Utente:Giuseppe Capitano/Sandbox: differenze tra le versioni
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Il padrone dell'attività, oltre a garantire al garzone un salario, dava vitto e alloggio e non di rado forniva anche il vestiario. L'apprendista invece si impegnava a rispettare gli ordini del maestro, a lavorare nei giorni feriali sia di giorno che di notte se richiesto.
Il padrone era obbligato a trattare con rispetto il suo apprendista e ad insegnargli il mestiere.
Ad esempio
Una volta finito il suo apprendistato il garzone poteva rimanere nella bottega del suo maestro oppure aprirne una sua<ref>{{cita|Clemente 2017|p. 138}}</ref>.
In questo periodo comunque era praticata anche la schiavitù. Sappiamo infatti che nel 1441 presso due fornaci in società, lavorava uno schiavo di origine russa il cui stipendio veniva incassato dal suo padrone<ref>{{cita|Berti - Tongiorgi 1977a|p. 153}}.</ref>. ==== Seconda metà del XV secolo ====
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