Anselmo di Nonantola: differenze tra le versioni

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'''Anselmo''' (probabile nome latino di '''Ratchait''') fu [[duca del Friuli]] dal [[749]] al [[756751]], in associazione con [[Pietro del Friuli|Pietro]].
{{S|storia}}
'''Anselmo''' (probabile nome latino di '''Ratchait''') fu [[duca del Friuli]] dal [[749]] al [[756]], in associazione con [[Pietro del Friuli|Pietro]].
 
SebbeneScarse sono le fontiinformazioni aldirette riguardosul siano poco certepersonaggio, è probabile che Anselmo sia il nome latino di Ratchait, terzo figlio di [[Pemmone]] e Ratperga dopo [[Rachis]] e [[Astolfo (re longobardo)|Astolfo]]. Se l'identificazione<ref>Indirettamente suggerita, per esempio, da Sergio Rovagnati nel suo ''I Longobardi''.</ref> è corretta, anche a lui va estesa la qualifica di "valoroso" attribuita da [[Paolo Diacono]] ai figli di Pemmone. Appare alla corte di [[Liutprando]] all'indomani della deposizione del padre, sostituito dal re con suo fratello Rachis, nel momento in cui il sovrano ordina l'arresto dei sostenitori di Pemmone. Sarebbe poi asceso al trono ducale di [[Cividale]] nel [[749]], (in associazione con [[Pietro del Friuli|Pietro]]), quando l'altro[[Astolfo suo fratello(re longobardo)|Astolfo]], già duca in seguito all'elezione di [[Rachis]] a sovrano dei [[Longobardi]], divenne a sua volta re a [[Pavia]].
 
La tradizione della [[Chiesa cattolica]] lo identifica con '''sant'Anselmo da [[Nonantola]]''', che avrebbe abbandonato il trono ducale nel [[750]]-[[751]], quando si ritirò nel monastero di [[Fanano]], da lui stesso fondato in un luogo donatogli da re Astolfo, il quale avrebbe sposato sua sorella Gisaltruda. Due anni più tardi, intorno al [[752]], fondò poi il monastero di Nonantola, sempre presso [[Modena]], per poi recarsi in seguito a [[Roma]], dove [[papa Stefano III]] gli donò alcune reliquie di [[Papa Silvestro I|san Silvestro]] e lo nominò [[abate]] di Nonantola. In seguito fondò diversi ricoveri per i poveri e i malati, ma nel [[756]] venne scacciato da Nonantola dal nuovo re longobardo, [[Desiderio (re)|Desiderio]], che aveva intrapreso una vasta opera di riorganizzazione dei monasteri del [[regno longobardo]] per garantirsi il loro appoggio. Anselmo si ritirò a [[Montecassino]] fino al [[774]] quando, deposto Desiderio da [[Carlo Magno]], poté rientrare a Nonantola, dove morì nell'[[805]]. Canonizzato dalla Chiesa cattolica, è ricordato il [[3 marzo]].
Le informazioni sul suo conto sono estremamente scarse; è possibile identificarlo anche con sant'Anselmo da [[Nonantola]]; in tal caso, avrebbe abbandonato il trono ducale nel [[751]].
 
Un'identificazione alternativa, ipotetica e induttiva, è invece con il terzo figlio di [[Pemmone]] e Ratperga, accanto a [[Rachis]] e [[Astolfo (re longobardo)|Astolfo]]: '''Ratchait'''. Se la corrispondenza è corretta, anche a lui va estesa la qualifica di "valoroso" attribuita da [[Paolo Diacono]] a tutti i figli di Pemmone. Ratchait appare alla corte di [[Liutprando]] all'indomani della deposizione del padre a favore di Rachis, nel momento in cui il sovrano ordina l'arresto dei sostenitori del duca deposto.
 
 
{{Box successione|carica=[[Duca del Friuli]]|periodo = [[749]] - [[756751]]<br>in associazione con [[Pietro del Friuli|Pietro]]|precedente = [[Ansfrido]]|successivo = [[Rotgaudo]]Pietro (daldel [[775Friuli|Pietro]])}}
 
== Fonti==
*[[Paolo Diacono]], ''[[Historia Langobardorum]]'' (''Storia dei Longobardi'', Lorenzo Valla/Mondadori, Milano [[1992]]).
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Sergio Rovagnati, ''I Longobardi'', Milano, Xenia, [[2003]]. ISBN 8872734843
 
[[Categoria:Longobardi]]
[[Categoria:Biografie di santi|Anselmo da Nonantola]]
 
[[en:Anselm, Duke of Friuli]]