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Questa classe di farmaci è caratterizzata dalla presenza di strutture chimiche diverse, aventi poche caratteristiche in comune.
Nel corso degli anni, i ricercatori, nell'intento di realizzare nuovi farmaci e migliorare le caratteristiche dei precedenti,sintetizzarono molecole dalle svariata strutture, fino ad arrivare proprio
Essa deriva da studi condotti a livello dei sostituenti della [[Furosemide]] e si mostra essere,nei pazienti con funzionalità renale non compromessa,fino a 40 volte più attiva del suo predecessore. L'intento era quello di sostituire l'atomo di Cloro in posizione 4 della Furosemide, fino a quel momento ritenuto indispensabile per l'attività della molecola, con altri sostituenti. Tramite queste modifiche si arrivò ad ottenere la Bumetanide. Essa, grazie a caratteristiche strutturali proprie, come la presenza di un ragruppamento fenossi, risultò possedere proprietà diuretiche efficaci.
Al momento questo farmaco non è in commercio in Italia.
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==Farmacodinamica==
I diuretici favoriscono l'eliminazione del liquido in eccesso nella circolazione sanguigna, attraverso la riduzione del cloruro di sodio e diminuendo di conseguenza la massimale e il precarico. La Bumetanide è un potente diuretico dell’ansa e, come tale, agisce a livello del tratto ascendente dell’ansa di Henle, dove inibisce i meccanismi di riassorbimento tubulare attraverso il trasporto attivo di ioni Na+, K+ e Cl- a cui consegue il riassorbimento di acqua per gradiente osmotico. Il risultato è un’azione diuretica e natriuretica. L’elevata efficacia di questi farmaci di ridurre il riassorbimento di acqua, deriva proprio dalle caratteristiche del sito in cui agiscono: infatti nel tratto ascendente dell’ansa di Henle viene riassorbito un notevole quantitativo di Na+ pari a circa il 25%. Quindi la Bumetanide, andando ad inibire questo riassorbimento, riduce in modo significativo il gradiente osmotico utile al riassorbimento di acqua a livello del dotto collettore causandone una maggiore eliminazione.▼
▲L’elevata efficacia di questi farmaci di ridurre il riassorbimento di acqua, deriva proprio dalle caratteristiche del sito in cui agiscono: infatti nel tratto ascendente dell’ansa di Henle viene riassorbito un notevole quantitativo di Na+ pari a circa il 25%. Quindi la Bumetanide, andando ad inibire questo riassorbimento, riduce in modo significativo il gradiente osmotico utile al riassorbimento di acqua a livello del dotto collettore.
Oltre ad essere inibitore del cotrasportatore sodio-potassio-cloruro 2 (NKCC2), la Bumetanide inibisce anche la sua [[Isoforma proteica|isoforma]] (NNKCC1) la quale, a differenza della NKCC2 che è espressa solo a livello renale, è espressa in varie cellule dove esplica tantissime funzioni fisiologiche come la regolazione del volume cellulare, la secrezione del fluido alveolare e il trasporto di ioni. Per questo motivo i ricercatori hanno deciso di studiare il ruolo di NKCC1 nel modulare l'immunità dell'ospite. Lo studio prevedeva il trattamento con un [[lipopolisaccaride]] (LPS) in modo da stimolare l'espressione e la [[fosforilazione]] di NKCC1 nelle cellule in vitro attivandole a produrre [[Citochina|citochine]] infiammatorie. Pretrattando le cellule con NKCC1, si è vista una riduzione dell'attivazione delle cellule infiammatorie indotte dal LPS; di fatto, somministrando Bumetadine sottoforma di spray intratracheale ai topi, si è osservato come essi mostravano una maggiore resistenza all'infiammazione tissutale e al conseguente danno polmonare. Il risultato di questo studio ha messo in luce come NKCC1 possa amplificare il ruolo dei [[Macrofago|macrofagi]] indotti da LPS e per questo potrebbe rappresentare un nuovo bersaglio per il trattamento della sindorme da distress respiratorio acuto correlata a [[Sepsi|sespi]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Chin-Mao|cognome=Hung|data=2018-10|titolo=Bumetanide attenuates acute lung injury by suppressing macrophage activation|rivista=Biochemical Pharmacology|volume=156|numero=|pp=60–67|accesso=|doi=10.1016/j.bcp.2018.08.013|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30102895|nome2=Chung-Kan|cognome2=Peng|nome3=Chin-Pyng|cognome3=Wu}}</ref>
Un'ulteriore studio è stato condotto per sottolineare le molteplici funzionalità del Bumetanide. In particolare alcuni ricercatori hanno effettuato uno studio clinico in [[doppio cieco]] somministrando il diuretico a bambini affetti da [[autismo]]. Dal momento che la Bumetanide, riducendo la concentrazione di Cloruri intracellulare,
Sicuramente sono necessari ulteriori studi per capire meglio quale possa essere la popolazione che meglio si adatta a questo trattamento, ma comunque rimane il fatto che la Bumetanide sia un valido agente terapeutico per il trattamento di questa patologia. <ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=E.|cognome=Lemonnier|data=2012-12-11|titolo=A randomised controlled trial of bumetanide in the treatment of autism in children|rivista=Translational Psychiatry|volume=2|numero=|pp=e202|accesso=|doi=10.1038/tp.2012.124|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23233021|nome2=C.|cognome2=Degrez|nome3=M.|cognome3=Phelep}}</ref>
== Farmacocinetica ==
La Bumetanide viene generalmente somministrata per via orale e l’effetto diuretico ha una
La maggior parte del farmaco si concentra nel plasma dove si trova legato per il 95% alle proteine plasmatiche, nel fegato e nei reni, e non è ancora chiaro se esso riesca ad attraversare la placenta e la barriera ematoencefalica.
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