Cerami: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{F|centri abitati della Sicilia|Marzo 2021}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cerami
|Panorama = Cerami .jpg
|Didascalia = Panorama di Cerami
|Bandiera = Cerami-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Cerami-Stemma.png
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|Divisione amm grado 2 = Enna
|Amministratore locale = Silvestro Chiovetta
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 10
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Capizzi]] (ME), [[Cesarò]] (ME), [[Gagliano Castelferrato]], [[Mistretta]] (ME), [[Nicosia (Italia)|Nicosia]], [[Troina]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2134
|Nome abitanti = ceramesi
|Patrono = [[sant'Ambrogio]]
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|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Cerami (province of Enna, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cerami
}}
'''Cerami''' (''Cirami'' in [[lingua siciliana|siciliano]]<ref>{{
== Geografia fisica ==
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== Origini del nome ==
L'[[etimologia]] del nome ha probabilmente origine
== Storia ==
Il territorio era già frequentato in epoca preistorica, come dimostra il ritrovamento del [[menhir di Cerami|complesso di menhir]], trovato ai piedi del ''Monte Mersi'', che probabilmente aveva funzioni astronomiche.<ref>{{cita web|url=https://www.esperonews.it/2021012394033/categoria-g-z/sicilia/megalitismo-preistorico-scoperto-in-sicilia-il-primo-complesso-di-menhir-orientati-astronomicamente/|titolo=Megalitismo preistorico: scoperto in Sicilia il primo complesso di Menhir orientati astronomicamente|accesso=1º luglio 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://alloranews.com/culture/la-valle-dei-menhir-di-cerami-sicilia-enna-un-tesoro-archeologico-tutto-da-scoprire/|titolo=La “Valle dei Menhir” di Cerami (Sicilia-Enna) un tesoro archeologico tutto da scoprire|accesso=1º luglio 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.archeologiaviva.it/17764/menhir-di-cerami/|titolo=Menhir di Cerami e megalitismo mediterraneo |accesso=1º luglio 2024}}</ref>
Le origini del borgo sono antiche, e con ogni probabilità risalgono ai greci. I reperti archeologici venuti alla luce nei saggi di scavi effettuati in via Roma nel [[1971]] fanno collocare le origini di Cerami tra il IV ed il V secolo a.C. La carenza di fonti impedisce la ricostruzione della storia delle origini di Cerami.
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=== La processione dell'alloro e i santi protettori ===
La processione dell'[[alloro]], detta ''a 'ntrata u lauru'', ricorda il trionfale ingresso dei normanni a Cerami. E ancora la tradizione popolare attribuisce a questo popolo il nome di alcune contrade, come quelle di ''Ruggero'', ''Mille'' e ''Evangelico''. Soprattutto nel culto religioso, nella particolare devozione ad alcuni santi, i normanni lasciarono l'impronta più duratura, specie per l'opera che condussero in seguito alla ben nota [[Battaglia di Cerami]]. Non esistono documentazioni di chiese di Cerami, prima di quelle fatte costruire da [[Ruggero I di Sicilia|Ruggero d'Altavilla]] e dai suoi immediati successori. Le prime infatti pare siano quelle di [[San Giorgio]] e [[San Michele]], due santi che secondo la leggenda intervennero nella battaglia combattuta dai Normanni contro i [[Saraceni]] nel [[1063]] nei pressi di Cerami, favorendo la vittoria dei cristiani.
La chiesa di San Giorgio non esiste più, quella di San Michele, soggetta a trasformazioni nel tempo, è in gran parte crollata. Varie sono le interpretazioni circa la leggenda dell'apparizione di San Giorgio, leggenda che venne cantata da [[Giuseppe Fedele Vitale]], [[Lionardo Vigo Calanna|Lionardo Vigo]] e [[Tommaso Balli]]. Secondo la leggenda locale intervenne pure alla battaglia [[San Michele Arcangelo]], verso cui la devozione è ancora viva. Tangibile fu altresì a Cerami l'impronta del nucleo "lombardo". Questo paese, sebbene non figuri tra gli ''oppida lombardorum'', tuttavia, dà testimonianza che ebbe la presenza di latini e [[Lombardi di Sicilia|lombardi]].
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=== L'Ottocento e l'era moderna ===
L'Ottocento fu un secolo di ulteriore risveglio nella vita di Cerami. La [[Rosso (famiglia)|famiglia Rosso]] è sempre la guida del paese, tranne qualche parentesi. Cresce ancora la popolazione, che nel 1852 arriva a
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Fino al secolo scorso vi erano ben ventiquattro chiese. Oggi ne esistono solo nove, di cui sette nel centro abitato: la matrice, dedicata a [[Sant'Ambrogio|Sant' Ambrogio]], [[Sant'Antonio Abate|Sant'Antonio abate]], [[Madonna del Carmelo]], [[San Sebastiano]], [[San Benedetto]], [[San Giuseppe]] delle anime del purgatorio, San
[[File:Cerami - Ponte (medioevale) di Cicerone sul fiume Cerami - panoramio.jpg|miniatura|Ponte Vecchio o ponte di Cicerone]]
Fuori dal centro abitato è presente il cosiddetto
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa madre (Cerami)|Chiesa madre]].
