Sultan bin 'Abd al-'Aziz Al Sa'ud: differenze tra le versioni

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Sulṭān ha acquistato carri armati statunitensi, aerei da combattimento, missili e [[Airborne Warning and Control System|AWACS]] (sistemi di allarme e di controllo in volo). Tuttavia, a causa dei problemi nell'assimilare le tecnologie all'interno delle sue forze armate, una percentuale relativamente elevata di materiale militare venne conservato in manutenzione, nonostante i 34 miliardi di dollari del bilancio della Difesa saudita spesi per il mantenimento di attrezzature militari. Sulṭān è presumibilmente diventato straordinariamente ricco, intascando tangenti da parte delle imprese occidentali che hanno ottenuto contratti di difesa per miliardi di dollari (anche se ciò non è mai stato verificato).<ref>{{Cita news|url=http://www.nytimes.com/2002/12/22/magazine/the-way-we-live-now-12-22-02-primer-who-s-who-in-the-house-of-saud.html?pagewanted=2|titolo=The way we live now|giornale=The New York Times|data=22 dicembre 2002|accesso=9 dicembre 2010}}</ref> È stato coinvolto in numerosi scandali, tra cui l'accordo di Al Yamamah.<ref name="saudipolitics">{{Cita news|url=http://news.yahoo.com/s/afp/20101121/wl_mideast_afp/saudipoliticsroyalshealth;_ylt=Ak7X8By.biX9Wemgf9e76MgLewgF;_ylu=X3oDMTMwNTk5N3VsBGFzc2V0A2FmcC8yMDEwMTEyMS9zYXVkaXBvbGl0aWNzcm95YWxzaGVhbHRoBHBvcwM2BHNlYwN5bl9wYWdpbmF0ZV9zdW1tYXJ5X2xpc3QEc2xrA3NhdWRpa2luZ3RvdQ--|titolo=Saudi king to US for treatment of back ailment|data=21 novembre|pubblicazione=Yahoo! News|accesso=9 dicembre 2010}}</ref> Tuttavia, la sua influenza negli affari di Stato rimase sempre molto alta fino a quando la sua salute cominciò a deteriorarsi.<ref name="saudipolitics"/> Durante il suo mandato, l'Arabia Saudita è diventata il maggior importatore di armi statunitensi. Era un forte sostenitore della collaborazione USA-Arabia.<ref>{{Cita news|url=http://www.csmonitor.com/2002/0812/p09s02-coop.html|titolo=Backlash in Saudi Arabia|nome=Nawaf last=Obaid|data=12 agosto 2002|pubblicazione=The Christian Science Monitor|accesso=9 dicembre 2010}}</ref>
 
Sulṭān ha anche autorizzato un accordo con la [[British Aircraft Corporation]] nel [[1965]]. Il suo programma, denominato "Operazione Tappeto Magico", prevedeva l'acquisto per 16 milioni di sterline di sei [[English Electric Lightning]], sei [[Hawker Hunter]] e una serie di lanciamissili, il tutto di seconda mano, per l'aeronautica militare. Geoffrey Edwards ha servito come intermediario ufficiale. Inoltre, alcuni piloti britannici si sono recati nel regno, con contratti privati.<ref name=tele/> Il principe Sulṭān era esperto della situazione di guerra civile nello [[Yemen]] e della partecipazione sovietica nel [[Corno d'Africa]] nel [[1985]].<ref name="guardian_briefing_for_PM">{{Cita news|url=http://image.guardian.co.uk/sys-files/Politics/documents/2006/10/27/PJ5_39BriefforThatcherSept85.pdf|formato=PDF|titolo=Briefing for the Prime Minister's meeting with Prince Sultan|data=25 settembre 1985|giornale=The Guardian|accesso=9 dicembre 2010 |urlarchivio=httphttps://www.webcitation.org/5vf9BP28b?url=http://image.guardian.co.uk/sys-files/Politics/documents/2006/10/27/PJ5_39BriefforThatcherSept85.pdf#|dataarchivio=11 gennaio 2011|urlmorto=no|città=London|pubblicazione=}}</ref>
 
