Claudio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: Markup immagini, accessibilità |
|||
Riga 217:
=== Menomazione fisica e personalità ===
[[File:Statue Claudius Vatikanische Museen.jpg|thumb
Lo storico Svetonio nelle ''[[Vite dei Cesari]]'' descrive le afflizioni fisiche di Claudio in maniera relativamente dettagliata. Egli riporta che il ''princeps'' aveva ginocchia malferme<ref>{{cita|Svetonio|''Claudio'', XXX}}.</ref> che stentavano a sostenerlo, tremori alla testa, afflitto da balbuzie (tranne quando declamava poesie) e dal parlare incerto e confuso. [[Seneca]] afferma nelle sua satira ''[[Apokolokyntosis]]'' come la voce di Claudio non appartenesse a nessun animale terrestre, e come anche le sue mani fossero deboli.<ref>Seneca ''Apokolokyntosis'' 5, 6.</ref> Claudio viene rappresentato come violento, claudicante e gobbo: Seneca calca la mano sui suoi difetti fisici, ribaltando l'attitudine celebrativa di certi scritti con una forma profondamente irriverente.
Riga 240:
=== Matrimoni ===
[[Image:Messalinaandbritannicus.jpg|thumb
Svetonio ed altri autori antichi accusarono Claudio di essere stato succube delle proprie mogli e di aver vissuto, in questo modo, più come un servo che come un imperatore.
Riga 246:
==== Plauzia Urgulanilla ====
[[File:Domus Romana, Rabat 0646.jpg|left|thumb|
[[File:Ritratto di claudia ottavia, da roma, via varese.JPG|left|thumb|
[[File:Nerón y Agripina.jpg|thumb|upright=0.8|Scultura di Agrippina che incorona il giovane figlio Nerone (c. 54–59 d.C.)]]
[[Plauzia Urgulanilla]] fu la prima moglie di Claudio, e gli diede un figlio maschio, [[Claudio Druso]]. Druso morì per soffocamento da cibo nei primi anni dell'adolescenza, poco tempo dopo il fidanzamento con la figlia di Seiano. Claudio divorziò da Urgulanilla per adulterio e dietro il sospetto che avesse fatto uccidere la sorellastra Apronia. Cinque mesi prima del divorzio, Urgulanilla partorì una bambina di nome Claudia, ma Claudio ripudiò la neonata come figlia del tradimento della moglie con il liberto Botero, facendola deporre nuda davanti alla porta della madre.<ref>Svetonio, ''Claudio'', XXVI</ref>
|