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Marino Auriti (Guardiagrele 1891 - West Chester (Pennsylvania) 1980) è stato un artista italiano naturalizzato statunitense.
 
Auriti è principalmente conosciuto per il suo modello architettonico del ''Il Palazzo Enciclopedico del Mondo'', costruito per raccogliere tutto il sapere.[1] Sebbene tale modello sia rimasto incompiuto e il progetto mai realizzato, l'opera haè avutoconsiderata ununa effettopietra profondomiliare nel suo genere. Nel 2013, il modello è stato il fulcro della Biennale di Venezia. Oggie tale operaoggi fa parte della collezione permanente dell'[[American Folk Art Museum]].[2]
 
== Biografia ==
=== La gioventù ===
Nato nel 1891 a Guardiagrele, in Italia, Auriti studiò brevemente architettura da ragazzo. Sebbene abbia coltivato un profondo interesse verso l'architettura, lavorò come carrozziere e sposò Maria Rachele. Nel 1915, durante la prima guerra mondiale, Auriti venne assegnato a un reparto di fanteria dell'esercito italiano.
 
Quando il fascismo prese il potere durante gli anni venti, Auriti mostrò il suo dissenso verso il nuovo partito pubblicando una serie di poesie satiriche antifasciste sulin un giornale locale. In seguito a ciò, il futuro artista venne importunato da un gruppo di camicie nere che lo umiliarono pubblicamente e lo costrinsero a bere olio di ricino.[3] Verso la fine degli anni venti, dopo che il partito avevaebbe preso possesso della casa di famiglia a Guardiagrele, Auriti, suo fratello e le loro famiglie lasciarono l'Italia.
 
=== Il soggiorno in Brasile e il trasferimento negli Stati Uniti ===
MentreSebbene laAuriti famigliae avevai messofamiliari gliavessero occhivoluto suglitrapiantarsi Statinel UnitiNord America, le restrizioni dell'immigrazione negli Stati Uniti richiedevanoli checostrinsero sia stabilisserostabilirsi a Catanduva, una città vicinovicina a San Paolo, in Brasile. Lì, Auriti è andato a lavorare acome costruire trebbiecostruttore di chicchitrebbiatrici diper il caffè. ConIn ilseguito al crollo del mercato del caffè brasiliano nel 1929, la carrieraegli fu dicostretto brevea durata.interrompere presto la sua attività.[4]
 
Nel 1938, Auriti, sua moglie e la loro giovane figlia, nata nel 1928, si trasferirono negli Stati Uniti. Alla fine la famiglia si stabilì a Kennett Square, nel sud-est della Pennsylvania. Auriti ha allestitoallestì un'auto-carrozzeria, dove ha anche promossopromosse l'attività di "incorniciatura artistica". Per Auriti il ​​garage è servito da sito per tutti i suoi progetti creativi: dipinti ad olio di vecchi maestri e di fotografie delriprese dal ''[[National Geographic]]'' e, soprattutto, per la sua grande impresa architettonica: The''Il EncyclopedicPalazzo Palace.Enciclopedico del Mondo''.[3] Durante gli anni cinquanta Auriti assemblò il suo famoso modello architettonico nel corso di tre anni. Il suo modello è composto di legno, plastica, metallo, pettini per capelli e altre parti di kit per modellismo. È sormontato da un ateneo televisivo. In piedi a undici metri di altezza, il modello si siede su una base di sette piedi per sette piedi.
 
 
== Il Palazzo Enciclopedico ==
Auriti ha assemblato il suo famoso modello architettonico nel corso di tre anni, dopo che si è ritirato negli anni '50. Il suo modello è fatto di legno, plastica, metallo, pettini per capelli e altre parti di kit per modellismo. È sormontato da un ateneo televisivo. In piedi a undici metri di altezza, il modello si siede su una base di sette piedi per sette piedi.
 
Immaginato su una scala 1: 200, The Enciclopedico Palace è stato progettato per stare alto 2.300 piedi e occupa 16 isolati di città. Sarebbe stato il grattacielo più alto del mondo. Con gli occhi puntati su "The Mall" a Washington DC, Auriti immaginava un grande monumento alla conoscenza. Centoventisei statue in bronzo di "scrittori, scienziati e artisti passati, presenti e futuri", così come quattro laboratori a cupola su ogni angolo dovevano essere inclusi nella costruzione. Iscritta sui fregi circostanti, Auriti includeva assiomi del tipo: "Perdona la prima volta", "Goditi la libertà ma non ferire nessuno" e "Non abusare della generosità". [4] Per Auriti, il Palazzo doveva ispirare - e per insegnare.