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[[Immagine:Murinsel_nah.jpg|thumb|La [[Murinsel]] di [[Graz]]]]
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] Acconci intraprese un percorso tra scultura e installazione, invitando spesso i visitatori a creare opere attivando dei macchinari che erigevano degli stabili o tracciavano segni. Uno degli esempi di queste installazioni temporanee era intitolata ''Instant House'', presentato inizialmente nel 1980 e messo in mostra nuovamente nel 2012 presso il [[MuseoSan diDiego arteMuseum contemporaneaof di San DiegoArt]]<ref name="donadio">Donadio, Emmie. “Vito Acconci’s Way Station at Middlebury: A Turning Point in the Artists Career.” ''Vito Acconci: Thinking Space''. Middlebury College Museum of Art: Middlebury, 2013. Print.</ref>. Nel gennaio del 1983 fece la sua prima installazione permanente dal titolo ''Way Station I (Study Chamber)'' in collaborazione con il [[Middlebury College]]. Tale opera genero enormi controversie fino alla sua distruzione nel 1985. Malgrado questo, la scultura determinò un punto di svolta nel percorso artistico di Acconci, che da artista-performer divenne un designer architettonico<ref name="donadio" />, dedicandosi, nei tardi anni ottanta, alla creazione di forniture e prototipi di case e giardini. Questa conversione portò poi, nel 1988 alla nascita dell'Acconci Studio, in cui riunì un gruppo di operatori per la progettazione di spazi urbani pubblici, case, giardini, accessori per la casa. Tra i progetti da ricordare c'è il negozio della United Bamboo di [[Tokyo]] del 2003 e la [[Murinsel]] di [[Graz]] in [[Austria]].
L’artista si è focalizzato sull’architettura e sul paesaggio dove si integrano spazio pubblico e privato. Un esempio di questo è ''Walkways Through the Wall'' opera che mette in relazione lo spazio interno del Winsconsin Center in [[Milwaukee]], [[Wisconsin]], con l’esterno. Un altro esempio di questo interesse per la dimensione privata e pubblica dello spazio è la facciata della sede dello Storefront for Art and Architecture realizzata in collaborazione con l’architetto [[Steven Holl]]. Il progetto rimpiazza la facciata precedente con una serie di venti pannelli che possono ruotare in verticale e in orizzontale per rendere visibile l’interno della galleria dall’esterno. Il progetto abbatte le barriere tra l’interno e l’esterno e, attraverso la diversa configurazione assunta dai pannelli, crea una moltitudine di diverse facciate possibili. Altro esempio del suo lavoro è Dirt Wall del 1992, realizzato all’Arvada Center for the Arts and Humanities Sculpture Garden in [[Colorado]]. L’opera consiste in un muro che si estende dall’esterno dell’Arvada Center al suo interno, raggiungendo un’altezza di oltre 7m. Il muro, di vetro e acciaio, contiene detriti di roccia vulcanica, vari tipi di sabbia, dolomite rossa e terriccio visibili attraverso i pannelli di vetro. L’opera rappresenta un tentativo di portare in superficie ciò che è sottoterra.
Uno dei suoi ultimi lavori Lobby-for-the-Time-Beingis è un istallazione nella North Wing Lobby del Bronx Museum of the Arts, in esposizione dal 2009. L’istallazione occupa l’atrio dell’edificio con una rete di Corian bianco, creando un lungo muro ondulato simile a giganti fiocchi di neve*<ref>{{Cita web|url=https://www.architectmagazine.com/design/culture/installation-lobby-for-the-time-being-acconci-studio-bronx-museum_o|titolo=Installation: "Lobby-For-The-Time-Being," Acconci Studio, Bronx Museum|accesso=22 novembre 2018}}
Nel 2008, in un’intervista con Brian Sherwin per Myartspace, Vito ha discusso a lungo di Seedbed. Vito ha del significato del titolo Seedbed (traducibile in italiano con ‘letto di seme’) dicendo, "I knew what my goal had to be: I had to produce seed, the space I was in should become a bed of seed, a field of seed – in order to produce seed, I had to masturbate – in order to masturbate, I had to excite myself." (sapevo qual era il mio obiettivo: dovevo produrre seme (seed in inglese), un campo di seme – per produrre seme dovevo masturbarmi – per masturbarmi dovevo eccitarmi).*
Nel 2010 Acconci ha completato Waterfall Out & In, una fontana realizzata nel Newtown Creek Wastewater Treatment Plant in Greenpoint, Brooklyn. Anche in questo caso parte dell’opera è all’interno e parte all’esterno*.