Dicrurus macrocercus: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
template cita "xxxx"; rinomina/fix nomi parametri |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 34:
|suddivisione_testo=[[Immagine:Dicrurus macrocercus distribution map.png|250px]]</br><small>In verde areale di residenza</br>In giallo areale di svernamento</br>In blu areale di nidificazione
}}
Il '''drongo nero''' ('''''Dicrurus macrocercus''''' <span style="font-variant: small-caps">[[louis Jean Pierre Vieillot|Vieillot]]</span>, [[1817]]) è un [[aves|uccello]] [[Passeriformes|passeriforme]] appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Dicrurus|Dicruridae]]<ref name= IOC>{{IOC |titolo= Family Dicruridae |url= http://www.worldbirdnames.org/bow/orioles/ |accesso= 30 novembre 2018}}</ref>.
==Etimologia==
Il [[nome scientifico]] della [[
Questi uccelli presentano un vasto numero di [[nome volgare|nomi comuni]] nel loro areale di diffusione, fra i quali ''kari bhujanga'' (da cui il [[nome scientifico]] obsoleto del genere ''[[Dicrurus]]'', ''Bhuchanga'') in [[lingua kannada]], ''kotwal'' ("poliziotto", per la loro territorialità) in [[lingua hindi|hindi]], ''kari kuruvi'' ("uccello di carbone") o ''rettai valan'' ("due code") in [[lingua tamil]], ''kaaka tampuratti'' ("regina di corvi", per il coraggio con cui aggredisce e scaccia anche grossi uccelli) in [[lingua malayalam]]<ref>{{cita pubblicazione |titolo= Vernacular Names of the Birds of the Indian Subcontinent |rivista= Buceros |anno= 1998 |volume= 3 |numero= 1 |pagina= 53–109 |url= https://archive.org/stream/IndianBirdNames/Buceros_3_1_birdNames#page/n31/mode/1up}}</ref>.
Riga 55:
== Biologia ==
[[Immagine:Black Drongo I2 IMG 5683.jpg|thumb|right|250px|Esemplare intento a fare un
[[Immagine:Black Drongo (Dicrurus macrocercus) - Flickr - Lip Kee (4).jpg|thumb|left|250px|Esemplare il volo nel [[Tamil Nadu]].]]
Il drongo nero è un uccello dalle abitudini di vita essenzialmente diurne, che tende a vivere da solo fino al momento in cui trova un ''partner'', momento a partire dal quale passerà la vita in coppia fino alla morte sua o del compagno: in caso di fonti di cibo particolarmente abbondanti, come i campi freschi di [[mietitura]], tuttavia, numerosi esemplari residenti nell'area circostante (fino a 35) possono raggrupparsi per un breve periodo di tempo, salvo fare poi ritorno ai rispettivi territori<ref name=biddulph/>.
Riga 61:
[[Immagine:LOOKING FURTHER.jpg|thumb|left|250px|Esemplare vocalizza in natura.]]
[[Immagine:Mealing (4612825405).jpg|thumb|right|250px|Esemplare si ciba a [[Hong Kong]].]]
