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=== Shanghai e l'ispettore Chen ===
Qiu Xiaolong nasce e muove i primi passi in una Cina che sta vivendo un periodo storico, economico e sociale piuttosto burrascoso, e l’ispettore Chen è un riflesso di tutto questo.
Nato e cresciuto a Shanghai, nonostante la lontananza, Qiu Xiaolong mantiene un rapporto stretto con questa città che fa da sfondo e co-protagonista nei suoi romanzi.
L’ispettore Chen diventa quindi la lente d’ingrandimento con cui Qiu riesce a portare a compimento questo processo: egli è nato e vive a Shanghai, la conosce come il palmo della sua mano, ma allo stesso tempo il rapido sviluppo lo destabilizza e Chen è diviso tra quello che prova per la città - sentimenti ormai confusi e frustranti - e quello che sta realmente avvenendo.
Tutto ciò, però, non è che una conseguenza di un percorso storico, economico e socio-politico antecedente il cui apice è la Rivoluzione Culturale. Qiu nei suoi romanzi non vuole e non può tralasciare questo avvenimento, la cui onda d’urto è ancora oggi percepibile in Cina; per l’autore è imperativo non solo arrivare a determinare chi sia il colpevole, ma anche esplorare le circostanze culturali, storiche, economiche e sociali in cui il fatto è avvenuto, dare un contesto al romanzo.
=== Il problema della censura e della corruzione ===
Nonostante scriva in lingua inglese, Qiu è a tutti gli effetti uno scrittore cinese: egli, come da più antica tradizione letteraria cinese, si interessa delle grandi questioni politiche e ai problemi socio-politici, anche aiutato da un protagonista che lui stesso ha scritto come parte integrante del sistema burocratico, di cui condanna i mezzi ma ne rimane leale.
Qiu non è ovviamente il primo né l’ultimo che si è proposto l’impegno di smascherare la corruzione e le contraddizioni insite nella società cinese. Negli ultimi decenni, grazie all’aiuto di Internet, è aumentato il fenomeno dei microblog che cercano di smascherare fenomeni di cattiva amministrazione. Con il monopolio dei media da parte del governo, che pone il benessere del Partito al primo posto, Internet rappresenta l’unico mezzo con cui portare avanti questa battaglia contro la “corruzione con caratteristiche cinesi”
Quello che questi “rivoluzionari” cinesi, e lo stesso Qiu, voglio fare è portare alla luce come nonostante a livello economico ci siano stati numerosi cambiamenti, a livello politico la situazione è sempre la stessa: un partito che governa con poteri assoluti, senza essere controllato, e che pensa solo al proprio interesse e alla propria sopravvivenza
In tutto questo è ovvio che Qiu si trova in una posizione avvantaggiata: in quanto espatriato egli non solo non è colpito dalla (auto)censura dei suoi colleghi in Cina, ma ha anche possibilità di accedere a materiale che sarebbe altresì bloccato e impossibile da reperire
Egli può affermare che nei romanzi la sua sia una visione interna della Cina, in quanto l’ambientazione e i personaggi sono cinesi, e, al contempo, esterna, in quanto espatriato. Questo ha permesso ai suoi romanzi di ottenere un alto grado di verosimiglianza, data da questa combinazione tra visione interna ed esterna
== Opere principali ==
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