Cosenza Calcio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Vandalismo quasi certo Modifica da mobile Modifica da web per mobile Probabile vandalismo
fonte?
Etichetta: Ripristino manuale
 
Riga 1:
{{Squadra di calcio
luardi cosendini
|nome squadra = Cosenza Calcio
|nomestemma = Cosenza Calcio logo.svg
|soprannomi = ''Lupi'', ''Lupi della Sila'', ''Silani'', ''Bruzi'', ''Rossoblù''
|pattern_b1 = _cosenza2526h
|body1 = 000050
|pattern_la1 = _cosenza2526h
|leftarm1 = 000050
|pattern_ra1 =
|rightarm1 = 000050
|pattern_sh1 = _adidaswhite
|shorts1 = 000050
|pattern_so1 =
|socks1 = 000050
|pattern_la2 = _cosenza2526a
|leftarm2 = FFFFFF
|pattern_b2 = _cosenza2526a
|body2 = FFFFFF
|pattern_ra2 = _cosenza2526a
|rightarm2 = FFFFFF
|pattern_sh2 = _cosenza2526a
|shorts2 = FFFFFF
|pattern_so2 =
|socks2 = FFFFFF
|pattern_la3 =
|pattern_b3 =
|body3 =
|leftarm3 =
|pattern_ra3 =
|rightarm3 =
|pattern_sh3 =
|shorts3 =
|pattern_so3 =
|socks3 =
|colori = {{simbolo|600px vertical Blue HEX-120059 Red HEX-F4001C.svg}} [[Rosso]], [[blu]]
|simboli = [[Canis lupus|Lupo]]
|inno = Magico Cosenza
|autore = Mario Gualtieri
|città = [[Cosenza]]
|nazione = {{ITA}}
|confederazione = [[UEFA]]
|bandiera = Flag of Italy.svg
|federazione = [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]
|campionato = [[Serie C]]
|annofondazione = 1926
|rifondazione = 1929
|rifondazione2 = 2003
|rifondazione3 = 2007
|rifondazione4 = 2011
|proprietario = {{Bandiera|ITA}} 4EL Group
|presidente = {{Bandiera|ITA}} Eugenio Guarascio
|allenatore = {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Buscè]]
|stadio = [[Stadio San Vito Gigi Marulla|San Vito-Gigi Marulla]]
|capienza = {{formatnum:20987}}
|sito = ilcosenza.it
|coppe Ali della Vittoria =
|titoli nazionali = 1 [[Scudetto IV Serie|Scudetto Interregionale]]
|coppe Italia Lega Pro = 1
|titoli internazionali = 1 [[Coppa Anglo-Italiana]]
|stagione attuale = Cosenza Calcio 2025-2026
}}
Il '''Cosenza Calcio''', meglio noto come '''Cosenza''', è una [[Squadra di calcio|società]] [[Calcio (sport)|calcistica]] [[italia]]na con sede nella città di [[Cosenza]]. Milita in [[Serie C]], la terza divisione del [[Campionato italiano di calcio|campionato italiano]].
 
Fondato nel [[1926]] (sebbene la nascita del club sia tradizionalmente retrodatata al [[1914]], in occasione dell'esordio calcistico della polisportiva ''Fortitudo''),<ref name=solocosenza>[https://www.solocosenza.com/la-storia/ LA STORIA a cura di Giorgio Porto]</ref><ref name=colori>{{Cita web|url=http://www.kennedyclub.org/album%20storia/Origini/origini.htm|titolo=Notizie contrastanti sui primi colori sociali del Cosenza Calcio|accesso=2 giugno 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151120041928/http://www.kennedyclub.org/album%20storia/Origini/origini.htm}}</ref> cominciò a partecipare al campionato italiano di calcio nel 1927.<ref name="fondazione">{{cita web |titolo=Figli di un eroe - Cent'anni di storia, l'obbligo della memoria |url=http://www.forzacosenza.it/fc/images/settimanale/2014/forzacosenza04web.pdf |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140324190137/http://www.forzacosenza.it/fc/images/settimanale/2014/forzacosenza04web.pdf }}</ref> Dal 1964 il Cosenza disputa le sue gare allo [[Stadio San Vito-Gigi Marulla]], impianto capace di ospitare 20.987 spettatori.
== Storia ==
=== Le origini ===
Il calcio si affacciò a Cosenza già nel 1908, quando il giovanissimo Arnaldo De Filippis portò il primo pallone dell'era moderna. Nei quartieri cominciarono a formarsi le prime formazioni: la Virides Sport Club, La Brutium, la Liberta, il Milan
Sport Club, la Meridionale, la Fratelli Bandiera, la Savoia e la Speranza.
 
Il Cosenza conta 26 partecipazioni al campionato di [[Serie B]], categoria nella quale ha esordito nel [[Serie B 1946-1947|1946-1947]] e nella quale ha colto il suo massimo risultato nel [[Serie B 1991-1992|1991-1992]], piazzandosi al quinto posto in classifica. Nella sua storia il club si è aggiudicato un [[IV Serie|titolo di IV Serie]] nel [[Campionato Interregionale - Prima Categoria 1957-1958|1958]], una [[Coppa Anglo-Italiana]] nel [[Coppa Anglo-Italiana 1983|1983]] e una [[Coppa Italia Lega Pro]] nel [[Coppa Italia Lega Pro 2014-2015|2015]], divenendo la prima squadra calabrese ad aver vinto un trofeo nazionale. A livello giovanile ha vinto un [[Campionato nazionale Dante Berretti]] di [[Lega Nazionale Professionisti|Serie A-B]] nel 1992-93.
Amedeo De Maria, il "patron" della Virides, riuscì a fondere le squadre rionali ed a costituire la S.S. Cosentina.
L'atto di nascita è datato 1º marzo 1912. Nella prima riunione sono eletti dirigenti De Maria, De Filippis, Attilio Laudonio, Vincenzo Musmano, Luigi Giardini, Elio Trifone, Erminio Mosciaro e Mimmo Campana.
 
La FIGC colloca il Cosenza al 55º posto nella graduatoria della [[tradizione sportiva]] dei club ad essa affiliati. Inoltre il club figura al 33º posto nella [[classifica perpetua della Serie B]].
I contrasti nel club divamparono subito e diventarono presto insanabili, al punto che la S.S. Cosentina non riuscì a compiere neanche un anno di vita. Ai primi di novembre del 1912, infatti, sia Amedeo De Maria sia Arnaldo De Filippis rassegnarono le proprie dimissioni, causando la fine del sodalizio. Seguì una riunione tumultuosa, la sera dell'11 novembre 1912, con all'ordine del giorno il futuro del calcio e dello sport di Cosenza. Luigi Giardini propose: "Non possiamo scioglierci e rinunciare a tutta la passione che abbiamo verso lo sport. Fondiamo una nuova società e diamogli un nome di buon auspicio, chiamiamola Fortitudo!".
 
==Storia==
=== La fondazione, gli anni dieci e gli anni venti ===
{{vedi anche|Storia del Cosenza Calcio}}
Una settimana dopo, il 18 novembre 1912, gli ex-dirigenti della S.S. Cosentina si riunirono ancora, approvando lo statuto della nuova compagine, una polisportiva (praticante scherma, danza, corse a piedi, ciclismo, ginnastica e calcio) con il bianco ed il nero come colori sociali. La scelta del presidente viene fatta per acclamazione: fu scelto De Filippis. L'attività nel football della formazione cosentina era allora limitata alle sole partite amichevoli ed a qualche torneo regionale: infatti, il primo incontro documentato della Fortitudo è proprio un Fortitudo-Catanzaro 1-1, disputatosi il 23 febbraio 1914 sul polveroso terreno di Piazza delle Armi, sito nel cuore della città bruzia.<ref name="fondazione"/>
===Origini===
Il calcio a Cosenza fu introdotto nel 1908. Dalla fusione di varie squadre locali nacque, il 1º marzo 1912, la SS Cosentina che si sciolse nello stesso anno, non prima di affrontare, il 10 marzo, la Juventus Catanzaro: 1-1 fu il risultato finale. l'11 novembre 1912 sorse una società polisportiva denominata SS Fortitudo, la quale ebbe come colori sociali prima il bianco e il nero e poi il verde; l'attività della sezione calcistica della Fortitudo era limitata alle sole partite amichevoli e a qualche torneo regionale. Il 23 febbraio 1914 si svolse la prima partita documentata della polisportiva; il match, disputato contro una rappresentativa catanzarese sul terreno di Piazza delle Armi, finì con il risultato di 1-1. Nel 1918 alcuni giovanissimi fondarono lo Sport Club Italia, ma nel 1920 ricomparve la Fortitudo, che nel medesimo anno vinse un triangolare tra squadre calabresi aggiudicandosi il titolo ufficioso di campione regionale.<ref name=solocosenza/><ref name=colori/>
 
Nel 1926, da dissapori tra i membri della Fortitudo, nacque il Cosenza Football Club, che adottò i colori rossoblù in onore del {{Calcio Genoa|N}}; di lì a poco tempo la Fortitudo uscì di scena. Il Cosenza FBC, migliore squadra della regione, cominciò a mettersi in evidenza anche contro compagini delle regioni limitrofe, ma nel 1928 fu costretto a trasformarsi, su direttiva politica del [[regime fascista]], in Dopolavoro Sportivo Cosenza con maglia azzurra. Il DS Cosenza è primo nel Campionato di Terza Divisione 1927-1928, ma la mancata organizzazione al sud, da parte della FIGC, del campionato di Seconda Divisione del 1928-1929, ne impedisce la promozione. Intanto, nei primi mesi del 1929, le forze sportive cosentine, che non sopportano la sottomissione dello sport alla politica, rifondano il Cosenza rossoblù, stavolta con la denominazione Cosenza Sport Club.<ref name=solocosenza/><ref name=colori/>
Sul finire del 1918 alcuni giovanissimi, con a capo Riccardo Maspoli, danno vita allo Sport Club Italia, in cui si formano elementi come De Cicco, Solbaro, Sconza, Vietri, Brunelli. Lo Sport Club, comunque, avrà vita breve. Si profila infatti la ricomparsa della Fortitudo. L'11 novembre 1920 si disputa il primo torneo di calcio denominato "campionato calabrese". Partecipano la Fortitudo, la Ercole Scalfaro di Catanzaro e l'Audax di Portapiana. Le gare si svolgono sul campo di Piazza d'armi in lungo Busento. La Fortitudo si aggiudica il torneo sconfiggendo i catanzaresi 3-0 e l'Audax 2-0 in seguito a rinuncia dell'avversario, venendo nominata campione regionale di calcio per il 1920.
 
Si hanno così due squadre a Cosenza ed entrambe partecipano al campionato di Terza Divisione 1928-1929 che si disputa nell'estate del 1929: prevale, a parità di punti, la squadra che rappresenta il regime che, nel frattempo, il 6 giugno 1929, viene trasformata in Associazione Sportiva Fascista Cosenza. La ASF Cosenza ottiene il diritto alla promozione in Seconda Divisione, ma resta in vita solo tre mesi; infatti l'ambiente sportivo cittadino, consapevole dei suoi limiti, in vista del nuovo impegnativo campionato, riesce a trovare un punto d'accordo e la ASF confluisce nel Cosenza Sport Club.<ref name=solocosenza/><ref name=colori/>
Le prime partite contro i cugini catanzaresi sono appannaggio della compagine cosentina. Il 4 maggio 1924 la Fortitudo batte sul proprio campo la S.S. Braccini di Catanzaro, col punteggio di 3-1. Le reti sono segnate da Vietri, Guadagnoli e Sconza.
Il 16 maggio 1926, nella prima sfida tra la neonata Cosenza Football Club e la S.S. Giulio Braccini di Catanzaro, i cosentini si impongono per 5-0. I catanzaresi, che abbandonano il campo dopo il terzo gol rossoblù, ritenuto irregolare, sono convinti a rientrare e subiscono altre due reti. I marcatori sono Antonio Sconza, il tecnico e veloce "motorino", che sigla una tripletta; Toscano e Politano.
 
===Anni trenta e quaranta===
Nei primi mesi del 1926, Riccardo Maspoli, per dissidi insanabili abbandona la direzione tecnica della ''Fortitudo'' e fonda Il ''Cosenza Football Club'' con colori rossoblù in onore a Genoa e Bologna che l'anno precedente hanno dato luogo ad una sfida infinita per lo scudetto. Il Cosenza FBC, protagonista nella regione, comincia a mettersi in evidenza anche contro squadre delle regioni limitrofe, ma Il 6 febbraio 1928 è costretto a trasformarsi, su direttiva politica del regime, non accettata da tutti, in ''Dopolavoro Sportivo Cosenza'' con maglia azzurra. Il DS Cosenza è primo nel Campionato di Terza Divisione 1927-1928, ma la mancata organizzazione al sud, da parte della FIGC, del campionato di Seconda Divisione del 1928-1929, ne impedisce la promozione.Intanto, nei primi mesi del 1929, le forze sportive cosentine, che non sopportano la sottomissione dello sport alla politica, fondano il ''Cosenza Sport Club'', con maglia rossoblù.
Dalla stagione 1929-1930, con la novità della Serie A e Serie B a girone unico e della Prima e Seconda Divisione a carattere interregionale, il Cosenza Sport Club comincia a disputare i campionati nazionali, ottenendo il settimo posto che consente loro la promozione nella Prima Divisione meridionale allargata a due gironi. Prima dell'esordio in campionato la politica, in cambio della promessa costruzione del nuovo campo sportivo, impone l'utilizzo del colore [[Blu Savoia|azzurro Savoia]] che spicca nel gonfalone della città. La nuova maglia, tuttavia, non porta fortuna, visto che dopo dieci giornate la squadra è fanalino di coda con quattro punti, ma una vittoria in maglia rossoblù contro la capolista {{Calcio Salernitana|N}} risolleva i calabresi, che centreranno una salvezza insperata. Nel 1931 fu inaugurato il [[Stadio Emilio Morrone|Campo Sportivo Città di Cosenza]], che, dopo vari anni, assunse il nome di stadio Emilio Morrone, un giovane cosentino caduto, per un incidente di gioco, durante una gara.
 
Dalla stagione 1937-1938, con l'avvento del tecnico ungherese Otto Krappan, furono reclutati nuovi giovani talenti cosentini. Krappan si dimise nel dicembre 1938 per seri motivi familiari e fu rimpiazzato da un altro ungherese, Giovanni Vanicsek, proveniente dal Verona. Alla fine della stagione 1938-1939 il portiere cosentino [[Luciano Gisberti]] verrà ceduto alla {{Calcio Liguria|N}}, squadra genovese di [[Serie A]]: sarà il primo cosentino a militare in massima serie. Nel 1939-1940 trovarono spazio in squadra Massimo Mari e altri ragazzi scoperti in città da Krappan, tra cui Pasquale Lorenzon e il sedicenne Raffaele Bruno. Nel 1940 arriva a Cosenza [[Renato Vignolini]], terzino di fama nazionale con alle spalle brillanti campionati nelle file della Fiorentina, Genoa e Modena. Nel 1940-1941 il riconfermato allenatore Hansel centra la salvezza senza problemi, mentre nel 1942-1943 coglie il terzo posto, completando il girone di ritorno senza sconfitte.
Si hanno così due squadre a Cosenza ed entrambe partecipano al campionato di Terza Divisione 1928-1929 che si disputa nell'estate del 1929: prevale, a parità di punti, la squadra che rappresenta il regime che, nel frattempo, Il 6 giugno 1929, viene trasformata in ''Associazione Sportiva Fascista Cosenza'' con Presidente l'Avv. Franco Bambini. La ASF Cosenza ottiene il diritto alla promozione in Seconda Divisione, ma resta in vita solo 3 mesi; infatti l'ambiente sportivo cittadino, consapevole dei suoi limiti, in vista del nuovo impegnativo campionato, riesce a trovare un punto d'accordo e la ASF confluisce nel Cosenza Sport Club, con colori rossoblù.
 
[[File:Cosenza1931-32.gif|miniatura|sinistra|Il Cosenza stagione [[Prima Divisione 1931-1932|1931-1932]]]]
=== Gli anni trenta ===
Dopo la sospensione causata dallo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], la ripresa dell'attività agonistica a Cosenza sarà particolarmente laboriosa. Il periodo post bellico, infatti, è caratterizzato dall'indisponibilità dello stadio cosentino Città di Cosenza, del tutto occupato dalle baracche costruite nel corso del tempo per ospitare gli sfollati e i senza tetto del secondo conflitto. Solo dopo mille traversie i dirigenti riusciranno a far riprendere l'attività sportiva sul Campo militare di Via Roma. Lo stadio Città di Cosenza, invece, tornerà alla sua originaria destinazione solo dopo alcuni anni. La società assunse nel frattempo la denominazione di Associazione Sportiva Cosenza con allenatore/giocatore Vignolini. Alla ripresa dell'attività agonistica una parte dei cosentini decisero di lasciare il club.
Dalla stagione 1929-30, con la novità della Serie A e Serie B a girone unico e della 1ª e 2ª divisione a carattere interregionale, il Cosenza Sport Club comincia la sua avventura nei Campionati Nazionali. I Lupi, guidati in difesa&nbsp;da Ireos Cava, allenatore-giocatore savonese, ed in avanti dallo sgusciante indigeno Giuseppe&nbsp;Pellicori, che nel dribblare l'avversario chiede educatamente "permesso", da cui il nomignolo, raggiungono il settimo posto che consente loro la promozione nella Prima Divisione meridionale allargata a due gironi.
 
La squadra così ridisegnata da Vignolini si attestò stabilmente nei quartieri alti della classifica, venendo promossa per la prima volta in Serie B grazie al secondo posto dietro il Leone Palermo. In quella particolare fase storica è il dirigente Carlo Leonetti che riesce a convincere l'italo-argentino [[Attilio Demaria]] (ex campione del mondo nel 1934 con la [[nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]] allenata da [[Vittorio Pozzo]]) ad accettare il ruolo di allenatore-giocatore della formazione silana, impegnata per la prima volta nel campionato cadetto. Demaria è reduce dai campionati giocati nell'Internazionale (Ambrosiana Inter), dove ha per anni fatto coppia con Peppino Meazza. Il suo ingaggio di fatto rappresentò il vero "colpo" del Cosenza neo-promosso in serie B. Sotto le direttive di Demaria venne allestita una squadra valida e competitiva per il traguardo della salvezza, in cui erano solo quattro i reduci dell'annata precedente, ma nel girone d'andata la compagine calabrese incontrò varie difficoltà, per poi risollevarsi nel girone di ritorno e conseguire il traguardo prefissato, in virtù dell'undicesimo posto in graduatoria. Il bilancio fortemente positivo della prima stagione in Serie B trovò conferma nella crescita di una squadra giovanile, i Boys Demaria, ammessi alle finali nazionali di categoria.
Prima dell'esordio in campionato la politica, in cambio della promessa costruzione del nuovo campo sportivo, impone l'utilizzo del colore [[Blu Savoia|Azzurro Savoia]] che spicca nel gonfalone della città. La nuova maglia, tuttavia, non porta fortuna visto che dopo dieci giornate la squadra è fanalino di coda con soli quattro punti, frutto di una vittoria con il [[Calcio Catania|Catania]]&nbsp;e di due pareggi con [[Associazione Calcio Messina (1928-1940)|Messina]] e [[Associazione Calcio Savoia 1908|Savoia]], per il resto solo sconfitte, e per di più è attesa da una difficile sfida con gli azzurri [[Unione Sportiva Salernitana 1919|salernitani]], dominatori assoluti del campionato. Alla notizia che il Cosenza, per dovere di ospitalità, deve cambiare maglia nessuno ha dubbi, vengono riesumati i colori rossoblù; il Cosenza domina la capolista e la manda a casa battuta con un gol del centravanti Pietro Ferraris. Sulla scia dell'entusiasmo&nbsp;le rimanenti partite, giocate&nbsp; in rossoblù,&nbsp;decretano&nbsp;poi una salvezza insperata a inizio torneo.&nbsp;&nbsp;
 
[[File:Cosenza1931Cosenza1946-3247.gifjpg|thumb|leftminiatura|Il Cosenza stagione [[PrimaSerie DivisioneB 19311946-19321947|19311946-19321947]].]]
Nel secondo campionato di Serie B, nel 1947-1948, la società provvide a confermare in blocco sia l'allenatore (Demaria) sia i giocatori della prima stagione (con l'eccezione del portiere Caruso, sostituito da Mari), combinandoli con nuovi innesti, ma la squadra, malgrado il decimo posto, non si assicurò la permanenza nella serie cadetta (garantita invece alle prime sette squadre in classifica, stante la riforma del campionato). Nel 1948-1949 il Cosenza di Guido Corbelli e poi dell'ungherese Kutic, che schierava Lino Begnini (con trascorsi in Serie A), si classificò al quinto posto, mentre l'anno dopo, sotto la guida di [[Vittorio Mosele]], la squadra registrò dodici partite utili e si aggiudicò il titolo di campione d'inverno della Serie C girone D, per poi chiudere al primo posto a pari punti con il Messina. Nello spareggio disputato a Salerno il risultato, dopo i tempi supplementari, fu di 1-1. Al termine dell'incontro il portiere rossoblù Gisberti denunciò anche un tentativo di corruzione attuato dal presidente del Messina. Nella ripetizione dello spareggio, giocato a Como, i biancoscudati del Messina si affermarono per 6-1, guadagnando così la cadetteria.
L'anno successivo (1931-1932), il Presidente avv. Tommaso Corigliano allestì una formazione di primo piano, ingaggiando giocatori provenienti dal nord ed affidando la guida tecnica al romano Angelo Benincasa. La squadra esordì con un clamoroso 7-2 ai danni del Molfetta ed i cosentini gioirono delle prodezze dei vari Forotti, [[Vittorio Staccione]], Masi, Gallina, Perazzi, Briano e Vaj.
 
===Anni cinquanta e sessanta===
Il 28 ottobre 1931 fu inaugurato il Campo Sportivo "Città di Cosenza" che, dopo vari anni, assunse il nome di "Emilio Morrone", un giovane cosentino caduto, per un incidente di gioco, durante una gara.
Ebbe così inizio una serie di peripezie alla ricerca della cadetteria. La presidenza fu assunta da Biagio Lecce e, successivamente da Carlo Leonetti. L'ingaggio del centravanti alessandrino Carlo Stradella assicurò una messa di reti, ma il campionato non si vinse e l'anno successivo, per la riforma dei campionati, il Cosenza fu retrocesso in quarta serie. Si ricorda una amichevole Cosenza-Inter del 22 dicembre 1954 terminata con la vittoria dei milanesi per 2 a 1. Seguirono anni bui durante i quali si avvicendarono molti allenatori: Piccaluga, Kutik, Lamberti, Andreis, Piacentini, ma i successi stentarono ad arrivare. Frattanto alla presidenza silana tornò alla ribalta il compianto Salvatore Perugini, già segretario del sodalizio rossoblù negli anni trenta. Nella stagione 1957-1958 il Cosenza, guidata dal bomber Mario Uxa (capocannoniere del campionato per 5 stagioni consecutive), ottenne la vittoria del girone dell'Interregionale Prima Categoria e conquistò il titolo di campione d'Italia di categoria, ex aequo col Mantova e lo Spezia. Nella stagione successiva (1958-1959) il Cosenza fu bruciato, sul filo di lana, dal Catanzaro terminando al secondo posto e stessa sorte fu riservata nel campionato 1959-1960 quando dopo un lungo dominio in vetta alla classifica, i rossoblù si arresero nelle ultime partite al Foggia e persero nuovamente la Serie B.
 
[[File:Cosenza1957-58.jpg|miniatura|sinistra|Il Cosenza stagione [[Campionato Interregionale - Prima Categoria 1957-1958|1957-1958]]]]
Nel 1932-33, sotto la guida di Balacics,ex giocatore del Torino scudettato del 1926/27, la squadra rafforzata con [[Vittorio Staccione]] arrivato dalla Fiorentina , ma vincitore anch'egli dello scudetto 1926/27 con il Torino, Mortarotti, Fiammengo e gli ex giocatori del {{Calcio Napoli|N}} [[Camillo Fenili|Fenili]], [[Piero Pampaloni|Pampaloni]], [[Roberto De Martino (calciatore)|De Martino]] e [[Biagio Zoccola]], disputò un brillante campionato conquistando il terzo posto.
[[File:Cosenza1960-61.jpg|miniatura|Il Cosenza stagione [[Serie C 1960-1961|1960-1961]].]]
Dopo la scomparsa del presidente Perugini, Lecce tornò al vertice della società. La squadra, affidata a di Julius Zsengeller, fu potenziata con alcuni giovanissimi, e tenne un passo ammirevole, cui tenne testa solo il Trapani, cedendo in dirittura d'arrivo. Al termine della stagione 1960-1961 il Cosenza fu promosso in Serie B. L'annata in cadetteria fu complicata: un arbitraggio infelice determinò incidenti nella gara contro il {{Calcio Modena|N}}, con conseguente pesante squalifica del campo, che era il vecchio Emilio Morrone. A Zsengeller subentrò [[Paolo Todeschini]] e giunse una [[Serie B 1961-1962|sofferta salvezza]]. Nella stagione successiva ([[Serie B 1962-1963|1962-1963]]), la squadra fu puntellata, ma riuscì a evitare la retrocessione solo perché il {{Calcio Novara|N}} venne penalizzato di 10 punti e retrocesso all'ultimo posto della classifica per illecito sportivo. La retrocessione della [[Serie B 1963-1964|stagione 1963-1964]] segnò la fine di un ciclo e la squadra venne, quasi totalmente rifondata. Dal 1964-1965 il club, intanto divenuto Associazione Sportiva Cosenza, giocò nel nuovo stadio [[Stadio San Vito-Gigi Marulla|San Vito]], inaugurato il 4 ottobre 1964 in occasione di Cosenza-{{Calcio Pescara|N}}, terminata 2-1 con reti di Ciabattari e [[Renato Campanini|Campanini]]. Fallito l'immediato ritorno in Serie B nel 1965, per opera di una {{Calcio Reggina|N}} corsara, che espugnò quell'anno Cosenza in una partita decisiva davanti a 20 000 spettatori rossoblù,<ref name=Bria>{{cita|Bria}}.</ref> e ancora nel 1966, beffata sul traguardo dalla Salernitana, la squadra rossoblù per alcuni decenni non riuscì più a riemergere.
 
===Anni settanta e ottanta===
Dopo una stagione interlocutoria, nel 1935-1936 il Cosenza fu ammesso alla disputa del torneo di Divisione Nazionale C, girone D, di nuova istituzione, insieme a Cagliari, Piombino, Pescara, Perugia, Salernitana, Catanzaro, ed altre.
[[File:Cosenza1974-75.jpg|miniatura|sinistra|Il Cosenza stagione [[Serie D 1974-1975|1974-1975]]]]
Seguirono alcune stagioni nelle quali il Cosenza stazionò nelle posizioni intermedie della graduatoria. Il Cosenza ripartì da [[Giusto Lodi]], capitano di lungo corso, autentico pilastro della formazione rossoblù, mentre presidente era Mario Guido. La crisi societaria diventa sempre più grave: il fallimento era alle porte e l'amara retrocessione in Serie D della stagione 1973-1974 parve segnare l'epilogo della storia del sodalizio cosentino. Il campionato 1974-1975 inizia nel caos più assoluto. La panchina di Emilio Zanotti era precaria e instabile, ma la grande passione di un manipolo di sostenitori seppero trasformare quel campionato in una stagione trionfale. Con il pregevole record di 17 successi interni su altrettanti incontri disputati, il Cosenza sbaragliò la concorrenza vincendo facilmente il campionato con sette punti di vantaggio sull'accoppiata composta da Vittoria e Nuova Igea. Il ritorno in Serie C non fu, tuttavia, fortunato. Gli umori della folla non erano più gli stessi e le continue disillusioni generarono l'ennesimo episodio deprecabile: il 27 marzo 1977, in occasione dell'incontro Cosenza-{{Calcio Paganese|N}}, l'arbitro Sancini di Bologna e i suoi collaboratori furono linciati e i tifosi rossoblù, a causa della squalifica che ne conseguì, furono costretti a peregrinare lontani dal San Vito per un anno e mezzo.
 
Per la riforma dei campionati, la stagione 1978-1979 vide il Cosenza in [[Serie C2]]. La presidenza fu assunta da Osvaldo Siciliano, che aveva propositi di rilancio, ma il campionato fu vinto dai "cugini" del {{Calcio Rende|N}}.
Negli anni successivi la squadra fu ulteriormente potenziata, schierando un attacco mitraglia: Bertozzi, Frione I, Lodi, Corsanini e Bergonzino. In quegli anni, appena sedicenne, debuttò in prima squadra il mediano [[Francesco Del Morgine]], un'autentica bandiera rossoblù.
 
[[File:Cosenza Calcio 1982-83.webp|miniatura|Il Cosenza stagione [[Serie C1 1982-1983|1982-1983]]]]
A partire dalla stagione 1937-1938 vi fu l'avvento del presidente Carlo Campagna e dei tecnici&nbsp; ungheresi Krappan e Vanicsek.
Nel campionato 1979-1980, [[Nedo Sonetti]] riportò il Cosenza in [[Serie C1]] lanciando Perrotta e la solida coppia di difensori centrali Rocco-Reggiani. L'anno dopo il club subì la retrocessione sotto la guida di [[Pietro Fontana (calciatore)|Pietro Fontana]], cui fece seguito la promozione firmata da Renzo Aldi, ma la stagione 1981-1982 fu anno di grandi cambiamenti: dopo 37 anni di attività, con tanti successi e qualche delusione, l'A.S. Cosenza fu messa in liquidazione e al suo posto prese vita il Cosenza Calcio 1914 S.p.A. con presidente Vincenzo Morelli. Fu il risultato di un forte connubio tra imprenditori della città e l'amministrazione comunale tramite l'assessore Mario Romano e il sindaco Rugiero<ref>{{cita web |autore=Davide Franceschiello |url=http://www.ilgazzellinodellacalabria.it/l_news.asp?id=5119 |titolo=Calcio: "Cosenza, una storia dai mille volti" |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131219055830/http://www.ilgazzellinodellacalabria.it/l_news.asp?id=5119 |data=28 ottobre 2011}}</ref>.
 
Sulla panchina del Cosenza si susseguirono [[Lucio Mujesan|Mujesan]], De Petrillo, [[Gian Piero Ghio|Ghio]] e [[Vincenzo Montefusco|Montefusco]]. In questi anni si affacciò in prima squadra [[Luigi Marulla]], che diverrà il più rappresentativo calciatore della storia del Cosenza, primatista di presenze e reti di tutti i tempi. Vestiroono la maglia rossoblù calciatori dal passato glorioso e giovani promesse, tra cui [[Silvio Longobucco|Longobucco]], [[Damiano Morra|Morra]], [[Costante Tivelli|Tivelli]] e [[Francesco Marino (calciatore 1961)|Marino]]. L'esonero di [[Francesco Liguori]], durante la stagione 1986-1987, determinò l'arrivo a Cosenza di [[Gianni Di Marzio]], che legò il proprio nome alla storia del club silano.
Fu proprio Otto Krappan (tecnico riconfermato a furor di popolo) a rimpolpare la rosa rossoblù attraverso la scoperta di tanti nuovi giovani talenti del calcio cosentino. Nel piazzale antistante la Prefettura di Cosenza – per esempio – l'ungherese reclutò tre giovani studenti del Telesio mentre due vennero reclutati dalla Ragioneria. I due ragionieri erano Pasquale Lorenzon e Cesare Pulci. Dal campetto della Parrocchia di Santa Teresa invece arrivarono nelle file del Cosenza calcio l'ala sinistra Raffaele Bruno (che restò in rossoblù dal 1938 al 1950) ed i mediani Domenico Trombino, Antonio Gagliardi ed Ettore Torchiaro. Nel 1938 con Krappan allenatore tornò tra i pali anche [[Luciano Gisberti]] (dopo gli anni del servizio militare) mentre la società decise di acquistare sul mercato il centravanti Bacin e il mezzo destro Cattarin. La parte iniziale della stagione 1938/39 coincise anche con gli ultimi mesi dell'esperienza cosentina di Krappan. Il 3 dicembre del 1938, infatti, l'Allenatore ungherese lasciò per sempre la città dei bruzi a causa di gravi motivi familiari. Gli succederà un altro ungherese Giovanni Vanicsek proveniente dal Verona.
 
[[File:Cosenza Calcio 1984-85 (Away).jpg|miniatura|sinistra|Il Cosenza stagione [[Serie C1 1984-1985|1984-1985]].]]
A fine della stagione 38/39 il portiere cosentino [[Luciano Gisberti]] verrà ceduto alla Liguria (Squadra genovese di serie A e antesignana dell'attuale Sampdoria). [[Luciano Gisberti|Gisberti]] sarà di fatto il primo cosentino a militare nella massima serie.
Dopo aver conseguito il piazzamento utile per la disputa della Coppa Italia Professionisti (1986-1987), Di Marzio fu l'artefice, nel [[Serie C1 1987-1988|1987-1988]], della promozione in Serie B attesa per ben 24 anni, beneficiando di calciatori quali [[Luigi Simoni (1965)|Simoni]], [[Francesco Marino (calciatore 1961)|Marino]], [[Claudio Lombardo|Lombardo]], [[Renzo Castagnini|Castagnini]], [[Maurizio Giovannelli|Giovannelli]], Galeazzi, [[Donato Bergamini|Bergamini]], [[Luigi De Rosa|De Rosa]], [[Maurizio Lucchetti|Lucchetti]], [[Alberto Urban|Urban]], [[Michele Padovano|Padovano]], oltre a [[Bruno Fantini|Fantini]], [[Angelo Montrone|Montrone]], [[Enrico Maniero|Maniero]], Del Nero, mentre il timone della presidenza era nelle mani dell'avvocato [[Giuseppe Carratelli]].
 