I dronghi neri passano la maggior parte della giornata appollaiati su un posatoio in evidenza, generalmente la punta del ramo di un albero o di un arbusto: da tale posatoio, essi tengono costantemente d'occhio i dintorni, alla ricerca di eventuali possibili prede o di intrusi conspecifici o comunque visti come una minaccia. Nel primo caso, l'animale spicca il volo, ghermendo la preda al suolo o anche al volo (mostrandosi capaci di veloci manovre aeree nello stretto<ref name=chari>{{cita pubblicazione |autore= Chari, N.; Janaki Rama Rao, N.; Ramesh, R.; Sattaiah, G. |anno= 1982 |titolo= Comparative studies on flight characteristics, moment of inertia and flight behaviour of two fly-catchers, Dicrurus adsimilis and Merops orientalis |rivista= Ind. J. Exp. Biol. |volume= 20 |pagina= 894–896}}</ref>) oppure catturandola fra i rami o il fogliame, mentre nel secondo caso l'intruso viene redarguito con richiami d'allarme ed in seguito aggredito senza complimenti, con picchiate e colpi di becco<ref>{{cita pubblicazione |autore= Melville, D. S. |anno= 1992 |titolo= Intense mobbing by a Black Drongo Dicrurus macrocercus |rivista= Journal of the Bombay Natural History Society |volume= 88 |pagina= 285 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48673707}}</ref>: i dronghi neri, infatti, sono uccelli molto territoriali, che non badano alle dimensioni degli intrusi, aggredendo anche [[Rapace|rapaci]] e grossi [[corvus|corvi]] qualora osino avvicinarsi troppo. Questa territorialà, che non si applica su uccelli che non vengono visti come una minaccia (sebbene durante il periodo degli amori i dronghi neri divengano ancora più aggressivi e possano scacciare anche animali di specie normalmente ignorate), fa sì che non di rado al drongo nero si associano altre specie che cercano il cibo al suolo, come [[Acridotheres tristis|storni tristi]] ed [[Bubulcus ibis|aironi guardabuoi]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Dewar, D. |anno= 1905 |titolo= King-Crows and Mynas as mess-mates |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 16 |numero= 2 |pagina= 364–366 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/5725536}}</ref>.
[[File:Dicrurus macrocercus - Black Drongo XC152449.mp3|thumb|left|250px|Richiamo.]]
[[File:Dicrurus macrocercus - Black Drongo XC330303.mp3|thumb|right|250px|Richiamo.]]
Come tutti i
=== Alimentazione ===
[[Immagine:Black drongo, Chandigarh, India.JPG|thumb|left|250px|Esemplare mangia un'[[apis mellifera|ape]] a [[Chandigarh]].]]
[[Immagine:Black Drongo handling her prey Ic2.jpg|thumb|right|250px|Esemplare si nutre a [[Calcutta]].]]
Il drongo nero è un uccello fondamentalmente [[insettivoro]]: questi uccelli si nutrono di una grande varietà di [[Insecta|insetti]] ed altri [[Invertebrata|invertebrati]], principalmente [[Caelifera|cavallette]], [[Locusta migratoria|locuste]] e [[gryllidae|grilli]], ma anche [[cicadidae|cicale]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Fischer, C. E. C. |anno= 1923 |titolo= Drongo and cicada |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 29 |numero= 3 |pagina= 839–840 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/47562292}}</ref>, [[Isoptera|termiti]], [[Coleoptera|coleotteri]], [[odonata|libellule]] e [[Lepidoptera|lepidotteri]] (fra cui le [[Danainae]], generalmente evitate dagli altri insettivori<ref>{{cita libro |autore= Ali, S. & Ripley, S. D. |anno= 1986 |edizione= II |volume= 5 |titolo= Handbook of the birds of India and Pakistan |pagina= 114–118 |editore= Oxford University Press |isbn= 0-19-562063-1}}</ref>). I dronghi neri evitano le [[diptera|mosche]]<ref>{{cita libro |autore= Mason, C. W. & Maxwell-Lefroy, H. |anno= 1911 |titolo= The food of birds in India |pagina= 69–73 |editore= Department of Agriculture in India |capitolo= Entomological series |volume= 3 |url= https://archive.org/details/foodofbirdsinind00masonrich}}</ref>, mentre sono molto ghiotti di [[vespidae|vespe]] ed [[apis|api]] (motivo per il quale non sono visti di buon occhio dagli [[
Oltre agli
Molto sporadicamente, infine, i dronghi neri possono cibarsi di cibo di origine vegetale, visitando gli alberi di ''[[Ochroma pyramidale|Bombax]]'' ed ''[[Erythrina crista-galli|Eythrina]]'' (allo scopo di suggere i fiori, per ottenere acqua e [[nettare (botanica)|nettare]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Aluri J. S. R. & Srungavarapu P. R. |anno= 2004 |titolo= Passerine bird pollination and fruiting behaviour in a dry season blooming tree species, Erythrina suberosa Roxb. (Fabaceae) in the Eastern Ghats forests, India |rivista= Ornithological Science |volume= 3 |numero= 2 |pagina= 139–144 |doi= 10.2326/osj.3.139}}</ref>) e piluccando granaglie<ref>{{cita pubblicazione |autore= Dodia, J. F.; Parasharya, B. M.; Yadav, D. N. |anno= 1989 |titolo= Black Drongo feeding on Sorghum grains |rivista= Pavo |volume= 27 |numero= 1-2 |pagina= 75–76}}</ref>.
