Vercurago: differenze tra le versioni
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signore dominava all’intorno tutto lo spazio dove piede d’uomo potesse posarsi, e non vedeva mai nessuno al di sopra di sé, né più in alto.|[[Alessandro Manzoni]], [[I promessi sposi]], capitolo XX}}
Vercurago è uno dei paesi in cui [[Alessandro Manzoni]] ambienta ''[[I promessi sposi]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.lakecomo.it/sites/default/files/allegati/itinerari/Cartina%20Lecco_itinerario%20manzoniano.pdf|titolo=Cartina Lecco, itinerario manzoniano|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160207212049/http://www.lakecomo.it/sites/default/files/allegati/itinerari/Cartina%20Lecco_itinerario%20manzoniano.pdf|dataarchivio=7 febbraio 2016}}</ref>, sin dal primo capitolo l'autore descrive il paesaggio lecchese dell'[[Adda]] e del [[lago di Garlate]], sul quale si affaccia anche Vercurago. Il comune però diventa centrale nel capitolo XX quando la scena si concentra sulla figura dell'[[Innominato]], il potente bandito da cui si reca [[Don Rodrigo]] per chiedere il rapimento di [[Lucia Mondella]] e che grazie alle parole di lei si convertirà al cristianesimo. Questo personaggio infatti abita un castello che è per tradizione assimilato al [[castello dell'Innominato]], dato che la descrizione dell'autore contiene tutti gli elementi realmente ravvisabili nel castello reale. La piccola fortezza sovrasta la frazione di [[Somasca]] dalla roccia del Tremasasso, così chiamata per la presenza dei [[Bravi (I promessi sposi)|bravi]] che nel [[XVII secolo]] infestavano la zona<ref>{{Cita web|url=http://www.scoprilecco.it/luoghi%20manzon/i%20lughi%20manz3.htm|titolo=L'Innominato|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080623221455/http://www.scoprilecco.it/luoghi%20manzon/i%20lughi%20manz3.htm|dataarchivio=23 giugno 2008}}</ref> e infatti tra il castello e l'abitato di Somasca ci sono i ruderi della cascina della bicocca che sono considerati i resti della Malanotte, la taverna dove i bravi dell'Innominato risedevano<ref>{{Cita web|url=http://www.
=== Cucina ===
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