Kratos (God of War): differenze tra le versioni

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Pur essendo sostanzialmente un individuo brutale, amorale e spietato, Kratos non è del tutto privo di tratti umani: egli infatti amava profondamente la moglie Lysandra, unica che osasse contestare apertamente il suo operato, pur amandolo fino alla fine, ed era un padre estremamente premuroso con la figlia Calliope; teneva a lei così tanto da rinunciare per sempre a stare con lei nella felicità dei Campi Elisi pur di tenerla al sicuro e fermare lo scellerato piano di Persefone; tentò inoltre fino all'ultimo di salvare la madre Callisto, tanto da essere molto riluttante all'idea di ucciderla, anche per darle la pace, e cercò ancora più disperatamente di salvare il fratello Deimos, sforzo dovuto in gran parte al rimorso di non averlo potuto salvare quando erano bambini, e fu devastato dalla perdita del suo ultimo famigliare rimasto. Durante gli eventi di ''[[God of War III]]'', Kratos stringe un profondo legame con Pandora, esortandola continuamente a non fidarsi di lui, in quanto ammette apertamente di essere crudele, ma si affeziona a lei pian piano, arrivando a tentare di fermarla dal gettarsi nella Fiamma dell'Olimpo, sperando di trovare un modo per vendicarsi che non avesse necessità del suo sacrificio. Nel successivo ''[[God of War: Ascension]]'', pur all'inizio sospettando di Orkos, Kratos arriva a provare una profonda pietà per la sua condizione così simile alla sua, e accetta molto a malincuore l'idea di doverlo uccidere.
 
In ''[[God of War (videogioco 2018)|God of War del 2018]]'' (ambientato dopo gli eventi di God of War III), Kratos, visibilmente più anziano ma comunque ancora forte, si dimostra molto più umano rispetto al passato. È molto premuroso e protettivo nei confronti del figlio Atreus e non uccide nessuno se non obbligato a farlo. Nonostante ciò dimostra comunque una personalità piuttosto chiusa e fredda nei confronti degli altri personaggi. Verso Atreus sembra non mostrare molta attenzione ma è il contrario, lui cerca di renderlo una persona migliore di lui e cerca sempre di insegnargli su come deve sopravvivere. Kratos molte volte cerca di supportarlo ma non sapendo come fare preferisce rimanere zitto, tuttavia vuole molto bene al figlio, e per colpa del suo passato non sa come comportarsi come un padre e cerca sempre di pensare a cosa può essere giusto per il figlio. Odia profondamente il suo passato e quello che è stato, infatti quando vede un'anfora della Grecia con sopra impresso lui con le lame del caos la distrugge cercando di nasconderla al figlio, inoltre nasconde la verità ad Atreus ma alla fine per una serie di eventi racconterà al figlio la verità. Quando era in Grecia di solito utilizzava il suo soprannome "Fantasma di Sparta" per incutere paura agli avversari, tuttavia dopo che si reca in Scandinavia cerca in ogni modo di nascondere il suo passato a chiunque, infatti quando Mimir lo chiama col suo soprannome Kratos gli dice di non pronunciare più quel nome in sua presenza. In questo capitolo viene mostrato l'enorme cambiamento caratteriale di Kratos, infatti lui stesso ha ammesso che la vendetta non porta da nessuna parte e che bisogna cercare un'altra strada per essere persone migliori. Odia profondamente quello che è stato in passato e cerca in tutti i modi di nasconderlo ma quando Atreus si ammala è disposto a riutilizzare le Lame del Caos pur di salvare la vita del figlio. Dopo aver rivelato la verità ad Atreus, riesce finalmente a perdonarsi per i suoi peccati del passato ammettendo che non ha più nulla da nascondere. Nonostante non voglia avere più contatto con la Grecia in cuor suo sente la mancanza della sua terra natia, infatti quando nella Camera di Tyr trova del vino greco egli ne assapora l'odore e viene avvolto da un'ondata di malinconia e ricordi. Infatti prende il vino e lo offre anche ad Atreus dicendogli che proviene vicino alla sua città. L'amore che ha sempre dimostrato per la città di Sparta non si è mai spento, infatti il nome "Atreus" è proprio il nome di uno spartano e come ha raccontato Kratos tale spartano di nome Atreus era un guerriero buono e gentile con tutti.
 
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