla sua morte, nel [[1590]].
All'inizio del [[XVII secolo]] la parte alta della città (l'attuale colle Savo) ovvero la zona in cui gran parte della città si era ritirata durante il medioevo per esser meglio difendibile, venne convertita dagli spagnoli in fortezza, ampliando il vecchio castello che inglobò fra gli altri l'antica cattedrale, il grandioso palazzo vescovile, San Giovanni in piscina con l'annesso battistero medievale l'antichissimo convento di Sant'Eufemia ([[paleocristiano]]) il monastero di [[San Domenico]] (1200) e la chiesa di Sant'Andrea. L'antica cattedrale convertita a deposito delle munizioni sopravvisse fino al [[1609]] quando il campanile fu colpito da un fulmine causando l'esplosione delle polveri che ne causarono la completa rovina.
 
[[File:Lejeune - Bataille de Marengo.jpg|thumb|left|upright=1.4|La battaglia di Marengo]]
Tra il 1642 e il 1643 si trovò al centro degli scontri fra Francia e Spagna. I Francesi, guidati da [[Tommaso Francesco di Savoia]], posero l'assedio alla città, terminato con la resa spagnola della cittadella il 20 novembre 1642. Il Savoia, nel dicembre dello stesso anno, ebbe in ricompensa da [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]] la concessione della città di Tortona (con le sue dipendenze) in feudo con il titolo di principe ma tale titolo venne a decadere allorché gli Spagnoli riconquistarono la città, dopo un lungo assedio, il 27 maggio 1643.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Alberto Casella|titolo=Cadetti della Real Casa, feudatari del Papa e dell'Imperatore, principi - vescovi. Il titolo di principe in Piemonte (seconda parte)|rivista=Rivista del Collegio Araldico|volume=anno CXIX|numero=2 (dicembre 2022)|p=114}}</ref>
[[File:Lejeune - Bataille de Marengo.jpg|thumb|left|upright=1.4|La [[battaglia di Marengo]]]]
Dopo essere stata teatro di scontri durante la [[guerra di successione spagnola]], nel [[1706]] passò con il Ducato sotto il dominio austriaco, sebbene per un breve periodo. Nel [[1738]] venne sottratta a Milano e annessa ai domini [[Casa Savoia|sabaudi]] da [[Carlo Emanuele III di Savoia|Carlo Emanuele III]] in seguito alla [[guerra di successione polacca]], assieme a [[Novara]], l'intera [[Lomellina]], [[Alessandria]] e l'[[Oltrepò Pavese]], interrompendo la plurisecolare appartenenza al mondo milanese. Il successore di Emanuele III, [[Vittorio Amedeo III di Savoia]] fece ricostruire il forte di Tortona tra il [[1773]] e il [[1778]].
Nel [[1796]], con la discesa di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] in Italia, il castello fu ceduto ai [[Francia|francesi]] dall'[[armistizio di Cherasco]]. [[Assedio di Tortona (1799)|Arresasi agli austro-russi]] di [[Aleksandr Vasil'evič Suvorov|Suvorov]] dopo la [[battaglia di Novi]] ([[1799]]), ripassò in mano ai francesi che nel suo territorio stabilirono il loro quartier generale in occasione della [[battaglia di Marengo]] (14 giugno [[1800]]). In seguito agli accordi presi con lo zar di [[Russia]], [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], ne ordinò lo smantellamento delle fortificazioni ([[1801]]) e la distruzione del castello e Tortona fu annessa all'[[Primo Impero francese|Impero Francese]] nel [[1802]].
A seguito della caduta di Napoleone, con la [[Restaurazione]] tornò sotto i [[Casa Savoia|Savoia]] nel [[1814]] e conobbe un periodo di grande splendore, in cui furono edificati il teatro civico ([[1838]]), la caserma dei Carabinieri e i portici di via Emilia ([[1848]]), dopo la manifesta protesta degli abitanti del centro storico che denunciavano la condizione di sporcizia e trasandatezza della stessa.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|titolo=Pro Julia Derthona, n.1 del 2011}}</ref>
In seguito agli accordi presi con lo zar di [[Russia]], [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], ne ordinò lo smantellamento delle fortificazioni ([[1801]]) e la distruzione del castello e Tortona fu annessa all'[[Primo Impero francese|Impero Francese]] nel [[1802]].
A seguito della caduta di Napoleone, con la [[Restaurazione]] tornò sotto i [[Casa Savoia|Savoia]] nel [[1814]] e conobbe un periodo di grande splendore, in cui furono edificati il teatro civico ([[1838]]), la caserma dei Carabinieri e i portici di via Emilia.
[[File:Carta a colori della Tortona medievale.jpg|thumb|upright=1.4|Carta di Tortona in epoca medievale]]
La seconda metà del [[XIX secolo]] rappresentò per la città un periodo di floridezza, testimoniato dal profondo rinnovamento urbanistico del periodo e parecchi cittadini tortonesi provenienti da diverse condizioni sociali parteciparono alle iniziative del [[Risorgimento]]. Il sentimento patriottico dell'epoca è testimoniato dallo sviluppo (a partire dal sancimento della libertà di stampa testimoniato dallo [[Statuto Albertino]]) di una serie di giornali locali di generale orientamento [[Destra storica|liberal-moderato]], come il Popolano dello [[Scrivia]]. Durante il [[Risorgimento]] inoltre l'eroica resistenza dei tortonesi a [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] venne innalzata come stendardo di orgoglio nazionale da intellettuali del calibro di [[Niccolò Tommaseo|Tommaseo]], [[Silvio Pellico|Pellico]] e [[Giosuè Carducci|Carducci]].<ref>{{Cita libro|titolo=L'assedio di Tortona, N. Tommaseo, Sui campi di Marengo, G. Carducci e Leoniero da Dertona, S. Pellico}}</ref> Tra le personalità nazionalmente rinomate che sostarono in Tortona vi furono [[Carlo Alberto di Savoia|Re Carlo Alberto]], [[Giuseppe Garibaldi]] e [[Felice Cavallotti]].<ref name="ReferenceA"/> Durante il [[XX secolo]] continua il periodo di sviluppo economico, grazie alla nascita di molte industrie e vengono riammodernate parti consistenti del centro cittadino. Nel [[1931]] fu costruito il [[Santuario di Nostra Signora della Guardia (Tortona)|Santuario della Madonna della guardia]] per iniziativa di don [[Luigi Orione]]. Durante la [[seconda guerra mondiale]] fu bombardata e parzialmente distrutta (fra gli edifici caratteristici dello stile dell'epoca annientati vi era la Casa del Fascio, situata presso il [[Stazione di Tortona|Parco della Stazione]]) e nel marzo del [[1944]] sul Castello furono fucilati 10 [[partigiano|partigiani]] per rappresaglia.
Nel dopoguerra, contestualmente al boom economico degli [[anni 1960|anni sessanta]], a Tortona si svilupparono parecchie industrie che portarono alla città ricchezza e benessere, come conseguenza ci fu un incremento demografico dovuto anche all'immigrazione di lavoratori dal [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] e Tortona si espanse edificando le periferie a Nord, a Ovest e a Sud della città. Nell'autunno del [[1977]] il [[Ossona (torrente)|torrente Ossona]] straripò a seguito delle forti e continue piogge, allagando le case e le cantine del quartiere di San Bernardino, rendendo necessaria negli anni immediatamente successivi la costruzione di un canale di scolo. Nel [[1996]] Tortona fu sconvolta dall'omicidio di Maria Letizia Berdini, compiuto da 4 ragazzi che fecero cadere sulla sua vettura un masso dal cavalcavia della A21 nei pressi del Santuario della Cavallosa.
 
