Mezzano Superiore: differenze tra le versioni

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Per favorire il popolamento del nuovo territorio di sua proprietà, il Vescovo diede in [[enfiteusi]] i terreni di Mezzano alle famiglie di contadini che si fossero impegnate a coltivarli. L'enfiteusi è un contratto di lunga durata che prevede canoni ridotti in cambio del miglioramento delle terre date in concessione, nel medioevo era pertanto tipico dei terreni marginali appena conquistati alla coltura e di cui si volesse favorire il popolamento<ref name="Borsi">{{cita|Borsi}}</ref>. Uno dei primi contratti di [[locazione]] di queste terre di cui si abbia notizia risale al 25 novembre del [[1297]], ad opera dell'allora vescovo [[Giovanni da Castell'Arquato]]<ref name="Lasagni">{{cita|Lasagni}}</ref>. Le prime dimore furono edificate sui terreni più elevati dell'ex isola nei pressi dell'attuale strada provinciale. Come in altri centri lungo le rive del Po troviamo una caratteristica conformazione allungata; le abitazioni si snodano lungo una strada sinuosa che ricalca le antiche anse del fiume<ref name=Borsi />.
 
Alla popolazione del luogo furono concessi anche diversi privilegi fiscali, a differenza degli stati vicini non vennero mai applicate imposte sui fuochi, sulla pesca, sui forni, sui macelli e nemmeno sul commercio di sale, tabacco e [[distillato|acquavite]]. La mancata applicazione di queste tasse permetteva ai Mezzani di costituire una specie di [[zona franca]]. A causa della vendita di merci esentate da dazio, gli abitanti del posto furono spesso accusati dal [[ducato di Parma e Piacenza|Ducato di Parma]] di esercitare il [[contrabbando]]. L'economia però fu sempre essenzialmente legata all'[[agricoltura]], la bassa pressione fiscale consentì ai mezzanesi di apportare migliorie ai propri appezzamenti e di acquistarne nello stato di Parma<ref name="DallOlioGazzetta">{{cita|Dall'Olio Gazzetta}}</ref>.
 
I privilegi goduti da questi territori furono confermati il 25 settembre [[1399]] da una sentenza che dichiarò Mezzano del Vescovo interamente e integralmente sotto la giurisdizione del vescovo di Parma. Nello stesso anno, il delegato del Duca di [[Milano]], sentenziò che gli uomini del paese non erano tenuti ad alcun carico reale e personale, né misto. Infine il 28 giugno [[1402]] il vescovo [[Giovanni Rusconi]], ottenne l'[[immunità (diritto)|immunità]] per il Mezzano del Vescovo<ref name=Lasagni /><ref name="Gentile">{{cita|Gentile}}</ref>.