Web radio: differenze tra le versioni

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== Le web radio in Italia ==
Le web radio appaiono in Italia nel [[1997]]. La richiesta di un riconoscimento legale è stata respinta a lungo. In virtù dell'Accordo di Londra del [[2003]] (vedi ''sopra'') anche le web radio italiane possono trasmettere musica coperta da diritto d'autore, con la tecnologia [[streaming]]. Uno dei primi esempi di successo in Italia è costituito dalla trasformazione in web-radio della storica emittente radiofonica milanese ''Radio dei Navigli'', nata originariamente nel 1979 in FM. Il [[ministero delle Comunicazioni]] non riconosce ufficialmente l'esistenza delle web radio, preferendo attendere una normativa europea che disciplini la materia.<ref>{{cita web|url=http://www.wra.it/storia-delle-web-radio/|titolo=Storia delle web radio in Italia|accesso=8 gennaio 2014}}</ref> Da rilevamenti effettuati nel [[2013]] risulta che in Italia vi siano oltre 200 emittenti attive, con un pubblico variante tra gli {{formatnum:8000}} e i {{formatnum:150000}} ascoltatori (ad esclusione delle web radio delle emittenti più conosciute in FM).<ref>{{cita news|autore=Giorgia Bertoglio|url=http://www.ufficiostampa.rai.it/pdf/2014/2014-01-03/2014010326426709.pdf|titolo=Costi bassi e nessun vincolo: è web radio mania|pubblicazione=[[Libero (quotidiano)|Libero]]|data=3 gennaio 2014|accesso=10 gennaio 2014|formato=pdf|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140110130950/http://www.ufficiostampa.rai.it/pdf/2014/2014-01-03/2014010326426709.pdf|dataarchivio=10 gennaio 2014}}</ref>
 
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