Dopo la risalita in Serie B, Di Marzio abbandonò la panchina rossoblù e fu sostituito da [[Bruno Giorgi (allenatore)|Bruno Giorgi]]. La squadra ottenne numerose vittorie in trasferta, ma due episodi negativi costarono carissimo: il derby col {{Calcio Catanzaro|N}} al San Vito (0-0) in cui l'arbitro [[Pierluigi Pairetto]] annullò un gol regolare all'ex di turno Vittorio Cozzella a due minuti dal termine,<ref name=DAtri>{{cita|D'Atri}}.</ref> gara a cui seguirono incidenti tra le forze dell'ordine di una parte dei 20 000 tifosi presenti al San Vito<ref name=DAtri/>, e il palo colpito da [[Claudio Lombardo|Lombardo]] nello scontro diretto con l'{{Calcio Udinese|N}} di [[Marco Branca]] e [[Odoacre Chierico]], che costò la promozione in Serie A<ref name=DAtri/>. Tra i protagonisti di quel campionato si ricordano [[Michele Padovano]], [[Maurizio Lucchetti]], [[Luigi De Rosa]] e [[Alberto Urban]]. Alla fine di quella stagione il Cosenza risultò la squadra con il maggior numero di vittorie, diciassette. Concluse al sesto posto in graduatoria con 44 punti, a un punto dal terzo e dietro la {{Calcio Reggina|N}} e la {{Calcio Cremonese|N}}, anch'esse a 44 punti ma con la classifica avulsa favorevole nei confronti dei silani. L'introduzione, avvenuta proprio quell'anno, della discriminante degli scontri diretti al posto della differenza reti impedì pertanto ai rossoblù di disputare gli spareggi per la Serie A<ref name=Carchidi>{{cita|Carchidi}}.</ref>. Il 1989 fu l'anno anche della misteriosa morte dell'ex calciatore del Cosenza [[Donato Bergamini]], a cui oggi è intitolata la curva sud dello stadio San Vito.
La stagione 1939/40 è quella della consacrazione per un altro portiere cosentino purosangue: Massimo Mari degno sostituto di Luciano Gisberti. Massimo (Mamino) Mari, infatti, ben presto convinse il tecnico tedesco Hansel (nel frattempo succeduto a Vanicsek) delle sue qualità tanto che l'8 ottobre del 1939 è già titolare in un rocambolesco Cosenza Salernitana finito 5 a 4 per i campani. Sempre nel campionato 1939/40 trovano spazio (diventando ben presto titolari) anche altri ragazzi scoperti in città da Otto Krappan. Si tratta di Pasquale Lorenzon che prende il posto in mediana di [[Francesco Del Morgine]] (trasferitosi alla Cremonese) e del sedicenne Raffaele Bruno (subito in gol nella gara con il Messina) ala sinistra velocissima e sostituto naturale del più esperto Surra. Nella Squadra del 39/40 oltre a Stabilini e Barberio (acquistati dal tandem Campagna/Carci) restano in rossoblù anche Ubaldo Leonetti, Antonio Guarino, Florio, Cesare Pulci, Ugo Gravina e Alberto Stillo.
[[File:Cosenza Calcio 1987-88.jpg|miniatura|Il Cosenza stagione [[Serie C1 1987-1988|1987-1988]], promosso in Serie B]]
 
===Anni Glinovanta anni quarantae duemila===
Dopo una tribolata salvezza nel campionato di [[Serie B 1989-1990]], quello successivo [[Serie B 1990-1991|1990-1991]], comincia anche peggio e alla fine si risolverà con una grande bagarre in coda: ben 9 squadre in 2 punti. La squadra silana, guidata inizialmente da Giovanni Di Marzio viena affidata dopo 8 giornate a [[Edoardo Reja]], che ottiene la salvezza dopo lo spareggio di Pescara con la {{Calcio Salernitana|N}}, deciso da un gol di Marulla nel primo [[tempo supplementare]], grazie al sostegno dei 7.000 sostenitori cosentini al seguito.<ref name=Carchidi/><ref>ALMANACCO ILLUSTRATO DEL CALCIO 1992 - 51° VOLUME, Panini Srl</ref>. Nel campionato [[Serie B 1991-1992|1991-1992]], confermata l'ossatura della squadra, il Cosenza alla 35ª giornata raggiunge l'{{Calcio Udinese|N}} che si trova in quarta posizione, quella che garantirebbe la promozione in serie A. Alla penultima giornata si trovano entrambe a 42 punti. I calabresi giocano a Lecce, ma nonostante i tifosi si presentino in Puglia in 15.000<ref name=Carchidi/> la notizia del vantaggio dell'Udinese sul campo di un già promosso Ancona, fa in modo che i rossoblù si sbilancino alla ricerca del gol del vantaggio. All'81' invece arriverà la doccia fredda di Maini. La squadra di casa otterrà la salvezza, l'Udinese verrà promossa in serie A lasciando i silani al quinto posto.
Nel 1940 arriva a Cosenza [[Renato Vignolini]] terzino di fama nazionale con alle spalle brillanti campionati nelle file della Fiorentina, Genoa e Modena. Nel 1940-41 il riconfermato allenatore Hansel ridà fiducia al blocco dei “cosentini” e più in particolare al portiere Mari, ai mediani Lorenzon, Pellicore e Laviola e agli attaccanti Gualtieri e Raffaele Bruno. Ubaldo Leonetti invece si trasferisce a Brindisi.
 
[[File:Alberto Zaccheroni.jpg|miniatura|sinistra|verticale|[[Alberto Zaccheroni]] allenò il Cosenza nel campionato di [[Serie B 1994-1995]].]]
Il Cosenza di Hansel si salverà senza problemi chiudendo il campionato con una sonora vittoria sul Bisceglie per 6 a 0.
Il 1º ottobre 1992 Cosenza sportiva ripiombò nel lutto per la morte del centrocampista [[Massimiliano Catena]], che perse la vita a 23 anni in un incidente stradale<ref name=Carchidi/>, quattro giorni dopo aver realizzato il suo ultimo gol con la maglia del Cosenza. Oggi la curva nord dello [[stadio San Vito]] porta il suo nome.
 
Dopo la partenza di Reja e di alcuni protagonisti dell'annata 1991-1992, la squadra non riuscì a replicare l'exploit. Nel [[Serie B 1992-1993|1992-1993]] esordì il centrocampista [[Stefano Fiore|Fiore]], prodotto del vivaio rossoblù, che spiccò il volo verso i vertici del calcio italiano e della [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale]], mentre nel [[Serie B 1994-1995|1994-1995]] il Cosenza di [[Alberto Zaccheroni]], nonostante la penalizzazione di nove punti in classifica, riuscì a salvarsi con largo anticipo, arrivando a toccare le soglie della promozione in Serie A a fine marzo<ref>{{Cita web|url=http://www.puntosport.net/calcio/gli-allenatori-di-serie-a/23684/alberto-zaccheroni-allenatore-della-juventus.php |titolo=Alberto Zaccheroni, allenatore della Juventus|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120414050600/http://www.puntosport.net/calcio/gli-allenatori-di-serie-a/23684/alberto-zaccheroni-allenatore-della-juventus.php }}</ref><ref>{{cita web |url=http://www.italia-news.it/sport-c5/calcio-c44/serie-a-c45/juventus-c339/juventus--zaccheroni-come-calaf--vincero-31133.html |titolo=JUVENTUS: Zaccheroni come Calaf: "Vincerò!" |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131219001158/http://www.italia-news.it/sport-c5/calcio-c44/serie-a-c45/juventus-c339/juventus--zaccheroni-come-calaf--vincero-31133.html}}</ref> sospinto dalla vena realizzativa di [[Marco Negri (calciatore)|Marco Negri]], autore di ben 19 reti.<ref name=Carchidi/> La stagione [[Serie B 1996-1997|1996-1997]], segnata da due avvicendamenti in panchina, si chiuse con la retrocessione dei calabresi in [[Serie C1]], avvenuta negli ultimi minuti di gioco dell'ultima giornata di campionato. Alla fine della stagione lasciarono il Cosenza due bandiere del club: [[Luigi Marulla]] e [[Luigi De Rosa]].
Nel 1941-42 torna tra le file del Cosenza Del Morgine. Vignolini diventa allenatore/giocatore. Nel campionato 41-42 l'intera mediana della squadra sarà tutta cosentina: Lorenzon, Delmorgine e Laviola. Per l'attacco il neo allenatore può invece contare sul talento di attaccanti del calibro di Sudati, Capone, Surra e Bruno. &nbsp; &nbsp;
 
[[File:Aniello Parisi 2.jpg|miniatura|upright=0.7|[[Aniello Parisi]] con la maglia del Cosenza ha vinto tre campionati: [[Serie C1 1997-1998]], [[Serie D 2007-2008]] e [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009]]]]
Nel campionato 1942-1943 arrivano a rinforzare la squadra il portiere Galliani, i terzini Bassani e Colombo, l'ala Beolchi ed il centravanti Collimedaglia. La pattuglia dei cosentini purosangue è composta dal mediano [[Francesco Del Morgine]], da Giuseppe Gualtieri, da Ubaldo Leonetti (tornato in città dopo l'esperienza brindisina) e dall'ala sinistra Raffaele Bruno. La squadra al termine del campionato raggiunge il terzo posto completando il girone di ritorno, senza sconfitte. Siamo ormai però alla vigilia della sospensione di tutti i campionati di calcio a causa dei primi avvenimenti connessi alla seconda guerra mondiale.
La retrocessione fu prontamente riscattata dall'immediata promozione nella stagione successiva ([[Serie C1 1997-1998|1997-1998]]) sotto la guida di [[Giuliano Sonzogni]], dopo una lunga cavalcata che vide il Cosenza sempre in testa al campionato dalla prima giornata. Seguì una salvezza sofferta, giunta all'ultima giornata del campionato cadetto [[Serie B 1998-1999|1998-1999]]<ref name=Carchidi/>, malgrado un inizio di Serie B di tutt'altro tenore e le ottime prestazioni in [[Coppa Italia 1998-1999|Coppa Italia]], dove i silani uscirono ai sedicesimi di finale con i futuri vice-campioni d'Italia della {{Calcio Lazio|N}}.
 
[[File:Giuseppe Sannino.jpg|miniatura|upright=0.7|sinistra|[[Giuseppe Sannino]] allenò il Cosenza FC nel campionato di [[Serie D 2004-2005]]]]
Nel secondo dopoguerra la ripresa dell'attività agonistica per il Cosenza calcio sarà particolarmente laboriosa. Il periodo post bellico, infatti, è caratterizzato dall'indisponibilità dello stadio cosentino “Il Città di Cosenza”. L'impianto risulta di fatto completamente occupato dalle baracche costruite nel corso del tempo per ospitare gli sfollati ed i senza tetto della seconda guerra mondiale. I dirigenti dell'epoca solo dopo mille traversie riusciranno a far riprendere l'attività sportiva sul Campo Militare di Via Roma. Lo stadio "Città di Cosenza" invece tornerà alla sua originaria destinazione solo dopo alcuni anni.
Il Cosenza disputò poi altri quattro campionati di Serie B, occupando il primo posto per nove settimane e mezzo nel [[Serie B 2000-2001|2000-2001]], per poi vedere sfumare la promozione nella parte conclusiva del girone di ritorno, a vantaggio del {{Calcio Chievo|N}} di [[Luigi Delneri|Delneri]], con i lupi che a 12 minuti dal termine vincevano 1-0 (gol di Adriano Fiore), ma poi subirono la rimonta e il sorpasso dei veneti che conquistarono la Serie A. In questi anni vestirono la maglia del Cosenza calciatori quali [[Gianluigi Lentini|Lentini]], [[Pietro Strada|Strada]], [[Riccardo Zampagna|Zampagna]], [[Luca Altomare|Altomare]], [[Marco Giandebiaggi|Giandebiaggi]], [[Gianluca Savoldi|Savoldi]], [[Cristian Silvestri|Silvestri]], [[Rubén Maldonado|Maldonado]]. Nel [[Serie B 2002-2003|2002-2003]] il calcio cosentino visse una ''annus horribilis'', con la cancellazione del club, alla fine della stagione, da tutti i campionati professionistici dopo quasi novant'anni di storia.
 
A seguito della radiazione del club dal panorama calcistico italiano, l'allora [[sindaco]] di [[Cosenza]] [[Eva Catizone]] diede vita a un progetto di rinascita del calcio rossoblù, assieme all'assessore allo sport Vincenzo Gallo. Tutta la città si strinse attorno all'iniziativa e così il 5 agosto 2003 venne fondato il ''Cosenza Football Club S.r.l.'', successivamente ammesso in [[Serie D]] a seguito dell'acquisizione del titolo del {{Calcio Castrovillari|N}}. Presieduta dallo stesso sindaco, la squadra, guidata in campo da
La società – in quel periodo presieduta dal compianto Mario Morelli e formata anche da Ugo Cozza, Peppino Gervasi, Pietro Morelli, Giuseppe Carci, Carlo Leonetti, Ferdinando Ugenti, Peppino Campagna, Angelo Di Donna, Salvatore Perugini, Biagio Lecce, Guglielmo Nucci, Clausi Schettini, Vincenzo Renzelli, Battista Santoro, Luigi Serpa, William Massimilla, Francesco Guzzo e Luigi Tucci – assunse nel frattempo la denominazione di&nbsp;''Associazione Sportiva Cosenza''&nbsp;con allenatore/giocatore&nbsp;[[Renato Vignolini]].&nbsp;Alla ripresa dell'attività agonistica (post bellica) una parte dei cosentini doc (tra i quali: Del Morgine, Gualtieri e Ubaldo Leonetti) decisero di lasciare Cosenza ed il Cosenza. Al fine di fronteggiare le numerose partenze, Vignolini, da navigato uomo di calcio, reimpostò in mediana Antonio Gagliardi (al posto di Del Morgine) mentre per i ruoli di centrocampo e di attacco si convinse a dare fiducia a Domenico Trombino ed alla giovane ala sinistra Raffaele Bruno.
[[Gigi Lentini]], dopo tre cambi di allenatore ottenne la settima piazza sotto la guida tecnica di [[Luigi Marulla]]. Intanto, nell'estate del 2004, il ''Cosenza Calcio 1914 S.p.A.'' fu riammesso in [[Serie D]] dopo una sequela di ricorsi alla giustizia ordinaria. Per la prima volta, quindi, la città di [[Cosenza]] avrebbe avuto due squadre cittadine nello stesso campionato, situazione che divise la tifoseria creando malumori e dissidi tra le due società. Inoltre il ''Cosenza F.C.'' e il ''Cosenza Calcio 1914'' disputarono entrambe un campionato anonimo, chiudendo rispettivamente in ottava e nona posizione. Passarono per il San Vito numerosi giocatori e molti allenatori, [[Giuseppe Sannino]], [[Giacomo Modica]] e infine Antonio Aloi per il ''Cosenza F.C.'' e le bandiere [[Luigi De Rosa]] e [[Luigi Marulla]] per il ''Cosenza Calcio 1914''. Il punto più basso della storia del calcio cosentino si ebbe durante l'inedito [[Derby (sport)|derby]], in cui la tifoseria tornò compatta allo Stadio per contestare lo svolgimento di un'umiliante stracittadina, interrompendo la partita con un'invasione. Tuttavia, tale imbarazzante situazione di "convivenza" durò appena un anno.
 
Il ''Cosenza Calcio 1914'', infatti, fallì definitivamente nel 2005 e il ''Cosenza F.C.'', assurto al ruolo di prima e unica squadra cittadina, cambiò denominazione in ''Associazione Sportiva Cosenza Calcio''. Mancata la promozione ai play-off nel 2005-2006 e nel 2006-2007, al culmine di una crisi finanziaria molto profonda, nel luglio 2007 il club annunciò di rinunciare all'iscrizione. Pertanto anche l'A.S. Cosenza Calcio si avviò al fallimento e sparì dal panorama calcistico nazionale.
La squadra così ridisegnata da Vignolini si attesta stabilmente nei quartieri alti della classifica tanto che al termine di una stagione semplicemente trionfale viene promossa per la prima volta in Serie B.
 
[[File:Fortitudo Cosenza promozione.jpg|miniatura|upright=0.9|I calciatori in festa per la vittoria del campionato di [[Serie D 2007-2008]]]]
Nella prima storica promozione in serie B il Cosenza conquista il secondo posto dietro il Leone Palermo presentando come formazione base il seguente undici: Lombardi, Vignolini, Dedone, Gagliardi, Pompei, Busoni, Lischi, Trombino, Capone, Creziato, Raffaele Bruno. Tra i titolari nell'anno della promozione fanno capolino anche il portiere Biasi, il centrocampista Pierino Bruno, l'ala destra Florio ed i mediani Sesti e Pellicore.
Nella stagione 2007-2008 la società [[Rende Calcio|Rende F.C.]] cambiò la propria denominazione sociale in Fortitudo Cosenza s.r.l. e si iscrisse al campionato di Serie D.
[[File:Tifosi Cosenza Calcio.jpg|miniatura|La curva del Cosenza Calcio 1914 in una gara della stagione 2008-2009.]]
 
Con un organico composto da alcune vecchie glorie del Cosenza Calcio 1914 e da un gruppo di cosiddetti "under", nel 2007-2008 la Fortitudo Cosenza, allenata da [[Domenico Toscano]], disputò un'ottima annata e ottenne la promozione alla penultima giornata nello scontro diretto contro il [[Bacoli Sibilla]], di fronte a 18 000 spettatori. Il 30 maggio 2008 la Fortitudo Cosenza {{Senza fonte|acquistò il marchio del vecchio Cosenza Calcio 1914}} e assunse, conseguentemente, la medesima denominazione. Il Cosenza Calcio 1914 vinse poi il [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009#Girone C|girone C]] del campionato di [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009]], conseguendo la seconda promozione consecutiva.
Dopo appena qualche giorno dalla conclusione del campionato il Cosenza presenta anche la nuova dirigenza, formata dal neo Presidente Ferdinando Ugenti e da Ugo Cozza, Peppino Gervasi, Pietro, Mario Morelli, Giuseppe Carci, Carlo Leonetti, Peppino Campagna, Angelo Di Donna, Luigi Tucci, Antonio Gagliardi, Vincenzo Maria Borrelli, Arcangelo Gentile ed Ernesto Coscarella.&nbsp;
 
===Anni duemiladieci e duemilaventi===
In quella particolare fase storica è il dirigente Carlo Leonetti che riesce a convincere l'italo-argentino [[Attilio Demaria]] (ex campione del mondo nel 1934 con l'Italia di Vittorio Pozzo) ad accettare il ruolo di allenatore/giocatore della formazione silana impegnata nel primo campionato di serie B. Demaria è reduce dai campionati giocati nell'Internazionale (Ambrosiana Inter) dove ha per anni fatto coppia con Peppino Meazza. Il suo ingaggio di fatto rappresentò il vero “colpo grosso” del Cosenza neo promosso in serie B.
Rinforzata dagli innesti di [[Stefano Fiore]] e dell'esperto attaccante [[Raffaele Biancolino]], nel 2009-2010 la squadra deluse le attese. L'anno dopo, a seguito di quattro cambi tecnici e una stagione segnata da una penalizzazione di 6 punti per inadempienze economiche, retrocesse in [[Lega Pro Seconda Divisione 2011-2012|Lega Pro Seconda Divisione]]. La società, a causa dei gravi problemi economici, non venne iscritta al campionato di [[Lega Pro Seconda Divisione 2011-2012|Lega Pro Seconda Divisione]] e si avviò verso il fallimento, dichiarato il 11 settembre 2013 con la radiazione dalla [[FIGC]] per fallimento<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/77.$plit/C_2_ContenutoGenerico_37492_StrilloComunicatoUfficiale_lstAllegati_Allegato_0_upfAllegato.pdf|titolo=FIGC|accesso=1º novembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131102233510/http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/77.$plit/C_2_ContenutoGenerico_37492_StrilloComunicatoUfficiale_lstAllegati_Allegato_0_upfAllegato.pdf# |urlmorto=sì}}</ref>.
 
[[File:Cosenza Calcio 1914.jpg|miniatura|upright=0.9|sinistra|Una formazione del Cosenza stagione [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009]]]]
Sotto le direttive di Demaria venne allestita una squadra agonisticamente valida e competitiva per il traguardo della salvezza. Con Demaria giunsero a Cosenza il mediano Casartelli; il centravanti Pepe, l'ala Tapparello, i terzini [[Alberto Delfrati]], del Legnano e Manni dal Siena, l'ala destra Pollak dal Siena (il cui nome venne successivamente “italianizzato” in Polacchi), il centromediano Pompei dal Livorno; l'interno Zaro dal Venezia; il mediano Crola pure dal Legnano. Tornò in rossoblù per il primo campionato di serie B anche [[Francesco Del Morgine]].
Nell'estate del 2011 fu costituita una nuova società, la Nuova Cosenza Calcio S.r.l., presieduta da [[Eugenio Guarascio]]. La società si presentò al pubblico con un nuovo logo, un autentico segno di rottura rispetto alla travagliata storia recente del Cosenza Calcio<ref>{{Cita web|url=http://www.cosenzacalcio.eu/sito/2011/08/la-rinascita-del-cosenza-il-nuovo-logo-2/ |titolo=La rinascita del Cosenza: il nuovo logo: CosenzaCalcio.eu|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131031232231/http://www.cosenzacalcio.eu/sito/2011/08/la-rinascita-del-cosenza-il-nuovo-logo-2/}}</ref>.
 
Iscritta al campionato di [[Serie D]] per la stagione 2011-2012, la Nuova Cosenza Calcio si piazzò seconda nel [[Serie D 2011-2012#Girone I|girone I]], qualificandosi per la fase [[Serie D 2011-2012#Play-off|play-off]], che vinse, ma il successo non valse il ripescaggio in [[Lega Pro Seconda Divisione]] a causa del blocco dei ripescaggi. Nel 2012-2013 la squadra ottenne nuovamente il secondo posto nel [[Serie D 2012-2013 (gironi G-H-I)#Girone I|girone I]] della [[Serie D]], qualificandosi per la fase [[Serie D 2012-2013#Play-off|play-off]], dove si arrese agli ottavi di finale.
Rispetto alla formazione che l'anno precedente vinse il campionato di serie C restarono nella squadra in serie B solo quattro giocatori: il centravanti Capone, il terzino Dedone, il centrocampista Domenico Trombino e l'ala sinistra Raffaele Bruno.
 
Il 5 agosto 2013, grazie al buon piazzamento nella graduatoria dei ripescaggi in quanto vincitrice dei [[Serie D 2012-2013 (gironi G-H-I)#Girone I|play-off del girone I]], il Cosenza ritornò nel campionato professionistico di [[Lega Italiana Calcio Professionistico|Lega Pro]], dopo due stagioni.
Il primo incontro del Cosenza in serie B - con la Salernitana di Gipo Viani - terminerà 1 a 1 con rete di Demaria su rigore. La prima vittoria in cadetteria arriverà invece in casa contro il Taranto (battuto per 3 a 2). Risulterà decisivo un gol segnato dall'ala sinistra Raffaele Bruno che riuscì a mandare la palla in rete direttamente dalla bandierina del calcio d'angolo.
 
La stagione 2013-2014 nel girone B della [[Lega Pro Seconda Divisione]] iniziò con la presentazione del nuovo logo societario, in omaggio al centenario della prima partita della SS Fortitudo. Nonostante un calo nelle ultime quattro giornate del campionato 2013-2014, il Cosenza ebbe accesso alla Lega Pro Unica; nel 2014-2015 il Cosenza di [[Giorgio Roselli]] ottenne la salvezza e si aggiudicò per la prima volta [[Coppa Italia Lega Pro]], superando il {{Calcio Como|N}} sia nella finale di andata (1-4) sia in quella di ritorno (1-0) al San Vito, davanti a circa 10 000 spettatori in festa. La vittoria rappresenta un primato sia per il club sia in ambito regionale, in quanto è il primo trofeo nazionale a comparire nella bacheca di un club calabrese.
Il primo campionato di serie B risultò subito molto complicato e difficile tanto che il bilancio dell'intero girone di andata sarà fortemente deficitario. Solo con l'avvio del girone di ritorno la squadra si sbloccherà fino al punto di conquistare i punti salvezza (ben venti punti nel solo girone discendente). Nell'ambito dello stesso girone di ritorno soltanto la Salernitana e la Ternana riuscirono a fare meglio. La stagione si chiuderà con la promozione della Salernitana in serie A e con il Cosenza salvo all'undicesimo posto in graduatoria.
 
Dopo aver disputato un ottimo campionato e aver visto svanire l'ingresso nei play-off nella stagione 2015-2016 a causa di una flessione nel finale di campionato, nella stagione 2016-2017 il Cosenza ebbe accesso ai play-off, dove uscì ai quarti di finale. Nel 2017-2018, sotto la guida del subentrato [[Piero Braglia]], il club cosentino, per altro spintosi sino alle semifinali della [[Coppa Italia Serie C 2017-2018|Coppa Italia Serie C]], ottenne la quinta piazza in campionato, poi eliminò tutte le avversarie nei play-off fino a giungere a disputare la finale per la promozione in [[Serie B]]. Contro il {{Calcio Siena|N}}, allo [[stadio Adriatico]] di [[Pescara]], spinto da 11 000 tifosi cosentini, il club rossoblù prevalse con il risultato di 3-1, ritornando così nella serie cadetta dopo quindici anni.<ref name="repubblica.it">{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/legapro/2018/06/16/news/cosenza-siena_3-1_calabresi_di_nuovo_in_b_dopo_15_anni-199212332/|titolo=Serie C, finale playoff: è festa Cosenza, ritorna in serie B dopo quindici anni|pubblicazione=Repubblica.it|data=16 giugno 2018|accesso=17 giugno 2018}}</ref>
[[File:Cosenza1946-47.jpg|thumb|Il Cosenza stagione [[Serie B 1946-1947|1946-1947]].]]
Nella prima stagione in serie B le soddisfazioni più evidenti giunsero dai netti successi ottenuti sull'Alba Trastevere (5 a 0), sul Perugia (6 a 0) e sul Brindisi (4 a 1).
 
Nella stagione 2018-2019, malgrado un inizio complicato, il sodalizio cosentino conseguì la salvezza con il decimo posto, arrivando a sfiorare persino l'ingresso nei play-off per la promozione in [[Serie A]], che alla fine del campionato distarono appena quattro punti. Rivoluzionata pesantemente nella stagione seguente, la squadra faticò nella successiva annata di serie cadetta, ma riuscì a conservare la categoria con ben cinque vittorie nelle ultime cinque partite del campionato, sotto la guida del cosentino [[Roberto Occhiuzzi]]. Secondo uno studio della [[BBC]], il Cosenza di Occhiuzzi risultò la migliore squadra d'Europa per media punti (2,2 a partita) nel post [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2021|lockdown]].<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttob.com/cosenza/la-bbc-incorona-il-cosenza-miglior-squadra-d-europa-post-lockdown-125860|titolo=La BBC incorona il Cosenza: miglior squadra d\'Europa post-lockdown|accesso=5 agosto 2020}}</ref>
Il bilancio fortemente positivo della prima stagione in serie B trovò anche conferma nella crescita di una squadra giovanile (la seconda squadra) destinata, in quegli anni, a sorprendere per la bontà della sua impostazione. Parliamo dei Boys Demaria (con Presidente Carlo Leonetti e Vicepresidente Ettore Cozza) ammessi alle finali nazionali di categoria.
 
La tribolata stagione 2020-2021, ancora a porte chiuse per la pandemia di COVID-19, si chiuse con la retrocessione sul campo all'ultima giornata, dopo la sconfitta in casa del {{Calcio Pordenone|N}}, ma il club venne riammesso in Serie B dalla FIGC in seguito all'esclusione dalla serie cadetta del {{Calcio Chievo|N}}. Nel 2021-2022 la sofferta salvezza venne ottenuta ai play-out a spese del {{Calcio Vicenza|N}} e l'anno dopo, nella stagione 2022-2023, sempre ai play-out a spese del {{Calcio Brescia|N}}.
Nel secondo campionato di serie B nel 1947/48 la società (presieduta dall'avv. Adolfo Quintieri) provvederà a confermare in blocco sia l'allenatore (Demaria) che i giocatori della prima stagione (ad eccezione del portiere Caruso sostituito da Mari) provvedendo ad acquistare Guido Corbelli (con un passato in serie A con il Venezia) l'ala Loschi dell'Atalanta, Ragona del Bari e Scridel del Sant'Anna.
 
Nella stagione 2023-2024 la società rinforza la squadra, riportando a Cosenza l’attaccante [[Gennaro Tutino]], che chiuderà al secondo posto la classifica marcatori della Serie B con 20 reti realizzate, record assoluto per un calciatore del Cosenza nel campionato cadetto.
Purtroppo però nella stagione 1947/48, a causa della riforma del campionato di serie B, il Cosenza – nonostante il buon campionato ed il decimo posto conquistato con 33 punti in graduatoria&nbsp;– non riuscirà ad assicurarsi la permanenza nella serie cadetta (assicurata invece alle prime sette squadre in classifica).
Dopo un buon inizio con [[Fabio Caserta]], tuttavia la squadra si smarrisce e finisce a ridosso della zona play-out. Il cambio in panchina con il ritorno di [[William Viali]] porta buoni risultati e il Cosenza si salva con due giornate di anticipo concludendo la stagione al nono posto, a quattro punti di distanza dalla zona play-off. Nella stagione seguente, complice anche una penalizzazione di quattro punti, si classifica all'ultimo posto che sancisce la retrocessione in Serie C, salutando la cadetteria dopo sette campionati consecutivi.
 
==Cronistoria==
Nel 1948/49 il Cosenza (di nuovo in serie C) viene inizialmente affidato alla guida tecnica di Guido Corbelli al quale, ben presto subentra l'ungherese Kutic. Questi appena qualche anno prima aveva allenato il Torino in serie A. Il Cosenza nel nuovo campionato presenta anche Lino Begnini che nel passato ha anche militato in serie A nel Vicenza e nel Venezia. Alla fine del torneo 48/49 il Cosenza si classificherà al quinto posto con 35 punti contro i 45 punti del Catania (squadra classificata al primo posto).
 
Nella stagione 1949-50 torna in rossoblù Luciano Gisberti. Arriva una nuova coppia di terzini formata da Martini e Campana. Indossano la casacca del Cosenza anche l'interno Confalonieri ceduto dal Seregno, i mediani Ferrara e Manfredini, gli attaccanti Musci e Radu. Restano nella rosa di prima squadra le bandiere Ciccio Del Morgine, Raffaele Bruno e Ubaldo Leonetti insieme a Bacillieri, Begnini, Pollak, Zaro. Alla guida tecnica arriva un allenatore di grande esperienza come [[Vittorio Mosele]],.
 
I risultati non tardarono ad arrivare a conferma della bontà delle scelte operate dalla dirigenza. Il Cosenza infatti a seguito di ben dodici partite utili conquista anche il titolo di campione d'inverno della serie C girone D. La squadra base era composta da: [[Luciano Gisberti|Gisberti]], Martini, Campana, Ferrara, Manfredini, Bacillieri; Begnini, Leonetti, Musci, Zaro, Pollak. Alla fine della stagione la squadra terminerà il campionato al primo posto in condominio con il Messina.
 
Nello spareggio disputato a Salerno il risultato, dopo i tempi supplementari, fu di 1-1. Per il Cosenza segnò Pollak al dodicesimo del primo tempo; per il Messina pareggiò Della Casa a soli sette minuti dal termine della partita. Al termine della partita di spareggio il portiere rossoblù Gisberti denunciò anche un tentativo di corruzione posto in essere dal Presidente del Messina. Nella ripetizione dello spareggio, giocato a Como, i biancoscudati del Messina si affermarono addirittura per 6-1, guadagnando così la cadetteria.
 
Va precisato tuttavia che la dirigenza del Cosenza, al termine della partita di Como, presentò reclamo invocando una rigorosa inchiesta. Relativamente alla denuncia presentata, la Lega in primo grado accolse il reclamo del Cosenza penalizzando di conseguenza il Messina. La [[Commissione d'Appello Federale|CAF]] invece, a pochi giorni dall'inizio del campionato ed a calendario già pubblicato,&nbsp;riformò la prima decisione assegnando al Messina la promozione in serie B.
 
Nel 1950/51 lasciarono Cosenza per trasferirsi al Brindisi in serie B sia Begnini che l'ala sinistra Raffaele Bruno.
 
=== Gli anni cinquanta ===
Cominciò, così, una lunga via crucis alla ricerca della cadetteria. La presidenza fu assunta da Biagio Lecce e, successivamente dal comm. Carlo Leonetti. L'ingaggio del centravanti alessandrino Carlo Stradella assicurò una messa di reti, ma il campionato non si vinse e l'anno successivo, per la riforma dei campionati, il Cosenza fu retrocesso in IVª Serie.
 
Seguirono anni bui durante i quali si avvicendarono molti allenatori: Piccaluga, Kutik, Lamberti, Andreis, Piacentini, ma i successi stentarono ad arrivare. Frattanto alla presidenza silana tornò alla ribalta il compianto Salvatore Perugini, già segretario del sodalizio rossoblù negli anni trenta. Il suo entusiasmo ed il suo attaccamento alla squadra compirono il miracolo.
 
[[File:Cosenza1957-58.jpg|thumb|left|Il Cosenza stagione [[Campionato Interregionale - Prima Categoria 1957-1958|1957-1958]].]]
Nella stagione 1957-1958 il Cosenza, guidata dal bomber Mario Uxa (capocannoniere del campionato per ben 5 stagioni consecutive), ottenne la vittoria del girone dell'Interregionale Prima Categoria e conquistò il titolo di Campione d'Italia, ex aequo col Mantova e lo Spezia. Nella stagione successiva (1958-1959) il Cosenza fu bruciato, sul filo di lana, dal Catanzaro terminando al secondo posto e stessa sorte fu riservata nel campionato 1959-60 quando dopo un lungo dominio in vetta alla classifica, i rossoblù si arresero nelle ultime partite al Foggia e persero nuovamente la serie B.
 
=== Gli anni sessanta ===
[[File:Cosenza1960-61.jpg|thumb|Il Cosenza stagione [[Serie C 1960-1961|1960-1961]].]]
Dopo la tragica scomparsa del Presidente Perugini, ritroviamo il comm. Biagio Lecce al vertice della Società. La squadra, affidata alle cure di Julius Zsengeller, fu potenziata con alcuni giovanissimi, come il cosentino Francesco Rizzo, il romano vissuto a Cosenza Ugo Rugiero e lo stabiese Giuseppe Gallo, che presto mobilitarano gli osservatori di tutta Italia (finendo, poi, entrambi al [[Associazione Calcio Milan|Milan]] per merito di [[Giuseppe Viani|Gipo Viani]]). Il campionato del Cosenza fu un'autentica cavalcata e solo il Trapani seppe tenere il passo dei lupi, cedendo in dirittura d'arrivo. Al termine della stagione 1960-61 il Cosenza è promosso in [[Serie B]].
 
La formazione artefice dello storico successo era la seguente: Sartori, [[Visconti Follador|Follador]], Orlando (Trocini), Dalla Pietra (Lugli), Delfino, Federici; Gallo, [[Francesco Rizzo|Rizzo]], [[Agide Lenzi|Lenzi]], Ardit, Costa ([[Sandro Joan|Joan]]).
 
La permanenza in cadetteria si rivelò subito difficile: un arbitraggio infelice determinò incidenti nella gara contro il {{Calcio Modena|N}}, con conseguente pesante squalifica del campo, che era il vecchio "Emilio Morrone". A Zsengeller subentrò [[Paolo Todeschini|Todeschini]] e giunse una [[Serie B 1961-1962|sofferta salvezza]].
 
Nella stagione successiva ([[Serie B 1962-1963|1962-1963]]), la squadra fu completata con l'ingaggio di Ravera, Baston, Fontana, Marmiroli e Thermes, ma riuscì ad evitare la retrocessione solo perché il Novara venne penalizzato di 10 punti e retrocesso all'ultimo posto della classifica per illecito sportivo. La retrocessione della [[Serie B 1963-1964|stagione 1963-1964]] segnò la fine di un ciclo e la squadra venne, quasi totalmente rifondata. Dal 1964-1965 il Cosenza, che intanto è divenuto Associazione Sportiva Cosenza, gioca nel nuovo stadio "[[Stadio San Vito|San Vito]]", inaugurato il 4 ottobre [[1964]] in occasione di Cosenza-Pescara, terminata sul punteggio di 2-1 con reti di Ciabattari e [[Renato Campanini|Campanini]]. Fallito l'immediato ritorno in Serie B nel 1965, ad opera di una Reggina corsara, che espugnò quell'anno Cosenza in una partita decisiva davanti a 20.000 spettatori rossoblù,<ref name=Bria>{{cita|Bria}}</ref> ed ancora nel 1966, beffata sul traguardo dalla Salernitana, la squadra rossoblù per alcuni decenni non riuscì più a riemergere.
 
