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Il suo lavoro artistico spazia tra installazioni video, body performances, computer animations, fotografia, scultura e pubblicazioni relative all'arte contemporanea, presentando una forte componente ideologica CHIARIRE, FARE WIKILINK. Le sue prime esibizioni di [[Guerrilla art|guerrilla della Export]] hanno raggiunto unosono statusdiventate iconicoiconiche nella storia dell'arte femminista.
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==Biografia==
La piccola Valie, rimastaRimasta orfana del padre morto in Africa durante la [[seconda guerra mondiale]], cresce con la madre e le tre sorelle, studiando in un convento fino all'età di 14 anni. Successivamente studia pittura, disegno e design alla National School for Textile Industry di Vienna, e lavora brevemente nell'industria cinematografica come aiuto sceneggiatrice. L'ambiente spiccatamente femminile che frequenta la induce a riflettere sul ruolo della donna nella società, che, nell'Austria degli anni Settanta, eraè ancora influenzatainfluenzato dagli strascichi dell'ideologia nazista. Il movimento femminista IN QUEGLI ANNI? da un lato dovevadeve confrontarsi con la condiscendenza al regime delle generazioni più anziane, e dall'altro puntavapunta a stravolgere l'atteggiamento restrittivo nei confronti della donna. Valie stessa, prima della sua rivoluzione politica e artistica, era una madre e una moglie. Nel 1967, cambia il suo nome in VALIE EXPORT (scritto in lettere maiuscole, come un logo artistico) eliminando i cognomi di suo padre e di suo marito, appropriandosi di un nuovo cognome ispirato da una famosa marca di sigarette. In una conversazione con Gary Indiana per la rivista BOMB, ha descritto il suo cambio di nome<ref>{{cita pubblicazione | autore= Gary Indiana | titolo= Valie Export| pubblicazione= BOMB Magazine|data= primavera 1982 }}</ref>:
Lei stessa, prima della sua rivoluzione politica e artistica, è stata una madre e una moglie LO CONTINUA A ESSERE, NO?. Nel 1967, cambia il suo nome in VALIE EXPORT (scritto in lettere maiuscole, come un logo artistico) eliminando i cognomi di suo padre e di suo marito e appropriandosi di un nuovo cognome ispirato da una famosa marca di sigarette. In una conversazione con Gary Indiana per la rivista BOMB, ha descritto il suo cambio di nome:
"Non volevo più avere il nome di mio padre [Lehner], né quello del mio ex marito Hollinger. La mia idea era di esportare dal mio " fuori "(heraus) e anche esportare, da quel porto. proveniva da un design e uno stile che potevo usare, ma non era l'ispirazione. " ▼
▲"Non volevo più avere il nome di mio padre [Lehner], né quello del mio ex marito Hollinger. La mia idea era di esportare dal mio " fuori "( ''heraus '') e anche esportare, da quel porto. proveniva da un design e uno stile che potevo usare, ma non era l'ispirazione. " <ref>{{cita pubblicazione | autore= Gary Indiana | titolo= Valie Export| pubblicazione= BOMB Magazine|data= primavera 1982 }}</ref>NON SI CAPISCE
Con questo gesto di autodeterminazione, afferma enfaticamente la sua identità all'interno della scena artistica viennese, dominata dall'arte performativa tabù degli artisti di Vienna come [[Hermann Nitsch]], [[Günter Brus]], [[Otto Mühl]] e [[Rudolf Schwarzkogler]]. Riguardo al movimento Actionist, ella afferma: ▼
▲Con questo gesto di autodeterminazione, afferma enfaticamente la sua identità all'interno della scena artistica viennese, dominata dall'arte performativa tabù CHE VUOL DIRE? degli artisti di Vienna come [[Hermann Nitsch]], [[Günter Brus]], [[Otto Mühl]] e [[Rudolf Schwarzkogler]]. Riguardo al movimento Actionist, ella afferma:
{{ SontatoSono stata molto influenzata, non tanto dall'azionismo stesso, ma dall'intero movimento nella città. È stato un grande movimento. Abbiamo avuto grandi scandali, a volte contro la politique; mi ha aiutato a far emergere le mie idee}}. Al pari dei suoi colleghi uomini, sottoponeva il suo corpo al dolore e al pericolo in azioni volte ad affrontare il crescente compiacimento e il conformismo della cultura austriaca del dopoguerra. A contraddistinguere il suo progetto della Export come femminista inequivocabile è l' analisi dei modi in cui le relazioni di potere insite nelle rappresentazioni dei media incidono sui corpi e sulla coscienza delle donne. ▼
▲{{Sontato molto influenzata, non tanto dall'azionismo stesso, ma dall'intero movimento nella città. È stato un grande movimento. Abbiamo avuto grandi scandali, a volte contro la politique; mi ha aiutato a far emergere le mie idee}}. Al pari dei suoi colleghi uomini, sottoponeva il suo corpo al dolore e al pericolo in azioni volte ad affrontare il crescente compiacimento e il conformismo della cultura austriaca del dopoguerra. A contraddistinguere il progetto della Export come femminista inequivocabile è l' analisi dei modi in cui le relazioni di potere insite nelle rappresentazioni dei media incidono sui corpi e sulla coscienza delle donne.
