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{{fumetto e animazione
{{Bio
|Nometipo = Tomfumetto
|paese = Stati Uniti d'America
|Cognome = Palmer
|lingua originale = inglese
|PostCognomeVirgola =
|titolo = Dark Phoenix Saga
|Sesso = M
|titolo italiano = Saga di Fenice Nera
|LuogoNascita = New York
|testi = [[Chris Claremont]]
|GiornoMeseNascita = 13 luglio
|disegnatore = [[Dave Cockrum]]
|AnnoNascita = 1942
|disegnatore 2 = [[John Byrne (fumettista)|John Byrne]]
|LuogoMorte =
|data inizio = gennaio
|GiornoMeseMorte =
|data fine = ottobre 1980
|AnnoMorte =
|editore = [[Marvel Comics]]
|Attività = fumettista
|collana = ''The Uncanny X-Men''
|Nazionalità = statunitense
|collana nota = nn. 129 - 138
|periodicità = mensile
|volumi = 10
|volumi totali = 10
|formato larghezza = 17
|formato altezza = 26
|rilegatura = <!-- spillato? -->
|pagine = 24
|data inizio Italia = marzo
|data fine Italia = dicembre 1988
|editore Italia = [[Star Comics]]
|collana Italia = ''L'Uomo Ragno''
|collana Italia nota = nn. 11 - 20<ref>A differenza dei primi nove capitoli, pubblicati ognuno in un numero, l'ultimo è stato diviso a metà e pubblicato su ''L'Uomo Ragno'' nn. 19 e 20</ref>
|periodicità Italia = mensile
|volumi Italia = 10
|volumi totali Italia = 10
|formato Italia larghezza = 14
|formato Italia altezza = 25
|rilegatura Italia = spillato
|pagine Italia = 24
|testi Italia=
|testi Italia nota=
|immagine = Fenice nera.jpg
|larghezza immagine = 250 px
|didascalia = Disegni di [[John Byrne (fumettista)|John Byrne]]
}}
La '''Saga di Fenice Nera''' (''The Dark Phoenix Saga'') è un esteso [[arco narrativo]] incentrato su [[Jean Grey]] e l'entità cosmica [[Fenice (Marvel Comics)|Fenice]], terminato con l'apparente morte della prima. Pubblicata dalla [[Marvel Comics]] sulle pagine di ''[[Uncanny X-Men]]'' fra il gennaio e l'ottobre [[1980]] e sceneggiata da [[Chris Claremont]] con i disegni di [[Dave Cockrum]] e [[John Byrne (fumettista)|John Byrne]], l'intera saga viene spesso considerata suddivisa in due parti di cui la prima è conosciuta come ''Saga di Fenice'' (pubblicata su ''Uncanny X-Men '' nn. 101-108, [[1976]]-[[1977]]), incentrata sull'acquisizione da parte di Jean dei poteri di Fenice e la riparazione del Cristallo M'Kraan e la seconda intitolata ''Saga di Fenice Nera'' basata sulla sua corruzione e caduta.
È noto principalmente per il suo lavoro con i [[supereroe|supereroi]] per la [[Marvel Comics]], in particolare come inchiostratore per i [[Vendicatori]], ''La tomba di Dracula'', [[Fumetti di Guerre stellari|Star Wars]].
 