=== Gli anni settanta ===
[[File:Cosenza1974-75.jpg|thumb|left|Il Cosenza stagione [[Serie D 1974-1975|1974-1975]].]]
Fallito l'immediato ritorno in Serie B nel 1965, ad opera di una Reggina corsara, che espugnò quell'anno Cosenza in una partita decisiva ed ancora nel 1966, beffata sul traguardo dalla Salernitana, la squadra rossoblù per alcuni decenni non riuscì più a riemergere.
 
Seguirono alcune stagioni nelle quali il Cosenza stazionò nelle posizioni intermedie della graduatoria {{Senza fonte|e nel campionato 1969-1970 si verificò un episodio di intolleranza da parte dei tifosi che vide protagonista il signor Calì di Roma, arbitro di Cosenza-Internapoli. Lo stadio "San Vito" venne quindi squalificato.}}
 
Il Cosenza riparte da [[Giusto Lodi]], capitano di lungo corso, autentico pilastro della formazione rossoblù, mentre presidente è Mario Guido. La crisi societaria diventa sempre più grave, il fallimento è alle porte e l'amara retrocessione in serie D della stagione 1973-74 sembra segnare l'epilogo della gloriosa storia rossoblù.
 
Il campionato 1974-75 inizia nel caos più assoluto. La panchina di Emilio Zanotti è precaria e instabile, ma la grande passione di un manipolo di sostenitori sapranno trasformare quel campionato in una stagione trionfale. Con l'incredibile record di 17 successi interni su altrettanti incontri disputati, il Cosenza sbaraglia la concorrenza stravincendo il campionato con 7 punti di vantaggio sull'accoppiata composta da Vittoria e Nuova Igea.
 
Protagonisti di quel campionato sono: Evangelista, Sdrigotti, Bompani (Pavoni), Pasquino, Iazzolino, [[Sergio Codognato|Codognato]], Rigoni, Canetti, Villa (Losio), Pantani, Vivarelli (Lualdi).
 
Il ritorno in Serie C non sarà fortunato. Gli umori della folla non sono più gli stessi e le continue disillusioni generano l'ennesimo episodio deprecabile. Il 27 marzo 1977 in occasione dell'incontro Cosenza-Paganese, il Signor Sancini di Bologna ed i suoi collaboratori sono letteralmente linciati ed i tifosi rossoblù saranno costretti a peregrinare lontani dal "San Vito" per un anno e mezzo.
 
Per la riforma dei campionati, la stagione 1978-1979 vede il Cosenza in Serie C2. La presidenza è assunta da Osvaldo Siciliano che ha propositi di rilancio, ma il campionato sarà vinto dai "cugini" del Rende.
 
=== Gli anni ottanta ===
[[File:Cosenza Calcio 1981-82.jpg|thumb|left|Il Cosenza stagione [[Serie C1 1981-1982|1981-1982]].]]
[[File:Cosenza1982-83.jpg|thumb|Il Cosenza stagione [[Serie C1 1982-1983|1982-1983]].]]
Nel campionato 1979-80, [[Nedo Sonetti]] riporta il Cosenza in Serie C1 lanciando Perrotta ed inventando l'impenetrabile coppia centrale Rocco-Reggiani. La formazione titolare era la seguente:
Lattuada, Capiluongo (Tortelli), [[Giancarlo D'Astoli|D'Astoli]], Ranieri, Rocco, [[Sergio Reggiani|Reggiani]]; Rappa (Berardi), Missiroli (Liguori), Perrotta, Tucci, De Chiara (Labellarte).
 
Seguono la balorda retrocessione targata [[Pietro Fontana]] e la successiva promozione firmata da Renzo Aldi. Ma la stagione 1981-82 sarà anno di grandi cambiamenti: dopo 37 anni di attività, con tanti successi e qualche delusione, l'A.S. Cosenza viene messa in liquidazione ed al suo posto prenderà vita il ''Cosenza Calcio 1914 S.p.A.'' con Presidente Vincenzo Morelli. Fu il risultato di un forte connubio tra imprenditori della città e l'Amministrazione Comunale tramite l'Assessore Mario Romano ed il Sindaco Ruggiero<ref>Davide Franceschiello - [http://www.ilgazzellinodellacalabria.it/l_news.asp?id=5119 Calcio: "Cosenza, una storia dai mille volti"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131219055830/http://www.ilgazzellinodellacalabria.it/l_news.asp?id=5119 |data=19 dicembre 2013 }} ''Ilgazzettinodellacalabria.it'', 28-10-2011.</ref>. La formazione tipo che riconquisto la serie C/1 della stagione 1981-82 era la seguente: Ciaramitaro, Bagnato, Della Volpe (Tosi), Aita, Rizzo Armando, [[Giancarlo D'Astoli|D'Astoli]]; [[Roberto Rizzo|Rizzo Roberto]], Donetti, Crispino, [[Claudio Luperto|Luperto]], Renzetti (Palazzotto).
 
Sulla panchina del Cosenza si susseguono i vari [[Lucio Mujesan|Mujesan]], De Petrillo, [[Gian Piero Ghio|Ghio]] e [[Vincenzo Montefusco|Montefusco]]. In questi anni si affaccia all'orizzonte [[Luigi Marulla|Gigi Marulla]], il più rappresentativo calciatore della storia del Cosenza, primatista di presenza e marcatore principe di tutti i tempi.
 
Vestono la maglia rossoblù calciatori dal passato glorioso e giovani promesse, ricordiamo: Silipo, [[Silvio Longobucco|Longobucco]], Petrella, [[Damiano Morra|Morra]], [[Costante Tivelli|Tivelli]], Tripepi, Truddaiu, Frigerio, Fucina, Aita, Lombardi, [[Francesco Marino (calciatore 1961)|Marino]] e Nicolucci. L'esonero di [[Francesco Liguori]], durante la stagione 1986-1987, segna l'arrivo a Cosenza del "seminatore d'oro" [[Gianni Di Marzio]], che legherà il suo nome in modo indelebile alla storia del Cosenza Calcio.
 
Dopo aver conseguito il piazzamento utile per la disputa della Coppa Italia Professionisti (1986-1987), il vulcanico Gianni sarà il condottiero della [[Serie C1 1987-1988|promozione in Serie B]], attesa per ben 24 anni. La formazione titolare era la seguente: [[Luigi Simoni (1965)|Simoni]], [[Francesco Marino (calciatore 1961)|Marino]], [[Claudio Lombardo|Lombardo]], [[Renzo Castagnini|Castagnini]], [[Maurizio Giovannelli|Giovannelli]], Galeazzi, [[Donato Bergamini|Bergamini]], [[Luigi De Rosa|De Rosa]], [[Maurizio Lucchetti|Lucchetti]], [[Alberto Urban|Urban]], [[Michele Padovano|Padovano]]. Altri calciatori che vennero utilizzati in quell'annata furuno [[Bruno Fantini|Fantini]], Schio, [[Angelo Montrone|Montrone]], Giansanti, [[Enrico Maniero|Maniero]], Del Nero, mentre il timone della presidenza era nelle mani dell'Avvocato Giuseppe Carratelli.
 
Le partite decisive di quel campionato furono Cosenza-Nocerina (2-0, reti di Urban e Lucchetti) davanti a 24.000 tifosi festanti e con una megafumogenata della curva sud<ref name=Carchidi>{{cita|Carchidi}}</ref>, e Monopoli-Cosenza 0-0 del 5 giugno 1988 che decretò la promozione aritmetica dei lupi seguiti da 10.000 tifosi<ref name=Carchidi/>.
 
[[File:Cosenza1986-87.jpg|thumb|left|Il Cosenza stagione [[Serie C1 1987-1988|1987-1988]] promosso in serie B]]
Appena promossi in Serie B, [[Gianni Di Marzio]] abbandona la panchina rossoblù e viene ingaggiato [[Bruno Giorgi (allenatore)|Bruno Giorgi]]. Sull'intelaiatura della squadra appena promossa in Serie B vengono inseriti alcuni innesti: l'attaccante [[Alessio Brogi]] dal Montevarchi, Cozzella, i difensori [[Alberto Rivolta]] dell'Inter, [[Andrea Poggi]] del Torino e [[Ugo Napolitano]] dal Prato, e i centrocampisti [[Giorgio Venturin]] dal Torino e Bruno Caneo dal Pisa. Furono ceduti invece Montrone, Maniero, Del Nero, Schio, Ruvolo, Giovannelli e Giansanti.
 
Sarà la [[Juventus Football Club|Juventus]] (che torna a Cosenza dopo 35 anni) di [[Dino Zoff]], in cui militavano [[Rui Barros]], [[Antonio Cabrini|Cabrini]] e [[Massimo Mauro]], a tenere a battesimo il Cosenza nella gara d'esordio in Coppa Italia al San Vito. La partita terminerà 0-0 davanti a 25.000 spettatori che portarono alle casse sociali un incasso di 608 milioni e 290.000 lire<ref name=DAtri>{{cita|D'Atri}}</ref>.
 
In Coppa Italia, seguì la sconfitta casalinga contro l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] di [[Glenn Peter Strömberg|Strömberg]] ed [[Evair]] (2-1), la sconfitta con il [[Hellas Verona Football Club|Verona]] di [[Claudio Caniggia|Caniggia]] e [[Giuseppe Galderisi|Galderisi]] (4-2), e le due vittorie contro [[Vicenza Calcio|Vicenza]](3-2) e [[Associazione Sportiva Taranto Calcio|Taranto]] in trasferta (2-0), che però non bastarono per la qualificazione al turno successivo.
 
Nel campionato, oltre alle numerose vittorie in trasferta, resterà indimenticabile la vittoria di {{Calcio Bari|N}} (3-0), contro i pugliesi che spinti da [[Pietro Maiellaro|Maiellaro]] erano pronti a festeggiare la promozione in serie A in caso di vittoria. Due episodi negativi costarono carissimo: il derby col {{Calcio Catanzaro|N}} al San Vito (0-0) in cui l'arbitro [[Pierluigi Pairetto]] annullò un gol regolare all'ex di turno Vittorio Cozzella a due minuti dal termine<ref name=DAtri/> a cui seguirono incidenti nel dopo-partita con le forze dell'ordine di una parte dei 20.000 tifosi presenti al San Vito<ref name=DAtri/>, e il palo colpito da [[Claudio Lombardo|Lombardo]] nello scontro diretto con l'[[Udinese Calcio|Udinese]] di [[Marco Branca]] e [[Odoacre Chierico]] che costò la Serie A<ref name=DAtri/>. Tra i protagonisti si ricordano [[Michele Padovano]], [[Maurizio Lucchetti]], [[Luigi De Rosa]] e [[Alberto Urban]].
 
Alla fine di quel campionato il Cosenza risultò la squadra con il maggior numero di vittorie, ben diciassette. Concluse al 6º posto in graduatoria con 44 punti, a un solo punto dal terzo e dietro la {{Calcio Reggina|N}} e la [[Unione Sportiva Cremonese|Cremonese]], anch'esse a 44 punti ma con la classifica avulsa favorevole nei confronti dei silani. L'introduzione, avvenuta proprio quell'anno, della discriminante degli scontri diretti al posto della differenza reti impedì pertanto ai rossoblù di disputare gli spareggi per la Serie A.<ref name=Carchidi/>. Il 1989 è l'anno anche della misteriosa morte del calciatore [[Donato Bergamini]] a cui oggi è intitolata la curva sud dello stadio San Vito.
 
=== Gli anni novanta ===
[[File:Cosenza Calcio 1990-91.jpg|thumb|left|Formazione del Cosenza nel campionato di [[Serie B 1990-1991]]]]
[[File:COSENZA 1994-1995.jpg|thumb|Formazione del Cosenza nel campionato di [[Serie B 1994-1995]]]]
Dopo una salvezza tribolata nel campionato [[Serie B 1989-1990|1989-1990]] (nato con altre ambizioni come confermano acquisti come quello di [[Ciro Muro]] prelevato dalla Lazio), ad opera di mister [[Gianni Di Marzio]] subentrato in corsa a mister [[Luigi Simoni]], il campionato [[Serie B 1990-1991|1990-1991]], è l'anno del vibrante spareggio salvezza del 26 giugno a Pescara firmato [[Edoardo Reja|Edy Reja]] approdato sulla panchina silana a campionato in corso dopo l'esonero di [[Gianni Di Marzio]] avvenuto dopo lo 0-0 nel derby casalingo con la Reggina. La quarta retrocessa in C1 fu decisa dopo una grande bagarre in coda: si registrarono ben 9 squadre in due punti e addirittura 5 a 36. Il Cosenza e la rivale storica Salernitana furono costrette allo spareggio, mentre le altre tre squadre si salvarono in virtù della classifica avulsa. La partita venne disputata in un clima infernale in campo e sugli spalti allo stadio Adriatico di Pescara, e fu decisa dal gol di [[Luigi Marulla|Gigi Marulla]] che spezzò l'equilibrio con un tiro di sinistro al sesto minuto del primo tempo supplementare scatenando la gioia incontenibile di circa 7.000 sostenitori al seguito e capannelli di auto in città e in provincia fino a tarda notte<ref name=Carchidi/>. Il Cosenza dello spareggio scese in campo con questa formazione: Vettore; Catena, Napolitano; Aimo, Di Cintio, De Rosa L; Compagno, Mileti, Marulla, Biagioni (102' Tramezzani), Coppola (79' Bianchi Andrea)- Allenatore: Reja<ref>ALMANACCO ILLUSTRATO DEL CALCIO 1992 - 51° VOLUME, Panini Srl</ref>.
 
Dopo lo spareggio di Pescara nel campionato [[Serie B 1991-1992|1991-92]] viene confermata l'ossatura della squadra ed arrivano solo tre titolari: il centrocampista Coppola dal {{Calcio Cagliari|N}}, [[Ferdinando Signorelli (calciatore)|Signorelli]] dal {{Calcio Barletta|N}}, il portiere Graziani dalla {{Calcio Juventus|N}} e in un secondo momento, su richiesta del confermato [[Edoardo Reja|Edy Reja]], il portiere [[Giacomo Zunico]], reduce dalla Serie A a {{Calcio Lecce|N}}, l'ex milanista [[Walter Bianchi]] e il libero del {{Calcio Bari|N}} [[Angelo Deruggiero]]<ref name=Carchidi/>. Dopo un grande campionato, il Cosenza arrivò all'ultima giornata (14 giugno 1992) a [[Lecce]] appaiato a 42 punti all'{{Calcio Udinese|N}} al quarto posto in classifica per giocarsi la Serie A. I tifosi del Cosenza diedero vita ad un grande esodo: furono oltre 15.000<ref name=Carchidi/> i tifosi rossoblù che con ogni mezzo raggiunsero e colorarono lo [[Stadio Via del Mare]] di [[Lecce]] per spingere la squadra verso una storica promozione. A dieci minuti dal termine un gol di [[Giampiero Maini]] decise la partita in favore dei [[Salento|salentini]], che così ottennero la certezza della salvezza. In caso di vittoria i rossoblù avrebbero disputato lo spareggio contro l'Udinese, che vinse nello stesso giorno vinse sul campo della già promossa {{Calcio Ancona|N}}, scavalcando di due punti i lupi, che terminarono al quinto posto tra le lacrime di calciatori, tifosi e di un'intera provincia addobbata da alcune settimane a festa. Di quell'annata i tifosi conservano soprattutto il ricordo dell'accoppiata spettacolare [[Oberdan Biagioni|Biagioni]]-[[Giuseppe Compagno|Compagno]], che insieme a Marulla e all'intera compagine bruzia disputarono un grande campionato. Resta memorabile la partita disputata al [[Stadio Friuli]] di [[Udine]]: i lupi vanno in svantaggio dopo pochi minuti (1-0) e viene espulso anche De Rosa. Prima dell'intervallo i bianconeri raddoppiano e dopo 7 minuti del secondo tempo viene espulso anche Catena. La partita sembra ormai finita, ma il Cosenza riuscirà, sotto di due gol e in nove uomini, a pareggiare la partita con i gol di Marulla al 67º minuto e di Aimo a cinque minuti dal termine del match, raccogliendo gli applausi anche del pubblico di casa.<ref name=Carchidi/>
 
[[File:Alberto Zaccheroni.jpg|thumb|left|upright|[[Alberto Zaccheroni]] allenò il Cosenza nel campionato di [[Serie B 1994-1995]].]]
Il 1º ottobre 1992 Cosenza sportiva ripiomba nel lutto per la morte del centrocampista [[Massimiliano Catena]], che perde la vita a 23 anni in un incidente stradale<ref name=Carchidi/>, quattro giorni dopo aver realizzato il suo ultimo gol con la maglia del Cosenza. Oggi la Curva Nord dello [[Stadio San Vito]] porta il suo nome.
 
Dopo la partenza di mister Reja con destinazione Verona e di Biagioni e Compagno, che approdano in Serie A, giunge in riva al [[Crati]] l'allenatore [[Fausto Silipo]]. Il campionato [[Serie B 1992-1993|1992-93]] verrà chiuso al settimo posto, a soli 5 punti dalla zona promozione. La Serie A sfumò al San Vito nelle decisive partite Cosenza-Cremonese 0-1 davanti a 20.000 spettatori e Cosenza-Ascoli 1-1 (reti di [[Oliver Bierhoff]] e [[Giovanni Bia]]). Nella prima i lupi andarono in svantaggio dopo quattro minuti ed ebbero almeno quattro limpide occasioni da rete non sfruttate da Marco Negri, oltre ad altre opportunità con tentativi bloccati dall'estremo difensore friulano [[Luigi Turci]]<ref name=Carchidi/>. La formazione tipo di quel Cosenza, che ottenne una delle più belle vittorie al [[Stadio Marcantonio Bentegodi|Bentegodi]] di Verona (2-0 con reti di Statuto e Fabris) era la seguente: [[Giacomo Zunico|Zunico]]; [[David Balleri|Balleri]], [[Tommaso Napoli|Napoli]], [[Ugo Napolitano|Napolitano]], [[Giovanni Bia|Bia]]; Signorelli, [[Aldo Monza|Monza]], [[Francesco Statuto|Statuto]], [[Luigi De Rosa|De Rosa]]; [[Luigi Marulla|Marulla]], [[Marco Negri (calciatore)|Negri]]. Importante fu anche l'apporto di [[Fabrizio Fabris|Fabris]], arrivato a novembre, e di [[Tarcisio Catanese]]<ref name=Carchidi/>.
 
Il secondo campionato (1993-94) della gestione Silipo, chiuso a metà classifica al decimo posto (con 37 punti) e vide protagonista [[Pietro Maiellaro]]: memorabile il gol che l'attaccante [[Puglia|pugliese]] realizzò il 12 settembre 1993 in Cosenza-{{Calcio Fiorentina|N}} 1-1, quando partì da centrocampo e, dopo aver scartato mezza squadra avversaria, depositò la palla in rete alle spalle di [[Francesco Toldo]], per l'entusiasmo dei 15.000 del San Vito<ref name=Carchidi/><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/settembre/13/Maiellaro_tremare_Fiorentina_Luppi_rimedia_co_0_9309139961.shtml Maiellaro fa tremare la Fiorentina, Luppi rimedia] archiviostorico.corriere.it</ref>. Quel campionato segnò l'esordio con 11 presenze ed il primo gol in rossoblù (in Cosenza- Brescia 2-0) del centrocampista cosentino [[Stefano Fiore]] prodotto del vivaio rossoblù, che spiccò il volo verso i vertici del calcio italiano e della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]]<ref name=Carchidi/>.
 
Menzione particolare merita l'annata ([[Serie B 1994-1995|1994-1995]]): il Cosenza del mister [[Alberto Zaccheroni]], nonostante la penalizzazione di nove punti in classifica, riuscì comunque a salvarsi con largo anticipo, arrivando a toccare le soglie della promozione in Serie A a fine marzo<ref>[http://www.puntosport.net/calcio/gli-allenatori-di-serie-a/23684/alberto-zaccheroni-allenatore-della-juventus.php Alberto Zaccheroni, allenatore della Juventus] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120414050600/http://www.puntosport.net/calcio/gli-allenatori-di-serie-a/23684/alberto-zaccheroni-allenatore-della-juventus.php |data=14 aprile 2012 }} Puntosport.net</ref><ref>[http://www.italia-news.it/sport-c5/calcio-c44/serie-a-c45/juventus-c339/juventus--zaccheroni-come-calaf--vincero-31133.html JUVENTUS: Zaccheroni come Calaf: "Vincerò!"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131219001158/http://www.italia-news.it/sport-c5/calcio-c44/serie-a-c45/juventus-c339/juventus--zaccheroni-come-calaf--vincero-31133.html |data=19 dicembre 2013 }}</ref> con protagonisti il portiere [[Giacomo Zunico|Zunico]] e [[Richard Vanigli|Vanigli]] a dirigere la difesa, [[Luigi De Rosa|De Rosa]], [[Luciano De Paola|De Paola]] e [[Enrico Buonocore|Buonocore]] a centrocampo e il bomber [[Marco Negri (calciatore)|Marco Negri]], che "esplose" in quel torneo realizzando ben 19 reti.<ref name=Carchidi/>
 
[[File:Aniello Parisi 2.jpg|thumb|upright=0.7|[[Aniello Parisi]] con la maglia del Cosenza ha vinto tre campionati: [[Serie C1 1997-1998]], [[Serie D 2007-2008]] e [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009]].]]
Nel campionato di [[Serie B 1995-1996]] approdò sulla panchina silana l'allenatore bergamasco [[Bortolo Mutti]], che disputò una buona stagione senza patemi, conducendo i suoi all'undicesimo posto finale. È l'anno dell'esplosione del bomber livornese [[Cristiano Lucarelli]], prelevato dal {{Calcio Perugia|N}}, che realizza 15 gol piazzandosi al quinto posto nella classifica cannonieri dietro a [[Dario Hübner]], [[Vincenzo Montella]], [[Pasquale Luiso]] ed [[Alfredo Aglietti]]. La partita più importante dell'anno fu la vittoria al San Vito del 24 gennaio 1996 per 2-0 nel derby contro la {{Calcio Reggina|N}}, con reti di Lucarelli e [[Tomaso Tatti]].
 
Più complicata fu la stagione [[Serie B 1996-1997|1996-97]]. Il Cosenza fu guidato dal trevigiano [[Gianni De Biasi]], esonerato dopo 15 giornate con la squadra fuori dalla zona retrocessione per far spazio al messinese [[Franco Scoglio]], a sua volta esonerato dopo altre 12 giornate (con la squadra all'ultimo posto) e sostituito con il rientrante De Biasi. La squadra retrocesse in [[Serie C1]] negli ultimi minuti di gioco dell'ultima giornata di campionato, allo [[Stadio Euganeo]] contro il [[Calcio Padova|Padova]]. Alla fine della stagione lasciarono il Cosenza due storiche "bandiere" rossoblù: [[Luigi Marulla]] e [[Luigi De Rosa]].
 
La retrocessione fu prontamente riscattata dall'immediata promozione nella stagione successiva ([[Serie C1 1997-1998|1997-98]]) sotto la guida di un altro tecnico bergamasco, [[Giuliano Sonzogni]], grazie ad una lunga cavalcata che vide il Cosenza sempre in testa al campionato dalla prima giornata, nonostante l'agguerrita concorrenza della {{Calcio Ternana|N}} del tecnico [[Luigi Delneri]], che contese il primato del campionato ai rossoblù fino all'ultima giornata e poi fu promosso insieme ai lupi dopo i play-off. Nelle ultime due partite di campionato il Cosenza supererà la {{Calcio Turris|N}} in casa con gol di [[Massimo Margiotta]] davanti a circa 23.000 spettatori, per poi conseguire la promozione aritmetica allo [[Stadio Giuseppe Capozza]] contro il {{Calcio Casarano|N}} (1-2) con reti di [[Domenico Toscano]] e Massimo Margiotta, in un tripudio di folla rossoblù giunta nel [[Salento]].<ref name=Carchidi/> Fra i protagonisti della stagione figura il bomber Massimo Margiotta, che con 19 reti fu il capocannoniere del girone.
 
Seguì una salvezza stentata nella [[Serie B 1998-1999]], pervenuta nell'ultima giornata in Cosenza-Cesena 2-1 con doppietta di Tomaso Tatti davanti a 15.000 spettatori<ref name=Carchidi/>. Eppure l'inizio di campionato aveva fatto sperare in qualcosa di grande, soprattutto dopo la vittoria del 6 settembre 1998 al [[Stadio San Paolo|San Paolo]] contro il {{Calcio Napoli|N}} candidato alla promozione (1-2 reti di [[Vincenzo Riccio (calciatore)|Riccio]] e Tatti) e le ottime prestazioni in [[Coppa Italia 1998-1999|Coppa Italia]] ai sedicesimi di finale con i futuri vice-campioni d'Italia della {{Calcio Lazio|N}} di [[Sven-Göran Eriksson]], pur vittoriosi per 2-1 allo [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico]] di Roma e per 2-0 al San Vito davanti a 30.000 spettatori. Durante il campionato fu ceduto alla Lazio, per 6 miliardi di lire, [[Stefano Morrone]], e giunse l'esonero dello stesso Sonzogni, sostituito da [[Walter De Vecchi]]. Un colpo di coda nel finale, con il ritorno di Sonzogni, consentì ai rossoblù di chiudere con una sofferta salvezza gli anni novanta.
 
=== Gli anni duemila ===
[[File:Giuseppe Sannino.jpg|thumb|upright=0.7|left|[[Giuseppe Sannino]] allenò il Cosenza FC nel campionato di [[Serie D 2004-2005]].]]
Il Cosenza disputa altri quattro campionati di serie B con alterne fortune in cui si sono avvicendati con la casacca rossoblù numerosi allenatori e calciatori importanti per la categoria. Bortolo Mutti ritorna a guidare i Lupi nelle stagioni [[Serie B 1999-2000|1999-2000]] (salvezza) e nel [[Serie B 2000-2001|2000-2001]] anno del Cosenza primo in classifica per nove settimane e mezzo, lanciato verso la Serie A, sfumata nella parte finale del girone di ritorno nello scontro diretto di [[Verona]] contro il [[Associazione Calcio ChievoVerona|Chievo]] di [[Luigi Delneri|Delneri]], con i lupi che a 12 minuti dal termine vincevano 1-0 (gol di Adriano Fiore) ma poi subirono la rimonta e il sorpasso dei veneti che conquistarono la Serie A.
 
[[File:Luca Altomare 2.jpg|thumb|upright=0.7|[[Luca Altomare]] ha indossato la maglia del Cosenza in [[Serie B]] e in [[Serie D]].]]
A seguire un pirotecnico 4-4 al San Vito contro la Sampdoria. In questi due anni comunque positivi arrivarono a Cosenza giocatori come [[Gianluigi Lentini|Lentini]], [[Pietro Strada|Strada]], [[Riccardo Zampagna|Zampagna]], [[Luca Altomare|Altomare]], [[Marco Giandebiaggi|Giandebiaggi]], [[Gianluca Savoldi|Savoldi]], [[Cristian Silvestri|Silvestri]], [[Ruben Maldonado|Maldonado]] e altri ancora. Gli ultimi due anni di cadetteria dei Lupi vedono alternarsi sulla panchina [[Luigi De Rosa|Gigi De Rosa]], ex calciatore rossoblù anni ottanta e novanta, [[Emiliano Mondonico]], Sala e [[Sandro Salvioni|Salvioni]]. La stagione [[Serie B 2001-2002|2001-2002]], caratterizzata anche dai derby con la Reggina e il Crotone, si conclude con una salvezza conquistata ad Empoli nell'ultima giornata di campionato; segue l'anno nero del calcio cosentino ([[Serie B 2002-2003|2003]]) con la cancellazione a fine torneo da tutti i campionati professionistici dopo quasi 90 anni di storia.
 
Nell'ultimo anno di B il pubblico cosentino ammirò al San Vito molti calciatori che in seguito hanno avuto alterne fortune nei campionati di Serie A e Serie B: ([[Federico Agliardi|Agliardi]], [[Pavel Srníček|Srníček]], [[Emanuele Brioschi|Brioschi]], [[Marius Stankevicius|Stankevicius]], [[Maurizio Lanzaro|Lanzaro]], [[Giacomo Tedesco|Tedesco]], [[Mark Edusei|Edusei]], [[Stefano Morrone|Morrone]], [[Filippo Antonelli Agomeri|Antonelli]], [[Stefano Casale|Casale]], [[Stefano Guidoni|Guidoni]]). Tra le poche gioie di quell'annata la vittoria del San Paolo contro il Napoli (1-2) con una doppietta di Casale alla seconda giornata di campionato.
 
A seguito della radiazione del club dal panorama calcistico italiano, l'allora [[Sindaco]] di [[Cosenza]] [[Eva Catizone]], diede vita a un progetto di rinascita del calcio rossoblù, assieme all'Assessore allo sport Vincenzo Gallo. Tutta la città si strinse attorno all'iniziativa e, così, il 5 agosto [[2003]] venne fondato il ''Cosenza Football Club S.r.l.'', successivamente ammesso in [[Serie D]] a seguito dell'acquisizione del titolo del [[Unione Sportiva Castrovillari Calcio|Castrovillari]].
 
Pochi giorni dopo la S.r.l. si trasforma e nasce l’''Associazione Sportiva Cosenza Football Club'', che l'8 agosto riesce ad iscriversi al campionato di Eccellenza. L'11 agosto, rilevando in extremis il titolo sportivo del [[Castrovillari]], società con problemi economici che non sarebbe riuscita a completare il campionato, inizia la nuova storia della Cosenza calcistica, dal campionato di Serie D girone I.
 
La nuova società si presenta come erede dello storico Cosenza Calcio 1914, resistono le maglie rossoblù, sul nuovo logo societario trovano posto il glorioso Lupo della Sila ed i sette colli di Cosenza (stilizzati), disegnato dall'ultrà Dino Grazioso. Presidente, nel ruolo di traghettatore, è lo stesso Sindaco Eva Catizone affiancata dai vicepresidenti Francesco Sesso e Maria Carusi, consiglieri Dino Grazioso e Massimo Valentini. Il primo Sindaco donna nella storia della città si lancia in un'avventura insidiosa nell'attesa che imprenditori della città rilevino la società.
Benché già dalla prima partita di campionato (Cosenza-Rossanese), giocata nello storico stadio San Vito, furono ben dodicimila gli spettatori che affollarono le gradinate, e nonostante fosse stato assemblato un buon gruppo di giocatori, tra i quali spiccava la figura di [[Gigi Lentini]], fu un anno difficile con [[Gregorio Mauro]] in panchina sostituito da [[Mario Russo]], dai fratelli [[Sanderra]] e infine con la bandiera rossoblù [[Luigi Marulla]]. La squadra terminò il campionato in settima posizione.
 
Intanto, Nell'estate del [[2004]], il ''Cosenza Calcio 1914 S.p.A.'' fu riammesso in [[Serie D]] dopo una lunga sequela di ricorsi alla giustizia ordinaria. Per la prima volta, quindi, la città di [[Cosenza]] avrebbe avuto due squadre cittadine e nello stesso campionato, situazione che divise la tifoseria creando malumori e dissidi tra le due società. Inoltre il ''Cosenza F.C.'' e il ''Cosenza Calcio 1914'' disputarono entrambe un campionato anonimo, chiudendo rispettivamente in ottava e nona posizione. Passarono per il San Vito numerosi giocatori e molti allenatori, [[Giuseppe Sannino]], [[Giacomo Modica]] e infine Antonio Aloi per il ''Cosenza F.C.'' e le bandiere [[Luigi De Rosa]] e [[Luigi Marulla]] per il ''Cosenza Calcio 1914''. Il punto più basso della storia del calcio cosentino si ebbe durante l'inedito [[derby (sport)|derby]], in cui la tifoseria tornò compatta allo Stadio per contestare lo svolgimento di un'umiliante stracittadina, interrompendo la partita con un'invasione.
Tuttavia, tale imbarazzante situazione di "convivenza" durò appena un anno, ma non per propositi di fusione.
 
Il ''Cosenza Calcio 1914'', infatti, fallì definitivamente nel [[2005]] e il ''Cosenza F.C.'', assurto al ruolo di prima e unica squadra cittadina, cambiò denominazione in ''Associazione Sportiva Cosenza Calcio''. Tuttavia il club mancò la promozione ai [[play-off]] per mano della [[Unione Sportiva Vibonese Calcio|Vibonese]] nel 2005-2006, con in panchina [[Giacomo Zunico]] che aveva sostituito precedentemente [[Luigi Marulla]], e del [[Sport Club Siracusa|Siracusa]] nel 2006-2007, con in panchina Pino Rigoli subentrato allo stesso [[Giacomo Zunico]]. Quest'ultima stagione fu una vera e propria agonia, segnata da problemi economici che asfissiarono la società, la quale nel luglio [[2007]] annunciò di rinunciare all'iscrizione. Pertanto, anche l'A.S. Cosenza Calcio si avviò al fallimento e sparì dal panorama calcistico nazionale.
 
[[File:Fortitudo Cosenza promozione.jpg|thumb|upright=0.9|I calciatori in festa per la vittoria del campionato di [[Serie D 2007-2008]].]]
Nella stagione 2007-2008 la società [[Rende Calcio|Rende F.C.]] cambiò la propria denominazione sociale in Fortitudo Cosenza s.r.l. e si iscrisse al campionato di serie D.
[[File:Tifosi Cosenza Calcio.jpg|thumb|La curva del Cosenza Calcio 1914 in una gara della stagione 2008-2009]]
 
Con un organico composto da alcune vecchie glorie del Cosenza Calcio 1914, [[Aniello Parisi]] e [[Luca Altomare]], dal bomber [[Vincenzo Cosa]], dall'esperto attaccante [[Alessandro Ambrosi]], dal portiere [[Stefano Ambrosi]] e soprattutto da un bel gruppo di cosiddetti “under” come [[Alessandro Bernardi]], [[Domenico Danti]] e [[Francesco De Rose]], la stagione fu trionfante. In testa alla classifica per gran parte del campionato, la Fortitudo Cosenza ottenne ampio spazio sui media nazionali che misero in risalto le gesta della squadra guidata da [[Domenico Toscano|Mimmo Toscano]], tecnico esordiente, ed i risultati maturati sul campo. La Fortitudo Cosenza, infatti, in 34 incontri realizzò 80 punti, superando non solo tutte le altre squadre della Serie D ma anche tutte le società dei campionati professionistici con unica eccezione dell'{{Calcio Inter|N}} di [[Mourinho]] che, nella stessa stagione, realizzò 85 punti seppur con 4 partite in più rispetto alla compagine silana.
Ottenne la matematica promozione nello scontro diretto, alla penultima giornata, contro il [[Bacoli Sibilla]], di fronte a 18.000 spettatori. Al termine della partita, conclusasi sul punteggio di 2-0 (doppietta di [[Alessandro Bernardi]]), la Fortitudo Cosenza conquistò il ritorno tra i professionisti.
 
Il 30 maggio 2008 la Fortitudo Cosenza {{Senza fonte|acquistò il marchio del vecchio Cosenza Calcio 1914}} e assunse, conseguentemente, la medesima denominazione.
 