===''Tapp-und Tast-Kino (Tap and Touch Cinema)''===
èViene stato eseguitoeseguita in dieci città europee nel 1968-1971. In questo lavoro dichiaratamente rivoluzionario, Valie Export indossavaindossa un minuscolo "cinema" attorno alla parte superiore del corpo nudo, inCHE modoVUOL cheDIRE?. ilIl suo corpo, quindi, non potessepuò essere visto ma potessepuò essere toccato da chiunque attraverso il fronte coperto del "teatro". UnaCHE voltaVUOL inDIRE?. stradaInvita invitavai uomini,passanti donneper e bambinistrada a toccarla. I media hanno rispostorispondono al suo provocatorio lavoro di Export con panico e paura,; in un giornale fuviene paragonata addirittura ad una strega FONTE!!! O ELIMINARE. LaPARAFRASARE NON E? UNA CITAZIONE ExportCOS^ ricordaSIGNIFICATIVA: "C'è stata una grande campagna contro di me in Austria". Il contrasto con ciò che viene solitamente chiamato cinema è fondamentale per il messaggio che la Export vuole trasmettere: nella performance il corpo femminile non è confezionato e venduto da registi e produttori, al contrario la donna prende il controllo e offre liberamente se stessa, a dispetto delle regole sociali. Inoltre, il cinema ordinario approvato dallo stato è un'esperienza essenzialmente voyeuristica, mentre nella performance della Export, il "pubblico" non ha solo un contatto diretto e tattile con un'altra persona, ma lo fa nella visione completa della Export e degli astanti.
===''Invisible Adversaries''===
Alcune delle sue opere, tra cui ''"Invisible Adversaries"'', ''"Syntagma"'' e ''"Korpersplitter"'', mostrano il suo corpo dell'artista in connessione ad edifici storici non solo fisicamente, ma anche simbolicamente. I corpi legati alla progressione storica degli spazi di genere e ai ruoli stereotipati rappresentanoevidenziano l'approccio femminista e politico all'arte dellaCHE VUOL ExportDIRE?.
===''Remote, remote''===
Il cortometraggio del 1973 di Valie, ''"Remote, Remote"'', esemplifica le conseguenze dolorose del corpo femminile conforme agli standard della società CHE VUOL DIRE?. In questo pezzo scava le sue cuticole con un coltello per dodici minuti, rappresentando il danno indotto originato dal corpo femminile che cerca di mantenere tradizioni e standard di bellezza. POCO CHIARO
=== ''Body Sign Action'' ===
Nella sua fotografia del 1970, ''"Body Sign Action"'', la Export ritrae un'agenda politicamente carica attraverso la sua opera d'arte CHE VUOL DIRE?. Il pezzo CHE VUOL DIRE? presenta un tatuaggio di un reggicalze sulla parte superiore della sua gamba nuda. La giarrettiera non è attaccata nella parte superiore è solo attaccata ad un frammento di calza nella parte inferiore, quindi sospeso sulla gamba. Invece della giarrettiera che oggettivizza il corpo, il corpo oggettivizza la giarrettiera, lanciando ruoli sociali costruiti in relazione al corpo femminile. POCO CHIARO
=== ''Aktionshose: Genitalpanik (Action Pants: Genital Panic)'' ===
Nella sua performance del 1968 ''Aktionshose: Genitalpanik (Action Pants: Genital Panic)'', Valie Export entròentra in un cinema d'arte NON SI DICE a Monaco, indossando pantaloni senzatagliti crotchall'altezza del pube, ecamminando camminatra intorno alil pubblico con i suoi genitali esposti a livello del viso. Le fotografie associate CHE VUOL DIRE?sono state scattate nel 1969 a Vienna, dal fotografo Peter Hassmann. La performance al cinema d'arte eEntrambe le fotografie del 1969 miravanoazioni entrambimirano a far riflettere sul ruolo passivo delle donne nel cinema e sul confronto della natura privata della sessualità con le sedi pubbliche delle sue esibizioni POCO CHIARO. Storie apocrife affermano che ''l'Aktionshose'': la performance di ''Genitalpanik'' avvenne in un teatro porno ein includevacui la Export cheavrebbe brandivabrandito una mitragliatrice e sparavasparato al pubblico, come raffigurato nei manifesti del 1969, tuttavia lei ha affermato che ciò non accadde mai. FONTE!!!