[[Immagine:Black drongos feeding under street lamp JEG6934.jpg|thumb|left|250px|Due dronghi neri a caccia nei pressi di un [[lampione]].]]
[[Immagine:Black Drongo- from Kerala.jpg|thumb|right|250px|Esemplare sul dorso di un
Per reperire il cibo, i dronghi tengono d'occhio i dintorni da un posatoio elevato, volando velocemente per raggiungere la preda al suolo o fra rami e fogliame oppure catturandola al volo<ref name=chari/>: di tanto in tanto, questi uccelli spiccano il volo e sorvolano i dintorni tenendosi vicino ai rami o al suolo, cibandosi degli insetti che si levano in volo o cercano di allontanarsi spaventati. Per lo stesso motivo, i dronghi neri sono attratti dai fuochi o dalle aree di semina, dove possono cibarsi delle grandi quantità di piccoli animali che sono costretti a scappare<ref name=biddulph>{{cita pubblicazione |autore= Biddulph, C. H. |titolo= Possible association between the large yellow-naped woodpecker and the large racket-tailed drongo |pagina= 209 |rivista= Journal of the Bombay Natural History Society |volume= 52 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48184059}}</ref>: inoltre, i dronghi neri hanno beneficiato dell'urbanizzazione del loro areale appostandosi sotto le luci delle città per cibarsi degli insetti attratti<ref name=jamdar>{{cita pubblicazione |autore= Jamdar, N. |anno= 1983 |titolo= Nocturnal habits of Black Drongo (Dicrurus adsimilis) |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 80 |numero= 1 |pagina= 218 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48743808}}</ref><ref name=sharma>{{cita pubblicazione |autore= Sharma, S. K. |anno= 1991 |titolo= Nocturnal feeding by Black Drongo |rivista= Newsletter for Birdwatchers |volume= 31 |numero= 3-4 |pagina= 8 |url= https://archive.org/stream/NLBW31_34#page/n8/mode/1up}}</ref><ref name=nemeer>{{cita pubblicazione |autore= Nameer, P. O. |anno= 1990 |titolo= Midnight feeding by black drongo |rivista= Newsletter for Birdwatchers |numero= 7–8 |volume= 30 |pagina= 9 |url= https://archive.org/stream/NLBW30_78#page/n10/mode/1up}}</ref>. Questi uccelli, infine, non di rado si appollaiano sul dorso di [[Bovinae|bovini]] od [[Ovis|ovini]] intenti a brucare, dal quale possono godere sia di una visuale a trecentosessanta gradi della zona circostante, sia di un "passaggio"<ref>{{cita libro |autore= Whistler, H. |anno= 1949 |titolo= Popular handbook of Indian birds |edizione= IV |editore= Gurney & Jackson, London |pagina= 155–157 |url= https://archive.org/stream/popularhandbooko033226mbp#page/n195/mode/1up}}</ref>.</br>
Similmente all'affine [[dicrurus adsimilis|drongo codaforcuta]], anche il drongo nero può emettere richiami d'allarme ingiustificati o addirittura richiami di predatori (come lo [[accipiter badius|shikra]]) per spaventare gli altri uccelli (in particolare lo [[acridotheres tristis|storno triste]]) ed indurli alla fuga, cibandosi poi del cibo da loro lasciato sul luogo<ref>{{cita pubblicazione |autore= Veena, T. & Lokesha, R. |anno= 1993 |titolo= Association of drongos with myna flocks: Are drongos benefitted ? |rivista= J. Biosci. |volume= 18 |numero= 1 |pagina= 111–119 |url= http://www.ias.ac.in/jarch/jbiosci/18/111-119.pdf |doi= 10.1007/BF02703043}}</ref>.
