Otto Ellison von Nidlef: differenze tra le versioni

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Assunse il comando della piazzaforte di Riva (''Festung Riva'') ancora prima che l'Italia entrasse in guerra. Nella primavera del 1915, con il conflitto quasi alle porte, propose la difesa del confine tra il Garda e il Pasubio non sulla linea di massima resistenza prevista, la cosiddetta ''Tiroler Widerstandslinie'', ma su una linea avanzata. Ritenne un errore di lasciare nelle mani del nemico l'Altopiano di [[Brentonico]] e il solco della Valle di Loppio.<ref>Ellison-Nidlef, Otto: ''Nochmals: Die Entstehung der Tiroler Widerstandslinie'' pp. 918-919</ref>
 
Con lo scoppio della guerra diventò inoltre comandante del Vº settore della piazzaforte di Riva, il settore che dal [[Monte Brione]] si estese al Monte Creino in [[Val di Gresta]] e compose da civili militarizzati alle dipendenze del genio il [[k.k. Landsturm|Landsturm]] di Riva.<ref name=Fontana/><ref name=Rosner3>Wilibald Richard Rosner: ''Fortificazione e operazione. Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna'' p. 680</ref>
 
A metà luglio 1915 lasciò l'incarico a Riva perché fu nominato comandante del settore [[Lavarone]] sull'omonimo [[Altopiano di Lavarone|Altopiano]].<ref>Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 2 Das Kriegsjahr 1915'' p. 785</ref>