Nel territorio di Tortona avvenne, nel [[1996]], l'[[omicidio di Maria Letizia Berdini]], causata dal lancio di sassi da un cavalcavia da parte di alcuni giovani tortonesi<ref>{{cita web|url=https://torino.repubblica.it/cronaca/2016/12/27/news/sassi_dal_cavalcavia_vent_anni_dalla_tragedia_di_tortona_la_sorella_della_vittima_non_perdonero_mai_gli_assassini_-154946640/|titolo=Sassi dal cavalcavia, vent'anni dalla tragedia di Tortona. La sorella della vittima: "Non perdonerò mai gli assassini"|data=27 dicembre 2016}}</ref>.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
[[File:I-AL-Tortona2.JPG|thumb|La torre vicino al palazzo Guidobono]]
{{Demografia/Tortona}}
 
==== EtnieIl eSacro minoranzeGraal stranierea Tortona ====
La percentuale di residenti stranieri con regolare permesso di soggiorno sul totale della popolazione è del 15,25%.<ref>{{Cita web|nome = Netribe|cognome = srl|url = http://www.comune.tortona.al.it/Sezione.jsp?titolo=Tortona+in+cifre&idSezione=103|titolo = Tortona in cifre - Comune di Tortona|accesso = 22 febbraio 2016|sito = www.comune.tortona.al.it}}</ref>
 
{| class="wikitable sortable" style="width:40em;"
|+ Principali gruppi di residenti stranieri.
|-
! Paese di origine !! Residenti !! % popolazione totale
|-
| [[Romania]] || align="center" |{{formatnum:1695}}|| align="center" |6,21%
|-
| [[Albania]] || align="center" |526|| align="center" |1,93%
|-
| [[Marocco]] || align="center" |439|| align="center" |1,61%
|-
| [[Tunisia]] || align="center" |214|| align="center" |0,78%
|-
|[[Sri Lanka]] || align="center" |171|| align="center" |0,63%
|-
|[[Cina]] || align="center" |170|| align="center" |0,62%
|-
| [[Ucraina]] || align="center" |164|| align="center" |0,60%
|-
| [[India]] || align="center" |123|| align="center" |0,45%
|-
| [[Egitto]] || align="center" |76||align="center" |0,28%
|-
| [[Ecuador]] || align="center" |69||align="center" |0,25%
|-
| Altri || align="center" |515|| align="center" |1,89%
|-
! Totale stranieri residenti || align="center" |{{formatnum:4162}}||15,25%
|}
 
== Il [[Graal|Sacro Graal]] a Tortona ==
La presenza dei [[Cavalieri templari|Cavalieri Templari]] a Tortona e nei dintorni nel [[XIII secolo]] è attestata su molti documenti dell'epoca. Le fonti più significative sono due documenti datati agosto [[1249]] e ottobre [[1252]], i quali certificano che la località ''Calventia'', tra Tortona e [[Casei Gerola]], era in loro possesso. Gli studiosi, dunque, stimano che i [[Cavalieri templari|Templari]] siano stati in città dal [[1249]] fino al [[1310]].
 
Il misteri e i segreti che caratterizzavano tale ordine religioso hanno fatto in modo che anche a Tortona si diffondessero leggende riguardanti gli scopi della loro permanenza in città. Infatti si tramanda che la chiesa di San Giacomo sia appartenuta ai [[Cavalieri templari|Templari]] e che sia stata per lungo tempo la loro sede, tuttavia nel [[1770]] la chiesa venne rasa al suolo per lasciare il posto alla nuova chiesa barocca e al giorno d'oggi non rimane nulla dell'antico edificio.[[File:Coat of arms of Tortona-Stemma.pngsvg|thumb|Lo Stemma della città di Tortona e il motto:"pro tribus donis similis Terdona leonis"]]Si narra inoltre che la parte della [[Vera Croce|Vera Croce di Cristo]], conservata in Duomo, sia stata portata dai [[Cavalieri templari|cavalieri Templari]], che erano i custodi della [[Vera Croce]].
 
Secondo la tradizione la costruzione a pianta quadrata all'interno della chiesa di San Matteo è identificata come il Mausoleo di [[Maggioriano]] e, dal momento che alcune leggende collegano la morte dell'imperatore alla sacra coppa, si pensa che il [[Graal]] possa essere collocato all'interno di questa costruzione.
 
Secondo la leggenda il [[Graal]] darebbe, alla città che lo custodisce, tre doni: il corpo, il sangue e lo spirito. Da questa leggenda deriverebbe il famoso motto: "''Pro tribus donis similis Terdona leonis''" (in"In virtù dei tre doni Terdona è simile al leone", dove Terdona è il vecchio nome della città). Il primo tentativo di indagine moderna sulla presenza del [[Graal|Santo Graal]] nella città dertonina è attribuibile a Giacomo Maria Prati, che nella sua rivisitazione [[Fantasy|storico-fantastica]] getta dopo secoli lo sguardo su questo tratto enigmatico ed irrisolto della [[storia]] tortonese<ref>{{Cita web|url=https://digilander.libero.it/vicit.leo/|titolo=La Santa Coppa di Cristo (il Graal a Tortona)|sito=digilander.libero.it|accesso=3 dicembre 2024}}</ref>.
 
'''Una tavola di Leonardo a Tortona'''
== Geografia antropica ==
 
=== Frazioni ===
Secondo uno studio del [[Saggio|saggista]] e [[Storia dell'arte|storico dell'arte]] tortonese Giacomo Maria Prati<ref>{{Cita news|autore=Prima Pagina|titolo=Tortona potrebbe davvero avere un quadro di Leonardo, ma bisogna investire in quest'opera|pubblicazione=Oggicronaca|data=17 Dicembre 2023}}</ref> presso la chiesa di Santa Maria Canale una tela raffigurante la [[Natività di Gesù nell'arte|Natività]] di periodo tardo quattrocentesco potrebbe esser ricondotta alla mano di [[Leonardo da Vinci]], per evidenti somiglianze stilistiche nei tratti somatici del volto di [[San Giuseppe]], per il paesaggio in sottofondo e per il soggiorno del celebre pittore in città dovuto al banchetto reale di nozze fra [[Gian Galeazzo Maria Sforza|Giangaleazzo Sforza]] e [[Isabella d'Aragona (1470-1524)|Isabella d'Aragona]].
[[File:Rivalta Scrivia Abbazia Santa Maria Facciata.JPG|thumb|L'[[abbazia di Santa Maria di Rivalta]]]]
 
