Vercurago: differenze tra le versioni

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[[File:Castello Innominato Fronte Vercurago.jpg | thumb | La facciata della cappella di Sant'Ambrogio e l'ingresso del [[castello dell'Innominato]].]]
 
Con il [[feudalesimo]] Vercurago entrò nella sfera di influenza dei [[Benaglio]], la famiglia che possedette il [[castello dell'Innominato]] il quale veniva già usato nel [[1158]]<ref>{{Cita web|url=https://www.eccolecco.it/arte-cultura/castelli-lombardia/castello-dell-innominato-vercurago/|titolo=Ecco Lecco. Castello dell'Innominato|accesso=23 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180730202620/https://www.eccolecco.it/arte-cultura/castelli-lombardia/castello-dell-innominato-vercurago/|dataarchivio=30 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref>. Nel [[1250]] [[Filippo Benaglio]] ricevette la cittadinanza bergamasca<ref name=":322" /> e i suoi possedimenti, tra i quali Vercurago, furono inclusi nello statuto del comune di Bergamo del [[1263]]<ref name=":12">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000758/?view=toponimi&hid=|titolo=Lombardia Beni Culturali. comune di Vercurago sec. XIV - 1797|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180730202523/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000758/?view=toponimi&hid=|dataarchivio=30 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref>. Nel [[1264]] la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Vercurago)|chiesa localedi dei santi Gervasio e ProtasioVercurago]] ottenne una [[curato|curazia]] stabile all'interno della [[pieve di Garlate]]. Nel [[1274]] il [[Guelfi e ghibellini|guelfo]] [[Napoleone della Torre]], [[Governanti di Milano|signore di Milano]], conquistò la [[Valle San Martino]] e nel [[1282]] designò Filippo Benaglio signore di Calolzio e Vercurago. Con l'arrivo della famiglia ghibellina dei [[Visconti]], nel [[1262]] iniziò la guerra per il predominio sulla [[Signoria di Milano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1251al1275.htm|titolo=Storia di Milano dal 1251 al 1275|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180314121312/http://www.storiadimilano.it/cron/dal1251al1275.htm|dataarchivio=14 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref>. Il 30 marzo [[1297]] [[Lecco]] e i territori circostanti tra cui Vercurago vennero messi a ferro e fuoco da [[Matteo I Visconti|Matteo Visconti]] che riuscì a catturare Filippo Benaglio<ref>{{Cita|Facchinetti, 1825|p. 48}}</ref>. Nel [[1299]] si cita nel ''[[Liber Notitiae Sanctorum Mediolani|Liber notitiae Sanctorun Mediolani]]'' la prima volta la chiesa di ''Sumasca San Bartolomeo''. La guerra si concluse nel [[1311]] con la vittoria di [[Matteo I Visconti|Matteo Visconti]] su [[Guido della Torre]]<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1301al1325.htm|titolo=Storia di Milano dal 1301 al 1325|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180314121322/http://www.storiadimilano.it/cron/dal1301al1325.htm|dataarchivio=14 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref> che nel [[1312]] possedeva ancora il castello dell'Innominato anche se già nel [[1320]] [[Azzone Visconti]] conquistò Vercurago e la Valle San Martino<ref name=":222" />. Per controllare totalmente la Signoria [[Bernabò Visconti]] iniziò una guerra contro la Valle San Martino dove nel [[1363]] permise ai ghibellini di uccidere i guelfi. Nel [[1373]], dopo l'uccisione di [[Ambrogio Visconti]] a [[Caprino Bergamasco]], Vercurago venne nuovamente devastata e nel [[1376]] dopo una rivolta Bernabò radunò diversi banditi che devastarono la valle<ref>{{Cita|Mazzi, 1875|parte II p. 10}}</ref>. Iniziarono poi le battaglie tra i guelfi di Calolzio e Vercurago e i ghibellini di [[Olginate]] e [[Garlate]] che vinsero quella dell'8 settembre [[1383]] in cui venne cacciata la famiglia [[Benaglio]]<ref name=":42">{{Cita web|url=http://servizi.ct2.it/ssl/wiki/index.php?title=Benaglio|titolo=La famiglia Benaglio|accesso=7 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180630161554/http://servizi.ct2.it/ssl/wiki/index.php?title=Benaglio|dataarchivio=30 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> e quella dell'estate [[1393]]<ref>{{Cita|Cantù, 1836|p.175}}</ref> , mentre il 27 maggio [[1398]] ne venne combattuta un'altra<ref name=":222" />.
 
