In cauda semper stat venenum: differenze tra le versioni
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→Il disco: Critica di Valerio Mattioli sulla data del disco |
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Il disco è caratterizzato da atmosfere cupe e grazie a quest'album la band viene considerata oggi tra le più [[dark]] del rock progressivo in grado, tra l'altro di aver dato innovazione al genere, diversificandosi da quelli che erano i gruppi dell'epoca, ad esempio [[Pink Floyd]], [[Genesis]] e [[Gentle Giant]].<ref>{{Cita web|url=https://www.discogs.com/it/artist/1039835-Jacula|titolo=Jacula|sito=Discogs|lingua=it|accesso=2018-11-11}}</ref>
Secondo il critico e storico della musica Valerio Mattioli, secondo quanto riportato nel suo libro "Super Onda", il disco sarebbe stato registrato molto più tardi. Egli sostiene che "se davvero partorito nell'Italia di fine anni Sessanta, sarebbe uno dei tre o quattro dischi più rivoluzionari di sempre", ma Mattioli sostiene che nel disco vi sono le stesse liriche di Hammil di "Pawn Hearts", scritte due anni dopo e che il disco è "palesemente registrati in tempi molto (ma molto) più recenti.
== Tracce ==
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