* Rivalta Scrivia si trova sulla sponda destra del torrente [[Scrivia]], sulla strada che collega [[Pozzolo Formigaro]] a [[Novara]], attraversando la [[Lomellina]]. Vi ha sede l'[[abbazia di Santa Maria di Rivalta]].
=== Simboli ===
* Bettole di Tortona, piccolo paesino confinante con Rivalta Scrivia.
{{citazione|Di rosso, al leone, linguato ed armato, tenente con le zampe anteriori una rosa fogliata e fiorita, il tutto d'argento. Lo scudo è sormontato da corona marchionale ed accompagnato, in punta, dal motto ''{{maiuscoletto|Pro tribus donis, similis Terdona leonis}}''.}}
* Vho si trova a sud-est della città, tra le colline tortonesi e i principali prodotti che si coltivano sono l'uva e il grano; il ''Mare di Vho'' è un'espressione tipica della città che fa riferimento a una fantomatica distesa d'acqua (inesistente) che la tradizione collocava in prossimità di una delle frazioni storiche della città. In realtà ci si riferisce a una vasca ricavata dal vecchio fossato del Castello di cui la popolazione si serviva e alla quale era molto legata. Essa si ghiacciava in inverno e i bambini erano soliti divertirsi scivolandoci sopra.
[[File:Bassorilievo - Perino da Cameri dona Volpedo alla Fabbrica del Duomo.jpg|thumb|Antica rappresentazione dello stemma di Tortona]]
* Castellar Ponzano
La più antica rappresentazione conosciuta è del 1426 e compare su una lapide, opera dello scultore [[Jacopino da Tradate]], che celebra la donazione di [[Volpedo]] da parte del capitano di ventura Perino Cameri da Tortona alla [[Veneranda fabbrica del Duomo di Milano|Fabbrica del Duomo di Milano]]. Lo stemma storico è stato ufficialmente riconosciuto con [[Decreto ministeriale|decreto]] del [[Capo del governo primo ministro segretario di Stato|capo del governo]] del 28 gennaio 1935.<ref>{{cita web|titolo=Tortona |url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?2943 |sito=Archivio Centrale dello Stato |accesso=7 ottobre 2024 }}</ref>
* Passalacqua
* Torre Garofoli
* Torre Calderai (o Torre Calderari)
* Mombisaggio, paese natale dell'Arcivescovo Mons. [[Andrea Mariano Magrassi]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:DuomoDiTortona.jpg|thumb|[[Duomo di Tortona]] (antica cartolina - anno 1900 circa)]]
 
Scarsi i resti del suo passato di fiorente città romana: sul colle del castello (colle Savo) si trovano resti di mura, databili al [[I secolo a.C.]]; un'enorme costruzione a pianta quadrata (m. 8.,90 x 8.,70), databile a quest'epoca, oggi inglobata nella chiesa di San Matteo, viene tradizionalmente identificata come il "mausoleo di [[Maggioriano]]", imperatore assassinato nel [[461]]; resti di sepolcri romani "a torre" sono stati rinvenuti nei dintorni della città negli [[Anni 1970|anni settanta]], mentre di più recente scoperta sono i resti di un ponte.[[File:Chiesa di Santa Maria Canale, Tortona - Facciata.jpg|thumb|Santa Maria Canale]]
 
=== Architetture storiche ===
*[[Castello Sforzini di Castellar Ponzano]]
Il Castello Sforzini si trova in Provincia di Alessandria, nella frazione di Castellar Ponzano, circa 8&nbsp;km a sud del centro abitato di Tortona. La struttura fu costruita approssimativamente tra il XIII ed il XIV secolo ed è strategicamente posizionata lungo la via Postumia, realizzata a partire dal 148 a.C. per collegare Aquileia a Genova, fu percorsa nei secoli da intensi scambi commerciali.
[[File:Castello Sforzini.jpg|miniatura|Castello Sforzini a Castellar Ponzano]]
 
*[[Castello di Tortona]]
Il castello di Tortona era un castello che sorgeva sul colle Savo, il più importante dei sette su cui, secondo la tradizione, fu fondata la città di Tortona. La denominazione si riferisce a diverse costruzioni di carattere difensivo che sorsero sul medesimo sito nel corso di due millenni. Tra l'VIII e il V secolo a.C. le indagini archeologiche situano infatti la fondazione di un castelliere ad opera dei Liguri.
 
Oggi restano poche vestigia di epoche diverse, disseminate nel parco che da inizio Novecento occupa l'ampia spianata, tra le quali la torre divenuta uno dei simboli della città. La torre faceva parte della possente fortezza sabauda di San Vittorio, opera settecentesca dell'architetto militare Lorenzo Bernardino Pinto ed ultima incarnazione del castello, demolita per decisione di Napoleone Bonaparte nella primavera del 1801.[2]
 
=== Architetture civili ===
* Ospedale Civile Santi Antonio e Margherita, costruito nel 1908, presenta una facciata in [[Art Nouveau|stile liberty]]. Nel 2008, in occasione della ricorrenza del centenario della costruzione del nosocomio, è stato realizzato un completo documentario<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=_F5i9iJThUk|titolo=Documentario Il centenario dell'ospedale di Tortona}}</ref> sulla sua storia.
*[[Palazzo Guidobono]]<br />Risalente al [[XV secolo]], ma rimaneggiato e parzialmente ricostruito nel [[1939]], presenta una facciata in stile [[Architettura gotica|gotico]] ed è oggi sede delle raccolte civiche. Il palazzo è situato lungo la via Emilia, in una piazzetta dominata da una torre ricostruita nel [[1939]]
* [[Teatro Civico (Tortona)|Teatro Civico di Tortona]]<br />Risale al [[1838]] e fu realizzato su progetto di Pietro Pernigotti: i lavori cominciarono nel [[1836]]. L'interno, decorato da fregi e stucchi, è a tre ordini di palchi più il loggione. Completamente restaurato negli anni ottanta, dal [[1990]], dopo la riapertura del 2 maggio, ospita ogni anno una grande stagione di spettacoli<ref>vedi [http://www.teatrotortona.it Il Teatro a Tortona dal 1990 al 2004] per le stagioni dal 1990 al 2004, curate da Massimo Davico</ref>
* Museo Orsi<br />È stato realizzato in alcuni locali dell'omonima fabbrica di macchine di agricole che aveva sede a Tortona e riforniva operatori in tutta Italia e in tutto il mondo. Utilizzato per esposizioni di vario tipo, contiene anche esemplari dei macchinari prodotti in passato
[[File:Magazzino del sale di Nervi.jpg|right|thumb|Interno magazzini del sale di Pier Luigi Nervi]]
* Magazzini del sale<br />Si tratta di due paraboloidi in cemento armato con struttura a nido d'ape realizzati tra il 1950 ed il 1951 dall'architetto [[Pier Luigi Nervi]], situati nel complesso dell'Ex Alfa ma purtroppo non visitabili ed in stato di abbandono. Nello stesso complesso altri edifici sono opera dello studio del Nervi, ma da segnalare sono quelli dallo stesso recuperati dai corpi sopravvissuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale che hanno una struttura in mattoni con pregevoli capriate lignee a sostegno dei tetti e che rappresentano un raro esempio di architettura industriale di inizio novecento
* Pinacoteca del [[Divisionismo]], situata in Corso Leoniero 6
* [[Museo del Mare "Ammiraglio Carlo Mirabello"]]<br />Raccoglie reperti storici e marinareschi e modelli navali
 