== CarrieraTrama ==
Di ritorno sulla Terra, dopo una missione nello spazio, gli [[X-Men]] vengono investiti da una letale tempesta di raggi magnetici provenienti dal Sole, che costringe Jean a mettere al sicuro i suoi compagni dentro alla stiva schermata dello shuttle su cui viaggiano, mentre lei invece lo guida e tenta di mantenere l'integrità strutturale della navicella, attraverso la sua telecinesi. L'impresa, forse al di là delle sue capacità, fece cedere i blocchi psichici imposti su di lei dal [[Professor Xavier]], liberando totalmente il suo potenziale telepatico e telecinetico, fino a trasformarla in un essere di puro pensiero.
Sebbene Tom Palmer abbia realizzato alcuni lavori come [[disegnatore]] di [[fumetti]] e come [[colorista]], e abbia creato alcune copertine, la sua attività principale dagli anni '60 in poi stata quella di [[inchiostratore]].
Particolarmente degni di nota sono i lavori di Palmer per la [[Marvel Comics]], in particolare le lunghe collaborazioni con disegnatori del calibro di [[Neal Adams]] sui ''[[Vendicatori]]'' e sugli ''[[X-Men]]'', [[Gene Colan]] su [[Doctor Strange]], ''[[Devil (Marvel Comics)|Devil]]'' e ''La tomba di Dracula'', e [[John Buscema]] sui ''Vendicatori''. Ha anche inchiostrato l'intera serie ''[[X-Men: The Hidden Years]]'' di [[John Byrne (fumettista)|John Byrne]].
Palmer è considerato l'inchiostratore per eccellenza di Gene Colan, il cui uso massiccio di trame e sfumature grigie ha sempre reso difficile l'inchiostrazione dei suoi disegni<ref>{{cita libro | nome=Tom | cognome=Field | titolo=Secrets in the Shadows: The Art & Life of Gene Colan | anno=2005 | editore=TwoMorrows Publishing | città=Raleigh, North Carolina }}</ref>.
Lo stile di Palmer nell'inchiostrare, spazzolato, dettagliato e illustrativo, affonda le sue radici nelle [[Striscia a fumetti|strisce]] dei quotidiani d'epoca come [[Steve Canyon]] di [[Milton Caniff]] o [[Tarzan#Fumetti|Tarzan]], e ha influenzato generazioni successive di inchiostratori come [[Klaus Janson]], [[Josef Rubinstein]] e [[Bob McLeod]]
<ref>{{cita web|url=http://www.acomics.com/ink6.htm|titolo=The 20 Greatest Inkers of American Comic Books|sito = Atlas Comics|accesso=1 novembre 2018}}</ref>
 
Riuscita a far ammarare lo shuttle nella Jamaica Bay di NYC, Jean emerse dalle acque avvolta da un nuovo costume verde-oro ed abbandonò il nome-in-codice "Marvel Girl" per adottare quello di "Fenice". Il suo vasto potere attirò l'attenzione dell'illusionista [[Jason Wyngarde|Mastermind]]; egli, per impressionare la Cerchia interna del [[Club infernale]] di cui voleva entrare a far parte, con l'utilizzo di un dispositivo ideato dalla Regina Bianca [[Emma Frost]] (capace di proiettare illusioni direttamente nella mente della donna), le fece rivivere i ricordi di Lady Grey, aristocratica Regina Nera del Club e sua amante. Fenice venne quindi mentalmente condizionata ad unirsi al Club, assumendo il titolo di Regina Nera. La cosa le fece sperimentare un gran numero di emozioni estreme, che distrussero le barriere che si era precedentemente imposta per controllare i nuovi livelli di potere.
==Premi e riconoscimenti==
Tom Palmer ha ricevuto i seguenti riconoscimenti per le sue pubblicazioni:
* L'''Alley Award'' come miglior inchiostratore (Best Inking Artist) nel 1969;
* Il ''Comic Fan Art Award / Goethe Award'' come miglior inchiostratore (Favorite Inker) nel 1975<ref>{{cita pubblicazione |nome= |cognome= |titolo= |rivista=[[Comics Buyer's Guide]] |editore=F+W Media |città=Iola, Wisconsin |volume= |numero=123 |anno=1976 |mese=26 marzo |pp= |id= |pmid= |url= |lingua= |accesso= |abstract= }}</ref>;
* L'''Inkwell Award'' come miglio inchiostratore (Favorite Finisher/Embellisher) nel 2008;
* L'inserimento nella ''The Joe Sinnott Hall of Fame Award'' degli ''Inkwell Awards'' nel 2014.
 
Quando gli X-Men arrivarono in suo soccorso, Mastermind sfidò [[Ciclope (Marvel Comics)|Ciclope]] ad un duello psichico, che terminò con la morte del secondo, spezzando così il controllo dell'illusionista sulla mente di Fenice, che spedì la sua coscienza ai limiti dell'universo, ma lei rimase corrotta dalle emozioni provate e perciò si trasformò in Fenice Nera. Liberatasi dei membri del Club e sconfitti gli X-Men, Fenice Nera lasciò la Terra teletrasportandosi in un'altra galassia, dove in preda alla follia consumò l'energia della stella D'Bari mandandola in nova ed uccidendo di conseguenza miliardi di esseri alieni; venne poi attaccata da un'astronave [[Shi'ar]], che fece in tempo ad allertare della minaccia l'imperatrice [[Lilandra]], prima di essere a sua volta distrutta. Riunito un consiglio intergalattico, gli Shi'ar condannarono a morte Fenice Nera, ritenendola più pericolosa di [[Galactus]], rimanendo terrorizzati dall'estensione dei suoi poteri, in grado di distruggere intere galassie, se non l'universo intero.
==Note==
 