* [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Cerami)|Chiesa di Sant'Antonio abate]]
*
* Chiesa di San Sebastiano. Fino al 1600 una chiesa dedicata a San Sebastiano sorgeva vicino a Porta Umbria, ad occidente del castello. Fu nel 1612 che per iniziativa di un sacerdote si decise di costruire, in onore dello stesso santo, una nuova chiesa, la quale sorge poco distante dalla vecchia, di cui oggi sono visibili due archi. L'attuale chiesa di San Sebastiano ha subito, nel tempo, lavori di restauro, nonché aggiunte e modifiche, e fu, agli inizi del secolo scorso, causa di un'accesa lite tra l'omonima confraternita ed il clero locale, a causa delle prepotenze di quest'ultimo. La chiesa è ad unica navata. La facciata è severa, inquadrata da pilastri e da paraste bugnate. La decorazione è sobria. Nel complesso la chiesa mostra i caratteri essenziali dell'architettura tardorinascimentale.
* Chiesa di San Benedetto. Nessuna notizia precisa si ha sulla data di erezione. La sua conoscenza è legata al santuario della Madonna della Lavina. Dall'esame stilistico si può dedurre che questa chiesa, nella sua attuale struttura, tranne la facciata, risale alla prima metà del Settecento. Le suore [[benedettine]], andato distrutto il loro monastero, che sorgeva in contrada Lavina, dove oggi sorge il santuario omonimo, si sarebbero trasferite in uno nuovo, costruito in un quartiere, in quel tempo periferico rispetto al centro abitato, ma non sappiamo quando ciò avvenne. Il monastero, nel secolo scorso, venne incamerato dallo Stato ed in seguito alienato in favore dei privati, che lo trasformarono in case di abitazione. La chiesa è a pianta centrale, di tipo tardobarocco. Belli e delicati gli [[stucco|stucchi]]. In questa chiesa si conservano la preziosa
== Tradizioni e festività ==
Nel paese, i festeggiamenti in onore dei santi sono il fulcro delle tradizioni locali. Le feste religiose
[[File:A' Nisciuta, Trionfale uscita di Sant'Antonio Abate sull'artistico fercolo. Cerami, ultima domenica di luglio.jpg|miniatura|''A' Nisciuta,'' Trionfale uscita di Sant'Antonio Abate, Ultima domenica di luglio]]
Le festività, quasi tutte concentrate nel periodo estivo, hanno inizio il penultimo sabato del mese di maggio, con i festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo. La prima domenica di luglio avviene la "Festa dell'incontro" che vede sfilare in processione la statua di San Michele Arcangelo, la statua di San Giuseppe e la tavola quattrocentesca di Maria Santissima di Lavina, saranno quest'ultimi due i protagonisti dell'incontro.
L'ultima domenica di luglio ha luogo la Festa di Sant'Antonio Abate, inserita nel 2021 all'interno della '''Rete Italiana per la Salvaguardia e Valorizzazione delle feste di Sant'Antonio Abate'''.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://reteitaliana.santantuono.it/festa-di-santantonio-abate-a-cerami/|titolo=Festa di Sant'Antonio Abate a Cerami - Rete Italiana per la Salvaguardia e Valorizzazione delle Feste di Sant'Antonio Abate|data=2021-09-18|accesso=2025-04-08}}</ref> La festa, preceduta il giorno prima dalla "Cavalcata", si caratterizza per la ''"Nisciuta"'', ossia la trionfale uscita del santo, posto sull'artistico fercolo.
Le festività, quasi tutte concentrate nel periodo estivo, hanno inizio l'ultimo sabato del mese di maggio, con i festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo. La prima domenica di luglio avviene l'"incontro" tra San Giuseppe e Maria Santissima, mentre l'ultima domenica si svolgono i festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate i quali sono preceduti, il giorno prima, dalla "Cavalcata". La seconda domenica di agosto si celebra la ricorrenza della Madonna SS. del Carmelo. Il 28 si festeggia il Protettore San Sebastiano. Questa ricorrenza è preceduta il giorno 27 dalla "Ntrata u lauru''"<ref>Trad. Sic. "''Entrata dell'alloro''"</ref>: si tratta di una sfilata di bandiere di alloro che i credenti portano di peso sulla testa. La sera precedente in ognuna di queste feste, ogni confraternita annuncia l'evento con rulli di tamburo, portando in processione le reliquie dei rispettivi Santi per le vie del paese, per giungere con i vespri nelle chiese interessate. Le festività si chiudono il 7 e l'8 settembre con le celebrazioni in onore della Madonna della Lavina della quale sono devoti tanto i ceramesi quanto le popolazioni dei paesi vicini. Suggestivo è poi il lungo pellegrinaggio attraverso cui i fedeli, la notte fra il 6 e il 7 settembre, rendono omaggio alla Madonna: partendo dal paese vicino, [[Troina]], i pellegrini raggiungono a piedi, molti anche scalzi, al santuario. Inoltre Cerami, insieme a [[Nicosia (Italia)|Nicosia]], ospita uno dei più vivaci carnevali di [[Sicilia]].▼
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== Sport ==
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{{ComuniAmminPrec |Nome = Silvestro Chiovetta |Inizio = 11 giugno 2018 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Infrastrutture e trasporti ==
Il comune è interessato dalle seguenti direttrici stradali:
* {{simbolo|Strada Statale 120 Italia.svg|62}}.[[strada statale 120 dell'Etna e delle Madonie|dell'Etna e delle Madonie]]
== Galleria d'immagini ==
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File:Cerami chiesa madre Sant'Ambrogio.JPG|La chiesa madre
File:
File:Cerami chiesa San Sebastiano.JPG|Chiesa di San Sebastiano
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.reginamundi.info/icone/lavina.asp | 2 = L'icona della Madonna della Lavina | accesso = 23 giugno 2009 | dataarchivio = 17 maggio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090517024824/http://www.reginamundi.info/icone/lavina.asp | urlmorto = sì }}
{{Comuni del Parco dei Nebrodi}}
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