Acquaforte: differenze tra le versioni

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== Cenni storici ==
 
Sembra pressoché certo che la tendenza di incidere il metallo con acidi sia stata introdotta dagli armaioli con il preciso scopo di decorare armi ed armature, ed il primo che utilizzò questo metodo per ottenere una stampa fu Daniel Hopfer di [[Augusta (Germania)|Augusta]], in attività nei primi decenni del [[XVI secolo|Cinquecento]] e la prima acquaforte datata è stata realizzata dall'orafo svizzero [[Urs Graf]] nel [[1513]]. Anche il celebre [[pittore]] [[Tedeschi|tedesco]] [[Albrecht Dürer]] incise un buon numero di acqueforti su lastre di ferro tra il [[1515]] ed il [[1519]]. In Italia, gli allievi del [[Parmigianino]] seguirono le indicazioni del maestro e raggiunsero una maturità artistica e tecnica come nel caso dell'''Annunciazione'' di [[Federico Barocci]] e nel giro di pochi decenni artisti come [[Guido Reni]] e il [[Guercino]] si misero in evidenza.
 
Nel [[XVII secolo|Seicento]] l'acquaforte raggiunse un elevato livello di tecnica e di raffinatezza artistica, grazie al contributo di [[Rembrandt]] e delle sue oltre trecento incisioni. Anche il francese [[Jacques Callot]] e lo spagnolo [[José de Ribera]] si misero in evidenza in questo secolo, così come [[Antoon van Dyck]]. In Italia, nel [[XVIII secolo]], soprattutto a [[Venezia]] sorse una produzione di ottima qualità, basti ricordare la serie dei ''Capricci'' del [[Giovan Battista Tiepolo|Tiepolo]], delle ''Vedute'' del [[Canaletto]], nei quali all'abilità tecnica si associò una grande inventività mentre, in Europa, [[Francisco Goya]] raggiunse livelli di pregevole qualità.