=== Architetture religiose ===
Delle chiese [[Architettura paleocristiana|paleocristiane]], dell'antica cattedrale di Santa Maria, di quella successiva di S. Stefano, di S. Marziano, di S. Simone e S. Giuda e di S. Eufemia, che i documenti ne attribuiscono la presenza già nel [[IV secolo]], non si sono conservati che i nomi ed alcune indicazioni sulla loro probabile localizzazione<ref>{{Cita web |url=https://www.comune.tortona.al.it/tortona-paleocristiana |titolo=Comune di Tortona - Storia - Tortona paleocristiana |accesso=12 settembre 2019 |dataarchivio=7 agosto 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200807060524/https://www.comune.tortona.al.it/tortona-paleocristiana |urlmorto=sì }}</ref><ref>[https://www.academia.edu/37407144/crosetto_2018_tortona_Archeologia_Barbarica_2.pdf ''Tortona in età gota e longobarda. Nuove ricerche'' di Alberto Crosetto in ''Archeologia Barbarica 2'' - ''Città e campagna:culture, insediamenti, economia (secc. VI-IX)'' a cura di Caterina Giostra. SAP Società Archeologica s.r.l., Mantova, aprile 2018]</ref>.
* [[Chiesa di San Matteo (Tortona)|Chiesa di San Matteo]], già dei [[Ordine dei Frati Predicatori|Padri Domenicani]], vi sono una Madonna con Bambino di [[Barnaba da Modena]] ([[secolo XIV]]) e un crocifisso ligneo medioevale.
* [[Duomo di Tortona|Il duomo]]
* Chiesa di Santa Maria Canale<ref>{{Cita libro|titolo=U. Perfumo, S. Angelini, La chiesa di Santa Maria dei Canali in Tortona, Ovada, 1990}}</ref><br />È la più antica della città ([[XI secolo|XI]]-[[XII secolo]]). Restaurata nel [[1853]] con l'aggiunta della facciata a capanna, conserva tracce di affreschi [[Arte del Rinascimento|rinascimentali]], sebbene l'interno sia stato nuovamente decorato da [[Rodolfo Gambini]] ([[1918]]). InteressantiConserva iuna quadritavola delLeonardesca Cinquecentoraffigurante ela SeicentoNatività.
[[File:MadonnaDellaGuardia.JPG|thumb|[[Santuario di Nostra Signora della Guardia (Tortona)|Santuario della Madonna della Guardia]], Tortona]]
* Palazzo vescovile<br />Edificato per volere del vescovo [[Cesare Gambara]] nel [[1584]], presenta un bel portale in marmo bresciano. All'interno è conservato un trittico con ''Madonna con Bambino, [[Giovanni Battista]] e [[Bernardo di Chiaravalle|San Bernardo]]'' di [[Macrino d'Alba]] ([[1499]]) e una tela avente per soggetto la ''Madonna col Bambino e sante [[Santa Margherita|Margherita]] ed [[Anna (madre di Maria)|Anna]]'' ([[1610]]) di [[Guglielmo Caccia]], detto il [[Moncalvo]].
* Convento dei Frati Cappuccini.<br />Ricostruito tra gli anni cinquanta e sessanta, conserva interessanti dipinti dei secoli XVI-XIX e un Polittico di autore ignoto di rara bellezza.
[[File:Chiesa del Sacro Cuore, Tortona.jpg|thumb|la Chiesa del Sacro Cuore]]
* [[Casa della Divina Provvidenza]] (Paterno)]], casa madre dei [[Figli della Divina Provvidenza]] di [[San Luigi Orione]]
* [[Santuario di Nostra Signora della Guardia (Tortona)|Basilica della Madonna della Guardia]]<br />Sorge alla periferia della città, nel quartiere di San Bernardino. Voluta da Don [[Luigi Orione]] ed edificata nel [[1931]], conserva le spoglie mortali del santo di recente [[Canonizzazione|proclamazione]]. L'edificio è dotato di un'elevata torre su cui poggia una gigantesca statua in bronzo (14 m) della Madonna col Bambino collocata nel [[1959]].
* Chiostro dell'Annunziata<br />È l'unico lato rimasto del convento dell'Annunziata, eretto nel [[XV secolo]] e parzialmente distrutto nel [[1802]]. Esso si trova di fianco al [[Teatro Civico (Tortona)|Teatro Civico di Tortona]].
* Chiesa di San Giacomo<br />Si trova in Via Lorenzo Perosi. Fu costruita durante il [[XII secolo]] e appartenne all'ordine dei [[Templari]], fu poi fatta ristrutturare negli anni [[1770]] - [[1773]] dal cardinale [[Carlo Alberto Guidobono Cavalchini|Carlo Alberto Guidobono - Cavalchini - Garofoli]]. Presenta una facciata in stile [[tardo barocco]].
* Oratorio di San Rocco<br />Si trova in Piazza Mazzini. Fu costruito tra il [[1626]] e il [[1631]] e divenne la sede della Confraternita della Misericordia. La facciata con il porticato fu costruita nel [[1725]] mentre l'altare maggiore nel [[1756]]. All'interno si possono osservare due tele del [[XVII secolo]]: una Decollazione di [[Giovanni Battista|San Giovanni]], attribuita a [[Melchiorre Gherardini]] e un san [[Francesco da Paola]] ([[1631]]) attribuita a [[Giuseppe Badaracco]].
* Chiesa di Santa Giustina e Agnese in Torre Garofoli<br /> La costruzione iniziò nel 1590 alla presenza del vescovo di Tortona Maffeo Gambara e della principessa Cristierna di Danimarca, signora di Tortona, mentre la solenne consacrazione risale al 1595. La piccola chiesa fu eretta per volontà della nobildonna tortonese Giustina Garofoli alla cui famiglia il vescovo, in segno di stima e riconoscenza, aveva concesso il diritto di patronato perpetuo. La facciata nella parte inferiore è scandita da lesene scanalate con capitello aggettante a motivi fitomorfi, tra le quali, a sinistra in alto, si trova lo stemma della famiglia Garofoli, mentre a destra è lo stemma della famiglia Garofoli Visconti; a coronamento della facciata è posto un frontone in stile neoclassico. L'interno è a navata unica con presbiterio rialzato a terminazione semicircolare: la zona absidale è caratterizzata dalla presenza di un deambulatorio delimitato da colonnine. L'aspetto attuale si deve ai rifacimenti del 1880, quando il barone Vittorio Guidobono Cavalchini Garofoli fece ampliare ed ornare l'edificio, come testimonia la lapide posta in controfacciata. Risale a questo periodo lo spostamento delle tele di Camillo Procaccini (Parma, 1561&nbsp;– Milano, 1629) dalla chiesa di San Francesco, in Tortona, alla chiesa di Torre Garofoli. Oggi l'apparato decorativo della chiesa di Santa Giustina e Agnese è costituito dalle ventiquattro tele provenienti dalla chiesa di San Francesco, che si fanno risalire a due distinti cicli pittorici ideati dal Procaccini per la stessa chiesa: dalla Cappella dell'Immacolata giungono le Storie della Vergine e di Cristo insieme ai Quattro Dottori della Chiesa e ai Profeti; dalla Cappella di Sant'Agnese gli episodi dell'omonima santa martire.
* Chiesa del Sacro Cuore<br />Costruita alla fine degli anni ottanta su disegno del famoso architetto padre francescano [[Costantino Ruggeri]].
 