Sulla Terra, intanto, [[Bestia (Marvel Comics)|Bestia]] mise a punto un macchinario in grado di neutralizzare i poteri di Fenice Nera abbastanza a lungo, così da permettere agli X-Men di sconfiggerla; seguendo questo piano la squadra approfittò del ritorno della donna a casa Grey per prenderla di sorpresa e costringerla ad un duello telepatico con il suo mentore Charles Xavier, che riuscì a riposizionare i blocchi psichici. Ciò ridusse l'influenza di Fenice Nera, permettendo così alla personalità di Jean di riprendere il controllo. Approfittando del momento di confusione gli Shi'ar rapirono il gruppo, trasportandolo alla sede del consiglio intergalattico, e li informarono del genocidio perpetrato da Fenice Nera e della sentenza di morte emessa contro di lei; approfittando della sua relazione con l'imperatrice [[Lilandra]], Xavier la sfidò all'Arin'n Ahelar un duello d'onore che non poteva essere negato.
 
Perciò il giorno successivo gli X-Men e la [[Guardia Imperiale Shi'ar]] furono teletrasportati sul lato blu della Luna per lo scontro: i mutanti vennero tutti sconfitti, ad eccezione di Ciclope e di Fenice; quando però un raggio energetico colpì il primo, il panico sopraffece Jean, facendo saltare i nuovi blocchi imposti da Xavier e ritornare Fenice Nera. Per impedire un'altra catastrofe, Lilandra si preparò ad attivare il "piano omega" che consisteva nel distruggere l'intero sistema solare, nella speranza di eliminare la minaccia, tuttavia Xavier la precedette ordinando agli X-Men di contenere Fenice Nera, che durante lo scontro con i suoi compagni di squadra, ritornò in sé e decise di suicidarsi utilizzando un cannone [[Kree]] dopo aver dato il suo addio a Ciclope, che più tardi capì che Jean aveva progettato di sacrificarsi, sin dal momento in cui avevano messo piede sulla Luna.
 
Da lontano [[Uatu]] l'Osservatore commenta che Jean Grey sarebbe potuta vivere per diventare un dio, ma che per lei era più importante morire da umana.
 
== Controversie ==
Il finale della saga fu oggetto di controversie all'interno dello staff editoriale. Claremont e Byrne, appoggiati dal loro editor [[Louise Simonson]], avevano progettato che Jean venisse depotenziata, per impedire la riemersione di Fenice Nera, così la si sarebbe sempre potuta riportare in scena. Tuttavia l'allora Editor-In-Chief [[Jim Shooter]], bocciò la loro idea, poche settimane prima della pubblicazione di ''Uncanny X-Men'' n. 137, sostenendo che una punizione così blanda, non era minimamente proporzionata al crimine commesso, ovvero il genocidio di un intero pianeta. Shooter ordinò quindi un nuovo finale, proponendo che Jean venisse bandita su un asteroide radioattivo dove sarebbe per sempre arsa fra le radiazioni cosmiche, ma rimase disponibile ad altri suggerimenti dal team creativo. Fu quindi deciso infine di farle commettere un suicidio<ref>{{Cita web | url=http://www.comicsbulletin.com/soapbox/99272726322238.htm | titolo=Silver Soapbox: Dark Phoenix: The Director's Cut | lingua = en}}</ref>.
 
== Jean e Fenice: entità separate ==
Poco prima della pubblicazione del nuovo finale, l'allora studente di college e futuro scrittore [[Kurt Busiek]] assieme a [[Carol Kalish]] (poi direttrice del Dipartimento vendite della Marvel) e [[Richard Howell (fumettista)|Richard Howell]] ebbe sentore del dictat di Jim Shooter secondo cui Jean Grey non sarebbe stata fatta risorgere a meno che non si fosse trovato un modo per renderla innocente del crimine commesso come Fenice Nera. I tre decisero quindi di mettersi all'opera, creando ognuno il proprio scenario: in quello di Busiek il corpo di Jean Grey in animazione sospesa all'interno di un bozzolo era ancora sul fondo della Jamaica Bay e l'entità cosmica Fenice l'aveva utilizzato come stampo per creare un duplicato della donna, ma dotato di immensi poteri, che più si corrompeva a causa delle emozioni umani più a lungo rimaneva separato dalla vera Jean<ref>{{Cita web | url=http://goodcomics.comicbookresources.com/2005/12/15/comic-book-urban-legends-revealed-29/ | titolo=Comic Book Urban Legends Revealed #29 | lingua = en}}</ref>.
 