Nel [[1996]], il principe Sulṭān si oppose al Pentagono che prevedeva di trasferire le truppe americane in luoghi più sicuri dopo i bombardamenti subiti a [[Dhahran]].<ref>{{Cita news|url=http://news.google.com/newspapers?id=2yBIAAAAIBAJ&sjid=KYEMAAAAIBAJ&pg=6015,6300009&dq=prince+sultan+minister+of+defense&hl=en|titolo=Saudi Arabia – Defense Minister opposes U.S. plans to move soldiers|giornale=The Vindicator|data=15 luglio 1996|accesso=9 dicembre 2010}}</ref> Egli ha visitato l'[[Iran]] nel maggio [[1999]], prima visita ufficiale di un ministro saudita dal [[1979]].<ref name=Cordesman2003>{{Cita libro|autore=Anthony H. Cordesman|titolo=Saudi Arabia Enters the Twenty-First Century: The Political, Foreign Policy, Economic, and Energy Dimensions|url=http://books.google.com/books?id=DCVicuT7kCMC&pg=PR5|accesso=29 settembre 2012|data=1º aprile 2003|editore=Greenwood Publishing Group|isbn=978-0-275-97998-0|pp=5}}</ref>
 
== Secondo Vice Primo ministro ==
Il 13 giugno [[1982]], dopo la morte di re Khālid e l'ascesa al trono del fratello Fahd, il principe Sulṭān è stato nominato Secondo Vice Primo ministro.<ref name=bbc185pro/><ref name=hjournal>{{Cita news|titolo=Crown Prince Fahd takes control of largest oil-exporting nation|url=http://news.google.com/newspapers?nid=1876&dat=19820614&id=E4osAAAAIBAJ&sjid=5M4EAAAAIBAJ&pg=6176,3067260|accesso=28 luglio 2012|giornale=Herald Journal|data=14 giugno 1982}}</ref> L'opposizione alla sua nomina è venuta in particolare da due fratellastri, [[Musa'id bin Abd al-Aziz Al Sa'ud|Musāʿid]] e [[Bandar bin Abd al-Aziz Al Sa'ud|Bandar]], ma anche dal principe ʿAbd Allāh, poi divenuto re, perché più anziani di lui. L'obiezione del principe Musāʿid era facile da essere trascurata in quanto suo figlio, [[Faysal bin Musa'id bin 'Abd al-'Aziz Al Sa'ud|Fayṣal b. Musāʿid]], aveva assassinato re Faysal qualche anno prima. Tuttavia, gli interessi di Bandar erano molto più difficile da ignorare. Così, è stato compensato e la disputa è stata eliminata.<ref name=hend2009>{{Cita pubblicazione|cognome=Henderson|nome=Simon|titolo=After King Abdullah. Succession in Saudi Arabia|rivista=Policy Focus|data=August 2009|anno=2009|volume=96|url=http://www.washingtoninstitute.org/pubPDFs/PolicyFocus96.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel dicembre [[1995]], il principe Sulṭān ha tentato di prendere il potere con il supporto degli ''[[ʿulamāʾ]]'' quando l'allora principe ereditario ʿAbd Allāh era in [[Oman]] per un vertice del [[Consiglio di cooperazione del Golfo]].<ref name=pm97>{{Cita pubblicazione|cognome=Wihbey|nome=Paul Michael|titolo=Succession in Saudi Arabia: The not so Silent Struggle|rivista=IASPS Research Papers in Strategy|data=luglio 1997|numero=4|url=http://www.iasps.org/strategic4/SA.htm}}</ref> Tuttavia, il suo tentativo di colpo di Stato è fallito.<ref name=pm97/>
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== Posizioni varie ==
Il principe Sulṭān era Ispettore Generale dell'Arabia Saudita. È stato presidente del Consiglio di amministrazione della compagnia di bandiera dell'Arabia Saudita, la [[Saudi Arabian Airlines]]. Come presidente, ha approvato il provvedimento di divieto di fumo all'interno di tutti gli aeroporti sauditi.<ref>{{Cita news|url=http://arabnews.com/saudiarabia/article164086.ece|titolo=Kingdom bans smoking at airports |autore=Fatima Sidiya|giornale=Arab News|data=19 ottobre 2010|accesso=9 dicembre 2010|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101020020310/http://arabnews.com/saudiarabia/article164086.ece#|dataarchivio=20 ottobre 2010|urlmorto=sì}}</ref> Nel [[1986]], ha fondato la Commissione nazionale saudita per la conservazione della selvaggina.<ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/3766919.stm|titolo=Profile: Saudi Prince Sultan|nome=Gerald|cognome=Butt|data=3 giugno 2004|pubblicazione=BBC|accesso=9 dicembre 2010}}</ref> È stato presidente del Consiglio superiore per gli affari islamici, che sostiene finanziariamente le comunità musulmane nel mondo.<ref name=bbc185pro>{{Cita news|titolo=Profile: Saudi Prince Sultan|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/4734609.stm|accesso=1º febbraio 2013|giornale=BBC|data=1º agosto 2005}}</ref><ref name=whobbc>{{Cita news|titolo=Who's who: Senior Saudis|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7068977.stm|accesso=27 aprile 2012|pubblicazione=BBC|data=30 ottobre 2007}}</ref>
 