=== ArchitettureSocietà civili ===
=== Evoluzione demografica ===
* [[Palazzo Guidobono]]<br />Risalente al [[XV secolo]], ma rimaneggiato e parzialmente ricostruito nel [[1939]], presenta una facciata in stile [[Architettura gotica|gotico]] ed è oggi sede delle raccolte civiche. Il palazzo è situato lungo la via Emilia, in una piazzetta dominata da una torre ricostruita nel [[1939]].
[[File:I-AL-Tortona2.JPG|thumb|La torre vicino al palazzo Guidobono]]
* [[Teatro Civico (Tortona)|Teatro Civico di Tortona]]<br />Risale al [[1838]] e fu realizzato su progetto di Pietro Pernigotti: i lavori cominciarono nel [[1836]]. L'interno, decorato da fregi e stucchi, è a tre ordini di palchi più il loggione. Completamente restaurato negli anni ottanta, dal [[1990]], dopo la riapertura del 2 maggio, ospita ogni anno una grande stagione di spettacoli<ref>vedi [http://www.teatrotortona.it Il Teatro a Tortona dal 1990 al 2004] per le stagioni dal 1990 al 2004, curate da Massimo Davico</ref>.
{{Demografia/Tortona}}
* Museo Orsi<br />È stato realizzato in alcuni locali dell'omonima fabbrica di macchine di agricole che aveva sede a Tortona e riforniva operatori in tutta Italia e in tutto il mondo. Utilizzato per esposizioni di vario tipo, contiene anche esemplari dei macchinari prodotti in passato.
[[File:Magazzino del sale di Nervi.jpg|right|thumb|Interno magazzini del sale di Pier Luigi Nervi]]
* Magazzini del sale<br />Si tratta di due paroboloidi in cemento armato con struttura a nido d'ape realizzati tra il 1950 ed il 1951 dall'architetto [[Pier Luigi Nervi]], situati nel complesso dell'Ex Alfa a purtroppo non visitabili ed in stato di abbandono. Nello stesso complesso altri edifici sono opera dello studio del Nervi, ma da segnalare sono quelli dallo stesso recuperati dai corpi sopravvissuti ai bombardamenti della prima guerra mondiale che hanno una struttura in mattoni con pregevoli capriate lignee a sostegno dei tetti e che rappresentano un raro esempio di architettura industriale di inizio novecento.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città di Tortona è attraversata dalla [[Strada statale 10 Padana Inferiore]], dalla [[Strada statale 35 dei Giovi]], dall'[[Autostrada A7 (Italia)|Autostrada A7 Milano-Genova]], e dall'[[Autostrada A21 (Italia)|Autostrada A21 Torino-Piacenza-Brescia]]
 
=== FerrovieEtnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2023 i cittadini stranieri residenti a Tortona sono 5138. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono:<ref>{{Cita web|url=https://esploradati.istat.it/databrowser/#/it/censpop/categories/CPA_POP/DCSS_POP_DEMCITMIG_TV/IT1,DF_DCSS_POP_DEMCITMIG_TV_3,1.0|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|sito=demo.istat.it|accesso=30 agosto 2025}}</ref>
La [[stazione di Tortona|stazione ferroviaria]] è situata sulle linee ferroviarie [[Ferrovia Alessandria-Piacenza|Alessandria-Piacenza]] e [[Ferrovia Milano-Genova|Milano-Genova]], capolinea della tratta [[Ferrovia succursale dei Giovi|Tortona-Genova]].
 
{{div col}}
Tra il [[1895]] e il [[1933]] Tortona fu il capolinea della [[Ferrovia Tortona-Castelnuovo Scrivia|linea ferroviaria per Castelnuovo Scrivia]], la cui stazione capolinea, in comune con quella tranviaria, si trovava nei pressi della stazione FS, a cui era raccordata.
# [[Romania]], {{formatnum:1506}}
 
# [[Marocco]], 765
=== Tranvie ===
# [[Albania]], 573
Nel [[1882]] Tortona fu collegata con [[Tranvia Tortona-Sale|una tranvia a vapore]] a [[Sale (Italia)|Sale]]; [[Tranvia Tortona-Monleale|un'altra linea]], aperta nel [[1889]], portava a [[Monleale]]. Le due tranvie chiusero rispettivamente nel [[1933]] e nel [[1934]].
# [[India]], 258
 
# [[Tunisia]], 257
== Economia ==
# [[Sri Lanka]], 253
La città di Tortona è situata al crocevia di due importanti autostrade e la posizione baricentrica nel 'triangolo industriale' del nord-ovest l'hanno resa un importante polo logistico. Ciò ha favorito la costruzione dell'interporto di Rivalta Scrivia e la creazione del connesso parco scientifico e tecnologico.
# [[Ucraina]], 189
[[File:ColliTortonesi panorama.jpg|miniatura|Panorama dei [[Colli tortonesi]]]]
# [[Cina]], 160
 
# [[Egitto]], 143
Tortona è la sede della multinazionale chimica [[Mossi & Ghisolfi]] e del Gruppo Gavio, quarto operatore al mondo nella gestione di autostrade a pedaggio, che spazia dalla realizzazione di grandi infrastrutture, all'autotrasporto e alla nautica.
# [[Pakistan]], 122
 
{{div col end}}
Di rilievo anche lo stabilimento della Graziano s.p.a. controllata dalla multinazionale DMG-MORI, leader mondiale nella produzione di torni e quello della Lugano Sementi, sementiera specializzata nella selezione di riso.
 
=== Tradizioni e folclore ===
Un altro settore molto importante nell'economia della città è anche l'agricoltura, grazie alla ricchezza del territorio circostante e alle sue caratteristiche: i colli tortonesi infatti permettono la produzione di vini pregiati, quali [[barbera]], [[croatina]], cortese, [[moscato]], [[dolcetto]] e soprattutto il [[timorasso]], il vino autoctono del territorio. La campagna di Tortona inoltre è anche famosa per le fragoline profumate di Tortona e i suoi colli sono l'unica zona del Piemonte dove si possono trovare ben tre varietà diverse di tartufo: il pregiato [[Tartufo bianco]], il [[Tartufo nero]] e lo [[scorzone]].
* La festa "ufficiale" di Tortona è quella di [[Croce cristiana|Santa Croce]], che si celebra in genere la seconda domenica di maggio. Ricorda la presenza di una reliquia della Croce conservata nel Duomo.
* La festa di [[Nostra Signora della Guardia]], il 29 agosto, anima le vie del quartiere San Bernardino che circonda il santuario.
 