Il 3 marzo [[1426]] la [[Repubblica di Venezia]] dichiarò guerra al [[Ducato di Milano]] conquistando Vercurago fino alla [[Pace di Ferrara (1428)|pace di Ferrara]] quando Vercurago ritornò nel [[Ducato di Milano|Ducato]] per poi tornare veneta tra il gennaio [[1431]] e il [[1433]] diventando zona di confine. Nel [[1435]] venne promulgato lo ''Statuta Municipalia Vallis Sancti Martini'' e Vercurago ritornò veneziana con la [[pace di Cremona]] che venne infranta e nel [[1443]]. Il 16 maggio [[1452]] il Ducato di Milano decise di espandersi, ma perse la guerra con Venezia che l'11 aprile [[1454]] con la [[pace di Lodi]] ottenne Vercurago<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1451al1475.htm|titolo=Storia di Milano dal 1451 al 1475|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180314121352/http://www.storiadimilano.it/cron/dal1451al1475.htm|dataarchivio=14 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref>. Una volta stabilizzati i confini a Vercurago si decise di costruire una dogana i cui muri partivano dal castello dell'Innominato per poi gettarsi nell'Adda<ref>{{Cita|Perego, 2001|p. 126}}</ref>. Il 9 settembre [[1455]] il paese venne visitato dall'arcivescovo di Milano [[Gabriele Sforza]] e nello stesso anno la parrocchia si distaccò per un breve periodo dalla [[pieve di Garlate]]<ref name=":52">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500141/?view=toponimi&hid=|titolo=Lombardia Beni Culturali. parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio sec. XVI - [1989]|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180730170808/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500141/?view=toponimi&hid=|dataarchivio=30 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref> dopo che già lo aveva fatto quella di Somasca. Durante la guerra tra i due stati Vercurago e la valle vennero saccheggiati molto spesso e quindi il governo veneto decise di esentarli dalle tasse in alcune annate tra il 1431 e il [[1489]]<ref>{{Cita|Mazzi, 1875|parte II p. 11}}</ref>. Il 18 ottobre [[1499]] la famiglia [[Sforza]] venne spodestata dal Ducato di Milano da [[Luigi XII di Francia]] e la guerra riprese<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1476al1500.htm|titolo=Storia di Milano dal 1476 al 1500|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170607123803/http://www.storiadimilano.it/cron/dal1476al1500.htm|dataarchivio=7 giugno 2017|urlmorto=no}}</ref>.
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Al 1º gennaio 2018 gli stranieri residenti a Vercurago con regolare permesso di soggiorno erano 163, pari a circa il 5,8% della popolazione<ref name="stranieri">{{Cita web|url=http://www.tuttitalia.it/lombardia/64-vercurago/statistiche/cittadini-stranieri-2018/|titolo=Cittadini Stranieri 2018 - Vercurago (LC)|sito=http://www.tuttitalia.it|accesso=6 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180907110238/https://www.tuttitalia.it/lombardia/64-vercurago/statistiche/cittadini-stranieri-2018/|dataarchivio=7 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>. Con il passare degli anni, si è registrata una crescita costante della popolazione straniera, al 1° gennaio 2002 gli stranieri con regolare permesso di soggiorno residenti a Vercurago erano 48, costituendo circa l'1,7% della popolazione<ref>{{Cita web|url=http://demo.istat.it/str2002/index.html|titolo=Statistiche demografiche ISTAT 2002|sito=http://demo.istat.it|accesso=6 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180906195835/http://demo.istat.it/str2002/index.html|dataarchivio=6 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>. Le due nazionalità più rappresentate al 1º gennaio 2018 erano<ref name="stranieri"/>:
 
# [[Egitto]], {{Formatnum:23 residenti;}}
# [[Romania]], {{Formatnum:23 residenti.}}
 
=== Lingue e dialetti ===
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=== Musei ===
L'unica raccolta museale del territorio comunale si trova nella frazione di Somasca ed appartiene alle [[Suore orsoline di San Girolamo|Suore Orsoline di San Girolamo]], si tratta della casa museale "''Le sorgenti"'' che è stata riconosciuta come tale nel [[2000]]. LaSi casatratta èdi un edificio delrisalente al [[XVII secolo]] precedentemente adibito a tintoria, lo testimonia il ruscello che passa sotto il pavimento del piano terra, e poi a orfanotrofiopartire dalle sorelle Giuditta edal [[Caterina Cittadini1826]]. Unaa prima parte dell’edificio è stataorfanotrofio acquistatafemminile dalle sorelle CittadiniGiuditta nele [[1826Caterina Cittadini]] con lo scopo di creare una scuola per ospitare le bambine bisognose. Nel polo museale con i mobili e gli oggetti che provengono quasi totalmente dalla raccolta originale sono ricostruiti all'interno della dimora di Caterina Cittadini, i momenti più significativi della vita della beata e gli ambienti tipici della vita contadina ottocentesca. L'ultimocon restaurola dell'edificiomaggioranza risaledei almobili [[2017]]e degli oggetti provenienti dalla raccolta originale<ref name=":18">{{Cita web|url=http://www.lesorgentisomasca.it/|titolo=Museo le sorgenti|accesso=13 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180728191117/http://www.lesorgentisomasca.it/|dataarchivio=28 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref>.
 
=== Arte ===