=== Premi scientifici sponsorizzati dal principe Sulṭān ===
* Premio Internazionale Principe Sulṭān b. ʿAbd al-ʿAzīz per l'acqua. Fu fondatore e patrono di questo premio scientifico internazionale bi-annuale per la ricerca dell'acqua creato nel [[2002]].<ref>{{Cita web|url=http://www.psipw.org/about.html|titolo=About the Prize|editore=PSIPW|accesso=31 dicembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090227175537/http://www.psipw.org/about.html#|dataarchivio=27 febbraio 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref name=oasis>{{Cita pubblicazione|titolo=HRH Prince Sultan: Environmentalist and Art Patron|rivista=Oasis Magazine|data=Winter 2009–2010|url=http://www.oasis-mag.com/the-magazine/issues/winter-20092010/hrh-prince-sultan-environmentalist-and-art-patron|accesso=19 luglio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140519002652/http://www.oasis-mag.com/the-magazine/issues/winter-20092010/hrh-prince-sultan-environmentalist-and-art-patron#|dataarchivio=19 maggio 2014|urlmorto=sì}}</ref>
* Cattedra Sulṭān b. ʿAbd al-ʿAzīz per l'ingegneria ambientale del Dipartimento di ingegneria civile dell'Università del petrolio e dei minerali re Fahd. Prima cattedra dell'università.
* L'accordo scientifico tra il principe Sulṭān e l'[[Università di Oxford]] per la cooperazione accademica e culturale, che permette agli studenti sauditi di ottenere baccellierati, master e dottorati nel campo delle scienze umane.<ref name=itttalem>{{Cita web|titolo=Biography. Prince Sultan bin Abdulaziz bin Abdulrahman bin Faisal Al Saud|url=http://www.ittaleem.com/showthread.php?t=224254|editore=iTTaleem|accesso=31 marzo 2012}}</ref>
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Una organizzazione di beneficenza senza scopo di lucro, la "Fondazione Sulṭān b. ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd", è stata istituita e finanziata dal principe Sulṭān nel [[1995]] per obiettivi sociali. La fondazione comprende i seguenti centri in diversi paesi:
 