[[File:Cosenza Calcio 1914.jpg|thumb|upright=0.9|left|Una formazione del Cosenza stagione [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009]].]]
La stagione [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009#Girone C|2008-2009]] vide un'altra cavalcata vincente. Potenziata la squadra con elementi del calibro di [[Enrico Polani]], [[Raffaele Battisti]] e [[Francesco Mortelliti]], il Cosenza Calcio 1914 vinse il [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009#Girone C|girone C]] della [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009|Lega Pro Seconda Divisione]], sbaragliando la concorrenza di [[Gela calcio|Gela]] e {{Calcio Catanzaro|N}}. La aritmetica promozione fu conquistata nella partita contro il [[Associazione Sportiva Melfi|Melfi]] terminata sul punteggio di 1-1, con rete di [[Enrico Polani]], davanti a circa 16.000 spettatori.
Questa fu la seconda promozione consecutiva, un record per la città di [[Cosenza]].
 
Nel campionato di [[Lega Pro Prima Divisione 2009-2010|Lega Pro Prima Divisione]], [[Lega Pro Prima Divisione 2009-2010|stagione 2009-2010]], la rosa Cosenza Calcio 1914 fu ulteriormente rafforzata con gli acquisti dell'azzurro [[Stefano Fiore]] e dell'esperto attaccante [[Raffaele Biancolino]]. La stagione si rivelò, però, altalenante: l'allenatore [[Domenico Toscano]] venne esonerato a sei giornate dal termine del campionato. Al suo posto fu chiamato [[Ezio Glerean]] che non riuscì nell'obiettivo di portare la squadra nella zona playoff posizionandosi solo al dodicesimo posto in classifica.
 
La stagione [[Lega Pro Prima Divisione 2010-2011|2010-2011]] ([[Lega Pro Prima Divisione 2010-2011|Lega Pro Prima Divisione]]) a causa di grossi problemi societari, che portarono una penalizzazione di 6 punti in classifica per inadempienze economiche, fu una vera e propria agonia.
Vennero cambiati ben quattro tecnici ([[Domenico Toscano]], [[Paolo Stringara]], [[Mario Somma]] e [[Luigi De Rosa]]) ma la squadra non riuscì a evitare i playout che perse contro il [[Football Club Esperia Viareggio|Viareggio]], retrocedendo in [[Lega Pro Seconda Divisione 2011-2012|Lega Pro Seconda Divisione]].
 
La società, a causa dei gravi problemi economici, non venne iscritta al campionato di [[Lega Pro Seconda Divisione 2011-2012|Lega Pro Seconda Divisione]] e si avviò verso il fallimento dichiarato in data 11 settembre 2013 con la radiazione dalla [[FIGC]] per fallimento<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/77.$plit/C_2_ContenutoGenerico_37492_StrilloComunicatoUfficiale_lstAllegati_Allegato_0_upfAllegato.pdf|titolo=FIGC }}</ref>.
 
=== Gli anni duemiladieci ===
[[File:Finale Coppa Italia 2015 - Cosenza Calcio.jpg|thumb|La premiazione con la Coppa Italia di Lega Pro il 22 aprile [[2015]]]]
Nell'estate del 2011 fu costituita una nuova società: la Nuova Cosenza Calcio S.r.l., presieduta dall'attuale presidente [[Eugenio Guarascio]].
La società si presentò al pubblico con un nuovo logo, un autentico segno di rottura rispetto alla travagliata storia recente del Cosenza Calcio<ref>[http://www.cosenzacalcio.eu/sito/2011/08/la-rinascita-del-cosenza-il-nuovo-logo-2/ La rinascita del Cosenza: il nuovo logo : CosenzaCalcio.eu<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131031232231/http://www.cosenzacalcio.eu/sito/2011/08/la-rinascita-del-cosenza-il-nuovo-logo-2/ |data=31 ottobre 2013 }}</ref>.
 
Iscritta al campionato di [[Serie D]] per la stagione 2011-2012 la Nuova Cosenza Calcio affidata all'allenatore [[Vincenzo Patania]] (sostituito nel corso del campionato da [[Tommaso Napoli]]) si piazzò seconda nel [[Serie D 2011-2012#Girone I|girone I]], qualificandosi per la fase [[Serie D 2011-2012#Play-off|play-off]]. Il 10 giugno 2012 vinse la finale nazionale dei play-off di Serie D contro il [[Società Sportiva Dilettantistica Calcio San Donà|SanDonà Jesolo]] sul campo neutro di [[Arezzo]] (risultato finale 3-2). Tuttavia non fu ripescato in [[Lega Pro Seconda Divisione]] a causa del blocco dei ripescaggi.
 
[[File:Cosenza-centenario.jpg|thumb|La curva sud in occasione del centenario della squadra il 23 febbraio [[2014]]]]
Nella stagione 2012-2013 la Nuova Cosenza Calcio, con alla guida [[Gianluca Gagliardi]], tecnico esordiente, ottenne nuovamente il secondo posto nel [[Serie D 2012-2013 (gironi G-H-I)#Girone I|girone I]] della [[Serie D]], qualificandosi per la fase [[Serie D 2012-2013#Play-off|play-off]]. Vinse i [[Serie D 2012-2013 (gironi G-H-I)#Girone I|play-off intergirone]] battendo allo [[stadio San Vito]] prima la [[Unione Sportiva Vibonese Calcio|Vibonese]] (1-0) e poi la [[Gelbison Cilento|Gelbison]] (3-0). Agli ottavi di finale della fase nazionale dei play-off la Nuova Cosenza Calcio si arrese alla [[Casertana Football Club|Casertana]] ai [[tiri di rigore]] (2-5&nbsp;– tempi regolamentari 1-1).
 
Il 5 agosto 2013, grazie al buon piazzamento nella graduatoria dei ripescaggi in quanto vincitrice dei [[Serie D 2012-2013 (gironi G-H-I)#Girone I|play-off del girone I]], la nuova Cosenza Calcio ritornò nel campionato professionistico di [[Lega Italiana Calcio Professionistico|Lega Pro]], dopo appena due stagioni d'assenza.
 
La stagione 2013-2014 iniziò con la presentazione del nuovo logo societario per festeggiare l'anno del centenario nel girone B della [[Lega Pro Seconda Divisione]]. Dopo un campionato che vide il Cosenza alternarsi con il {{Calcio Teramo|N}} in testa alla classifica e raggiungere per primo il traguardo dell'ammissione nella Lega Pro unica, nelle ultime quattro giornate di campionato collezionò ben tre sconfitte di fila, vedendo sfumare la prima posizione a favore del {{Calcio Messina|N}} ed attestandosi al quarto posto, ultima posizione utile per partecipare alla [[Coppa Italia]].
 
[[File:PREMIAZIONE COSENZA CALCIO - 16-06-2018.jpg|thumb|left|La premiazione della promozione in B il 16 giugno [[2018]]]]
Nella stagione 2014-2015, dopo un avvio sottotono, culminato con l'esonero del tecnico [[Roberto Cappellacci]], la formazione silana ritrovò continuità e risultati col nuovo mister [[Giorgio Roselli]]. Il Cosenza recuperò posizioni e raggiunse la salvezza con quattro giornate d'anticipo rispetto alla fine del campionato. Il 22 aprile 2015 si aggiudicò la prima [[Coppa Italia Lega Pro]] della sua storia, superando il {{Calcio Como|N}} sia nella finale di andata (1-4) che in quella di ritorno (1-0) al San Vito, davanti a circa diecimila spettatori in festa. La vittoria rappresenta un primato sia per il club che per la [[Calabria]], in quanto primo trofeo nazionale ad comparire nella bacheca di un club calabrese.
 
Nella stagione 2015-2016 il Cosenza disputò un ottimo campionato, veleggiando sempre nelle prime posizioni della classifica. I play-off, però, sfumarono nelle ultime giornate: la squadra chiuse al quinto posto, con 60 punti, ad appena tre lunghezze dalla zona spareggi per la Serie B.
 
Nella stagione 2016-2017 il Cosenza disputò un campionato di alti e bassi. Iniziato con la storica vittoria per 0-3 allo [[Stadio Nicola Ceravolo]] contro il {{Calcio Catanzaro|N}}, il cammino proseguì con diversi pareggi e sconfitte consecutive, che portarono all'esonero del tecnico Roselli alla fine di dicembre 2016. Sulla panchina del Cosenza fu promosso l'allenatore in seconda, Stefano De Angelis. La stagione continuò in modo altalenante e si concluse con la qualificazione della squadra silana ai play-off per la promozione in Serie B. Qui, dopo aver superato {{Calcio Paganese|N}} e {{Calcio Matera|N}}, il Cosenza si arrese nel doppio confronto contro il {{Calcio Pordenone|N}}, ai quarti di finale. Decisivo fu il gol subito al 97º minuto di gioco della gara di andata in terra [[Friuli-Venezia Giulia|friulana]], chiusa sull'1-0, punteggio che non fu poi ribaltato al San Vito-Marulla di Cosenza. Davanti a circa 12.000 spettatori, infatti, i rossoblù non andaronoo oltre lo 0-0, uscendo amaramente di scena.
 
Nella stagione seguente la squadra è affidata a [[Gaetano Fontana]], che inizia in malo modo il campionato di Serie C, con soli due punti ottenuti in cinque giornate. Gli subentra, alla fine di settembre 2017, [[Piero Braglia]]. Sotto la gestione del tecnico [[Toscana|toscano]] la squadra silana scala via via varie posizioni in classifica, sino a chiudere al quinto posto, valido per l'accesso ai play-off, ed è autrice di un ottimo percorso in [[Coppa Italia Serie C 2017-2018|Coppa Italia Serie C]], dove si ferma in semifinale. Ai play-off il Cosenza supera dapprima {{Calcio Sicula Leonzio|N}} e {{Calcio Casertana|N}}, poi compagini che nei rispettivi gironi si erano piazzate meglio del Cosenza: {{Calcio Trapani|N}}, {{Calcio Sambenedettese|N}} (11.000 spettatori nella partita di andata in casa) ai quarti di finale e {{Calcio Sudtirol|N}} in semifinale (20.000 spettatori nella partita di ritorno in casa). Approda così alla finale per la promozione in Serie B. Allo [[Stadio Adriatico]] di [[Pescara]], spinto da 11.000 tifosi cosentini giunti in [[Abruzzo]], la squadra silana sconfigge per 3-1 il {{Calcio Siena|N}}, ritornando così nella serie cadetta dopo 15 anni.
Si tratta di un’impresa storica: ben 9 infatti le partite disputate in questi play off tra l'11 maggio, data di esordio contro la Sicula Leonzio, e il 16 giugno, giorno della finale contro il Siena a Pescara.
Il Cosenza concluderà i play-off con 7 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta.<ref name="repubblica.it">{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/legapro/2018/06/16/news/cosenza-siena_3-1_calabresi_di_nuovo_in_b_dopo_15_anni-199212332/|titolo=Serie C, finale playoff: è festa Cosenza, ritorna in serie B dopo quindici anni|pubblicazione=Repubblica.it|data=16 giugno 2018|accesso=17 giugno 2018}}</ref>
 
== Cronistoria ==
{| class="toccolours" style="background:white"
!colspan="2" align=center style="border:2px3px solid #B02040C62929; background:#102060"; | <span style="color:white"> | Cronistoria del Cosenza Calcio</span>
|- style="font-size:93%"
|valign="top"|
|width="100%"|
{{Colonnediv col}}
*1926 18- novembreFondazione 1912del '''Cosenza Foot-Ball FondazioneClub''' dellada una scissione in seno alla '''Società Sportiva Fortitudo'''.
*1926-1928 - Attività in ambito locale.
* 23 febbraio 1914 - Il sodalizio, costituitosi due anni prima, inizia l'attività agonistica.<ref group=A>L'occasione fu una partita contro una rappresentativa catanzarese, disputata il 23 febbraio sul terreno di Piazza delle Armi e finita con il risultato di 1-1.</ref>
*1928, 6 febbraio - Dissoluzione del Cosenza FBC in favore del ''Dopolavoro Sportivo Cosenza'' (poi ''Associazione Sportiva Fascista Cosenza'').
* 1915-1919 - Sospensione delle attività per [[Prima Guerra Mondiale|cause belliche]].
*1929 - Ricostituzione del '''Cosenza Sport Club'''.
* 1919-1927 - Attività in ambito locale.<ref group=A>Nel novembre 1926 venne fondato il Cosenza Foot-Ball Club, che nel 1928 assunse la denominazione di Dopolavoro FF.SS. Cosenza (o Dopolavoro Sportivo Cosenza).<br />Nel 1929 la società fu denominata dapprima Associazione Sportiva Fascista Cosenza e poi Cosenza Sport Club e venne ammessa al campionato di [[Seconda Divisione]].</ref>
*[[Cosenza Sport Club 1928-1929|1928-1929]] - 2º nel girone calabrese della [[Terza Divisione 1928-1929|Terza Divisione Sud]] (l'ASF Cosenza si classifica al 1º posto).
* [[Terza Divisione 1927-1928|1927-1928]] - 1° nel girone calabro-lucano della Terza Divisione Sud. Non venne disputato la ripetizione dello spareggio per il salto di categoria, rendendo vano il primo posto in classifica.<ref group=A>Il Cosenza conquistò il primo posto a ex aequo con la [[Associazione Calcistica Locri 1909|Fortitudo Locrese]]. Lo spareggio per il primo posto in classifica venne disputato a Catanzaro e terminò a reti inviolate dopo i supplementari. Le due società successivamente non trovarono l'accordo sul terreno di gioco per la disputa della ripetizione.</ref>
* [[Terza Divisione 1928-1929|1928-1929]] - Il nelCosenza gironeSC calabreseassorbe della Terza Divisionel'ASF SudCosenza. '''PromossoAmmesso in Seconda Divisione''' in sua vece.
* [[Cosenza Sport Club 1929-1930|1929-1930]] - 7°º nel girone A Sud della [[Seconda Divisione 1929-1930|Seconda Divisione]]. '''Ammesso d'ufficio in Prima Divisione''' come rappresentante di capoluogo di provincia.
----
* [[Cosenza Sport Club 1930-1931|1930-1931]] - 10°º nel girone E della [[Prima Divisione 1930-1931|Prima Divisione]].
* [[Cosenza Sport Club 1931-1932|1931-1932]] - nel girone F della [[Prima Divisione 1931-1932|Prima Divisione]].
* [[Cosenza Sport Club 1932-1933|1932-1933]] - 3°º nel girone I della [[Prima Divisione 1932-1933|Prima Divisione]].
* 1933 - Cambia denominazione in '''Associazione Sportiva Cosenza'''.
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1933-1934|1933-1934]] - 5°º nel girone H della [[Prima Divisione 1933-1934|Prima Divisione]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1934-1935|1934-1935]] - 8°º nel girone H della [[Prima Divisione 1934-1935|Prima Divisione]]. Ammesso nella nuova [[Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1935-1936|1935-1936]] - 10°º nel girone D della [[Serie C 1935-1936|Serie C]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 1935-1936|Coppa Italia]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1936-1937|1936-1937]] - 5°º nel girone E della [[Serie C 1936-1937|Serie C]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1936-1937|Coppa Italia]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1937-1938|1937-1938]] - 12°º nel girone E della [[Serie C 1937-1938|Serie C]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 1937-1938|Coppa Italia]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1938-1939|1938-1939]] - 9°º nel girone H della [[Serie C 1938-1939|Serie C]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 1938-1939|Coppa Italia]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1939-1940|1939-1940]] - 12°13º nel girone H della [[Serie C 1939-1940|Serie C]].
: Qualificazioni di [[Coppa Italia 1939-1940|Coppa Italia]].
----
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1940-1941|1940-1941]] - 7°º nel girone H della [[Serie C 1940-1941|Serie C]].
: Qualificazioni di [[Coppa Italia 1940-1941|Coppa Italia]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1941-1942|1941-1942]] - 7°º nel girone H della [[Serie C 1941-1942|Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1942-1943|1942-1943]] - 3°º nel girone M della [[Serie C 1942-1943|Serie C]].
* 1943-1945 - Attività sospesa per [[seconda guerra mondiale|cause belliche]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1945-1946|1945-1946]] - 2°º nel girone F Calabria-Sicilia della Lega Naz. Centro-Sud di [[Serie C 1945-1946|Serie C]]. '''Promosso in Serie B'''.
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1946-1947|1946-1947]] - 12°º nel girone C della [[Serie B 1946-1947|Serie B]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1947-1948|1947-1948]] - 10°º nel girone C della [[Serie B 1947-1948|Serie B]]. ''Retrocesso in Serie C''.
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1948-1949|1948-1949]] - 5°º nel girone D della [[Serie C 1948-1949|Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1949-1950|1949-1950]] - 2°º nel girone D della [[Serie C 1949-1950|Serie C]]. Perde lo spareggio-promozione.
----
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1950-1951|1950-1951]] - 5°º nel girone D della [[Serie C 1950-1951|Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1951-1952|1951-1952]] - 5°º nel girone D della [[Serie C 1951-1952|Serie C]]. ''Retrocesso in IV Serie''.
* [[IV Serie 1952-1953|1952-1953]] - 13°º nel girone H della IV Serie. Retrocesso e successivamente ripescato.
* [[IV Serie 1953-1954|1953-1954]] - 9°º nel girone H della IV Serie.
* [[IV Serie 1954-1955|1954-1955]] - 2°º nel girone H della IV Serie.
* [[IV Serie 1955-1956|1955-1956]] - 3°º nel girone H della IV Serie.
* [[IV Serie 1956-1957|1956-1957]] - 3°º nel girone H della IV Serie. Ammesso nel nuovo [[Campionato Interregionale]] - Prima Categoria.
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1957-1958|1957-1958]] - 1°º nel girone C del [[Campionato Interregionale - Prima Categoria 1957-1958|Campionato Interregionale - Prima Categoria]]. '''Promosso in Serie C'''.
:{{simbolo|Scudetto.svg|15}} '''Vince lo [[Scudetto Serie D|Scudetto Interregionale]]'''<ref name="ReferenceB">Titolo assegnato ''ex æquo'' dalla Lega Interregionale a tutte e tre le squadre partecipanti al girone finale: oltre al Cosenza, {{Calcio Mantova|N}} e {{Calcio Spezia|N}}.</ref> (1º titolo).
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1958-1959|1958-1959]] - 2° nel girone B della [[Serie C 1958-1959|Serie C]].
*[[Associazione Sportiva Cosenza 1958-1959|1958-1959]] - 2º nel girone B della [[Serie C 1958-1959|Serie C]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]].
*:Primo turno di [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]].
*[[Associazione Sportiva Cosenza 1959-1960|1959-1960]] - 3°º nel girone C della [[Serie C 1959-1960|Serie C]].
----
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1960-1961|1960-1961]] - 1°º nel girone C della [[Serie C 1960-1961|Serie C]]. '''Promosso in Serie B'''.
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1961-1962|1961-1962]] - 18°º in [[Serie B 1961-1962|Serie B]]. Retrocesso e successivamentepoi ripescato a completamento dell'organico dopo la condanna del {{Calcio Novara|N}}.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1961-1962|Coppa Italia]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1962-1963|1962-1963]] - 14°º in [[Serie B 1962-1963|Serie B]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 1962-1963|Coppa Italia]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1963-1964|1963-1964]] - 20°º in [[Serie B 1963-1964|Serie B]]. ''Retrocesso in Serie C''.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1963-1964|Coppa Italia]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1964-1965|1964-1965]] - 4°º nel girone C della [[Serie C 1964-1965|Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1965-1966|1965-1966]] - 2°º nel girone C della [[Serie C 1965-1966|Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1966-1967|1966-1967]] - 6°º nel girone C della [[Serie C 1966-1967|Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1967-1968|1967-1968]] - 8°º nel girone C della [[Serie C 1967-1968|Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1968-1969|1968-1969]] - 12°10º nel girone C della [[Serie C 1968-1969|Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1969-1970|1969-1970]] - 15°º nel girone C della [[Serie C 1969-1970|Serie C]].
----
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1970-1971|1970-1971]] - 9°º nel girone C della [[Serie C 1970-1971|Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1971-1972|1971-1972]] - 13°º nel girone C della [[Serie C 1971-1972|Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1972-1973|1972-1973]] - 14°º nel girone C della [[Serie C 1972-1973|Serie C]].
: Quarti di finale di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1972-1973|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1973-1974|1973-1974]] - 18°º nel girone C della [[Serie C 1973-1974|Serie C]]. ''Retrocesso in Serie D'' per peggior differenza reti.
: Fase eliminatoria a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1973-1974|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
*[[Associazione Sportiva Cosenza 1974-1975|1974-1975]] - 1º nel girone I della [[Serie D 1974-1975|Serie D]]. '''Promosso in Serie C'''.
{{Colonne spezza}}
:Fase eliminatoria a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1974-1975|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1974-1975|1974-1975]] - 1° nel girone I della [[Serie D 1974-1975|Serie D]]. '''Promosso in Serie C'''.
*[[Associazione Sportiva Cosenza 1975-1976|1975-1976]] - 17º nel girone C della [[Serie C 1975-1976|Serie C]].
: Fase eliminatoria a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1974-1975|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
:Fase eliminatoria a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1975-1976|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1975-1976|1975-1976]] - 17° nel girone C della [[Serie C 1975-1976|Serie C]].
*[[Associazione Sportiva Cosenza 1976-1977|1976-1977]] - 20º nel girone C della [[Serie C 1976-1977|Serie C]]. ''Retrocesso in Serie D''.
: ? di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1975-1976|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
:Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1976-1977|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1976-1977|1976-1977]] - 20° nel girone C della [[Serie C 1976-1977|Serie C]]. ''Retrocesso in Serie D''.
*[[Associazione Sportiva Cosenza 1977-1978|1977-1978]] - 5º nel girone I della [[Serie D 1977-1978|Serie D]]. '''Ripescato in Serie C2''' a completamento organici.
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1976-1977|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
:Fase eliminatoria a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1977-1978|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1977-1978|1977-1978]] - 5° nel girone I della [[Serie D 1977-1978|Serie D]]. '''Ripescato in Serie C2''' a completamento organici.
*[[Associazione Sportiva Cosenza 1978-1979|1978-1979]] - 11º nel girone D della [[Serie C2 1978-1979|Serie C2]].
: Fase eliminatoria a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1977-1978|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1978-1979|1978-1980|1979-1980]] - 11° nel girone D della [[Serie C2 1978-1979-1980|Serie C2]]. '''Promosso in Serie C1'''.
:Fase eliminatoria a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1979-1980|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1979-1980|1979-1980]] - 1° nel girone D della [[Serie C2 1979-1980|Serie C2]]. '''Promosso in Serie C1'''.
: Fase eliminatoria a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1979-1980|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
----
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1980-1981|1980-1981]] - 15°º nel girone B della [[Serie C1 1980-1981|Serie C1]]. ''Retrocesso in Serie C2'' per classifica avulsa sfavorevole.
:Sedicesimi ?di finale di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1980-1981|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Associazione Sportiva Cosenza 1981-1982|1981-1982]] - 2°º nel girone D della [[Serie C2 1981-1982|Serie C2]]. '''Promosso in Serie C1'''.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1981-1982|Coppa Italia Serie C]].
* 1982 - L'A.S. Cosenza viene messa in liquidazione e il ramo d’azienda sportiva viene fondatotraslato ilal '''Cosenza Calcio 1914''' che mantiene la categoria del vecchio sodalizio.
* [[Cosenza Calcio 1982-1983|1982-1983]] - 6°º nel girone B della [[Serie C1 1982-1983|Serie C1]].
: Qualificazioni per i sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Serie C 1982-1983|Coppa Italia Serie C]].
:{{simbolo|Coppa Angloitaliana.svg|15}} '''Vince la [[Coppa Anglo-Italiana 1983|Coppa Anglo-Italiana]]''' (1º titolo).
* [[Cosenza Calcio 1983-1984|1983-1984]] - 7° nel girone B della [[Serie C1 1983-1984|Serie C1]].
:*[[Cosenza SedicesimiCalcio di1983-1984|1983-1984]] finale- di [[Coppanel Italiagirone B della [[Serie CC1 1983-1984|Coppa Italia Serie CC1]].
:Fase a gironi di [[Coppa Italia 1983-1984|Coppa Italia]].
* [[Cosenza Calcio 1984-1985|1984-1985]] - 7° nel girone B della [[Serie C1 1984-1985|Serie C1]].
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Serie C 19841983-19851984|Coppa Italia Serie C]].
* [[Cosenza Calcio 1984-1985|1984-1986|1985-1986]] - 12° nel girone B della [[Serie C1 19851984-19861985|Serie C1]].
:Sedicesimi Fasedi eliminatoriafinale di [[Coppa Italia Serie C 19851984-19861985|Coppa Italia Serie C]].
* [[Cosenza Calcio 1985-1986|1985-1987|1986-1987]] - 12º nel girone B della [[Serie C1 19861985-19871986|Serie C1]].
:Fase ?eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 19861985-19871986|Coppa Italia Serie C]].
* [[Cosenza Calcio 1986-1987|1986-1988|1987-1988]] - nel girone B della [[Serie C1 19871986-19881987|Serie C1]]. '''Promosso in Serie B'''.
: Ottavi di finale? di [[Coppa Italia Serie C 1986-1987-1988|Coppa Italia Serie C]].
* [[Cosenza Calcio 19881987-1989|1988|1987-19891988]] - innel girone B della [[Serie BC1 19881987-19891988|Serie BC1]]. '''Promosso in Serie B'''.
:Fase Primoa turnogironi di [[Coppa Italia 1987-1988-1989|Coppa Italia]].
*:Ottavi [[Cosenzadi Calciofinale 1989-1990|1989-1990]]di -[[Coppa 14°Italia in [[Serie BC 19891987-19901988|Coppa Italia Serie BC]].
*[[Cosenza Calcio 1988-1989|1988-1989]] - 6º in [[Serie B 1988-1989|Serie B]].
: Secondo turno eliminatorio di [[Coppa Italia 1989-1990|Coppa Italia]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1988-1989|Coppa Italia]].
*[[Cosenza Calcio 1989-1990|1989-1990]] - 14º in [[Serie B 1989-1990|Serie B]].
:Secondo turno eliminatorio di [[Coppa Italia 1989-1990|Coppa Italia]].
----
* [[Cosenza Calcio 1990-1991|1990-1991]] - 16°º in [[Serie B 1990-1991|Serie B]] dopo aver vinto lo spareggio.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1990-1991|Coppa Italia]].
* [[Cosenza Calcio 1991-1992|1991-1992]] - 5°º in [[Serie B 1991-1992|Serie B]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 1991-1992|Coppa Italia]].
* [[Cosenza Calcio 1992-1993|1992-1993]] - 7°º in [[Serie B 1992-1993|Serie B]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 1992-1993|Coppa Italia]].
:Fase a gironi di [[Coppa Anglo-Italiana 1992-1993|Coppa Anglo-Italiana]].
* [[Cosenza Calcio 1993-1994|1993-1994]] - 10° in [[Serie B 1993-1994|Serie B]].
:*[[Cosenza SecondoCalcio turno1993-1994|1993-1994]] di- 10º in [[CoppaSerie ItaliaB 1993-1994|CoppaSerie ItaliaB]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1993-1994|Coppa Italia]].
* [[Cosenza Calcio 1994-1995|1994-1995]] - 15° in [[Serie B 1994-1995|Serie B]].<ref group=A>Partito con 9 punti di penalizzazione.</ref>
:Fase Primoa turnogironi di [[Coppa ItaliaAnglo-Italiana 19941993-19951994|Coppa ItaliaAnglo-Italiana]].
* [[Cosenza Calcio 19951994-1996|1995|1994-19961995]] - 11°15º in [[Serie B 19951994-19961995|Serie B]] (partito con 9 punti di penalizzazione).
: Primo turno di [[Coppa Italia 1994-1995-1996|Coppa Italia]].
* [[Cosenza Calcio 1995-1996|1995-1997|1996-1997]] - 17°11º in [[Serie B 19961995-19971996|Serie B]]. ''Retrocesso in Serie C1''.
: SecondoPrimo turno di [[Coppa Italia 1995-1996-1997|Coppa Italia]].
* [[Cosenza Calcio 19971996-19981997|1996-1997-1998]] - 17º nel girone B dellain [[Serie C1B 1996-1997-1998|Serie C1B]]. '''PromossoRetrocesso in Serie B'C1''.
: PrimoSecondo turno di [[Coppa Italia 1996-1997-1998|Coppa Italia]].
* [[Cosenza Calcio 19981997-1999|1998|1997-19991998]] - 16° innel girone B della [[Serie BC1 19981997-19991998|Serie BC1]]. '''Promosso in Serie B'''.
:Primo Sedicesimi di finaleturno di [[Coppa Italia 1997-1998-1999|Coppa Italia]].
* [[Cosenza Calcio 1998-1999-2000|1998-1999-2000]] - 11°16º in [[Serie B 19991998-20001999|Serie B]].
:Sedicesimi Fasedi a gironifinale di [[Coppa Italia 19991998-20001999|Coppa Italia]].
*[[Cosenza Calcio 1999-2000|1999-2000]] - 11º in [[Serie B 1999-2000|Serie B]].
:Fase a gironi di [[Coppa Italia 1999-2000|Coppa Italia]].
----
* [[Cosenza Calcio 2000-2001|2000-2001]] - 8°º in [[Serie B 2000-2001|Serie B]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2000-2001|Coppa Italia]].
* [[Cosenza Calcio 2001-2002|2001-2002]] - 12°º in [[Serie B 2001-2002|Serie B]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia 2001-2002|Coppa Italia]].
* [[Cosenza Calcio 2002-2003|2002-2003]] - 19°º in [[Serie B 2002-2003|Serie B]]. ''Retrocesso in Serie C1'' e finanziariamente fallito.''
: Primo turno di [[Coppa Italia 2002-2003|Coppa Italia]].
* 2003 - Il Cosenza Calcio 1914 S.p.A. al termine della stagione viene radiato dai campionati professionistici per non aver presentato la fideiussione. e vieneViene fondata l{{'}}'''Associazione Sportiva Cosenza Football Club''', ammessa al campionato di Serie D mediante incorporazione del [[Associazione Sportiva Dilettantistica Castrovillari Calcio|Castrovillari]].
* [[Serie D 2003-2004|2003-2004]] - 7°º nel girone I della Serie D.
* 2004 - Il Cosenza Calcio 1914 S.p.A. riottiene l'affiliazione alla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] e viene iscritto in Serie D.
*[[Serie D 2004-2005|2004-2005]]
{{Colonne spezza}}
:''Cosenza Football Club'': 8º nel girone I della Serie D.
* [[Serie D 2004-2005|2004-2005]]
:Primo turno di [[Coppa Italia Serie D 2004-2005|Coppa Italia Serie D]].
:''Cosenza Football Club'': 8° nel girone I della Serie D.
:''Cosenza Calcio 1914'': 9º nel girone I della Serie D.
: Primo turno di [[Coppa Italia Serie D 2004-2005|Coppa Italia Serie D]].
:''CosenzaPrimo Calcioturno 1914'':di [[Coppa nelItalia gironeSerie D I2004-2005|Coppa dellaItalia Serie D]].
* 2005 - Il Cosenza Calcio 1914 S.p.A. fallisce e l'A.S. Cosenza F.C. cambia denominazione sociale in '''Associazione Sportiva Cosenza Calcio S.p.A.'''<ref>{{Cita web|url=http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/64.$plit/C_2_ContenutoGenerico_6866_lstAllegati_Allegato1_upfAllegato.pdf|titolo=CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE|editore=http://www.figc.it/|data=2005|accesso=7 agosto 2016}}<|urlarchivio=https:/ref>/web.archive.org/web/20131028015733/http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/64.$plit/C_2_ContenutoGenerico_6866_lstAllegati_Allegato1_upfAllegato.pdf#
|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Serie D 2005-2006|2005-2006]] - 3° nel girone I della Serie D. Perde il secondo turno dei play-off.
: Secondo turno di *[[Coppa Italia Serie D 2005-2006|Coppa2005-2006]] Italia- 3º nel girone I della Serie D]]. Perde il secondo turno dei play-off.
:Secondo turno di [[Coppa Italia Serie D 2005-2006|Coppa Italia Serie D]].
* [[Serie D 2006-2007|2006-2007]] - 4° nel girone I della Serie D. Perde la semifinale degli spareggi play-off.
: Secondo turno di *[[Coppa Italia Serie D 2006-2007|Coppa2006-2007]] Italia- 4º nel girone I della Serie D]]. Perde la semifinale degli spareggi play-off.
:Secondo turno di [[Coppa Italia Serie D 2006-2007|Coppa Italia Serie D]].
* 2007 - A causa del sopraggiunto fallimento societario, l'A.S. Cosenza Calcio S.p.A. non viene iscritta al campionato di Serie D. Il [[Associazione Sportiva Dilettantistica Società Sportiva Rende|Rende Calcio]] assume la denominazione di '''Fortitudo Cosenza''' e cambia i propri colori sociali in rosso e blu.
*2007 - A causa del sopraggiunto fallimento societario, l'A.S. Cosenza Calcio S.p.A. non viene iscritta al campionato di Serie D. Il {{Calcio Rende|N}} assume la denominazione di '''Fortitudo Cosenza''' e cambia i propri colori sociali in rosso e blu.
* [[Fortitudo Cosenza 2007-2008|2007-2008]] - 1° nel girone I della [[Serie D 2007-2008|Serie D]]. '''Promosso in Lega Pro Seconda Divisione'''.
:*[[Fortitudo SecondoCosenza turno2007-2008|2007-2008]] di- [[Coppa Italianel girone I della [[Serie D 2007-2008|Coppa Italia Serie D]]. '''Promosso in Lega Pro Seconda Divisione'''.
:Secondo Finalistaturno delladi [[Coppa Italia Serie D 2007-2008#Poule scudetto|PouleCoppa scudettoItalia Serie D]].
:Finalista della [[Serie D 2007-2008#Poule scudetto|Poule scudetto]].
* 2008 - Cambia denominazione in '''Cosenza Calcio 1914 s.r.l.'''
*2008 - Cambia denominazione in '''Cosenza Calcio 1914 s.r.l.'''
* [[Cosenza Calcio 1914 2008-2009|2008-2009]] - 1° nel girone C della [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009|Lega Pro Seconda Divisione]]. '''Promosso in Lega Pro Prima Divisione'''.
*[[Cosenza Calcio 1914 2008-2009|2008-2009]] - 1º nel girone C della [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009|Lega Pro Seconda Divisione]]. '''Promosso in Lega Pro Prima Divisione'''.
: Primo turno di [[Coppa Italia Lega Pro 2008-2009|Coppa Italia Lega Pro]].
:Primo turno di [[Coppa Italia Lega Pro 2008-2009|Coppa Italia Lega Pro]].
: Perde il triangolare di [[Supercoppa di Lega di Seconda Divisione]].
*:Terzo posto in [[Supercoppa di Lega di Seconda Divisione]].
*[[Cosenza Calcio 1914 2009-2010|2009-2010]] - 12°11º nel girone B della [[Lega Pro Prima Divisione 2009-2010|Lega Pro Prima Divisione]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]].
: Finalista di [[Coppa Italia Lega Pro 2009-2010|Coppa Italia Lega Pro]].
----
* [[Cosenza Calcio 1914 2010-2011|2010-2011]] - 14°º nel girone B della [[Lega Pro Prima Divisione 2010-2011|Lega Pro Prima Divisione]]. ''Retrocesso in Lega Pro Seconda Divisione'' dopo aver perso i play-out.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2010-2011|Coppa Italia]].
: Terzo turno di [[Coppa Italia Lega Pro 2010-2011|Coppa Italia Lega Pro]].
* 2011 - Il Cosenza Calcio 1914 s.r.l. viene escluso dai campionati professionistici. Conseguentemente, viene fondata la '''Nuova Cosenza Calcio s.r.l.''' che viene iscritta al campionato di Serie D in virtù della [[tradizione sportiva]] cittadina certificata dalle NOIF.
* [[SerieNuova DCosenza Calcio 2011-2012|2011-2012]] - 2°º nel girone I della [[Serie D 2011-2012|Serie D]]. Vince la finale dei play-off nazionali ma non viene ammesso in Lega Pro Seconda Divisione aresi causainutili deldal blocco dei ripescaggi.
: Primo turno di [[Coppa Italia Serie D 2011-2012|Coppa Italia Serie D]].
* [[Nuova Cosenza Calcio 2012-2013|2012-2013]] - 2°º nel girone I della [[Serie D 2012-2013|Serie D]]. Perde la terza fase dei play-off, ma viene '''ripescato in Lega Pro Seconda Divisione''' a completamento organici.
: Primo turno di [[Coppa Italia 2012-2013|Coppa Italia]].
: Trentaduesimi di finale di [[Coppa Italia Serie D 2012-2013|Coppa Italia Serie D]].
* [[Nuova Cosenza Calcio 2013-2014|2013-2014]] - 4°º nel girone B della [[Lega Pro Seconda Divisione 2013-2014|Lega Pro Seconda Divisione]]. Ammesso nella nuova [[Lega Pro]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Lega Pro 2013-2014|Coppa Italia Lega Pro]].
* 2014 - Cambia denominazione in '''Cosenza Calcio s.r.l.'''
* [[Cosenza Calcio 2014-2015|2014-2015]] - 10°º nel girone C della [[Lega Pro 2014-2015|Lega Pro]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 2014-2015|Coppa Italia]].
: {{simbolo|Coccarda Coppa Italia LegaPro.png|15}} '''Vince la [[Coppa Italia Lega Pro 2014-2015|Coppa Italia Lega Pro]]''' (1º titolo)'''.
* [[Cosenza Calcio 2015-2016|2015-2016]] - 5°º nel girone C della [[Lega Pro 2015-2016|Lega Pro]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2015-2016|Coppa Italia]].
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Lega Pro 2015-2016|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Cosenza Calcio 2016-2017|2016-2017]] - 7°º nel girone C della [[Lega Pro 2016-2017|Lega Pro]]. Perde i quarti di finale dei play-off. Ammesso nella nuova [[Serie C]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2016-2017|Coppa Italia]].
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Lega Pro 2016-2017|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Cosenza Calcio 2017-2018|2017-2018]] - 5°º nel girone C della [[Serie C 2017-2018|Serie C]]. '''Promosso in Serie B''' dopo aver vinto i play-off.
: Primo turno di [[Coppa Italia 2017-2018|Coppa Italia]].
: Semifinalista di [[Coppa Italia Serie C 2017-2018|Coppa Italia Serie C]].
* [[Cosenza Calcio 2018-2019|2018-2019]] - 10º in [[Serie B 2018-2019|Serie B]].
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2018-2019|Coppa Italia]].
*[[Cosenza Calcio 2019-2020|2019-2020]] - 15º in [[Serie B 2019-2020|Serie B]].
{{Colonne fine}}
:Secondo turno di [[Coppa Italia 2019-2020|Coppa Italia]].
----
*[[Cosenza Calcio 2020-2021|2020-2021]] - 17º in [[Serie B 2020-2021|Serie B]]. Retrocesso in Serie C e poi riammesso a completamento organici.
:Quarto turno di [[Coppa Italia 2020-2021|Coppa Italia]].
*[[Cosenza Calcio 2021-2022|2021-2022]] - 16º in [[Serie B 2021-2022|Serie B]]. Salvo dopo aver vinto il play-out.
:Trentaduesimi di [[Coppa Italia 2021-2022|Coppa Italia]].
*[[Cosenza Calcio 2022-2023|2022-2023]] - 17º in [[Serie B 2022-2023|Serie B]]. Salvo dopo aver vinto il play-out.
:Trentaduesimi di [[Coppa Italia 2022-2023|Coppa Italia]].
*[[Cosenza Calcio 2023-2024|2023-2024]] - 9º in [[Serie B 2023-2024|Serie B]].
:Trentaduesimi di [[Coppa Italia 2023-2024|Coppa Italia]].
*[[Cosenza Calcio 2024-2025|2024-2025]] - 20º in [[Serie B 2024-2025|Serie B]]. ''Retrocesso in Serie C''.
:Trentaduesimi di [[Coppa Italia 2024-2025|Coppa Italia]].
{{div col end}}
|}
<references group=A/>
 