== Cultura ==
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=== Media ===
A Tortona escono tredue settimanali cartacei: ''Settegiorni a Tortona'' (in edicola il venerdì), ''Panorama di Tortona'' (esce il mercoledì) e ''Il Popolo DertoninoDerthonino'', giornale d'ispirazione cattolica (di proprietà della [[diocesi]] e pubblicato ogni giovedì).
<br>
''[[La Provincia Pavese]]'', quotidiano di Pavia e dell'omonima provincia, ha una sezione dedicata a Tortona.<br>
Fino a luglio 2018 si stampava anche ''Panorama di Tortona'' (giorno di uscita il mercoledì), in seguito alla [https://www.lastampa.it/2018/06/29/alessandria/si-ucciso-limprenditore-tortonese-bruno-binasco-aveva-anni-EqIs0snpNAdK0X7QEB4RaJ/pagina.html morte di Bruno Binasco] la pubblicazione del giornale cartaceo è stata sospesa.
Tortona è anche sede della redazione del quotidiano d'informazione on line edito dall'Associazione Italiana Gutenberg ''Oggi Cronaca''.
 
=== Eventi e festivitàCucina ===
* [[Baci di dama]] (Casali), dolci composti da due dischetti di pasta di mandorle e nocciole uniti tra loro da uno strato di cioccolato
 
* Baci dorati (Fratelli Vercesi), dolci composti da due dischetti ovali di pasta di mandorle e cacao uniti tra loro da uno strato di cioccolato
* Il santo patrono della città è san [[Marziano di Tortona]], la cui ricorrenza cade il 6 marzo.
* La festa "ufficiale" di Tortona è quella di [[Croce cristiana|Santa Croce]], che si celebra la prima domenica e il primo lunedì di maggio. Ricorda la presenza di una reliquia della Croce conservata nel Duomo.
* La festa di [[Nostra Signora della Guardia]], il 29 agosto, anima le vie del quartiere San Bernardino che circonda il santuario e attira numerosi visitatori anche da fuori città. Viene eseguita la tradizionale processione, voluta da Don Orione, che parte dal Santuario nel quartiere San Bernardino e la statua della Madonna viene portata fino in Duomo dove sosta per la solenne "Recita del Credo".
 
=== Specialità gastronomiche ===
 
* Baci di dama (Casali), sono dolcetti composti da due dischetti di pasta di mandorle alla nocciola uniti tra loro da uno strato di cioccolato
* Baci dorati (Fratelli Vercesi), cioè dolcetti composti da due dischetti ovali di pasta con mandorle e cacao uniti tra loro da uno strato di cioccolato
* Agnolotto tortonese
* Fragoline profumate di Tortona
* Gazzosa bianca e rossa e verde
* sugoSugo cosiddetto "Aiáajà" (usato per il condimento delle tradizionali lasagnette) composto da un trito di noci con aggiunta di mollica di pane bagnata nel latte e aglio; tradizionalmente servito nel pranzo della Vigilia di Natale.
* [[Squiccia]], un alimento a base di acqua, farina e sale.
 
In quanto territorio di confine alcune analogie si possono notare tra la tradizione gastronomica del Tortonese e quelle piemontesi (Monferrato in particolare), lombarda ed emiliana, soprattutto nei salumi, nei formaggi e in altri piatti quali la zuppa di ceci, le tagliatelle con l'ajà, la panada e i farsö.
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
[[File:Rivalta Scrivia Abbazia Santa Maria Facciata.JPG|thumb|L'[[abbazia di Santa Maria di Rivalta]]]]
* [[Rivalta Scrivia]] si trova sulla sponda destra del torrente [[Scrivia]], sulla strada che collega [[Pozzolo Formigaro]] a [[Novara]], attraversando la [[Lomellina]]. Vi ha sede l'[[abbazia di Santa Maria di Rivalta]]. È inoltre sede di numerose aziende e realtà produttive come il gruppo [[ASTM]], nonché dell'esteso [[Interporto]] collegato dalla ferrovia al [[Porto di Genova]]. Nel territorio fra Rivalta e la zona di San Guglielmo è stato costruito il nuovo Palazzetto dello Sport, inaugurato nel 2025.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Redazione Quotidiano Piemontese|url=https://www.quotidianopiemontese.it/2025/01/01/tutto-pronto-per-linaugurazione-a-inizio-2025-del-nuovo-palazzetto-dello-sport-di-tortona-na-nuova-casa-della-bertram-derthona/|titolo=Tutto pronto per l'inaugurazione a inizio 2025 del nuovo palazzetto dello sport di Tortona, la nuova casa della Bertram Derthona|sito=Quotidiano Piemontese|data=2025-01-01|accesso=2025-01-23}}</ref> È l'unica delle frazioni tortonesi ad essere dotata di una [[Stazione di Rivalta Scrivia|stazione ferroviaria]].
* [[Bettole (provincia di Alessandria)|Bettole di Tortona]], piccolo paesino confinante con Rivalta Scrivia, sito nelle vicinanze del torrente Scrivia e poco distante da [[Villalvernia]].
* [[Vho (Tortona)|Vho]] si trova a sud-est della città, tra le colline tortonesi e i principali prodotti che si coltivano sono l'uva e il grano; il ''Mare di Vho'' è un'espressione tipica della città che fa riferimento a una fantomatica distesa d'acqua (inesistente) che la tradizione collocava in prossimità di una delle frazioni storiche della città. In realtà ci si riferisce a una vasca ricavata dal vecchio fossato del Castello di cui la popolazione si serviva e alla quale era molto legata. Essa si ghiacciava in inverno e i bambini erano soliti divertirsi scivolandoci sopra.
* Castellar Ponzano. Piccolo paesino sito sulla statale per Genova, vicino al torrente [[Scrivia]]. È la frazione più a sud di Tortona e confina con il comune di [[Villalvernia]].
* Passalacqua
* Torre Garofoli. Piccolo paesino sito lungo la statale per Alessandria fra Tortona e [[San Giuliano Vecchio]].
* Mombisaggio e Torre Calderai, paese natale dell'Arcivescovo Mons. [[Andrea Mariano Magrassi]]. Come Vho si sviluppa totalmente in collina ed è composto da una parte alta (Torre Calderai) e una parte più bassa (Mombisaggio). Sorge a poca distanza da [[Carbonara Scrivia]].
 
== Economia ==
La città di Tortona è situata al crocevia di due importanti autostrade e la posizione baricentrica nel 'triangolo industriale' del nord-ovest l'ha resa un importante polo logistico. Ciò ha favorito la costruzione dell'[[interporto di Rivalta Scrivia]] e la creazione del connesso parco scientifico e tecnologico.
[[File:ColliTortonesi panorama.jpg|miniatura|Panorama dei [[Colli tortonesi]]]]
 
Tortona è la sede della multinazionale chimica [[Mossi & Ghisolfi]] e del Gruppo Gavio, quarto operatore al mondo nella gestione di autostrade a pedaggio, che spazia dalla realizzazione di grandi infrastrutture, all'autotrasporto e alla nautica.
 