* Città umanitaria Sulṭān b. ʿAbd al-ʿAzīz<ref>{{Cita web|titolo=Sultan bin Abdulaziz Humatarian City|url=http://www.humanitariancity.org.sa/|editore=Sultan bin Abdulaziz Humatarian City|accesso=31 marzo 2012}}</ref><ref>{{Cita web|url= http://www.eurosynapses.eu/index.php/saudi-arabia/item/4-sultan-bin-abdulaziz-humanitarian-city|titolo=Sultan bin Abdulaziz Humanitarian City (SBAHC)|sito=Euro Synapses|accesso=29 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120928080820/http://www.eurosynapses.eu/index.php/saudi-arabia/item/4-sultan-bin-abdulaziz-humanitarian-city#|dataarchivio=28 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
** Centro scientifico e tecnologico "Sulṭān b. ʿAbd al-ʿAzīz"
** Progetti di edilizia popolare
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== Donazioni ==
Nell'aprile [[2005]], Sulṭān ha donato 2.000.000 di sterline all'[[Ashmolean Museum]]. Questa è considerata come una delle donazioni più controverse che l'[[Università di Oxford]] abbia mai ricevuto. Un anno dopo la donazione l'università ha deciso di "accelerare" il processo di richiesta di borse di studio per gli studenti sauditi, dieci studenti identificati dall'[[Università Principe Sultan]] (PSU). Quando questa disposizione è diventata pubblica, ha portato a critiche da parte di docenti e studenti affermando che non era giusto bypassare il Consiglio direttivo, violando il processo di ammissione per i futuri studenti.<ref name=simcox>{{Cita web|cognome=Simcox|nome=Robin|titolo=A Degree of Influence|url=http://w.socialcohesion.co.uk/files/1301651125_1.pdf|editore=The Centre for Social Cohesion|accesso=22 aprile 2012|anno=2009|urlmorto=sì}}</ref>
 
Un comunicato dell'università ha affermato che la nuova galleria, che fa parte dell'ambizioso progetto di riqualificazione di uno dei musei più antichi del mondo, sarà chiamata "Galleria Principe Sulṭān b. ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd". [[Arab News]] del 21 aprile [[2005]] ha riferito che "la donazione del principe serviva a promuovere la comprensione tra l'Islam e l'Occidente", aggiungendo che i funzionari sauditi e britannici avevano affermato "che la nuova galleria contribuirà a ritrarre la cultura e la civiltà islamica nella giusta prospettiva".<ref name=simcox/>
 
== Vita personale ==
Il principe Sulṭān b. ʿAbd al-ʿAzīz ha avuto trentadue figli dalle sue numerose mogli. Il figlio maggiore, Khālid, dopo la morte del principe Sulṭān, è stato nominato vice-ministro della Difesa, rimanendo in carica fino al 20 aprile [[2013]].<ref name=reugulf>{{Cita news|titolo=Saudi deputy defence minister Prince Khalid Bin Sultan replaced|url=http://gulfnews.com/news/gulf/saudi-arabia/saudi-deputy-defence-minister-prince-khalid-bin-sultan-replaced-1.1172889|accesso=20 aprile 2013|giornale=Gulf News|data=20 aprile 2013|editore=Reuters}}</ref> Bandar è stato il segretario generale del Consiglio di sicurezza nazionale dal 2005, e Direttore Generale della [[Al-Mukhabarat al-'Amma|Presidenza Generale dell'Intelligence]] dal 19 luglio [[2012]]. Fahd è governatore della [[provincia di Tabuk]]. [[Salman bin Sultan Al Sa'ud|Salmān]], un altro figlio, è stato vice-ministro della Difesa dall'agosto [[2013]] al maggio [[2014]].<ref>{{Cita news|titolo=Son of former Saudi crown prince named deputy defence minister|url=http://uk.reuters.com/article/2013/08/06/uk-saudi-defence-idUKBRE97513S20130806|accesso=7 agosto 2013|giornale=Reuters|data=6 agosto 2013}}</ref> Fayṣal (nato nel [[1951]]) è segretario generale della Fondazione Sulṭān b. ʿAbd al-ʿAzīz.<ref>{{Cita web|titolo=Sultan bin Abdulaziz al Saud Foundation sponsors Arab Creativity Award Ceremony|url=http://www.ameinfo.com/174676.html|sito=AMEINFO|accesso=31 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130729023819/http://www.ameinfo.com/174676.html#|dataarchivio=29 luglio 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref name=ssabri>{{Cita libro|cognome=Sharif|nome=Sabri|titolo=The House of Saud in Commerce: A Study of Royal Entrepreneurship in Saudi Arabia,|anno=2001|editore=I. S. Publication|città=New Delhi|isbn=81-901254-0-0|url=http://books.google.com/?id=51Bb8Ix7xw8C&pg=PA151&lpg=PA151&dq=hala+bint+ahmad+al-sudairi#v=onepage&q=hala%20bint%20ahmad%20al-sudairi&f=false}}</ref>
 