== Colori e simboli ==
=== Colori ===
[[File:Fortitudo Cosenza maglie 2008.jpg|thumbminiatura|upright=0.9|leftsinistra|I completi 2007-2008.]]
Agli albori del calcio cosentino, nel [[19081912]], la Società Sportiva Fortitudo indossava una maglia [[bianco|bianca]] con scritta [[nero|nera]] sul petto con il nome della squadra, pantaloncini e calzettoni neri,<ref name=colori>{{Cita web|url=http://www.kennedyclub.org/album%20storia/Origini/origini.htm|titolo=Notizie contrastanti sui primi colori sociali del Cosenza Calcio|editore=http://www.kennedyclub.org/|accesso=2 giugno 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151120041928/http://www.kennedyclub.org/album%20storia/Origini/origini.htm|dataarchivio=20 novembre 2015}}</ref> intervallatarimpiazzata negliin anniseguito conda una maglia [[verde]] (o verde e [[blu]] inquartata secondo altra tradizione).<ref name=colori/> Successivamente, le casacche passarono dal bianconero al verdeblu, fino all'[[azzurro]].<ref name=colori/> L'odierno rossoblù in onore di [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] e [[Bologna Football Club 1909|Bologna]],<ref name=colori/> protagoniste di avvincenti campionato di Serie A, viene varato con ill'avvento passaggio dalla Fortitudo aldel Cosenza Foot-Ball Club, nel [[19231926]]:<ref name=colori/> i colori sociali, mantenutisi fino ai giorni nostri, vengonovennero scelti in onore del {{Calcio Genoa|N}}, la più antica squadra italiana in attività e la prima a vincere uno scudetto.<ref name=colori/>
 
La maglia da gioco è storicamente a strisce larghe verticali rosse e blu, con pantaloncini solitamente blu bordati di rosso.<ref name=colori2>{{Cita web|url=http://www.passionemaglie.it/2010/10/maglia-rivoluzionaria-per-il-cosenza-calcio-1914/|titolo=Maglia rivoluzionaria per il Cosenza 2010-2011: rosso e blu si incontrano ma non si mescolano|editore=http://www.passionemaglie.it/|data=13 ottobre 2010|accesso=2 giugno 2015}}</ref> Solo molto raramente nel corso della sua storia il Cosenza ha mutato il disegno dei colori indossando maglie a strisce orizzontali,<ref name=colori2/> inquartate o a tinta unita (blu bordato di rosso o viceversa).<ref name=colori2/> Sotto il regime fascista, per un breve tempo la squadra giocò in divisa [[Granata (colore)|granata]], ede in completo azzurro nell'immediato dopoguerra.<ref name=colori/>
 
Nella stagione [[Lega Pro Prima Divisione 2010-2011|2010-2011]] la maglia del Cosenza fu oggetto di curiosità per la sua ripartizione di colori mai vista nella storia delle maglie da calcio: la divisa era rossa sul davanti e blu sul retro. Una scelta fortemente innovativa che suscitò qualche polemica: secondo molti spettatori l'effetto visivo sul campo generava confusione, poiché dava l'idea che in campo "giocassero tre squadre".<ref name=colori2/>
 
A cavallo fra gli [[anni 2000|anni duemila]] e [[anni 2010|duemiladieci]], la cura e la progettazione delle divise del Cosenza furono affidate all'agenzia Vircillo&Succurro, che garantiva il design unico dei template. Per la stagione [[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|2012-2013]] fu progettata una divisa ispirata al passato e celebrativa della bandiera dei calabresi [[Donato Bergamini]], deceduto prematuramente.<ref name=colori3>{{Cita web|url=httphttps://www.passionemaglie.it/maglia-cosenza-dedicata-bergamini-rischia-rimanere-cassetto/|titolo=La maglia del Cosenza dedicata a Denis Bergamini che rischia di rimanere nel cassetto|editore=http://www.passionemaglie.it/|data=10 agosto 2012|accesso=21 novembre 2015}}</ref> La divisa ispirandosi ada un template utilizzato negli [[anni 1980|anni ottanta]], doveva essere interamente rossa con la parte superiore e le maniche blu; a causa della rottura dei rapporti fra la società e l'agenzia di marketing tale progetto non fu mai realizzato.<ref name=colori3/> Altra controversia legata all'interruzione dei rapporti fra il Cosenza e l'agenzia Vircillo&Succurro fu la divisa celebrativa del centenario, che a causa di tale avvenimento fu realizzata artigianalmente, riscuotendo critiche da tutto l'ambiente.<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.passionemaglie.it/cosenza-calcio-maglia-100-anni-rossoblùrossoblu-celebrativa/|titolo=Il Cosenza Calcio compie 100 anni, svelata la maglia celebrativa rossoblù|editore=http://www.passionemaglie.it/|data=6 febbraio 2012|accesso=21 novembre 2015}}</ref>
 
=== Simboli ufficiali ===
==== Stemma ====
Lo storico simbolo del Cosenza è il [[Canis lupus|lupo]] della [[Sila]] che, nelle sue varie evoluzioni di natura grafica, ha caratterizzato nel corso dei decenni lo stemma societario.<ref name=stemma>{{Cita web |url=http://scudettitalia.altervista.org/old_style_cosenza.htm|titolo=Scudetto Cosenza|editore=http://scudettitalia.altervista.org/ |data=|accesso=3 giugno 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150401173042/http://scudettitalia.altervista.org/old_style_cosenza.htm|dataarchivio=1º aprile 2015}}</ref> A partire dagli [[anni 1980|anni ottanta]] il lupo, inizialmente raffigurato di profilo, viene rappresentato con le fauci ben aperte.<ref name=stemma/> Dal [[1994]] al [[2003]] l'animale viene raffigurato con la bocca chiusa e sovrapposto ada un pallone all'interno di un cerchio blu contornato da strisce rosse.<ref name=stemma/> Dal 2003 al [[2013]] il logo muta più volte ma in tutte le versioni è sempre presente la testa di lupo con le fauci aperte, già in uso negli anni ottanta.<ref name=stemma/>
 
Nel brand adottato nel [[2008]] si cerca di richiamare sia il logo degli anni ottanta chesia quello degli [[anni 1990|anni novanta]]; a tal proposito il lupo è disegnato con le fauci aperte e viene sovrapposto ada un pallone di calcio inserito all'interno di un cerchio blu contornato da sette strisce rosse, rappresentanti i sette colli che circondano il territorio della città di Cosenza.<ref name=stemma/> Nella stagione [[Lega Pro Prima Divisione 2009-2010|2009-2010]], in occasione del novantacinquesimo anno della storia del calcio cosentino, lo stemma viene circondato da una serie di [[Alloro (araldica)|allori]] [[oroOro (colore)|dorati]] completati dalla dicitura "<small>NOVANTACINQUE ANNI</small>" e "2009".<ref name=stemma/>
 
Nell'estate [[del 2011]] il sodalizio fallisce e riparte dalla [[Serie D 2011-2012|Serie D]]. Il logo viene dunque rivoluzionato. Inizialmente verrà abbracciato da una pergamena recante la frase in latina ''Brutia me genuit'' (Bruzia mi fece nascere), che richiama la leggendaria figura di "Donna Brettia" o "Brutia", condottiera dei primi [[Bruzi]], e la stirpe Bruzia in sé.<ref name=stemma/> Successivamente cambia totalmente, adottando una forma a [[Scudo (araldica)|scudo]], classica, metà rosso e metà blu, sormontato da una pergamena con la dicitura "Cosenza Calcio";<ref name=stemma/> più audace la modifica del lupo, che per la prima volta nella storia appare a figura intera: il disegno, stilizzato e moderno, lo ritrae semi accovacciato, mentre regge un pallone sotto una zampa.<ref name=stemma/>
 
In occasione del centenario della prima partita della SS Fortitudo, festeggiato nel [[2014]], il logo cambia nuovamente: ne risulta uno scudo classico a strisce strette verticali ede alla testa di lupo stilizzata simile a quella utilizzata nel corso degli [[anni 1930|anni trenta]];<ref name=stemma/> la pergamena sormontante riporta la scritta "century" ede ha di lato una banda verdeblù a richiamare i colori della Fortitudo, primauna delle prime società calcisticacalcistiche cosentinacosentine.<ref name=stemma/>
 
Con il ritorno in [[Serie B]], il [[27 giugno]] [[2018]] la società annuncia un lieve restyling del logo, da cui vengono eliminati i riferimenti al centenario, senza però intaccare la filosofia di base del disegno del 2014<ref>{{Cita web|url=http://www.ilcosenza.it/2018/06/27/il-cosenza-rinnova-il-proprio-marchio/|titolo=IL COSENZA RINNOVA IL PROPRIO MARCHIO!|editore=ilcosenza.it|data=27 giugno 2018|accesso=5 luglio 2018}}</ref>.
 
<div align="center"><gallery>
File:Stemma Cosenza 1914.png|Lo storicoIl logo delutilizzato dal Cosenza Calcio 1914 a partire dal campionato 1992-93 e fino al fallimento del 2003.
File:Cosenza Nuovo Calcio Old (Cosenza FC 2004-05).png|Il logo del Cosenza Football Club, utilizzato dal 2003 al 2005.
File:Cosenzacalciostemma2008.gif|Il logo adottato nel 2008.
File:Cosenzacalcio95anniCosenzacalciostemma100.gif|Lo stemma celebrativo deidel 95centenario annidella dallaprima fondazionepartita della SS Fortitudo (20092014).
File:Nuova Cosenza Calcio - Stemma.svg|Lo stemma inaugurato dalla stagione 2013-14 in occasione del centenario e adottato fino alla stagione 2017-2018
File:Cosenzacalciostemma2010.gif|Il logo adottato nel 2010.
File:Cosenza Nuovo Calcio OldSince (Cosenza FC 2004-05)2018.png|IlLo logostemma deladottato Cosenzanel Football Club, utilizzato nella stagione 2004-2005.2018
</gallery>
File:Cosenzacalciostemma100.gif|Lo stemma celebrativo del centenario dalla fondazione (2014).
File:Nuova Cosenza Calcio - Stemma.svg|Lo stemma inaugurato in occasione del centenario nel 2014 e adottato fino alla stagione 2017-2018.
File:Cosenza Calcio Since 2018.png|Lo stemma adottato nel 2018.
</gallery></div>
 
==== Inno ====
L’inno della squadra rossoblù è ''Magico Cosenza'' di Mario Gualtieri. Brano uscito nel 1982, viene abitualmente proposto allo [[Stadio San Vito|stadio]] durante le partite del Cosenza.<ref>{{Cita web|url=https://www.cosenzachannel.it/2018/04/27/cosenza-in-lutto-e-morto-mario-gualtieri-celebre-linno-magico-cosenza/|titolo=Cosenza è in lutto: è morto Mario Gualtieri. Celebre l’inno “Magico Cosenza}}</ref>
Lo storico inno del Cosenza è ''Lupi alè'', brano scritto nel [[1988]] e interpretato dal cantante di musica popolare Tonino Lombardi.<ref>{{Cita web|url=http://www.bisignanoinrete.com/e-morto-tonino-lombardi-autore-dellinno-lupi-ale/|titolo=E' morto Tonino Lombardi autore dell'inno “Lupi alè”|editore=http://www.bisignanoinrete.com/|data=1º settembre 2013|accesso=2 febbraio 2016}}</ref> Sebbene tale motivo fosse il più caro all'ambiente cosentino, alla squadra calabrese nel corso dei decenni sono state dedicate altre canzoni; lo stesso Lombardi scrisse negli [[anni 1980|anni ottanta]] ''L'inno degli ultrà''. Dello stesso periodo è ''Magico Cosenza'', interpretata da Mario Gualtieri. Altri brani degni di nota sono ''Inno rosso blu'' di Gino Scaglione e ''U suannu i l'ultrà'' di Mimmo Toscano.<ref>{{Cita web|url=http://bianchessi.blogspot.it/2008/12/inni-squadre-di-calcio-inno-cosenza.html|titolo=Inni squadre di calcio - Inno Cosenza Calcio - Lupi Alè|editore=http://bianchessi.blogspot.it/|data=|accesso=2 febbraio 2016}}</ref>
 
Dalla stagione [[Cosenza Calcio 2016-2017|2016-2017]] la canzone dei Lumpen ''Sembra impossibile'' pubblicata nel 2015, viene riprodotta durante l’ingresso in campo delle squadre.<ref>{{Cita web|url=https://www.calabriadirettanews.com/2020/06/10/i-lumpen-tra-palco-e-ideali-25-anni-di-musica-e-amicizia/|titolo=I “Lumpen”, tra palco e ideali 25 anni di musica e amicizia}}</ref>
==== Mascotte ====
La mascotte del Cosenza Calcio è Denis, un lupo, simbolo della società, che indossa la classica divisa palata rossoblù.<ref>{{Cita web|url=http://www.cn24tv.it/news/980/calcio-cosenza-presentata-la-nuova-mascotte-denis.html|titolo=Cosenza, presentata la nuova mascotte Denis|editore=http://www.cn24tv.it/|data=19 dicembre 2009|accesso=21 novembre 2015}}</ref> Presentata nel dicembre [[2009]] in occasione del 95º anniversario della nascita del club, l'idea è stata curata dall'agenzia di marketing Vircillo&Succurro.<ref name=mascdenis>{{Cita web|url=http://www.cn24tv.it/news/762/calcio-cosenza-un-sondaggio-per-la-mascotte-i-tifosi-scelgono-denis.html|titolo=Cosenza, un sondaggio per la mascotte: i tifosi scelgono Denis|editore=http://www.cn24tv.it/|data=10 dicembre 2009|accesso=21 novembre 2015}}</ref> Il nome fu scelto dai tifosi tramite un sondaggio online sul sito ufficiale e ricorda [[Donato Bergamini]], il cui soprannome era Denis, calciatore del Cosenza e idolo della tifoseria rossoblù, deceduto prematuramente.<ref name=mascdenis/> In occasione del match interno contro la {{Calcio Reggiana|N}} del 21 febbraio [[2010]], la mascotte ha fatto il suo "debutto" allo stadio San Vito.<ref>{{Cita web|url=http://www.ntacalabria.it/calabria/cosenza-calcio-contro-la-reggina-in-campo-la-mascotte-denis.html|titolo=Cosenza calcio, contro la Reggina in campo la mascotte Denis|editore=http://www.ntacalabria.it/|data=20 febbraio 2010|accesso=21 novembre 2015}}</ref>
 
====Mascotte====
Nel [[2013]], per un breve periodo, prima delle partite casalinghe un [[Cane lupo cecoslovacco|lupo cecoslovacco]], con sciarpa rossoblù al collo, faceva la sua comparsa sotto la curva Sud dello Stadio San Vito, occupata dai gruppi ultras. Tale gesto veniva considerato dalla società beneaugurante.<ref>{{Cita web|url=http://ilcosenza.it/news3/786-il-lupo-cecoslovacco-si-conferma-mascotte-portafortuna.html|titolo=Il lupo cecoslovacco si conferma mascotte portafortuna|editore=http://ilcosenza.it/|data=30 settembre 2013|accesso=21 novembre 2015}}</ref>
La mascotte del Cosenza Calcio è Denis, un lupo, simbolo della società, che indossa la classica divisa palata rossoblù.<ref>{{Cita web|url=http://www.cn24tv.it/news/980/calcio-cosenza-presentata-la-nuova-mascotte-denis.html |titolo=Cosenza, presentata la nuova mascotte Denis|data=19 dicembre 2009 |accesso=21 novembre 2015}}</ref> Presentata nel dicembre del 2009 in occasione del 95º anniversario della nascita del club, l'idea è stata curata dall'agenzia di marketing Vircillo&Succurro.<ref name=mascdenis>{{Cita web |url=http://www.cn24tv.it/news/762/calcio-cosenza-un-sondaggio-per-la-mascotte-i-tifosi-scelgono-denis.html |titolo=Cosenza, un sondaggio per la mascotte: i tifosi scelgono Denis |data=10 dicembre 2009|accesso=21 novembre 2015}}</ref> Il nome fu scelto dai tifosi tramite un sondaggio online sul sito ufficiale e ricorda [[Donato Bergamini]], il cui soprannome era Denis, calciatore del Cosenza e idolo della tifoseria rossoblù, deceduto prematuramente.<ref name=mascdenis/> In occasione del match interno contro la {{Calcio Reggiana|N}} del 21 febbraio 2010, la mascotte ha fatto il suo "esordio" allo stadio San Vito.<ref>{{Cita web|url=http://www.ntacalabria.it/calabria/cosenza-calcio-contro-la-reggina-in-campo-la-mascotte-denis.html |titolo=Cosenza calcio, contro la Reggina in campo la mascotte Denis |data=20 febbraio 2010|accesso=21 novembre 2015}}</ref>
 
Nel 2013, per un breve periodo, prima delle partite casalinghe un [[Cane lupo cecoslovacco|lupo cecoslovacco]], con sciarpa rossoblù al collo, faceva la sua comparsa sotto la curva Sud dello Stadio San Vito, occupata dai gruppi ultras. Tale gesto veniva considerato dalla società beneaugurante.<ref>{{Cita web|url=http://ilcosenza.it/news3/786-il-lupo-cecoslovacco-si-conferma-mascotte-portafortuna.html|titolo=Il lupo cecoslovacco si conferma mascotte portafortuna|data=30 settembre 2013|accesso=21 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151121225141/http://ilcosenza.it/news3/786-il-lupo-cecoslovacco-si-conferma-mascotte-portafortuna.html|urlmorto=sì}}</ref>
== Strutture ==
 
=== Stadio ===
==Strutture==
===Stadio===
{{vedi anche|Stadio Emilio Morrone|Stadio San Vito-Gigi Marulla}}
[[File:Stadio San Vito-Marulla - Cosenza.jpg|thumbminiatura|leftsinistra| Stadio San Vito-Marulla durante il campionato 2013-2014]]
IlLa Cosenza, per oltre vent'anni a partire dalla fondazione avvenuta nel [[1912]],Fortitudo non ebbe mai un vero e proprio campo da gioco.<ref name=stad>{{cita web|url=http://www.iacchite.com/dalla-piazza-darmi-al-citta-di-cosenza/|titolo=Dalla Piazza d'Armi al Città di Cosenza|editore=http://www.iacchite.com/|data=5 settembre 2015|accesso=17 febbraio 2016}}</ref> I primi terreni sui quali veniva praticato il gioco del ''foot-ball'' vennero arrangiati nella vecchia piazza Prefettura, piazza d'Armi e largo Busento, attiguo all'[[Busento|omonimo fiume]] ove spesso vi finivano accidentalmente i palloni.<ref name=stad/> Con l'arrivo del [[Fascismo]], la sede delle partite casalinghe deldella sodaliziopolisportiva bruziobruzia si spostò in un terreno ubicato in contrada Muoio e successivamente al campo "Militare" di via Roma.<ref name=stad/> Tuttavia,Fu però con l'avvento del Cosenza FC nel 1926 che si fece pressante l'esigenza di aver a disposizione uno stadio vero e proprio fece sì che,; su iniziativa del podestà Tommaso Arnoni, un terreno attiguo al campo Militare fossevenne indirizzato alla costruzione dell'opera.<ref name=stad/> Sebbene incompleto, il nuovo impianto venne inaugurato il 28 ottobre [[1931]], con la denominazione di "[[Stadio Emilio Morrone|Città di Cosenza]]".<ref name=stad/><ref name=solinas>{{cita|Solinas, ''Op. cit.''|pp. 120-121}}.</ref> Per l'occasione venne disputata un'amichevole contro una rappresentativa [[Società Sportiva Calcio Napoli|napoletana]], vinta dai padroni di casa per 2-1.<ref name=stad/><ref name=solinas/> Lo stadio subì ingenti opere di restyling nel [[1936]] e nel [[1945]], al termine della [[seconda guerra mondiale|guerra]].<ref name=stad/><ref name=solinas/> nel [[1953]] venne intitolato a Emilio Morrone, portiere cosentino scomparso prematuramente in uno scontro di gioco.<ref name=solinas/>
 
Agli albori della stagione sportiva [[Associazione Sportiva Cosenza 1964-1965|1964-1965]], il "Morrone" venne abbandonato e il Cosenza si trasferì al nuovo [[Stadio Comunale San Vito Gigi Marulla|Stadio San Vito]], costruito nell'omonima contrada, sulla riva destra del torrente Campagnano.<ref name=solinas/> Il progetto principale fu redatto dall'ufficio tecnico comunale, su relazione dell'ing. Terenzio Tavolaro a partire dal 7 ottobre [[1958]], ma l'inizio dei lavori è datato 19 gennaio [[1961]].<ref name=solinas/> Il primo lotto delle opere, per un importo di 214 milioni, fu terminato dall'Impresa Vincenzo Gallo di Cosenza il 18 marzo [[1963]]; mentre il secondo lotto, per un importo leggermente inferiore al primo, appaltato il 23 ottobre 1963, viene ultimato nel mese di luglio dell'anno successivo.<ref name=solinas/> Il progetto iniziale prevedeva la presenza di due tribune e una curva, che conferiva all'impianto una caratteristica forma a "ferro di cavallo".<ref name=solinas/> Le opere di restyling più ingenti avvennero nel [[1983]], con la dotazione dell'impianto di illuminazione, e nel [[1993]], con l'edificazione della curva nord che di fatto ne completò il perimetro.<ref name=solinas/>
 
Nel 2015 lo stadio è stato intitolato all'ex calciatore [[Luigi Marulla|Gigi Marulla]], storica bandiera del calcio cosentino scomparso il 19 luglio di quell'anno.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzettadelsud.it/news/151561/Lo-stadio-San-Vito--intitolato.html|titolo=Lo stadio San Vito intitolato a Marulla|data=21 luglio 2015|accesso=17 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170630125039/http://www.gazzettadelsud.it/news//151561/Lo-stadio-San-Vito--intitolato.html|urlmorto=sì}}</ref>
Lo stadio comunale San Vito - Gigi Marulla oggi presenta:
 
===Centro di allenamento===
^ un rettangolo erboso di m 105 x 70;
 
Il Cosenza si allena sui campi del "Real Cosenza" e del "Sanvitino Delmorgine".
^ una pista podistica a 6 corsie di m 400 di sviluppo, con due interposti rettilinei di m 125 ciascuno (costruita nel 2007);
 
==Società==
^ due aree destinate ai giochi ed alle gare atletiche, attigue ed all'esterno dei rettilinei della pista;
===Organigramma societario===
Dal sito internet ufficiale della società.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilcosenza.it/club/organigramma/|titolo=COMUNICATO UFFICIALE – ORGANIGRAMMA SOCIETARIO|data=30 novembre 2023|accesso=3 dicembre 2023}}</ref>
 
Di seguito l'elenco dei presidenti dall'anno di fondazione a oggi.<ref name=allpres/>
^ un fossato divisorio che separa il terreno di gioco dagli spalti destinati agli spettatori;
 
^ una Curva sud, denominata "Curva Sud Donato Bergamini";
 
^ una Curva nord, denominata "Curva Nord Massimiliano Catena";
 
^ una Tribuna, denominata "Tribuna Blu centrale";
 
^ una Tribuna, denominata "Tribuna Raffaele Bruno";
 
^ una Tribuna, denominata "Tribuna A";
 
^ una Tribuna, denominata "Tribuna Giancarlo Rao";
 
^ una Tribuna, denominata "Tribuna B";
 
Nel [[2015]] lo stadio è stato intitolato all'ex calciatore [[Luigi Marulla|Gigi Marulla]], storica bandiera del calcio cosentino scomparso nel mese di luglio.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzettadelsud.it/news/151561/Lo-stadio-San-Vito--intitolato.html|titolo=Lo stadio San Vito intitolato a Marulla|editore=http://www.gazzettadelsud.it/|data=21 luglio 2015|accesso=17 febbraio 2016}}</ref>
 
=== Centro di allenamento ===
{{...|società calcistiche}}
 
{{riquadro|col1=#102060; border:3px solid #C62929;|col2=#FFFFFF|col3=white|titolo=Staff dell'area amministrativa|contenuto=
== Società ==
=== Organigramma societario ===
Dal sito internet ufficiale della società.<ref>{{Cita web|url = http://www.ilcosenza.it/2017/11/30/comunicato-ufficiale-organigramma-societario/|titolo =COMUNICATO UFFICIALE – ORGANIGRAMMA SOCIETARIO|editore = ilcosenza.it|data = 30 novembre 2017|accesso = 3 dicembre 2017}}</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:400px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=80%|logo=Nuova Cosenza Calcio - Stemma.svg|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=#B02040|font-size=120%|titolo=Staff dell'area amministrativa|contenuto=
*{{Bandiera|ITA}} Eugenio Guarascio - Presidente
*{{Bandiera|ITA}} [[StefanoRita Trinchera]]Rachele Scalise - DirettoreAmministratore Unico e Responsabile sportivoMarketing
*{{Bandiera|ITA}} Andrea[[Salvatore De PoliGualtieri]] - SegretarioDirettore generaleGenerale
*{{Bandiera|ITA}} RobertaLuigi AnaniaMicheli - Dirigente Responsabile della GestioneConsulente
*{{Bandiera|NC}} ''carica vacante'' - Direttore Sportivo
*{{Bandiera|ITA}} Domenico Roma - Responsabile Area Tecnica
*{{Bandiera|ITA}} Angela Salamone - Responsabile Amministrativo e Logistica
*{{Bandiera|ITA}} Francesco Xausa - Segretario Generale
*{{Bandiera|ITA}} Daniel Inderst - Responsabile Amministrativo
*{{Bandiera|ITA}} SimonaFrancesco Di CarloPerna - Responsabile marketing eTeam commercialeManager
*{{Bandiera|ITA}} CarloGiovanni FedericoFolino - Responsabile delle Relazioni IstituzionaliArea Comunicazione
*{{Bandiera|ITA}} Kevin Marulla - Team manager
*{{Bandiera|ITA}} Gianluca Pasqua - Responsabile Ufficio Stampa
*{{Bandiera|ITA}} Luca Giordano - Delegato sicurezza
*{{Bandiera|ITA}} Andrea Montanini - S.L.O. (Supporter liaison officer)
*{{Bandiera|ITA}} Grazia Costantino - Contabilità
*{{Bandiera|ITA}} Francesco La Luna - Collaboratore Ufficio Stampa
*{{Bandiera|ITA}} Michele De Marco - Fotografo Ufficiale
*{{Bandiera|ITA}} Ilenia Caputo - Responsabile Comunicazione Creativa
*{{Bandiera|ITA}} Davide Imbrogno - Responsabile Comunicazione Creativa
*{{Bandiera|ITA}} Denise Cavaliere - Fotografo di Campo
*{{Bandiera|ITA}} Enzo Sirangelo - Responsabile Accessi
*{{Bandiera|ITA}} Teodoro Gioia - Responsabile Biglietteria
*{{Bandiera|ITA}} Maria Saverino - Responsabile Store
}}
</div>
{{clear}}
 
=== Sponsor ===
Di seguito l'elenco dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali.<ref>{{cita web|url=http://www.oldfootballshirts.com/en/teams/c/cosenza-calcio-1914/old-cosenza-calcio-1914-football-shirts-t1668.html|titolo=Old Cosenza Calcio 1914 football shirts|editore=http://www.oldfootballshirts.com/|data=|accesso=21 novembre 2015}}</ref>
{|
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
|-valign=top
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Nuova Cosenza Calcio - Stemma.svg|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=#B02040|font-size=120%|titolo= Cronologia degli sponsor tecnici|contenuto=
|{{riquadro|col1=#102060; border:3px solid #C62929;|larghezza=100%|col2=#FFFFFF|col3=white|titolo=Cronologia degli sponsor tecnici|contenuto=
* fino al 1987 ...
*1981-1985 [[Ennerre]]
* 1987-1989 Degi
* 19891985-19921987 [[ABM (azienda)|ABMAdidas]]
*1987-1989 Degi
* 1992-1995 [[Asics]]
* 19951989-19971992 [[HummelABM International(azienda)|HummelABM]]
*1992-1995 [[Asics]]
* 1997-2000 [[Robe di Kappa|Kappa]]
*1995-1997 [[Hummel International|Hummel]]
* 2000-2002 [[Legea]]
*1997-2000 [[Robe di Kappa|Kappa]]
* 2002-2005 Sport Point
* 20052000-20072002 [[ErreàLegea]]
*2002-2005 Sport Point
* 2007-2012 Onze
*2005-2007 [[Erreà]]
* 2012-2013 [[Macron (azienda)|Macron]]
*2007-2012 Onze
* 2013- [[Legea]]
*2012-2013 [[Macron (azienda)|Macron]]
*2013-2022 [[Legea]]
*2022-2025 [[Nike (azienda)|Nike]]<ref name="Fornitore">Tramite il fornitore Linea Oro Sport.</ref>
*2025- [[Adidas]]<ref name="Fornitore"/>
}}
|}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Nuova Cosenza Calcio - Stemma.svg|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=#B02040|font-size=120%|titolo= Cronologia degli sponsor ufficiali|contenuto=
* fino al 1987 nessuno sponsor
* 1987-1988 [[Terme Luigiane]]
* 1988-1990 non presente
* 1990-1991 Corvasce moda
* 1991-1994 non presente
* 1994-1995 Dodaro Salumi di Calabria
* 1995-1996 [[Caffè Aiello]]
* 1996-1997 [[Carical]]
* 1997-1998 Ultimo Jeans
* 1998-2003 [[Provincia di Cosenza]]
* 2003-2005 Oasi Francescana/[[Cosenza|Città di Cosenza]]
* 2005-2007 Pieffegi
* 2007-2009 Hit Shop/Simet
* 2009-2011 [[Caffè Aiello]]
* 2011-2012 Scintille
* 2012-2013 Precenzano/G1
* 2013-2014 Fai la differenziata
* 2014-2016 Ecologia oggi
* 2016- Ecologia oggi/[[Volkswagen|Volkswagen Chiappetta]]
}}
</div>
{{clear}}
 
