Discussione:Inceneritore/Bozza: differenze tra le versioni

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allora il confronto coi cementifici e le centrali x le emissioni non ha senso manco quello?
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fix link diossina -> diossine
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*decompone le molecole organiche (in una zona di reazione dove la temperatura va dai 3000 ai 4000 °C), che, con l'aggiunta di vapore d'acqua, producono così un gas di sintesi simile a quello prodotto una volta nei [[gasogeno|gasogeni]] a carbone, e più precisamente composto di [[idrogeno]] (53%) e [[monossido di carbonio]] (33%), nonché [[anidride carbonica]], [[azoto]] molecolare e [[metano]] (recuperato per produrre elettricità);
*fonde i materiali inorganici e li trasforma in una roccia vetrosa simile alla lava, totalmente inerte e non nociva, che può essere usata come materiale da costruzione (in questo modo non può essere recuperato il materiale ferroso o l'alluminio come con le scorie degli inceneritori). In questa "lava" sono totalmente conglobati e quindi resi inerti tutti i metalli pesanti, perciò non si hanno ceneri volanti che li contengano. Tuttavia, si ipotizza che in procedimenti come questo si producano enormi quantità di [[Nanopolvere|nanopolveri]], anche se non ci sono studi sulla loro effettiva composizione e sono rarissimi quelli sulla dispersione nell'ambiente.
Questi sono gli unici scarti: il tipo di combustione non permette la produzione di nessun composto tossico o pericoloso come [[Diossina|diossine]], [[Furano|furani]] o ceneri (si veda però [[#Il particolato|sotto]]).
Per questo un reattore al plasma può anche trattare [[pneumatico|pneumatici]], [[Cloruro di polivinile|PVC]], rifiuti ospedalieri e altri rifiuti industriali.
 
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In Italia gli studi ufficiali di [[valutazione del rischio]], che tengono conto delle normative nazionali, delle direttive internazionali e dei possibili scenari di contaminazione, hanno evidenziato che il rischio legato a emissioni non cancerogene risulta praticamente azzerato mentre il rischio legato a cancerogeni o patologie pediatriche è praticamente comparabile con i normali rischi legati alla vita quotidiana.<ref>[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]] – Ministero dell'Ambiente, ''Sostenibilità ambientale della termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani'', Rapporto tecnico finale, aprile 2004 </ref>
 
Non sono comunque mancati casi di impianti, come quello di Brescia, in cui si siano rilevate alcune infrazioni per il mancato rispetto di normative o per il superamento del tonnellaggio di rifiuti inceneriti originariamente ammesso. È comunque difficile che l'accertamento di un'infrazione sfoci in provvedimenti molto severi come il sequestro dell'impianto, perché in tal caso si potrebbe creare un'emergenza rifiuti molto pericolosa. Fra Febbraio e Giugno del 2007, tuttavia, l'inceneritore di Trieste è stato posto sotto sequestro per il superamento dei limiti di legge riguardanti le emissioni di diossinadiossine, superiori anche di 10 volte il limite autorizzato. <ref>Si veda [http://www.ecologiasociale.org/infoaction/index.php?option=content&task=view&id=273 questo articolo] con dati relativi al supreamento delle emissioni ed hai costi di gestione degli apparati di filtraggio.</ref>
 
Pertanto, l'adeguamento dei vecchi impianti alle nuove normative procede a rilento, ed è solitamente collegato agli ampliamenti degli impianti. Da ciò deriva che spesso impianti di piccole dimensioni inquinano più di impianti maggiori.
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|| [[Monossido di carbonio]] || 50 || 250 || - || - || 8,2
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|| [[DiossinaDiossine]] || 0,1 x 10<sup>-3</sup>|| 10 x 10<sup>-3</sup> || - || 10 x 10<sup>-3</sup> || 0,0147 x 10<sup>-3</sup>
|-
|| [[Metalli pesanti]] || - || 10 || - || 5 || -
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I "valori reali di un moderno impianto" sono il risultato dell'applicazione delle migliori tecnologie disponibili la cui applicazione costituisce un onere non indifferente nella costruzione e gestione degli impianti e può essere imposta in fase di autorizzazione dell'impianto: anche per quanto riguarda gli altri impianti citati vale la stessa regola per cui possono essere imposti specifici limiti minori;<ref>Sulla base del [http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/05059dl.htm DL 59/2005], che si applica anche agli inceneritori (come ribadito dall'articolo 4, comma 1b, del DL 133/2005 [[#_note-DL133-05|succitato]]), i limiti di emissione imposti agli impianti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) sono basati sulle ''migliori tecniche disponibili'' individuate a livello nazionale, ma, per l'articolo 8, «Se, a seguito di una valutazione dell'autorità competente, che tenga conto di tutte le emissioni coinvolte, risulta necessario applicare ad impianti, localizzati in una determinata area, misure più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecniche disponibili, al fine di assicurare in tale area il rispetto delle norme di qualità ambientale, l'autorità competente può prescrivere nelle autorizzazioni integrate ambientali misure supplementari particolari più rigorose, fatte salve le altre misure che possono essere adottate per rispettare le norme di qualità ambientale».</ref> allo stesso modo possono fino al 1° gennaio 2008 (o 2010) essere motivatamente consentiti limiti superiori ai valori di legge per polveri e ossidi di azoto nell'ambito di alcune restrizioni.<ref>Come previsto dallo stesso DL 133/05 (art. 9, comma 7); si vedano le note all'allegato 1 [[#_note-DL133-05|succitato]].</ref>
 
Le emissioni di sostanze tossiche persistenti (in particolare [[diossinadiossine]], [[furani]]) seppur entro i limiti di legge, sono da considerarsi comunque significative se sono protratte nel tempo nello stesso luogo: lo stesso DL 152/2006 evidenzia questo fatto per chiarire i limiti particolarmente severi su queste sostanze in impianti dalla lunga vita operativa. <ref>Si veda ad esempio [http://www.altreconomia.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=309 questo articolo di altreconomia.it (marzo 2006)], nel paragrafo dedicato ai rischi da diossina.</ref>
 
Per quanto riguarda l'emissione di gas serra (in particolare CO<sub>2</sub>), si veda più avanti.
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====Diossine e furani====
{{vedi anche|diossinadiossine|furano}}
Le [[diossine]] ed i [[furani]] sono tossici, cancerogeni e mutageni per l'organismo umano. Sono poco volatili per via del loro elevato peso molecolare e sono solubili nei grassi, dove tendono ad accumularsi. Proprio per questo motivo tendono ad accumularsi nella catena alimentare e nell'organismo umano per cui anche una esposizione a livelli minimi ma prolungata nel tempo può recare gravi danni alla salute. Le sorgenti delle diossine sono varie e hanno avuto molte variazioni nel corso degli anni, ed è difficile quantificarne esattamente la rilevanza relativa: gli inceneritori sono comunque una delle fonti maggiori, e vanno tenuti sotto accurata osservazione (si veda la voce [[diossina]]).
 
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