Altri figli sono Turkī ([[1959]] - [[2012]]), Nāyef (nato nel [[1979]]), Badr (nato nel [[1980]]), Muḥammad, Saʿūd, Aḥmad, Nawwāf, ʿAbd Allāh, Mishʿal, Manṣūr, Fawwāz, ʿAbd al-Majīd e ʿAbd al-Ilāh.<ref name=ssabri/>
 
Il principe Sulṭān aveva quindici figlie, la prima delle quali è Nawf.<ref name=sgaz12129>{{Cita news|cognome=Al Oreifij|nome=Abdullah|titolo=‘He is a father to every Saudi’|url=http://www.saudigazette.com.sa/index.cfm?method=home.regcon&contentID=2009121256802|accesso=29 dicembre 2012|giornale=Saudi Gazette|data=12 dicembre 2009|città=Riyadh|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130729014536/http://www.saudigazette.com.sa/index.cfm?method=home.regcon&contentID=2009121256802#|dataarchivio=29 luglio 2013|urlmorto=sì}}</ref> Una delle sue figlie, Rīma, è sposata con il principe ereditario [[Muhammad bin Nayef Al Sa'ud|Muḥammad b. Nāyef]].<ref name=Theeco2011>{{Cita news|titolo=Time, surely, for a much younger one|url=http://www.economist.com/node/21534829|accesso=26 aprile 2012|giornale=The Economist|data=29 ottobre 2011}}</ref> Nūra bt. Sulṭān, è sposata con Turkī b. Nāṣer. Un'altra figlia, Munīra era sposata con [[Faysal bin Fahd Al Sa'ud|Fayṣal b. Fahd]], morto nel [[1999]].<ref>{{Cita news|titolo=Rulers offer condolences to Prince Sultan bin Abdulaziz|url=http://www.wam.org.ae/servlet/Satellite?c=WamLocEnews&cid=1289993935448&pagename=WAM%2FWamLocEnews%2FWAM_E_ArticleMailClient&parent=Collection&parentid=1135099399983|accesso=6 maggio 2012|pubblicazione=WAM Emirates News Agency|data=11 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140519004433/http://www.wam.org.ae/servlet/Satellite?c=WamLocEnews&cid=1289993935448&pagename=WAM%2FWamLocEnews%2FWAM_E_ArticleMailClient&parent=Collection&parentid=1135099399983#|dataarchivio=19 maggio 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref name=alyaqeen17611>{{Cita news|titolo=Prince Sattam performs funerary prayers over the deceased|url=http://www.ainalyaqeen.com/arch_2011/June-17/en5.php|accesso=12 febbraio 2013|pubblicazione=Ain Alyaqeen|data=17 giugno 2011}}</ref>
 