Nel [[1983]] Claremont introdusse il personaggio di [[Madelyne Pryor]] pilota d'aerei sopravvissuta senza un graffio ad un disastro aereo, lo stesso giorno in cui Jean Grey, di cui aveva lo stesso aspetto fisico, moriva sulla Luna. Madelyne incontrò Ciclope quando questi si recò in Alaska per visitare i suoi nonni, i due s'innamorarono e dopo varie vicissitudini si sposatono ed ebbero pure un bambino, [[Cable|Nathan Christopher Summers]]. Sempre nello stesso anno Kurt Busiek, ormai scrittore freelance, visitò una convention ad Ithaca, New York, ospitato in casa dello scrittore Marvel [[Roger Stern]] e durante una conversazione Busiek espose la sua idea per riportare in vita Jean Grey, soddisfacendo il dictat di Shooter; più tardi Stern comunicò l'idea a John Byrne allora sceneggiatore/disegnatore di ''Fantastic Four''<ref>{{Cita web | url=http://www.revolutionsf.com/article.php?id=3309 | titolo=Comics of 1986 #30: ''X-Factor''|lingua=en}}</ref>.
 
Nel [[1985]] Shooter diede l'ok per pubblicare ''[[X-Factor]]'', nuova testata mutante che avrebbe dovuto riunire gli X-Men originali, sceneggiata da [[Bob Layton]]; venutone a conoscenza, Byrne contattò Layton e gli suggerì l'idea di Busiek. Avuto il benestare dalla casa editrice, fu pianificato un crossover in tre parti per il lancio di ''X-Factor'' coinvolgendo la testata diretta da Layton, ''Avengers'' di Stern e ''Fantastic Four'' di Byrne. A Busiek, che lavorava già alla Marvel come assistant editor su ''Marvel Age Magazine'', fu riconosciuta la paternità dell'idea e pagati i diritti.
 
== Storyline successive ==
Nel corso degli anni diversi autori hanno ampliato e modificato il mito di Fenice nel tentativo di spiegarne sempre più approfonditamente la natura.
 
=== Inferno ===
Durante il crossover ''[[Inferno (fumetto)|Inferno]]'' venne rivelato che Madelyne Pryor era effettivamente un clone di Jean creato da [[Sinistro (personaggio)|Sinistro]] nella speranza che unendo i genomi Grey e Summers potesse nascere il mutante destinato a distruggere [[Apocalisse (personaggio)|Apocalisse]]. Oltre a ciò si apprese che dopo la morte di Fenice Nera la forza Fenice visitò Jean ancora nel bozzolo sul fondo della Jamaica Bay offrendosi di darle i ricordi che aveva acquisito nel periodo in cui la impersonava come atto di scusa, tuttavia questa si rifiutò una volta appreso il genocidio che era stato commesso a suo nome. La forza Fenice girò il mondo per trovare qualcuno con cui scusarsi per i problemi che aveva causato e nel mentre entrò in contatto con il corpo di Madelyne col quale si fuse dandole la vita e rimanendovi nascosta all'interno fino a quando il demone S'ym attivò la telecinesi e telepatia latenti nella donna decida a vendicarsi del marito che aveva abbandonato lei e il figlio per ritornare assieme a Jean una volta scoperto che era ancora viva. Rinominatasi Regina dei Goblin si scontrò con Jean e quando apprese di esserne il clone portata in vita dal rifiuto di Jean della forza Fenice decise di collegare telepaticamente le loro menti e uccidersi; ormai prossima alla morte la forza Fenice si manifestò a Jean affermando che l'unico modo per sopravvivere era quello di accettare il suo potere ed i ricordi connessi. Una volta accettato, Jean ottenne anche i ricordi di Madelyne e tutti insieme cominciarono a manifestarsi in personalità distinte all'interno della sua testa nel periodo in cui i membri di X-Factor vennero rapiti dai [[Celestiali]] dai quali si riuscì a fuggire quando consumò il rimanente potere della forza Fenice eliminando così anche le personalità estranee.
 