=== Settore giovanile ===
Il Cosenza dispone di trequattro squadre che prendono parte ai rispettivi campionati giovanili: [[Campionato nazionalePrimavera Dante2|Primavera Berretti2]], [[Campionato Nazionale Under-17|BerrettiUnder-17]],<ref>{{cita web |url=http://www.ilcosenza.it/squadre/berrettiallievi/organico-giovaniliallievi/1865-menu/organico-berrettiallievi-art.html|titolo=Rosa Berretti|editore=http://www.ilcosenza.it/Allievi|accesso=21 novembre 2015 |urlmortourlarchivio=sì}}<https://ref> [[Campionato Allievi Nazionali|Allievi]] (Under 17)<ref>{{cita web|url=.archive.org/web/20151117151305/http://www.ilcosenza.it/squadre/allievi/organico-allievi/1865-organico-allievi-art.html|titolo=Rosa Allievi|editoreurlmorto=http://www.ilcosenza.it/|accesso=21 novembre 2015}}</ref> e [[Campionato GiovanissimiNazionale NazionaliUnder-16|GiovanissimiUnder-16]] (Undere [[Campionato Nazionale Under-15)|Under-15]].<ref>{{cita web |url=http://www.ilcosenza.it/squadre/giovanissimi/organico-giovanissimi/1890-organico-giovanissimi.html|titolo=Rosa Giovanissimi |editoreaccesso=21 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151117140151/http://www.ilcosenza.it/squadre/giovanissimi/organico-giovanissimi/1890-organico-giovanissimi.html|accessourlmorto=21 novembre 2015}}</ref>
 
Il maggior successo del settore giovanile cosentino è stata la conquista del [[Campionato nazionale Dante Berretti]] nella stagione [[Campionato nazionale Dante Berretti 1992-1993|1992-1993]]. I giovani rossoblù conquistarono il torneo dedicato alle formazioni militanti in [[Serie A]] e [[Serie B]]; aallora differenza delil format attualeprevedeva infatti, allorache il torneo erafosse diviso in due rami (Serie A-Serie B e [[Serie C1]]-[[Serie C2]]).<ref>{{cita web|url=http://www.lega-pro.com/sito/index.php/news-sportive-/1303-albo-doro-coppe-e-berretti|titolo=Albo d'oro coppe e Berretti|editore=http://www.lega-pro.com/|accesso=21 novembre 2015}}</ref> ContaIl Cosenza conta inoltre 5 partecipazioni al [[Viareggio Cup World Football Tournament Coppa Carnevale|Torneo di Viareggio]]: nel [[Torneo di Viareggio 1993|1993]] fu eliminato al secondo turno,<ref>{{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesv/viareggio-carnevale.html#93|titolo=45th "Torneo di Viareggio" 1993|editore=http://www.rsssf.com/|accesso=22 novembre 2015}}</ref> nel [[Torneo di Viareggio 1994|1994]] alla fase a gironi,<ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/tablesv/viareggio-carnevale.html#94|titolo=46th "Torneo di Viareggio" 1994|editore=http://www.rsssf.com/|accesso=22 novembre 2015}}</ref> nel [[Torneo di Viareggio 1996|1996]] al secondo turno,<ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/tablesv/viareggio-carnevale.html#96|titolo=48th "Torneo di Viareggio" 1996|editore=http://www.rsssf.com/|accesso=22 novembre 2015}}</ref> nel [[Torneo di Viareggio 1997|1997]] e nel [[Torneo di Viareggio 2003|2003]] agli ottavi di finale.<ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/tablesv/viareggio-carnevale.html#97|titolo=49th "Torneo di Viareggio" 1997|editore=http://www.rsssf.com/|accesso=22 novembre 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/tablesv/viareggio-carnevale.html#2003|titolo=55th "Torneo di Viareggio" 2003|editore=http://www.rsssf.com/|accesso=22 novembre 2015}}</ref>
 
Negli [[anni 1940|anni quaranta]] il Cosenza disponeva di una formazione riserve chiamata "Boys Demaria", che fu propedeutica per la scoperta e la crescita di giovani calciatori cosentini che successivamente ebbero l'opportunità di giocare in prima squadra e nei campionati nazionali italiani. Tale formazione trasse il suo nome da [[Atilio Demaría]], calciatore italo-argentino che vestì la maglia del Cosenza nel biennio 1946-1948.<ref>{{cita web|url=http://www.cosenzacalcio1914.com/archivio.html|titolo=L'Archivio|editore=http://www.cosenzacalcio1914.com/|accesso=21 novembre 2015}}</ref>
 
===Sezione Impegno nel sociale femminile===
La sezione femminile del Cosenza è stata fondata nel 2021 partendo dal campionato di Eccellenza Calabria. Dopo essere arrivata prima nella stagione 2021-2022, la squadra silana è stata promossa in [[Serie C 2022-2023 (calcio femminile)|Serie C]] dove attualmente milita.<ref>[http://www.ilcosenza.it/team/femminile/ Femminile, al via gli allenamenti - Sito ufficiale del Cosenza Calcio]</ref>
Il Cosenza Calcio, fin dalla sua costituzione, ha intrapreso un percorso di iniziative socialmente utili.<ref name=sociale>{{cita web|url=http://www.globalproject.info/it/community/cosenza-non-sono-le-solite-partite-del-cuore/4186|titolo=Cosenza - ...non sono le solite "partite del cuore"|editore=http://www.globalproject.info/|data=7 marzo 2010|accesso=27 novembre 2015}}</ref> Nel marzo [[2010]] le iniziative sono state volte ad indirizzare un messaggio antirazzista: il 7 marzo, in occasione del match casalingo contro il [[Società Sportiva Dilettantistica Potenza Calcio|Potenza]], sono stati ospitati al San Vito 11 studenti di nazionalità cinese, nell'ambito del progetto di scambi socio-culturali "Il milione che favorisce l'intercultura internazionale e l'integrazione tra popoli";<ref name=sociale/> Il 21 marzo successivo sono stati ospitati 20 bambini di etnia [[Rom (popolo)|Rom]], in prospettiva dello sgombero del campo Rom di Cosenza;<ref name=sociale/> Il 10 marzo si è invece svolta una partita tra il Cosenza e il Clandestino FC, una formazione composta da migranti cosentini, nell'ambito della manifestazione "Fiera Inmensa".<ref name=sociale/>
 
===Impegno nel sociale===
Nel novembre [[2014]] i calciatori del Cosenza hanno realizzato, sullo sfondo dello Stadio San Vito, un calendario con i bambini down della sezione di Cosenza dell'Associazione Italiana Persone Down. L'iniziativa è stata patrocinata dal Comune bruzio, in occasione della giornata mondiale sulla sindrome di Down, e il ricavato delle vendite del calendario devoluto in beneficenza.<ref>{{cita web|url=http://www.cosenzapost.it/cosenza-nel-sociale-calendario-i-ragazzi-dellaipd061114/|titolo=Continua la campagna solidale del Cosenza calcio, al “San Vito” è stato realizzato il calendario 2015 con i bambini down, tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza|editore=http://www.cosenzapost.it/|data=6 novembre 2014|accesso=27 novembre 2015}}</ref>
Il Cosenza Calcio, fin dalla sua costituzione, ha intrapreso un percorso di iniziative socialmente utili.<ref name=sociale>{{cita web|url=http://www.globalproject.info/it/community/cosenza-non-sono-le-solite-partite-del-cuore/4186|titolo=Cosenza - ...non sono le solite "partite del cuore"|data=7 marzo 2010|accesso=27 novembre 2015}}</ref> Nel marzo del 2010 le iniziative sono state volte a indirizzare un messaggio antirazzista: il 7 marzo, in occasione del match casalingo contro il {{Calcio Potenza|N}}, sono stati ospitati al San Vito 11 studenti di nazionalità cinese, nell'ambito del progetto di scambi socio-culturali "Il milione che favorisce l'intercultura internazionale e l'integrazione tra popoli";<ref name=sociale/> Il 21 marzo successivo sono stati ospitati 20 bambini di etnia [[Rom (popolo)|Rom]], in prospettiva dello sgombero del campo Rom di Cosenza;<ref name=sociale/> Il 10 marzo si è invece svolta una partita tra il Cosenza e il Clandestino FC, una formazione composta da migranti cosentini, nell'ambito della manifestazione "Fiera Inmensa".<ref name=sociale/>
 
Nel novembre del 2014 i calciatori del Cosenza hanno realizzato, sullo sfondo dello Stadio San Vito, un calendario con i bambini down della sezione di Cosenza dell'Associazione Italiana Persone Down. L'iniziativa è stata patrocinata dal Comune bruzio, in occasione della giornata mondiale sulla sindrome di Down, e il ricavato delle vendite del calendario devoluto in beneficenza.<ref>{{cita web|url=http://www.cosenzapost.it/cosenza-nel-sociale-calendario-i-ragazzi-dellaipd061114/|titolo=Continua la campagna solidale del Cosenza calcio, al “San Vito” è stato realizzato il calendario 2015 con i bambini down, tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza|data=6 novembre 2014|accesso=27 novembre 2015}}</ref>
Nel febbraio [[2015]] la società ha concesso l'ingresso gratuito ad un match casalingo ai ragazzi frequentanti il circolo del PSE "Placido Rizzotto" di via Popilia, distrutto nei giorni precedenti da un incendio.<ref>{{cita web|url=http://www.cmnews.it/notizie/calabria/cosenza/111672-cosenza-calcio-ingresso-gratis-ai-ragazzi-che-frequentavano-il-circolo-del-pse-placido-rizzotto/|titolo=Cosenza Calcio. Ingresso gratis ai ragazzi che frequentavano il circolo del PSE “Placido Rizzotto”|editore=http://www.cmnews.it/|data=23 febbraio 2015|accesso=27 novembre 2015}}</ref> Nell'agosto dello stesso anno, in seguito al violento alluvione abbattutosi sui comuni di [[Corigliano Calabro|Corigliano]] e [[Rossano (Italia)|Rossano]], il Cosenza ha disputato un triangolare amichevole con le formazioni del [[Associazione Sportiva Dilettantistica Società Sportiva Rende|Rende]] e della [[Unione Sportiva Dilettantistica Paolana|Paolana]], nell'ambito dell'iniziativa "Dal Tirreno un assist per lo Jonio", allo scopo di devolvere l'incasso dello spettacolo alle popolazioni alluvionate.<ref>{{cita web|url=http://www.quicosenza.it/news/sport/48560-cosenza-rende-e-paolana-insieme-per-lo-jonio-domenica-alle-16-30-il-triangolare-di-solidarieta|titolo=Cosenza, Rende e Paolana insieme per lo Jonio. Domenica alle 16.30 triangolare di solidarietà|editore=http://www.quicosenza.it/|data=20 agosto 2015|accesso=27 novembre 2015}}</ref>
 
Nel febbraio del 2015 la società ha concesso l'ingresso gratuito a un match casalingo ai ragazzi frequentanti il circolo del PSE "Placido Rizzotto" di via Popilia, distrutto nei giorni precedenti da un incendio.<ref>{{cita web|url=http://www.cmnews.it/notizie/calabria/cosenza/111672-cosenza-calcio-ingresso-gratis-ai-ragazzi-che-frequentavano-il-circolo-del-pse-placido-rizzotto/|titolo=Cosenza Calcio. Ingresso gratis ai ragazzi che frequentavano il circolo del PSE “Placido Rizzotto”|data=23 febbraio 2015|accesso=27 novembre 2015}}</ref> Nell'agosto dello stesso anno, in seguito al violento alluvione abbattutosi sui comuni di [[Corigliano Calabro|Corigliano]] e [[Rossano (Italia)|Rossano]], il Cosenza ha disputato un triangolare amichevole con le formazioni del {{Calcio Rende|N}} e della {{Calcio Paolana|N}}, nell'ambito dell'iniziativa "Dal Tirreno un assist per lo Jonio", allo scopo di devolvere l'incasso dello spettacolo alle popolazioni alluvionate.<ref>{{cita web |url=http://www.quicosenza.it/news/sport/48560-cosenza-rende-e-paolana-insieme-per-lo-jonio-domenica-alle-16-30-il-triangolare-di-solidarieta|titolo=Cosenza, Rende e Paolana insieme per lo Jonio. Domenica alle 16.30 triangolare di solidarietà|data=20 agosto 2015|accesso=27 novembre 2015}}</ref>
== Allenatori e presidenti ==
 
=== Allenatori ===
== Diffusione nella cultura di massa ==
In ambito [[cinema]]tografico, il Cosenza viene citato nel film ''[[Tifosi]]'' diretto da [[Neri Parenti]] e interpretato da [[Diego Abatantuono]], [[Massimo Boldi]], [[Christian De Sica]], [[Enzo Iacchetti]], [[Maurizio Mattioli]] e [[Nino D'Angelo]].
 
==Allenatori e presidenti==
===Allenatori===
{{vedi categoria|Allenatori del Cosenza Calcio}}
Di seguito l'elenco degli allenatori dall'anno di fondazione a oggi.<ref name=allpres>{{cita web|url=http://www.cosenzacalcio1914.com/albodoro.html|titolo=Albo storico - Cosenza Calcio 1914|editore=http://www.cosenzacalcio1914.com/|accesso=21 novembre 2015}}</ref>
Di seguito l'elenco dei presidenti dall'anno di fondazione a oggi.<ref name=allpres/>
<div style="float:left; font-size:100%; width:97%; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestrariquadro|alligncol1=left|width=100%|logo=Nuova#102060; Cosenzaborder:3px Calciosolid - Stemma.svg#C62929;|borderlarghezza=1px100%|col1col2=#102060FFFFFF|col2col3=white|col3=#B02040|font-size=120%|titolo= Allenatori|contenuto=
{{ColonneDiv col|3}}
* 19121926-1929 ...
* 1929-1930 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} Luigi Cava
* 1930-1931 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} Ratti <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Angelo Benincasa]] <small>(?ª-22ª)</small>
* 1931-1932 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Angelo Benincasa]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Biagio Zoccola]] <small>(?ª-30ª)</small>
* 1932-1933 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Mihály Balacics]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA 1861-1946}} Roberto Fagiani <small>(?ª-22ª)</small>
* 1933-1935 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Afro De Pietri]]
* 1935-1936 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Afro De Pietri]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Sándor Peics]] <small>(?ª-30ª)</small>
* 1936-1937 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Cesare Cassanelli]]
* 1937-1938 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Otto Krappan]]
* 1938-1939 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Otto Krappan]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[János Vanicsek]] <small>(?ª-22ª)</small>
* 1939-1941 {{Bandiera|CSK}} [[Franz Hänsel]]
* 1941-1943 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Renato Vignolini]]
* 1943-1945 ''Campionati sospesi''
* 1945-1946 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Renato Vignolini]]
* 1946-1948 {{Bandiera|ARG}} {{Bandiera|ITA}} [[Attilio Demaria]]
* 1948-1949 {{Bandiera|ITA}} [[Guido Corbelli]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|HUN 1946-1949}} [[András Kuttik]] <small>(?ª-38ª)</small>
* 1949-1951 {{Bandiera|ITA}} [[Vittorio Mosele]]
* 1951-1952 {{Bandiera|ITA}} [[Angelo Piccaluga]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|HUN 19461949-19491956}} [[András Kuttik]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1952-1953 {{Bandiera|HUN 1949-1956}} [[András Kuttik]]
* 1953-1954 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Andreis (calciatore)|Mario Andreis]]
* 1954-1955 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Del Morgine]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|HUN 1949-1956}} [[Gyula Zsengellér]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1955-1956 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Lamberti]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} Piccinini <small>(?ª-34ª)</small>
* 1956-1957 {{Bandiera|ITA}} Renato Piacentini
* 1957-1958 {{Bandiera|ITA}} [[Enzo Bellini]]
* 1958-1959 {{Bandiera|ITA}} [[Gastone Prendato]]
* 1959-1960 {{Bandiera|ITA}} [[Gastone Prendato]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Mario Andreis (calciatore)|Mario Andreis]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1960-1961 {{Bandiera|HUN}} [[Gyula Zsengellér]]
* 1961-1962 {{Bandiera|HUN}} [[Gyula Zsengellér]] <small>(1ª-22ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Todeschini]] <small>(23ª-38ª)</small>
* 1962-1963 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Todeschini]]
* 1963-1964 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Todeschini]] <small>(1ª-13ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Del Morgine]] <small>(14ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gianmarco Mezzadri]] <small>(15ª-20ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gianmarco Mezzadri]] e {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Todeschini]] (D.T.) <small>(21ª-38ª)</small>
* 1964-1965 {{Bandiera|ITA}} [[Domenico Rosati]]
* 1965-1966 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Del Morgine]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ARG}} [[Oscar Montez]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1966-1967 {{Bandiera|ARG}} [[Oscar Montez]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Vitali (calciatore)|Giancarlo Vitali]] <small>(?ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Egizio Rubino]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1967-1968 {{Bandiera|ITA}} [[Egizio Rubino]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Del Morgine]] <small>(?ª-38ª)</small>
*1968-1969 {{Bandiera|ARG}} [[Oscar Montez]] (1ª-?ª)
{{Colonne spezza}}
* 1968-1969 :{{Bandiera|ARGITA}} [[OscarFrancesco MontezDel Morgine]] <small>(1?ª-?38ª)</small>
*:1969-1970 {{Bandiera|ITA}} [[FrancescoPietro Del MorgineCastignani]] <small>(?ª-38ª)</small>
* 1969-1970-1971 {{Bandiera|ITA}} [[PietroTito CastignaniCorsi]] (1ª-?ª)
* 1970-1971 :{{Bandiera|ITA}} [[TitoFrancesco CorsiDel Morgine]] <small>(1?ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[FrancescoGiusto Del MorgineLodi]] <small>(?ª-?38ª)</small>
*:1971-1972 {{Bandiera|ITA}} [[Giusto Lodi]] <small>(?1ª-38?ª)</small>
* 1971-1972 :{{Bandiera|ITA}} [[GiustoFrancesco LodiDel Morgine]] <small>(1?ª-?38ª)</small>
*:1972-1973 {{Bandiera|ITA}} [[FrancescoGiusto Del MorgineLodi]] <small>(?ª-38ª)</small>
* 1972-1973-1974 {{Bandiera|ITA}} [[GiustoEnzo LodiBenedetti]] (1ª-?ª)
* 1973-1974 :{{Bandiera|ITAARG}} [[EnzoOscar BenedettiMontez]] <small>(1?ª-?38ª)</small>
*:1974-1975 {{Bandiera|ARGITA}} [[OscarEmilio Montez]] <small>(?ª-38ª)</small>Zanotti
* 1974-1975-1976 {{Bandiera|ITAURY}} Emilio[[Washington ZanottiCacciavillani]] (1ª-?ª)
* 1975-1976 :{{Bandiera|URYITA}} [[WashingtonFranco CacciavillaniPavoni]] <small>(1?ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[FrancoSergio PavoniCodognato]] <small>(?ª-?38ª)</small>
*:1976-1977 {{Bandiera|ITA}} [[SergioUmberto CodognatoMannocci]] <small>(?1ª-38?ª)</small>
* 1976-1977 :{{Bandiera|ITA}} [[UmbertoFranco MannocciPavoni]] <small>(1?ª-?38ª)</small>
*:1977-1978 {{Bandiera|ITA}} [[FrancoGiorgio PavoniBozzato]] <small>(?ª-38ª)</small>
* 1977-1978-1979 {{Bandiera|ITA}} [[GiorgioAntonio BozzatoSoncini]] (1ª-?ª)
* 1978-1979 :{{Bandiera|ITA}} [[AntonioRolando Soncini]]Gramoglia <small>(1?ª-?34ª)</small>
*:1979-1980 {{Bandiera|ITA}} Rolando[[Nedo Gramoglia <small>(?ª-34ª)</small>Sonetti]]
* 1979-1980-1981 {{Bandiera|ITA}} [[NedoPietro Fontana (calciatore)|Pietro SonettiFontana]]
* 19801981-19811982 {{Bandiera|ITA}} [[PietroRenzo FontanaAldi]]
* 1981-1982-1983 {{Bandiera|ITA}} [[RenzoLucio AldiMujesan]] (1ª-17ª)
* 1982-1983 :{{Bandiera|ITA}} [[LucioLino De MujesanPetrillo]] <small>(118ª-1734ª)</small>
*:1983-1984 {{Bandiera|ITA}} [[Lino De Petrillo]] <small>(181ª-3415ª)</small>
* 1983-1984 :{{Bandiera|ITA}} [[LinoGian DePiero PetrilloGhio]] <small>(116ª-1534ª)</small>
*:1984-1985 {{Bandiera|ITA}} [[GianVincenzo Piero GhioMontefusco]] <small>(16ª-34ª)</small>
* 1984-1985-1986 {{Bandiera|ITA}} [[Vincenzo Montefusco]] (1ª-27ª)
* 1985-1986 :{{Bandiera|ITAARG}} [[VincenzoOscar MontefuscoMontez]] <small>(128ª-2734ª)</small>
*:1986-1987 {{Bandiera|ARGITA}} [[OscarFrancesco MontezLiguori]] <small>(281ª-3417ª)</small>
* 1986-1987 :{{Bandiera|ITA}} [[FrancescoGianni Di LiguoriMarzio]] <small>(118ª-1734ª)</small>
*:1987-1988 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Di Marzio]] <small>(18ª-34ª)</small>
* 1987-1988-1989 {{Bandiera|ITA}} [[GianniBruno DiGiorgi (allenatore)|Bruno MarzioGiorgi]]
* 19881989-19891990 {{Bandiera|ITA}} [[BrunoLuigi GiorgiSimoni]] (allenatore1ª-15ª)|Bruno Giorgi]]
* 1989-1990 :{{Bandiera|ITA}} [[LuigiGianni Di SimoniMarzio]] <small>(116ª-1538ª)</small>
*:1990-1991 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Di Marzio]] <small>(161ª-388ª)</small>
* 1990-1991 :{{Bandiera|ITA}} [[GianniEdoardo Di MarzioReja]] <small>(19ª-838ª e spareggio)</small>
*:1991-1992 {{Bandiera|ITA}} [[Edoardo Reja]] <small>(9ª-38ª e spareggio)</small>
* 19911992-19921994 {{Bandiera|ITA}} [[EdoardoFausto RejaSilipo]]
* 19921994-19941995 {{Bandiera|ITA}} [[FaustoAlberto SilipoZaccheroni]]
* 1994-1995-1996 {{Bandiera|ITA}} [[AlbertoFausto ZaccheroniSilipo]] (1ª-3ª)
* 1995-1996 :{{Bandiera|ITA}} [[FaustoBortolo SilipoMutti]] <small>(14ª-338ª)</small>
*:1996-1997 {{Bandiera|ITA}} [[BortoloGianni De MuttiBiasi]] <small>(41ª-3815ª)</small>
* 1996-1997 :{{Bandiera|ITA}} [[Gianni DeFranco BiasiScoglio]] <small>(116ª-1527ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[FrancoGianni De ScoglioBiasi]] <small>(1628ª-2738ª)</small>
*:1997-1998 {{Bandiera|ITA}} [[GianniGiuliano De BiasiSonzogni]] <small>(28ª-38ª)</small>
* 1997-1998-1999 {{Bandiera|ITA}} [[Giuliano Sonzogni]] (1ª-12ª)
* 1998-1999 :{{Bandiera|ITA}} [[GiulianoWalter De SonzogniVecchi]] <small>(113ª-1235ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Walter DeGiuliano VecchiSonzogni]] <small>(1336ª-3538ª)</small>
*:1999-2001 {{Bandiera|ITA}} [[GiulianoBortolo SonzogniMutti]] <small>(36ª-38ª)</small>
*2001-2002 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi De Rosa]] (1ª-7ª)
{{Colonne spezza}}
* 1999-2001 :{{Bandiera|ITA}} [[BortoloEmiliano MuttiMondonico]] (8ª)
* 2001-2002 :{{Bandiera|ITA}} [[Luigi De Rosa]] <small>(1ª-79ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Emiliano Mondonico]] <small>(810ª-34ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Luigi De Rosa]] <small>(935ª-38ª)</small>
*:2002-2003 {{Bandiera|ITA}} [[EmilianoAntonio MondonicoSala (allenatore di calcio)|Antonio Sala]] <small>(10ª-341ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[LuigiEmiliano De RosaMondonico]] <small>(35ª-382ª)</small>
* 2002-2003 :{{Bandiera|ITA}} [[Antonio Sala (allenatore di calcio)|Antonio Sala]] <small>(13ª-13ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Emiliano Mondonico]] <small>(214ª-22ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Sala (allenatore di calcio)|AntonioSandro SalaSalvioni]] <small>(323ª-1329ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[EmilianoAntonio Sala (allenatore di calcio)|Antonio MondonicoSala]] <small>(1430ª-2238ª)</small>
*2003-2004<ref group=N>I dati sono inerenti al Cosenza FC. Il Cosenza Calcio 1914 è inattivo.</ref> {{Bandiera|ITA}} [[Gregorio Mauro]] (1ª-?ª)
*: {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Salvioni]] <small>(23ª-29ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[AntonioMario SalaRusso (allenatore di calciocalciatore)|AntonioMario SalaRusso]] <small>(30?ª-3834ª)</small>
* 20032004-20042005<ref group=N>I dati sono inerenti al Cosenza FC. IlSulla panchina del Cosenza Calcio 1914, èriaffiliatosi inattivoalla federazione, si alternarono [[Luigi De Rosa]], [[Luigi Marulla]], [[Stefano Sanderra]] e nuovamente Marulla.</ref> {{Bandiera|ITA}} [[GregorioGiuseppe MauroSannino]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[MarioGiacomo RussoModica]] <small>(?ª-34?ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} Antonio Aloi (?ª-34ª)
* 2004-2005<ref group=N>I dati sono inerenti al Cosenza FC. Sulla panchina del Cosenza Calcio 1914, riaffiliatosi alla federazione, si alternarono [[Luigi De Rosa]], [[Luigi Marulla]], [[Stefano Sanderra]] e nuovamente Marulla.</ref> {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Sannino]] <small>(1ª-?ª)</small>
*:2005-2006 {{Bandiera|ITA}} [[GiacomoLuigi ModicaMarulla]] <small>(?1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} Antonio[[Giacomo AloiZunico]] <small>(?ª-34ª e play-off)</small>
* 20052006-20062007 {{Bandiera|ITA}} [[LuigiGiacomo MarullaZunico]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[GiacomoPino Zunico]]Rigoli <small>(?ª-34ª e play-off)</small>
* 20062007-20072009 {{Bandiera|ITA}} [[GiacomoDomenico ZunicoToscano]] <small>(1ª-?ª)</small>
*:2009-2010 {{Bandiera|ITA}} Pino[[Domenico RigoliToscano]] <small>(?1ª-3429ª e play-off)</small>
* 2007-2009 :{{Bandiera|ITA}} [[DomenicoEzio ToscanoGlerean]] (30ª-34ª)
* 20092010-20102011 {{Bandiera|ITA}} [[Domenico Toscano]] <small>(giu.-29ªlug.)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[EzioPaolo GlereanStringara]] <small>(301ª-347ª)</small>
* 2010-2011 :{{Bandiera|ITA}} [[DomenicoMario ToscanoSomma]] <small>(giu.-lug.20ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[PaoloDomenico StringaraToscano]] <small>(121ª-722ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[MarioLuigi SommaDe Rosa]] <small>(823ª-2034ª e play-out)</small>
*:2011-2012 {{Bandiera|ITA}} [[DomenicoVincenzo ToscanoPatania]] <small>(211ª-2218ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[LuigiTommaso De RosaNapoli]] <small>(2319ª-34ª e play-out)</small>
* 20112012-20122013 {{Bandiera|ITA}} [[VincenzoGianluca Patania]] <small>(1ª-18ª)</small>Gagliardi
*:2013-2014 {{Bandiera|ITA}} [[TommasoRoberto NapoliCappellacci]] <small>(19ª-34ª)</small>
* 20122014-20132015 {{Bandiera|ITA}} Gianluca[[Roberto GagliardiCappellacci]] (1ª-10ª)
* 2013-2014 :{{Bandiera|ITA}} [[RobertoGiorgio CappellacciRoselli]] (11ª-38ª)
* 20142015-20152016 {{Bandiera|ITA}} [[RobertoGiorgio CappellacciRoselli]] <small>(1ª-10ª)</small>
*:2016-2017 {{Bandiera|ITA}} [[Giorgio Roselli]] <small>(111ª-3820ª)</small>
* 2015-2016 :{{Bandiera|ITA}} [[GiorgioStefano RoselliDe Angelis]] (21ª-38ª e play-off)
* 20162017-20172018 {{Bandiera|ITA}} [[GiorgioGaetano RoselliFontana]] <small>(1ª-205ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Stefano DePiero AngelisBraglia]] <small>(216ª-38ª e play-off)</small>
* 20172018-20182019 {{Bandiera|ITA}} [[GaetanoPiero FontanaBraglia]] <small>(1ª-5ª)</small>
*:2019-2020 {{Bandiera|ITA}} [[Piero Braglia]] <small>(61ª-3823ª e play-off)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Pillon]] (24ª-28ª)
{{Colonne fine}}
*:{{Bandiera|ITA}} [[Roberto Occhiuzzi]] (29ª-38ª)
*2020-2021 {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Occhiuzzi]]
*2021-2022 {{Bandiera|ITA}} [[Marco Zaffaroni]] (1ª-16ª)
*:{{Bandiera|ITA}} [[Roberto Occhiuzzi]] (17ª-23ª)
*:{{Bandiera|ITA}} [[Pierpaolo Bisoli]] (24ª-38ª e play-out)
*2022-2023 {{Bandiera|ITA}} [[Davide Dionigi]] (1ª-11ª)
*:{{Bandiera|ITA}} [[William Viali]] (12ª-38ª e play-out)
*2023-2024 {{Bandiera|ITA}} [[Fabio Caserta]] (1ª-29ª)
*:{{Bandiera|ITA}} [[William Viali]] (30ª-38ª)
*2024-2025 {{Bandiera|ITA}} [[Massimiliano Alvini]] (1ª-27ª)
*:{{Bandiera|ITA}} Pierantonio Tortelli e {{Bandiera|ITA}} [[Nicola Belmonte]] (28ª-31ª)
*:{{Bandiera|ITA}} [[Massimiliano Alvini]] (32ª-38ª)
*2025-2026 {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Buscè]]
{{div col end}}
}}
<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|titolo=Pescatore Ernesto & Tucci Riccardo: Almanacco Rossoblù. Tutto il Cosenza Calcio volto per volto dal 1929-30, prima stagione ufficiale, ad oggi. Ed. La Terra di Piero, Cosenza, 2021}}</ref>
</div>
{{clear}}
<references group=N/>
 
=== Presidenti ===
{{vedi categoria|Presidenti del Cosenza Calcio}}
Di seguito l'elenco dei presidenti dall'anno di fondazione a oggi.<ref name=allpres/>
{{riquadro|col1=#102060; border:3px solid #C62929;|larghezza=100%|col2=#FFFFFF|col3=white|titolo=Presidenti|contenuto=
<div style="float:left; font-size:100%; width:97%; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{Div col|3}}
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Nuova Cosenza Calcio - Stemma.svg|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=#B02040|font-size=120%|titolo= Presidenti|contenuto=
*1926-1929 ...
{{Colonne}}
*1929-1931 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} Icilio Bolletti
* 1912-1929 ...
* 19291931-19311932 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} IcilioTommaso BollettiCorigliano
* 1931-1932-1933 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} Tommaso Corigliano
* 1932-1933 :{{Bandiera|ITA 1861-1946}} TommasoCarlo CoriglianoCampagna
*:1933-1935 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} Carlo Campagna
* 19331935-19351937 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} CarloBattista CampagnaSantoro
* 19351937-19371943 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} BattistaCarlo SantoroCampagna
*1943-1945 ''Campionati sospesi''
* 1937-1943 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} Carlo Campagna
*1945-1947 {{Bandiera|ITA}} Mario Morelli
* 1943-1945 ''Campionati sospesi''
* 19451947-19471948 {{Bandiera|ITA}} MarioFerdinando MorelliUgenti
* 19471948-19481949 {{Bandiera|ITA}} FerdinandoMario UgentiMorelli
* 1948-1949-1950 {{Bandiera|ITA}} Mario Morelli
* 1949-1950 :{{Bandiera|ITA}} MarioGiuseppe MorelliCarci
*:1950-1951 {{Bandiera|ITA}} Ferdinando Ugenti e {{Bandiera|ITA}} Giuseppe Carci
* 19501951-1951 {{Bandiera|ITA}} Ferdinando Ugenti e1953 {{Bandiera|ITA}} GiuseppeBiagio CarciLecce
* 1951-1953-1955 {{Bandiera|ITA}} BiagioArnaldo Clausi LecceSchettini
* 19531955-19551960 {{Bandiera|ITA}} Arnaldo ClausiSalvatore SchettiniPerugini
* 19551960-19601964 {{Bandiera|ITA}} SalvatoreBiagio PeruginiLecce
* 19601965-19641968 {{Bandiera|ITA}} BiagioFrancesco LecceGuido
* 1965-1968-1969 {{Bandiera|ITA}} Francesco Guido
*:{{Bandiera|ITA}} Francesco Coscarella
{{Colonne spezza}}
* 1968-1969 :{{Bandiera|ITA}} FrancescoGiuseppe GuidoCarci
*:1969-1971 {{Bandiera|ITA}} FrancescoGiuseppe CoscarellaCarci
*:1971-1973 {{Bandiera|ITA}} GiuseppeMario CarciGuido
* 19691973-19711974 {{Bandiera|ITA}} GiuseppeAlberto CarciTrotta
* 1971-1973 :{{Bandiera|ITA}} MarioFrancesco GuidoVetere
* 1973-1974-1975 {{Bandiera|ITA}} Alberto Trotta
*:1975-1976 {{Bandiera|ITA}} FrancescoMario VetereGuido
* 1974-1975 :{{Bandiera|ITA}} AlbertoCarmine TrottaLepore
* 1975-1976-1977 {{Bandiera|ITA}} Mario Guido
*: {{Bandiera|ITA}} CarmineOsvaldo LeporeSiciliano
* 19761977-19771979 {{Bandiera|ITA}} MarioOsvaldo GuidoSiciliano
*:1979-1981 {{Bandiera|ITA}} OsvaldoElio SicilianoSpadafora
* 19771981-19791982 {{Bandiera|ITA}} OsvaldoAttilio SicilianoSpadafora
* 1979-1981 :{{Bandiera|ITA}} ElioBiagio SpadaforaAragona
* 1981-1982-1985 {{Bandiera|ITA}} Vincenzo Morelli, {{Bandiera|ITA}} AttilioAlessandro SpadaforaLupinacci
*:1985-1987 {{Bandiera|ITA}} BiagioAntonio AragonaParise
* 19821987-1985 {{Bandiera|ITA}} Vincenzo Morelli,1988 {{Bandiera|ITA}} Alessandro[[Giuseppe LupinacciCarratelli]]
* 19851988-19871989 {{Bandiera|ITA}} Antonio[[Giuseppe PariseCarratelli]]
* 1987-1988 :{{Bandiera|ITA}} GiuseppeAntonio CarratelliSerra
* 19881989-19891993 {{Bandiera|ITA}} GiuseppeAntonio CarratelliSerra
*:1993-1994 {{Bandiera|ITA}} Antonio Serra
* 1989-1993 :{{Bandiera|ITA}} AntonioBonaventura SerraLamacchia
*1994-1995 {{Bandiera|ITA}} Bonaventura Lamacchia
{{Colonne spezza}}
* 1993-1994 :{{Bandiera|ITA}} AntonioPaolo Fabiano SerraPagliuso
*:1995-2000 {{Bandiera|ITA}} BonaventuraPaolo LamacchiaFabiano Pagliuso
* 19942000-19952001 {{Bandiera|ITA}} BonaventuraSettimio Lorè Lamacchia
*: {{Bandiera|ITA}} Paolo Fabiano Pagliuso
*2002-2004<ref group=N1>I dati sono inerenti al Cosenza FC. Il presidente del Cosenza Calcio 1914 fu Giuseppe Mazzotta.</ref> {{Bandiera|ITA}} [[Eva Catizone]]
* 1995-2003 {{Bandiera|ITA}} Paolo Fabiano Pagliuso
*:{{Bandiera|ITA}} Bruno Stella
* 2003-2004<ref group=N1>I dati sono inerenti al Cosenza FC. Il presidente del Cosenza Calcio 1914 fu Giuseppe Mazzotta.</ref> {{Bandiera|ITA}} [[Eva Catizone]]
*: {{Bandiera|ITA}} BrunoGaetano StellaIntrieri
*2004-2005<ref group=N1>I dati sono inerenti al Cosenza FC. Il presidente del Cosenza Calcio 1914 fu Padre Fedele Bisceglia.</ref> {{Bandiera|ITA}} Algieri
*: {{Bandiera|ITA}} Gaetano Intrieri
*:{{Bandiera|ITA}} Falbo e {{Bandiera|ITA}} Cannella
* 2004-2005<ref group=N1>I dati sono inerenti al Cosenza FC. Il presidente del Cosenza Calcio 1914 fu Padre Fedele Bisceglia.</ref> {{Bandiera|ITA}} Algieri
*: {{Bandiera|ITA}} Falbo e {{Bandiera|ITA}}Gaetano CannellaIntrieri
*:2005-2006 {{Bandiera|ITA}} Gaetano Intrieri
* 2005-2006-2007 {{Bandiera|ITA}} Gaetano Intrieri
* 2006-2007 :{{Bandiera|ITA}} GaetanoMauro IntrieriNucaro
*:2007-2009 {{Bandiera|ITA}} MauroDamiano NucaroPaletta
* 20072009-20092010 {{Bandiera|ITA}} DamianoGiuseppe PalettaCarnevale
* 20092010-20102011 {{Bandiera|ITA}} Giuseppe CarnevaleCitrigno
* 2010-2011 :{{Bandiera|ITA}} GiuseppePaolo Fabiano CitrignoPagliuso
*: {{Bandiera|ITA}} Paolo FabianoEugenio PagliusoFunari
*:2011-oggi {{Bandiera|ITA}} Eugenio FunariGuarascio
{{div col end}}
* 2011-oggi {{Bandiera|ITA}} Eugenio Guarascio
{{Colonne fine}}
}}
</div>
{{clear}}
<references group=N1/>
 