Di seguito riportiamo una tabella con l'elenco delle mogli e dei figli avuti da ciascuna di esse:
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== Ricchezza ==
La ricchezza del principe Sulṭān, nel [[1990]] è stata calcolata in $ 1,2 miliardi.<ref name=cnnfortune>{{Cita news|titolo=The billionaires 1990|url=http://money.cnn.com/magazines/fortune/fortune_archive/1990/09/10/73983/|accesso=15 agosto 2012|pubblicazione=CNN/Fortune|data=10 settembre 1990|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130117171801/http://money.cnn.com/magazines/fortune/fortune_archive/1990/09/10/73983/#|dataarchivio=17 gennaio 2013|urlmorto=sì}}</ref> Più tardi, la sua fortuna è stata stimata a 270 miliardi di dollari, che ha distribuito tra i suoi figli prima della morte nel mese di ottobre [[2011]] al fine di sostenere la loro posizione politica nella competitiva arena principesca.<ref>{{Cita web|cognome=Yamani|nome=Mai|titolo=Saudi Arabia’s Old Regime Grows Older|url=http://www.project-syndicate.org/commentary/saudi-arabia-s-old-regime-grows-older|editore=Project Syndicate|accesso=23 aprile 2012|data=25 ottobre 2011}}</ref><ref>{{Cita news|cognome=Riedel|nome=Bruce|titolo=What to Expect from the New Saudi Crown Prince|url=http://nationalinterest.org/commentary/what-expect-the-new-saudi-crown-prince-6107|accesso=23 aprile 2012|pubblicazione=National Interest|data=1º novembre 2011}}</ref>
 
== Problemi di salute ==
È stato riferito che il principe Sulṭān aveva sofferto di [[cancro al colon]] nel [[2003]]. Un corrispondente straniero è stato costretto a lasciare il paese dopo aver segnalato i suoi problemi di salute.<ref>{{Cita web|url=http://www.washingtoninstitute.org/templateC05.php?CID=3153|titolo=Saudi Royals Reunited? Crown Prince Sultan Returns Home|nome=Simon|cognome=Henderson|data=11 dicembre 2009|editore=The Washington Institute|accesso=9 dicembre 2010}}</ref>
 
Nel [[2004]], gli è stato effettivamente diagnosticato un cancro al colon e ha subito diversi interventi chirurgici correttivi. Ha subito un'operazione per rimuovere un polipo intestinale a [[Jedda]] nel [[2005]].<ref name=cbcap>{{Cita news|titolo=Saudi heir to throne dies in hospital|url=http://www.cbc.ca/news/world/story/2011/10/22/saudi-crown-prince-saud-dies.html|accesso=29 luglio 2012|pubblicazione=CBC|data=22 ottobre 2011|editore=AP}}</ref><ref name=ahammond8/> Il principe Sulṭān è stato ricoverato in una clinica svizzera alla fine di aprile del [[2008]].<ref name=ahammond8>{{Cita news|cognome=Hammond|nome=Andrew|titolo=Saudi prince health signals possible power clash|url=http://www.middle-east-online.com/english/?id=25776|accesso=11 febbraio 2013|pubblicazione=Middle East Online|data=7 maggio 2008|città=Riyadh|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140519004320/http://www.middle-east-online.com/english/?id=25776#|dataarchivio=19 maggio 2014|urlmorto=sì}}</ref> Nell'aprile 2009, cominciò a soffrire della [[malattia di Alzheimer]].<ref>{{Cita news|url=http://arabia2day.com/featured/crown-prince-sultan-/|titolo=Crown Prince Sultan Suffers from Alzheimers|data=1º febbraio 2011|pubblicazione=Arabia Today|accesso=18 ottobre 2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.economist.com/node/18291511|titolo=The royal house is rattled too|data=3 marzo 2011|pubblicazione=The Economist|accesso=18 ottobre 2011}}</ref>
 
