Counseling: differenze tra le versioni

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Il 17 novembre 2015 il TAR del Lazio, con la Sentenza 13020/2015, ha accolto il ricorso proposto dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi con il quale si richiedeva l'annullamento del provvedimento disposto dal Ministero dello Sviluppo Economico a favore dell'inserimento di AssoCounseling nell'elenco delle professioni non regolamentate di cui alla L. 4/2013. «La gradazione del disagio psichico presuppone una competenza diagnostica pacificamente non riconosciuta ai counselors e che il disagio psichico, anche fuori da contesti clinici, rientra nelle competenze della professione sanitaria dello [[psicologo]]», ai sensi dell'art. 1 L. 56/1989.<ref>{{cita web|autore=Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi|url=http://www.psy.it/il-cnop-vede-riconosciuta-lunicita-della-professione-di-psicologo.html|titolo=Il CNOP vede riconosciuta l'unicità della professione di psicologo|data=18 novembre 2015|accesso=11 settembre 2018}}</ref> Avverso tale sentenza è stato proposto ricorso al Consiglio di Stato.
 
D'altro canto esistono sentenze che si pronunciano in direzione diversa , come ad esempio La Sentenza n.00410/2018 del TAR della Toscana che afferma testualmente che:"La figura del counselor fa parte delle professioni non regolamentate, disciplinate dalla legge n. 4/2013, rispetto alle quali non esiste un tariffario generale. Infatti, in coerenza con la suddetta legge, l’art. 7 del capitolato speciale d’appalto non demanda necessariamente l’attività di counselling ad uno psicologo, ma all’operatore in possesso di diploma di scuola media superiore e di diploma/attestato di abilitazione allo svolgimento di detta attività" <ref> https://www.assocounselingconference.it/wp-content/uploads/2018/11/TAR-Toscana-Sentenza-410-2018.pdf </ref>
 
Il 26 giugno 2018 una video-inchiesta diffusa dal sito web de ''[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' e dall'Ordine degli Psicologi del Lazio,<ref name="CNOP"/> denuncia «un "mercato" di pseudo professionisti [i counselor] che si propongono nella cura e promozione del benessere psicologico» mettendo a serio rischio la salute dei cittadini.<ref>{{cita web|autore=Gazzetta di Reggio|url= https://video.gelocal.it/gazzettadireggio/cronaca/psicologia-e-salute-la-zona-grigia-del-counseling-una-video-inchiesta-denuncia-i-rischi/98176/98663|titolo=Psicologia e salute: la zona grigia del counseling, una video-inchiesta denuncia i rischi|accesso=27 giugno 2018}}</ref> A seguito di tale inchiesta l'[[Ordine nazionale degli psicologi]] ha ribadito l'esigenza di dover tutelare la professione di psicologo con l'avvio di ulteriori azioni politiche e legali contro l'[[esercizio abusivo della professione]].<ref name="CNOP">{{cita web|autore=[[Consiglio Nazionale Ordine Psicologi]]|url= http://www.psy.it/counselor-una-inchiesta-allarmante-che-conferma-le-nostre-preoccupazioni.html|titolo=Counselor: una inchiesta allarmante che conferma le nostre preoccupazioni|accesso=27 giugno 2018}}</ref> I metodi e gli scopi di tale inchiesta sono stati criticati da un'associazione professionale di categoria, perché non rappresenterebbero l'operato della maggioranza dei professionisti che operano in Italia<ref>{{cita web|autore=AssoCounseling|url=https://www.assocounselingconference.it/letica-nelle-professioni/|titolo=L'etica nelle professioni|data=27 giugno 2018|accesso=11 settembre 2018}}</ref>.