=== Riproduzione ===
Riga 81:
Il drongo nero è un uccello rigidamente [[monogamia|monogamo]]: la stagione riproduttiva comincia fra la fine di febbraio e l'inizio di marzo proseguendo fino a giugno<ref name=hbw/>. Durante questo periodo, le coppie portano generalmente avanti una singola covata: nel caso questa vada perduta per qualche motivo, i due ''partner'' possono cercare di portarne avanti una seconda, estendendo la stagione riproduttiva fino ad agosto inoltrato<ref name=hbw/>.
[[Immagine:Dicrurus macrocercus playing (cropped).jpg|thumb|left|250px|[[Corteggiamento]] a sud di [[Chennai|Madras]].]]
Il [[corteggiamento]] è composto da voli acrobatici, durante i quali i due ''partner'' (la cui [[maturità sessuale]] viene raggiunta attorno al secondo anno d'età<ref>{{cita pubblicazione |autore= Hore, B. B.; Mehrotra, P. N.; Hore, A. |anno= 1994 |titolo= Testicular melanin pigments and the gonadal cycle in a tropical wild passerine bird, Dicrurus adsimilis (Passeriformes, Dicruridae) |rivista= Functional and developmental morphology |volume= 4 |numero= 1 |pagina= 21–24 |pmid= 7819603}}</ref>) cercano di tenersi il becco e le ali, finendo spesso per cadere al suolo<ref>{{cita pubblicazione |titolo= Courtship and mating of the black drongo |autore= Neelakantan, K. K. |anno= 1962 |pagina= 9 |url= https://archive.org/stream/NLBW2#page/n54/mode/1up |rivista= Newsletter for Birdwatchers |volume= 2 |numero= 4}}</ref>.
Riga 89:
I ''pulli'' sono ciechi ed implumi alla schiusa: per i primi cinque giorni di vita essi vengono costantemente coperti da uno dei genitori, mentre l'altro si occupa di reperire il cibo per nutrirli, mentre a partire dal quinto giorno (quando cioè è spuntato il piumino) essi sono in grado di [[termoregolazione|termoregolare]] in autonomia ed entrambi i genitori si dedicano alla ricerca di cibo<ref name=shukkur>{{cita pubblicazione |anno= 1978 |titolo= Breeding biology of the Black Drongo |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 75 |numero= 4 |pagina= 1212–1226 |autore= Shukkur, E. A. A. & Joseph, K. J. |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48297451}}</ref>. Gli occhi vengono aperti solitamente all'ottavo giorno di vita, mentre a 16-20 giorni dalla schiusa avviene l'involo, con la biforcazione della coda che viene acquisita a circa tre settimane d'età.
[[Immagine:Dicrurus macrocercus -Tal Chhapar Wildlife Sanctuary, Rajasthan, India -immature-8.jpg|thumb|right|250px|Giovane esemplare (notare il ventre biancastro) a [[Chhapar]].]]
[[Immagine:Black Drongo (Dicrurus macrocercus)- Juveniles at Kolkata I IMG 7822.jpg|thumb|left|250px|Due giovani (notare la coda non forcuta) nel [[Bengala Occidentale|Bengala occidentale]].]]