=== Excalibur e Rachel ===
Nel [[1988]] la Marvel cominciò la pubblicazione di ''[[Excalibur (fumetto)|Excalibur]]'' che contava tra i suoi protagonisti [[Rachel Summers]], personaggio introdotto da Claremont in ''Uncanny X-Men'' n. 199 figlia di Ciclope e Jean Grey dalla quale aveva ereditato telepatia e telecinesi, acquisendo poi la capacità d'incanalare l'energia della forza Fenice per aumentare i suoi poteri dopo essere stata esposta ad un cristallo di memoria creato dalla madre. La resurrezione di Jean impose uno stop ai piani dello sceneggiatore che estromise Rachel dal cast della testata per poi riutilizzarla in Excalibur dove si scoprì che era stata apposta una taglia sulla sua testa da Saturnyne che temeva che la ragazza potesse diventare malvagia come lo era stata la madre.
 
Nel [[1992]] [[Alan Davis]] prese il posto di Claremont come sceneggiatore e rivelò la natura della forza Fenice come portatrice di vita a livello universale. In un piano escogitato dal malvagio Necrom, il mago Feron evocò la Fenice per costruire una torre sulla "prima Terra" collegando tutte le altre versioni alternative e servendo sia come punto di allineamento per queste che come matrice energetica. La torre divenne poi il quartier generale di Excalibur, e il piano di Necrom venne rivelato: utilizzare la matrice per far collassare le varie Terre in una imbrigliandone l'energia per ascendere alla divinità. Scoperto da Feron e Merlino, Necrom strappò una porzione del potere della Fenice mescolandolo con un po' della sua forza vitale e lo nascose in un cadavere per creare l'Anti-Fenice prima di fuggire da [[Terra-616]]. Merlino decise quindi di provare ad impadronirsi della matrice e come finse la sua morte per attirare Necrom allo scoperto e farlo scontrare con Excalibur: Necrom tornò, si fuse con l'Anti-Fenice e obbligò Rachel a scegliere se cedergli il controllo dell'entità cosmica o veder morire i suoi amici. Ben conscia che provare a contenere un tale potere l'avrebbe ucciso gli permise di assorbirlo tutto, cadendo però in uno stato di coma. [[Capitan Bretagna]] contattò Xavier e Jean Grey che insieme ad Excalibur riuscirono a contattare la Fenice acconsentendo a lasciarle prendere Rachel e portarla nello spazio allo scopo di ripararne la mente. Mentre si trovava nel corpo della ragazza, la Fenice fu avvertita da Galactus di cessare le sue interazioni con gli umani e le loro emozioni per il ben di tutto il creato. Dopo che ebbe ripreso conoscenza, la Fenice parlò per la prima volta con Rachel spiegandole che il suo stato naturale consisteva nella semplice esistenza senza sentimenti e prima di andarsene fra le stelle legò la propria essenza con quella della ragazza dichiarandola la "vera Fenice" e mettendola in guardia dalla tentazione del potere illimitato. Rimasta con una frazione del suo potere, Rachel ritornò a casa.
 
=== Il tentativo di Seagle ===
Nel [[1998]] lo sceneggiatore di ''Uncanny X-Men'' [[Steve Seagle]] pianificò un sequel della ''Saga di Fenice Nera'' in cui Jean ricominciava a manifestarne i poteri per poi ottenerli in toto dopo che Ciclope fosse stato ferito mortalmente durante una missione; ciò avrebbe comportato l'invasione della Terra da parte di una razza aliena che la teneva da tempo sotto controllo per evitare che Jean ridiventasse Fenice Nera. Tuttavia la storia fu eliminata all'ultimo momento dagli editori [[Bon Harras]] e [[Mark Powers]] che insistettero con Seagle e [[Joe Kelly (fumettista)|Joe Kelly]], scrittore di ''[[X-Men: Legacy|X-Men (seconda serie)]]'', per rimunovere Jean dalle loro testate e sostituirla con una storia su [[Magneto]] che i due editor avevano già scritto. Quando Seagle propose di tenere almeno Jean come personaggio, gli fu risposto di cambiarla con [[Gambit]]. I due scrittori abbandonarono le rispettive testate e vennero sostituiti da Alan Davis che fece proseguire la trama già cominciata di Seagle visto che Jean era già apparsa con il costume verde-oro di Fenice manifestando l'alone infuocato quando utilizzava i suoi poteri. Davis fece in modo che Xavier accusasse Jean di essere diventata Fenice Nera per portare allo scoperto qualsiasi possibile alieno [[Skrull]] che avesse infiltrato il team; il sospetto portò gli X-Men a scontrarsi fra loro e Fenice Nera a minacciare di uccidere Gambit prima di capire che non era lui lo Skrull. Alla fine venne rivelato che lo scontro era stato creato da Xavier e Jean nelle menti dei loro compagni.
 