=== ''Facing a Family'' ===
Il filmato originariamente trasmesso dal programma televisivo austriaco ''Kontakte'' il 2 febbraio 1971 è stato uno dei primi esempi di intervento televisivo e di trasmissione di video artarte. PresentaMostra una famiglia austriaca borghese che guarda la TV mentre cena,. ed èViene trasmesso la sera, quando le altre famiglie della classe media guardavanoguardano questoil programma, inriconoscendo TV,così la televisionestessa cosìesperienza. avrebbeL'obiettivo, mostratoquindi, laè loroquello esperienzadi eevidenziare la complicata relazione tra soggetto, spettatore e televisione. Il 1977 ha vistovede l'uscita del suo primo lungometraggio, ''Unsichtbare Gegner''. Per la sceneggiatura di questo film, la Export ha collaboratocollabora con il suo ex partner, Peter Weibel. IlUn altro suo film del 1985,''The Practice of Love'', è stato inseritoha nelpartecipato 35al °trentacinquesimo Festival internazionale del cinema di Berlino.
Nel suo film sperimentale del 1983, ''Syntagma'', Valie Export ha tentato di ridefinire il corpo femminile usando una moltitudine di "... diverse tecniche di montaggio cinematografico - raddoppiando il corpo attraverso sovrapposizioni, ad esempio" [17]. Il film segue la convinzione della Export secondo cui il corpo femminile è stato, attraverso la storia, manipolato dagli uomini per mezzo dell'arte e della letteratura. [17] In un'intervista con "''Interview Magazine''", la Export discute il suo film, ''Syntagma'', e dice: "Il corpo femminile è sempre stato una costruzione". ▼
▲Nel suo film sperimentale del 1983,In ''Syntagma'', Valiedel Export ha1983, tentatotenta di ridefinire il corpo femminile usandoNON unaE? moltitudineCHIARO diusando "... diverse tecniche di montaggio cinematografico - raddoppiando il corpo attraverso sovrapposizioni, ad esempio" [17]. Il film segue laparte dalla convinzione della Export secondo cuiche il corpo femminile èsia stato , attraverso la storia, manipolato dagli uomini attraverso per mezzo delll'arte e dellala letteratura. [17] In un'intervista con "''Interview Magazine''", la Export discute il suo film, ''Syntagma'', e dice: "Il corpo femminile è sempre stato una costruzione". FONTE. PARAFRASARE
Dall' anno accademico 1995/1996 Export ha tenuto una cattedra per performance multimediali all'''Academy of Media Arts di Colonia''. ▼
▲Dall' anno accademicoDal 1995 /1996 Export ha tenuto una cattedra perdi performance multimediali all'''Academy of Media Arts di Colonia''.
InRaccoglie unle altrosue tentativodichiarazioni disul rappresentaretema comedel lecorpo donnefemminile sianoin controllateun dagli uominitesto, la Export"Women's haArt raccoltoa le sue potenti dichiarazioni in un pezzoManifesto" scritto per una mostra chedel aveva organizzato intitolato1972, ''MAGNA, Geminism: Art and Creativity''. All'interno di questo pezzo intitolato "Women's Art a Manifesto" (1972) ha scritto affermazioni che conferiscono un potere diretto come un richiamo all'azione,: "lascia parlare le donne in modo che possano ritrovare se stesse, questo è ciò che chiedo per ottenere un'immagine autodefinita di noi stessi e quindi una diversa visione della funzione sociale delle donne ". [18] Qui la Export sottolineava il modo ingiusto in cui le donne vivevano la loro vita entro i confini creati dagli uomini. In questo stesso Manifesto afferma anche che "l'arte può essere intesa come un mezzo della nostra auto-definizione che aggiunge nuovi valori alle arti. questi valori, trasmessi attraverso il processo culturale, altereranno la realtà verso una sistemazione dei bisogni femminili ". [19] Qui mette direttamente in relazione il proprio lavoro con il progresso di potenziare le donne. Con ogni nuovo pezzo creato Valie Export sta cambiando il modo in cui la società vede le donne.
== Note ==
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