Isacco I Comneno: differenze tra le versioni

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Dopo l'abdicazione, Isacco si ritirò al [[monastero di Studion]]: si riprese dalla malattia e passò gli ultimi due anni della propria vita conducendo una vita semplice e austera, allietata dalla presenza della moglie e della figlia e dagli studi letterari: scrisse un compendio all'Iliade e diverse opere sui poemi omerici, alcuni frammenti dei quali sono giunti fino a noi; morì nell'inverno del 1060 o agli inizi del 1061.<ref>{{Cita|Canduci|p. 271}}.</ref><ref>{{Cita|Finlay|p. 15}}.</ref>
 
Il regno di Isacco, sebbene breve, non fu privo di lascito: ridiede forza e prestigio all'esercito, restaurò le finanze, migliorò l'amministrazione pubblica e sebbene la sua politica sia stata estremamente impopolare tra i ceti elevati e non fu compresa dalla popolazione, certamente contribuì alla sopravvivenza dell'Impero Bizantino.<ref>{{Cita|Norvich|p. 333}}.</ref>
 
== Famiglia ==