Dopo l'involo, i giovani rimangono nei pressi del nido, continuando ad essere nutriti dai genitori (talvolta coadiuvati da degli aiutanti, che in genere sono giovani appartenenti alla covata dell'anno precedente<ref>{{cita pubblicazione |anno= 1981 |titolo= 'Helpers' among the black drongo (Dicrurus adsimilis) |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 78 |numero= 3 |pagina= 602–603 |autore= Thangamani, A.; Paramanandham, K.; Johnsingh, A. J. T. |url= https://biodiversitylibrary.org/page/48229140}}</ref>, ed in una singola occasione anche dalle coppie di
Durante la stagione degli amori, i dronghi neri divengono ancora più aggressivi, aggredendo fieramente anche grossi [[Rapace|rapaci]] per scacciarli dai dintorni del nido<ref>{{cita pubblicazione |autore= Nijman, V. |anno= 2004 |titolo= Seasonal variation in naturally occurring mobbing behaviour of drongos (Dicruridae) towards two avian predators |rivista= Ethology, Ecology and Evolution |volume= 16 |numero= 1 |pagina= 25–32 |url= http://ejour-fup2.cilea.it/index.php/eee/article/view/981/927 |doi= 10.1080/08927014.2004.9522651}}</ref>: essi difendono un territorio di 0,3-1,2 [[ettaro|ettari]] di estensione attorno al nido<ref name=shukkur/>. La loro aggressività viene sfruttata da numerosi altri uccelli ([[oriolidae|orioli]], [[
Il drongo nero subisce
== Distribuzione e habitat ==
[[Immagine:Black Drongo (16410453268).jpg|thumb|left|250px|Esemplare a [[Bangalore]].]]
Il drongo nero è una specie [[asia]]tica, che popola un vasto areale che si estende dalla [[Civiltà della valle dell'Indo|valle dell'Indo]] e dalle proggini orientali dell'[[Afghanistan]] al sud della [[Cina]], a [[Taiwan]] ed al [[Regione di Tanintharyi|Tenasserim]], attraverso le pendici meridionali dell'[[Himalaya]], il [[subcontinente indiano]] e la [[Indocina|penisola indocinese]]: una popolazione (rappresentante una [[sottospecie]] a sé stante) è inoltre presente a [[Giava]] e a [[Bali]].
[[Immagine:Black drongo (Dicrurus macrocercus) - Flickr - Lip Kee (1).jpg|thumb|right|250px|Esemplare nel [[parco nazionale di Kaziranga]].]]
Le popolazioni meridionali tendono ad essere residenti nell'ambito del proprio areale di diffusione: le popolazioni settentrionali, invece, durante l'inverno tendono a migrare verso sud fino in [[Sri Lanka]] (dove sono già presenti popolazioni residenti) e nella [[penisola malese]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Decandido, R.; Nualsri, C.; Allen, D. |anno= 2004 |titolo= Migration of Black Drongo Dicrurus macrocercus in southern Thailand in autumn 2003 |rivista= Forktail |volume= 20 |pagina= 143–144 |url= http://www.orientalbirdclub.org/publications/forktail/20pdfs/Decandido-Drongo.pdf}}</ref>, mentre durante il periodo caldo si spostano a nord fino a [[Kashmir]], [[Tibet]] sud-orientale, [[Cina]] centrale e orientale, [[Manciuria]] e [[Corea]] nord-occidentale<ref name=hgp>{{cita pubblicazione |autore= Hong, G.-P.; Bing, G.-C:; Choi, C.-Y.; Nam, H.-Y.; I.-J.; Kim, S.-J.; Park, J.-G.; Chae, H.-Y. |anno= 2010 |titolo= Migrating Black Drongo Dicrurus macrocercus feeding on Passerines on a Stopover Island, Korea |rivista= J. Yamashina Inst. Ornithol. |volume= 41 |pagina =200-203 |url= https://www.jstage.jst.go.jp/article/jyio/41/2/41_2_200/_pdf}}</ref>.</br>
Il drongo nero è stato inoltre [[
L'''[[habitat]]'' di questi animali è virtualmente rappresentato da ogni tipologia di area alberata sul limitare di una radura erbosa o di uno spiazzo più aperto, dalla [[foresta pluviale tropicale]] alla [[savana]]: questi uccelli, inoltre, tollerano molto bene l'antropizzazione del proprio areale, colonizzando senza problemi anche le piantagioni e le coltivazioni e le aree periferiche e suburbane di villaggi ed insediamenti urbani.
Riga 110:
[[Immagine:Naturalis Biodiversity Center - RMNH.AVES.141779 1 - Dicrurus macrocercus macrocercus (Vieillot, 1817) - Dicruridae - bird skin specimen.jpeg|thumb|right|200px|Esemplare impagliato della sottospecie nominale.]]
