Rapporto tra musica e matematica: differenze tra le versioni

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IL rapporto intimo che lega la musica alla matematica fu scoperto sin dall'antichità: l'esempio più evidente risiede in tal senso nella Scuola [[Pitagora|Pitagorica]], a cui si deve la scoperta che che i differenti toni di una scala sono legati ai rapporti fra [[numeri interi]]: una corda dimezzata suona l'ottava superiore, ridotta ai suoi 3/4 la quarta, ridotta ai suoi 2/3 la quinta, e così via.<br>
 
Una interessante lettura in chiave più contemporanea di tale rapporto è esposta nel leggendario testo di W.D.Hofstaedter ''Goedel, Escher, Bach - Un'eterna ghirlanda brillante'', nel quale viene ripercorsa una delle opere maggiormente rappresentative di J.S.Bach, ''LarteL'arte della fuga'' per quello che riguarda la comunanza tra la partitura e uno dei problemi maggiormente affrontati e controversi della logica del Novecento, ovvero il tema della ricorsività, ovvero il principio (alla base del teorema di [[Kurt Goedel|Goedel]] secondo cui esistono strutture logiche il cui inizio corrisponde alla fine e possono per questo essere percorse infinitamente.