=== Morrison e New X-Men ===
Nel [[2001]] [[Joe Quesada]], nuovo Editor-In-Chief, propose allo sceneggiatore [[Grant Morrison]] di occuparsi della testata ''X-Men (seconda serie)'', poi rinominata ''New X-Men'', e questi cominciò a preparare il campo per il ritorno di Fenice. La relazione fra Jean e Ciclope si trovava ad un punto delicato a causa del periodo di tempo che questo aveva trascorso fuso con Apocalisse, i suoi desideri sessuali insoddisfatti riguardanti i costumi da Regina Nera e Fenice Nera, i problemi di Jean messa a capo dello Xavier Institute dopo la proclamazione di Xavier di essere un mutante in diretta TV e la sua partenza per l'impero Shi'ar. Quando la scuola fu attaccata dagli U-Mani, seguaci delle dottrine di [[Sublime (Marvel Comics)|John Sublime]], Jean manifestò l'effetto Fenice minacciando di ucciderli tutti se fossero ritornati; sebbene sembrasse avere il controllo dell'entità, gli X-Men temevano che ciò che era accaduto in passato si potesse ripetere presto. Durante i mesi successivi Jean e Xavier andarono in giro per il mondo ad inaugurare le varie sedi della [[X-Corporation]] ed in una di queste Fenice, parlando attraverso la donna, annunciò a Xavier di essere ritornata per evitare che un terribile evento accadesse; all'istituto intanto Ciclope cominciò una relazione telepatica con Emma Frost di cui Jean venne poi a conoscenza scagliando contro la donna la sua furia e obbligandola a mostrarle i suoi ricordi più intimi, umiliandola e costringendo Ciclope a lasciare momentaneamente gli X-Men per chiarirsi le idee su quale delle due volesse veramente. Il terribile evento annunciato dalla Fenice si rivelò essere il ritorno di Magneto dietro le sembianze del guaritore asiatico [[Xorn]] (poi retconnettato in Xorn che proclamava di essere Magneto che fingeva di essere Xorn) sotto influenza della droga ''Kick'', forma aerea di Sublime, che esiliò Jean e [[Wolverine]] sui resti spaziali di un Asteroide M in rotta verso il Sole. Ormai moribondi, Wolverine uccise Jean per evitarle ulteriori sofferenze ed aprì il portellone esponendosi direttamente ai raggi solari senza sapere che ponendo fine alla vita dell'amica avrebbe attivato in pieno la forza Fenice resusciandola. Gli X-Men sconfissero Magneto/Xorn non prima però che questi rilasciasse un impulso elettromagnetico così potente da uccidere Jean, traumatizzando Ciclope a tal punto da fargli abbandonare la squadra.
 
Riemersa dall'uovo di Fenice 150 anni nel futuro e condizionata affinché servisse Bestia, nuovo ospite di Sublime, Jean fu risvegliata da Wolverine e [[Cassandra Nova]] e dopo aver sconfitto Sublime ritornò al Cristallo M'Krann dove assunto il titolo di "Fenice Bianca della Corona" cancellò quel futuro. Prendendo per buone le parole di Wolverine, secondo cui l'abbandono di Ciclope aveva segnato l'inizio della fine, lo convinse a ritornare negli X-Men e cominciare una relazione con Emma Frost.
 
=== L'ultimo canto di Fenice ===
{{vedi anche | L'ultimo canto di Fenice}}
''L'ultimo canto di Fenice'' è una miniserie incentrata nuovamente su questa potente entità cosmica<ref>''X-Men: Phoenix – Endsong'' nn. 1-5, gennaio-aprile 2005; prima ed. [[Lingua italiana|it.]] ''X-Men Deluxe'' nn. 132-136, Panini Comics, marzo-luglio 2006.</ref>.
 
