Site Rigel: differenze tra le versioni

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descritto meglio come era l'armeria l'armeria
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Il corpo di guardia principale, rialzato di sette gradini dal livello della strada, e, ora completamente demolito, era posto sulla strada provinciale Naz-sciaves per controllare la strada d'accesso al deposito ed ospitava le due squadre di guardia smontanti di circa cinquanta fanti, ed era così suddiviso: all'ingresso a sinistra l'ufficio del comandante di servizio in cui era posto una stazione radio ricetrasmittente, a destra il locale di guardia alla strada d'accesso alla polveriera, in cui erano installati gli apparecchi telefonici con linee dirette alla Casema Ruazzi, ai due corpi di guardia interni al deposito, (uno situato a sinistra accanto al deposito italiano e l'altro situato a destra della garitta n.5 e posto al fianco dei cancelli d'ingresso della zona bunker americana). Poi più avanti due camerate, in una, a sinistra la più grande, vi alloggiavano i fanti, a destra, a lato del corridoio, nella stanza più piccola, con finestra sulla strada comunale di [[Naz-Sciaves]], i caporali e caporal maggiori, poi di fronte una cameretta singola con i servizi per l'ufficiale, in fondo a destra la sala refettorio, a sinistra il locale cucina, i servizi igienici della truppa erano al centro del corridoio dell'ingresso principale e dividevano la stanza dell'ufficiale con la grande camerata dei fanti.
 
Attraverso una scala interna situata di fronte a quella di comando dell'ufficiale si accedeva nel seminterrato dove c'era al primo livello lo spaccio per la truppa a destra delle scale e a un livello più basso, dopo un'altra rampa di scale, la zona armeria, situata alla sinistra di tuttoun illungo corridoio e, protetta da ununa cancelloparete d'ingressoin aferro con vista, ininterna della disposizione delle armi, cui vi erano custodite molte armi e munizioni anche anticarro sotto il controllo ispettivo diretto dell'ufficiale, il quale era anche il custode delle chiavi per l'accesso, nel retro del corpo di guardia a cui si accedeva dal locale cucina, c'era sotto la camerata dei fanti un grande locale con due gruppi elettrogeni d'emergenza automatici insieme alla zona caldaie, sul lato strada sotto e vicino al refettorio postazione fissa di controllo a supporto sicurezza di chi si avvicinava alla sbarra per effettuare il controllo dei pass di accesso, e scaletta per accedere al locale controllo e gestione pompe antincendio di tutto il "Rigel", all'esterno del refettorio sul lato "sbarra" c'erano sotterrate le cisterne di carburante, nella parte retrostante la cucina c'era anche un cortile, utilizzato per lezioni all'aperto di addestramento, manutenzione e ordinaria pulizia delle armi, che divideva il Corpo di Guardia Principale dal Corpo di Guardia con alloggi dei Carabinieri dell'Aquileia, infine un'altana con posto di guardia notturna in cima alla torre riserva acqua per i sistemi antincendio di cui la polveriera era dotata, questa era sulla destra, sull'angolo lato polveriera e dietro la caserma dei carabinieri.
[[File:Site Rigel 12.jpg|upright=1.6|thumb|sinistra|Interno della torretta ovest]]
Al deposito si accede da una stradina asfaltata in leggera salita (che fiancheggiava il corpo di guardia principale all'epoca chiusa da una sbarra) dalla statale Naz-Sciaves che porta dopo circa 200 metri al cancello di una prima recinzione. Superato il cancello si trova una sbarra e la garitta nº 5 (ora demolita) alla sinistra, dietro la zona scarico e carico armi, a sinistra un campo da calcio e a fianco dietro c'era il deposito "italiano" e il corpo di guardia, chiamato anche "Polveriera Nazionale". Composto da un corpo di guardia a fianco del deposito munizioni, un capannone circondato da una doppia recinzione a rete spinata con quattro garitte a vista agli angoli. Mentre a destra dell'ingresso principale, la parte "americana", denominata anche come polveriera "NATO", era anch'essa circondata con doppia rete di recinzione con passaggio interno per i cambi guardia alle garitte. Tutte le reti avevano lungo tutti i perimetri concertine di filo spinato posizionate in alto e sistemi di sicurezza per l'ancoraggio della medesima al terreno, al fine di evitare facili intrusioni. Un camminamento interno alle reti univa le quattro garitte che anch'esse a vista si autocontrollavano, all'ingresso bunker americano c'era l'altro corpo di guardia,