Discussione:Enrico Mattei: differenze tra le versioni

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circa l'aneddoto, non era più discreto prima, senza sto pecettone colorato del tpl nota? --[[Utente:Gianfranco|g]] 10:28, 24 lug 2007 (CEST)
 
== titolo di sezione ==
 
Il titolo di una sezione è stato riportato al precedente "Sei zampe sei". Il motivo fonda sulla intenzionale resa di un modo comunicativo dei tempi, esemplificabile nei cartelloni dell'avanspettacolo che vantavano le "12 ballerine 12" e/o - ed è soprattutto con questo l'analogia - le connesse "24 gambe 24". E' dunque un richiamo - se vogliamo, di costume - ad un contesto. E si lega al successivo titolo di sezione "Sette sorelle sette": se il primo si accosta ad una gestione del marchio "pubblicitaria", che fu una caratteristica di rilievo dell'azione di Mattei e fu fatto di costume (e questo "autorizza" la sterzata), il secondo (che incidentalmente trova anche felice assonanza con la "setta", ad estremo una delle possibili accezioni della condotta delle sette sorelle - usata anche in tempi recenti) lega per successione un altro numero "curiosamente" contiguo. Quanto a "Una carica che dà la carica", è anche questo un gioco di parole che sintetizza un significato direi ben chiaro dell'azione di Mattei. In bozza era "Una carica che suona la carica", ma l'ho cambiato sia perché la fase di "attacco" è storicamente successiva rispetto a ciò che si narra in sezione, sia perché in questo caso sarebbe stata troppo equivocabile con un'impostazione "orientata" della voce. "La spia della riserva" si riferiva in verità ad un po' di contenuti che avevo in mente di elaborare circa lo sviluppo, contemporaneo, dei rapporti con l'intelligence italiana e straniera, e del fabbisogno petrolifero. Non intendevo però portare fonti "originali" o isolate, né dar credito a congetture - intuibilmente - poco e male certificate. Quindi è rimasto un "da fare", ma credo che il titolo di sezione possa tuttora essere adatto.<br />
Come detto in altra sede, i titoli di sezione ben possono a mio avviso essere resi in forma espressiva, servono infatti a segnalare il focus di ciò che la sezione contiene, ed in questo la lezione di alcuni noti settimanali d'opinione e di alcuni quotidiani è nota . Senza smarronare, senza scadere in POV di rozza fattura, un titolo espressivo è salute per la voce, aiutando il lettore a mantenervi l'attenzione anche, se ci si riesce, incuriosendolo. Siamo pieni di belle parole e di frasi ad effetto nelle polemiche fra utenti, se qualche volta ne usiamo un po' per abbellire, ornare, vivificare le voci, sono dell'idea che la voce abbia una chance di crescita.
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Esplicito, a fini di limpidezza del rapporto nell'edizione della voce, e dati i toni di alcuni commenti, il mio personale POV sull'argomento: per molte ragioni (curiosamente anche ideologiche pur essendo di un'area assai distante da quella della DC dei tempi), credo che Mattei sia stata una delle poche personalità dell'Italia repubblicana la cui vicenda meriti di essere resa conoscibile nella sua interezza e nelle più importanti chiavi di lettura che ne sono state date. Beninteso, [[NPOV|al solito modo]]. A me, appassionato dilettante della storia di quelle stagioni del nostro Paese, pare sia stato uomo di una levatura di molto superiore a quella media dei politici e dei grand-commis del tempo (ma anche dopo, di gente così non ce n'è stata una folla). I fatti mi lasciano trasparire una grande personalità e non comuni capacità, che nel dubbio - Mattei è amato o disprezzato, e nemmeno Andreotti è riuscito a trovare una mezza misura che efficamente lo diminuisse davvero - mi fa propendere per la pur guascona fedeltà alla Nazione. Per una onesta difesa degli interessi nazionali. Ed in questa ipotesi il suo passaggio è stato importantissimo. <br />
Onesta, ho detto, alla mia inutile lettura: malgrado le tante dicerie, malgrado il pragmatismo delle "sportivissime" modalità operative, erano tempi in cui un Fanfani - in parte compagno di corrente e anch'egli dei moralissimi "camaldolesi", dunque un "purista" nella nuova etica sociale democristiana - abbrancava il tracciato dell'Autosole e tirandolo di soppiatto, se l'accostava sotto i baffi alla sua bella Arezzo, senza che peraltro ve ne fosse grande ragione tecnica o sociale, ma tutti ancora ci passiamo e abbiamo visto crescere le aziende della zona. Mattei invece al massimo usava l'aereo di servizio per andare a pesca (anche in Alaska) e pare che questo sia stato il massimo di indebito privilegio arrogatosi, mentre la famigerata collezione di quadri era comunque alla ordinaria portata dei suoi stipendi (chissà magari, se non sia casuale che Fanfani i quadri se li dipingeva da sé :-) Ed in questi abusi certamente la sua vicenda patrimoniale non si è chiusa con le plusvalenze di politici di ben più ristretti orizzonti. Non rileva il clientelismo delle assunzioni nella zona natia, che risparmiò solo qualche politico ancora più "originale". Il contesto quello era, però. Non arricchì, ma ebbe potere, e tanto ne ebbe che forse è vero che fu - per un po' - re d'Italia. Ecco perché credo che sottoporre al vaglio della neutralità e della oggettività questa vicenda nel massimo approfondimento possibile, sia in un certo senso un nostro dovere. <br />
In questo POV ovviamente tengo ben presente i testi di Montanelli, con cui "fieramente fuero avversi", quindi non leggo solo agiografie. Sta di fatto che Montanelli esprime probabilmente la sola vera fonte critica di agevole reperibilità e dettagliata puntualità sul personaggio. Sta di fatto che cose ne fece tante, e tantissime non comuni: un perfettamente asettico resoconto può ancora fisiologicamente apparire agiografico, dato che molte di queste cose le ha fatte solo Mattei. Sta di fatto che l'aereo di Mattei è stato (ora certificatamente) abbattuto.<br />
Ciò dico anche per aiutare chi eventuali miei strascichi di non neutralità debba correggere. Ma non ho un intento celebrativo, intendo rendere disponibili tutte le informazioni di rilievo sul personaggio e intendo farlo come al solito. Si tenga conto che, ribadisco, avendo presenti soprattutto i contesti, non parliamo davvero di uno che si incontra tutti i giorni, nel bene o nel male. Tutto qui, per quanta stima ne possa avere non "devio" una voce alla sua celebrazione. }}
imho. --[[Utente:Gianfranco|g]] 17:18, 3 ago 2007 (CEST)
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