Di rilievo anche lo stabilimento della Graziano s.p.a. controllata dalla multinazionale DMG-MORI, leader mondiale nella produzione di torni e quello della Lugano Sementi, sementiera specializzata nella selezione di riso.
 
Un altro settore molto importante nell'economia della città è anche l'agricoltura, grazie alla ricchezza del territorio circostante e alle sue caratteristiche: i colli tortonesi permettono infatti la coltivazione di vitigni pregiati, quali [[barbera (vitigno)|barbera]], [[croatina]], cortese, [[moscato]], [[dolcetto]] e [[timorasso]], un tipo di uva autoctona del territorio di origini molto antiche e riscoperta recentemente dai produttori della zona. Le campagne intorno a Tortona inoltre sono famose per le fragoline profumate di Tortona. Nelle colline circostanti, sino alle propaggini dell'Appennino, si possono trovare tartufi bianchi e neri di ottima qualità.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città di Tortona è attraversata dalla [[Strada statale 10 Padana Inferiore]], dalla [[Strada statale 35 dei Giovi]], dall'[[Autostrada A7 (Italia)|Autostrada A7 Milano-Genova]], e dall'[[Autostrada A21 (Italia)|Autostrada A21 Torino-Piacenza-Brescia]].
 
=== Ferrovie ===
La [[stazione di Tortona|stazione ferroviaria]] è situata sulle linee ferroviarie [[Ferrovia Alessandria-Piacenza|Alessandria-Piacenza]] e [[Ferrovia Milano-Genova|Milano-Genova]], ed è servita da collegamenti a media e lunga percorrenza operati da [[Trenitalia]] e da treni regionali svolti da [[Trenord]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Lombardia]]<ref>[https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/389f7835-f40c-4db4-83ef-c19b4150eb3d/Regionale_2022_A4_rev02+-+Copia.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-389f7835-f40c-4db4-83ef-c19b4150eb3d-oj8btjk Mappa del Servizio Ferroviario Regionale della Lombardia]</ref>.
 
La stazione è anche collegata alla [[ferrovia Genova-Torino|ferrovia Torino-Genova]] mediante la linea ferroviaria [[ferrovia Tortona-Novi Ligure|Tortona-Novi Ligure]] lunga 18 Km. Questa linea, chiusa nel 2012 per lavori di ammodernamento e riaperto nel gennaio 2024<ref>{{Cita web|url=https://www.rfi.it/it/news-e-media/comunicati-stampa-e-news/2021/9/1/rfi---progetto-unico-terzo-valico---nodo-di-genova--attivata-la-0.html|titolo=RFI - Progetto Unico Terzo Valico – nodo di Genova: attivata la prima tratta della nuova linea a Rivalta Scrivia. L'opera avanza al 55%}}</ref>, consente il collegamento diretto con l'[[Interporto di Rivalta Scrivia|Interporto di Rivalta]] e rientra nel progetto più ampio del [[Terzo valico|Terzo Valico]].
 
Tra il [[1895]] e il [[1933]] Tortona fu il capolinea della [[Ferrovia Tortona-Castelnuovo Scrivia|linea ferroviaria per Castelnuovo Scrivia]], la cui stazione capolinea, in comune con quella tranviaria, si trovava nei pressi della stazione FS, a cui era raccordata.
 
=== Autolinee extraurbane ===
Tortona è servita da 6 autolinee extraurbane, che permettono di collegare alcuni centri abitati non serviti dalla ferrovia : la linea 92 collega [[Sant'Agata Fossili]], la 40 [[Fabbrica Curone]] ad Alessandria, la 41 collega [[Avolasca]], la 64 collega [[Arquata Scrivia]] transitando per [[Villalvernia]], [[Cassano Spinola]] e Serravalle Scrivia, la 37 collega [[Sale (Italia)|Sale]] ed [[Isola Sant'Antonio|Isola S.Antonio]], la 81 a Novi Ligure. Fatta eccezione per la linea 40, le altre effettuano capolinea nel cosiddetto "Movicentro", un terminal di autobus sito in Corso della Repubblica, accanto alla stazione ferroviaria. In passato le corse erano gestite da [[ARFEA]] e dal [[2023]] la gestione è passata a [[Bus Company]].
 
=== Autolinee urbane ===
Dal 2023 a Tortona è attivo un servizio di trasporto urbano, gestito da Bus Company ed effettuato con mezzi elettrici (pulmini [[Fiat Ducato|FIAT Ducato]] da 14 posti)<ref>{{Cita web|url=https://radiogold.it/news-alessandria/cronaca/342018-tortona-nuovi-bus-elettrici-pulmini/|titolo=A Tortona inaugurati due nuovi pulmini elettrici con un’autonomia di 150 km}}</ref>. Il servizio si articola su 3 linee, attive nei giorni feriali.
 
