Edificio religioso principale del paese, fu fondato nell'[[VIII secolo]] dai [[Longobardi]]. PassatoEdificato nonnelle sisue saforme comeromaniche nédal quandovescovo nelledi mani[[Valva di(Corfinio)|Valva]] signorottiTrasmondo localie trapassato ilnel [[IX secolo|IX1079]] enelle mani di una potente famiglia locale di origini l'[[XI secoloFranchi|franche]], nel [[1092]] l'ultimo possessore privato, tal Ugo del fu Giliberto, di origini [[Franchi|franche]], lo donò in punto di morte al Vescovo di [[Valva (Corfinio)|Valva]] Giovanni insieme con tutte le sue pertinenze fondiarie, mobili ed ecclesiastiche; interessante è il toponimo di questo periodo, cioè San Benedetto in Collerotondo<ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|pp=sub anno 1092 sub voce "Sulmona - Corfinio"|volume=VI}}</ref>. La chiesa, posta all'interno del borgo fortificato, nella parte più elevata del rilievo, costituisce l'unica testimonianza dell'antica struttura abbaziale, che svolse una notevole opera di diffusione del [[monachesimo]] nella valle Tritana ed in tutto l'aquilano. L'edificio, nell'attuale configurazione, mostra i notevoli rimaneggiamenti subiti. Recenti restauri hanno smantellato la veste barocca riportando alla luce le originarie strutture altomedievali. L'interno, a tre navate e coperto da una copertura lignea, custodisce tracce di preziosi affreschi del [[XIII secolo]]. La pianta rettangolare è composta da due facciate, quella principale con logge cieche e un torrione di avvistamento sul fianco, e la seconda facciata rinascimentale con campanile a vela. La chiesa appartenne al [[ducato di Spoleto]] fino alla costituzione dell'Abruzzo nel XIII secolo con capoluogo [[Sulmona]].