== Calciatori ==
{{vedi categoria|Calciatori del Cosenza Calcio}}
 
=== Hall of Fame ===
Di seguito la Hall of Fame ufficiale del club, inaugurata nell'ottobre [[del 2016]] in seguito all'installazione dei pannelli contenenti lale gigantografie dei sottostanti calciatori nel tunnel dello [[Stadio San Vito|Stadio -San Vito-Gigi Marulla]].<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.cosenzachannel.it/2016/10/14/rispetto-soggezione-la-hall-of-fame-del-cosenza-foto/|titolo=Rispetto e soggezione, ecco la Hall of Fame del Cosenza [FOTO]|editore=http://www.cosenzachannel.it/|data=14 ottobre 2016|accesso=1520 ottobreagosto 20162022}}</ref>
 
{{Colonne}}
[[File:Luigi Marulla.jpg|thumbminiatura|upright=0.7|[[Gigi Marulla]]]]
* {{Bandiera|ITA}} Alberto Aita <small>(1978-1982, 1984-1986)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Donato Bergamini]] <small>(1985-1989)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Raffaele Bruno <small>(1938-1950)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Cristian Caccetta <small>(2014-2017)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Renato Campanini]] <small>(1963-1968)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Alberto Canetti <small>(?1974-1979)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Massimiliano Catena]] <small>(1990-1992)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Sergio Codognato]] <small>(1970-1977)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo D'Astoli]] <small>(1979-1982)</small>
*{{Bandiera|ARG}} {{Bandiera|ITA}} De Mari[[Atilio Demaría]] <small>(?1946-1948)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Del Morgine]] <small>(1937-1939, 1941-1943, 1946-1952)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Luigi De Rosa]] <small>(1987-1993, 1994-1997)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Giuseppe Faggio <small>(1965-1967)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Fiore]] <small>(1992-1994, 2009-2011)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Enrico Lattuada <small>(?1978-1981)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Gianluigi Lentini]] <small>(2001-2004)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Agide Lenzi]] <small>(1959-1963)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Vincenzo Liguori <small>(?1977-1980)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Giusto Lodi]] <small>(1967-1972)</small>
{{Colonne spezza}}
[[File:DonatobergaminiDonato Bergamini (Cosenza Calcio).jpg|thumbminiatura|upright=0.7|[[Denis Bergamini]]]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Pietro Maiellaro]] <small>(1993-1994)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Marino (calciatore 1961)|Francesco Marino]] <small>(1982-1993)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Franco Marmiroli]] <small>(1962-1966, 1967-1968)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Marulla]] <small>(1982-1985, 1989-1997)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Morrone]] <small>(1996-1998, 2002)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Manolo Mosciaro <small>(2004-2005, 2011-2015)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Michele Padovano]] <small>(1986-1990)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Aniello Parisi]] <small>(1997-1999, 2000-2003, 2007-2009, 2011-2013)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Vanni Peressin <small>(1972-1973)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Santo Perrotta]] <small>(1976-1978, 1979-1980)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Alessandro Renzetti <small>(1980-1984)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Rizzo]] <small>(1960-1961)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Enzo Sartori]] <small>(1958-1963)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Simoni (1965)|Luigi Simoni]] <small>(1984-1989)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Urban]] <small>(1986-1989)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Mario Uxa <small>(1954-1959)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Lino Villa]] <small>(1974-1976)</small>
* {{Bandiera|ITA}} Antonio Vita <small>(1966-1973)</small>
{{Colonne fine}}
 
===Contributo alle nazionali===
 
====Nazionale italiana====
[[File:Italia vs Moldavia (Trieste, 1997) - Michele Padovano.jpg|upright=0.7|thumb|[[Michele Padovano]] con la [[Nazionale maschile di calcio dell'Italia|nazionale italiana]]]]
Nessun calciatore italiano durante la sua militanza nel Cosenza ha mai giocato in [[Nazionale maschile di calcio dell'Italia|nazionale maggiore]]. Nel maggio 2022, [[Giuseppe Caso]] è stato convocato dal CT [[Roberto Mancini]] per uno stage a [[Centro Tecnico Federale Luigi Ridolfi|Coverciano]], divenendo così il primo giocatore del Cosenza ad essere convocato in nazionale maggiore.<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidianodelsud.it/calabria/cosenza/sport/calcio/2022/05/20/caso-cosenza-convocato-in-nazionale-da-mancini|titolo=Caso (Cosenza) convocato in Nazionale da Mancini}}</ref> Pochi mesi dopo, Mancini convoca per un altro stage due ulteriori giocatori del Cosenza, [[Aldo Florenzi]] e Paolo Gozzi.<ref>{{Cita web|url=https://cosenza.gazzettadelsud.it/foto/sport/2022/12/15/cosenza-sorpresa-in-azzurro-mancini-chiama-florenzi-e-gozzi-e7ae2d27-f828-4861-806a-c7cddb1203f6/2/|titolo=Cosenza, sorpresa in azzurro: Mancini chiama Florenzi e Gozzi}}</ref>
 
Tra i calciatori appartenuti al Cosenza che contano presenze in nazionale maggiore quando militavano in altri club, vi sono: il campione del mondo [[Atilio Demaría]], [[Guido Corbelli]], [[Francesco Rizzo]], [[Gianluigi Lentini]], [[Giorgio Venturin]], [[Antonio Manicone]], [[Francesco Statuto]], [[Michele Padovano]], [[Stefano Fiore]], [[Cristiano Lucarelli]] e [[Marco Brescianini]].
 
====Altre nazionali====
Diversi giocatori stranieri che hanno indossato la maglia rossoblù contano presenze in nazionale maggiore, quando militavano in altre squadre. Tra questi vi sono: [[Paulo da Silva Barrios|Paulo da Silva]] e [[Rubén Maldonado]] per il Paraguay, [[Petăr Žabov]] e [[Antonio Vutov]] per la Bulgaria, [[Francisco Garaffa]] e [[Atilio Demaría]] per l'Argentina, [[Pavel Srníček]] per la Repubblica Ceca, [[Mark Edusei]] per il Ghana, [[Marius Stankevičius]] per la Lituania, [[Carlos Embalo]] per la Guinea-Bissau, [[Ricardo Frione]] per l'Uruguay, [[Precious Monye Onyabor|Precious Monye]] per la Nigeria, [[Achraf Lazaar]] per il Marocco, [[Christian Manfredini]] per la Costa d'Avorio, [[Massimo Margiotta]] per il Venezuela, [[Niklas Nyhlen]] per la Svezia, [[Florian Radu]] per la Romania, [[Mario Šitum]] per la Croazia, [[Emanuele Ndoj]] per l'Albania, Ayub Daud per la Somalia, [[Brayan Vera]] per la Colombia, [[Franck Kanouté]] per il Senegal e [[Idriz Voca]] per il Kosovo.
 
L'elenco che segue indica tutti i giocatori stranieri che contano almeno una presenza nelle proprie rispettive nazionali maggiori durante la loro militanza nel Cosenza.
* {{Bandiera|SMR}} [[Mirko Palazzi]]
* {{Bandiera|ALB}} [[Kastriot Dermaku]]
* {{Bandiera|MTQ}} [[Emmanuel Rivière]]
* {{Bandiera|DOM}} [[Gianluigi Sueva]]
* {{Bandiera|FIN}} [[Sauli Väisänen]]
* {{Bandiera|BUL}} [[Andrea Hristov]]
 
'''Note:''' * In grassetto eventuali giocatori attualmente in forza al Cosenza.
 
==Palmarès==
{{Colonne}}
===Competizioni internazionali===
* '''{{Calciopalm|coppa anglo italiana|1}}'''
:[[Coppa Anglo-Italiana 1983|1983]]
 
===Competizioni nazionali===
* '''{{Calciopalm|Coppa Italia Serie C|1}}'''
:[[Coppa Italia Lega Pro 2014-2015|2014-2015]]
 
*[[File:Scudetto.svg|20px]] '''{{Calciopalm|Scudetto IV Serie{{!}}Scudetto Interregionale|1}}'''
===Competizioni interregionali===
:[[Campionato Interregionale 1957-1958|1957-1958]]<ref name="ReferenceB"/>
 
===Altre competizioni===
*'''{{Calciopalm|Serie C|1}}'''
:[[Serie C 1960-1961|1960-1961]] <small>(girone C)</small>
 
*'''{{Calciopalm|Serie C1|21}}'''
:[[Serie C1 1987-1988|1987-1988]], [[Serie C1 1997-1998|1997-1998]] (girone B)
 
*'''{{Calciopalm|Serie C2|1}}'''
:[[Serie C2 1979-1980|1979-1980]] (girone D)
 
*'''{{Calciopalm|Lega Pro Seconda Divisione|1}}'''
:[[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009|2008-2009]] (girone C)
 
*'''{{Calciopalm|Campionato Interregionale|1}}'''
:[[Campionato Interregionale 1957-1958|1957-1958]] <small>(girone C)</small>
 
*'''{{Calciopalm|Serie D|2}}'''
:[[Serie D 1974-1975|1974-1975]] (girone I), [[Serie D 2007-2008|2007-2008]] <small>(girone I)</small>
 
===Competizioni internazionaligiovanili===
*'''{{Calciopalm|CoppaCampionato Anglo-Italiananazionale Dante Berretti|1}}'''
:1992-1993
:[[Coppa Anglo-Italiana 1983|1983]]
{{Colonne spezza}}
 
===Altri piazzamenti===
*{{Calciopalm|Serie C|}}
:Secondo posto: [[Serie C 1945-1946|1945-1946]] <small>(girone F)</small>, [[Serie C 1949-1950|1949-1950]] <small>(girone D)</small>, [[Serie C 1958-1959|1958-1959]] <small>(girone C)</small>, [[Serie C 1965-1966|1965-1966]] <small>(girone C)</small>
:Terzo posto: [[Serie C 1942-1943|1942-1943]] <small>(girone M)</small>, [[Serie C 1959-1960|1959-1960]] <small>(girone C)</small>
:Vittoria play-off: [[Serie C 2017-2018|2017-2018]]
 
*{{Calciopalm|Serie C1|}}
:Secondo posto: [[Serie C1 1987-1988|1987-1988]] <small>(girone B)</small>
 
*{{Calciopalm|Serie C2|}}
:Secondo posto: [[Serie C2 1981-1982|1981-82]] (girone D)
 
*{{Calciopalm|Serie D|}}
:Promozione: [[Serie D 1977-1978|1977-1978]]
 
*{{Calciopalm|Lega Pro Seconda Divisione|}}
:Promozione: [[Lega Pro Seconda Divisione 2013-2014|2013-2014]]
 
*{{Calciopalm|IV Serie|}}
:Secondo posto: [[IV Serie 1954-1955|1954-1955]] <small>(girone I)</small>
:Terzo posto: [[IV Serie 1955-1956|1955-1956]] <small>(girone I)</small>, [[IV Serie 1956-1957|1956-1957]] <small>(girone I)</small>
 
*{{Calciopalm|Serie D|}}
:Secondo posto: [[Serie D 2011-2012|2011-2012]] <small>(girone I)</small>, [[Serie D 2012-2013|2012-2013]] <small>(girone I)</small>
:Terzo posto: [[Serie D 2005-2006|2005-2006]] <small>(girone I)</small>
:Vittoria play-off: [[Serie D 2011-2012|2011-2012]]
 
*{{Calciopalm|Coppa Italia Serie C|}}
:Finalista: [[Coppa Italia Lega Pro 2009-2010|2009-2010]]
:Semifinalista: [[Coppa Italia Serie C 2017-2018|2017-2018]]
 
*{{Calciopalm|Supercoppa di Lega di Seconda Divisione|}}
:Terzo posto: 2009
 
*{{Calciopalm|Scudetto Serie D}}
:Finalista: [[Serie D 2007-2008|2007-2008]]
{{Colonne fine}}
 
== Statistiche e record ==
=== Partecipazioni ai campionati ===
{| class="wikitable center" style="width:100%"
! style="width:10%"| Livello
! style="width:25%"| Categoria
! style="width:15%"| Partecipazioni
! style="width:20%"| DebuttoEsordio
! style="width:20%"| Ultima stagione
! style="width:10%"| Totale
|-
| <span style="font-size:140%;font-weight:bold">'''{{big|</span> |2}}'''|| '''Serie B''' || '''2026''' || [[Serie B 1946-1947|1946-1947]] || [[Serie B 20182024-20192025|20182024-20192025]] || '''2026'''
|- style="background-color:#E9E9E9"
| rowspan=5 | <span style="font-size:140%;font-weight:bold">'''{{big|</span>|2}}''' || '''Prima Divisione''' || '''5''' || [[Prima Divisione 1930-1931|1930-1931]] || [[Prima Divisione 1934-1935|1934-1935]] || rowspan=5 | '''4748'''
|- style="background-color:#E9E9E9"
| '''Serie C''' || '''2930''' || [[Serie C 1935-1936|1935-1936]] || [[Serie C 20172025-20182026|20172025-20182026]]
|- style="background-color:#E9E9E9"
| '''Serie C1''' || '''8''' || [[Serie C1 1980-1981|1980-1981]] || [[Serie C1 1997-1998|1997-1998]]
Riga 970 ⟶ 891:
| '''Lega Pro''' || '''3''' || [[Lega Pro 2014-2015|2014-2015]] || [[Lega Pro 2016-2017|2016-2017]]
|-
| rowspan=6 | <span style="font-size:140%;font-weight:bold">'''{{big|</span> |2}}'''|| '''Seconda Divisione''' || '''1''' || colspan=2 | [[Seconda Divisione 1929-1930|1929-1930]] || rowspan=6 | '''14'''
|-
| '''Campionato Interregionale - 1ª Cat.''' || '''1''' || colspan=2 | [[Campionato Interregionale - Prima Categoria 1957-1958|1957-1958]]
Riga 982 ⟶ 903:
| '''Lega Pro Seconda Divisione''' || '''2''' || [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009|2008-2009]] || [[Lega Pro Seconda Divisione 2013-2014|2013-2014]]
|- style="background-color:#E9E9E9"
| <span style="font-size:140%;font-weight:bold">'''{{big|</span> |2}}'''|| '''Serie D''' || '''7''' || [[Serie D 2003-2004|2003-2004]] || [[Serie D 2012-2013 (gironi G-H-I)|2012-2013]] || '''7'''
|}
 
===Partecipazione alle coppe===
<!-- AGGIORNAMENTO COMPRENSIVO DELLA STAGIONE 2016/2017 --><small>In '''86''' stagioni all'interno delle leghe calcistiche nazionali della [[FIGC]] sia attuali che passate: la [[Lega Calcio]], la [[Lega Italiana Calcio Professionistico|Lega Pro]], la [[Lega Nazionale IV Serie|Lega di IV Serie]], la [[Lega Interregionale Sud|Lega Sud]], il [[Direttorio Divisioni Superiori|DDS]]. Il Cosenza vanta l'appartenenza al gruppo di società calcistiche italiane che non sono mai state costrette a scendere nei campionati regionali. Sono considerate professionistiche, ai sensi delle NOIF della FIGC in tema di tradizione sportiva cittadina, le '''63''' annate trascorse in Serie B e in Serie C/C1/C2.<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it|titolo=Figc }}</ref></small>
 
=== Partecipazione alle coppe ===
{| class="wikitable center" style="width:100%"
! style="width:40%"| Competizione
Riga 995 ⟶ 914:
! style="width:10%"| Totale
|-
| '''Coppa Italia''' || '''3141''' || [[Coppa Italia 1935-1936|1935-1936]] || [[Coppa Italia 20172024-20182025|20172024-20182025]] || '''3141'''
|- style="background-color:#E9E9E9"
| '''Coppa Italia Semiprofessionisti''' || '''8''' || [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1972-1973|1972-1973]] || [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1980-1981|1980-1981]] || rowspan=3| '''2124'''
|- style="background-color:#E9E9E9"
| '''Coppa Italia Serie C''' || '''79''' || [[Coppa Italia Serie C 1981-1982|1981-1982]] || [[Coppa Italia Serie C 19872025-19882026|19872025-19882026]]
|- style="background-color:#E9E9E9"
| '''Coppa Italia Lega Pro''' || '''7''' || [[Coppa Italia Lega Pro 2008-2009|2008-2009]] || [[Coppa Italia Lega Pro 2016-2017|2016-2017]]
|-
| '''Supercoppa di Lega di Seconda Divisione''' || '''1''' || colspan=2|[[Supercoppa 2009di Lega di Seconda Divisione|2008-2009]]|| '''1'''
|- style="background-color:#E9E9E9"
| '''Coppa Italia Serie D''' || '''6''' || [[Coppa Italia Serie D 2004-2005|2004-2005]] || [[Coppa Italia Serie D 2012-2013|2012-2013]] || '''6'''
|-
| '''ScudettoPoule DilettantiScudetto''' || '''12''' ||[[Campionato colspan=2Interregionale - Prima Categoria 1957-1958#Finali per il titolo|1957-1958]]|| [[Serie D 2007-2008#Poule scudetto|2007-2008]] || '''12'''
|}
 
=== Statistiche di squadra ===
[[File:Cosenza Calcio 1987-88.jpg|miniatura|Il Cosenza stagione [[Serie C1 1987-1988|1987-1988]], promosso in Serie B]]
{{...|società calcistiche}}
Con 26 stagioni in [[Serie B]], il Cosenza è la seconda squadra con più partecipazioni al campionato cadetto tra quelle che non hanno mai raggiunto la [[Serie A|massima serie]], pur avendola sfiorata in più di un’occasione.<ref>{{Cita web|url=https://www.mediapolitika.com/2020/01/27/amarcord-il-cosenza-di-mutti-e-quei-mesi-da-serie-a/|titolo=Amarcord: il Cosenza di Mutti e quei mesi da Serie A - Mediapolitika}}</ref> Il miglior piazzamento di sempre in Serie B è il quinto posto del campionato [[Serie B 1991-1992|1991-1992]]. Mentre nella stagione [[Serie B 1988-89|1988-1989]], nonostante abbia chiuso il campionato con gli stessi punti di [[Reggina 1914|Reggina]] e [[Unione Sportiva Cremonese|Cremonese]],<ref>Reggina e Cremonese si scontrarono nello [[Incontri di spareggio del campionato italiano di calcio|spareggio]] per la promozione in Serie A, dove trionfò la squadra lombarda.</ref> fu escluso dallo spareggio per la promozione in Serie A a causa della classifica avulsa sfavorevole. La vittoria record in Serie B è datata 30 marzo 1947 contro il [[Associazione Calcistica Perugia Calcio|Perugia]] (6-0),<ref>{{Cita web|url=https://www.iacchite.blog/cosenza-perugia-6-0-e-quel-record-mai-battuto/|titolo=Cosenza-Perugia 6-0 e quel record mai battuto}}</ref> mentre la vittoria record in trasferta risale al 27 luglio 2020 contro l’[[Empoli Football Club|Empoli]] (1-5).<ref>{{Cita web|url=https://empolifc.com/empoli-cosenza-1-5/|titolo=Empoli-Cosenza 1-5}}</ref> La sconfitta con maggior gol di scarto in Serie B risale al 23 febbraio 1964 per mano del [[Brescia Calcio|Brescia]] (6-0), invece la peggior sconfitta fra le mure amiche è avvenuta il 29 novembre 1998 contro il [[Delfino Pescara 1936|Pescara]] (1-5).
 
Per quanto riguarda le coppe nazionali, i ''Rossoblù'' hanno preso parte a 41 edizioni della [[Coppa Italia]], raggiungendo il massimo risultato nelle edizioni [[Coppa Italia 1990-1991|1990-1991]], [[Coppa Italia 1993-1994|1993-1994]], [[Coppa Italia 1996-1997|1996-1997]], [[Coppa Italia 1998-1999|1998-1999]], [[Coppa Italia 2000-2001|2000-2001]], [[Coppa Italia 2020-2021|2020-2021]], conquistando i sedicesimi di finale,<ref>Nelle stagioni 1990-1991, 1993-1994, 1996-1997, 2000-2001, assumeva la denominazione ''Secondo turno'', nella stagione 2020-2021 assumeva la denominazione ''Quarto turno''.</ref> turno antecedente agli ottavi di finale. In bacheca hanno una [[Coppa Italia Lega Pro]], conquistata nel [[Coppa Italia Lega Pro 2014-2015|2015]], grazie al trionfo in finale contro il [[Como 1907|Como]], divenendo la prima squadra calabrese ad aver vinto un trofeo nazionale professionistico.<ref>{{Cita web|url=https://www.cosenzachannel.it/2015/04/22/cosenza-gioca-de-angelis-tedeschi-ce-la-fa/|titolo=22 aprile 2015: Il Cosenza è nella storia. Vinta la Coppa Italia sul Como (1-0)}}</ref>
=== Statistiche individuali ===
{{Senza fonte|Di seguito i primatisti di reti e presenze.}}
<div style="float:left; font-size:100%; width:450px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Nuova Cosenza Calcio - Stemma.svg|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=#B02040|font-size=120%|titolo= Record di presenze |contenuto=
* 330 {{Bandiera|ITA}} [[Gigi Marulla]] <small>(1982-1985, 1989-1997)</small>
* 260 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi De Rosa]] <small>(1987-1993, 1994-1997)</small>
* 258 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Del Morgine]] <small>(1937-1939, 1941-1943, 1946-1952)</small>
* 251 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Marino (calciatore 1961)|Francesco Marino]] <small>(1982-1993)</small>
* 228 {{Bandiera|ITA}} Antonio Vita <small>(1966-1973)</small>
* 210 {{Bandiera|ITA}} [[Aniello Parisi]] <small>(1997-1999, 2000-2003, 2007-2009, 2011-2013)</small>
* 207 {{Bandiera|ITA}} [[Ugo Napolitano]] <small>(1988-1996)</small>
* 198 {{Bandiera|ITA}} [[Sergio Codognato]] <small>(1970-1977)</small>
* 197 {{Bandiera|ITA}} Gianfranco Gagliardi <small>(1967-1973)</small>
* 187 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Millea]] <small>(1962-1969)</small>
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:450px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Nuova Cosenza Calcio - Stemma.svg|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=#B02040|font-size=120%|titolo= Record di reti|contenuto=
* 91 {{Bandiera|ITA}} [[Gigi Marulla]] <small>(1982-1985, 1989-1997)</small>
* 61 {{Bandiera|ITA}} Manolo Mosciaro <small>(2004-2005, 2011-2015)</small>
* 59 {{Bandiera|ITA}} [[Agide Lenzi]] <small>(1959-1963)</small>
* 55 {{Bandiera|ITA}} [[Renato Campanini]] <small>(1963-1968)</small>
* 49 {{Bandiera|ITA}} Mario Uxa <small>(1954-1959)</small>
* 42 {{Bandiera|ITA}} [[Tomaso Tatti]] <small>(1995-2000, 2001-2002)</small>
* 34 {{Bandiera|ITA}} Vincenzo Cosa <small>(1998-1999, 2005-2006, 2007-2008)</small>
* 24 {{Bandiera|ITA}} [[Sergio Codognato]] <small>(1970-1977)</small>
* 23 {{Bandiera|ITA}} [[Marco Negri (calciatore)|Marco Negri]] <small>(1992-1993, 1994-1995)</small>
* 22 {{Bandiera|ITA}} [[Michele Padovano]] <small>(1986-1990)</small>
}}
</div>
{{clear}}
 
In ambito internazionale, nel [[Coppa Anglo-Italiana 1983|1983]] il Cosenza si è aggiudicato una [[Coppa Anglo-Italiana]], battendo il [[Wycombe Wanderers Football Club|Wycombe]] in semifinale e il [[Calcio Padova|Padova]] in finale.
== Tifoseria ==
=== Storia ===
==== Dall'origine agli anni ottanta ====
[[File:COSENZA NOCERINA 1988.jpg|thumb|left|La mega fumogenata di Cosenza-Nocerina (1988) vista dalla Tribuna A]]
[[File:Cosenza nocerina 1988.jpg|thumb|La mega fumogenata di Cosenza-Nocerina (1988) vista dalla Tribuna B]]
[[File:Tribuna B Cosenza 1986-87.jpg|thumb|left|Tribuna B nel campionato 1986-87]]
In origine, a partire dagli anni quaranta, il tifo cosentino si riconosceva in alcuni leader carismatici che coinvolgevano spesso la folla in manifestazioni "folkloristiche". Negli [[anni 1960|anni sessanta]] nacquero i primi club di tifosi "moderati": i ''Lupi della Sila'', e il club ''Francesco Guido'' (1969), dedicato alla memoria dell'ex omonimo presidente, che fu d'appoggio, in termini economici, alla società.<ref name=pasqua>{{cita|Pasqua, ''Op. cit.''}}</ref> Nel [[1978]] nacque il [[ultras|tifo organizzato]], con il gruppo ''Commando Ultrà Prima Linea'' seguito dagli storici gruppo dei ''Fedayn'' (1982) e ''Boys Cosenza'' (1983). In origine gli ultras prendevano posto nel settore Tribuna B, spostandosi in Curva Sud, storica sede dei gruppi ultras cosentini, solo in un periodo postumo.<ref name=pasqua/>
Nel [[1982]] nacque il club ''Cosenza 1914'', istituzione profondamente legata al territorio e alla promozione turistica di quest'ultimo.<ref name=pasqua/> Un anno dopo nacquero i ''Nuclei Sconvolti'' (1983), storico gruppo ultras cosentino, uno dei più anticonformisti per antonomasia nella storia Ultras nazionale, che non ha mai nascosto la sua indole profondamente anarchica e ribelle, ma sempre declinata attraverso la solidarietà verso gli emarginati. I Nuclei intrapresero rapporti di stima e fratellanza con importanti tifoserie dello stivale e lasciarono un segno indelebile nella storia ultras d'Italia; erano caratterizzati da uno spirito goliardico, gioioso, ironico e combattivo tipico dei movimenti del [[1977]], e furono tra i primi, insieme ai [[Tifoseria dell'Hellas Verona Football Club|veronesi]], a mescolare il modello italiano e il modello inglese, soprattutto in quella che divenne la moda inglese degli stendardi.<ref name=pasqua/>. Da un punto di vista Ultras, la piazza bruzia rappresenta un vero e proprio “laboratorio” in cui, nel corso degli anni, s’è prodotto un fenomeno sociale di condivisione e aggregazione<ref>{{Cita web|url=http://www.sportpeople.net/one-step-beyond-19-cosenza-catanzaro-atalanta-samp/|titolo=ONE STEP BEYOND #19: COSENZA, CATANZARO, ATALANTA, SAMP|editore=http://www.sportpeople.net/|data=4 aprile 2016|accesso=27 ottobre 2016}}</ref>.
Col passare degli anni vennero fondati altri club, inducendo dunque l'ambiente a fondare il ''Centro Coordinamento Club'', allo scopo di coordinare e promuovere le iniziative delle varie associazioni. La presidenza fu affidata a Padre Fedele Bisceglie, frate missionario tifoso del Cosenza, che nel [[1985]], con la collaborazione dei Nuclei Sconvolti, organizzò in città un primo raduno degli ultras d'Italia, a cui parteciparono tifosi provenienti da [[Roma]], [[Napoli]] e [[Genova]] e da molte altre importanti realtà italiane.<ref name=pasqua/> Il 1985 è l'anno anche della nascita del gruppo Ultras ''Alkool Group Loreto 1985'' destinato a diventare una delle colonne portanti del tifo cosentino insieme al gruppo ''Brigate Cosenza 1987'' nato nel popoloso quartiere di via Popilia. Nel 1986, anno della nascita dei gruppo ultras ''Nuova Guardia'' e '' NS Amantea'', venne organizzato dai N.S. un secondo raduno, questa volta a [[Tortora (Italia)|Tortora]] in [[provincia di Cosenza]],<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/08/03/teppista-sara-lei-io-sono-solo-ultra.html|titolo=Teppista sarà lei, io sono solo ultrà|editore=http://ricerca.repubblica.it/|data=8 marzo 1986|accesso=25 novembre 2015}}</ref> con lo scopo di ricercare il dialogo tra le curve italiane, anche tra acerrimi rivali, anticipando di un po' di anni gli incontri tra le diverse realtà nazionali nati per la necessità di confrontarsi su molti argomenti di interesse comune.<ref>{{cita|Ferreri, ''Op. cit.''|p. 63}}</ref> I supporters bruzi furono fra i primi a dotarsi di una voce ufficiale, un periodico che viene distribuito in tutte le partite casalinghe, lo storico "Tam Tam e segnali di fumo" che fece il suo esordio il 13 maggio 1988 alla vigilia della trasferta di [[Salerno]] nel campionato che decretò la promozione in Serie B.<ref>{{cita web|url=http://portapianagroup.altervista.org/BLOG/?page_id=22|titolo=La Curva|editore=http://portapianagroup.altervista.org/|data=|accesso=25 novembre 2015}}</ref> Successivamente Padre Fedele, distaccatosi dal Centro Coordinamento, fondò l'associazione ''Cosenza Club Donato Bergamini'', in memoria dell'omonimo calciatore, idolo della tifoseria bruzia, deceduto prematuramente in circostanze controverse.<ref name=pasqua/> Nel [[1989]] nacque nel centro storico lo storico gruppo ultras ''Cosenza Vecchia'' e venne fondato il ''Club delle donne rossoblù'', che inizialmente non raccolse i favori e le simpatie del tifo "maschile".<ref name=pasqua/>. Date storiche per il tifo silano del sono quelle del 6 aprile 1985, quando in occasione del derby vinto contro il {{Calcio Catanzaro|N}} seguito da 20.000 sostenitori bruzi, gli ultras silani in Tribuna B srotolarono un maxi striscione rossoblù di cento metri, stabilendo un record di dimensioni in Italia, e la mega fumogenata della Curva Sud il 29 maggio 1988, nel match contro la [[Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Nocera 1910|Nocerina]], che fu seguito da 24000 spettatori. Le trasferte più partecipate degli anni ottanta sono quella di Monopoli del 5 giugno 1988 seguita da oltre 8.000 tifosi rossoblù<ref>[http://www.iacchite.com/5-giugno-1988-5-giugno-2018-trentanni-fa-il-cosenza-in-serie-b/]</ref>, quella di Francavilla nel 1988 con 5000 tifosi, Taranto nel 1988-89 con 5.000 presenze e quelle di Catanzaro del 1984-85 con circa 4.000 tifosi<ref>[http://www.cosenzachannel.it/2017/11/13/saremo-curva-est-catanzaro-cosenza-84-85/ cosenzachannel.it]</ref> e 1988-89 con 3.000 sostenitori rossoblù<ref>[http://www.cosenzachannel.it/2017/11/15/saremo-curva-est-catanzaro-cosenza-88-89/ cosenzachannel.it]</ref>.
 