==Film==
{{vedi anche|X-Men - Dark Phoenix}}
 
== Note ==
<references/>
 
{{Mutanti Marvel}}
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|Marvel Comics}}
* {{cita web|http://tompalmerillustration.com|The Official Tom Palmer Website|lingua=en}}
 
[[Categoria:Fumetti degli X-Men]]
[[Categoria:Saghe a fumetti Marvel Comics]]
[[Categoria:John Byrne]]
[[Categoria:Chris Claremont]]
 
 
 
 
 
 
 
{{Infobox comic book title <!--Wikipedia:WikiProject Comics-->
| image = Xmenhiddenyears.jpg
| caption = Cover art for ''X-Men: The Hidden Years'' #1
| schedule = Monthly
| ongoing = y
| publisher = [[Marvel Comics]]
| date = December 1999 – September 2001
| issues = 22
| main_char_team = [[X-Men]]
| writers = [[John Byrne (comics)|John Byrne]]
| artists =
| pencillers = [[John Byrne (comics)|John Byrne]]
| inkers = [[Tom Palmer (comics)|Tom Palmer]]
| letterers = [[John Byrne (comics)|John Byrne]]
| colorists = [[Gregory Wright (comics)|Gregory Wright]]
| editors = [[Bob Harras]]<br />[[Jason Liebig]]<br />[[Lysa Hawkins]]<br />[[Joe Quesada]]
| creative_team_month =
| creative_team_year =
| creators =
| TPB =
| ISBN =
| subcat = Marvel Comics
| sort = X-Men: The Hidden Years
}}
 
'''''X-Men: The Hidden Years''''' was a [[comic book]] series set in the [[Marvel Comics]] [[Marvel Universe|universe]], which starred the company's popular [[superhero]] team, the [[X-Men]]. It was written by [[John Byrne (comics)|John Byrne]], with illustrations by Byrne and [[Tom Palmer (comics)|Tom Palmer]].
 
==Publication history==
The series was intended to fill in the team's chronology during the early 1970s when the original ''X-Men'' comic (#67–93) was publishing only reprints of earlier issues. According to Byrne, the series "was clearly finite, since [''Giant-Size X-Men'' #1] was out there as an "end point" for my series, but the way I had it worked out, I could have easily done 100 issues or more before I had to send the team off to [[Krakoa]]."<ref>{{cite web|url=http://www.byrnerobotics.com/FAQ/listing.asp?ID%3D2%26T1%3DQuestions+about+Comic+Book+Projects |title=Archived copy |accessdate=February 21, 2013 |deadurl=yes |archiveurl=https://web.archive.org/web/20130126025406/http://www.byrnerobotics.com/FAQ/listing.asp?ID=2&T1=Questions+about+Comic+Book+Projects |archivedate=January 26, 2013 }}</ref> However, as part of a retooling of the X-Men line, ''X-Men: The Hidden Years'' was cancelled, prematurely ending its run with issue #22.
 
''Hidden Years'' featured the cast of the original X-Men and their villains, with a few appearances by characters who had not otherwise appeared at that point in time, such as [[Storm (Marvel Comics)|Storm]] and the [[Phoenix Force (comics)|Phoenix Force]].
 
==See also==
*''[[Untold Tales of Spider-Man]]''
*''[[X-Men: First Class (comics)|X-Men: First Class]]''
 
==Bibliography==
*''X-Men'' #94 (November, 1999) (10 page story set between UXM #66 and THY #1)
*''X-Men: The Hidden Years'' #1-22 (December, 1999 &ndash; September, 2001)
*''X-Men: The Hidden Years - The Ghost and the Darkness'' (contains ''X-Men: The Hidden Years'' #1-7) {{ISBN|1-84653-155-1}}
*''X-Men: The Hidden Years - Volume One'' (contains ''X-Men: The Hidden Years'' #01-12 and excerpts from ''X-Men'' #94) {{ISBN|9780785159698}}
*''X-Men: The Hidden Years - Volume Two'' (contains ''X-Men: The Hidden Years'' #13-22) {{ISBN|9780785159698}}
 
==Notes==
{{reflist}}
 
==References==
{{refbegin}}
*{{gcdb series|id=9956|title=''X-Men: The Hidden Years''}}
*{{comicbookdb|type=title|id=551|title=''X-Men: The Hidden Years''}}
{{refend}}
 
{{X-Comics}}
 
[[Category:X-Men titles]]
{{Portale|biografie|fumetti}}
[[Category:1999 comics debuts]]