In un documento diplomatico divulgato da [[Wikileaks]] i diplomatici americani hanno dichiarato che hanno visto il Principe Sulṭān come "a tutti gli effetti incapace",<ref name="09RIYADH496">{{Cita pubblicazione|cognome=Fraker|titolo=Scenesetter for Senator Bond's April 6–8 visit to Saudi Arabia|id={{WikiLeaks cable|09RIYADH496}}|editore=[[WikiLeaks]]|data=31 marzo 2009|url=http://wikileaks.ch/cable/2009/03/09RIYADH496.html|accesso=11 gennaio 2011 |urlarchivio=httphttps://www.webcitation.org/5vf8hWnAq?url=http://wikileaks.ch/cable/2009/03/09RIYADH496.html#|dataarchivio=11 gennaio 2011|urlmorto=no}}</ref> e che probabilmente soffriva di demenza senile, in particolare del morbo di Alzheimer.<ref>{{Cita web|cognome=Henderson|nome=Simon|titolo=Saudi Arabia's Oil Policy Vacancies|url=http://www.washingtoninstitute.org/policy-analysis/view/saudi-arabias-oil-policy-vacancies|editore=The Washington Institute|accesso=27 maggio 2012|data=7 gennaio 2011}}</ref>
 
=== Vacanza in Marocco ===
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Nel 2009, re ʿAbd Allāah si è assunto la responsabilità di tutti gli acquisti militari e ha ridotto il potere del Ministero della Difesa. Nel mese di ottobre [[2010]], il sovrano ha condotto personalmente gran parte delle trattative per l'acquisto di un pacchetto di armi dagli Stati Uniti per un valore di oltre 60 miliardi di dollari.<ref>{{Cita news|url=http://www.officialwire.com/main.php?action=posted_news&rid=245784&catid=855|titolo=For Saudis, U.S. Arms Deal is a Challenge|data=26 ottobre 2010|pubblicazione=iWireNews ™ (iWireNews ™ and OfficialWire)|accesso=9 dicembre 2010}}</ref>
 
Nel novembre 2010, Sulṭān ha ricevuto il [[Primo ministro]] libanese [[Saad Hariri|Saʿd Ḥarīrī]] per discutere del futuro del governo del Libano.<ref>{{Cita news|url=http://arabnews.com/saudiarabia/article179739.ece|titolo=Sultan receives Hariri in Agadir|giornale=Arab News|data=4 novembre 2010|accesso=9 dicembre 2010|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101207202002/http://arabnews.com/saudiarabia/article179739.ece#|dataarchivio=7 dicembre 2010|urlmorto=sì}}</ref> Egli era in cura dal 2009 per quello che gli analisti e i diplomatici credevano fosse un cancro.<ref>{{Cita web|url=http://news.yahoo.com/s/afp/20101121/wl_mideast_afp/saudipoliticsroyalshealth;_ylt=Ak7X8By.biX9Wemgf9e76MgLewgF;_ylu=X3oDMTMwNTk5N3VsBGFzc2V0A2FmcC8yMDEwMTEyMS9zYXVkaXBvbGl0aWNzcm95YWxzaGVhbHRoBHBvcwM2BHNlYwN5bl9wYWdpbmF0ZV9zdW1tYXJ5X2xpc3QEc2xrA3NhdWRpa2luZ3RvdQ--|titolo=Saudi king to US for treatment of back ailment|data=21 novembre 2010|sito=Yahoo! News|accesso=9 dicembre 2010}}</ref> Alla fine di novembre del 2010, tornò in Arabia Saudita perché il re era partito per gli Stati Uniti per un intervento chirurgico. Il suo ritorno è stato visto come una formalità giuridica, necessaria a norma del diritto saudita, che stabilisce che solo uno dei primi due funzionari del regno può essere all'estero in un determinato momento.<ref>{{Cita news|url=http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703567304575628223064983984.html|titolo=Saudi King to Seek Medical Care in U.S.|autore=Summer Said and Margaret Coker|giornale=The Wall Street Journal|accesso=9 dicembre 2010|data=22 novembre 2010}}</ref>
 
== Morte e funerale ==