===Statistiche individuali===
==== Dagli anni novanta agli anni duemila ====
[[File:Luigi Marulla.jpg|upright=0.5|thumb|[[Luigi Marulla]]]]
[[File:CS SALERNITANA 1991.jpg|thumb|left|Tifosi rossoblù nello spareggio Salernitana-Cosenza 0-1 del 26 giugno 1991 a [[Pescara]]]]
[[Luigi Marulla]] detiene sia il record di presenze che il record di gol con la maglia del Cosenza, con 363 partite giocate (330 in campionato) e 104 reti (89 in campionato).
[[File:Curva nord Cosenza anni 90.jpg|thumb|Curva Nord Cosenza negli anni '90]]
[[File:Cs messina 1991-92.jpg|thumb|left|Curva Sud Cosenza nel campionato 1991-92]]
[[File:Ultra' Cosenza a Lecce - 14 giugno 1992 Serie B.jpg|thumb|I 15.000 cosentini accorsi al [[Stadio Via del Mare|Via del Mare]] di [[Lecce]] il 14 giugno 1992]]
Il 26 giugno 1991 nello spareggio di Pescara vinto 1-0 contro la Salernitana per la permanenza in Serie B, gli ultrà cosentini nell'occasione in Curva Nord in circa 7.000 unità diedero vita a una maestosa coreografia con migliaia di bandiere a scacchi rossoblù. Il 1992 è l'anno della nascita del gruppo ultras ''Lost Boys'' nello splendido campionato che proiettò i lupi ad un passo dalla massima serie.
Durante il campionato 1993-1994 che segnò la nascita del gruppo ultras ''Curva Nord Cosenza'' con la prima scissione del tifo organizzato in due settori, avvenne il primo "sciopero del tifo", una forma di protesta pacifica volta a sensibilizzare l'ambiente nei confronti delle diffide che colpirono alcuni tifosi all'indomani di incidenti avvenuti il 12 settembre nella partita Cosenza-Fiorentina 1-1. I Nuclei, nonostante le visioni di pensiero e una filosofia di tifo totalmente diversa da quella del tifo moderato, si distinsero per un assiduo impegno nel sociale e per la partecipazione a varie iniziative, come ad esempio l'organizzazione di una conferenza all'[[Università della Calabria]], il 21 ottobre 1993, con a tema i rapporti fra la città, il calcio ed i tifosi.<ref name=pasqua/>. A metà degli anni '90 nacquero i gruppi ultras ''Rebel Fans 1995'' e il gruppo degli ''Autentici'' che occupò la Curva Nord dello stadio San Vito. Nella partita Cosenza-Turris 1-0 del campionato 1997-98 giocata davanti a 22.000 spettatori i NS realizzarono una coreografia imponente in Curva Sud degna di quella che 10 anni prima aveva celebrato la promozione in Serie B con la Nocerina. Nel [[1999]] i Nuclei Sconvolti si sciolsero innescando un periodo difficile per il tifo rossoblù, nonostante ciò non è mutata la passione e lo splendido rapporto del Cosenza con i suoi tifosi, testimoniato dall'esistenza di vari gruppi ultras, oltre a diversi club di semplici tifosi, che hanno continuato a seguire la squadra dall'hinterland e dall'intera provincia anche negli anni a venire, come gli storici ''NS Amantea 1986'', ''NS Diamante'', ''NS Trebisacce'', ''NS Villapiana Scalo 1991'', ''NS Scalea'', ''Pistols Cittadella 1988'', ''Irrequieti Torano'', ''Briganti Paterno'', ''NS Longobardi'', ''NS Morano Calabro'', ''NS Luzzi'' poi diventati ''Luzzi Klan 2000'', ''Ultras Ajello 1997'', ''Celico Rossoblu'', ''Acri'', ''Libero Arbitrio'', ''NS San Lucido'', ''NS Praia'', ''NS Lago'', ''NS Trebisacce'', ''NS Francavilla'', ''NS Villapiana'', ''NS Rossano'', ''Provincia Agitata'', ''Crosia'', ''Sibari'', ''Joggi'', ''Corigliano'', ''Mandatoriccio'', ''Frascineto'', ''Rogliano'', ''Fiumefreddo Bruzio'', ''Scigliano'', ''Buonvicino presente'', ''Intifada Roggiano'', ''Casole a krikka du vinu'', ''Pedace'', ''Montalto'', ''Carolei'', ''Panettieri c'è''.<ref name=pasqua/> La trasferta più partecipata degli anni novanta avvenne il 14 giugno 1992, allorché in 15.000 raggiunsero Lecce per sostenere la squadra che in caso di vittoria avrebbe disputato la spareggio con l'[[Udinese Calcio|Udinese]] per la promozione in Serie A.<ref>{{cita web|url=http://www.paroladivita.org/Sport/Il-mio-amore-per-il-Cosenza-.-L-intervista-di-Gigi-Marulla-a-PdV|titolo="Il mio amore per il Cosenza". L'intervista di Gigi Marulla a PdV|editore=http://www.paroladivita.org/|data=19 luglio 2015|accesso=25 novembre 2015}}</ref>
 
Il record di reti in un campionato di Serie B con la casacca dei ''Lupi'' appartiene a [[Gennaro Tutino]], che nella stagione [[Serie B 2023-2024|2023-2024]] ha realizzato 20 gol.<ref>{{Cita web|url=https://www.iacchite.blog/cosenza-tutino-arriva-a-20-gol-e-batte-il-record-di-negri-ora-e-8-nella-classifica-marcatori-di-tutti-i-tempi/|titolo=Cosenza. Tutino arriva a 20 gol e batte il record di Negri. Ora è 8° nella classifica marcatori di tutti i tempi}}</ref> Record che precedentemente apparteneva a [[Marco Negri (calciatore)|Marco Negri]] per le sue 19 reti siglate nella stagione [[Serie B 1994-1995|1994-1995]]. Il record assoluto di reti realizzate in un campionato appartiene a Manolo Mosciaro, che nella stagione [[Serie D 2012-2013|2012-2013]] ha realizzato 26 gol.
==== Dagli anni duemila agli anni duemiladieci ====
[[File:CURVA SUD COSENZA 2009.jpg|thumb|left|La Curva Sud in una gara della stagione 2008-2009]]
[[File:Curva Sud Cosenza 2013-2014.jpg|thumb|left|La Curva Sud in una gara della stagione 2014-2015]]
[[File:Tribuna A Cosenza 2018.jpg|thumb|La Tribuna A durante la stagione 2017-2018]]
[[File:Tifoseria Cosenza - finale pescara 2018.jpg|thumb|Gli 11.000 della finale Siena - Cosenza 1-3 del 16 giugno 2018 a Pescara]]
Dopo la cancellazione del Cosenza Calcio nel 2003, la tifoseria dalla Serie B si ritrovò a partecipare alla prima partita di campionato di Serie D 2003-2004 Cosenza - Rossanese con ben 12.000 spettatori. Il record di spettatori nella categoria venne realizzato in Cosenza-Bacoli Sibilla 2-0 del 2008 con 18.000 spettatori che spinsero la squadra a tornare nei professionisti dopo una media in campionato di quasi 7000 tifosi a partita.
A cavallo fra il [[2000]] e il [[2009]], vennero fondati altri club (''Amici du Cusenza'', ''Kennedy Club'' e ''Mandragone'', ''Via Popilia C'è'') che andarono ad aggiungersi ai già esistenti ''Gesuiti'', ''Tarsia Club Gigi Marulla'', ''Club Francesco e Vincenzo Merenda'' di Mangone<ref>[http://www.ilcosenza.it/2017/08/08/stasera-la-festa-rossoblu-a-mangone/.it]</ref>, ''Cantinelle'' e ''Centro Storico'' e altri gruppi ultras dell'area urbana tra cui ''Andreotta'', ''S. Ippolito ovunque'', ''Laurignano Ultrà CS'', ''Pasquali presente'', ''Bad Wolwes'', ''Luzzi Klan 2000'', ''Teste Matte 2007'', ''Porta Piana Group'', ''Revocati'', ''Road Crew'', ''Gate 14'', ''Mayd Boys 87100'', ''Riforma'', ''S.Vito'', ''Allupati Primo Lotto'', ''Secondo lotto'', ''Crazy Wolves'', ''Vecchie maniere'', ''Mondo Fantastico'', ''Boot Boys'', ''Old Style'', ''Cosenza Loca'', ''Paniancu c'è'', ''Nuova Generazione''.<ref name=pasqua/>
 
Di seguito i primatisti di reti e presenze con la maglia del Cosenza in tutte le competizioni, coppe incluse. In '''grassetto''' eventuali giocatori ancora in attività con il club calabrese.<ref name="ReferenceA"/>
Il 23 febbraio [[2014]], in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita del calcio a Cosenza, la partita contro l'[[San Felice Aversa Normanna|Aversa Normanna]] fu seguita da 18000 spettatori, con la significativa partecipazione di tutti i settori dello stadio nell'allestimento di un'imponente coreografia<ref>{{cita web|url=http://www.ilcosenza.it/news3/1285-grande-festa-al-san-vito-per-il-centenario-del-calcio-cosentino.html|titolo=Grande festa al San Vito per il centenario del calcio cosentino|editore=http://www.ilcosenza.it/|data=23 febbraio 2014|accesso=25 novembre 2015}}</ref>. Lo stesso avvenne il 6 giugno 2018 nella semifinale di ritorno play off Cosenza-Südtirol 2-0 dove i 20.000 spettatori presenti parteciparono alle coreografie allestite da Curva Sud e Tribuna A spingendo il Cosenza in finale<ref>{{cita web|url=http://www.calcioweb.eu/2018/06/cosenza-serie-b-2/10216932/|titolo=Calcioweb}}</ref>. Dal campionato 2014-2015 come avvenuto circa 20 anni prima con Curva Sud e Curva Nord, il tifo organizzato si divide in due settori con la nascita del gruppo ''Anni Ottanta'' in Tribuna A<ref>[http://www.ilcosenza.it/2014/11/03/cosenza-messina-iniziativa-per-i-disabili-tifosi-tra-i-tifosi/ ilCosenza.it]</ref>. La trasferta più numerosa di questo periodo storico è quella della finale play off per la promozione in Serie B del 16 giugno 2018 Siena-Cosenza 1-3 che portò a Pescara quasi 11.000 tifosi silani<ref name="repubblica.it"/>.
 
Dati aggiornati al 10 maggio 2024.
Nel [[2018]] i gruppi organizzati ultras non aderenti alla [[Tessera del tifoso]] comunicano il loro spostamento dalla Tribuna A alla Tribuna B. Tali gruppi sono ''Anni Ottanta'', ''Amantea'', ''Acri Firm'', ''Allupati I Lotto'', ''Andreotta'', ''Bad Wolves'', ''Banda Free'', ''Corso d'Italia'', ''Diamante'', ''Domanico Rebelde'', ''Fimmine'', ''Intifada Roggiano'', ''Kiri du Nord'', ''Longobardi'', ''Luzzi Klan'', ''Occasionali'', ''Panettieri'', ''Perugia 1988'', ''Rebel Fans'', ''Sez. 4miglia'', ''Villapiana S. '91'' e ''Wolves Fans Roma''. I gruppi che invece seguono la partita dalla Curva Sud sono ''Alkool Group Loreto 1985'','' Cosenza Vecchia'', ''Lost Boys 1992'', ''Dissidenti'', ''Rione Portapiana'', ''Pistols Cittadella 1988 ''e ''Brigate Rossoblù 1987''.<ref>{{cita web|url=http://www.cosenzachannel.it/2015/03/02/qresteremo-in-tribuna-a-ma-cosenza-e-comune-eliminino-le-barriere-dalla-sudq/|titolo=“Resteremo in Tribuna A. Cosenza e Comune eliminino le barriere dalla Sud”|editore=http://www.cosenzachannel.it/|data=2 marzo 2015|accesso=25 novembre 2015}}</ref> Al 2018 risale anche la nascita del Club ''Ciccio Magnelli'' di Rovito<ref>[https://www.cosenzapost.it/la-provincia-e-rossoblu-nasce-il-club-ciccio-magnelli-di-rovito-130718/ quiCosenza.it]</ref>.
 
{|
=== Gemellaggi e rivalità ===
|-valign=top
{{vedi anche|Derby calcistici in Calabria}}
|{{riquadro|col1=#102060; border:3px solid #C62929;|col2=#FFFFFF|col3=white|titolo= Record di presenze|contenuto=
I tifosi cosentini sono gemellati con quelli della [[Casertana]]<ref name="Tifonet">[http://www.tifonet.it Tifonet]</ref><ref name="Tifoserie Calabresi">[http://www.biangoross.com/viewtopic.php?f=85&t=2889&sid=0159e05cb55639b046d64ac147368ff5 Tifoserie Calabresi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131019150109/http://www.biangoross.com/viewtopic.php?f=85&t=2889&sid=0159e05cb55639b046d64ac147368ff5 |data=19 ottobre 2013 }}</ref>, del [[Venezia Football Club|Venezia]], del [[Società Sportiva Dilettantistica Casarano Calcio|Casarano]], dell'{{Calcio Ancona|N}}<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/> e del [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] con i quali nel 2014 sono stati riallacciati i vecchi rapporti di amicizia.<ref>[http://www.pianetagenoa1893.net/tifosi-e-club/la-nord-abbraccia-i-tifosi-del-cosenza-45730 Pianeta Genoa 1893.net]</ref> Hanno inoltre rapporti d'amicizia con quelli dell'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]]<ref name="Tifonet"/><ref>[http://www.bergamopost.it/da-vedere/tutti-cavallo-tranne-de-roon-che-si-presenta-ai-tifosi-forza-scecc/ Bergamopost.it]</ref>, del [[Società Sportiva Virtus Lanciano 1924|Lanciano]], dell’[[Società Sportiva Fidelis Andria 1928|Andria]] e del [[Football Club Crotone|Crotone]]<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/>, mentre nel 2011 è terminato il gemellaggio con la {{Calcio Nocerina|N}}<ref name="Cosenza-Nocerina">[http://www.resport.it/lega_pro/62957/cosenza_nocerina_gemellaggio_tafferugli_tifoso_ferito.aspx Cosenza-Nocerina, dal gemellaggio ai tafferugli. Tifoso ferito] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131219002120/http://www.resport.it/lega_pro/62957/cosenza_nocerina_gemellaggio_tafferugli_tifoso_ferito.aspx |data=19 dicembre 2013 }}</ref> con i quali il 14 marzo 2011 si sono verificati degli scontri da parte dei cosentini.
*363 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Marulla]] (1982-1985, 1989-1997)
*282 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi De Rosa]] (1987-1993, 1994-1997)
*281 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Marino (calciatore 1961)|Francesco Marino]] (1982-1993)
*265 {{Bandiera|ITA}} [[Angelo Corsi (calciatore)|Angelo Corsi]] (2014-2022, 2022-2023)
*260 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Del Morgine]] (1937-1939, 1941-1943, 1946-1952)
*245 {{Bandiera|ITA}} [[Aniello Parisi]] (1997-1999, 2000-2003, 2007-2009, 2011-2013)
*235 {{Bandiera|ITA}} Antonio Vita (1966-1973)
*226 {{Bandiera|ITA}} [[Ugo Napolitano]] (1988-1996)
*217 {{Bandiera|ITA}} [[Sergio Codognato]] (1970-1977)
*206 {{Bandiera|ITA}} Gianfranco Gagliardi (1967-1973)
}}
|{{riquadro|col1=#102060; border:3px solid #C62929;|col2=#FFFFFF|col3=white|titolo= Record di reti|contenuto=
*104 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Marulla]] (1982-1985, 1989-1997)
*61 {{Bandiera|ITA}} Manolo Mosciaro (2004-2005, 2011-2015)
*60 {{Bandiera|ITA}} [[Agide Lenzi]] (1959-1963)
*59 {{Bandiera|ITA}} [[Renato Campanini]] (1963-1968)
*52 {{Bandiera|ITA}} Mario Uxa (1954-1959)
*44 {{Bandiera|ITA}} Alfredo Capone (1940-1943, 1945-1947)
*44 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Polacchi]] (1946-1948, 1949-1952)
*44 {{Bandiera|ITA}} [[Tomaso Tatti]] (1995-2000, 2001-2002)
*43 {{Bandiera|ITA}} [[Gennaro Tutino]] (2017-2019, 2023-2024)
*37 {{Bandiera|ITA}} Vincenzo Cosa (1998-1999, 2005-2006, 2007-2008)
}}
|}
 
==Tifoseria==
La rivalità maggiore è verso i corregionali del {{Calcio Catanzaro|N}}<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/> con il quale si disputa il Derby di Calabria; vi sono forti attriti anche con i tifosi della {{Calcio Reggina|N}}<ref name="Tifonet"/>, del [[Unione Sportiva Lecce|Lecce]]<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/>, del [[Società Sportiva Robur Siena|Siena]]<ref>[http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-amichevole-siena-cosenza-incidenti-tra-tifosi/3245256 Sport Repubblica.it]</ref>, della {{Calcio Salernitana|N}}<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/>, del [[Hellas Verona|Verona]]<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/>, del [[Delfino Pescara 1936|Pescara]]<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/>, del [[Calcio Bari|Bari]], della [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]]. Rivalità minori sono quelle verso i tifosi del [[Brescia Calcio|Brescia]]<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/>, della [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], del {{Calcio Messina|N}}, del {{Calcio Siracusa|N}}, del [[Taranto Football Club 1927|Taranto]], del [[Barletta Calcio|Barletta]]<ref name="Tifoserie Calabresi" />, della {{Calcio Nocerina|N}}<ref name="Cosenza-Nocerina"/>, del [[Cagliari Calcio|Cagliari]], del {{Calcio Foggia|N}}, del {{Calcio Nola|N}}, del [[Società Sportiva Dilettantistica Brindisi Football Club|Brindisi]] e della [[Associazione Sportiva Lucchese Libertas 1905|Lucchese.]]
{{vedi anche|Tifoseria del Cosenza Calcio}}
[[File:Tifosi Cosenza Calcio.jpg|thumb|left|La Curva Sud “Bergamini” in una gara della stagione 2008-2009]]
La maggioranza dei sostenitori dei ''Lupi'' proviene dalla [[Cosenza|città]], dai comuni dell’[[Cosenza#Area metropolitana|area urbana cosentina]] e da tutto il territorio della [[provincia di Cosenza]].<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.cs.it/portale/portaltemplates/view/view.cfm?1925&cookies=yes|titolo=“COLORIAMO LA CITTÀ E LA PROVINCIA DI ROSSOBLU”}}</ref> Inoltre, considerata la folta presenza di emigrati calabresi nel resto d’Italia e del mondo, è grande il numero di tifosi della squadra cosentina presenti nelle altre [[Regioni d'Italia|regioni italiane]] (in particolare nel [[Italia settentrionale|Settentrione]]<ref>{{Cita web|url=https://www.cosenzapost.it/verso-brescia-cosenza-lattesa-spasmodica-dei-cosentini-del-nord-251018/|titolo=Verso Brescia - Cosenza, l'attesa spasmodica dei cosentini del nord|autore=Daniele Cianflone|sito=Cosenza Post|data=2018-10-25|lingua=it|accesso=2023-07-28}}</ref>) e all’estero: tra i club ufficiali di tifosi con sede all'estero vanno menzionati il ''Cosenza Club New York'' negli [[Stati Uniti d'America]], il ''Cosenza Club Toronto'' in [[Canada]], il ''Cosenza Club Melbourne'' in [[Australia]], il ''Cosenza Club Monaco di Baviera'' in [[Germania]] ed il ''Cosenza Club Lachen'' in [[Svizzera]].<ref>[http://www.cosenzacalcio1914.com/clubs.html cosenzacalcio1914.com]</ref>
 
Dal 2014, la tifoseria cosentina presenta una scissione del tifo organizzato, con gruppi ultras presenti sia in Curva Sud “Bergamini” sia in Curva Nord “Catena”.<ref>{{Cita web|url=https://www.corrieredellacalabria.it/2023/03/11/tifosi-del-cosenza-nuovamente-divisi-nella-protesta-la-curva-sud-torna-al-marulla-la-nord-resta-fuori/|titolo=Tifosi del Cosenza nuovamente divisi nella protesta: la curva Sud torna al “Marulla”, la Nord resta fuori}}</ref>
== Organico ==
{{vedi anche|Cosenza Calcio 2018-2019}}
 
[[File:Ultra' Cosenza a Lecce - 14 giugno 1992 Serie B.jpg|miniatura|I tifosi del Cosenza in trasferta a [[Stadio Via del Mare|Lecce]] nel 1992]]
=== Rosa ===
 
Rosa e numerazione aggiornate al 13 settembre 2018.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilcosenza.it/2018/08/24/i-numeri-di-maglia-della-stagione-2018-2019/|titolo =I NUMERI DI MAGLIA DELLA STAGIONE 2018/2019|editore = ilcosenza.it|data = 24 agosto 2018|accesso = 24 agosto 2018}}</ref>
===Gemellaggi e rivalità===
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=#102060|col2=#B02040}}
{{vedi anche|Derby calcistici in Calabria}}
{{Calciatore in rosa|n°= 1|nazione=ITA|nome=Michele Cerofolini|ruolo=P}}
Gli ultras cosentini sono gemellati con quelli della [[Casertana]], del [[Società Sportiva Dilettantistica Casarano Calcio|Casarano]], del [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]],<ref>{{Cita web |url=http://www.pianetagenoa1893.net/tifosi-e-club/la-nord-abbraccia-i-tifosi-del-cosenza-45730 |titolo=Pianeta Genoa 1893.net |accesso=9 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160527064353/http://www.pianetagenoa1893.net/tifosi-e-club/la-nord-abbraccia-i-tifosi-del-cosenza-45730/ |urlmorto=sì }}</ref>, del {{Calcio Venezia|NB}} e dell'{{Calcio Ancona|N}}.<ref name="Tifonet">{{Cita web|url=https://www.tifonet.it/|titolo=TIFO-Net|lingua=it|accesso=2023-07-28}}</ref><ref name="Tifoserie Calabresi">{{Cita web|url=http://www.biangoross.com/viewtopic.php?f=85&t=2889&sid=0159e05cb55639b046d64ac147368ff5 |titolo=Tifoserie Calabresi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019150109/http://www.biangoross.com/viewtopic.php?f=85&t=2889&sid=0159e05cb55639b046d64ac147368ff5}}</ref>
{{Calciatore in rosa|n°= 2|nazione=ITA|nome=Angelo Corsi|ruolo=D|altro=[[Capitano (calcio)|capitano]]}}
Hanno inoltre rapporti d'amicizia con quelli dell'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]],<ref name="Tifonet" /><ref>[http://www.bergamopost.it/da-vedere/tutti-cavallo-tranne-de-roon-che-si-presenta-ai-tifosi-forza-scecc/ Bergamopost.it]</ref> del [[Pordenone Calcio|Pordenone]], del [[Associazione Sportiva Bisceglie|Bisceglie]],<ref>{{Cita web|url=https://www.sportpeople.net/ultras-bisceglie-i-valori-prima-di-tutto-grazie-cosenza/|titolo=ULTRAS BISCEGLIE: “I VALORI PRIMA DI TUTTO, GRAZIE COSENZA”|data=22 gennaio 2019|accesso=2 agosto 2019}}</ref> del [[Pisa Sporting Club|Pisa]] (in passato c’era un gemellaggio),<ref>{{Cita web|url= https://www.iltirreno.it/livorno/sport/2020/02/15/news/addio-al-gemellaggio-col-pisa-e-ora-i-cosentini-sono-amici-1.38473985|titolo=Addio al gemellaggio col Pisa e ora i cosentini sono amici}}</ref> del [[Football Club Crotone|Crotone]], del {{Calcio Lanciano|N}}, dell'[[Unione Sportiva Alessandria Calcio 1912|Alessandria]], della [[Carrarese Calcio 1908|Carrarese]], e con i tedeschi del [[Fußball-Club St. Pauli von 1910|St. Pauli]] e del [[Sport-Verein Werder von 1899|Werder Brema]].<ref>{{Cita web|url=https://www.cosenzachannel.it/2023/08/19/cosenza-werder-brema-bayern-monaco-tifosi/|titolo=Werder Brema-Bayern Monaco: uno striscione per i tifosi del Cosenza}}</ref>
{{Calciatore in rosa|n°= 3|nazione=KOS|nome=Kastriot Dermaku|ruolo=D}}
 
{{Calciatore in rosa|n°= 4|nazione=PRT|nome=[[Aníbal Capela]]|ruolo=D}}
Le rivalità maggiori sono verso i corregionali del {{Calcio Catanzaro|N}},<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/> con il quale si disputa il [[Derby calcistici in Calabria#Catanzaro-Cosenza|Derby di Calabria]], ed i rivali storici della [[Unione Sportiva Salernitana 1919|Salernitana]];<ref>{{Cita web|url=https://www.sportpeople.net/cosenza-salernitana-serie-b-ce-stato-un-tempo-che-in-certi-posti-ce-ancora/|titolo=Cosenza-Salernitana, Serie B: c’è stato un tempo che in certi posti c’è ancora|autore=simone|data=2018-12-31|lingua=it|accesso=2023-07-28}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.salernosport24.com/salernitana-cosenza-ultras/|titolo=Salernitana Cosenza: storia di una sana rivalità|autore=Redazione|data=2021-03-09|lingua=it|accesso=2023-07-28}}</ref> in ambito regionale vi è rivalità anche con i tifosi della {{Calcio Reggina|N}}.<ref name="Tifonet"/> Le altre rivalità più accese sono quelle con i tifosi del [[Unione Sportiva Lecce|Lecce]],<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/> del [[Brescia Calcio|Brescia]],<ref>[https://www.calcioweb.eu/2018/11/cosenza-catania-scontri-tifosi-video/10262391/ Calcioweb.eu]</ref> del [[Hellas Verona|Verona]],<ref name="Tifonet"/><ref name="Tifoserie Calabresi"/> del [[Palermo Football Club|Palermo]], del [[Delfino Pescara 1936|Pescara]],<ref name="Tifonet" /><ref name="Tifoserie Calabresi" /> del [[Robur Siena|Siena]],<ref>{{Cita web|url=http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-amichevole-siena-cosenza-incidenti-tra-tifosi/3245256|titolo=CALCIO, AMICHEVOLE SIENA-COSENZA: INCIDENTI TRA TIFOSI - Sport - Repubblica.it|lingua=it|accesso=2023-07-28}}</ref> e dell'[[Ascoli Calcio 1898 FC|Ascoli]].<ref>{{Cita web|url=https://www.picenooggi.it/2018/08/27/58763/tensione-tra-ultras-del-cosenza-e-forze-dellordine-incendiata-una-scarpata/|titolo=Tensione tra Ultras del Cosenza e forze dell'ordine, incendiata una scarpata|autore=Chiara Poli|data=2018-08-27|lingua=it|accesso=2023-07-28}}</ref> Altre rivalità sono quelle verso i tifosi del [[Calcio Catania|Catania]],<ref name="Tifonet" /><ref name="Tifoserie Calabresi" /> del {{Calcio Bari|N}}, della [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], del {{Calcio Siracusa|N}}, del [[Barletta Calcio|Barletta]],<ref name="Tifoserie Calabresi" /> dell'{{Calcio Avellino|N}},<ref>{{Cita web|url=https://www.avellinotoday.it/cronaca/incidenti-tifosi-avellino-cosenza.html|titolo=Solo un'amichevole ma scoppia la rissa tra tifosi: ferito un calabrese|lingua=it|accesso=2023-07-28}}</ref> del [[Foggia Calcio|Foggia]] e della [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]].<ref>{{Cita web| url=https://www.pianetaempoli.it/curva-ospiti-i-tifosi-del-cosenza/|titolo=Curva Ospiti | I tifosi del Cosenza|editore=https://www.pianetaempoli.it/|data=26 luglio 2020|accesso=28 marzo 2024}}</ref>
{{Calciatore in rosa|n°= 5|nazione=ITA|nome=Riccardo Idda|ruolo=D}}
 
{{Calciatore in rosa|n°= 6|nazione=ITA|nome=Luca Palmiero|ruolo=C}}
==Organico==
{{Calciatore in rosa|n°=7|nazione=ITA|nome=Domenico Mungo|ruolo=C}}
{{vedi anche|Cosenza Calcio 2025-2026}}
{{Calciatore in rosa|n°= 9|nazione=ITA|nome=[[Leonardo Perez]]|ruolo=A}}
=== Rosa 2025-2026 ===
{{Calciatore in rosa|n°=10|nazione=ITA|nome=Matteo Di Piazza|ruolo=A}}
''Rosa aggiornata all’8 ottobre 2025.''
{{Calciatore in rosa|n°=11|nazione=ITA|nome=Tommaso D'Orazio|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=14|nazione=ITA|nome=Andrea Tiritiello|ruolo=D/inizio}}
{{Calciatore in rosa|n°=151|nazione=URYITA|nome=[[AndrésThomas Schetino]]Pompei|ruolo=CP}}
{{Calciatore in rosa|n°=162|nazione=FRAITA|nome=[[AllanBaldovino Pierre Baclet]]Cimino|ruolo=AD}}
{{Calciatore in rosa|n°=173|nazione=ITA|nome=IvanAntonio VaroneBarone|ruolo=CD}}
{{Calciatore in rosa|n°=184|nazione=ITA|nome=MatteoGianmarco LegittimoBegheldo|ruolo=DC}}
{{Calciatore in rosa/medio|col1n=#1020605|col2nazione=#B02040ITA|nome=Edoardo Contiero|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=196|nazione=ITA|nome=[[RiccardoChristian ManieroDalle Mura]]|ruolo=AD}}
{{Calciatore in rosa|n°=207|nazione=ITA|nome=MattiaKevin TrovatoCannavò|ruolo=CA}}
{{Calciatore in rosa|n°=219|nazione=ITA|nome=Mirko[[Giacomo BrucciniBeretta]]|ruolo=CA}}
{{Calciatore in rosa|n°=2210|nazione=ITA|nome=Umberto[[Luca SaraccoGarritano]]|ruolo=PC}}
{{Calciatore in rosa|n°=2311|nazione=ITA|nome=Gianni[[Tommaso AzzinariD'Orazio]]|ruolo=AD|altro=c}}
{{Calciatore in rosa|n°=2416|nazione=ITA|nome=[[LucaManuel Garritano]]Ricciardi|ruolo=AD}}
{{Calciatore in rosa|n°=2517|nazione=ITA|nome=Gennaro[[Alessandro TutinoCaporale]]|ruolo=AD}}
{{Calciatore in rosa|n°=2719|nazione=ITA|nome=[[EnricoNicolò Bearzotti]]Contiliano|ruolo=AC}}
{{Calciatore in rosa|n°=28|nazione=ITA|nome=Armando Anastasio|ruolo=D/medio}}
{{Calciatore in rosa|n°=2921|nazione=ITA|nome=[[ManuelDiego Pascali]]Ragone|ruolo=DC}}
{{Calciatore in rosa|n°=3022|nazione=ITA|nome=[[LucaThomas Verna]]Vettorel|ruolo=CP}}
{{Calciatore in rosa|n°=3223|nazione=URYFRA|nome=[[JaimeSofiane Báez]]Achour|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=3326|nazione=ITA|nome=PietroPaolo PerinaDametto|ruolo=PD}}
{{Calciatore in rosa|n°= 28|nazione=ITACIV|nome=Pierluigi[[Christian IudicelliKouan]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n=29|nazione=ITA|nome=Alessandro Arioli|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n=30|nazione=ITA|nome=[[Simone Mazzocchi]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n=33|nazione=ITA|nome=Antonio Ferrara|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n=34|nazione=ITA|nome=[[Aldo Florenzi]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n=39|nazione=GRC|nome=[[Chrīstos Kourfalidīs]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n=77|nazione=ITA|nome=Christian Langella|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n=99|nazione=AUS|nome=Jahce Novello|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa/fine}}
 
=== Staff tecnico ===
Dal sito internet ufficiale della società.<ref>{{Cita web|url = http://www.ilcosenza.it/team/staff/|titolo =STAFF|editore accesso=22 marzo 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilcosenza.it/2024/07/12/%f0%9f%94%b4%f0%9f%94%b5-lo-staff-tecnico-di-massimiliano-alvini/|data titolo=Lo 23staff agostotecnico 2017|accessodi Massimiliano Alvini|data=12 24luglio 2024|accesso=12 agostoluglio 20172024}}</ref>
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestrariquadro|aligncol1=left|width=80%|logo=Nuova#102060; Cosenzaborder:3px Calciosolid - Stemma.svg|border=1px|col1=#102060C62929;|col2=white#FFFFFF|col3=#B02040white|font-size=120%|titolo=Staff dell'area tecnica|contenuto=
*{{Bandiera|ITA}} [[PieroAntonio BragliaBuscè]] - Allenatore
*{{Bandiera|ITA}} RobertoFrancesco OcchiuzziNuti - Allenatore in seconda
*{{Bandiera|ITA}} LuigiDaniele PincenteZini - Collaboratore tecnico
*{{Bandiera|ITA}} [[StefanoDiego Trinchera]]Gemignani - DirettorePreparatore Sportivoatletico
*{{Bandiera|ITA}} Antonio Fischetti - Preparatore dei portieri
*{{Bandiera|ITA}} Ippolito Bonofiglio - Responsabile sanitario
*{{Bandiera|ITA}} Enrico Costabile - Medico sociale
*{{Bandiera|ITA}} SimoneNino ArnoneAvventuriera - StaffResponsabile medico
*{{Bandiera|ITA}} FrancescoSimone PuglieseArnone - Staff medicosanitario
*{{Bandiera|ITA}} ErcoleItalo DonatoMarsico - Staff medicosanitario
*{{Bandiera|ITA}} Umberto Vommaro - Magazziniere
*{{Bandiera|ALB}} Destan Mata - Magazziniere
}}
</div>
{{clear}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{citaCita libro|nomeautore=Lupi|cognome= si Nasce|titolo=L'AnnoNon deici LupiBasti -mai!... racconto SemBravadi ImpossiBileuna salvezza con retrogusto da playoff| anno=2018|editore=Amazon2024|ISBN=978-1-71801-805979-18332149986}}
* {{citaCita libro|nomeautore=Federico|cognome=BriaLupi si Nasce|titolo=VitaL'aBBiamo dafatto lupi|editore=Editriceancora...racconto Primeranodi un'altra incredibile salvezza| anno=19862023|cidISBN=Bria979-8851945380}}
*{{Cita libro|autore=Lupi si Nasce|titolo=L'Anno dei Lupi - SemBrava ImpossiBile| anno=2018|ISBN=978-1-71801-805-1}}
* {{cita libro|nome=Vincenzo|cognome=D'Atri|titolo=Cosenza storia in rossoblù 2° Volume|editore=Luigi Pellegrini Editore|anno=1991|cid=D'Atri}}
* {{citaCita libro|nomeautore=Gabriele|cognome=CarchidiFederico Bria|titolo=ProfondoVita Rossoblùda lupi|editore=EditorialeEditrice Progetto 2000Primerano|anno=2003|ISBN=88-8276-186-X1986|cid=CarchidiBria}}
* {{citaCita libro|nomeautore=Andrea|cognome=FerreriVincenzo D'Atri|titolo=Ultras.Cosenza Istoria ribelliin delrossoblù calcio. Quarant'anni di antagonismo e passioneVolume|editore=MimesisLuigi EdizioniPellegrini Editore|anno=2008|ISBN=978-88-96130-02-51991|cid=Ferreri, ''Op. cit.'D'Atri}}
*{{Cita libro|autore=Gabriele Carchidi|titolo=Profondo Rossoblù|editore=Editoriale Progetto 2000|anno=2003|ISBN=88-8276-186-X|cid=Carchidi}}
* {{cita libro|nome=Sandro|cognome=Solinas|titolo=Stadi d'Italia|anno=2012|editore=Goal Book|città=Pisa|cid=Solinas, ''Op. cit.''}}
* {{citaCita libro|nomeautore=Gianluca|cognome=PasquaAndrea Ferreri|titolo=IlUltras. mioI Cosenzaribelli del calcio. Quarant'anni di antagonismo e passione|editore=LuigiMimesis Pellegrini EditoreEdizioni|anno=20142008|ISBN=978-88-96130-02-5|cid=PasquaFerreri, ''Op. cit.''}}
*{{Cita libro|autore=Sandro Solinas|titolo=Stadi d'Italia|anno=2012|editore=Goal Book|città=Pisa|cid=Solinas, ''Op. cit.''}}
*{{Cita libro|autore=Gianluca Pasqua|titolo=Il mio Cosenza|editore=Luigi Pellegrini Editore|anno=2014|cid=Pasqua, ''Op. cit.''}}
 
== Voci correlate ==
* [[CosenzaSport in Calabria]]
* [[SportMario inMartire Calabria(pilota)]]
* [[Stadio San Vito]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|commons=Category:Cosenza Calcio 1914}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Transfermarkt|4031|S}}
 
{{Calcio Cosenza navbox}}
{{Calcio Cosenza storico}}
{{Serie BC}}
{{Vincitori Serie C1/Lega Pro Prima Divisione}}
{{Vincitori Serie C2/Lega Pro Seconda Divisione}}
Riga 1 171 ⟶ 1 071:
{{Vincitori Scudetto Serie D}}
{{Vincitori Coppa Anglo-Italiana}}
{{Portale|Calabria|calcio}}
 
{{DEFAULTSORT:Cosenza Calcio}}
[[Categoria:Cosenza Calcio| ]]