*''Dicrurus macrocercus albirictus'' (<span style="font-variant: small-caps">[[brian Houghton Hodgson|Hodgson]]</span>, [[1836]]) - diffusa nella porzione nord-occidentale dell'areale occupato dalla specie, fino al [[Bengala Occidentale]], svernante nel sud dell'[[India]] e della [[Birmania]] ed in [[Thailandia]] settentrionale;
*''Dicrurus macrocercus macrocercus'' <span style="font-variant: small-caps">[[louis Jean Pierre Vieillot|Vieillot]]</span>, [[1817]] - la sottospecie nominale, diffusa dal [[delta dell'Indo]] in tutta la [[Subcontinente indiano|penisola indiana]], fino al [[Bengala]];
*''Dicrurus macrocercus minor'' <span style="font-variant: small-caps">[[edward Blyth|Blyth]]</span>, [[1850]] - [[endemismo|endemica]] dello [[Sri Lanka]] settentrionale;
*''Dicrurus macrocercus cathoecus'' <span style="font-variant: small-caps">[[robert Swinhoe|Swinhoe]]</span>, [[1871]] - diffusa in [[Cina]] (ad est del [[Qinghai]] e a sud del [[Jilin (provincia)|Jilin]]), ad [[Hainan]], in [[Birmania]] centrale e orientale, in [[Thailandia]] e nel nord dell'[[Indocina]] ([[Laos]] e [[Tonchino]]), svernante in [[Regione di Tanintharyi|Tenasserim]] e [[penisola malese]];
*''Dicrurus macrocercus thai'' <span style="font-variant: small-caps">[[cecil Boden Kloss|Kloss]]</span>, [[1921]] - diffusa in Tenasserim, Thailandia centro-meridionale, [[Cambogia]], [[Annam]] e [[Cocincina]];
*''Dicrurus macrocercus harterti'' <span style="font-variant: small-caps">[[edward Charles Stuart Baker|Baker]]</span>, [[1918]] - endemica di [[Taiwan]], [[
*''Dicrurus macrocercus javanus'' <span style="font-variant: small-caps">Kloss</span>, 1921 - diffusa a [[Giava]] e a [[Bali]];
Riga 126:
</gallery>
In passato, la specie veniva accorpata al [[dicrurus adsimilis|drongo codafrocuta]], rispetto al quale presenta differenze nella morfometria ed più consistenti nei richiami, oltre all'[[Distribuzione disgiunta|areale disgiunto]]: recenti studi genetici hanno tuttavia confermato la stretta parentela fra le due specie<ref>{{cita pubblicazione |autore= Pasquet, E.; Pons, J.-M.; Fuchs, J.; Cruaud,, C.; Bretagnolle, V. |anno= 2007 |titolo= Evolutionary history and biogeography of the drongos (Dicruridae), a tropical Old World clade of corvoid passerines |rivista= Molecular Phylogenetics and Evolution |volume= 45 |numero= 1 |pagina= 158–167 |pmid= 17468015 |doi= 10.1016/j.ympev.2007.03.010}}</ref>.
==Nella cultura popolare==
Il drongo nero è molto presente nel ''[[Folclore|folklore]]'' dell'[[India]]: nel [[Punjab (regione)|Punjab]] si ritiene che il drongo nero abbia portato l'acqua all'assetato [[al-Husayn ibn Ali]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Rose, H. A. |titolo= Panjab Folklore Notes |rivista= Folklore |volume= 21 |numero= 2 |anno= 1910 |pagina= 216–217 |doi= 10.1080/0015587X.1910.9719930}}</ref>, mentre nel [[Altopiano del Deccan|Deccan]] vedere uno di questi uccelli posarsi sul corno di uno [[Bos taurus indicus|zebù]] è considerato un cattivo auspicio<ref>{{cita pubblicazione |autore= King, R. C. H. Moss |anno= 1911 |titolo= The resident birds of the Saugor and Damoh Districts, Central Provinces |pagina= 87–103 |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 21 |numero= 1 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/30150758}}</ref>.
==Note==
|