Inceneritore: differenze tra le versioni

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== Differenze tra termovalorizzatori e inceneritori==
Inceneritori e termovalorizzatori sono assolutamente differenti. I primi distruggevano i rifiuti senza alcuna utilità e con minimi criteri di sicurezza. I secondi, al contrario, sono vere e proprie centrali elettriche. Utilizzando i rifiuti per produrre energia, sostituiscono altri impianti alimentati con fonti [[fossile|fossili]] ([[petrolio]], [[carbone]]), riducendo in questo modo le emissioni di [[anidride carbonica]] (CO2), che tanta parte ha nel cosiddetto “effetto"[[effetto serra”serra]]".
 
I termovalorizzatori sono dotati di tutti i sistemi più avanzati di controllo e riduzione delle emissioni che ne fanno una realtà compatibile con le esigenze di tutela ambientale e, come dimostrano numerosi esempi, sono inseriti con successo all’interno di contesti urbani, senza rischi per la salute e senza preoccupazioni da parte dei cittadini.
 
In [[Europa]] sono attivi attualmente 304 impianti di termovalorizzazione, in 18 Nazioni. Paesi notoriamente attenti all’ambiente, quali [[Germania]], [[Svezia]], [[Danimarca]] ne fanno ampio uso.
 
Non solo, a [[Vienna]], [[Parigi]], [[Londra]], [[Copenhagen]] e [[Tokyo]], i termovalorizzatori sono all’interno della cinta urbana senza alcun rischio per la salute del cittadino. In [[Olanda]] poi, a [[Avr]] e [[Amsterdam]], sorgono i più grandi termovalorizzatori d’Europa (fino ad un milione e mezzo di tonnellate di rifiuti all’anno).
 
In [[Italia]] a [[Brescia]], in prossimità della città c’è una centrale elettrica da rifiuti che fa risparmiare ogni anno l’utilizzo di 100mila tonnellate di petrolio, un combustibile in via di esaurimento. A [[Trezzo sull’Adda]], in [[provincia di Milano]] vi è uno dei più moderni termovalorizzatoretermovalorizzatori, in esercizio in Europa.
 
== Rapporto tra termovalorizzatori e raccolta differenziata ==