=== Tranvie ===
Nel [[1882]] Tortona fu collegata con [[Tranvia Tortona-Sale|una tranvia a vapore]] a [[Sale (Italia)|Sale]]; [[Tranvia Tortona-Monleale|un'altra linea]], aperta nel [[1889]], portava a [[Monleale]]. Le due tranvie chiusero rispettivamente nel [[1933]] e nel [[1934]].
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
[[File:Tortona-Gonfalone.png|upright=0.5|thumb|Gonfalone civico]]
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Ezio Rolandi |Inizio = 1970 |Fine = 1975 |Partito = [[Partito Socialista Democratico Italiano]] |Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianfranco Galluzzi |Inizio = 1975 |Fine = 1978 |Partito = - |Note = <ref name=interno />}}
|[[1978]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Sebastiano Brighenti |Inizio = 1978 |Fine = 1982 |Partito = [[Partito Comunista Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
|[[1982]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Ennio Negri |Inizio = 1982 |Fine = 1985 |Partito = [[Partito Comunista Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
|Sebastiano Brighenti
{{ComuniAmminPrec |Nome = Ezio Rolandi |Inizio = 1985 |Fine = 1985 |Partito = [[Partito Socialista Democratico Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
|[[Partito Comunista Italiano]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Claudio Lisini |Inizio = 18 agosto 1985 |Fine = 30 novembre 1987 |Partito = [[Partito Comunista Italiano]] |Carica = Assessore effettivo |Note = <ref name=interno />}}
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = [[Fabrizio Palenzona]] |Inizio = 30 novembre 1987 |Fine = 20 giugno 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
|
{{ComuniAmminPrec |Nome = [[Fabrizio Palenzona]] |Inizio = 20 giugno 1990 |Fine = 24 aprile 1995 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Marco Balossino |Inizio = 8 maggio 1995 |Fine = 14 giugno 1999 |Partito = [[Partito Democratico della Sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Bonavoglia |Inizio = 28 giugno 1999 |Fine = 28 giugno 2004 |Partito = [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] |NoteNote = <ref name=interno />}}
|[[1985]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Marguati |Inizio = 29 giugno 2004 |Fine = 22 gennaio 2009 |Partito = [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] |NoteNote = <ref name=interno />}}
|[[1985]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vito Cusumano |Inizio = 12 febbraio 2009 |Fine = 21 giugno 2009 |Partito = [[commissario prefettizio]] |Note = <ref name=interno />}}
|Ezio Rolandi
{{ComuniAmminPrec |Nome = [[Massimo Vittorio Berutti]] |Inizio = 23 giugno 2009 |Fine = 9 giugno 2014 |Partito = [[Il Popolo della Libertà]] |Note = <ref name=interno />}}
|[[Partito Socialista Democratico Italiano]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianluca Bardone |Inizio = 9 giugno 2014 |Fine = 28 maggio 2019 |Partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] |Note = <ref name=interno />}}
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Federico Chiodi |Inizio = 28 maggio 2019 |Fine = 9 giugno 2024 |Partito = [[centro-destra]] |Note =<ref name=interno />}}
|
{{ComuniAmminPrec |Nome = Federico Chiodi |Inizio = 9 giugno 2024 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[centro-destra]] |Note =<ref name=interno />}}
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1985]]
|[[1987]]
|Claudio Lisini
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Assessore effettivo]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1987]]
|[[1995]]
|[[Fabrizio Palenzona]]
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1995]]
|[[1999]]
|Marco Balossino
|[[Lista civica]] - [[centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1999]]
|[[2004]]
|Giuseppe Bonavoglia
|[[Lista civica]] - [[centro-destra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2004]]
|[[2009]]
|Francesco Marguati
|[[Lista civica]] - [[centro-destra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2009]]
|[[2009]]
|Vito Cusumano
| -
|[[Commissario prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2009]]
|[[2014]]
|Massimo Berutti
|[[Lista civica]] - [[centro-destra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2014]]
|in carica
|Gianluca Bardone
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
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== Sport ==
=== Basket ===
Il 7 giugno [[1989]] la 18ª tappa del [[Giro d'Italia]] [[1989]] si è conclusa a Tortona con la vittoria del [[Danimarca|danese]] [[Jesper Skibby]]. La competizione ciclistica è tornata a Tortona il 19 maggio [[2017]] con la 13ª tappa del [[Giro d'Italia 2017]],vinta da [[Fernando Gaviria]]; la decisione di scegliere Tortona come città di arrivo della tappa è stata fatta per rendere omaggio alla memoria di [[Fausto Coppi]], originario del [[Tortonese]], in occasione del centenario del Giro.
La realtà sportiva tortonese più conosciuta in ambito nazionale è il [[Derthona Basket]]. Presente in città fin dagli [[anni 1950]], la squadra cittadina fu fondata nel [[1952]] ed il primo presidente fu Giacomo Bidone. Tuttavia, è con l'arrivo di [[Nico Messina]] nel [[1956]] che la pallacanestro in città diventa un punto di riferimento sportivo. Attualmente, il Derthona Basket partecipa al campionato di [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A1]].
[[File:Fausto Coppi.jpg|miniatura|Immagine del "campionissimo" [[Fausto Coppi]]]]
A Tortona è presente la società calcistica [[Derthona Foot Ball Club 1908]], fondata nel 1908 che raggiunse negli anni ottanta la serie C1. Negli anni venti il Derthona militò nel campionato di serie A sconfiggendo squadre della portata della [[Juventus]].
 
=== Calcio ===
A Tortona è presente la società calcistica denominata Polisportiva Audax Orione, seconda squadra storica della città. Fondata nel 1954 da san [[Luigi Orione]], da sempre vicina al mondo cattolico vanta oltre 250 iscritti, esempio e modello dell'attività sociale a favore dei ragazzi e dello sport cittadino.
La maggior società calcistica cittadina è il {{Calcio Derthona|N}}: fondata nel 1908 e rifondata nel 2017, ha al suo attivo quattro stagioni tra prima e seconda serie italiana. Sede delle gare interne è lo [[stadio Fausto Coppi]], ubicato sulla collina del Castello. Seconda squadra tortonese è la Polisportiva Audax Orione, fondata nel 1954 da san [[Luigi Orione]], non si è mai spinta oltre le divisioni dilettantistiche e dichiarata ufficialmente fallita nel 2025
 
=== Ciclismo ===
Il [[Derthona Basket]] è presente in città fin dagli [[anni 1950]]: la squadra cittadina fu fondata nel [[1952]] ed il primo presidente fu Giacomo Bidone. Tuttavia, è con l'arrivo di [[Nico Messina]] nel [[1956]] che la pallacanestro in città diventa un punto di riferimento sportivo. Attualmente, il Derthona Basket partecipa al campionato di [[Serie A2 2016-2017 (pallacanestro maschile)|Serie A2]] nel Girone Ovest.
Tortona è stata negli anni la città di arrivo delle seguenti tappe del [[Giro d'Italia]]:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1989|1989]]
|19ª
|[[Meda (Italia)|Meda]]
|198
|{{bandiera|DNK}} [[Jesper Skibby]]
|{{bandiera|FRA}} [[Laurent Fignon]]
|-
|[[Giro d'Italia 2017|2017]]
|[[Giro d'Italia 2017#13ª tappa|13ª]]
|[[Reggio Emilia]]
|167
|{{Bandiera|COL}} [[Fernando Gaviria]]
|{{bandiera|NLD}} [[Tom Dumoulin]]
|-
|[[Giro d'Italia 2023|2023]]
|[[Giro d'Italia 2023#11ª tappa|11ª]]
|[[Camaiore]]
|219
|{{Bandiera|DEU}} [[Pascal Ackermann]]
|{{Bandiera|GBR sport}} [[Geraint Thomas]]
|}
 
=== Ippica ===
A Tortona è presente dal 1985 il Centro Ippico Il Torrione che ospita regolarmente concorsi ippici di salto ostacoli e dressage di livello nazionale ed internazionale.
 
=== Pallamano ===
A Tortona hanno sede due società di [[pallamano]], la ''Pallamano Derthona'', attiva in città dal 1983, e la ''Leoni Pallamano Tortona 2013''.
 
==Galleria d'immagini==
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== Altri progetti ==
{{Interprogettointerprogetto|commonswikt=Category:Tortona|wikt}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.teatrotortona.it|Il Teatro a Tortona dal 1990 al 2004}}
* {{cita web|http://www.derthonabasket.it|Derthona Basket}}
* {{cita web|http://www.settegiorniatortona.it|Settegiorni a Tortona}}
* {{cita web|http://www.comune.tortona.al.it/|sito ufficiale del comune di Tortona}}
* {{cita web|http://www.derthona.it|Derthona Calcio}}
* {{cita web|http://www.turtunes.it|Tifosi Derthona Calcio}}
* {{cita web|http://www.dertona.it|A.S.D. Dertona Calcio Giovanile}}
 
{{Città romane della Regio IX Liguria}}